Gli obiettivi formativi specifici del Corso di Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio intendono rispondere alle raccomandazioni della Convenzione Europea del Paesaggio (Firenze 2000, ratificata in Italia dalla L. n.14/9.01.2006) riguardanti la "formazione di specialisti nel settore della conoscenza e dell'intervento sui paesaggi", e a quelle successive del Consiglio dei Ministri degli Stati Membri precisate nelle Guidelines for the implementation of the European Landscape Convention (6/02/2008).
Secondo la definizione di ECLAS (European Council of Landscape Architecture Schools), l'Architettura del paesaggio si occupa della "riconfigurazione consapevole dell'ambiente esterno (spazi aperti) operata dall'uomo. Riguarda la pianificazione, il progetto e la gestione del paesaggio, per creare, mantenere, proteggere e migliorare i luoghi in modo da renderli al tempo stesso funzionali, belli e sostenibili (in tutti i significati del termine), nonché appropriati alle diverse necessità umane ed ecologiche."
I laureati nel corso di laurea magistrale interclasse LM3/69 in Architettura del Paesaggio (come i laureati in analoghi corsi dell'Unione Europea) devono possedere specifiche competenze pertinenti all'analisi, alla progettazione, alla pianificazione e alla gestione del paesaggio e degli spazi aperti, ed essere in grado di intervenire con appropriati strumenti culturali, tecnici, operativi e di metodo a tutte le diverse possibili scale di intervento e in riferimento a differenti categorie di progetto. Tali competenze devono essere acquisite attraverso una specifica formazione che prenda in considerazione, in modo olistico, tutte le componenti naturali e antropiche del paesaggio; devono quindi essere fondate sulla conoscenza sintetica ed integrata dei caratteri fisici, storici, ecologici, ambientali, socio-culturali e percettivo-visivi del paesaggio e delle sue dinamiche di trasformazione, da utilizzare nelle attività di progettazione e pianificazione paesaggistica.
I laureati magistrali devono essere inoltre in grado di utilizzare, in forma scritta e orale, almeno un'altra lingua oltre l'italiano con riferimento anche ai lessici disciplinari, e devono aver maturato un'esperienza di stage o tirocinio presso enti pubblici o studi privati, oltre ad avere conoscenze nel campo dell'etica professionale.
I principali campi di attività previsti per il laureato in Architettura del paesaggio sono:
- la progettazione di parchi, giardini e spazi aperti alle varie scale;
- la progettazione e la pianificazione di sistemi di spazi aperti urbani, perirurbani, agrari;
- la conservazione attiva, il restauro e la riqualificazione di parchi, giardini e complessi storici;
- la pianificazione paesaggistica ed ecologica;
- la riqualificazione di paesaggi degradati, anche con riferimento ad aree dismesse e caratterizzate da criticità ambientali ed ecologiche;
- l'integrazione paesaggistica di opere e reti infrastrutturali;
- l'analisi e la valutazione paesaggistica e gli studi di impatto ambientale.
Gli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7) sono la libera professione e le funzioni di elevata responsabilità svolte presso enti pubblici e privati operanti nell'ambito della conservazione attiva e delle trasformazioni del paesaggio (DM 20/11/2000).
Inoltre il laureato in Architettura del Paesaggio potrà applicare le sue competenze nell'ambito della ricerca (presso Università o Enti pubblici e privati) nel campo delle Scienze del Paesaggio.
La predisposizione di un corso interclasse (LM3/LM69) in collaborazione tra la Scuola di Architettura e la Scuola di Agraria, garantisce la formazione di un laureato altamente specializzato e con conoscenze multidisciplinari che, superato il relativo Esame di Stato, potrà operare o nell'ambito dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (sezione Paesaggisti), o nell'Ordine degli Agronomi e Forestali.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Per l'ammissione al corso di studio occorre essere in possesso di una laurea o di diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo, così come specificato nel quadro seguente.
Sono richieste competenze sull'analisi e l'interpretazione del paesaggio, del territorio e dell'ambiente (capacità di lettura, gestione e rappresentazione dei segni e dei caratteri strutturali e identificativi); capacità di orientarsi nella definizione del progetto degli spazi aperti e del paesaggio; nozioni di base in materia di geologia, geomorfologia, botanica, ecologia.
Prima dell'iscrizione deve essere accertato il possesso dei requisiti curriculari e verificata l'adeguatezza della personale preparazione, secondo le modalità di seguito specificate:
a) I requisiti curriculari, previa valutazione del curriculum del candidato da parte della Commissione per la didattica, possono essere automaticamente soddisfatti dal possesso di una laurea triennale nelle seguenti classi: L-17, L21, L-25; o di una laurea magistrale in Architettura, Urbanistica, Ingegneria civile, edile e ambientale, Scienze Agrarie, alimentari e forestali, relative alle classi LM 04, LM-48, LM 69, LM-73, LM-75.
Nel caso di media ponderata dei voti degli esami uguale o inferiore a 92/110, lo studente deve superare una verifica dell'adeguatezza della preparazione personale tramite un colloquio, effettuato da un'apposita commissione nominata dal Consiglio del CdLM.
b) Possono essere ammessi, previa valutazione del curriculum, di un portfolio e della personale preparazione tramite colloquio effettuato da un'apposita Commissione nominata dal Consiglio del CdLM, e solo dopo che avranno colmato gli eventuali debiti formativi assegnati da suddetta Commissione, quanti siano in possesso di lauree magistrali appartenenti alle classi: LM-10; LM-11; LM-12; LM-23; LM-24; LM-35; LM-60; LM-79; LM-80; nonché quanti in possesso di lauree triennali L-6; L-7; L-32; L-34.
c) Gli studenti in possesso di altre lauree triennali o magistrali non comprese fra quelle indicate saranno valutati singolarmente in base al curriculum di studi individuale e mediante colloquio.
Il Comitato della Didattica potrà assegnare loro fino ad un max. di 45 debiti formativi. Tutti i debiti formativi dovranno essere già colmati al momento dell'iscrizione.
d) Per gli studenti madrelingua italiana è richiesta la conoscenza dell'inglese o di almeno una lingua dell'Unione Europea - francese, tedesco, spagnolo e portoghese ( oltre l'italiano) - livello B2 certificato, ciò sulla base di attestazioni di esami di lingua straniera sostenuti dagli studenti nel precedente corso di studi o del superamento di specifico test sostenuto presso il CLA - Centro Linguistico di Ateneo o presso istituti accreditati.
e) Per gli studenti di madrelingua non italiana è richiesta la conoscenza della lingua italiana - livello B2 certificato presso istituti accreditati o superamento dello specifico test presso il CLA - ad eccezione di studenti provenienti nel quadro di specifici accordi per i quali si rimanda alle regole ivi definite.
Il possesso dei requisiti linguistici deve sussistere prima del rilascio del nulla osta ed è quindi pre-condizione per l'iscrizione.
Per maggiori informazioni sui servizi offerti dal CLA: www.cla.unifi.it.
In qualsiasi caso, al momento dell'iscrizione tutti i debiti formativi devono essere già colmati.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Il CdLM prevede il conseguimento di 120 crediti, ha una durata di 2 anni ed ha un unico curriculum. 1 Cfu corrisponde a 25 ore complessive fra lezioni ed esercitazioni (8 ore) e apprendimento autonomo (17 ore). I docenti del Corso di Studi svolgono un'attività di Tutorato, organizzando attività di accoglienza e sostegno degli studenti, fornendo informazioni su questioni didattiche e sul funzionamento dei servizi a supporto della didattica per il normale svolgimento del percorso formativo.
Le attività formative che si concludono con un esame o valutazione finale di profitto sono complessivamente 8 tra laboratori e corsi monodisciplinari, più le materie a scelta.
In particolare, il percorso di studi si articola in 4 laboratori interdisciplinari (3 laboratori da 18 CFU composti da tre insegnamenti di differenti discipline e 1 laboratorio da 12 CFU, composto da 2 insegnamenti di differenti discipline) e 4 corsi singoli da 6 CFU, a carattere teorico e applicato, a cui vanno aggiunte le attività a libera scelta dello studente (10 CFU) e il progetto di tesi finale (12 CFU. Il percorso stabilisce una sequenza chiara e ben cadenzata di attività che permette di acquisire per ogni semestre 30 CFU.
Ove opportuno, il Consiglio di Corso di Laurea può ricorrere alla mutuazione degli insegnamenti da corsi anche appartenenti a classi diverse secondo le procedure previste dal Regolamento didattico di Ateneo.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
I Laboratori progettuali costituiscono nel Corso di Laurea la forma didattica privilegiata, mirata a sviluppare conoscenze e competenze pratiche e teoriche multidisciplinari integrate, in relazione a campi di applicazione e/o tematiche specifiche, afferenti a principali campi operativi dell'architettura del paesaggio, quali: la progettazione dei parchi e dei giardini e degli spazi pubblici urbani; il restauro dei parchi e dei giardini storici; la progettazione e gestione dei paesaggi urbani e dei sistemi di spazi aperti; la pianificazione e progettazione di sistemi territoriali.
Si tratta di esperienze di studio e di apprendimento fortemente improntate all'interazione interdisciplinare, che vengono integrate da poche materie di supporto a carattere specialistico, quali l'ecologia urbana e del paesaggio, la lettura della cartografia storica e la storia del paesaggio agrario, dei parchi e dei giardini. Trattandosi di laurea magistrale, le conoscenze di base debbono essere acquisite in precedenza e sono verificate in ingresso attraverso il riconoscimento dei requisiti curriculari e della preparazione individuale, così come definito nel presente Regolamento in merito ai Requisiti di accesso ai corsi di studio.
Ad ogni laboratorio corrisponde una serie congruente per sequenza di approfondimento di elaborati grafici, cartografici, relazioni scritte idonee a restituire il processo di ricerca applicata e il progetto redatto dallo studente. Il lavoro di laboratorio è di norma collettivo, ma la valutazione è individuale e riferita a elaborati personali ed individuali. Oltre agli elaborati progettuali (esito finale di ogni laboratorio) sono previsti colloqui individuali dai quali sia possibile valutare il grado e la capacità di apprendimento di ogni studente.
I corsi singoli, teorici e applicati, prevedono lezioni frontali e attività seminariali che hanno esito in esami orali e/o scritti, secondo le indicazioni dei singoli docenti.
Le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati di apprendimento attesi vengono conseguiti sono lezioni, esercitazioni e attività di laboratorio in aula e extra moenia, allo scopo di integrare momenti di formazione frontale con applicazioni pratiche individuali e di gruppo assistite (progettuali, strumentali e sperimentali).
Le modalità con cui i risultati di apprendimento attesi sono verificati possono consistere in valutazioni formative (prove in itinere intermedie) che, insieme all'esame finale, vengono qualificate e quantificate con un voto unico.
Nel rispetto delle procedure di codifica e registrazione delle prove d'esame previste dall'Università di Firenze, i docenti titolari dei moduli dei laboratori partecipano alla valutazione collegiale complessiva del profitto dello studente unificando la valutazione dell'esame finale secondo quanto previsto dal comma 1 dell'articolo 18 del Regolamento didattico d'Ateneo.
Ulteriori elementi di dettaglio per quanto riguarda le metodologie didattiche, le modalità di verifica, e le eventuali propedeuticità verranno precisate nel Documento di Programmazione Didattica annuale.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
Le modalità di verifica della sussistenza delle competenze linguistiche sono definite in relazione ai criteri e requisiti di cui al precedente articolo 3. La Commissione per la didattica, nel quadro della più generale verifica della preparazione personale dei candidati, e previa valutazione della istanza di nulla osta, si riserva comunque la possibilità di verificare direttamente tramite colloquio la sussistenza effettiva dei requisiti medesimi e le caratteristiche della competenza linguistica.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
È prevista l'acquisizione di altre competenze corrispondenti a:
- esperienze progettuali in forma di workshop, seminari e di partecipazione a concorsi e competizioni progettuali dedicati agli studenti;
- attività applicative tramite esperienze di tirocini formativi presso enti pubblici o studi professionali da svolgere al secondo anno.
Le esperienze progettuali che possono essere riconosciute devono essere svolte nel periodo successivo all'iscrizione al Corso di Laurea Magistrale e devono essere concordate preventivamente attraverso la presentazione di un progetto al Consiglio del CdLM che le dovrà approvare.
Le modalità di verifica dei risultati formativi prevedono la redazione a cura dello studente di una relazione sintetica, comprensiva di documenti che descrivano l'esperienza (bando del concorso, programma del workshop, dossier/portfolio con testi ed elaborati grafici e descrittivi del lavoro/applicazione progettuale, ecc.) e un'autocertificazione per dichiarare la partecipazione a tale attività.
La suddetta documentazione viene sottoposta alla delibera di approvazione della Commissione Didattica, verificata nella completezza dagli uffici e comunicata alla Segreteria Studenti che provvede a registrarne i crediti relativi nella carriera dello studente, per un massimo di 8 CFU così come previsto dall'ordinamento del CdLM.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Lo studente potrà svolgere attività formativa (esami e tesi) all'estero nell'ambito di programmi d'internazionalizzazione, secondo le modalità dettate dagli appositi regolamenti.
Il programma comunitario ERASMUS permette agli studenti iscritti al CdLM di trascorrere un periodo di studio (min. 3 mesi, max. 12 mesi) presso un'istituzione di insegnamento superiore di uno dei paesi partecipanti al programma, di seguire i corsi, di usufruire delle strutture universitarie, di ottenere il riconoscimento degli eventuali esami superati.
L'approvazione del progetto didattico, delle eventuali modifiche a tale progetto che si rendessero necessarie durante la permanenza dello studente presso l'Istituzione di insegnamento straniera ed il successivo riconoscimento dei crediti acquisiti presso tale Istituzione è demandato al Consiglio del CdLM in Architettura del Paesaggio. Tali valutazioni saranno eseguite sulla base della congruenza delle attività seguite con gli obiettivi formativi del corso di studi e della corrispondenza dei relativi carichi didattici.
I CFU riconosciuti non possono comunque essere superiori a 30.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
Tutti i Laboratori hanno frequenza obbligatoria.
Si considerano frequentanti gli studenti che assolvono il 75% del monte ore totale.
La frequenza è verificata dai docenti per i Laboratori e consiste nella partecipazione alle attività d'aula e nella presentazione degli elaborati progettuali richiesti dal docente per le prove intermedie e comunque entro la conclusione del semestre di riferimento.
Per i Corsi monodisciplinari la frequenza è facoltativa, anche se fortemente consigliata.
Il CdLM in Architettura del Paesaggio ha una struttura sequenziale, che prevede che non si possa sostenere l'esame del Laboratorio di Progettazione e Pianificazione paesaggistica se non si sono sostenuti gli esami del Laboratorio di Progettazione e Gestione dei paesaggi urbani e di Elementi di ecologia urbana e del Paesaggio; e che non si possa sostenere l'esame del Laboratorio di Restauro di Giardini e Parchi Storici se non si sono sostenuti gli esami di Storia dell'architettura del paesaggio e del giardino e del Laboratorio di Progettazione di parchi, giardini e spazi aperti pubblici.
Ulteriori indicazioni sono specificate nel documento di Programmazione Didattica annuale del Corso di Studio.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La possibilità di immatricolare studenti part-time è regolata dal Regolamento Studente part-time.
Altresì, gli studenti part-time hanno l'obbligo di frequenza ad almeno il 50% delle lezioni dei laboratori. Per gli studenti che certifichino l'impossibilità parziale alla frequenza di una o più attività, ed in particolare di quelle a frequenza obbligatoria, il corso può individuare forme alternative di attività che consentano di ottenere i crediti corrispondenti.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Il piano di studio è presentato secondo le modalità e le scadenze previste dal Regolamento Didattico di Ateneo.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Per essere ammessi alla prova finale (12 CFU) è necessario aver ottenuto tutti i CFU previsti nel piano di studio (120 meno i 12 attribuiti alla prova finale).
La prova finale (tesi di laurea) consiste in un lavoro originale di ricerca, teorica o progettuale applicata, da sviluppare sotto la guida di uno o più docenti (relatore/i) e riconducibile a uno dei numerosi campi di applicazione delle competenze dell'architetto paesaggista: restauro di parchi e giardini storici; progettazione di spazi aperti; recupero e riconfigurazione paesaggistica di aree degradate; pianificazione e gestione di aree naturali protette; integrazione paesaggistica di opere e manufatti; eccetera.
Il grado di elaborazione e la qualità della ricerca sono valutati da una Commissione di laurea appositamente costituita e che può attribuire fino a 8 punti.
La commissione può, eventualmente, tener conto oltre che dei risultati ottenuti negli esami di profitto, del rispetto dei tempi previsti per il conseguimento del titolo.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
I criteri per i trasferimenti ed il riconoscimento dei crediti sono fissati con delibera di Consiglio del CdLM.
La Commissione didattica nominata dal Consiglio del CdLM provvede all'esame dei singoli curriculum e dei singoli casi di riconoscimento di esami sostenuti presso altri corsi di laurea di università italiane e/o europee e li sottopone al Consiglio stesso, che delibera in merito ad ogni specifico caso.
Relativamente al trasferimento degli studenti da un corso di laurea magistrale ad un altro, ovvero da una università ad un'altra, il Consiglio del CdLM valuterà i curricula con l'obiettivo del riconoscimento del maggior numero dei crediti, accertando le conoscenze con colloqui individuali appositi, tuttavia la quota di crediti relativi al medesimo settore disciplinare non potrà essere inferiore al 50% dei crediti maturati.
Inoltre, la Programmazione didattica definisce le equipollenze tra gli insegnamenti attivi e gli insegnamenti non più attivi del vecchio ordinamento. Gli studenti avranno cura di prendere contatto con il docente segnalando la propria coorte di immatricolazione (vedi piano di studio) ai fini dell'apertura dell'appello e della corretta registrazione dell'esame.
L'equipollenza non prevede riconoscimenti di eventuali CFU in esubero.
Servizi di tutorato
Il CdLM fornisce un servizio di Tutorato, mediante l'opera dei docenti di ruolo del Corso, volto ad organizzare attività di accoglienza e sostegno degli studenti, in particolare per il recupero di un eventuale debito iniziale, a fornire informazioni sulle attività formative del Corso, sul funzionamento dei servizi e sui benefici per gli studenti e a individuare modalità organizzative delle attività per studenti impegnati non a tempo pieno.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Le informazioni relative a decisioni assunte a livello di Consiglio del CdLM riguardanti la didattica, gli stage e la prova finale sono pubblicate sul sito web del CdLM.
Sul sito web del CdLM sono pubblicati ad opera dei singoli docenti anche i programmi delle discipline e qualsiasi altra informazione utile allo svolgimento della didattica.
Valutazione della qualita'
Il CdLM si impegna nei processi per la qualità attraverso una sistematica attività di monitoraggio e valutazione della propria offerta didattica nelle diverse fasi di erogazione, con lo scopo di incrementare il livello qualitativo del Corso nel suo complesso. Il CdLM adotta il modello CRUI come sistema di autovalutazione complessivo della propria attività.
Il CdLM in Architettura del Paesaggio utilizza al suo interno il sistema di rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti gestito dal Servizio di valutazione della didattica di Ateneo (https://valmon.disia.unifi.it/sisvaldidat/unifi/index.php).