L'obiettivo del corso di laurea in Scienze dell'Architettura è la formazione di un progettista capace di intervenire criticamente e con adeguati strumenti culturali, sull'ambiente costruito. Il laureato in Scienze dell'Architettura dovrà quindi possedere il controllo concettuale ed operativo dei metodi di analisi, di interpretazione e degli strumenti di base necessari alla progettazione, alle diverse scale, negli ambiti propri dell'architettura, dell'edilizia e del territorio, adeguatamente sviluppati nei loro aspetti operativi attraverso esperienze di laboratorio e corsi mono disciplinari.
In coerenza con quanto richiesto dagli obiettivi qualificanti della classe L-17, il corso di laurea si caratterizza attraverso una sintesi equilibrata di corsi di tipo mono disciplinare, con carico didattico da 6 a 12 CFU, e corsi basati su attività ed esperienze di laboratorio, con carico didattico da 8 a12 CFU. Ai primi è demandata la finalità di fornire le conoscenze e le capacità di comprensione di base nell'ambito della matematica, della geometria della rappresentazione, dei materiali e delle tecniche costruttive sia tradizionali che contemporanee, della storia dell'architettura, dell'urbanistica, della fisica tecnica ed impiantistica, della statica della scienza e della tecnica delle costruzioni, dell'estimo e dell'esercizio professionale; ai secondi, attraverso lezioni, esercitazioni, seminari, visite guidate, lavoro assistito sia individuale che di gruppo, è affidata la finalità pedagogica fondamentale di integrazione delle conoscenze teoriche e metodologiche con la capacità critica di applicazione di queste ultime alla soluzione di problemi progettuali. L'attività didattica di laboratorio, attraverso una progressione di complessità, è quindi specificatamente dedicata ai temi della rappresentazione dell'architettura, del rilievo, della progettazione architettonica ed all'apprendimento di primi elementi di base del restauro architettonico.
La distribuzione dei corsi nei tre anni e sei semestri segue il criterio generale di progressione dei diversi ambiti formativi. Ferma restando la piena libertà di scelta da parte dello studente, il Corso di studio offre un numero consistente di Seminari Tematici collocati prevalentemente al quinto ed al sesto semestre, proposti congiuntamente da docenti di discipline diverse su tematiche progettuali specifiche, o orientati a competenze complementari specifiche (ad esempio rilievo, organizzazione del cantiere, valutazione della sostenibilità dei progetti, certificazione energetica degli edifici, analisi e lettura del costruito storico, ecc.) o anche connessi ad esperienze di ricerca progettuale. Rimane tuttavia la possibilità per gli allievi di scegliere tra gli altri corsi offerti dalla scuola o dall'Ateneo.
Le discipline di base, finalizzate all'acquisizione delle conoscenze nell'ambito della matematica e della fisica, della rappresentazione dell'architettura, dei materiali e delle tecniche costruttive sia tradizionali che contemporanee, della storia dell'architettura, dell'urbanistica, della fisica tecnica ed impiantistica, della statica, della scienza e della tecnica delle costruzioni, dell'estimo e dell'esercizio professionale, dell'urbanistica e dell'edilizia, sono trattate in corsi di tipo mono disciplinare, con carico didattico da 6 a 12 crediti.
I corsi mono disciplinari programmati sono 12, pari a 88 CFU complessivi prevalentemente distribuiti nei primi due anni di corso:
− 1° anno 40 CFU: Istituzioni di Matematiche (12 CFU), Tecnologia dei Materiali ed Elementi Costruttivi (8 CFU), Storia dell'Architettura 1 (8 CFU), Analisi del Territorio e degli Insediamenti (6 CFU), Fondamenti di Statica (6 CFU).
− 2° anno 36 CFU: Applicazioni della Geometria Descrittiva (6 CFU), Urbanistica (6 CFU), Fisica Tecnica Ambientale e Impianti (8 CFU), Scienza delle Costruzioni (8 CFU), Storia dell'Architettura 2 (8 CFU).
− 3° anno 12 CFU: Estimo ed esercizio professionale (6 CFU) e Tecnica delle Costruzioni (6 CFU).
L'attività didattica caratterizzante gli insegnamenti progettuali del corso di laurea si svolge all'interno dei Laboratori, nei quali conoscenze teoriche e metodologiche e capacità critica di applicazione di quest'ultime si integrano e si applicano alla soluzione dei problemi progettuali che, a partire dalla rappresentazione e passando per le applicazioni del rilievo dell'architettura e dalla composizione, convergono verso la progettazione architettonica e degli interni.
I laboratori programmati sono complessivamente 7 per complessivi 68 CFU:
− 1° anno 20 CFU: Laboratorio di Rappresentazione dell'Architettura (8 CFU), Laboratorio di Progettazione dell'Architettura 1 (12 CFU).
− 2° anno 20 CFU: Laboratorio di Tecnologia dell'Architettura (8 CFU), Laboratorio di Progettazione dell'Architettura 2 (12 CFU).
− 3° anno 28 CFU: Laboratorio di Rilievo dell'Architettura (8 CFU), Laboratorio di Restauro (8 CFU), Laboratorio di Progettazione dell'Architettura 3 (12 CFU).
L'insieme delle conoscenze e delle abilità precedentemente elencate consente al laureato triennale in Scienze dell'architettura:
− l'accesso, senza debiti formativi, ai corsi di laurea magistrale miranti alla formazione dell'architetto e dell'ingegnere edile-architetto, ai sensi delle direttive 85/384/CEE e 2005/36/CE.
− di assumere, come espressamente indicato dal Dpr 328 del 5 Giugno 2001, le responsabilità richieste dal mondo professionale, dopo il superamento dell'esame di stato e l'iscrizione alla sezione B del settore architettura dell'Albo professionale degli Architetti.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Per essere ammessi al corso di laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto equipollente.
L'ammissione al corso di studio a numero programmato (art. 1 della L. 264/99) è inoltre subordinata all'esito conseguito al test predisposto dal MIUR a livello nazionale, di norma formulato sulle conoscenze acquisite negli studi della scuola media superiore e in particolare su argomenti di cultura generale e ragionamento logico; storia; disegno e rappresentazione; fisica e matematica.
Gli studenti sono ammessi annualmente al primo anno del Corso di Studi in un numero programmato fissato dal Consiglio della Scuola di Architettura, nel rispetto dei requisiti qualificanti il corso di studio e della numerosità massima teorica ex D.M. n. 15/2005.
All'inizio del primo anno di corso dopo l'iscrizione ciascuno studente verificherà mediante appositi test il possesso delle conoscenze matematiche e fisiche di base. A fronte dell'accertamento di un debito formativo nell'ambito delle conoscenze matematiche e fisiche di base, secondo le procedure definite dall'Università di Firenze, lo studente sarà tenuto a frequentare obbligatoriamente attività formative propedeutiche e integrative il corso di Istituzioni di matematiche finalizzate a colmare tale debito.
Tali attività potranno essere poste in essere anche in comune con altri corsi di laurea della stessa classe o di classi affini e si svolgeranno nel primo e nel secondo semestre del primo anno di corso.
L'eventuale debito formativo si assolve comunque in sede di acquisizione dei crediti previsti per il primo anno di corso secondo quanto previsto dal Regolamento didattico d'Ateneo.
Nel Documento di Programmazione Didattica annuale sono definite in modo dettagliato i prerequisiti di conoscenze di base di matematica che devono essere in possesso degli studenti, le modalità di accertamento mediante test appositi all'inizio dei corsi.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Il corso prevede un unico curriculum. Il corso ha la durata normale di 3 anni. L'attività normale dello studente corrisponde mediamente al conseguimento di 60 crediti l'anno. Lo studente che abbia comunque ottenuto 180 crediti adempiendo a tutto quanto previsto dalla struttura didattica può conseguire il titolo anche prima della scadenza triennale.
Le attività formative sono articolate in 6 semestri e organizzate in un percorso formativo che segue un criterio generale di approfondimento equilibrato e progressivo dei diversi ambiti formativi, al quale si aggiunge la verifica del coordinamento trasversale tra questi ultimi.
Il Documento per la Programmazione Didattica indicherà ogni anno gli insegnamenti attivati e la suddivisione degli stessi fra i vari anni di corso.
Ove opportuno, il Consiglio di Corso di Laurea può ricorrere alla mutuazione degli insegnamenti da corsi anche appartenenti a classi diverse secondo le procedure previste dal Regolamento didattico di Ateneo.
All'interno della stessa classe le mutuazioni fra corsi d'insegnamento appartenenti a diversi corsi di studi avvengono senza ricorrere alla procedura di cui al comma precedente, fatto salvo il principio che per i corsi troppo numerosi il Consiglio di Corso di Laurea può chiederne al Consiglio del Dipartimento lo sdoppiamento secondo il Regolamento didattico d'Ateneo.
Fermo restando il diritto di autonoma scelta da parte dello studente nell'ambito di tale tipo di attività formativa, per ciascun anno il Corso di Laurea, nel Documento per la Programmazione Didattica, indicherà Seminari Tematici proposti come attività formative a scelta dello studente.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
I corsi mono disciplinari si articolano in lezioni, esercitazioni, seminari, visite guidate, studio individuale o di gruppo eventualmente assistito, finalizzati alla piena acquisizione delle conoscenze di base nelle aree di pertinenza disciplinare.
Il laboratorio semestrale costituisce la modalità didattica caratterizzante gli insegnamenti progettuali del corso di laurea.
Il laboratorio consente di ottenere un rapporto docente/studenti più equilibrato, di sviluppare una didattica più efficace e di favorire la regolarità del corso degli studi.
I Laboratori svilupperanno, oltre a lezioni, esercitazioni, seminari, visite guidate, studio individuale o di
gruppo eventualmente assistito, esperienze di progettazione a difficoltà crescente e alle varie scale di intervento, affrontando contemporaneamente aspetti teorici e operativi.
La valutazione degli elaborati progettuali è unica per ogni laboratorio.
Le attività formative che si concludono con un esame sono al massimo 19, pertanto si specifica che il numero massimo di esami è 19.
La trasformazione in crediti avviene secondo la seguente formulazione generale: 1 credito = 8 ore in aula.Per alcuni corsi mono disciplinari sono previste 2 ore in aula aggiuntive, per una definizione quindi di 1 credito = 10 ore in aula, da dedicarsi specificatamente ad attività integrative ed esercitative. Tali corsi sono: Istituzioni Matematiche, Fondamenti di Statica, Tecnologia dei Materiali e degli Elementi Costruttivi, Storia dell'Architettura 1, Scienza delle Costruzioni, Storia dell'Architettura 2 e Analisi del Territorio e degli Insediamenti. Tutti i corsi si articolano in moduli di non meno di 48 ore fra lezioni ed eventuali attività integrative quali esercitazioni, attività tutoriali specifiche del corso ecc. Il modulo minimo corrisponde a sei crediti.
Per specifici insegnamenti che richiedono attività di formazione assistita il Consiglio di Corso di Laurea può determinare una diversa ripartizione di attività.
Sia nei corsi mono disciplinari che nei laboratori la verifica del profitto è effettuata attraverso un esame finale.
Le modalità di verifica del profitto in tali attività, consistono in prove scritte e/o orali per ogni singola attività formativa, con il quale il docente accerta i risultati ottenuti dallo studente nell'ambito del proprio corso.
La valutazione è espressa in trentesimi, con eventuale lode.
L'accesso all'esame può essere subordinato, a giudizio del docente, alla presentazione dei risultati di esercitazioni (ad esempio nel caso di laboratori) oppure al superamento di test scritti.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
Per l'esame di lingua straniera (3 CFU) è richiesto il conseguimento del livello B2 in una lingua europea, diversa dall'italiano e, nel caso di studenti stranieri, diversa dalla propria madrelingua.
I 3 CFU possono essere attribuiti sulla base di certificazioni rilasciate da strutture interne all'Ateneo o da enti certificatori riconosciuti dal Miur o da strutture esterne accreditate da apposita convenzione con l'Ateneo.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
Nell'ambito delle altre attività formative, sono riconosciuti allo studente 5 CFU derivanti dall'acquisizione di competenze ed esperienze professionali conseguite attraverso l'attività di tirocinio.
Il Tirocinio, che si caratterizza quale attività orientativa e formativa nei confronti del mondo del lavoro, può essere svolto presso strutture pubbliche o studi professionali per i quali il rapporto tra la struttura ospitante e Università di Firenze sia stato preventivamente regolato da un'apposita convenzione. Il Tirocinio si svolge sotto la supervisione di un tutor universitario. Le modalità di verifica dei risultati formativi prevedono, unitamente al completamento della relativa modulistica prevista dall'Ateneo, la redazione a cura dello studente di una relazione sintetica, comprensiva di immagini e disegni, vistata dal tutor universitario al quale spetta la formulazione finale di un giudizio sull'attività svolta dallo studente attraverso la compilazione di un apposito questionario.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
I programmi comunitari permettono agli studenti iscritti al corso di laurea di trascorrere un periodo di studio (min 3 mesi, max. 12 mesi) presso un'Istituzione di insegnamento superiore di uno dei Paesi partecipanti al programma, seguire i corsi, usufruire delle strutture universitarie, ottenere il riconoscimento degli eventuali esami superati.
L'approvazione del progetto didattico, delle eventuali modifiche a tale progetto che si rendessero necessarie durante la permanenza dello studente presso l'Istituzione di insegnamento straniera ed il successivo riconoscimento dei crediti acquisiti presso tale Istituzione è demandato alla Struttura Didattica competente. Tali valutazioni saranno eseguite sulla base della congruenza delle attività seguite con gli obiettivi formativi del Corso e della corrispondenza dei relativi carichi didattici.
Per ogni settore disciplinare, i crediti acquisiti presso altre istituzioni universitarie dell'Unione Europea sono riconosciuti nei limiti dei crediti attribuiti al medesimo settore dall'ordinamento didattico del corso di studi. I crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
La frequenza è obbligatoria per i Laboratori e consiste nella frequenza delle attività d'aula e nella presentazione degli elaborati progettuali richiesti alle scadenze indicate dal docente e comunque entro la conclusione del semestre di riferimento.
La frequenza è libera, anche se consigliata per i Corsi mono disciplinari. I laboratori e i corsi devono concludere le attività formative e le relative esercitazioni entro la fine del semestre di riferimento predisponendo le condizioni perché lo studente possa sostenere l'esame entro la conclusione del semestre stesso.
All'inizio dell'anno sono previsti incontri a corsi riuniti, al fine di informare gli studenti sul corso di Laurea, sui programmi dei Corsi e dei Laboratori.
La propedeuticità dei corsi è specificata ciascun anno dal Documento di Programmazione Didattica annuale del Corso di Studio.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La possibilità di immatricolare studenti part-time è regolata dal Regolamento Studente part-time. Il corso di laurea potrà predisporre, verificata la disponibilità di risorse, specifiche modalità di organizzazione della didattica e dell'orario delle lezioni per gli studenti part-time, in modo da consentire lo svolgimento di attività lavorative.
Lo studente che si trovi nella condizione di studente lavoratore presenterà al docente del corso una documentazione che ne attesti lo stato.
Il limite massimo di iscrizioni di studenti part-time al CdS, in possesso dei requisiti di cui al Regolamento Studente Part-time di Ateneo, è fissato nella misura del 10% (eventualmente arrotondato all'unità superiore) dei posti messi a bando, nel rispetto della graduatoria di ammissione.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Per le regole e le modalità di presentazione dei piani di studio si fa riferimento al Regolamento didattico di Ateneo.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Per essere ammesso alla prova finale, lo studente deve aver acquisito tutti i crediti nelle restanti attività formative previste dal Regolamento didattico del Corso di Studio.
La prova finale, pari a 4 CFU, consiste in un riesame e approfondimento critico di una esperienza progettuale condotta durante il corso degli studi o, eccezionalmente, su un tema scelto dal candidato.
Gli elaborati progettuali che il candidato deve presentare alla Commissione esaminatrice, sono sviluppati e redatti dallo studente con l'assistenza di un relatore scelto preferibilmente tra i professori e i ricercatori docenti del Corso di laurea.
La prova finale può sviluppare una tematica non progettuale solo se autorizzata e a seguito di richiesta motivata del relatore presentata al Comitato per la didattica del corso di laurea.
La commissione di prova finale (costituita in maggioranza da docenti dell'Università di Firenze) sarà formata da almeno 5 membri. Nella valutazione della prova finale concorrono i seguenti criteri:
− il valore medio ponderato, espresso in cento decimi, dei voti conseguiti nelle singole valutazioni di profitto.
− la carriera universitaria nel suo complesso, con particolare riguardo ai tempi e alla continuità nell'acquisizione dei crediti universitari;
− il giudizio della prova finale relativo sia alla preparazione complessiva raggiunta dal candidato e dimostrata nella discussione, sia alla qualità dell'elaborato progettuale e della sua presentazione;
− la valutazione dell'impegno e della partecipazione ad attività extracurriculari accreditate dal Corso di Studi.
Nel Documento di Programmazione Didattica annuale potranno essere specificate le regole di applicazione dei criteri sopraelencati. I punteggi attribuiti saranno sottoposti a trattamento statistico periodico. L'incentivo alla carriera è quantificato nel documento di programmazione didattica secondo quanto deciso dal Consiglio della Scuola di Architettura.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Il riconoscimento dei crediti acquisiti prima del passaggio al Corso è demandato al Comitato per la Didattica, sulla base della congruenza delle attività seguite con gli obiettivi formativi del Corso e della corrispondenza dei relativi carichi didattici.
Per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altre istituzioni universitarie nazionali e dell'Unione Europea sono riconosciuti nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento didattico del corso di studi. I crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente.
Per la prosecuzione degli studi di studenti provenienti da altro corso della stessa dell'Università di Firenze si applica il pieno riconoscimento dei crediti acquisiti in tutti i disciplinari presenti nell'ordinamento didattico del corso di studi che accoglie lo studente. Per la prosecuzione degli studi gli studenti che chiedono di passare dai precedenti ordinamenti al presente si rinvia alle norme transitorie previste all'articolo 17 del presente Regolamento.
Servizi di tutorato
Il Corso di Laurea in Scienze dell'Architettura fornisce un servizio di tutorato svolto da docenti di ruolo del Corso di Studio cui si affianca l'eventuale opera di Tutor didattici nominati dall'Ateneo.
In dettaglio, il servizio di tutoraggio è finalizzato a sostenere gli studenti per il recupero di un eventuale debito iniziale e per l'organizzazione delle attività per studenti part-time, a fornire informazioni sul percorso formativo, sul funzionamento dei servizi e sui benefici per gli studenti.
È previsto inoltre un servizio di tutoraggio per la scelta dell'azienda o dello studio professionale o altro ente in cui svolgere il tirocinio, come anche per le indicazioni su eventuali workshop e seminari, integrativi delle attività formative.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Le informazioni relative a decisioni assunte dal Corso di Laurea riguardanti la didattica, gli stage, la prova finale sono pubblicate sul sito web del Corso di Laurea. Sul sito web della Scuola di Architettura sono visibili i programmi delle discipline e qualsiasi altra informazione utile allo svolgimento della didattica.
Valutazione della qualita'
Il corso di laurea attua la valutazione sistematica e trasparente dell'efficacia del corso di laurea mediante:
− un sistema di valutazione della qualità delle attività svolte e di soddisfazione degli studenti nei riguardi dei singoli insegnamenti, integrativo dell'attuale sistema predisposto dall'Ateneo e obbligatorio per tutti i docenti;
− un sistema di valutazione della soddisfazione complessiva dei laureandi con identificazione dei punti critici e dei punti forti del corso di studi;
− un sistema di valutazione della capacità e delle modalità di inserimento nel mercato del lavoro dei laureati del corso di laurea.
Il Corso di Laurea si allinea con le procedure di valutazione della qualità previste dal modello CRUI attualmente in vigore.
Abilità comunicative (communication skills)
La laurea in Scienze dell'Architettura viene conferita a studenti che siano in grado di comunicare in modo chiaro ed esaustivo la conclusioni delle proprie attività. In particolare i laureati devono dimostrare di:
- saper utilizzare metodi e strumenti adeguati (incluse le tecniche manuali e le tecnologie digitali ed elettroniche) di comunicazione visuale, verbale e scritta (in più lingue);
- saper utilizzare le convenzioni della rappresentazione architettonica dai disegni bi-tridimensionali, ai plastici in scala, ai modelli fisici generati attraverso computer;
- ascoltare e criticamente sapere rispondere ai punti di vista degli altri;
- lavorare come parte di un team in relazione al contributo che le altre figure sociali e professionali forniscono al processo di progettazione, sapendo accogliere criticamente le posizioni degli altri ed apportando un contributo originale al processo di progetto nel quale si trovino coinvolti.
L'acquisizione di tali abilità comunicative viene stimolata attraverso l'esposizione dei risultati ottenuti durante le sessioni di esercitazione, l'elaborazione di progetti e le attività di laboratorio. L'esposizione del lavoro di tesi che rappresenta, in tale ambito, un momento fondamentale nel quale lo studente deve dimostrare le proprie capacità comunicative nella forme sopra descritte, è oggetto di valutazione specifica per il conferimento della laurea.
Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati in Scienze dell'Architettura devono dimostrare attraverso le applicazioni progettuali e altri prodotti accademici e/o scientifici, di aver acquisito la capacità sufficiente ad integrare le conoscenze e a gestire la complessità dei problemi riflettendo sulla dimensione etica e di responsabilità sociale della professione intellettuale che è alla base della formazione di un'autonomia di giudizio.
Tale obiettivo si ottiene attraverso l'elaborazione, sia individuale che di gruppo, di progetti il cui progressivo grado di complessità permetta allo studente di maturare una autonomia di giudizio che trovi ulteriori elementi di crescita e di confronto, con il mondo esterno e con la comunità professionale e scientifica, attraverso la frequenza di seminari, conferenze e visite promossi ed organizzati all'interno del Corso di laurea.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
La capacità di applicare conoscenze e comprensione è intesa come capacità di svolgere in senso operativo i fondamenti e le interazioni tra le diverse conoscenze concorrenti al progetto, secondo modalità relative ai temi ed ai contenuti dell'intervento, nonché alle fasi di sviluppo del progetto stesso, dall'ideazione alla definizione costruttiva. L'allievo dovrà quindi mostrare di possedere le competenze necessarie all'elaborazione di giudizi sulle qualità spaziali, estetiche, tecniche e sociali della progettazione architettonica.
Il Corso di studio persegue e verifica il raggiungimento di tale obiettivo attraverso l'attività didattica dei laboratori di Progettazione dell'Architettura (1°, 2° e 3° anno), di Rappresentazione dell'Architettura (1° anno), Rilevo dell'Architettura (3°anno) e di Restauro (3° anno), all'interno dei quali si punta a ricomporre il duplice aspetto di acquisizione conoscitiva e applicazione. Particolare ruolo svolgono in tal senso le opportunità offerte da stages, workshops, visite a cantieri ed imprese (attività alle quali sono dedicate due settimane prestabilite - una per ciascun semestre – all'interno del calendario didattico), con esperienze anche di tipo internazionale.
I Seminari Tematici collocati prevalentemente al quinto ed al sesto semestre, proposti congiuntamente da docenti di discipline diverse su tematiche progettuali specifiche, costituiscono un ulteriore offerta didattica complementare finalizzata al raggiungimento degli obiettivi in oggetto.
Capacità di apprendimento (learning skills)
La laurea in Scienze dell'Architettura viene conferita a studenti che abbiano sviluppato capacità autonome di apprendimento ed in particolare dimostrino di:
- possedere gli strumenti cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze;
- saper individuare le prospettive e gli obiettivi per la propria formazione continua;
- sapersi inserire e partecipare nella vita culturale, economica e professionale;
- operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi negli ambienti di lavoro;
- saper gestire e valutare la propria pratica lavorativa sia lavorando indipendentemente che in gruppi di lavoro.
Durante il corso di studi, tale capacità viene stimolata con attività, da svolgersi sia nei laboratori che nell'ambito didattico di alcune discipline più teoriche, attraverso le quali per il raggiungimento della sintesi, sia progettuale che di apprendimento, occorra raccogliere ed elaborare modo autonomo informazioni e conoscenze supplementari al fine di sviluppare ed arricchire le conclusioni del proprio lavoro. Nello corso della preparazione della tesi di laurea tale capacità trova il suo momento di maggiore concretezza attraverso la richiesta di acquisizione di eventuali nuove competenze, non specificamente incluse nei programmi di studio, attraverso ricerche, studi e applicazioni autonomamente condotti.
Comunicazioni dell'ateneo al CUN
L'ordinamento, prima a valori fissi, è stato modificato con l'introduzione di range in alcuni ambiti, per consentire una maggiore flessibilità nei regolamenti anche nell'ipotesi di una futura attivazione di curricula.
In relazione al rilievo sulla prova finale, è stata accolta la riformulazione suggerita, con una piccola integrazione.
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
La conoscenza e la capacità di comprensione è intesa come acquisizione di cognizioni necessarie all'ideazione ed alla risoluzione di problemi progettuali e tecnici non complessi nel campo dell'architettura, dell'edilizia, dell'urbanistica e della conservazione del patrimonio architettonico; tali cognizioni devono inoltre consentire al laureato in Scienze dell'Architettura di saper identificare la compatibilità del progetto rispetto al sito, al contesto socio – economico ed alla sostenibilità ambientale.
Il Corso di studio persegue e verifica il raggiungimento di tale obiettivo attraverso alcune scelte che caratterizzano il percorso formativo:
una strategia didattica fondata sulla conoscenza delle discipline che concorrono al progetto, in equilibrio e sintonia tra fondamenti teorici e articolazioni tematiche di tipo operativo;
la collocazione, nel percorso formativo, di corsi monodisciplinari di tipo prevalentemente teorico, fondati su una rinnovata trattazione dei contenuti disciplinari, al fine di renderli congruenti alla generale strategia didattica.
Motivi dell'uso nelle attività affini di settori già previsti dal decreto per la classe
I settori indicati tra le attività affini e integrative, nel numero complessivo di 18 CFU, sono stati selezionati tenendo conto delle necessarie integrazioni disciplinari del percorso formativo.
ICAR 17
La scelta dell'inserimento del settore ICAR/17 è finalizzata al potenziamento delle conoscenze, già acquisite al primo anno, nell'intento di assicurare all'allievo competenze più specifiche relative ai metodi sia tradizionali che avanzati utili alla rappresentare della realtà tridimensionale sul foglio da disegno, ovvero ad ottenere la rappresentazione bidimensionale dello spazio che ci circonda.
ICAR 09
Il settore ICAR/09, inserito quale attività integrativa, ha lo scopo di assicurare all'allievo la conoscenza dei principali fondamenti dell'analisi strutturale propri della Tecnica delle Costruzioni necessari al controllo del progetto. L'inserimento di questo settore va inteso anche come logica conclusione del percorso formativo proprio delle discipline tecnico strutturali.
ICAR 14
L'inserimento del settore ICAR/14 come attività integrativa è finalizzato ad esplorare, all'interno del percorso formativo di carattere più specificatamente progettuale, le relazioni tra le diverse scale del progetto.
ICAR 21
Il settore ICAR/21 viene inserito all'interno delle gruppo delle attività Affini ed Integrative nell'intento di costituire un volano per un potenziale futuro rafforzamento del percorso formativo dell'ambito dell'Urbanistica da utilizzare come modulo di laboratorio.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
L'obiettivo del corso di laurea in Scienze dell'Architettura è la formazione di un progettista capace di intervenire criticamente e con adeguati strumenti culturali, sull'ambiente costruito. Il laureato in Scienze dell'Architettura dovrà quindi possedere il controllo concettuale ed operativo dei metodi di analisi, di interpretazione e degli strumenti di base necessari alla progettazione, alle diverse scale, negli ambiti propri dell'architettura, dell'edilizia e del territorio, adeguatamente sviluppati nei loro aspetti operativi attraverso esperienze di laboratorio e corsi mono disciplinari.
In coerenza con quanto richiesto dagli obiettivi qualificanti della classe L-17, il corso di laurea si caratterizza attraverso una sintesi equilibrata di corsi di tipo mono disciplinare, con carico didattico da 6 a 12 CFU, e corsi basati su attività ed esperienze di laboratorio, con carico didattico da 8 a12 CFU. Ai primi è demandata la finalità di fornire le conoscenze e le capacità di comprensione di base nell'ambito della matematica, della geometria della rappresentazione, dei materiali e delle tecniche costruttive sia tradizionali che contemporanee, della storia dell'architettura, dell'urbanistica, della fisica tecnica ed impiantistica, della statica della scienza e della tecnica delle costruzioni, dell'estimo e dell'esercizio professionale; ai secondi, attraverso lezioni, esercitazioni, seminari, visite guidate, lavoro assistito sia individuale che di gruppo, è affidata la finalità pedagogica fondamentale di integrazione delle conoscenze teoriche e metodologiche con la capacità critica di applicazione di queste ultime alla soluzione di problemi progettuali. L'attività didattica di laboratorio, attraverso una progressione di complessità, è quindi specificatamente dedicata ai temi della rappresentazione dell'architettura, del rilievo, della progettazione architettonica ed all'apprendimento di primi elementi di base del restauro architettonico.
La distribuzione dei corsi nei tre anni e sei semestri segue il criterio generale di progressione dei diversi ambiti formativi. All'interno della piena libertà di scelta da parte dello studente, il Corso di studio offre un numero consistente di Seminari Tematici collocati prevalentemente al quinto ed al sesto semestre, proposti congiuntamente da docenti di discipline diverse su tematiche progettuali specifiche, o orientati a competenze complementari specifiche (ad esempio rilievo, organizzazione del cantiere, valutazione della sostenibilità dei progetti, certificazione energetica degli edifici, analisi e lettura del costruito storico, ecc.) o anche connessi ad esperienze di ricerca progettuale. Rimane tuttavia la possibilità per gli allievi di scegliere tra gli altri corsi offerti dalla facoltà o dall'Ateneo.
L'insieme delle conoscenze e delle abilità precedentemente elencate consente al laureato triennale in Scienze dell'architettura l'accesso ai corsi di laurea magistrale miranti alla formazione dell'architetto e dell'ingegnere edile-architetto, ai sensi delle direttive 85/384/CEE e 2005/36/CE
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Istituzione del corso)
Il Comitato di Indirizzo si riunisce il giorno 13 dicembre 2011 alle ore 16.00.
Il professor Tempesta, presidente del corso di laurea, descrive le caratteristiche del corso di laurea e presenta le modifiche apportate all'ordinamento, che non sono sostanziali, ma si limitano ad aggiustamenti per garantire la sostenibilità del corso di laurea nel lungo periodo nonostante i numerosi pensionamenti.
Il presidente spiega come nelle modifiche apportate si sia data maggiore importanza alle materie caratterizzanti portandole da 78 a 88 CFU. I Membri del comitato raccomandano di non diminuire i CFU riservati al tirocinio, data l'importanza di far acquisire allo studente una maggiore capacità pratica.
Dopo attento esame il comitato approva all'unanimità le modifiche all'ordinamento del Corso di Studio.
Orientamento in ingresso
Le attività di orientamento in ingresso della Scuola di Architettura sono organizzate e coordinate dall'Ateneo, che opera attraverso il Delegato del Rettore all'Orientamento e l'Ufficio Orientamento - https://www.unifi.it/vp-11392-piano-di-orientamento.html -
I Delegati all'orientamento in ingresso della Scuola di Architettura partecipano ai progetti di Ateneo e organizzano eventi durante i quali presentano l'offerta formativa dei singoli Corsi di Studio.
L'Università di Firenze, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Toscana, inoltre, è da tempo impegnata in percorsi di orientamento informativo e formativo volti a facilitare nei giovani la transizione Scuola-Università. Le attività sono rivolte principalmente agli studenti delle classi III, IV e V della scuola secondaria di secondo grado, che vengono coinvolti in attività teorico-pratiche finalizzate, per la Scuola di Architettura, ad avvicinarli al mondo dell'Architettura, del Design, dell'Urbanistica e del Paesaggio, evidenziando gli ambiti lavorativi dei diversi percorsi di studio.
Orientamento e tutorato in itinere
L'attività di orientamento e tutorato in itinere svolto dalla Scuola di Architettura è dedicato alle attività comuni a tutti i CdS, come tirocini curricolari e stage, con la delega a ciascun CdS per la gestione delle problematiche relative alla carriera degli studenti. Per quanto riguarda la carriera degli studenti e la gestione delle singolarità i CdS della Scuola operano in piena autonomia con attività di counseling da parte dei Presidenti e dei delegati, sia con la rilevazione dei bisogni che attraverso l'assistenza nella compilazione dei piani di studio individuali, l'attività di orientamento in itinere, al fine di favorire la scelta da parte degli studenti del percorso formativo e l'attività di sostegno degli studenti in difficoltà.
Queste attività sono supportate dal servizio di tutorato (laureandi, neo-laureati e Dottorandi) per favorire la regolarità del percorso di studi.
Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno (tirocini e stage)
Tutti i CdS della Scuola di Architettura prevedono un periodo di formazione con il mondo del lavoro, secondo le indicazioni dei diversi Regolamenti didattici per durata e periodo.
Le strutture convenzionate con l'Ateneo per lo svolgimento dei tirocini sono gestite dal servizio di Ateneo St@ge online.
L'accesso al servizio è prevalentemente in modalità remota, con l'assistenza dei responsabili al tirocinio dei diversi CdS.
Il CdS offre un'ampia gamma di tipologie di tirocini e stage per completare la formazione con esperienze volte a orientare lo studente per il suo futuro inserimento nel mondo del lavoro.
Le esperienze sono svolte nel periodo:
- pre-laurea con il Tirocinio Curriculare;
- post-laurea con il Tirocinio extracurriculare;
- Tirocinio Professionale (solo per i CdS che prevedono l'esame di Stato per l'iscrizione all'Albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori).
Quest'ultimo sulla base della Convezione, stipulata tra il Dipartimento di Architettura e gli Ordini APPC della Toscana, prevista dal D.P.R. n.328 del 5 giugno 2001 che tratta la materia degli Esami di Stato per l'accesso alle professioni ordinistiche.
Per potenziare l'offerta esperienziale dei tirocini e stage e favorire il rapporto tra Didattica e Ricerca i CdS, di concerto con i responsabili delle Unità di ricerca del Dipartimento, orientano gli studenti sulla scelta di enti pubblici e sui Laboratori di Ricerca del Dipartimento di Architettura - DidaLabs http://www.dida.unifi.it/vp-130-laboratori.html.
I DidaLabs, per loro missione e funzionamento, offrono l'opportunità di incrementare quella connessione tra didattica e ricerca preparando gli studenti alla scelta della formazione del 3° ciclo del Dottorato arricchendo la formazione rispetto all'uso di metodologie e strumenti avanzati per il progetto.
Per rispondere alla crescente esigenza di svolgere esperienze lavorative all'estero la Scuola ha potenziato la comunicazione e la procedura per lo svolgimento di tirocini/stage all'estero nell'ambito dei Paesi dell'UE ed extra-UE sia con la procedura di selezione Erasmus+ sia con procedura volontaria. I tirocini/stage all'estero sono previsti sia per i tirocini curriculari sia per i tirocini extracurriculari.
Grazie ai protocolli d'intesa siglati tra Ateneo e Regione Toscana gli studenti sono informati e guidati per l'accesso ai contribuiti del Progetto GiovaniSì.
Tutte le informazioni e procedure sono fornite sulle pagine della Scuola e per le specifiche su quelle dei CdS.
Assistenza e accordi per la mobilità internazionale degli studenti
La Scuola di Architettura aderisce al programma comunitario LLP/ERASMUS PLUS. Il Programma permette agli studenti iscritti ad un Corso di Laurea, Laurea Magistrale o ad un corso post-laurea di: trascorrere un periodo di studio (min 3 mesi max 12) presso un'Istituzione partner di uno dei paesi partecipanti al programma, seguire i corsi e gli stage, usufruire delle strutture universitarie, ottenere il riconoscimento degli eventuali esami superati, sviluppare il proprio tema di tesi, svolgere infine tirocini formativi curriculari (menzionati di seguito).
Inoltre, nell'ultimo triennio, la Scuola, in coerenza e cooperazione con il Rettorato, e in linea con le politiche per l'internazionalizzazione dei maggiori atenei italiani, ha esteso le opportunità di mobilità e scambio Erasmus anche ai paesi extra-UE nell'ambito di accordi internazionali di collaborazione scientifica, quale ambito privilegiato di scambi finalizzati alla ricerca e alla didattica
https://www.architettura.unifi.it/vp-348-universita-partners.html
Per facilitare la consultazione degli accordi è possibile consultare l'Atlante delle attività internazionali alla pagina http://www.dida.unifi.it/vp-347-atlante-delle-attivita-internazionali.html
L'Ufficio Erasmus e Mobilità Internazionale della Scuola di Architettura è situato nella Sede di Santa Teresa, via della Mattonaia, 8, Firenze
Per i Tirocini all'estero il servizio è gestito dall'Ufficio Tirocini e Stage della Scuola di Architettura, via della Mattonaia 8.
Per quanto riguarda in particolare il CdS Scienze dell'Architettura il delegato per le relazioni internazionali è la prof. Cecilia Maria Roberta Luschi.
Le azioni di internazionalizzazione riguardano sia la possibilità di acquisire CFU con esperienze di ricerca e studio presso le università estere, sia lo svolgimento di tirocinio curriculare in paese estero.
Gli studenti del CdS hanno avuto entrambe le opportunità anche grazie ai seguenti accordi:
PROGETTO SILK ROAD (Collaborazione con il Dipartimento SAGAS)
Accordo quadro Bilaterale di collaborazione culturale e scientifica. Tirocini intership.
Anno di avvio: 22/10/2013
Dipartimento di Architettura DIDA (Cecilia Maria Roberta Luschi) e Yerevan State University, Armenia
SOLOMON PROJECT
Accordo quadro Bilaterale di collaborazione culturale e scientifica
Anno di avvio: 26/02/2014
Dipartimento di Architettura DIDA (Cecilia Maria Roberta Luschi) e Ariel University, Israele
UNIVERSITA' JAGELLONICA (Collaborazione con il Dipartimento SAGAS)
Accordo quadro Bilaterale di collaborazione culturale e scientifica. Missione di sviluppo di ricerca Italo-Giordana a Petra. Tirocini intership.
Anno di avvio: 02/06/2017
Dipartimento di Architettura DIDA (Cecilia Maria Roberta Luschi) e Uniwersytet Jagiellonski w Krakowie, Polonia
AGREEMENT
Accordo con Western Galilee College, Israele. Tirocini intership.
Anno di avvio: 2017
Dipartimento di Architettura DIDA (Cecilia Maria Roberta Luschi) e Western Galilee College, Israele
MEMORANDUM OF UNDERSTANDIG
Anno di avvio: 23/05/2018
Agreement for offering admission from one university to the other to qualified students to undergraduate and graduate courses. To encourage the exchange of scientific materials, publications and information.
Dipartimento di Architettura DIDA (Cecilia Maria Roberta Luschi) e AAC – Ashkelon Academic College, Israele
Link alla pagina sul sito di Scuola:
http://www.architettura.unifi.it/ls-11-mobilita-internazionale.html
Accompagnamento al lavoro
A livello di Ateneo è previsto il servizio "Orientamento al lavoro e Placement" che ha il compito di promuovere, sostenere, armonizzare e potenziare i servizi di orientamento in uscita delle singole Scuole. Il servizio offre al laureato informazioni e percorsi formativi utili per costruire un'identità professionale e progettare la sua carriera - https://www.unifi.it/vp-11161-placement.html Alle attività promosse dal Career Service - frutto di anni di ricerca scientifica condotta in Ateneo sulla materia dell'orientamento e del career counseling - contribuisce il rapporto continuo fra ricerca e sistemi produttivi che l'Università di Firenze ha potenziato attraverso la gestione delle attività di trasferimento tecnologico (Centro Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e Gestione dell'Incubatore - CsaVRI).
La funzione di supporto mirato a orientare e favorire le scelte degli studenti avviene attraverso una serie di servizi e di iniziative comunicate sul web, e sui social e direttamente con la email @stud.unifi.it. In particolare l'Ateneo offre servizi per: Career counseling e Life Designing; Formazione al Lavoro; Incontri con le imprese; Sviluppo dell'intraprendenza; Borse e Premi post-Laurea e una bacheca Cerca/offerte di lavoro.
La Scuola partecipa, con un suo delegato, ai lavori della Piattaforma Orientamento e Placement con un impegno di riunione periodiche volte allo sviluppo di un programma condiviso.
Il Corso di Studio in breve
Il Corso di Laurea in Scienze dell'Architettura è finalizzato al conseguimento della laurea di primo livello in Scienze dell'Architettura. Il Corso ha una durata di tre anni strutturati in sei semestri didattici e prevede un unico curriculum. Il titolo conseguito a conclusione del percorso formativo garantisce, ai sensi del DPR 328/2001, l'ammissione all'Esame di stato per l'iscrizione all'Albo degli Architetti (Sez. B - Settore "Architettura").
Obiettivi
Il Corso di Laurea in Scienze dell'Architettura ha come obiettivo la formazione di una figura professionale in grado di controllare, sia dal punto di vista concettuale che operativo, i metodi e gli strumenti di base necessari ad operare nel campo della progettazione, condotta alle diverse scale, negli ambiti propri dell'architettura, dell'edilizia e del territorio. All'interno del percorso formativo l'acquisizione delle conoscenze viene ottenuta attraverso l'articolazione e la combinazione equilibrata di insegnamenti i cui contenuti culturali provengono dalle aree disciplinari degli studi geografico-sociali, storico-critici, logico-matematici, geometrico-descrittivi e fisico-costruttivi. A fronte di questa ricchezza e pluralità presenti nei contenuti disciplinari, il Corso di Studio fonda i suoi presupposti sulla forte sinergia tra l'esperienza didattica svolta all'interno dei laboratori di progettazione e quella più tradizionale dei corsi monodisciplinari. Eventuali ulteriori approfondimenti su tematiche specifiche possono concretizzarsi attraverso i corsi opzionali a scelta dello studente, offerti anche sotto forma di seminari tematici, o altre iniziative didattiche quali workshop, viaggi di studio e visite guidate. E' inoltre previsto lo svolgimento di un'attività di tirocinio all'interno di strutture professionali, aziendali o amministrative. La prova finale del corso consiste nella rielaborazione critica delle esperienze progettuali e disciplinari svolte durante il corso di studi o nell'eventuale approfondimento di alcune tematiche a scelta dello studente.
Professionalità acquisite e mondo del lavoro
Al laureato in Scienze dell'Architettura si offrono sbocchi professionali con ruoli diversificati presso studi professionali, società di architettura e ingegneria, imprese ed enti pubblici, per svolgere le funzioni previste per gli iscritti alla sezione B del settore "Architettura" ed esplicitamente indicate dal DPR 328/2001, ovvero: "la collaborazione alle attività di progettazione e direzione dei lavori di opere edilizie, comprese le opere pubbliche; l'attività di rilievo diretto e strumentale sull'edilizia contemporanea e storica; la progettazione e direzione dei lavori relative a costruzioni civili semplici e interventi di manutenzione e riqualificazione del costruito con l'uso di metodologie standardizzate".
Nell'ipotesi di prosecuzione degli studi la Laurea in Scienze dell'Architettura consente l'accesso, senza debiti formativi, al corso di Laurea Magistrale in Architettura della Classe LM-4, attraverso il quale dopo il superamento dell'esame di Stato è possibile iscriversi all'Albo professionale dell'Ordine degli Architetti con il titolo di Architetto - sezione A, coerente quindi con i requisiti imposti dall'Unione Europea. Per l'accesso agli altri corsi di Laurea Magistrali il riconoscimento dei crediti maturati con la Laurea in Scienze dell'Architettura, avviene sulla base del regolamento predisposto per ogni specifico Corso di Laurea Magistrale.
Struttura organizzativa e responsabilità a livello di Ateneo
L'adozione di un Sistema Qualita' rappresenta per l'Ateneo fiorentino una decisione strategica che coinvolge tutti, a tutti i livelli, con lo scopo di migliorare la prestazione complessiva di UniFI negli ambiti istituzionali della formazione superiore, della ricerca e terza missione, e dell'organizzazione nel suo complesso.
E' compito degli Organi di governo dell'Ateneo -Rettore, Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Senato Accademico- definire la politica per l'Assicurazione della Qualita' e i relativi obiettivi. Agli Organi di Governo compete anche la promozione della politica e degli obiettivi nei confronti dell'intera organizzazione, secondo una logica di consapevolezza, condivisione e massimo coinvolgimento. Gli Organi assumono potere decisionale in merito alla eventuale ridefinizione del sistema di gestione per la qualita', alle azioni relative alla politica, agli obiettivi e al miglioramento in funzione della valutazione periodica dei risultati del sistema di AQ, delle informazioni e indicazioni del Presidio della Qualita' di Ateneo (PQA), degli esiti delle attivita' svolte dal Nucleo di Valutazione (NuV) e delle Commissioni Paritetiche Docenti- Studenti (CPDS), quest'ultime organizzate a livello di Scuola.
In una logica di AQ, gli Organi hanno deliberato (SA del 24 gennaio 2020 e DR n.207/25717 del 11 febbraio 2020) la costituzione dell'attuale Presidio della Qualita', struttura operativa con compiti attribuiti dagli Organi stessi in accordo anche con quanto previsto dalla Linee Guida ANVUR AVA. In tal senso il PQA svolge funzioni di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica, la ricerca e la terza missione, promuove la cultura per la qualità, svolge attività di pianificazione, sorveglianza e monitoraggio dei processi di AQ, promuove il miglioramento continuo e supporta le strutture di ateneo, compresi Dipartimenti, Scuole e CdS, nella gestione e implementazione delle politiche e dei processi per l'AQ. Il PQA organizza, inoltre, attivita' di informazione/formazione per il personale a vario titolo coinvolto nel sistema di AQ, compresa la componente studentesca, svolge attivita' di auditing interno sull'organizzazione della formazione e la ricerca, organizza e sovrintende ad ulteriori iniziative in tema di attuazione delle politiche di AQ ricollegabili alle attivita' istituzionali di Ateneo. Il PQA stabilisce e controlla il rispetto dei tempi di attuazione delle procedure per l'AQ e verifica i contenuti dei documenti richiesti da ANVUR-AVA (SUA CdS, documenti di Riesame, Schede di monitoraggio dei CdS, SUA RD, Relazioni annuali delle CPDS, ecc.). Il PQA si interfaccia con le strutture interne dell'organizzazione di Ateneo, essenzialmente le strutture per la didattica e la ricerca (CdS, Dipartimenti e Scuole, loro delegati per l'AQ) con lo scopo di svolgere funzioni di promozione, sorveglianza e monitoraggio del miglioramento continuo della qualita' e di supporto all'organizzazione della AQ. Il PQA contribuisce alla gestione dei flussi informativi e documentali a supporto dei processi di assicurazione della qualita', con particolare attenzione a quelli da e verso gli Organi di governo, il NuV, le CPDS, i Dipartimenti, le Scuole ed i CdS. Il Presidio della Qualita' redige una Relazione annuale sul suo operato e relaziona gli Organi sullo stato di implementazione dei processi di AQ, sui risultati conseguiti e sulle iniziative da intraprendere.
Al Nucleo di Valutazione (NuV), organo di Ateneo (Statuto, art.17), competono le funzioni (Leggi 537/93, 370/99 e 240/2010) di valutazione interna relativamente alla gestione amministrativa, alle attività didattiche e di ricerca, agli interventi di sostegno al diritto allo studio, attraverso la verifica del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, dell'imparzialita' e del buon andamento dell'azione amministrativa, della produttivita' della didattica e della ricerca. In aggiunta alla Legge 240/2010 il DM 987/16 attribuisce al NuV ulteriori compiti che riguardano la valutazione della politica di AQ in funzione anche delle risorse disponibili, la valutazione di efficienza ed efficacia dei processi e della struttura organizzativa dell'Ateneo nonché delle azioni di miglioramento, la valutazione e messa in atto dell'AQ per la formazione e la ricerca a livello di Corsi di Studio (CdS), Dipartimenti e Strutture di raccordo (Scuole). Il NuV accerta la persistenza dei requisiti quantitativi e qualitativi per l'accreditamento iniziale e periodico dei CdS e della Sede (Ateneo). Il NuV si configura come organo di valutazione interna di Ateneo e come tale si interfaccia con gli Organi di governo ed il Presidio della qualità. In tal senso effettua un'adeguata e documentata attivita' annuale di controllo ed indirizzo dell'AQ da cui risultano pareri, raccomandazioni ed indicazioni nei confronti del PQA e degli Organi di governo di Ateneo. Sono interlocutori esterni del NuV il MUR ed l'ANVUR.
L'organizzazione del sistema di AQ di Ateneo coinvolge anche le strutture operative: Dipartimenti, Scuole, CdS. A livello di Scuola, intesa come struttura di raccordo e coordinamento dell'offerta formativa (Statuto, art.30), e' presente la CPDS Commissione Paritetica Docenti-Studenti (Statuto, art.31 et al.) quale osservatorio permanente sulle attivita' didattiche. Informazioni su composizione, funzioni e compiti della CPDS sono riportate di seguito. Preme qui sottolineare il ruolo di valutazione svolto dalla Commissione relativamente all'offerta formativa della Scuola in cui essa e' incardinata e ai servizi agli studenti, ruolo valutativo che per certi aspetti si ricollega a quello svolto dal NuV a livello gerarchico più elevato. L'attivita' della CPDS si concretizza con una Relazione annuale trasmessa al NuV e agli Organi di governo, oltre che al PQA in qualita' di struttura di supporto. L'Ateneo considera la Relazione annuale della CPDS un punto cardine del processo di AQ per la didattica e del miglioramento continuo dell'offerta formativa e dei servizi agli studenti. La relazione costituisce un elemento essenziale per la procedura di Riesame Ciclico dei CdS e deve essere discussa e recepita nei contesti collegiali (es. Consiglio di Corso di Studio, Consiglio di Dipartimento, Consiglio di Scuola).
A livello di Corso di studio (o gruppi di CdS) il sistema di AQ prevede la costituzione di una specifica commissione, denominata Gruppo di Riesame (GdR), comprendente la componente studentesca, con compiti di autovalutazione dell'offerta formativa erogata dal CdS. L'attivita' svolta, opportunamente documentata, mira al miglioramento della didattica e dei servizi agli studenti. In una logica di sistema, il CdS si uniforma alle politiche e agli obiettivi, sia strategici che operativi, definiti a livello di Ateneo. Il Responsabile (Presidente) del GdR si raccorda con il Referente di Scuola per la qualita' ed il Consiglio di CdS. L'attivita' del GdR e' documentata attraverso gli esiti delle riunioni effettuate nel corso dell'anno e, soprattutto, da riunioni ad hoc per l'analisi delle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA) e la predisposizione del Rapporto di Riesame Ciclico.
I Dipartimenti sono coinvolti nell'organizzazione per l'AQ sia per la didattica che per la ricerca ed il trasferimento tecnologico. A seguito della Legge 240/2010 l'offerta didattica e', come noto, incardinata nei Dipartimenti i quali, sul fronte della ricerca ed il trasferimento tecnologico, sono impegnati periodicamente nella redazione di un documento di sintesi: la Relazione annuale dipartimentale. In attesa della revisione da parte di ANVUR della SUA-RD, l'Ateneo ha predisposto una forma di presentazione dei risultati sulla base delle indicazioni ANVUR (e quindi anche delle recenti Linee Guida ANVUR per la Terza missione) e di esigenze di Ateneo per la valutazione di efficienza ed efficacia degli obiettivi perseguiti dal Dipartimento.
Dettagli sull'Organizzazione di Ateneo per l'AQ sono presenti nelle pagine del Presidio Qualità: https://www.unifi.it/upload/sub/quality/assicurazione_qualita/15_AQ.pdf
Eventuali altre iniziative
Il CdS, rappresentato dal suo Presidente Barbara Aterini, fa parte del "Progetto di tutoraggio in itinere CorData" (resp. per il Rettorato Prof. Sandra Furlanetto) che si occupa di rilevare e, ove possibile eliminare, criticità dei CdS che possono causare il prolungamento della carriera degli studenti.
Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio
Il Corso di Studio è impegnato nello sviluppo ed attuazione del sistema di gestione in qualità. L'attività di autovalutazione viene condotta dal Gruppo di Riesame
ufficialmente costituito all'interno del Comitato per la Didattica del 4 marzo 2013 e ratificato nell'ambito del CdS del 13 marzo 2013, successivamente aggiornato nel febbraio 2018, in seguito all'elezione del nuovo Presidente di CdS.
Il criterio con il quale sono stati individuati i componenti del Gruppo di Riesame ha seguito l'articolazione di base indicata dagli Uffici: Il Presidente del CdS, quale membro Responsabile del Riesame, un docente del CdS con funzioni di Presidente del Gruppo di Riesame, individuato all'interno di gruppi di lavoro già operativi sulle varie problematiche del Corso di Studio, un esponente del mondo del lavoro, un tecnico amministrativo referente ed uno studente. Il Presidente del Gruppo di Riesame coordina le attività del Gruppo di Autovalutazione e riporta gli esiti nell'ambito del Comitato per la Didattica e del Consiglio di Corso di Laurea, sottoponendoli a discussione ed approvazione per quanto di competenza. Per la compilazione di alcuni quadri della sezione Qualità della SUA il Gruppo di Riesame si avvale delle informazioni provenienti dai vari Uffici di supporto (Presidenza, Segreterie Didattiche, ecc) di SIAF (Servizi Informatici dell'Ateneo Fiorentino) e dell'Ufficio Servizi Statistici di Ateneo. Il Gruppo di Riesame, ha prodotto un Rapporto di Riesame Iniziale in data 4 marzo 2103 e un Rapporto di Riesame ciclico nell'aprile 2018.
Gruppo di Riesame e recapiti
Barbara Aterini, Presidente Responsabile QA del CdS, barbara.aterini@unifi.it
Luisa Rovero, Responsabile del Riesame, luisa.rovero@unifi.it
Alessandro Jaff, Rapp. Mondo Lavoro, a.jaff@jaffassociati.it
Marco Alessi, Rapp. Stud. CdS, marco.alessi3@stud.unifi.it
Programmazione dei lavori e scadenze di attuazione delle iniziative
I lavori del Gruppo di Riesame sono in corso di programmazione come attività costante di raccolta di informazioni e dati, di espletamento degli adempimenti specifici previsti e di collegamento con le strutture di Scuola e di Ateneo deputate all'AQ, nonché con altre espressioni del mondo del lavoro interessate alla progettazione ed erogazione dell'offerta formativa. Alcune iniziative sono state avviate avvalendosi del concreto apporto dei Tutor Didattici. È stata creata, al lato delle verifiche sulla frequenza nei corsi e nei laboratori, una specifica piattaforma web attraverso la quale è possibile raccogliere opinioni e problemi degli studenti attraverso un questionario. L'iniziativa ha individuato nella coorte 2016_17 un punto d'inizio per il monitoraggio più coerente, essendo tale coorte in sincronia non l'avvio dell'ultimo ordinamento didattico. Particolare attenzione viene posta nella valutazione della coerenza dei contenuti didattici e delle modalità di erogazione della didattica stessa con gli obiettivi formativi preposti in sede di Ordinamento e di Regolamento in merito agli sbocchi professionali.
La Commissione di monitoraggio, sulla base dei dati raccolti e dell'attività di supporto svolta dai Tutor, svolge la sua attività di valutazione contestualmente alle riunioni previste per la discussione sull'andamento della didattica e degli esami relative alle varie aree disciplinari. Per ciascuna area disciplinare viene posta in discussione la congruenza, specie per le attività di laboratorio, tra contenuti e risultati didattici, frequenza e tempistica di esame. Lo scopo è anche quello di evidenziare e correggere eventuali criticità organizzative specie per quanto concerne la più o meno coerente disposizione degli insegnamenti nel quadro generale dell'orario. Alcune problematiche, emerse durante il rilevamento dei corsi del primo anno, sono state già portate in discussione e corrette all'interno del Comitato per la Didattica.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione - Scheda SUA
Il CdS è la trasformazione del precedente CdS omonimo ed è l'unico istituito nella classe L-17. Il Comitato di Indirizzo di Facoltà ha espresso parere favorevole alla trasformazione.
La proposta di ordinamento appare esauriente in merito agli obiettivi specifici, ai requisiti di accesso, alle figure professionali. Qualche dettaglio in più sulle modalità con cui i risultati di apprendimento attesi vengono conseguiti e verificati sarebbe stato auspicabile.
Alla prova finale sono attribuiti 4 CFU.
In fase di definizione dei regolamenti dovranno essere riconsiderati i contenuti degli insegnamenti o le modalità della didattica e degli accertamenti per un miglioramento degli standard qualitativi relativi al conseguimento degli obiettivi formativi, alla progressione della carriera degli studenti ed al gradimento degli studenti.
Le risorse di docenza sono appropriate e la copertura degli insegnamenti con personale strutturato rispetta i requisiti qualitativi stabiliti dal Senato accademico in particolare per quanto riguarda la copertura di oltre il 70% dei CFU con docenti di ruolo. E' soddisfatto anche il requisito per il valore dell'indice docenti equiv./doc.ruolo pari almeno a 0,8. Le strutture didattiche a disposizione del Corso di studio sono adeguate.
Riesame annuale
L'attivita' di Riesame del sistema di Assicurazione della Qualita' è condotta a diversi livelli.
A livello di Ateneo il contributo e' fornito prevalentemente dal Presidio della Qualita' il quale, nel ruolo di struttura operativa, svolge funzioni
di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica, la ricerca e la terza missione.
Gli esiti dell'attività di monitoraggio sviluppata dal Presidio costituiscono l'input per l'individuazione delle aree di miglioramento e del processo
di revisione. In logica di sistema, il riesame viene poi svolto dal CdS ogni anno. Nell'ambito di tale attivita' rientra l'analisi critica degli indicatori
presenti nelle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA). In tal senso l'attivita' di riesame si concretizza, annualmente,
con un sintetico commento fatto dal CdS sugli indicatori al fine di individuare e proporre azioni di miglioramento su criticità eventualmente emerse.
Come da indicazione ANVUR, non è più prevista la redazione formale di un Rapporto di Riesame Annuale ma, in sostituzione, una relazione di commento
agli indicatori delle SMA con scadenza 31 dicembre di ogni anno.
Ad integrazione di questa attivita' potra' essere previsto un Riesame più approfondito (Riesame ciclico), da effettuarsi
con scadenza periodica, massimo quinquennale, che riguarda ulteriori aspetti, rispetto a quanto previsto dalle SMA,
tra cui analisi relative ai principali mutamenti del CdS nel corso degli ultimi anni, valutazione sull'esperienza dello studente
(attività e i servizi agli studenti, percorso formativo e valutazione della didattica, gestione dell'internazionalizzazione, ecc.),
le risorse del CdS (infrastrutturale e di personale), il monitoraggio e la valutazione. Il Riesame ciclico, quando previsto,
si concretizza con un Rapporto (Rapporto di Riesame Ciclico) che integra comunque la relazione di commento alle SMA. Sia il Rapporto di Riesame
Ciclico che la relazione di commento alle SMA sono portati all'approvazione del Consiglio di CdS.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Consultazioni successive)
La Scuola di Architettura prevede due Comitati di Indirizzo distinti per le discipline Ordinistiche (Architettura, Urbanistica e Paesaggio) e le discipline non vincolate all'iscrizione a un Ordine professionale (Design). Questa distinzione prevede Calendari di convocazione distinti e problematiche distinte, in quanto le parti sociali interessate e gli stakeholder di riferimento sono diversi.
Il Comitato di Indirizzo a cui fanno riferimento i CdS in area Architettura, Urbanistica e Paesaggio (L-17, L-21, LM-4, LM-4cu, LM-48, LM-3/69), fa riferimento a un Ordine professionale (Architetti, Pianificatori e Conservatori e paesaggisti) a cui per legge sono vincolati gli iscritti per lo svolgimento della professione.
Il Comitato di Indirizzo per l'area del Design e Moda (L-4 Disegno Industriale, LM-12 Design, LM-12 Design Sistema Moda), che non hanno questo vincolo, hanno struttura e interlocutori diversi e svolgimento della professione con altre condizioni.
Questa scelta, adottata già dal 2003 dalla Facoltà di Architettura, è stata conservata ed ha generato l'attuale organizzazione operativa dei rispettivi Comitati.
Il Comitato di indirizzo di area Architettura, Urbanistica e Paesaggio si riunisce periodicamente per le consultazioni reciproche su aspetti rilevanti, quali le decisioni strategiche come l'apertura o modifica di corsi di studio, l'andamento delle iscrizioni, le eventuali criticità strutturali tipo le criticità gravi per lo svolgimento di esami di stato. Nel caso di verifiche intermedie delle relazioni reciproche di minore rilevanza (convenzioni per i tirocini, svolgimento di stage, gruppi di lavoro misti, osservatorio delle professioni, presentazioni, coordinamento con gli uffici pubblici) la consultazione avviene in forma mirata con le parti effettivamente interessate a quel tema: per esempio con la Consulta degli Ordini professionali per temi attinenti l'accesso alle professioni (Esami di Stato, Commissioni, Svolgimento e criteri, valutazione dei risultati, partecipazione a commissioni dell'Ordine,..); con le rappresentanze delle amministrazioni locali per la partecipazione coordinata ad iniziative di studio e progetto di determinate aree di territorio, con le Soprintendenze per le questioni di merito sulla protezione dei beni culturali e ambientali. Le riunioni collegiali sono previste solo quando vi sono decisioni di interesse più ampio o sono dovute per norma. Un elemento di criticità riguarda la composizione del Comitato, la cui composizione risente dell'avvicendamento amministrativo delle cariche, con frequente rotazione dei suoi membri per scadenza di mandato. La modalità più snella, di convocazione per aree di interesse, consente di supplire queste criticità. La regolamentazione della composizione, di fatto variabile non essendo normata, non consente di fatto l'affidabilità e la stabilità decisionale che sarebbe necessaria. La validità delle sedute senza una effettiva regolamentazione del numero minimo di partecipanti potrebbe generare assemblee non del tutto adeguate al delicato compito che hanno i Comitati di Indirizzo nell'economia dell'offerta didattica.
Il Comitato di area Design e Moda invece ha rappresentanze relazionate al mondo della produzione, non ha Ordini professionali di riferimento ma ha le rappresentanze di Consorzi e centri di servizio, una quota di rappresentanze di categoria industriale e del commercio, l'amministrazione che ospita il Campus, l'Associazione del Design ADI in quanto associazione di riferimento ma non obbligatoria, alcune aziende in prima persona e l'assessorato regionale alle attività produttive. Anche in questo caso vale la consuetudine della modalità di convocazione del Comitato differenziata: per le consultazioni di rilievo in seduta plenaria e più frequentemente per le relazioni dirette si adotta la modalità per gruppi di interesse.
Spesso nella sede del Design Campus si svolgono incontri di matching con aziende di settore, soprattutto nella fase di emanazione di Bandi regionali R&S, per la formazione del partenariato e misurare l'interesse delle aziende verso i laureati dei CdL. In quelle sedi si raccolgono le osservazioni e le valutazioni dal mondo del lavoro direttamente implicato e interessato dai risultati della formazione universitaria. La presentazione dell'offerta didattica e di ricerca ha spazio negli incontri di valorizzazione della didattica e dei suoi risultati, quali mostre o eventi tematici, o preparazione di eventi di comunicazione verso le imprese, sia con incontri in sede o cicli mirati alla comunicazione (gli eventi Design Stories avviati nel 2015 e replicati negli anni successivi ne sono un esempio), ma anche presso sedi non universitarie, tipo fiere di settore, centri commerciali, expo dove la mostra dei lavori portati in esposizione è accompagnata da consultazioni dirette ed efficaci da parte degli stakeholder.
I due comitati di indirizzo hanno vite e calendari autonomi, con rare intersezioni. Sono purtuttavia entrambi esito di un medesimo approccio e dello stesso processo decisionale che vede la Scuola come struttura di coordinamento e di indirizzo.
Ovviamente ogni Corso di studi, a seguito di questo tipo di consultazioni, adotta in modalità formale le valutazioni di ciascun singolo evento, lo comunica all'assemblea dei docenti e rappresentanti degli studenti nei Consigli di Corso di laurea e lo approva nella seduta successiva in modalità di allegato. La raccolta del calendario degli eventi resta in forma di archivio in segreteria di CdL e la formalizzazione degli stessi nei verbali dei Consigli di Corso di laurea.
Modalità di svolgimento della prova finale
Per essere ammesso alla prova finale, lo studente deve aver acquisito tutti i crediti nelle restanti attività formative previste dal Regolamento didattico del Corso di Studio.
La prova finale, pari a 4 CFU, consiste in un riesame e approfondimento critico di una esperienza progettuale condotta durante il corso degli studi o, eccezionalmente, su un tema scelto dal candidato.
Gli elaborati progettuali che il candidato deve presentare alla Commissione esaminatrice, sono sviluppati e redatti dallo studente con l'assistenza di un relatore scelto preferibilmente tra i professori e i ricercatori docenti del Corso di laurea.
La prova finale può sviluppare una tematica non progettuale solo se autorizzata e a seguito di richiesta motivata del relatore presentata al Comitato per la didattica del corso di laurea.
La commissione di prova finale (costituita in maggioranza da docenti dell'Università di Firenze) sarà formata da almeno 5 membri. Nella valutazione della prova finale concorrono i seguenti criteri:
− il valore medio ponderato, espresso in cento decimi, dei voti conseguiti nelle singole valutazioni di profitto.
− la carriera universitaria nel suo complesso, con particolare riguardo ai tempi e alla continuità nell'acquisizione dei crediti universitari;
− il giudizio della prova finale relativo sia alla preparazione complessiva raggiunta dal candidato e dimostrata nella discussione, sia alla qualità dell'elaborato progettuale e della sua presentazione;
− la valutazione dell'impegno e della partecipazione ad attività extracurriculari accreditate dal Corso di Studi.
Nel Documento di Programmazione Didattica annuale potranno essere specificate le regole di applicazione dei criteri sopraelencati. I punteggi attribuiti saranno sottoposti a trattamento statistico periodico. L'incentivo alla carriera è quantificato nel documento di programmazione didattica secondo quanto deciso dal Consiglio della Scuola di Architettura.
Modalità di ammissione
All'inizio del primo anno di corso dopo l'iscrizione ciascuno studente verificherà mediante appositi test il possesso delle conoscenze matematiche e fisiche di base. A fronte dell'accertamento di un debito formativo nell'ambito delle conoscenze matematiche e fisiche di base, secondo le procedure definite dall'Università di Firenze, lo studente sarà tenuto a frequentare obbligatoriamente attività formative propedeutiche e integrative il corso di Istituzioni di matematiche finalizzate a colmare tale debito.
Tali attività potranno essere poste in essere anche in comune con altri corsi di laurea della stessa classe o di classi affini e si svolgeranno nel primo e nel secondo semestre del primo anno di corso.
L'eventuale debito formativo si assolve comunque in sede di acquisizione dei crediti previsti per il primo anno di corso secondo quanto previsto dal Regolamento didattico d'Ateneo.
Nel Documento di Programmazione Didattica annuale sono definite in modo dettagliato i prerequisiti di conoscenze di base di matematica che devono essere in possesso degli studenti, le modalità di accertamento mediante test appositi all'inizio dei corsi.