Sulla base del DM 270/2004 si definiscono i seguenti obiettivi formativi generali:
"I laureati nei corsi di laurea della classe devono:
- possedere le conoscenze di base (teoriche, metodologiche e tecnico-strumentali) per l'analisi dei processi di trasformazione della città, del territorio, del paesaggio e dell'ambiente;
- sviluppare un'adeguata capacità interpretativa delle strutture insediative, paesistiche ed ambientali nei loro processi evolutivi, sotto l'aspetto fisico, economico e sociale;
- possedere le conoscenze di base relative alla pianificazione e progettazione urbanistica, territoriale, paesaggistica e ambientale, ed alle politiche di governo del territorio;
- essere in grado di analizzare il processo di formazione di politiche, programmi e progetti complessi;
- possedere le conoscenze di base per valutare le conseguenze esercitate da azioni di governo del territorio sotto l'aspetto insediativo, ambientale, paesaggistico, sociale ed economico;
- acquisire la capacità di trattamento dell'informazione territoriale e ambientale mediante le nuove tecnologie informatiche;
- essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano.
I laureati della classe avranno una formazione adeguata, dai punti di vista teorico, critico-interpretativo e metodologico, per l'accesso alle lauree magistrali, in termini di acquisizione delle conoscenze fondamentali negli ambiti dell'analisi e della pianificazione urbana, territoriale, paesaggistica e ambientale, e della costruzione e attuazione di programmi e politiche e della loro valutazione."
Obiettivi formativi specifici del corso di laurea in Pianificazione della città, del territorio e del paesaggio sono:
- l'acquisizione di strumenti metodologici di analisi, interpretazione e rappresentazione delle
caratteristiche della città, del territorio e dell'ambiente anche relativamente al territorio rurale finalizzati alla redazione di piani e progetti a scala urbana e territoriale previsti, secondo diversi profili, dalle leggi vigenti (cfr. LR Toscana 1/2005, L.R Emilia Romagna 20/2000, L.R. Liguria 36/1997, etc.);
- la conoscenza approfondita dei processi e degli strumenti di pianificazione integrata e strategica di politiche, piani e progetti con riferimento sia ai requisiti richiesti per le diverse strumentazioni e livelli di piano (Valutazione Ambientale Strategica, Valutazione Impatto Ambientale, valutazione integrata, etc.) sia a strumenti ed iniziative di carattere più circoscritto e tuttavia integrate (PRU, PRUSST);
- progetti integrati di diversa natura, Piani di miglioramento agricolo ambientale, etc.;
- la costruzione e gestione di processi di pianificazione strategica incentrati sulla realizzazione e rappresentazione di ‘scenari disegnati di progetto territoriale' anche attraverso la applicazione di metodi e tecniche strutturate di partecipazione e visualizzazione (visioning, future studies, mappe identitarie e culturali, simulazioni digitali, internet, etc.);
- la conoscenza e l'utilizzo avanzato di protocolli GIS orientati alla formazione di Sistemi Informativi Territoriali, alla condivisione delle informazioni geografiche in reti aperte e chiuse, alla elaborazione di dati spaziali, anche con modelli interpretativi avanzati e alla rappresentazione degli aspetti patrimoniali e qualitativi del territorio. Il laureato dovrà essere in grado di applicare tali conoscenze nell'ambito della pubblica amministrazione a varie scale territoriali, dell'attività professionale, nonché nelle attività private commerciali ed industriali.
La figura professionale a cui si fa riferimento sulla base della classificazione ISTAT è la seguente:
‘2.2.2.1.2 ‘ Urbanisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio: le professioni comprese in questa Unità Professionale conducono ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti in materia di pianificazione, conservazione, restauro e recupero urbanistico e territoriale. Sovrintendono e dirigono tali attività.'
Tale figura professionale ha il suo riferimento giuridico nell'Ordine professionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori come da DPR 328/2001. L'art. 16 al quinto comma afferma che «Formano oggetto dell'attività professionale degli iscritti nella sezione B per il settore ‘pianificazione':
- le attività basate sull'applicazione delle scienze volte al concorso e alla collaborazione alle attività di pianificazione;
- la costruzione e gestione di sistemi informativi per l'analisi e la gestione della città e del territorio;
- l'analisi, il monitoraggio e la valutazione territoriale ed ambientale;
- procedure di gestione e di valutazione di atti di pianificazione territoriale e relativi programmi complessi.»
Il decreto non attribuisce competenze in materia di pianificazione territoriale a nessun'altra figura professionale prevista dall'ordinamento italiano.
Per quanto riguarda la conformazione delle figure professionali abilitate all'esercizio della professione di urbanista o pianificatore territoriale al di fuori dell'Italia, la situazione cambia da Stato a Stato. Alcuni ordinamenti prevedono, come quello italiano, una figura professionale specifica del pianificatore (in inglese planner o anche spatial planner), mentre altri consentono lo svolgimento dell'attività professionale del pianificatore anche ad architetti, ingegneri civili ed edili nonché, con alcune limitazioni, a pianificatori ed architetti del paesaggio.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Per l'iscrizione al corso è necessario un diploma di istruzione secondaria o un titolo equipollente. Gli studenti che intendono iscriversi al corso debbono possedere le seguenti conoscenze:
- Elementi di informatica: Trasmissione dati e reti di computer, archivi e basi di dati, sistemi operativi, programmi per elaborare i testi, fogli elettronici e ambienti di archiviazione, servizi di internet.
Come previsto dagli art. 6, commi 1 e 2, del DM270/04, il Corso di Studio prevede prove di accesso per la verifica dell'adeguatezza della preparazione personale dello studente che, senza ostacolarne l'iscrizione, permettano di individuare gli eventuali debiti formativi da recuperare. Le modalità di verifica delle conoscenze richieste e le procedure per il recupero di eventuali debiti formativi sono specificate nel documento di Programmazione Didattica annuale del Corso di Studio e nella Guida dello Studente.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Il Corso ha la durata normale di 3 anni. L'attività normale dello studente corrisponde al conseguimento di 60 crediti formativi universitari (CFU) all'anno. Lo studente che abbia comunque ottenuto 180 CFU adempiendo a tutto quanto previsto dalla struttura didattica può conseguire il titolo anche prima della scadenza triennale.
Il quadro formativo è organizzato sulla base di una distinzione tra due forme di offerta didattica: i corsi monodisciplinari o integrati e la didattica di laboratorio; i laboratori didattici sono una forma di didattica interattiva, da svolgersi in aule attrezzate, pluridisciplinari; il profilo formativo prevede due laboratori didattici per ogni anno di corso. I corsi monodisciplinari sono, viceversa, di tipo più tradizionale e sono indirizzati a fornire un quadro relativamente autonomo della disciplina prescelta.
Il corso non prevede una articolazione in curricula.
Il Documento per la Programmazione Didattica indicherà ogni anno gli insegnamenti attivati e la suddivisione degli stessi fra i vari anni di corso.
Ove opportuno, il Consiglio di corso può ricorrere alla mutuazione degli insegnamenti da corsi anche appartenenti a classi diverse secondo le procedure previste dal Regolamento didattico di Ateneo.
All'interno della stessa classe le mutuazioni fra corsi d'insegnamento appartenenti a diversi corsi di studi avvengono senza ricorrere alla procedura di cui al comma precedente, fatto salvo il principio che per i corsi troppo numerosi il Consiglio di corso di laurea può chiedere al Consiglio di Facoltà lo sdoppiamento secondo il Regolamento didattico d'Ateneo.
Fermo restando il diritto di autonoma scelta da parte dello studente nell'ambito di tale tipo di attività formativa, ciascun anno il Corso di laurea nel Documento per la Programmazione Didattica indicherà ogni anno i laboratori interdisciplinari proposti come attività formative a scelta dello studente.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
I Corsi disciplinari e i Corsi integrati si articoleranno in lezioni, esercitazioni, seminari, visite guidate, studio individuale o di gruppo eventualmente assistito per la piena acquisizione delle conoscenze di base nelle aree di pertinenza disciplinare. Il laboratorio semestrale costituisce la modalità didattica caratterizzante gli insegnamenti progettuali del corso di laurea. Il laboratorio consente di ottenere un rapporto docente/studenti più equilibrato, di sviluppare una didattica più efficace e di favorire la regolarità del corso degli studi. I Laboratori svilupperanno, oltre a lezioni, esercitazioni, seminari, visite guidate, studio individuale o di gruppo eventualmente assistito, esperienze di progettazione a difficoltà crescente e alle varie scale di intervento, affrontando contemporaneamente aspetti teorici e operativi.
La trasformazione in crediti avviene secondo la seguente formulazione: 1 credito = 8 ore in aula comprensive di almeno 1 ora per esercitazioni (
Sia nei corsi che nei laboratori la verifica del profitto è effettuata attraverso un esame finale. Le modalità con cui i risultati di apprendimento attesi sono verificati consistono nella valutazione di elaborati scritti, grafici, cartografici ed informatici individuali e/o di gruppo, tese a rilevare l'efficacia dei processi di apprendimento, svolte in misura concordata e pianificata; esami di profitto, finalizzati a valutare e quantificare con un voto il conseguimento degli obiettivi complessivi dei corsi, che certificano il grado di preparazione individuale degli studenti e possono tener conto delle eventuali valutazioni formative svolte in itinere.
Ulteriori elementi di dettaglio per quanto riguarda la tipologia didattica, le modalità di verifica, unitamente ai criteri per l'ammissione agli anni successivi, verranno precisati, anno per anno, nel documento di Programmazione Didattica annuale del Corso di Studio. In particolare per ciascun modulo il documento specificherà l'esatta denominazione nel rispetto del settore scientifico-disciplinare indicato.
Il corso di laurea è articolato in 11 corsi, 6 laboratori didattici e 12 crediti a libera scelta dello studente.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
Alla prova di lingua straniera sono attribuiti 3 CFU. Per avere riconosciuti tali crediti, gli studenti devono superare una prova di conoscenza di una lingua europea, diversa dall'italiano, da scegliersi tra inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese, da sostenersi presso il Centro Linguistico dell'Ateneo di Firenze (CLA) dimostrando una adeguata conoscenza (livello B2). Le modalità di prenotazione e svolgimento della prova sono descritte sul sito web del CLA (www.cla.unifi.it).
I 3 CFU possono essere attribuiti anche sulla base di certificazioni rilasciate da enti certificatori, riconosciuti dal Miur, o da strutture esterne accreditate da apposita convenzione con l'Ateneo.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
Il Corso di Laurea in Pianificazione della città, del territorio e del paesaggio prevede un'attività di tirocinio per 150 ore per un totale di 6 CFU, da svolgere al 3° anno di corso.
Il tirocinio può essere svolto presso le seguenti strutture convenzionate con l'Università degli Studi di Firenze:
- enti pubblici territoriali, nello specifico le strutture dedicate al governo del territorio, della gestione urbanistica, della gestione ambientale;
- studi professionali con documentata esperienza nel campo della redazione di atti di pianificazione urbanistica, territoriale, ambientale, paesaggistica;
- strutture di ricerca dedicate ad attività di ricerca nel campo della pianificazione urbanistica, territoriale, ambientale, paesaggistica.
La verifica del tirocinio è effettuata sulla base del regolamento della Scuola di Architettura.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Il corso di laurea aderisce ai programmi di mobilità studentesca riconosciuti dalle università dell'Unione Europea e ad altri programmi, a qualsiasi livello di corso di studio. È condizione per il riconoscimento crediti sostenuti all'estero che lo studente presenti un progetto che riporti le materie frequentate, i programmi delle stesse e le modalità di verifica delle conoscenze acquisite.
L'approvazione del progetto didattico, delle eventuali modifiche a tale progetto che si rendessero necessarie durante la permanenza dello studente presso l'Istituzione di insegnamento straniera ed il successivo riconoscimento dei crediti acquisiti presso tale Istituzione è demandato alla Struttura Didattica competente. Tali valutazioni saranno eseguite sulla base della congruenza delle attività seguite con gli obiettivi formativi del Corso e della corrispondenza dei relativi carichi didattici.
Sono riconosciute come attività di studio svolte all'estero:
a) il superamento di esami di profitto adeguatamente documentato, eventualmente da completare con prove integrative;
b) le attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo usufruendo dell'assistenza di un docente straniero come correlatore.
Per ogni settore disciplinare, i crediti acquisiti presso altre istituzioni universitarie all'estero sono riconosciuti nei limiti dei crediti attribuiti al medesimo settore dall'ordinamento didattico del corso di studi. I crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
La frequenza è obbligatoria nei laboratori didattici, ad esclusione del laboratorio del primo anno del primo semestre, per almeno il 75% delle lezioni, oltre a quanto stabilito all'art. 3.
Anche se fortemente consigliata, la frequenza è libera per i corsi disciplinari.
I laboratori e i corsi devono concludere le attività formative e le relative esercitazioni entro la fine del semestre di riferimento, predisponendo le condizioni perché lo studente possa sostenere l'esame entro la conclusione del semestre stesso. Le revisioni degli elaborati sono garantite dai docenti titolari di insegnamento in corso monodisciplinare, integrato o di laboratorio fino alla conclusione dell'anno accademico nelle forme da essi stabilite e preventivamente comunicate agli studenti.
I laboratori didattici del primo anno di corso sono propedeutici ai laboratori didattici del secondo anno di corso.
I laboratori didattici del secondo anno di corso sono propedeutici ai laboratori didattici del terzo anno di corso.
I laboratori didattici del primo semestre sono propedeutici ai laboratori didattici del secondo semestre.
I corsi di Fondamenti e applicazioni di geologia e geomorfologia, Elementi di pedologia, Fondamenti di ecologia generale, Rappresentazione della città, del territorio e del paesaggio e Statistica per l'analisi territoriale sono propedeutici al Laboratorio di progettazione del territorio e del paesaggio.
La frequenza dell'eventuale/i corso/i di recupero di cui all'art. 3 e il superamento dell'eventuale test finale sono propedeutici al Laboratorio di analisi ambientale per il territorio.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La possibilità di immatricolare studenti part-time è stabilita dal Regolamento Studente part-time dell'Università degli Studi di Firenze.
Altresì, Particolare attenzione sarà rivolta agli studenti lavoratori che non hanno la possibilità di frequentare le lezioni ed incontrare i docenti durante gli orari di ricevimento. Per tali studenti verranno previste, nell'ambito delle procedure descritte nell'Art. 14, attività specifiche di tutorato e, su richiesta, definiti orari di ricevimento dei docenti compatibili con l'attività lavorativa.
Gli studenti lavoratori (attività principale è lo studio) e i lavoratori studenti (attività principale il lavoro), hanno l'obbligo di frequenza ad almeno il 50% delle lezioni dei laboratori, ad esclusione del laboratorio del primo anno del primo semestre. Per gli studenti che documentino l'impossibilità parziale alla frequenza di una o più attività, ed in particolare di quelle a frequenza obbligatoria, il corso può individuare forme alternative di attività che consentano di ottenere i crediti corrispondenti.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Per le regole e le modalità di presentazione dei piani di studio si fa riferimento al Regolamento didattico di Ateneo.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi (180 crediti meno quelli previsti per la prova finale). La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella discussione, davanti a una commissione nominata dal corso di studio con la composizione prevista dai regolamenti d'Ateneo e di Scuola vigenti, di un tema progettuale concordato con un docente di una delle discipline del corso di laurea. A tale prova finale vengono attribuiti 6 CFU. Le modalità di svolgimento della prova finale sono quelle indicate nel regolamento didattico di ateneo. Nella valutazione della prova finale concorrono i seguenti criteri:
- il valore medio ponderato, espresso in centodecimi, dei voti conseguiti nelle singole valutazioni di profitto;
- la carriera universitaria nel suo complesso, con particolare riguardo ai tempi e alla continuità nell'acquisizione dei crediti universitari in misura massima di 1 punto;
- il giudizio della prova finale relativo sia alla preparazione complessiva raggiunta dal candidato e dimostrata nella discussione, sia alla qualità dell'elaborato progettuale e della sua presentazione;
- una valutazione dell'impegno e la partecipazione ad attività extracurriculari accreditate dal Corso di Studi in misura massima di 1 punto.
Nel Documento di Programmazione Didattica annuale potranno essere specificate le regole di applicazione dei criteri sopraelencati.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Nei casi di provenienza di studenti da altro corso di studio, i crediti maturati nella precedente carriera saranno riconosciuti almeno fino ai livelli minimi consentiti dagli ordinamenti e dalle vigenti normative. I restanti crediti potranno essere riconosciuti dal consiglio di corso di laurea sulla base di un parere sulla congruità dei programmi espresso da apposita commissione nominata dal presidente.
Casi particolari o soggetti ad interpretazione saranno esaminati dal Comitato per la didattica.
Servizi di tutorato
La Struttura Didattica competente fornisce un servizio di Tutorato, mediante l'opera dei docenti del Corso, volto ad organizzare attività di accoglienza e sostegno degli studenti, in particolare per il recupero di un eventuale debito iniziale, a fornire informazioni sui percorsi formativi del Corso, sul funzionamento dei servizi e sui benefici per gli studenti, a individuare modalità organizzative delle attività per studenti impegnati non a tempo pieno.
Il corso prevede la presenza di almeno un tutor ogni 60 studenti immatricolati. È comunque prevista la presenza dei seguenti tutor nominati dal presidente:
- un tutor didattico per ogni anno di corso
- un tutor per le attività di tirocinio
- un tutor per l'accessibilità degli studenti diversamente abili.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Il corso di laurea pubblicizza i propri procedimenti e decisioni tramite pubblicazione dei verbali dei consigli sul sito Web (https://www.clpctp.unifi.it/). Sullo stesso sito pubblicizza inoltre qualsiasi altra informazione utile allo svolgimento della didattica.
Sul sito della Scuola di Architettura sono altresì pubblicati ad opera dei singoli docenti anche i programmi delle discipline.
Valutazione della qualita'
Il corso di Laurea in Pianificazione della città del territorio e del paesaggio adotta al suo interno il sistema di rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti gestito dal Servizio di valutazione della didattica dell'Ateneo.
Il corso di Laurea in Pianificazione della città del territorio e del paesaggio attiva al suo interno un sistema di valutazione delle qualità coerente con il modello approvato dagli Organi Accademici.
Abilità comunicative (communication skills)
Il lavoro in gruppo e la somministrazione di didattica su diverse forme (frontale e di
laboratorio) consentono agli studenti di acquisire capacità comunicative a vari livelli e utilizzando diversi media quali: l'esposizione orale, l'elaborato grafico, la relazione scritta, la presentazione tramite diapositive nonché la comunicazione tramite reti informatiche e telematiche (internet).
La rappresentazione grafica e cartografica rappresenta lo strumento avanzato nell'ambito della acquisizione di abilità comunicative. Essa è presente fin dal primo anno nel corso di "Rappresentazione della città e del territorio" nel quale lo studente acquisisce metodi e strumenti dell'analisi dell'ambiente: dalla cartografia storica a quella attuale, con approfondite riflessione sulle tecniche di rappresentazione grafica a partire da quelli impiegati fin dalla prima metà del sec. XIX fino ai metodi attuali di metodi attuali di rappresentazione computerizzata. La tematica è ripresa integrandola con le capacità di comprensione applicata dai laboratori del primo anno (Laboratorio di analisi ambientale e Laboratorio di analisi del territorio e della città) con l'obiettivo di fornire agli studenti metodologie e tecniche di rappresentazione della identità dei luoghi e di applicarle in una esercitazione riferita a un contesto territoriale locale. Il riferimento culturale è ai concetti di "sviluppo locale", "sostenibilità", "invarianti strutturali", "patrimonio territoriale", "statuto del territorio"; questi concetti, introdotti nella recente legislazione regionale toscana, richiedono una revisione radicale degli apparati analitici, per renderli idonei alla descrizione e alla rappresentazione delle peculiarità e dell'identità dei luoghi. Questo tipo di rappresentazione ha un ruolo essenziale in modelli di pianificazione e di sviluppo basati sulla valorizzazione delle risorse locali (risorse ambientali, territoriali, paesistiche, economiche, culturali). La descrizione dei valori del patrimonio territoriale e ambientale locale diventa essenziale per individuare regole di trasformazione del territorio che non ne consumino in modo irreversibile le risorse e che, al contrario, ne aumentino la qualità e il valore.
La valutazione delle abilità comunicative (orali e scritte) si realizza in occasione di revisioni periodiche, verifiche intermedie, esami di profitto, prova finale e in generale tutte quelle attività didattiche che prevedano la presentazione di risultati da parte degli studenti.
Autonomia di giudizio (making judgements)
L'attività di laboratorio orienta lo studente ad operare in modo autonomo, ma assistito dal docente. Il gruppo che opera in un laboratorio, normalmente costituito da 2 a 4 studenti ha il compito di reperire i dati necessari alla predisposizione.
Autonomia dell'elaborato finale. I dati sono generalmente di tipo multidisciplinare e di giudizio multimediale: dati cartografici, dati bibliografici, dati numerici, dati da sopralluoghi diretti sul territorio. Scopo della esercitazione è proprio quello di fornire un metodo per la definizione di giudizi autonomi sia di tipo analitico e interpretativo (laboratori del primo e del secondo anno) che esecutivo e progettuale (laboratorio del terzo anno).
Tali attività permettono di verificare in forma interattiva lo sviluppo della capacità di autonoma valutazione degli studenti.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Tale obiettivo formativo è perseguito soprattutto nella didattica in laboratorio con specifiche attività di analisi, studio e progetto, da svolgersi in classe in forma assistita.
Gli insegnamenti si articolano in progressione per tutta la durata del percorso didattico. Le forme didattiche teoriche e metodologico-applicative si sviluppano nei laboratori e forniscono la conoscenza e la comprensione della tematica in una prospettiva scalare con la finalità di contribuire alla formazione di un sapere esperto specifico per la declinazione della disciplina urbanistica e di piano. Vengono forniti gli strumenti teorici, metodologici e operativi per l'elaborazione di piani e progetti nei diversi ambiti applicativi, predisponendo quelle conoscenze che consentano allo studente di strutturare il lavoro di costruzione del piano definendo la sequenza descrizione>interpretazione>prefigurazione>valutazione in tutto il suo spessore tecnico, scientifico ed amministrativo, tramite l'acquisizione di un atteggiamento critico e analitico nella lettura ed analisi dei territori.
Gli insegnamenti articolati in varie annualità impartiscono la conoscenza e la comprensione a scala differenziata degli ecosistemi naturali e dei sistemi antropici come agrosistemi e città, le capacità di rappresentazione tecnica e ideogrammatica delle realtà insediative per esprimere con chiarezza le idee e i concetti strategici dei fenomeni urbani e dei concept paesistico-territoriali.
Le modalità con cui tali conoscenze vengono conseguite fanno principalmente riferimento alle attività laboratoriali per le quali è prevista la frequenza obbligatoria e alle esercitazioni in aula. Le visite guidate, i viaggi studio, i seminari ed i tirocini rappresentano un importante strumento didattico per consolidare i risultati conseguiti.
Dato il carattere applicativo del corso, la verifica delle conoscenze avviene sia attraverso le revisioni periodiche che in sede di esame di profitto.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il corso di laurea in pianificazione del territorio è visto come un itinerario formativo indirizzato alla formazione di una figura professionale attrezzata ad affrontare la molteplicità di compiti richiesti dal mercato del lavoro; è necessario ricordare che ad esso seguirà un certo numero di lauree magistrali (nel campo della pianificazione territoriale e progettazione urbanistica e dell'architettura del paesaggio). Lo sviluppo delle capacità di apprendimento è incentivato dal carattere applicativo che contraddistingue diversi insegnamenti e dal lavoro di preparazione della tesi di laurea. La capacità di apprendere in modo interdisciplinare è inoltre garantita dall'attribuzione di un congruo numero di crediti al tirocinio, che si svolge in strutture ove gli studenti possono confrontarsi con problematiche professionali e applicative. La formazione didattica è prevalentemente orientata verso questi studi, anche se le conoscenze acquisite potranno essere adeguate anche su altri indirizzi di laurea magistrale, quali LM Architettura del paesaggio e LM48.
La verifica di tali capacità avviene sia mediante le verifiche periodiche che in sede di esame.
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Tale obiettivo è perseguito tramite i corsi di tipo monodisciplinare orientati a fornire conoscenze e capacità di comprensione nell'ambito della analisi della città, della pianificazione territoriale, della cartografia, dell'ecologia generale, della geologia e dell'uso del suolo da parte dell'agricoltura, della storia dell'architettura e dell'urbanistica, dell'analisi e della gestione del paesaggio nonché nozioni di base su materie e normative tecniche inerenti i tempi urbanistici e territoriali. Tale obiettivo comprende inoltre alcuni temi di avanguardia nella pianificazione del territorio, quali:
- i Sistemi Informativi Territoriali, con particolare riguardo al monitoraggio ambientale e territoriale, alla rappresentazione e alla elaborazione di informazioni da satellite;
- l'ecologia del paesaggio, con particolare riguardo alla individuazione e alla progettazione di reti ecologiche;
- le fonti energetiche rinnovabili, con particolare riguardo ai loro rapporti nella pianificazione della città e delle coltivazioni agricole.
Tali conoscenze vengono principalmente acquisite attraverso la frequenza delle lezioni frontali e la partecipazione alle esercitazioni organizzate nel corso del semestre.
La verifica delle conoscenze prende avvio dall'osservazione delle attività svolte durante le esercitazioni e si conclude con la valutazione della preparazione personale in sede di esame.
Motivi dell'uso nelle attività affini di settori già previsti dal decreto per la classe
I settori previsti nella classe vengono inseriti tra le attività affini con la finalità di completare il percorso formativo con le necessarie integrazioni disciplinari.
AGR/01: Il settore AGR/01 assume una valenza integrativa quando inserito come modulo nel laboratorio di analisi ambientale oppure quando trattasi di insegnamenti con contenuti specifici inerenti la logica economica e i processi di sviluppo rurale e territoriale
AGR/05: Il settore AGR/05 assume una valenza integrativa quando inserito come modulo nei laboratori didattici per approfondire le problematiche inerenti l'analisi ecologica del territorio.
ICAR/17: Il settore ICAR/17 inserito quale attività integrativa, ha lo scopo di integrare i laboratori progettuali per introdurre lo studente al progetto urbano e urbanistico facendolo confrontare con le problematiche delle metriche spaziali alla rigenerazione urbana.
ICAR/18: Il settore ICAR/18 assume una valenza integrativa quando attivato come modulo nei laboratori didattici o nei corsi integrati per approfondire le conoscenze nell'ambito storia della città e dell'architettura.
ICAR/20: Il settore ICAR/20 assume una valenza integrativa quando inserito come modulo nei laboratori didattici o nei corsi integrati per approfondire conoscenze relative alla tecnica e alla pianificazione urbanistica.
IUS/10: Il settore IUS/10, assume una valenza integrativa se inserito come modulo nel laboratorio di pianificazione urbanistica con l'obiettivo di assicurare allo studente le basi giuridiche della pianificazione.
SPS/10: Il settore SPS/10 come attività integrativa è finalizzato ad implementare l'analisi urbana attraverso la lettura delle dinamiche sociali di utilizzo del territorio.
Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa saranno tali da consentire agli studenti che lo vogliono di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non sono già caratterizzanti.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
I settori di mercato relativi alla progettazione e pianificazione della città, del territorio, dell'ambiente e del paesaggio si sono molto estesi e specializzati, sia nella professione privata sia negli enti pubblici territoriali e negli enti di ricerca per i seguenti motivi:
- da una parte l'emergenza delle problematiche ambientali, della qualità urbana, territoriale e paesistica, dall'altra l'accresciuto ruolo del territorio nella promozione di modelli di sviluppo fondati sulla peculiarità e la qualità dei patrimoni territoriali locali, hanno indotto la moltiplicazione e l'arricchimento degli strumenti di pianificazione a tutte le scale:
articolazione dei piani regolatori (strutturali e operativi), piani territoriali di coordinamento, piani e scenari strategici, piani e programmi urbani complessi (PRU, PRUSST, contratti di quartiere, Urban, Urbac, etc), piani ambientali, piani paesistici, piani integrati di sviluppo locale, piani di settore (piani della mobilità, piani dei parchi, piani di sviluppo rurale, VIA, VAS, etc);
- l'accresciuta complessità sociale e l'esigenza di promuovere processi di partecipazione e di programmazione negoziata ha attivato nuove forme dei processi di piano: patti territoriali locali, piani locali di sviluppo, bilanci partecipativi, PRG partecipati, piani strategici, contratti di fiume etc.
Il corso di laurea deve rispondere alla domanda di competenze richiesta da questi nuovi campi della pianificazione, producendo al contempo una figura in grado di affrontare in modo integrato la complessità di relazione fra i diversi campi del sapere implicati nell'azione.
Gli obiettivi formativi specifici del corso sono perciò così sintetizzabili:
- analisi, interpretazione e rappresentazione delle caratteristiche della città, del territorio e dell'ambiente con particolare riguardo al territorio rurale finalizzate alla redazione di piani e progetti a scala urbana e territoriale previsti, secondo diversi profili, dalle leggi vigenti (cfr. LR Toscana 1/2005, L.R. 2000 Emilia Romagna, L.R. Liguria, etc);
- processi e strumenti di pianificazione integrata e strategica di politiche, piani e progetti con riferimento sia ai requisiti richiesti per le diverse strumentazioni e livelli di piano (Valutazione Ambientale Strategica, Valutazione Impatto Ambientale, valutazione integrata, etc) sia a strumenti ed iniziative di carattere più circoscritto e tuttavia integrate (PRU, PRUSST; Progetti integrati di diversa natura, Piani di miglioramento agricolo ambientale, etc);
- Costruzione e gestione di processi di pianificazione strategica incentrati sulla realizzazione e rappresentazione di scenari disegnati di progetto territoriale anche attraverso la applicazione di metodi e tecniche strutturate di partecipazione e visualizzazione (visioning, future studies, mappe identitarie e culturali, simulazioni digitali, internet, etc);
- Protocolli e rappresentazioni GIS particolarmente orientati alla rappresentazione degli aspetti patrimoniali e qualitativi del territorio finalizzati a facilitare la comunicazione fra i diversi ambiti disciplinari insieme alla riconoscibilità dei valori e delle potenzialità endogene dei diversi contesti.
Descrizione del percorso formativo
Il quadro formativo è organizzato sulla base di una distinzione tra due forme di offerta didattica: i corsi monodisciplinari e la didattica di laboratorio; i laboratori didattici sono una forma di didattica interattiva, da svolgersi in aule attrezzate, pluridisciplinari; il profilo formativo prevede due laboratori didattici per ogni anno di corso. I corsi monodisciplinari sono viceversa di tipo più tradizionale e sono indirizzati a fornire un quadro relativamente autonomo della disciplina prescelta.
Il percorso formativo si articola nelle seguenti aree di apprendimento:
Paesaggio ed ecologia
Nell'area del paesaggio e dell'ecologia gli insegnamenti sono distribuiti nelle varie annualità. Impartiscono la conoscenza e la comprensione a scala differenziata dei complessi paesaggistici e dei singoli ecosistemi naturali e dei sistemi antropici come agrosistemi e città; l'analisi delle componenti biotiche e dei modelli organizzativi in relazione ai sistemi interagenti fra loro quali quelli dei suoli e dei fenomeni geologici; l' analisi fisica del territorio attraverso le conoscenze geologiche, geotecniche e geomorfologiche in relazione anche alle dinamiche paesaggistiche e ai fattori di utilizzo ed integrazione.
Disegno
Nell'area del disegno gli insegnamenti sono collocati nella prima fase del percorso didattico, per fornire allo studente le conoscenze per la comprensione delle forme territoriali, delle geometrie urbane delle architetture e delle linee del paesaggio, sia negli aspetti teorici che nelle capacità tecniche e metodologiche per poter utilizzare le modalità grafiche in riferimento a tutte le scale di analisi e progettazione sia del dettaglio architettonico che del concept paesistico-territoriale.
Statistica
Nell'area della statistica gli insegnamenti a carattere teorico impartiscono le conoscenze di base di analisi statistica dei fenomeni demografici e territoriali propedeutici alla pianificazione e alla prefigurazione di scenari territoriali.
Urbanistica e pianificazione
Nell'area dell'urbanistica e della pianificazione gli insegnamenti si articolano in progressione per tutta la durata del percorso didattico.
Le forme didattiche si sviluppano dalla teorica e metodologico-applicativa del laboratorio e forniscono le conoscenze e la comprensione della tematica in una prospettiva scalare: dal quartiere alla bioregione; lo studio delle forme della città contemporanea e dei fenomeni che ne plasmano le trasformazioni e le evoluzioni, nonché i rapporti con il territorio e con il paesaggio.
Gestione e sostenibilità
Nell'area gestionale e della sostenibilità gli insegnamenti sono collocati in vari anni come corsi teorici per fornire le conoscenze e la comprensione dei fondamenti di uso razionale delle risorse e impiego delle fonti energetiche, delle tecniche e modalità di gestione dei servizi e di progettazione delle filiere energetiche e di regolazione degli input ed output dei flussi e processi termodinamici di un organismo urbano.
Area cartografica
Nell'area cartografica gli insegnamenti si articolano in vari anni con corsi teorici sulle applicazioni tecniche e sulle tecnologie dei sistemi cartografici e dei principi e regole di rappresentazione spaziale, incluso il ruolo dell'informazione tecnica ed informatica nella strutturazione delle azioni di progetto e di valutazione dei progetti, il corretto e contestualizzato utilizzo dei componenti e delle modalità cartografiche alle diverse scale analitiche e progettuali, nonché l'utilizzo delle tecnologie satellitari di fotogrammetria nelle diverse bande spettrali.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Istituzione del corso)
Il Comitato di Indirizzo si riunisce il giorno 22 febbraio 2011 alle ore 16.00.
Il professor Bernetti, presidente del corso di laurea, presenta le modifiche apportate all'ordinamento del corso di laurea per consentire l'adeguamento al Decreto Ministeriale N. 17.
I membri del comitato di indirizzo sottolineano l'opportunità di mantenere alto il numero di crediti assegnati al tirocinio per consentire allo studente una maggiore capacità pratica, senza però scordare che i corsi universitari devono presentare un forte carattere teorico.
Esprimono inoltre un forte apprezzamento per la partecipazione di due diverse facoltà al corso in quanto questo consente di formare laureati con una forte preparazione interdisciplinare.
Dopo attento esame ha approvato all'unanimità le modifiche all'ordinamento del Corso di Studio.
Orientamento in ingresso
Le attività di orientamento in ingresso della Scuola di Architettura sono organizzate e coordinate dall'Ateneo, che opera attraverso il Delegato del Rettore all'Orientamento e l'Ufficio Orientamento - https://www.unifi.it/vp-11392-piano-di-orientamento.html -
I Delegati all'orientamento in ingresso della Scuola di Architettura partecipano ai progetti di Ateneo e organizzano eventi durante i quali presentano l'offerta formativa dei singoli Corsi di Studio.
L'Università di Firenze, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Toscana, inoltre, è da tempo impegnata in percorsi di orientamento informativo e formativo volti a facilitare nei giovani la transizione Scuola-Università. Le attività sono rivolte principalmente agli studenti delle classi III, IV e V della scuola secondaria di secondo grado, che vengono coinvolti in attività teorico-pratiche finalizzate, per la Scuola di Architettura, ad avvicinarli al mondo dell'Architettura, del Design, dell'Urbanistica e del Paesaggio, evidenziando gli ambiti lavorativi dei diversi percorsi di studio.
Orientamento e tutorato in itinere
L'attività di orientamento e tutorato in itinere svolto dalla Scuola di Architettura è dedicato alle attività comuni a tutti i CdS, come tirocini curricolari e stage, con la delega a ciascun CdS per la gestione delle problematiche relative alla carriera degli studenti. Per quanto riguarda la carriera degli studenti e la gestione delle singolarità i CdS della Scuola operano in piena autonomia con attività di counseling da parte dei Presidenti e dei delegati, sia con la rilevazione dei bisogni che attraverso l'assistenza nella compilazione dei piani di studio individuali, l'attività di orientamento in itinere, al fine di favorire la scelta da parte degli studenti del percorso formativo e l'attività di sostegno degli studenti in difficoltà.
Queste attività sono supportate dal servizio di tutorato (laureandi, neo-laureati e Dottorandi) per favorire la regolarità del percorso di studi.
Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno (tirocini e stage)
Tutti i CdS della Scuola di Architettura prevedono un periodo di formazione con il mondo del lavoro, secondo le indicazioni dei diversi Regolamenti didattici per durata e periodo.
Le strutture convenzionate con l'Ateneo per lo svolgimento dei tirocini sono gestite dal servizio di Ateneo St@ge online.
L'accesso al servizio è prevalentemente in modalità remota, con l'assistenza dei responsabili al tirocinio dei diversi CdS.
Il CdS offre un'ampia gamma di tipologie di tirocini e stage per completare la formazione con esperienze volte a orientare lo studente per il suo futuro inserimento nel mondo del lavoro.
Le esperienze sono svolte nel periodo:
- pre-laurea con il Tirocinio Curriculare;
- post-laurea con il Tirocinio extracurriculare;
- Tirocinio Professionale (solo per i CdS che prevedono l'esame di Stato per l'iscrizione all'Albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori).
Quest'ultimo sulla base della Convezione, stipulata tra il Dipartimento di Architettura e gli Ordini APPC della Toscana, prevista dal D.P.R. n.328 del 5 giugno 2001 che tratta la materia degli Esami di Stato per l'accesso alle professioni ordinistiche.
Per potenziare l'offerta esperienziale dei tirocini e stage e favorire il rapporto tra Didattica e Ricerca i CdS, di concerto con i responsabili delle Unità di ricerca del Dipartimento, orientano gli studenti sulla scelta di enti pubblici e sui Laboratori di Ricerca del Dipartimento di Architettura - DidaLabs http://www.dida.unifi.it/vp-130-laboratori.html.
I DidaLabs, per loro missione e funzionamento, offrono l'opportunità di incrementare quella connessione tra didattica e ricerca preparando gli studenti alla scelta della formazione del 3° ciclo del Dottorato arricchendo la formazione rispetto all'uso di metodologie e strumenti avanzati per il progetto.
Per rispondere alla crescente esigenza di svolgere esperienze lavorative all'estero la Scuola ha potenziato la comunicazione e la procedura per lo svolgimento di tirocini/stage all'estero nell'ambito dei Paesi dell'UE ed extra-UE sia con la procedura di selezione Erasmus+ sia con procedura volontaria. I tirocini/stage all'estero sono previsti sia per i tirocini curriculari sia per i tirocini extracurriculari.
Grazie ai protocolli d'intesa siglati tra Ateneo e Regione Toscana gli studenti sono informati e guidati per l'accesso ai contribuiti del Progetto GiovaniSì.
Tutte le informazioni e procedure sono fornite sulle pagine della Scuola e per le specifiche su quelle dei CdS.
Assistenza e accordi per la mobilità internazionale degli studenti
La Scuola di Architettura aderisce al programma comunitario LLP/ERASMUS PLUS. Il Programma permette agli studenti iscritti ad un Corso di Laurea, Laurea Magistrale o ad un corso post-laurea di: trascorrere un periodo di studio (min 3 mesi max 12) presso un'Istituzione partner di uno dei paesi partecipanti al programma, seguire i corsi e gli stage, usufruire delle strutture universitarie, ottenere il riconoscimento degli eventuali esami superati, sviluppare il proprio tema di tesi, svolgere infine tirocini formativi curriculari (menzionati di seguito).
Inoltre, nell'ultimo triennio, la Scuola, in coerenza e cooperazione con il Rettorato, e in linea con le politiche per l'internazionalizzazione dei maggiori atenei italiani, ha esteso le opportunità di mobilità e scambio Erasmus anche ai paesi extra-UE nell'ambito di accordi internazionali di collaborazione scientifica, quale ambito privilegiato di scambi finalizzati alla ricerca e alla didattica
https://www.architettura.unifi.it/vp-348-universita-partners.html
Per facilitare la consultazione degli accordi è possibile consultare l'Atlante delle attività internazionali alla pagina http://www.dida.unifi.it/vp-347-atlante-delle-attivita-internazionali.html
L'Ufficio Erasmus e Mobilità Internazionale della Scuola di Architettura è situato nella Sede di Santa Teresa, via della Mattonaia, 8, Firenze
Per i Tirocini all'estero il servizio è gestito dall'Ufficio Tirocini e Stage della Scuola di Architettura, via della Mattonaia 8.
Link alla pagina sul sito di Scuola:
http://www.architettura.unifi.it/ls-11-mobilita-internazionale.html
Accompagnamento al lavoro
A livello di Ateneo è previsto il servizio "Orientamento al lavoro e Placement" che ha il compito di promuovere, sostenere, armonizzare e potenziare i servizi di orientamento in uscita delle singole Scuole. Il servizio offre al laureato informazioni e percorsi formativi utili per costruire un'identità professionale e progettare la sua carriera - https://www.unifi.it/vp-11161-placement.html Alle attività promosse dal Career Service - frutto di anni di ricerca scientifica condotta in Ateneo sulla materia dell'orientamento e del career counseling - contribuisce il rapporto continuo fra ricerca e sistemi produttivi che l'Università di Firenze ha potenziato attraverso la gestione delle attività di trasferimento tecnologico (Centro Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e Gestione dell'Incubatore - CsaVRI).
La funzione di supporto mirato a orientare e favorire le scelte degli studenti avviene attraverso una serie di servizi e di iniziative comunicate sul web, e sui social e direttamente con la email @stud.unifi.it. In particolare l'Ateneo offre servizi per: Career counseling e Life Designing; Formazione al Lavoro; Incontri con le imprese; Sviluppo dell'intraprendenza; Borse e Premi post-Laurea e una bacheca Cerca/offerte di lavoro.
La Scuola partecipa, con un suo delegato, ai lavori della Piattaforma Orientamento e Placement con un impegno di riunione periodiche volte allo sviluppo di un programma condiviso.
Il Corso di Studio in breve
Il corso di laurea in Pianificazione della Città, del Territorio e del Paesaggio si rivolge ai giovani interessati ad acquisire conoscenze innovative per lo studio e la progettazione della città e del territorio considerato in tutta la ricchezza dei suoi significati: insediamenti, ambiente e paesaggio. Lo scopo è quello di formare una figura professionale con le competenze necessarie per la realizzazione di piani e progetti per un uso del territorio sostenibile con la conservazione della natura e dell'ambiente.
Lo studente, nel proprio percorso formativo, impara a leggere, interpretare, analizzare e progettare la città e il territorio nei loro molteplici aspetti. Studiare il territorio significa conoscerne profondamente: il patrimonio ambientale e culturale, gli insediamenti e le città, il paesaggio, la società locale e l'interazione che essa ha con il proprio ambiente. Durante il percorso formativo si studiano le risorse naturali, le città, le loro trasformazioni e il modo con cui l'uomo ha disegnato i luoghi in cui vive, le identità dei luoghi, intimamente legate alle dinamiche sociale e alle vocazioni delle comunità locali.
Il laureato in Pianificazione della Città, del Territorio e del Paesaggio può iscriversi, una volta sostenuto l'esame di stato, all'albo degli Architetti (sez. B, settore pianificazione) con il titolo di pianificatore junior. Altri albi ai quali si può accedere sono: l'albo degli Agronomi, l'albo dei Geometri laureati, l'albo dei Periti Agrari laureati.
La laurea in PCTP consente l'iscrizione senza debiti formativi ai corsi di laurea magistrale in Pianificazione e Progettazione della Città e del Territorio e in Architettura del Paesaggio dell'Università degli Studi di Firenze.
Struttura organizzativa e responsabilità a livello di Ateneo
L'adozione di un Sistema Qualita' rappresenta per l'Ateneo fiorentino una decisione strategica che coinvolge tutti, a tutti i livelli, con lo scopo di migliorare la prestazione complessiva di UniFI negli ambiti istituzionali della formazione superiore, della ricerca e terza missione, e dell'organizzazione nel suo complesso.
E' compito degli Organi di governo dell'Ateneo -Rettore, Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Senato Accademico- definire la politica per l'Assicurazione della Qualita' e i relativi obiettivi. Agli Organi di Governo compete anche la promozione della politica e degli obiettivi nei confronti dell'intera organizzazione, secondo una logica di consapevolezza, condivisione e massimo coinvolgimento. Gli Organi assumono potere decisionale in merito alla eventuale ridefinizione del sistema di gestione per la qualita', alle azioni relative alla politica, agli obiettivi e al miglioramento in funzione della valutazione periodica dei risultati del sistema di AQ, delle informazioni e indicazioni del Presidio della Qualita' di Ateneo (PQA), degli esiti delle attivita' svolte dal Nucleo di Valutazione (NuV) e delle Commissioni Paritetiche Docenti- Studenti (CPDS), quest'ultime organizzate a livello di Scuola.
In una logica di AQ, gli Organi hanno deliberato (SA del 24 gennaio 2020 e DR n.207/25717 del 11 febbraio 2020) la costituzione dell'attuale Presidio della Qualita', struttura operativa con compiti attribuiti dagli Organi stessi in accordo anche con quanto previsto dalla Linee Guida ANVUR AVA. In tal senso il PQA svolge funzioni di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica, la ricerca e la terza missione, promuove la cultura per la qualità, svolge attività di pianificazione, sorveglianza e monitoraggio dei processi di AQ, promuove il miglioramento continuo e supporta le strutture di ateneo, compresi Dipartimenti, Scuole e CdS, nella gestione e implementazione delle politiche e dei processi per l'AQ. Il PQA organizza, inoltre, attivita' di informazione/formazione per il personale a vario titolo coinvolto nel sistema di AQ, compresa la componente studentesca, svolge attivita' di auditing interno sull'organizzazione della formazione e la ricerca, organizza e sovrintende ad ulteriori iniziative in tema di attuazione delle politiche di AQ ricollegabili alle attivita' istituzionali di Ateneo. Il PQA stabilisce e controlla il rispetto dei tempi di attuazione delle procedure per l'AQ e verifica i contenuti dei documenti richiesti da ANVUR-AVA (SUA CdS, documenti di Riesame, Schede di monitoraggio dei CdS, SUA RD, Relazioni annuali delle CPDS, ecc.). Il PQA si interfaccia con le strutture interne dell'organizzazione di Ateneo, essenzialmente le strutture per la didattica e la ricerca (CdS, Dipartimenti e Scuole, loro delegati per l'AQ) con lo scopo di svolgere funzioni di promozione, sorveglianza e monitoraggio del miglioramento continuo della qualita' e di supporto all'organizzazione della AQ. Il PQA contribuisce alla gestione dei flussi informativi e documentali a supporto dei processi di assicurazione della qualita', con particolare attenzione a quelli da e verso gli Organi di governo, il NuV, le CPDS, i Dipartimenti, le Scuole ed i CdS. Il Presidio della Qualita' redige una Relazione annuale sul suo operato e relaziona gli Organi sullo stato di implementazione dei processi di AQ, sui risultati conseguiti e sulle iniziative da intraprendere.
Al Nucleo di Valutazione (NuV), organo di Ateneo (Statuto, art.17), competono le funzioni (Leggi 537/93, 370/99 e 240/2010) di valutazione interna relativamente alla gestione amministrativa, alle attività didattiche e di ricerca, agli interventi di sostegno al diritto allo studio, attraverso la verifica del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, dell'imparzialita' e del buon andamento dell'azione amministrativa, della produttivita' della didattica e della ricerca. In aggiunta alla Legge 240/2010 il DM 987/16 attribuisce al NuV ulteriori compiti che riguardano la valutazione della politica di AQ in funzione anche delle risorse disponibili, la valutazione di efficienza ed efficacia dei processi e della struttura organizzativa dell'Ateneo nonché delle azioni di miglioramento, la valutazione e messa in atto dell'AQ per la formazione e la ricerca a livello di Corsi di Studio (CdS), Dipartimenti e Strutture di raccordo (Scuole). Il NuV accerta la persistenza dei requisiti quantitativi e qualitativi per l'accreditamento iniziale e periodico dei CdS e della Sede (Ateneo). Il NuV si configura come organo di valutazione interna di Ateneo e come tale si interfaccia con gli Organi di governo ed il Presidio della qualità. In tal senso effettua un'adeguata e documentata attivita' annuale di controllo ed indirizzo dell'AQ da cui risultano pareri, raccomandazioni ed indicazioni nei confronti del PQA e degli Organi di governo di Ateneo. Sono interlocutori esterni del NuV il MUR ed l'ANVUR.
L'organizzazione del sistema di AQ di Ateneo coinvolge anche le strutture operative: Dipartimenti, Scuole, CdS. A livello di Scuola, intesa come struttura di raccordo e coordinamento dell'offerta formativa (Statuto, art.30), e' presente la CPDS Commissione Paritetica Docenti-Studenti (Statuto, art.31 et al.) quale osservatorio permanente sulle attivita' didattiche. Informazioni su composizione, funzioni e compiti della CPDS sono riportate di seguito. Preme qui sottolineare il ruolo di valutazione svolto dalla Commissione relativamente all'offerta formativa della Scuola in cui essa e' incardinata e ai servizi agli studenti, ruolo valutativo che per certi aspetti si ricollega a quello svolto dal NuV a livello gerarchico più elevato. L'attivita' della CPDS si concretizza con una Relazione annuale trasmessa al NuV e agli Organi di governo, oltre che al PQA in qualita' di struttura di supporto. L'Ateneo considera la Relazione annuale della CPDS un punto cardine del processo di AQ per la didattica e del miglioramento continuo dell'offerta formativa e dei servizi agli studenti. La relazione costituisce un elemento essenziale per la procedura di Riesame Ciclico dei CdS e deve essere discussa e recepita nei contesti collegiali (es. Consiglio di Corso di Studio, Consiglio di Dipartimento, Consiglio di Scuola).
A livello di Corso di studio (o gruppi di CdS) il sistema di AQ prevede la costituzione di una specifica commissione, denominata Gruppo di Riesame (GdR), comprendente la componente studentesca, con compiti di autovalutazione dell'offerta formativa erogata dal CdS. L'attivita' svolta, opportunamente documentata, mira al miglioramento della didattica e dei servizi agli studenti. In una logica di sistema, il CdS si uniforma alle politiche e agli obiettivi, sia strategici che operativi, definiti a livello di Ateneo. Il Responsabile (Presidente) del GdR si raccorda con il Referente di Scuola per la qualita' ed il Consiglio di CdS. L'attivita' del GdR e' documentata attraverso gli esiti delle riunioni effettuate nel corso dell'anno e, soprattutto, da riunioni ad hoc per l'analisi delle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA) e la predisposizione del Rapporto di Riesame Ciclico.
I Dipartimenti sono coinvolti nell'organizzazione per l'AQ sia per la didattica che per la ricerca ed il trasferimento tecnologico. A seguito della Legge 240/2010 l'offerta didattica e', come noto, incardinata nei Dipartimenti i quali, sul fronte della ricerca ed il trasferimento tecnologico, sono impegnati periodicamente nella redazione di un documento di sintesi: la Relazione annuale dipartimentale. In attesa della revisione da parte di ANVUR della SUA-RD, l'Ateneo ha predisposto una forma di presentazione dei risultati sulla base delle indicazioni ANVUR (e quindi anche delle recenti Linee Guida ANVUR per la Terza missione) e di esigenze di Ateneo per la valutazione di efficienza ed efficacia degli obiettivi perseguiti dal Dipartimento.
Dettagli sull'Organizzazione di Ateneo per l'AQ sono presenti nelle pagine del Presidio Qualità: https://www.unifi.it/upload/sub/quality/assicurazione_qualita/15_AQ.pdf
Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio
L'attività di autovalutazione del CdS ha avuto inizio con Il Corso di laurea in Urbanistica e pianificazione territoriale e ambientale (ex DM 509/99) di seguito trasformato secondo il DM 270/2004 in Corso di laurea in Pianificazione della Città del Territorio e del Paesaggio.
Il CdS ha seguito il percorso di certificazione secondo il modello CRUI 2007 assumendo un impegno formale nello sviluppo di un sistema di gestione della e per la qualità ed ha ottenuto la certificazione con prescrizioni e visita di sorveglianza a 3 anni in data 13 luglio 2011 (attestato nr. 236).
Con il Decreto Ministeriale 30 gennaio 2013 n. 47 sono state fissate le disposizioni relative al potenziamento dell'autovalutazione, dell'accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio universitari ed alla valutazione periodica dell'Università. Con il D.M. n. 472 del 14/06/2013 il CdS ha ottenuto l'accreditamento iniziale del corso e delle relative sedi.
L'attività di autovalutazione viene condotta dal Gruppo di Riesame nominato dal Consiglio del CdS. Il criterio di scelta dei membri prevede la presenza all'interno del gruppo di una rappresentanza del personale docente, del personale tecnico- amministrativo, degli studenti. Il Presidente del GR coordina le attività e riporta gli esiti nell'ambito delle riunioni del Comitato per la didattica e del Consiglio di CdS per sottoporli a discussione ed approvazione.
Composizione del Gruppo di Riesame
prof. Claudio Saragosa (Presidente CdS, Responsabile del Riesame)
prof. Gianluca Belli (Presidente Responsabile AQ)
prof. David Fanfani (referente CdS magistrale LM-48)
dott.ssa Francesca Barontini (personale tecnico-amministrativo)
Marco Bargagli (studente)
Programmazione dei lavori e scadenze di attuazione delle iniziative
Nell'ambito dell'attività di autovalutazione il Corso di Laurea ha individuato alcune azioni correttive volte a risolvere le principali criticità.
Per incentivare l'attrattività e la progressione delle carriere, il CdS è intervenuto mettendo in campo le seguenti attività:
- revisione dell'ordinamento e del regolamento didattico con una migliore organizzazione dell'attività didattica a partire dal primo anno della coorte 2019/2020;
- potenziamento dell'attività di tutoraggio in itinere finalizzata a contrastare il fenomeno della dispersione studentesca;
- partecipazione al piano di orientamento e tutorato: "URPLOT 2018 - Urban Planning Orientation an Tutorship, Orientamento e Tutorato per la pianificazione urbanistica".
In particolare la riformulazione dell'offerta formativa si propone di risolvere alcune problematiche organizzative mettendo a punto un nuovo modello didattico, relativo ai laboratori e ai corsi di base, organizzato interamente sulla semestralizzazione dei corsi. Ciò consentirà di distribuire in maniera più adeguata il carico didattico tra i due semestri e di incentivare la mobilità degli studenti all'estero.
Relativamente alle infrastrutture, le valutazioni della didattica mostrano che gli interventi svolti negli ultimi anni per migliorare la gestione degli spazi e la qualità dei servizi offerti (dotazione informatica, sistema di stampe, connessione fibra ottica) sono stati notevolmente apprezzati da parte degli studenti.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione - Scheda SUA
Il CdS è la trasformazione del preesistente CdL in Urbanistica e pianificazione territoriale e ambientale ed è l'unico istituito nella classe L-21 e si svolge nella sede di Empoli. Il Comitato di Indirizzo di Facoltà ha espresso parere favorevole a questa trasformazione che completa un percorso di adeguamento al DM270 già avviato con il processo di certificazione CRUI in quest'area.
La proposta di ordinamento appare esauriente in merito agli obiettivi specifici, ai requisiti di accesso, alle figure professionali. Qualche dettaglio in più sulle modalità con cui i risultati di apprendimento attesi vengono conseguiti e verificati sarebbe stato auspicabile. Alla prova finale sono attribuiti 9 CFU.
In fase di definizione dei regolamenti dovranno essere riconsiderati i contenuti degli insegnamenti o le modalità della didattica e degli accertamenti per un miglioramento degli standard qualitativi relativi al conseguimento degli obiettivi formativi, alla progressione della carriera degli studenti ed al gradimento degli studenti.
Le risorse di docenza sono appropriate e la copertura degli insegnamenti con personale strutturato rispetta (trattandosi di un corso fuori sede) i requisiti della copertura di oltre il 50% dei CFU con docenti di ruolo. E' soddisfatto anche il requisito per il valore dell'indice docenti equiv./doc.ruolo pari almeno a 0,8. Le strutture didattiche a disposizione del Corso di studio sono adeguate.
Riesame annuale
L'attivita' di Riesame del sistema di Assicurazione della Qualita' è condotta a diversi livelli.
A livello di Ateneo il contributo e' fornito prevalentemente dal Presidio della Qualita' il quale, nel ruolo di struttura operativa, svolge funzioni
di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica, la ricerca e la terza missione.
Gli esiti dell'attività di monitoraggio sviluppata dal Presidio costituiscono l'input per l'individuazione delle aree di miglioramento e del processo
di revisione. In logica di sistema, il riesame viene poi svolto dal CdS ogni anno. Nell'ambito di tale attivita' rientra l'analisi critica degli indicatori
presenti nelle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA). In tal senso l'attivita' di riesame si concretizza, annualmente,
con un sintetico commento fatto dal CdS sugli indicatori al fine di individuare e proporre azioni di miglioramento su criticità eventualmente emerse.
Come da indicazione ANVUR, non è più prevista la redazione formale di un Rapporto di Riesame Annuale ma, in sostituzione, una relazione di commento
agli indicatori delle SMA con scadenza 31 dicembre di ogni anno.
Ad integrazione di questa attivita' potra' essere previsto un Riesame più approfondito (Riesame ciclico), da effettuarsi
con scadenza periodica, massimo quinquennale, che riguarda ulteriori aspetti, rispetto a quanto previsto dalle SMA,
tra cui analisi relative ai principali mutamenti del CdS nel corso degli ultimi anni, valutazione sull'esperienza dello studente
(attività e i servizi agli studenti, percorso formativo e valutazione della didattica, gestione dell'internazionalizzazione, ecc.),
le risorse del CdS (infrastrutturale e di personale), il monitoraggio e la valutazione. Il Riesame ciclico, quando previsto,
si concretizza con un Rapporto (Rapporto di Riesame Ciclico) che integra comunque la relazione di commento alle SMA. Sia il Rapporto di Riesame
Ciclico che la relazione di commento alle SMA sono portati all'approvazione del Consiglio di CdS.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Consultazioni successive)
La consultazione con le organizzazioni rappresentative della produzione di beni e servizi e delle professioni avviene principalmente tramite il Comitato di Indirizzo della Scuola di Architettura, organo caratterizzato dalla presenza dei rappresentati degli ordini professionali, dei settori tecnici di amministrazioni e agenzie pubbliche, di agenzie operanti nell'ambito delle tematiche territoriali/urbane e di associazioni economiche di categoria. Il comitato di indirizzo viene consultato nell'ambito di riunioni indette dalla Scuola di Architettura. Gli esiti di tali consultazioni sono poi integrati dalle informazioni raccolte tramite singoli contatti con le amministrazioni locali e le agenzie territoriali operanti nei settori dello sviluppo locale, della programmazione comunitaria, della formazione continua e del collocamento professionale. Un'ulteriore modalità di consultazione è costituita dalle valutazioni espresse dalle strutture, pubbliche e private che ospitano gli studenti tirocinanti. Si tratta per la maggior parte di enti pubblici territoriali, nello specifico di strutture dedicate al governo del territorio, della gestione urbanistica, della gestione ambientale e in parte di studi professionali con documentata esperienza nel campo della redazione di atti di pianificazione urbanistica, territoriale, ambientale e paesaggistica. Gli esiti di tali valutazioni vengono discussi periodicamente dal Gruppo di riesame e dal Consiglio del Corso di studi.
Modalità di svolgimento della prova finale
Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi (180 crediti meno quelli previsti per la prova finale). La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella discussione, davanti a una commissione nominata dal corso di studio con la composizione prevista dai regolamenti d'Ateneo e di Scuola vigenti, di un tema progettuale concordato con un docente di una delle discipline del corso di laurea. A tale prova finale vengono attribuiti 6 CFU. Le modalità di svolgimento della prova finale sono quelle indicate nel regolamento didattico di ateneo. Nella valutazione della prova finale concorrono i seguenti criteri:
- il valore medio ponderato, espresso in centodecimi, dei voti conseguiti nelle singole valutazioni di profitto;
- la carriera universitaria nel suo complesso, con particolare riguardo ai tempi e alla continuità nell'acquisizione dei crediti universitari in misura massima di 1 punto;
- il giudizio della prova finale relativo sia alla preparazione complessiva raggiunta dal candidato e dimostrata nella discussione, sia alla qualità dell'elaborato progettuale e della sua presentazione;
- una valutazione dell'impegno e la partecipazione ad attività extracurriculari accreditate dal Corso di Studi in misura massima di 1 punto.
Nel Documento di Programmazione Didattica annuale potranno essere specificate le regole di applicazione dei criteri sopraelencati.
Modalità di ammissione
Per l'iscrizione al corso è necessario un diploma di istruzione secondaria o un titolo equipollente. Gli studenti che intendono iscriversi al corso debbono possedere le seguenti conoscenze:
- Elementi di informatica: Trasmissione dati e reti di computer, archivi e basi di dati, sistemi operativi, programmi per elaborare i testi, fogli elettronici e ambienti di archiviazione, servizi di internet.
Come previsto dagli art. 6, commi 1 e 2, del DM270/04, il Corso di Studio prevede prove di accesso per la verifica dell'adeguatezza della preparazione personale dello studente che, senza ostacolarne l'iscrizione, permettano di individuare gli eventuali debiti formativi da recuperare. Le modalità di verifica delle conoscenze richieste e le procedure per il recupero di eventuali debiti formativi sono specificate nel documento di Programmazione Didattica annuale del Corso di Studio e nella Guida dello Studente.