Il Corso di Laurea Magistrale in Design Sistema Moda risponde ad una manifesta necessità del comparto moda, territoriale e nazionale, che richiede figure professionali di alto profilo con specifiche competenze progettuali organizzative e gestionali nei settori produttivi dell'abbigliamento, della pelletteria e degli accessori moda, ma dotate anche di competenze nella gestione delle reti di distribuzione e di marketing, nonché di comunicazione e promozione di mercati di sbocco. L'individuazione degli obiettivi formativi sotto elencati è stata compiuta attraverso una lunga e intensa consultazione delle parti interessate.
Il Laureato Magistrale in Design Sistema Moda si caratterizza pertanto per una approfondita preparazione tecnica, tecnologica e metodologica nell'ambito dei processi di produzione, dei materiali e dei semilavorati per abbigliamento, pelletteria ed accessori moda, e delle relative attività organizzative, gestionali e di controllo. Il Laureato Magistrale è dotato inoltre di specifiche competenze per effettuare accurate analisi dei mutamenti socio-culturali e del mercato e per saper trasferire nel progetto e nel prodotto moda valori materiali ed immateriali, come ad esempio elaborare le strategie legate anche ai brand delle aziende di settore e alla comunicazione.
Il corso di Laurea Magistrale ha pertanto l'obiettivo di formare un "progettista" nel contesto particolare del Sistema Moda, una figura professionale di livello in grado di confrontarsi con le dinamiche dell'innovazione e della ricerca nel settore del Fashion System; un laureato che sappia gestire tutte le fasi del processo progettuale e attuativo, dalla scelta ed elaborazione delle strategie, al concept, fino alla realizzazione dei progetti, processi e prodotti tipici del fashion design.
In particolare, nell'ambito dell'organizzazione e gestione della progettazione, ingegnerizzazione e produzione il CdS si propone di formare una figura professionale in possesso di competenze specifiche per lo sviluppo di progetto (design manager) e la gestione del processo produttivo nel contesto moda in funzione anche delle tendenze di mercato. Attraverso le aree formative del Design e dell'Ingegneria potrà acquisire specifiche conoscenze e competenze, anche tecnologiche, per la gestione delle forniture (supply chain) e la gestione retail (fashion retail management), il controllo della qualità sia di prodotto che di processo, sempre in riferimento al contesto moda, questo anche attraverso l'acquisizione di competenze operative sui principali strumenti digitali.
Attraverso il percorso formativo, ed in particolare delle aree del Marketing e della Comunicazione, il CdS è anche orientato a formare un professionista del "sistema prodotto" nelle diverse fasi che vanno dalla gestione delle reti di distribuzione e marketing nel settore moda, alla promozione, all'organizzazione dei mercati di sbocco. Obiettivo è quello di fornire conoscenze e competenze specifiche per una corretta organizzazione commerciale nel settore moda, anche in riferimento alla conduzione di rappresentanze e delegazioni commerciali, partecipazione ad eventi, apertura di show room e punti vendita. Il laureato magistrale potrà acquisire competenze specifiche per progettare e applicare modelli e-trading nonché per una corretta promozione e gestione della comunicazione.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Per essere ammessi al corso di studio occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Prima dell'iscrizione deve essere accertato il possesso dei requisiti curriculari e verificata l'adeguatezza della personale preparazione, secondo le modalità di seguito specificate.
All'iscritto alla Laurea Magistrale in Design Sistema Moda sono richieste in entrata:
- competenze relative al disegno a mano libera;
- la conoscenza base di programmi di disegno 2D e 3D;
- la conoscenza base di programmi per la comunicazione;
- conoscenze base sui materiali ed i processi produttivi;
- nozioni relative alla storia del design;
- nozioni di base relative alle scienze sociali ed al marketing.
Tali conoscenze sono acquisite attraverso il possesso di Laurea di I livello nella Classe L-4 Disegno industriale o di altra Laurea o Titolo equiparato italiano o straniero riconosciuto idoneo.
Per gli studenti madrelingua italiana l'ammissione al corso è comunque subordinata alla conoscenza di almeno una lingua europea - inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese, oltre l'italiano - livello B2 certificato o attestazioni di esami di lingua straniera sostenuti dagli studenti nel precedente corso di studi o superamento dello specifico test di ingresso presso il CLA - Centro Linguistico di Ateneo. Nel caso di certificati esterni al CLA, il certificato di conoscenza linguistica dovrà essere inviato via mail alla segreteria didattica di Design Campus - segr@design.unifi.it. entro la data di immatricolazione.
Per gli studenti di madre lingua non italiana è richiesta la conoscenza della lingua italiana - livello B2 certificato o superamento dello specifico test di ingresso presso il CLA - ad eccezione di studenti provenienti nel quadro di specifici accordi per i quali si rimanda alle regole ivi definite. Nel caso di certificati esterni al CLA, il certificato di conoscenza linguistica dovrà essere inviato via mail alla segreteria didattica di Design Campus - segr@design.unifi.it. entro la data di immatricolazione.
Per gli studenti con disabilità/DSA potranno essere previste, in accordo col CLA, modalità adattate di esame a seconda della tipologia di disabilità/DSA.
Per maggiori informazioni sui servizi offerti dal CLA: www.cla.unifi.it.
Possono accedere al corso di Laurea Magistrale in Design Sistema Moda i laureati in Disegno Industriale (Classe L-4 e Classe 42) e coloro che siano in possesso di titolo di studio equipollente.
In classi differenti da quelle sopra citate, i requisiti curriculari sono individuati in 30 CFU complessivi acquisiti nel settore disciplinare ICAR/13.
Il Comitato per la Didattica valuta il percorso formativo e attribuisce eventuali integrazioni curriculari, che devono essere soddisfatte prima dell'iscrizione alla Laurea Magistrale.
Nel caso di votazione di Laurea inferiore a 95/110 il Comitato per la Didattica effettua un colloquio e una valutazione del portfolio ai fini della verifica della preparazione personale.
Il giudizio del Comitato è insindacabile.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Il corso è strutturato in un unico curriculum e prevede al suo interno laboratori progettuali che caratterizzano il percorso formativo.
Per quanto riguarda l'attività formativa a scelta, lo studente potrà scegliere tra tutte le materie attivate dall'Ateneo fiorentino.
Il Corso di Laurea Magistrale prevede 11 esami suddivisi in 4 semestri .
L'attività normale dello studente corrisponde al conseguimento di 60 crediti all'anno.
Lo studente che abbia comunque ottenuto 120 crediti, adempiendo a tutto quanto previsto dalla struttura didattica, può conseguire il titolo anche prima della scadenza biennale.
Per quanto riguarda i crediti formativi, 1 CFU corrisponde a 25 ore di studio così suddivise: 8 ore assistite in aula, 17 ore di studio autonomo.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
Le attività formative sono articolate in 2 anni di corso e in 4 semestri, seguendo un criterio generale di progressione delle conoscenze sia in rapporto ai singoli ambiti disciplinari, sia nel coordinamento tra loro che nell'approfondimento dei laboratori progettuali.
La didattica è organizzata in lezioni frontali e laboratori per un totale di 11 esami in due anni oltre allo stage ed alla prova finale di tesi per un totale di 120 CFU.
E' attivato un unico percorso formativo.
La tipologia didattica è caratterizzata da corsi progettuali con lezioni frontali e relativo laboratorio e da laboratori progettuali completati da un corso monodisciplinare - con lezioni frontali. Il laboratorio costituisce la modalità didattica caratterizzante gli insegnamenti progettuali del corso di laurea. Tale forma didattica abitua gli studenti a lavorare in team, quale modalità caratteristica della professione del designer, consente di ottenere un rapporto docente / studenti più equilibrato, di sviluppare una didattica più efficace e di favorire la regolarità del corso di studi. Oltre a lezioni ed esercitazioni, il laboratorio prevede attività didattica individuale o in piccoli gruppi attraverso la modalità delle revisioni. I laboratori consentono inoltre un approccio con le realtà produttive di riferimento. Questa scelta didattica è rivolta alla formazione di progettisti in grado di governare l'intero processo progettuale stimolando anche la capacità critica dello studente. Le lezioni frontali invece sono finalizzate a fornire un quadro di conoscenze specialistica necessaria a saper operare da progettisti, a sapersi orientare nel complesso ambito delle discipline che convergono nel design e a saper intervenire su una realtà sociale, culturale, economica, produttiva sempre più complessa. Fondamentale importanza nel percorso formativo è attribuita alle discipline progettuali del settore scientifico disciplinare del Disegno Industriale (ICAR/13) con i relativi laboratori.
La modalità didattica di svolgimento prevista è mista, alternando lezioni in presenza a lezioni a distanza e prevede la possibilità di erogare fino a 2/3 delle attività didattiche in modalità telematica. Per quanto concerne le "insegnamenti progettuali" e "laboratori" che costituiscono la modalità didattica caratterizzante del corso, ci si avvarrà di piattaforme gestionali PLM e sistemi di software progettuali specifici per la progettazione in team a distanza, nel campo del design, dello sviluppo prodotto, della comunicazione e del marketing. Tali sistemi sono normalmente utilizzati dalle principali aziende della filiera moda e costituiscono pertanto un plus per la formazione degli studenti che apprenderanno ad utilizzare strumenti e metodologie in uso nei settori di riferimento.
Inoltre gli insegnamenti progettuali ed i laboratori avranno una modulazione delle attività in presenza e a distanza in base alle specifiche esigenze didattiche.
Il corso nella sua modalità di svolgimento della didattica in modalità mista è coerente con la transizione digitale in atto nel mondo delle imprese, consentendo agli studenti di apprendere le skills per il lavoro in team multidisicplinare fra settori aziendali dislocati anche in paesi molto distanti, elemento tipico delle imprese globali del sistema moda.
Modalità d'esame
Gli esami saranno organizzati in colloqui orali e prove tecnico-grafiche, sia in aula che con preparazione di book di progetto e presentazione pubblica del proprio lavoro. L'accesso all'esame può esser subordinato, a giudizio del docente, alla presentazione dei risultati di esercitazioni (ad esempio nel caso dei laboratori) oppure al superamento di test scritti. In dettaglio le modalità saranno stabilite dai singoli docenti e comunicate attraverso la pubblicazione dei programmi sul sito www.fashionsystemdesign.unifi.it.
La valutazione è espressa in trentesimi, con eventuale lode.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
Vedasi Art. 3.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
Per stages, tirocini, seminari e workshops sono previsti 12 CFU. I crediti - 12 CFU - potranno essere conseguiti attraverso un tirocinio da svolgersi in aziende che operano nel campo del fashion; in alternativa i 12 CFU possono essere acquisiti attraverso la frequenza a seminari e workshop e lab congiunti unifi-impresa attivati da questo Corso di Laurea Magistrale.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Il Corso di Laurea Magistrale in Design Sistema Moda vede nelle esperienze di studio condotte all'estero un importante momento di scambio ed accrescimento culturale. La verifica dei risultati dei periodi di studio, progetti Erasmus, e l'attribuzione dei relativi CFU è affidata una commissione appositamente istituita dal Presidente del corso di laurea magistrale.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
L'obbligo di frequenza (almeno 2/3 delle ore) è previsto per tutti gli insegnamenti del corso di laurea magistrale.
Non si prevede propedeuticità fra le discipline del corsi di studi.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La possibilità di immatricolare studenti part-time è regolata dal Manifesto degli Studi.
Al fine di garantire il percorso didattico agli studenti part-time e agli studenti lavoratori, ogni corso prevederà specifiche modalità didattiche compatibili con le esigenze degli studenti. Tali modalità saranno rese esplicite nell'ambito dei singoli programmi relativi ai diversi insegnamenti e pubblicate sul sito web del corso di studio. Lo studente che si trovi temporaneamente nella condizione di studente lavoratore presenterà al docente del corso una documentazione che ne certifichi lo stato.
La modalità di didattica mista con lezioni che potranno svolgersi in forma sincrona o asincrona, in generale è tesa a rendere più agevole il percorso anche agli studenti lavoratori o pendolari.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Il piano di studio è presentato secondo le modalità previste dal Regolamento Didattico di Ateneo.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve avere acquisito tutti i crediti nelle restanti attività formative previste dal Regolamento Didattico del Corso di Studio. La prova finale pari a 12 cfu - (tesi di laurea) consiste nell'elaborazione e nella discussione di un progetto originale e di qualità alta correlato da un modello o prototipo tridimensionale realizzato anche in collaborazione ed in stretto rapporto con il tirocinio (12 cfu) effettuato.
L'argomento della tesi dovrà essere concordato con un docente che se ne assume la responsabilità. Per conseguire la Laurea Magistrale in Design Sistema Moda lo studente deve avere acquisito 120 cfu.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Il riconoscimento dei crediti acquisiti prima del passaggio al Corso di Studio è demandato ad un Comitato per la didattica, nominato dal Consiglio di corso di Laurea Magistrale.
Per gli studenti provenienti da altro CdLM dell'Università di Firenze si applica il pieno riconoscimento dei crediti acquisiti in tutti i settori disciplinari presenti nell'ordinamento didattico del corso di studio LM-12. Lo studente è comunque tenuto ad allegare alla domanda di trasferimento il proprio curriculum di studi ed un certificato con gli esami sostenuti. Deve inoltre presentare i singoli programmi dettagliati dei corsi per i quali richiede il riconoscimento di crediti.
Per gli studenti provenienti da altro Ateneo e per coloro che chiedono il riconoscimento dei crediti conseguiti all'estero, sarà il Comitato per la didattica, una volta esaminati il curriculum di studi, gli esami sostenuti e i relativi programmi, a stabilire il riconoscimento sulla base della congruenza delle attività seguite con gli obiettivi formativi del Corso e della corrispondenza dei relativi carichi didattici.
In ogni caso, eventuali crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente fino ad un massimo di 12 CFU.
Servizi di tutorato
Come da normativa vigente, il Corso di Laurea Magistrale in Design Sistema Moda fornisce un servizio di tutorato, mediante l'opera di docenti di ruolo del Corso. In dettaglio, è previsto un servizio di tutorato per la didattica e un servizio di tutorato per i tirocini. Il tutor per i tirocini indirizza gli studenti nella scelta dell'azienda o studio professionale o altro ente in cui sarà svolto il tirocinio e ne segue, attraverso la documentazione prevista, l'iter.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Le informazioni relative a decisioni assunte a livello di Consiglio di Corso di Laurea Magistrale riguardanti la didattica, gli stage, la prova finale sono pubblicate sul sito del Corso www.fashionsystemdesign.unifi.it. Sul sito del Corso di Laurea Magistrale sono altresì pubblicati, ad opera dei singoli docenti, anche i programmi delle discipline e qualsiasi altra informazione utile allo svolgimento della didattica.
Valutazione della qualita'
In corrispondenza alle finalità del "Piano di adozione del sistema qualità dell'Università degli Studi di Firenze" il Corso di studi adotta il sistema di valutazione della qualità di Ateneo. Nell'ambito di questi processi il Corso di studi attua il rilevamento della qualità delle attività svolte e raccoglie le opinioni degli studenti utilizzando il modello per la Valutazione della didattica predisposto dall'Ateneo.
Abilità comunicative (communication skills)
Il Laureato in Design Sistema Moda è dotato di buone capacità relazionali e decisionali. È in grado di presentare i risultati della propria attività in forma scritta ed orale con caratteristiche di organicità e rigore tecnico; può comunicare e trasferire informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti, in lingua italiana ed in una lingua europea (inglese, francese, spagnolo, tedesco o portoghese) motivandone la coerenza con solidi riferimenti tecnici, normativi e scientifici. In particolare il laureato:
- acquisisce la capacità di sviluppare il proprio lavoro in maniera sia individuale che in gruppo; ciò è dovuto al fatto che alcune attività formative riguardano attività di laboratorio, strutturate anche per gruppi, favorendo quindi le abilità comunicative tra i soggetti coinvolti.
- Acquisisce la capacità di comunicare in forma scritta attraverso la predisposizione di relazioni frutto sia del lavoro individuale che di gruppo, sia di esperienze di attività di tirocinio o stage. Poiché le attività di tirocinio e stage si sviluppano prevalentemente in un contesto aziendale, è spesso richiesta una presentazione dei risultati a dimostrazione di una adeguata abilità comunicativa.
- La prova finale rappresenta un momento in cui si richiede allo studente una chiara abilità comunicativa, abilità che potrà costituire elemento di valutazione nel giudizio complessivo della commissione.
- Il Laureato magistrale dimostra un livello adeguato di comunicazione in lingua straniera sia nella comprensione delle fonti richieste per studio e approfondimenti dei temi trattati (nell'ambito dei vari insegnamenti ma soprattutto in occasione della preparazione alla prova finale e durante attività di stage e tirocinio), sia a supporto delle attività di internazionalizzazione e soggiorni di studio previste nell'ambito di specifici progetti europei, e non, di mobilità studente.
Le abilità comunicative interpersonali vengono sviluppate principalmente nella partecipazione ad attività di laboratorio, prevalentemente organizzata in gruppi, e nella discussione di casi. Ulteriore occasione è costituita dall'attività di tirocinio e stage, e comunque nella predisposizione della relazione finale discussa in presenza di una commissione di laurea. I soggiorni di studio all'estero (internazionalizzazione) costituiscono una valida opportunità di crescita culturale e comunicativa per lo studente.
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi comunicativi avviene attraverso varie forme: le verifiche di esame previste nel percorso formativo (comunicazione orale e comunicazione scritta), soprattutto nei casi in cui l'insegnamento preveda la presentazione di risultati; le attività di laboratorio e dei workshop; la prova finale in cui il candidato presenta il risultato del lavoro svolto su una specifica area tematica; le abilità maturate in occasione di periodi di tirocinio e stage, dichiarate anche nelle relazioni dei tutor.
Autonomia di giudizio (making judgements)
La capacità di analisi posseduta dal Laureato magistrale in Design Sistema Moda gli consente di acquisire buoni livelli di autonomia di giudizio su argomenti relativi al proprio campo di studio, con particolare riferimento agli artefatti del comparto moda quali l'abbigliamento, la pelletteria e gli accessori. L'autonomia di giudizio è acquisita durante il percorso formativo ed è il frutto di diversi fattori. Le attività formative intraprese, essenzialmente caratterizzanti e affini che si riconducono agli ambiti del Design, dell'Ingegneria del Marketing e della Comunicazione, consentono al laureato di raggiungere un buon livello di padronanza nell'individuare le strategie ottimali nel campo del Fashion Design, dalla realizzazione dei concept innovativi alla gestione delle reti di distribuzione e di marketing e alla promozione del mercato. Maturano la capacità di condurre ricerche bibliografiche su fonti scientifiche e tecniche, basi di dati e documenti normativi di varia natura soprattutto, ma non esclusivamente, per la preparazione della prova finale. Tutto ciò consente al laureato magistrale in Design Sistema Moda di selezionare le informazioni rilevanti in un determinato contesto e di formulare giudizi autonomi ma rigorosi e tecnicamente condivisibili. Il raggiungimento del buon livello di autonomia di giudizio è dimostrato dal superamento delle prove di esame, scritte, orali o miste, dalla predisposizione degli elaborati come risultato delle attività di laboratorio e di gruppo, ma soprattutto in occasione della prova finale. La partecipazione ai laboratori e la redazione di elaborati di gruppo rappresenta infatti una metodica indispensabile per sviluppare ulteriormente la capacità di lavorare in team, di selezionare le informazioni rilevanti, di definire collegialmente le strategie, di giustificare, anche dialetticamente, le scelte effettuate. La partecipazione diretta, tramite stage formativo, ad attività caratteristiche del mondo dell'impresa e delle professioni offre allo studente importanti occasioni per sviluppare in modo autonomo le proprie capacità decisionali e di giudizio.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati sono capaci di elaborare e argomentare valutazioni e giudizi sulle qualità formali, funzionali, estetiche e simboliche degli artefatti del sistema industriale, nei settori di competenza della produzione industriale in particolare nei settori del fashion design, product design, communication design, service design.
I laureati sono inoltre in grado di ideare, argomentare e risolvere problemi progettuali anche complessi mediante l'identificazione, l'analisi e la valutazione delle alternative progettuali secondo un rigore teorico e metodologico mettendo anche in relazione l'elaborazione progettuale con il lavoro di altre persone. In tal modo sono capaci di operare in contesti più ampi ed interdisciplinari nei quali si richiede la soluzione di problematiche specifiche.
Tali capacità vengono stimolate tramite visite in azienda, attraverso la conduzione di studi ed interviste sul campo e la successiva analisi ed interpretazione dei dati; le suddette capacità vengono inoltre sollecitate mediante esempi guidati di valutazione delle soluzioni funzionali, tecnologiche, formali, estetiche simboliche ed emozionali di prodotti ed archetipi di riferimento e la loro relazione nel contesto sociale culturale ed economico di riferimento.
Particolare attenzione viene data alle attività di sintesi oltre che all'approfondimento di capacità specialistiche.
Gli strumenti didattici con cui tali capacità vengono conseguite e verificate consistono fondamentalmente in esercitazioni in aula, attività di laboratorio (informatico, sperimentale e sul campo) oltre che nel colloquio durante gli esami di profitto.
A complemento degli strumenti offerti per lo sviluppo di questa capacità nel percorso formativo lo studente usufruisce di visite guidate, stage e workshop.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I laureati sviluppano nel proprio percorso formativo le capacità di apprendimento necessarie per continuare in modo autonomo gli approfondimenti sia in campo professionale che scientifico. Tali capacità consentono di aggiornare continuamente le proprie conoscenze e competenze nel settore del design e dei fenomeni di costume, di individuare le prospettive e gli obiettivi per la propria formazione continua, anche intraprendendo studi più avanzati (master, corsi di dottorato), nonché di inserirsi negli ambienti di lavoro svolgendo attività lavorative in forma indipendente o di gruppo.
Le capacità di apprendimento vengono stimolate da un'impostazione della didattica che richiede la produzione di elaborati per diversi insegnamenti, con revisioni periodiche, che favoriscono l'auto-apprendimento. Le stesse capacità vengono stimolate nella preparazione del progetto e nella stesura della relazione che accompagna il progetto nella tesi di laurea, che ha infatti riconosciuto un numero adeguato di CFU.
L'individuazione dei risultati di apprendimento attesi sopra elencati è stata compiuta attraverso un lunga e intensa consultazione delle PI.
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Con riferimento al sistema di descrittori di Dublino i laureati del corso di laurea magistrale in Design Sistema Moda estendono le conoscenze, le competenze e le capacità progettuali nel campo del Design e del Fashion Design ad un livello tale da consentire, anche in collegamento con l'elaborazione della tesi di laurea, lo sviluppo di concept innovativi fino alla fase esecutiva. In particolare durante il corso di studio maturano competenze adeguate per poter impostare, ideare, risolvere e argomentare problemi progettuali e tecnici relativi al sistema prodotto, con specifica competenza per le variabili funzionali, morfologiche, estetiche e simboliche.
La loro capacità si estende al saper stabilire ed integrare nel contesto territoriale, le corrette relazioni tra progetto, sistema economico, sociale e produttivo di riferimento attraverso la scelta di metodologie adeguate, anche in relazione alla capacità di comprendere e analizzare compiutamente le esigenze dei destinatari del progetto stesso e dei soggetti interessati al processo di realizzazione.
Tali conoscenze vengono conseguite principalmente tramite la frequenza alle lezioni ed al lavoro in team durante i laboratori progettuali ad esse collegati che caratterizzano la forma didattica di questo corso di studio.
Trattandosi di un corso di studio applicativo, tali conoscenze vengono verificate mediante la pratica del progetto sia durante le esercitazioni che in sede di esame di profitto. Il livello di approfondimento comporta l'utilizzo di strumenti informatici dedicati al settore del design e della moda e la consultazione della letteratura di riferimento (testi, saggi articoli di carattere scientifico in libri e riviste del settore).
Le conoscenze metodologico-operative tipiche del design e della realtà produttiva ad esso connessa sono fornite oltre che durante la pratica progettuale nei laboratori anche tramite visite tecniche guidate e viaggi di studio, nonché mediante l'offerta di workshop tematici con aziende ed interventi e testimonianze di esperti e professionisti qualificati.
Motivi dell'uso nelle attività affini di settori già previsti dal decreto per la classe
SPS/08
Le attività affini sono necessarie per il completamento del processo formativo progettato.
ICAR/13
Le attività formative sono necessarie per rafforzare l'area del progetto negli aspetti più contemporanei della disciplina e, in questo caso, il rapporto tra il vestirsi e la società.
Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe
La proposta di attivazione di un ulteriore Corso di Laurea Magistrale nella classe di Laurea LM 12 Design, interamente dedicato al settore moda, fa riferimento a una serie di valutazioni di tipo strategico che riguardano:
a) un settore industriale che produce un terzo della ricchezza della regione Toscana con componenti verso l'export superiori alla media regionale e nazionale,
b) l'esigenza di mantenere e consolidare le posizioni professionali ed economiche già in essere e qualificarne ulteriormente il ruolo nella competizione internazionale del settore moda,
c) la capacità dell'Ateneo Fiorentino di integrare il sistema di conoscenze multisettoriali dei diversi settori disciplinari coinvolti in un sistema orientato verso un settore specifico, quello della moda, che rappresenta cultura, capacità di progetto, capacità di realizzazione industriale e di presenza particolarmente qualificata nella competizione e nello scenario internazionale.
Nella classe di laurea LM 12 Design è già presente, dal 2008-09, un CdL magistrale in Design, che offre una preparazione orientata a professionalità di tipo generalista del progetto di design, con una media di iscritti intorno a 100 unità/anno, che ha progressivamente formato un numero di laureati con qualifica di progettisti di design su tutte le competenze del settore. Il suo piano di studi prevede esperienze diversificate nei diversi settori applicativi del design, ma non specialistiche, per consentire la spendibilità del titolo di studio su tutte le opportunità che richiedono la formazione al progetto. I dati Alma Laurea confermano il soddisfacente placement lavorativo per questa laurea. Rispetto al tipo di formazione "per metodi" dell'attuale LM 12 Design, che forma al progetto, il corso di Fashion Design System – Design Sistema Moda prevede invece la formazione per competenze applicate a uno specifico settore, quello della moda, che rappresenta uno specifico culturale ed economico sui generis in grado di muovere professionalità, mestieri e risorse tali da generare un modello economico fortemente caratterizzato. Un comparto robusto e chiaramente riconoscibile, autonomo e in alcuni aspetti trainante verso altri settori. Il prodotto finale destinato al mercato della moda attiva filiere insospettabili che vanno dalla progettualità creativa alla ingegneria dei processi industriali, dai modelli di retail avanzati alle forme del marketing più sofisticate, estese su scala planetaria e con le inevitabili interfacce con i sistemi della comunicazione, del web e della dimensione globale del trading. Nella regione Toscana non sono presenti altri CdS nella stessa classe di laurea LM 12 salvo quello citato e la specificità di un CdS dedicato interamente al settore moda integra l'attuale offerta di formazione universitaria regionale.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il Corso di Laurea Magistrale in Design Sistema Moda risponde ad una manifesta necessità del comparto moda, territoriale e nazionale, che richiede figure professionali di alto profilo con specifiche competenze progettuali organizzative e gestionali nei settori produttivi dell'abbigliamento, della pelletteria e degli accessori moda, ma dotate anche di competenze nella gestione delle reti di distribuzione e di marketing, nonché di comunicazione e promozione di mercati di sbocco. L'individuazione degli obbiettivi formativi sotto elencati è stata compiuta attraverso un lunga e intensa consultazione delle PI.
Il Laureato Magistrale in Design Sistema Moda si caratterizza pertanto per una approfondita preparazione tecnica, tecnologica e metodologica nell'ambito dei processi di produzione, dei materiali e dei semilavorati per abbigliamento, pelletteria ed accessori moda, e delle relative attività organizzative, gestionali e di controllo. Il Laureato Magistrale è dotato inoltre di specifiche competenze per effettuare accurate analisi dei mutamenti socio-culturali e del mercato e per saper trasferire nel progetto e nel prodotto moda valori materiali ed immateriali, come ad esempio elaborare le strategie legate anche ai brand delle aziende di settore e alla comunicazione.
Il corso di Laurea Magistrale ha pertanto l'obiettivo di formare un progettista nel contesto particolare del Sistema Moda, una figura professionale di livello in grado di confrontarsi con le dinamiche dell'innovazione e della ricerca nel settore del Fashion System; un laureato che sappia gestire tutte le fasi del processo progettuale e attuativo, dalla scelta ed elaborazione delle strategie, al concept innovativo, fino alla realizzazione dei progetti, processi e prodotti tipici del fashion design.
In particolare, nell'ambito dell'organizzazione e gestione della progettazione, ingegnerizzazione e produzione il CdS si propone di formare una figura professionale in possesso di competenze specifiche per lo sviluppo di progetto (design manager) e la gestione del processo produttivo nel contesto moda in funzione anche delle tendenze di mercato. Attraverso le aree formative del Design e dell'Ingegneria potrà acquisire specifiche conoscenze e competenze, anche tecnologiche, per la gestione delle forniture (supply chain) e la gestione retail (fashion retail management), il controllo della qualità sia di prodotto che di processo, sempre in riferimento al contesto moda.
Attraverso il percorso formativo, ed in particolare delle aree del Marketing e della Comunicazione, il CdS è anche orientato a formare un professionista del sistema prodotto nelle diverse fasi che vanno dalla gestione delle reti di distribuzione e marketing nel settore moda, alla promozione, all'organizzazione dei mercati di sbocco. Obiettivo è quello di fornire conoscenze e competenze specifiche per una corretta organizzazione commerciale nel settore moda, anche in riferimento alla conduzione di rappresentanze e delegazioni commerciali, partecipazione ad eventi, apertura di show room e punti vendita. Il laureato magistrale potrà acquisire competenze specifiche per progettare e applicare modelli e-trading nonché per una corretta promozione e gestione della comunicazione.
Sintesi del parere del comitato regionale di coordinamento
COMITATO REGIONALE DI COORDINAMENTO DELLE UNIVERSITA' TOSCANE
Verbale dell'adunanza del 23 gennaio 2015
Il giorno 23 gennaio 2015, alle ore 11.00, si è svolta la riunione del Comitato Regionale di Coordinamento delle Università Toscane, convocato per via telematica con nota prot. n. 1306 pos. II-24 del 15 gennaio 2015, per trattare il seguente ordine del giorno:
1) Comunicazioni del Presidente;
2) Istituzione nuovi corsi di studio;
a) Università degli Studi di Firenze:
L-19 Scienze della formazione nel ciclo della vita;
LMG-01 Giurisprudenza italiana e tedesca (corso interateneo con Università di Colonia con rilascio titolo congiunto);
LM-12 Design Sistema Moda.
b) Università di Pisa:
LM-21 Bionics Engineering (interateneo con la Scuola S.Anna);
LM-61 Scienze della nutrizione umana.
3) Corsi di specializzazione sul sostegno;
4) TFA 2014-2015: attivazione Corsi.
5) Varie ed eventuali.
…omissis…
2) Istituzione nuovi corsi di studio;
a) Università degli Studi di Firenze:
L-19 Scienze della formazione nel ciclo della vita;
LMG-01 Giurisprudenza italiana e tedesca (corso interateneo con Università di Colonia con rilascio titolo congiunto);
LM-12 Design Sistema Moda.
Su invito del Presidente, la Prof.ssa Nozzoli Prorettore alla didattica dell'Università degli Studi di Firenze illustra i Corsi di Studio.
…omissis…
Il Comitato regionale di Coordinamento
Viste le Leggi sull'Istruzione universitaria;
Visto il DM 22/10/2004, n. 270, con il quale è stato approvato il Regolamento sull'autonomia didattica degli Atenei in sostituzione del DM 3/11/1999n. 509;
visto il D.M. 23/12/2013, n. 1059, "Autovalutazione, accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei Corsi di Studio e valutazione periodica. Adeguamenti e integrazioni al DM.30 gennaio 2013, n. 47, ";
Viste le motivazioni della progettazione dei Corsi di Studio;
Tenuto conto della spiegazione dei Corsi dalla Prof.ssa Nozzoli con la quale è stata illustrata la richiesta di parere sull'istituzione di due nuovi Cds e del materiale presentato dall'Area didattica e Servizi agli Studenti dell'Università degli Studi di Firenze;
tenuto conto delle considerazioni emerse durante la discussione;
esprime parere favorevole alla proposta di istituzione, da parte dell'Università degli Studi di Firenze, dei Corsi di Studio:
L 19 Scienze dell'Educazione e della Formazione (Scuola di Studi Umanistici e della Formazione); LM 12 Design Sistema Moda (Scuola di Architettura); LMG/01 Giurisprudenza – Laurea Magistrale Interateneo- (titolo congiunto in Giurisprudenza italiana e tedesca) (Scuola di Giurisprudenza).
(allegato estratto integrale)
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Istituzione del corso)
Il Corso di Studi in Design Sistema Moda è stato progettato nelle sue linee generali alla fine del 2013, e verificato con un'ampia consultazione nei mesi successivi. Il Comitato di Indirizzo dell'area Design (classe del CdS oggetto della presente proposta di attivazione) si è espresso favorevolmente nella seduta del 30 gennaio 2014 e in quella occasione sono state acquisite numerose lettere di adesione di enti, aziende e istituzioni locali consultate (in allegato).
Tra i firmatari delle lettere di adesione sono presenti istituzioni e enti locali quali la Regione Toscana, la Provincia di Firenze, le associazioni di Categoria, Assindustria Siena, Confartigianato, il Polo per l'Innovazione Cento, il CSM del Mobile e Arredamento. Il Sindaco del comune di Calenzano, dove sarà localizzato il CdS, all'interno del Design Campus e del relativo sistema di servizi, ha confermato la disponibilità e l'idoneità dei luoghi anche per la imminente disponibilità delle residenze universitarie e il nuovo edificio della biblioteca. Oltre alle opinioni espresse dai membri del comitato di Indirizzo e dagli enti firmatari delle lettere è documentata un'attività di consultazione delle PI più informale condotta dal referente del CdS Prof. Vincenzo Legnante, e da altri docenti proponenti il CdS, nel corso di un lungo arco di tempo che dal gennaio 2014 arriva sino al gennaio 2015. Tali consultazioni hanno riguardato non soltanto gli sbocchi occupazionali del CdS ma anche gli obiettivi formativi, le figure professionali, le funzioni e le competenze e i risultati di apprendimento attesi e sono avvenute anche grazie al rapporto molto stretto e consolidato che l'esistente LM-12 Design ha instaurato con le diverse PI operanti sul territorio attraverso la collaborazione realizzata mediante i tirocini, le tesi di laurea svolte dagli studenti presso le aziende e l'attivazione di due laboratori università-impresa nel settore moda presso il Design Campus della sede di Calenzano. Tali contatti quasi giornalieri e sistemici hanno reso possibile le numerose consultazioni descritte nella relazione del professor Vincenzo Legnante riportata nell'allegato.
Gli enti, aziende ed istituzioni consultati a livello di comitato di indirizzo, o coinvolti attraverso le consultazioni sopra citate esprimono apprezzamento per l'iniziativa di un CdS di livello Magistrale che integra un sistema di competenze e professionalità di estrema importanza per il sistema produttivo regionale. In tutte le motivazioni si sottolinea la capacità dell'economia regionale di assorbire i laureati e trarre vantaggio dalla offerta professionale per un settore decisamente maturo che richiede la qualificazione continua dei suoi operatori. Il comparto moda, nelle sue diverse articolazioni, rappresenta poco meno di un terzo del PIL regionale ed ha importanti sbocchi verso l'export. Nella Regione Toscana in particolare non sono presenti offerte formative di tipo universitario in questo settore. Operano invece una pluralità di istituti di tipo privatistico, che rispondono a una domanda di formazione molto sostenuta con forte provenienza extraregionale e internazionale.
Ai fini della proposta di istituzione del Corso di Studi i proponenti hanno consultato studi di settore, documenti e studi di varia tipologia privilegiando, per la specificità del contesto regionale descritto, quelli dedicati al comparto moda in Toscana. Sono stati tuttavia punti di riferimento importanti anche alcune analisi della situazione nazionale e internazionale (in particolare è fondamentale il rapporto della Commissione Europea Design for Growth and Prosperity, Commissione Europea-Unigrafia, Helsinki, 2012). Nell'allegato sono elencati i documenti di varia tipologia consultati con l'indicazione degli elementi che di ciascun studio hanno contribuito alla valutazione della domanda di formazione e alla progettazione del CdS (figure professionali ed esiti occupazionali dei laureati, obiettivi formativi specifici, risultati di apprendimento attesi).
Prima della formulazione degli obbiettivi formativi e dei risultati di apprendimento attesi è stato anche compiuto un confronto con CDS nazionali e internazionali che possono costituire importanti punti di riferimento, prendendo in esame i corsi attivati nell''area del Design presso il Politecnico di Milano (LM 12 Design for the Fashion System), presso l''Università IUAV di Venezia (LM 12 Design del prodotto della comunicazione visiva) e presso il Royal College of Art di Londra (Corso di studi in Fashion design). In nessuno dei tre casi sono stati rilevati gli elementi caratterizzanti del corso Design Sistema Moda (integrazione di competenze nelle aree del progetto, dell''ingegneria, dell''economia e del mercato, delle scienze umane) quanto piuttosto una forte accentuazione dell''aspetto stilistico (Londra), manageriale (Milano) e più orientato anche alla multimedialità (Venezia). Il confronto ha messo in rilievo la specificità del progetto del nuovo CDS, che è connessa anche alle caratteristiche del territorio regionale di riferimento nel quale il sistema industriale sotteso al sistema moda ha profonde e radicate implicazioni con il tessuto industriale, con la storia dell'arte, con la sperimentazione e l'arte contemporanea e con un artigianato di assoluta eccellenza rispetto ad altri contesti e ad altre organizzazioni industriali. In tal senso il nuovo CDS arricchisce l'offerta formativa nazionale e internazionale e, stante anche le competenze di ricerca specifiche dei docenti coinvolti, non costituisce un duplicato di prestigiose realtà formative già esistenti.
Orientamento in ingresso
Le attività di orientamento in ingresso della Scuola di Architettura sono organizzate e coordinate dall'Ateneo, che opera attraverso il Delegato del Rettore all'Orientamento e l'Ufficio Orientamento - https://www.unifi.it/vp-11392-piano-di-orientamento.html -
I Delegati all'orientamento in ingresso della Scuola di Architettura partecipano ai progetti di Ateneo e organizzano eventi durante i quali presentano l'offerta formativa dei singoli Corsi di Studio.
L'Università di Firenze, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Toscana, inoltre, è da tempo impegnata in percorsi di orientamento informativo e formativo volti a facilitare nei giovani la transizione Scuola-Università. Le attività sono rivolte principalmente agli studenti delle classi III, IV e V della scuola secondaria di secondo grado, che vengono coinvolti in attività teorico-pratiche finalizzate, per la Scuola di Architettura, ad avvicinarli al mondo dell'Architettura, del Design, dell'Urbanistica e del Paesaggio, evidenziando gli ambiti lavorativi dei diversi percorsi di studio.
Orientamento e tutorato in itinere
L'attività di orientamento e tutorato in itinere svolto dalla Scuola di Architettura è dedicato alle attività comuni a tutti i CdS, come tirocini curricolari e stage, con la delega a ciascun CdS per la gestione delle problematiche relative alla carriera degli studenti. Per quanto riguarda la carriera degli studenti e la gestione delle singolarità i CdS della Scuola operano in piena autonomia con attività di counseling da parte dei Presidenti e dei delegati, sia con la rilevazione dei bisogni che attraverso l'assistenza nella compilazione dei piani di studio individuali, l'attività di orientamento in itinere, al fine di favorire la scelta da parte degli studenti del percorso formativo e l'attività di sostegno degli studenti in difficoltà.
Queste attività sono supportate dal servizio di tutorato (laureandi, neo-laureati e Dottorandi) per favorire la regolarità del percorso di studi.
Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno (tirocini e stage)
Tutti i CdS della Scuola di Architettura prevedono un periodo di formazione con il mondo del lavoro, secondo le indicazioni dei diversi Regolamenti didattici per durata e periodo.
Le strutture convenzionate con l'Ateneo per lo svolgimento dei tirocini sono gestite dal servizio di Ateneo St@ge online.
L'accesso al servizio è prevalentemente in modalità remota, con l'assistenza dei responsabili al tirocinio dei diversi CdS.
Il CdS offre un'ampia gamma di tipologie di tirocini e stage per completare la formazione con esperienze volte a orientare lo studente per il suo futuro inserimento nel mondo del lavoro.
Le esperienze sono svolte nel periodo:
- pre-laurea con il Tirocinio Curriculare;
- post-laurea con il Tirocinio extracurriculare;
Per potenziare l'offerta esperienziale dei tirocini e stage e favorire il rapporto tra Didattica e Ricerca i CdS, di concerto con i responsabili delle Unità di ricerca del Dipartimento, orientano gli studenti sulla scelta di enti pubblici e sui Laboratori di Ricerca del Dipartimento di Architettura - DidaLabs http://www.dida.unifi.it/vp-130-laboratori.html.
I DidaLabs, per loro missione e funzionamento, offrono l'opportunità di incrementare quella connessione tra didattica e ricerca preparando gli studenti alla scelta della formazione del 3° ciclo del Dottorato arricchendo la formazione rispetto all'uso di metodologie e strumenti avanzati per il progetto.
Per rispondere alla crescente esigenza di svolgere esperienze lavorative all'estero la Scuola ha potenziato la comunicazione e la procedura per lo svolgimento di tirocini/stage all'estero nell'ambito dei Paesi dell'UE ed extra-UE sia con la procedura di selezione Erasmus+ sia con procedura volontaria. I tirocini/stage all'estero sono previsti sia per i tirocini curriculari sia per i tirocini extracurriculari.
Grazie ai protocolli d'intesa siglati tra Ateneo e Regione Toscana gli studenti sono informati e guidati per l'accesso ai contribuiti del Progetto GiovaniSì.
Tutte le informazioni e procedure sono fornite sulle pagine della Scuola e per le specifiche su quelle dei CdS.
I temi del rapporto tra formazione e sbocchi professionali e tra caratterizzazione formativa delle Sedi Universitarie di Design sono stati oggetto del convegno "L'offerta formativa in Disegno industriale e Design. Insegnare/orientare/fare design" 23 e 24 maggio 2019, presso la Sede del Dipartimento di Architettura.
https://www.dida.unifi.it/vp-298-eventi-e-mostre.html
Pagina Tirocini nel sito web del CdS
https://www.fashionsystemdesign.unifi.it/vp-102-tirocinio.html
Assistenza e accordi per la mobilità internazionale degli studenti
La Scuola di Architettura aderisce al programma comunitario LLP/ERASMUS PLUS. Il Programma permette agli studenti iscritti ad un Corso di Laurea, Laurea Magistrale o ad un corso post-laurea di: trascorrere un periodo di studio (min 3 mesi max 12) presso un'Istituzione partner di uno dei paesi partecipanti al programma, seguire i corsi e gli stage, usufruire delle strutture universitarie, ottenere il riconoscimento degli eventuali esami superati, sviluppare il proprio tema di tesi, svolgere infine tirocini formativi curriculari (menzionati di seguito).
Inoltre, nell'ultimo triennio, la Scuola, in coerenza e cooperazione con il Rettorato, e in linea con le politiche per l'internazionalizzazione dei maggiori atenei italiani, ha esteso le opportunità di mobilità e scambio Erasmus anche ai paesi extra-UE nell'ambito di accordi internazionali di collaborazione scientifica, quale ambito privilegiato di scambi finalizzati alla ricerca e alla didattica
https://www.architettura.unifi.it/vp-348-universita-partners.html
Per facilitare la consultazione degli accordi è possibile consultare l'Atlante delle attività internazionali alla pagina http://www.dida.unifi.it/vp-347-atlante-delle-attivita-internazionali.html
L'Ufficio Erasmus e Mobilità Internazionale della Scuola di Architettura è situato nella Sede di Santa Teresa, via della Mattonaia, 8, Firenze
Per i Tirocini all'estero il servizio è gestito dall'Ufficio Tirocini e Stage della Scuola di Architettura, via della Mattonaia 8.
Per il CdLM il delegato all'internazionalizzazione è la prof.ssa Debora Giorgi.
Link alla pagina sul sito di Scuola:
http://www.architettura.unifi.it/ls-11-mobilita-internazionale.html
Link alla pagina del CdS sugli accordi internazionali:
http://www.design.unifi.it/vp-190-accordi-internazionali.html
Accompagnamento al lavoro
A livello di Ateneo è previsto il servizio "Orientamento al lavoro e Placement" che ha il compito di promuovere, sostenere, armonizzare e potenziare i servizi di orientamento in uscita delle singole Scuole. Il servizio offre al laureato informazioni e percorsi formativi utili per costruire un'identità professionale e progettare la sua carriera - https://www.unifi.it/vp-11161-placement.html Alle attività promosse dal Career Service - frutto di anni di ricerca scientifica condotta in Ateneo sulla materia dell'orientamento e del career counseling - contribuisce il rapporto continuo fra ricerca e sistemi produttivi che l'Università di Firenze ha potenziato attraverso la gestione delle attività di trasferimento tecnologico (Centro Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e Gestione dell'Incubatore - CsaVRI).
La funzione di supporto mirato a orientare e favorire le scelte degli studenti avviene attraverso una serie di servizi e di iniziative comunicate sul web, e sui social e direttamente con la email @stud.unifi.it. In particolare l'Ateneo offre servizi per: Career counseling e Life Designing; Formazione al Lavoro; Incontri con le imprese; Sviluppo dell'intraprendenza; Borse e Premi post-Laurea e una bacheca Cerca/offerte di lavoro.
La Scuola partecipa, con un suo delegato, ai lavori della Piattaforma Orientamento e Placement con un impegno di riunione periodiche volte allo sviluppo di un programma condiviso.
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Il CdS organizza periodicamente iniziative ed eventi finalizzati a far conoscere agli studenti le attività di singole aziende e più in generale le caratteristiche del sistema produttivo territoriale, e parallelamente a far conoscere alle aziende i risultati didattici del CdS.
Ogni anno vengono organizzati matching day finalizzati a favorire l'incontro tra le aziende e i giovani laureandi e neo laureati.
Il Corso di Studio in breve
Il corso in Fashion System Design è progettato con il fine di preparare le professionalità dedicate al settore- moda ed è costruito sulla base di una triplice dimensione disciplinare. La prima dimensione è quella della cultura del progetto, cioè la capacità di operare sintesi su sistemi conoscitivi complessi e la capacità di prefigurare scenari, situazioni, forme e modalità di una realtà in formazione. Il secondo aspetto che lo caratterizza è la dimensione attuativa: l'ingegneria industriale, nelle diverse articolazioni, consente di passare dal progetto al prodotto attraverso processi industriali che riguardano le tecnologie di fabbricazione e i modelli produttivi.
Infine la struttura della distribuzione, nelle modalità che la contemporaneità assegna alla comunicazione del prodotto, alle strategie di brand, alla complessa architettura comunicativo-promozionale che si concretizza in eventi e iniziative di largo respiro cui è affidata la parte finale del ciclo generatore di valore sul sistema moda. La distribuzione, il mercato mondiale, le strategie di posizionamento e di sviluppo, l'organizzazione dei network sono parti di un modello che trova esito nella efficiente organizzazione del sistema di promozione commerciale del prodotto, per il quale le professionalità sono, fino ad ora, state formate al di fuori dei canali universitari, spesso sul campo, per esperienze e apprendistato. L'esigenza di formazione universitaria qualificata di settore integra l'offerta di formazione che vede Firenze come polo di attrazione nazionale e internazionale di prima grandezza. La presenza di scuole e istituti di formazione di elevato livello nel fashion design rivelano una vocazione territoriale esplicita che lega in un nodo indissolubile la cultura del bello e la consuetudine con l'arte e l'artigianato di alta gamma con la capacità di produrre e generare valore all'interno di un sistema territoriale industriale e produttivo di grande vitalità.
Eventuali altre iniziative
Il CdS organizza periodicamente iniziative ed eventi finalizzati a far conoscere agli studenti le attività di singole aziende e più in generale le caratteristiche del sistema produttivo territoriale, e parallelamente a far conoscere alle aziende i risultati didattici del corso di Laurea Magistrale.
Ogni anno vengono organizzati matching day finalizzati a favorire l'incontro tra le aziende e i giovani laureandi e neo laureati.
Struttura organizzativa e responsabilità a livello di Ateneo
L'adozione di un Sistema Qualita' rappresenta per l'Ateneo fiorentino una decisione strategica che coinvolge tutti, a tutti i livelli, con lo scopo di migliorare la prestazione complessiva di UniFI negli ambiti istituzionali della formazione superiore, della ricerca e terza missione, e dell'organizzazione nel suo complesso.
E' compito degli Organi di governo dell'Ateneo -Rettore, Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Senato Accademico- definire la politica per l'Assicurazione della Qualita' e i relativi obiettivi. Agli Organi di Governo compete anche la promozione della politica e degli obiettivi nei confronti dell'intera organizzazione, secondo una logica di consapevolezza, condivisione e massimo coinvolgimento. Gli Organi assumono potere decisionale in merito alla eventuale ridefinizione del sistema di gestione per la qualita', alle azioni relative alla politica, agli obiettivi e al miglioramento in funzione della valutazione periodica dei risultati del sistema di AQ, delle informazioni e indicazioni del Presidio della Qualita' di Ateneo (PQA), degli esiti delle attivita' svolte dal Nucleo di Valutazione (NuV) e delle Commissioni Paritetiche Docenti- Studenti (CPDS), quest'ultime organizzate a livello di Scuola.
In una logica di AQ, gli Organi hanno deliberato (SA del 24 gennaio 2020 e DR n.207/25717 del 11 febbraio 2020) la costituzione dell'attuale Presidio della Qualita', struttura operativa con compiti attribuiti dagli Organi stessi in accordo anche con quanto previsto dalla Linee Guida ANVUR AVA. In tal senso il PQA svolge funzioni di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica, la ricerca e la terza missione, promuove la cultura per la qualità, svolge attività di pianificazione, sorveglianza e monitoraggio dei processi di AQ, promuove il miglioramento continuo e supporta le strutture di ateneo, compresi Dipartimenti, Scuole e CdS, nella gestione e implementazione delle politiche e dei processi per l'AQ. Il PQA organizza, inoltre, attivita' di informazione/formazione per il personale a vario titolo coinvolto nel sistema di AQ, compresa la componente studentesca, svolge attivita' di auditing interno sull'organizzazione della formazione e la ricerca, organizza e sovrintende ad ulteriori iniziative in tema di attuazione delle politiche di AQ ricollegabili alle attivita' istituzionali di Ateneo. Il PQA stabilisce e controlla il rispetto dei tempi di attuazione delle procedure per l'AQ e verifica i contenuti dei documenti richiesti da ANVUR-AVA (SUA CdS, documenti di Riesame, Schede di monitoraggio dei CdS, SUA RD, Relazioni annuali delle CPDS, ecc.). Il PQA si interfaccia con le strutture interne dell'organizzazione di Ateneo, essenzialmente le strutture per la didattica e la ricerca (CdS, Dipartimenti e Scuole, loro delegati per l'AQ) con lo scopo di svolgere funzioni di promozione, sorveglianza e monitoraggio del miglioramento continuo della qualita' e di supporto all'organizzazione della AQ. Il PQA contribuisce alla gestione dei flussi informativi e documentali a supporto dei processi di assicurazione della qualita', con particolare attenzione a quelli da e verso gli Organi di governo, il NuV, le CPDS, i Dipartimenti, le Scuole ed i CdS. Il Presidio della Qualita' redige una Relazione annuale sul suo operato e relaziona gli Organi sullo stato di implementazione dei processi di AQ, sui risultati conseguiti e sulle iniziative da intraprendere.
Al Nucleo di Valutazione (NuV), organo di Ateneo (Statuto, art.17), competono le funzioni (Leggi 537/93, 370/99 e 240/2010) di valutazione interna relativamente alla gestione amministrativa, alle attività didattiche e di ricerca, agli interventi di sostegno al diritto allo studio, attraverso la verifica del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, dell'imparzialita' e del buon andamento dell'azione amministrativa, della produttivita' della didattica e della ricerca. In aggiunta alla Legge 240/2010 il DM 987/16 attribuisce al NuV ulteriori compiti che riguardano la valutazione della politica di AQ in funzione anche delle risorse disponibili, la valutazione di efficienza ed efficacia dei processi e della struttura organizzativa dell'Ateneo nonché delle azioni di miglioramento, la valutazione e messa in atto dell'AQ per la formazione e la ricerca a livello di Corsi di Studio (CdS), Dipartimenti e Strutture di raccordo (Scuole). Il NuV accerta la persistenza dei requisiti quantitativi e qualitativi per l'accreditamento iniziale e periodico dei CdS e della Sede (Ateneo). Il NuV si configura come organo di valutazione interna di Ateneo e come tale si interfaccia con gli Organi di governo ed il Presidio della qualità. In tal senso effettua un'adeguata e documentata attivita' annuale di controllo ed indirizzo dell'AQ da cui risultano pareri, raccomandazioni ed indicazioni nei confronti del PQA e degli Organi di governo di Ateneo. Sono interlocutori esterni del NuV il MUR ed l'ANVUR.
L'organizzazione del sistema di AQ di Ateneo coinvolge anche le strutture operative: Dipartimenti, Scuole, CdS. A livello di Scuola, intesa come struttura di raccordo e coordinamento dell'offerta formativa (Statuto, art.30), e' presente la CPDS Commissione Paritetica Docenti-Studenti (Statuto, art.31 et al.) quale osservatorio permanente sulle attivita' didattiche. Informazioni su composizione, funzioni e compiti della CPDS sono riportate di seguito. Preme qui sottolineare il ruolo di valutazione svolto dalla Commissione relativamente all'offerta formativa della Scuola in cui essa e' incardinata e ai servizi agli studenti, ruolo valutativo che per certi aspetti si ricollega a quello svolto dal NuV a livello gerarchico più elevato. L'attivita' della CPDS si concretizza con una Relazione annuale trasmessa al NuV e agli Organi di governo, oltre che al PQA in qualita' di struttura di supporto. L'Ateneo considera la Relazione annuale della CPDS un punto cardine del processo di AQ per la didattica e del miglioramento continuo dell'offerta formativa e dei servizi agli studenti. La relazione costituisce un elemento essenziale per la procedura di Riesame Ciclico dei CdS e deve essere discussa e recepita nei contesti collegiali (es. Consiglio di Corso di Studio, Consiglio di Dipartimento, Consiglio di Scuola).
A livello di Corso di studio (o gruppi di CdS) il sistema di AQ prevede la costituzione di una specifica commissione, denominata Gruppo di Riesame (GdR), comprendente la componente studentesca, con compiti di autovalutazione dell'offerta formativa erogata dal CdS. L'attivita' svolta, opportunamente documentata, mira al miglioramento della didattica e dei servizi agli studenti. In una logica di sistema, il CdS si uniforma alle politiche e agli obiettivi, sia strategici che operativi, definiti a livello di Ateneo. Il Responsabile (Presidente) del GdR si raccorda con il Referente di Scuola per la qualita' ed il Consiglio di CdS. L'attivita' del GdR e' documentata attraverso gli esiti delle riunioni effettuate nel corso dell'anno e, soprattutto, da riunioni ad hoc per l'analisi delle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA) e la predisposizione del Rapporto di Riesame Ciclico.
I Dipartimenti sono coinvolti nell'organizzazione per l'AQ sia per la didattica che per la ricerca ed il trasferimento tecnologico. A seguito della Legge 240/2010 l'offerta didattica e', come noto, incardinata nei Dipartimenti i quali, sul fronte della ricerca ed il trasferimento tecnologico, sono impegnati periodicamente nella redazione di un documento di sintesi: la Relazione annuale dipartimentale. In attesa della revisione da parte di ANVUR della SUA-RD, l'Ateneo ha predisposto una forma di presentazione dei risultati sulla base delle indicazioni ANVUR (e quindi anche delle recenti Linee Guida ANVUR per la Terza missione) e di esigenze di Ateneo per la valutazione di efficienza ed efficacia degli obiettivi perseguiti dal Dipartimento.
Dettagli sull'Organizzazione di Ateneo per l'AQ sono presenti nelle pagine del Presidio Qualità: https://www.unifi.it/upload/sub/quality/assicurazione_qualita/15_AQ.pdf
Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio
Vengono indicate nominativamente l'organizzazione e le responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio, la composizione del Gruppo di riesame (GdR) e una descrizione delle attività svolte dal Gruppo.
Attualmente l'attività di autovalutazione viene condotta dal GdR appositamente nominato dal CdS e composto da figure che operano a diverso titolo nel CdS stesso, al fine di approdare ad un'analisi quanto più possibile completa ed equilibrata del CdS, attraverso il contributo e la collaborazione dei diversi soggetti interessati.
Il GdR è coordinato da un presidente, nominato dal CdS, che è responsabile del processo di autovalutazione nonché dei contenuti dei Rapporti di Riesame.
Composizione del Gruppo di Riesame:
- Elisabetta Cianfanelli - Presidente CdLM
- Elisabetta Benelli - Vicepresidente del CdS, Responsabile del Riesame
- Gianfranco Lotti - Rappresentante del mondo del lavoro;
- Alessandro Spennato - Personale T/A
- Federico Del Guerra - Rappresentante studenti
- Federica Marvulli - Rappresentante studenti
- Leonardo Giliberti - Rappresentante studenti
Il GdR si avvale di informazioni provenienti da vari uffici (Presidenza, Strutture didattiche, Presidio per la Qualità di Ateneo e Nucleo di Valutazione, ecc.) nonché informazioni fornite da SIAF (Servizi Informatici dell'Ateneo Fiorentino) e dall'Ufficio Servizi statistici di Ateneo.
Il GdR si raccorda con il Presidente e con il vice-Presidente del CdS.
Programmazione dei lavori e scadenze di attuazione delle iniziative
Per il CdLM in Fashion System Design, istituito nell'a.a. 2015/2016, abbiamo rilevato la necessità di attuare una modifica dell'Ordinamento dettata dalla volontà di accrescere le potenzialità occupazionali dei laureati. Si pensi all'importanza crescente delle:
- discipline legate al wearable design, al design dell'interfaccia, all'Internet of Things.
- componenti immateriali del prodotto moda che sempre più appaiono importanti per la competitività di imprese, amministrazioni, enti e territori.
- discipline connesse alla tutela del prodotto
- discipline rivolte agli aspetti dell'innovazione sociale
Tale modifica attuata nell'a.a. 2020/21, ha previsto l'inserimento di una nuova disciplina, Social innovation design ICAR 13 (6CFU) - ritenuta fondamentali per la formazione del laureato in Design Sistema Moda e per rispondere alle specifiche richieste del mondo imprenditoriale.
Si evidenzia inoltre, quale azione prioritaria, la necessità di implementare la comunicazione del CdLM a livello locale, nazionale e internazionale.
A tal fine le attività del CdL verranno presentate in occasione delle numerose e diversificate iniziative promosse dall'Università di Firenze (Alternanza scuola-università, Open Day, Giorni da matricola, UniversityLab, Conoscenze, competenze, esperienze e altre iniziative) e durante fiere e saloni dell'orientamento e della formazione universitaria. Inoltre il Presidente del CdLM intende prendere contatti con le principali Agenzie di valorizzazione dell'attività didattica. Il Presidente in seguito all'emergenza sanitaria COVID-19 ha intenzione di valorizzare tutte le iniziative di comunicazione attraverso social e open day su piattaforme digitali.
Al fine di monitorare la qualità dei processi interni sia di insegnamento che di servizi offerti, il Cds ha elaborato una serie di miglioramenti:
-potenziamento delle azioni di coordinamento tra i contenuti teorico-applicativi delle materie di base ed i contenuti prettamente metodologico-progettuali dei laboratori;
-implementazione e costante aggiornamento delle informazioni presenti sul sito web del CdLM.
Il CdS intende attribuire molta importanza all'iniziativa di internazionalizzazione tra gli studenti del I e del II anno. Il CdS si impegna a favorire l'iniziativa attraverso una maggiore flessibilità nel riconoscimento degli esami sostenuti all'estero e delle attività di tirocinio.
Data l'emergenza della situazione pandemica che si è venuta a creare il CdS ha acquisito la capacità di fornire alcune parti dei corsi su piattaforma on line favorendo lo sviluppo di un'erogazione della didattica in versione blended.
Efficacia Esterna
Corso di recente attivazione per il quale non sono ancora disponibili dati relativi all'efficacia esterna.
Riesame annuale
L'attivita' di Riesame del sistema di Assicurazione della Qualita' è condotta a diversi livelli.
A livello di Ateneo il contributo e' fornito prevalentemente dal Presidio della Qualita' il quale, nel ruolo di struttura operativa, svolge funzioni
di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica, la ricerca e la terza missione.
Gli esiti dell'attività di monitoraggio sviluppata dal Presidio costituiscono l'input per l'individuazione delle aree di miglioramento e del processo
di revisione. In logica di sistema, il riesame viene poi svolto dal CdS ogni anno. Nell'ambito di tale attivita' rientra l'analisi critica degli indicatori
presenti nelle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA). In tal senso l'attivita' di riesame si concretizza, annualmente,
con un sintetico commento fatto dal CdS sugli indicatori al fine di individuare e proporre azioni di miglioramento su criticità eventualmente emerse.
Come da indicazione ANVUR, non è più prevista la redazione formale di un Rapporto di Riesame Annuale ma, in sostituzione, una relazione di commento
agli indicatori delle SMA con scadenza 31 dicembre di ogni anno.
Ad integrazione di questa attivita' potra' essere previsto un Riesame più approfondito (Riesame ciclico), da effettuarsi
con scadenza periodica, massimo quinquennale, che riguarda ulteriori aspetti, rispetto a quanto previsto dalle SMA,
tra cui analisi relative ai principali mutamenti del CdS nel corso degli ultimi anni, valutazione sull'esperienza dello studente
(attività e i servizi agli studenti, percorso formativo e valutazione della didattica, gestione dell'internazionalizzazione, ecc.),
le risorse del CdS (infrastrutturale e di personale), il monitoraggio e la valutazione. Il Riesame ciclico, quando previsto,
si concretizza con un Rapporto (Rapporto di Riesame Ciclico) che integra comunque la relazione di commento alle SMA. Sia il Rapporto di Riesame
Ciclico che la relazione di commento alle SMA sono portati all'approvazione del Consiglio di CdS.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione - Scheda SUA
Il corso magistrale in Fashion System Design – Sistema Moda prevede la formazione per conoscenze applicate allo specifico settore della moda e rappresenta un percorso più specifico rispetto al CdLM in Design di impronta più generalista, che forma al progetto.
La denominazione risulta chiara e aderente allo specifico ambito formativo e professionale.
Gli obiettivi formativi specifici, quali indicati nella proposta di ordinamento, risultano genericamente soddisfatti. I risultati di apprendimento sono indicati, ma talvolta sono generici.
Il corso presenta i requisiti richiesti dall'ordinamento in ordine alla prova finale, al numero minimo di credito formativi per le attività formative (base, caratterizzanti, a scelta dello studente, ulteriori attività).
La consultazione con le organizzazione rappresentative a livello locale e della produzione, servizi, professione è stata effettuata quasi esclusivamente sugli sbocchi occupazionali.
Ricorrono i requisiti richiesti dall'ordinamento in ordine alle informazioni concernenti gli sbocchi occupazionali e professionali, il tipo di preparazione iniziale e le relative modalità di verifica.
Le risorse di docenza presenti nei Dipartimenti interessati non permettono la copertura di tutti gli insegnamenti da attivare ed è previsto il ricorso a contratti per il 22% dei CFU, in misura lievemente superiore rispetto alla soglia stabilita dall'Ateneo ed in SSD fortemente già sofferenti.
Le aule e le strutture didattiche del corso sono indicate ed appaiono adeguate.
La verifica della rispondenza ai criteri valutativi della linee guida ANVUR per le valutazioni pre-attivazione dei corsi di studio da parte dei CEV risulta nel complesso sufficientemente positiva.
In considerazione di quanto emerso, il Nucleo ritiene che la proposta di istituzione del nuovo corso di Fashion System Design – Sistema Moda sia adeguatamente motivata, formulata in modo aderente alle indicazioni normative e accompagnata da appropriata documentazione.
Suscitano qualche perplessità l'eterogeneità delle lauree previste per l'accesso al CdLM che può rendere difficile l'organizzazione di corsi di livello magistrale e si rilevano criticità conseguenti al carico didattico dei SSD interessati.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Consultazioni successive)
La Scuola di Architettura prevede due Comitati di Indirizzo distinti per le discipline Ordinistiche (Architettura, Urbanistica e Paesaggio) e le discipline non vincolate all'iscrizione a un Ordine professionale (Design). Questa distinzione prevede Calendari di convocazione distinti e problematiche distinte, in quanto le parti sociali interessate e gli stakeholder di riferimento sono diversi.
Il Comitato di Indirizzo a cui fanno riferimento i CdS in area Architettura, Urbanistica e Paesaggio (L-17, L-21, LM-4, LM-4cu, LM-48, LM-3/69), fa riferimento a un Ordine professionale (Architetti, Pianificatori e Conservatori e paesaggisti) a cui per legge sono vincolati gli iscritti per lo svolgimento della professione.
Il Comitato di Indirizzo per l'area del Design e Moda (L-4 Disegno Industriale, LM-12 Design, LM-12 Design Sistema Moda), che non hanno questo vincolo, hanno struttura e interlocutori diversi e svolgimento della professione con altre condizioni.
Questa scelta, adottata già dal 2003 dalla Facoltà di Architettura, è stata conservata ed ha generato l'attuale organizzazione operativa dei rispettivi Comitati.
In particolare il Comitato di area Design e Moda ha rappresentanze relazionate al mondo della produzione, non ha Ordini professionali di riferimento ma ha le rappresentanze di Consorzi e centri di servizio, una quota di rappresentanze di categoria industriale e del commercio, l'amministrazione che ospita il Campus, l'Associazione del Design ADI in quanto associazione di riferimento ma non obbligatoria, alcune aziende in prima persona e l'assessorato regionale alle attività produttive. Anche in questo caso vale la consuetudine della modalità di convocazione del Comitato differenziata: per le consultazioni di rilievo in seduta plenaria e più frequentemente per le relazioni dirette si adotta la modalità per gruppi di interesse.
Spesso nella sede del Design Campus si svolgono incontri di matching con aziende di settore, soprattutto nella fase di emanazione di Bandi regionali R&S, per la formazione del partenariato e per misurare l'interesse delle aziende verso i laureati dei CdL. In quelle sedi si raccolgono le osservazioni e le valutazioni dal mondo del lavoro direttamente implicato e interessato dai risultati della formazione universitaria. La presentazione dell'offerta didattica e di ricerca ha spazio negli incontri di valorizzazione della didattica e dei suoi risultati, quali mostre o eventi tematici, o preparazione di eventi di comunicazione verso le imprese, sia con incontri in sede o cicli mirati alla comunicazione (gli eventi Design Stories avviati nel 2015 e replicati negli anni successivi ne sono un esempio), ma anche presso sedi non universitarie, tipo fiere di settore, centri commerciali, expo dove la mostra dei lavori portati in esposizione è accompagnata da consultazioni dirette ed efficaci da parte degli stakeholder.
I due comitati di indirizzo hanno vite e calendari autonomi, con rare intersezioni. Sono purtuttavia entrambi esito di un medesimo approccio e dello stesso processo decisionale che vede la Scuola come struttura di coordinamento e di indirizzo.
Ovviamente ogni Corso di studi, a seguito di questo tipo di consultazioni, adotta in modalità formale le valutazioni di ciascun singolo evento, lo comunica all'assemblea dei docenti e rappresentanti degli studenti nei Consigli di Corso di laurea e lo approva nella seduta successiva in modalità di allegato. La raccolta del calendario degli eventi resta in forma di archivio in segreteria di CdL e la formalizzazione degli stessi nei verbali dei Consigli di Corso di laurea.
Modalità di svolgimento della prova finale
Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve avere acquisito tutti i crediti nelle restanti attività formative previste dal Regolamento Didattico del Corso di Studio. La prova finale pari a 18 cfu - (tesi di laurea) consiste nell'elaborazione e nella discussione di un progetto originale e di qualità alta correlato da un modello o prototipo tridimensionale realizzato anche in collaborazione ed in stretto rapporto con il tirocinio (12 cfu) effettuato.
L'argomento della tesi dovrà essere concordato con un docente che se ne assume la responsabilità. Per conseguire la Laurea Magistrale in Design Sistema Moda lo studente deve avere acquisito 120 cfu.
Modalità di ammissione
Per essere ammessi al corso di studio occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Prima dell'iscrizione deve essere accertato il possesso dei requisiti curriculari e verificata l'adeguatezza della personale preparazione, secondo le modalità di seguito specificate.
All'iscritto alla Laurea Magistrale in Design Sistema Moda sono richieste in entrata:
- competenze relative al disegno a mano libera;
- la conoscenza base di programmi di disegno 2D e 3D;
- la conoscenza base di programmi per la comunicazione;
- conoscenze base sui materiali ed i processi produttivi;
- nozioni relative alla storia del design;
- nozioni di base relative alle scienze sociali ed al marketing.
Tali conoscenze sono acquisite attraverso il possesso di Laurea di I livello nella Classe L-4 Disegno industriale o di altra Laurea o Titolo equiparato italiano o straniero riconosciuto idoneo.
Per gli studenti madrelingua italiana l'ammissione al corso è comunque subordinata alla conoscenza di almeno una lingua europea - inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese, oltre l'italiano - livello B2 certificato o attestazioni di esami di lingua straniera sostenuti dagli studenti nel precedente corso di studi o superamento dello specifico test di ingresso presso il CLA - Centro Linguistico di Ateneo. Nel caso di certificati esterni al CLA, il certificato di conoscenza linguistica dovrà essere inviato via mail alla segreteria didattica di Design Campus - segr@design.unifi.it. entro la data di immatricolazione.
Per gli studenti di madre lingua non italiana è richiesta la conoscenza della lingua italiana - livello B2 certificato o superamento dello specifico test di ingresso presso il CLA - ad eccezione di studenti provenienti nel quadro di specifici accordi per i quali si rimanda alle regole ivi definite. Nel caso di certificati esterni al CLA, il certificato di conoscenza linguistica dovrà essere inviato via mail alla segreteria didattica di Design Campus - segr@design.unifi.it. entro la data di immatricolazione.
Per gli studenti con disabilità/DSA potranno essere previste, in accordo col CLA, modalità adattate di esame a seconda della tipologia di disabilità/DSA.
Per maggiori informazioni sui servizi offerti dal CLA: www.cla.unifi.it.
Possono accedere al corso di Laurea Magistrale in Design Sistema Moda i laureati in Disegno Industriale (Classe L-4 e Classe 42) e coloro che siano in possesso di titolo di studio equipollente.
In classi differenti da quelle sopra citate, i requisiti curriculari sono individuati in 30 CFU complessivi acquisiti nel settore disciplinare ICAR/13.
Il Comitato per la Didattica valuta il percorso formativo e attribuisce eventuali integrazioni curriculari, che devono essere soddisfatte prima dell'iscrizione alla Laurea Magistrale.
Nel caso di votazione di Laurea inferiore a 95/110 il Comitato per la Didattica effettua un colloquio e una valutazione del portfolio ai fini della verifica della preparazione personale.
Il giudizio del Comitato è insindacabile.