Laurea in Architettura, Università di Firenze, 1974. Diploma di Perfezionamento in Storia dell’Arte Medievale e Moderna, Università di Bologna, 1977. Ricercatore universitario, Università di Firenze, Storia dell’Architettura, 1981. Professore associato, Università di Firenze, 1992. Professore straordinario, 1995. Professore ordinario di Storia dell’Architettura, Università di Firenze, 1998.
Partecipazione al Collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica, dal 1995.Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica, 2000-2008. Direttore del Dipartimento di Storia dell’Architettura e della Città, 2003-2008. Responsabile di unità locali per ricerche nazionali PRIN nel 2000, 2005, 2007. Direttore scientifico della rivista “Opus Incertum”, Università di Firenze, dal 2006 al 2012. Componente del Consiglio Scientifico della rivista “Opus Incertum” dal 2006.Accademico ordinario della classe di Lettere e Arti dell’Accademia Nazionale Virgiliana, Mantova, dal 2007. Componente del Consiglio Scientifico del Centro Internazionale di Studi di Architettura “Andrea Palladio” dal 2012.
Le pubblicazioni, comprese in un arco cronologico che va dal Quattrocento al Novecento, dedicano particolare attenzione all’architettura rinascimentale. Fra gli studi quattrocenteschi, si segnalano: Brunelleschi e l’Ospedale degli Innocenti, Alberti e la cappella Rucellai, Giuliano da Sangallo, la villa di Poggio a Caiano e la chiesa della Madonna dell’Umiltà a Pistoia, e temi come le chiese a pianta centrale.
Il nucleo più consistente di saggi e volumi illustra l’architettura cinquecentesca, privilegiando la cultura artistica di Firenze e Mantova. Fanno riferimento all’ambiente fiorentino le indagini sui palazzi del secondo Cinquecento, le residenze di Cosimo I e di Eleonora di Toledo, le architetture mercantili, il collezionismo dei disegni di architettura di Michelangelo, i rapporti di Palladio con Firenze, la villa dei Collazzi. Riguardano l’attività architettonica di Ammannati le ricerche sul ponte a Santa Trinita, gli interventi a palazzo Pitti, le finestre inginocchiate, le relazioni fra architettura e scultura.
Due saggi ripercorrono l’architettura a Mantova nel Cinquecento e un contributo specifico illustra le residenze di campagna di Isabella d’Este. Alla personalità artistica e alle opere di Giulio Romano sono dedicati i maggiori approfondimenti, a cominciare dai volumi su palazzo Te, con un’analisi sistematica dell’apparato decorativo della villa. Altre pubblicazioni di soggetto giuliesco riguardano la formazione artistica a Roma, gli apparati trionfali in onore di Carlo V, l’attività di “superiore delle strade”, la porta Giulia, la cappella Castiglioni nel santuario delle Grazie, la camera Imperiale nel palazzo Ducale, i camini.
Le ricerche sul Settecento hanno come oggetto l’architettura lombarda nell’età di Maria Teresa d’Austria e di Giuseppe II. Oltre agli articoli su Piermarini, vanno citati il coordinamento delle mostre sull’Accademia di Belle Arti di Mantova e su Mantova nel Settecento, con i saggi nei relativi cataloghi, e due interventi sui disegni di palazzo Te realizzati da Charles Percier.
Il settore contemporaneo comprende vari scritti su Giovanni Michelucci e Aldo Andreani, un quadro d’assieme sull’architettura italiana del secondo Novecento, approfondimenti sulla ricostruzione fiorentina e sull’ambiente veneziano. L’interesse per l’architettura americana, e in particolare per le concezioni di Robert Venturi, si riflette nel volume Venturi, Scott Brown e Associati.
Gli esami proseguono il 28 giugno, ore 11.30, a San Clemente.
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