Il ricevimento si tiene presso la Sezione "Materiali e Strutture" del Dipartimento di Architettura, in piazza Brunelleschi 6, Firenze. La sede della Sezione coincide con l'ex Dipartimento di Costruzioni e Restauro della precedente denominazione.
Orario standard: Giovedì alle ore 15.40
L'attività di revisione riprende, dopo la pausa estiva, con giovedì 29 agosto '19. Al momento, essendo sospesa la missione estera programmata per inizio settembre, l'attività di revisione rispetta il calendario standard.
Per accedere al ricevimento è richiesta, sempre, una prenotazione via mail (almeno con 24 ore di anticipo salvo casi straordinari). Questo permette al docente di assumere altri impegni in assenza di richieste di revisione e gli dà il tempo di rispondere avvisando di eventuali impreviste sospensioni. A partire dal 1 Aprile '14 questa procedura è obbligatoria anche per motivi logistici: infatti la sede di Brunelleschi ha perso il suo ultimo "custode" (causa pensionamento) e non si può entrare nella struttura se non è presente il docente di riferimento (al quale bisogna "annunciarsi" tramite citofono).
Note:
Il ricevimento studenti è garantito per tutto l'anno accademico (fatti salvi i periodi di vacanza); pur tuttavia può accadere che impegni istituzionali (commissioni, missioni, congressi etc.) possano far saltare (o consigliare uno slittamento di) alcune revisioni. In questo caso cercherò di darne segnalazione, entro le 24 ore precedenti la revisione coinvolta, su questo sito web. In questo modo spero di evitare ogni disagio agli studenti, soprattutto pendolari.
Ugo Tonietti, architetto, è professore associato di Scienza delle Costruzioni presso i Corsi di laurea che fanno riferimento al Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze. L'attività di ricerca si inquadra, nell'ambito dei temi classici della Scienza delle Costruzioni, prevalentemente nel settore che si occupa del comportamento dei sistemi costruiti con materiali tradizionali (pietre, murature, terra cruda). La parte più recente dell'attività scientifica è rivolta alle problematiche connesse con l'esigenza di recupero dell'efficienza statica (e delle prestazioni fisico-meccaniche) di elementi o sistemi strutturali dell'edilizia storica. Caratteristica del profilo scientifico è l'attenzione agli aspetti tecnico costruttivi del patrimonio esistente ritenuti condizionanti sia i procedimenti d'indagine che le metodologie di modellazione e di progettazione degli interventi di recupero. Per questa ragione ampi sono i legami con l'attività sperimentale e con le indagini sul campo. Oggetto di studio, nel corso degli ultimi anni, il comportamento meccanico di elementi strutturali quali archi, volte e cupole visti in relazione alle tecniche di esecuzione ed ai materiali e alla cultura costruttiva che ha ne ha suggerito le specifiche soluzioni. Una direttrice specifica di ricerca ha interessato i problemi di natura sismica, e le vulnerabilità specifiche cui il Patrimonio Culturale è esposto. Gli interessi per gli aspetti conservativi hanno indirizzato la ricerca sulle tecniche di rinforzo tradizionali ed innovative, ma cui è sempre richiesta coerenza e compatibilità con l'identità strutturale dei sistemi originari. In questo ambito molta l'attività sperimentale volta alla valutazione degli effetti indotti dall'applicazione di tecniche e materiali innovativi sempre più utilizzati negli interventi di restauro. Gli ultimi esiti di tale attività riguardano l'indagine del comportamento meccanico di particolari tipologie di compositi identificati dall'utilizzo di matrici inorganiche associate a reti in vetro o carbonio, la cui capacità di rinforzo è comparabile con i tradizionali compositi ma che presentano, come materiale, aspetti di compatibilità, durata, modalità di applicazione e duttilità di gran lunga preferibili per interventi antisismici e su manufatti di interesse storico. L'attività di ricerca è stata condotta con finanziamenti Miur 60%, C.N.R., Progetto finalizzato Beni Culturali (C.N.R.), progetto ReLuiss, progetti europei (cultura 2000).
Ha partecipato a numerose convenzioni di ricerca con Enti pubblici sul problema della valutazione della consistenza statica di monumenti e della salvaguardia dei centri storici (tra questi: S .Maria del Fiore e Palazzo Vecchio a Firenze; la cattedrale di Parma; il porticato della piazza di Ascoli Piceno; le mura di Ferrara; la cupola della chiesa dell'Umiltà a Pistoia; il centro storico di Ragusa Ibla).
Ha progettato, in collaborazione con la collega prof.ssa S. Briccoli Bati, il consolidamento strutturale della Cattedrale Romanica del XII secolo in San Leo (PU), dopo il terremoto del 1997, ricevendo successivamente l'incarico per la Direzione dei lavori (anni 2002-2006).
Recentemente ha seguito alcuni progetti di ricerca internazionali, relativi a costruzioni e centri storici murari ed in terra: Palazzo del Dey ad Algeri, Medina di Chefchauen (Marocco), Zagora (Marocco), Kalà di Elbasan (Albania). Dal 2007 fa parte, su invito della Delegazione archeologica francese in Afghanistan e del World Monument Found, in qualità di esperto di strutture antiche, di un pool interdisciplinare di ricercatori, per il quale ha messo a punto un piano di rinforzo dell'antica moschea (VIII secolo) di Noh-Gunbad in Balkh (Afghanistan). Per tale progetto è dal 2013 supervisore al consolidamento portato avanti dall'Aga Khan Trust for Culture, e tutt’ora in corso. Come responsabile del gruppo di ricerca dell'Università di Firenze, è stato chiamato ad indagare sulle strategie di recupero strutturale della cittadella di Shali (Siwa, Egitto) costruita nel XII secolo in blocchi di sale, attuando successivamente un intervento pilota. Dal 2008, a capo del team del Dipartimento di Costruzioni e Restauro, ha studiato, su incarico dell'Unesco e del WMF, le condizioni statiche del complesso di chiese rupestri di Lalibela (Etiopia), Patrimonio dell'Umanità, e su una di queste ha sviluppato un’indagine strutturale finalizzata alla redazione di un progetto pilota di consolidamento.Nel 2011, invitato da HYDEA come esperto di costruzioni storiche, insieme alla prof.ssa Luisa Rovero, ha sviluppato un’Indagine sulla consistenza statica della Fortezza di Jiayuguan. La fortezza, che si colloca al termine della Grande Muraglia, è Patrimonio dell’Umanità. Lo studio ha prodotto delle Linee guida per il progetto di consolidamento nell’ambito del Gansu Natural & Cultural Heritage Protection and Development Project finanziato dalla World Bank.Nel 2015 è stato responsabile del progetto di durata triennale Rediscovering vernacular earthquake-resistant knowledge: identification and analysis of built best practice in Chilean masonry architectural heritage invitato dalla Facoltà di Architettura e Urbanistica dell’Università del Cile.E’ membro del Roster di esperti Unesco coinvolti nella Protezione del Patrimonio Culturale Siriano (Emergency Safeguarding of the Syrian Cultural Heritage Project), attivato dal 2013.
Ha collaborato al progetto di ricerca PRIN 2005-07 finanziato dal MIUR, dal titolo Scientific, experimental and tacit knowledge and conservation actions of Earthen Architectural Heritage in Southern Italy: developing, testing and validating a Web-based Knowledge Management Tool.Negli anni 2006-07 ha partecipato, con l'unità del Dipartimento di Costruzioni, al Progetto di Ricerca Europeo Cultura 2000 Terra Incognita sulle costruzioni in terra cruda e, successivamente (anni 2008-09), al progetto Cupoles et Habitats (responsabile per l'Università di Firenze prof. S. Mecca).
E' coordinatore del Curriculum in Strutture e Restauro dell'Architettura e del Patrimonio Culturale nella Scuola di Dottorato in Architettura attivata presso Il Dipartimento di Architettura dell'università di Firenze. E stato professore nel corso post-laurea (anni 2006 e 2007) in Restauration et mise en valeur du patrimoine culturel immobilier", chiamato dal Minisètre de l'Enseignement Supérieur et de la Recherche d’Algerie. E’ docente di Statica e stabilità delle costruzioni murarie nel Laboratorio di Restauro presso il CdL Magistrale in Architettura dell'Università di Firenze. Insegna Problemi strutturali dei monumenti e dell’edilizia storica alla Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio dell’Università di Firenze.E’ membro Icomos.Collabora dal 2007 al settimanale LEFT- Avvenimenti con articoli e reportage sul patrimonio culturale e sulle culture costruttive in pericolo.
Gli interessi di tipo scientifico e accademico (legati in parte al Settore disciplinare) sono motivati da un generale interesse per le attività umane, nelle quali la natura dell'uomo, i suoi percorsi, la sua storia si evidenziano e si rappresentano. Allora anche il costruire e l'arte del costruire prima della scienza sono strumento di conoscenza, ampio e nobile, che gettano luce sulle capacità, sulla creatività degli esseri umani e sulla loro costante lotta contro ideologie e condizionamenti che, a partire dagli ultimi 3-4 millenni, sostengono la natura perversa e la pazzia insita nella nostra specie. Al contrario, a partire dal periodo fecondo e straordinario degli insedaimenti preistorici e dell'arte rupestre (quasi sicuramente femminile) gli esseri umani hanno mostrato una identità non aggressiva, fantasiosa, creativa e ingegnosa, capace di ribellarsi alla natura e di stabilire legami sociali profondi ed egualitari (senza penalizzazione delle donne).
La storia dei popoli e delle loro espressioni d'arte e dell'ingegno, prodotte anche nelle condizioni ingenue e spontanee, sono una miniera di informazioni e di emozioni. Questi interessi mi hanno portato a seguire le piste del Sahara algerino alla scoperta dei magnifici siti rupestri, ma poi a percorrere le culture nomadi e semplici del nord Africa e del Sahel, a spingermi in Mali, Egitto, Etiopia e poi in Siria, in Anatolia e in Afghanistan, lungo la cordigliera cilena e peruviana, coniugando il lavoro (anche scientifico) di salvaguardia del Patrimonio Culturale con l'intresse per le origini (non malate) dell'uomo e della donna.
Alle studentesse ed agli studenti che si iscriveranno all’esame di Fondamenti di Statica (che sono gli studenti che avevo in carico fino all'appello ultimo scorso) del 7 aprile 2020,
ho ricevuto ieri sera indicazioni, da parte della Scuola di Architettura e dell’Ateneo, circa le modalità con cui possiamo affrontare l’esame nelle complesse condizioni attuali.
Siamo obbligati a svolgere l’esame on line. A iscrizioni chiuse (la dead line è sabato 4/4 alle ore 23.59) vi comunicherò i dettagli relativi all’organizzazione specifica, trasmettendovi le istruzioni che caratterizzeranno la prova.
In questo momento posso dirvi come intendo gestire l’appello. Infatti vi sono diverse possibilità di azione ma queste vanno calibrate sulla tipologia d’insegnamento, sul numero di iscritti, sulle condizioni di operatività (rete e computer a disposizione), sull’orientamento del docente nel privilegiare alcuni aspetti invece di altri.
Io penso di svolgere la prova nella giornata di martedì 7. Poiché non posso rinunciare ad avere un riscontro della capacità dei candidati di risolvere un problema isostatico con la redazione di diagrammi di Taglio e Momento nonché di saper affrontare altri semplici argomenti, tutte procedure per le quali è necessaria una testimonianza scritta in diretta, penso che sarà necessario:
Poiché tutta questa organizzazione è assai complicata e onerosa, al fine di semplificare il più possibile quanto è in nostro potere semplificare, vi proporrò dei problemi elementari che uno studente preparato deve essere in grado di risolvere molto velocemente.
Vorrei adottare questo punto di vista: non proporre esercizi che richiedono una elaborazione anche solo leggermente impegnativa (analoga a quella delle nostre tradizionali prove scritte), bensì problemi molto semplici sul piano del calcolo ma da risolvere in tempi rapidi, così da mettere in evidenza la solidità dell’acquisizione dei concetti (uno studente ben preparato non deve avere difficoltà a dare una risposta corretta velocemente).
Un problema riguarderà, come anticipato, la risoluzione di uno schema isostatico, un secondo ed un terzo problema saranno relativi alla geometria delle masse, oppure alla cinematica, oppure alla teoria dei vettori, ovvero alle strutture reticolari. Il tempo massimo che avrete a disposizione è di un’ora, che scatterà dopo che avrò inviato a ciascuno di voi il testo del proprio compito. La prova sarà superata con almeno due dei 3 problemi risolti in modo adeguato. Ritengo che il tempo di un’ora sia anche un tempo congruo con la tenuta della connessione in contesti che possono essere molto differenziati.
A conclusione dell’ora dovrete fotografare (con un telefonino che terrete rovesciato davanti a voi durante la prova) la pagina o le pagine (al massimo due) con le soluzioni e inviarle subito via mail al mio indirizzo.
Se qualcosa va storto (collegamento che salta, tempi non rispettati, persone che interferiscono, condizioni di isolamento violate) l’esame viene dichiarato nullo e verrà ripetuto all’appello di giugno (salvo comportamenti dolosi dei quali interesserò la Scuola). Chi non potesse disporre nella attuale situazione, delle condizioni di collegamento previste per l’esame on line, dovrà informarmi; io ne informerò la Scuola e si troverà, dandosi il tempo necessario, una modalità alternativa.
PS: tutte le notazioni "tecniche e di gestione" derivano da indicazioni-istruzioni precise dell'Ateneo e della Scuola.
RACCOMANDAZIONE FORTE
Viste le difficoltà che ci costringono a soluzioni impervie e, vi assicuro, pesanti anche per noi docenti, chiedo agli studenti un serio esame personale che valuti se si è preparati sul serio o meno. Invito gli studenti consapevoli di avere criticità nella preparazione ad astenersi dal partecipare all’esame cancellando l’iscrizione o semplicemente comunicandomelo. In altre parole: non “buttarsi” a tentare la prova d’esame poiché questo va a detrimento della possibilità per gli altri di sostenere una prova in condizioni "umane", ma affrontarla solo con atteggiamento responsabile (non farsi sedurre dall'idea: è l'ultima possibilità col prof ...!).
Vi ringrazio sinceramente della collaborazione e della comprensione che vorrete fornire in questo difficile momento, ma so di poter contare sulla vostra sensibilità, intelligenza e anche inesauribile ottimismo.
Legenda
Date of birth: 04.11.1948. Nationality: Italian
Present position: Associate Professor, University of Florence
Key qualifications: Architect specialized in the conservation design of heritage sites and in structural problems of ancient and monumental buildings
Professional experience in heritage sites, World Heritage Sites.
Ugo Tonietti, architect, is associate professor of Structural Mechanics at the Department of Architecture (DIDA) of the University of Florence. The research activity developed is inherent in the field of the classical themes of Materials and Structural Mechanics, primarily in the sector that deals with the mechanical behaviour of traditional materials as for instance masonry, stones and earth. The latest part of the scientific activity is addressed to the theoretical-experimental analysis of the behaviour of structural elements realized in traditional building material and to problems that concern the safeguard both of the static efficiency and of physical-mechanics performances of structural systems in historical buildings. A particular characteristic of the scientific profile is the attention to the building techniques (and related materials) employed in existing historical buildings, believed to be important in the choice of the procedures of investigation, diagnosis and modelling-calculation methods for strengthening interventions. A specific research line concerned seismic problems and correlate anti-seismic old devices of ancient cultures, compared with contemporary strengthening strategies. Furthermore the interest for conservation and restoration produced also investigation campaigns, through laboratory tests, on the mechanical behavior of particular typologies of composite materials identified by the use of inorganic matrix (cement, lime, gypsum ..) combined with nets in innovative but also traditional “poor” (like plant fibers) nets, whose strengthening capacity is comparable with the traditional composites, but introduces aspects of compatibility, life, easiness of application and ductility much more preferable for anti-seismic reinforcements on historical or vernacular structures. The research activity has been developed with funds from Italian Ministry of University and Research, from Italian C.N.R., from Culture European Programs, from Unesco, from World Monument Funds and World Bank.In the past, he worked, participating to many conventions of search with Italian Public Institutions, concerning: Florence S. Maria del Fiore Dome, Parma Romanic Cathedral, Ascoli Piceno Ancient Square, Palazzo Vecchio in Florence, post Irpinian earthquake countries rehabilitation, Ferrara Walls, Vasari’s Madonna dell’Umiltà Dome. He designed the structural reinforcement (post 1997 Italian earthquake) for the XII century Romanic Cathedral in San Leo (Marche, Italy) and then he was charged with the direction of the strengthening works (2002-2006). After the earthquake in L’Aquila (2009) he carried out studies, in collaboration with a team of the Department of Architecture of Florence University, proposing “Guidelines for post seismic rehabilitation of old villages in L’Aquila Region”.Recently he attended at International research projects on ancient masonry and earthen buildings and towns: in 2005 on Chefchauen Medina (Marocco), “en soutien de la reconstruction après le tremblement de terre du février 2004 »; in 2006 on Elbasan historical town (Albania), in the context of " Pilot scheme for knowledge, conservation and improvement of Elbasan Kala Fortress, Albania" funded by Ministero Italiano dell'Università e della Ricerca. Beginning from 2007 he take part in the international team (as consultant for ancient masonry structural problems) that was charged on the part of DAFA (Delegation Archeologique Francoise en Afghanistan) to carry out the design of the restoration (and consolidation) of Hadji Piada ancient Mosque in Balkh (Afghanistan), whose strengthening works is still (2015) ongoing. Then he was in Siwa (Egypt), thanks to a research contract between Florence University and the “Associazione Giovanni Secco Suardo”, in order to evaluate the structural repair guide lines for the Middle Aged citadel of Shali (built with an unusual material as the salt blocks). In 2009 he carried out a pilot conservation action on Shali’s ancient city-walls. From 2008, as team leader of the Department of “Costruzioni and Restauro’s research unit, studies, on behalf of UNESCO (and WMF too), the static of Lalibela Rock-Hewn churches (World Heritage Site, Ethiopia). In particular he carried out the Structural Study for the Pilot Conservation Action Plan on Biet Gabriel Church. In 2011 he carried out, invited by HYDEA as structural expert of historic buildings, an “Investigation on the static consistency of the structural system of the Jiayuguan Great Wall Fortress and Guidelines for the consolidation design”, within the Gansu Natural & Cultural Heritage Protection and Development Project, funded by the World Bank. In 2005-07 he collaborated at research Program PRIN 2005-07 funded by MIUR, Ministero dell'istruzione dell'Università e della Ricerca, " Scientific, experimental and tacit knowledge and conservation actions of Earthen Architectural Heritage in Southern Italy: developing, testing and validating a Web-based Knowledge Management Tool". During 2006-7 years he took part, with the research unit of the “Dipartimento di Costruzioni”, in the European Culture 2000 Research Project, entitled “Terra Incognita”; subsequently (2008-09 years) he attended to “Cupoles et Habitats” European Culture Project with the team of Florence University. From 2015 he is joined in the project (lasting three years) "Rediscovering vernacular earthquake-resistant knowledge: identification and analysis of built best practice in Chilean masonry architectural heritage", invited by University of Chile. He participated in the Erasmus courses "Protection du Patrimoine architectural contre les séismes" coordinated by prof. M Save for the Faculty of Architecture of Mons, Athens, Paris, Florence. In the last years he has held courses of Strengthening of historical buildings at the Faculty of Architecture of Rome-La Sapienza and of Florence. In the biennium 2006-07 he was teacher in the post-graduate course on “Restauration et mise en valeur du patrimoine culturel immobilier”, invited by the Minisètre de l’Enseignement Supérieur et de la Recherche of Algeria”. He is professor of Structural problems of monuments and historical buildings at the Postgraduate School in Architectural and landscape Heritage of Florence University.He is the coordinator of the PhD Curriculum in Structures and conservation of architecture and cultural heritage, activated at the “PhD School of Architecture” of Florence University. From 2007 he contributes to LEFT-Avvenimenti Italian magazine with periodical reportages on Cultural Heritage.He is a member of the Roster of Experts (Unesco Teams) active in protecting Syrian cultural heritage, started in 2013 within the framework of the “Emergency Safeguarding of the Syrian Cultural Heritage Project,”.His scientific activity is evidenced by the participation in numerous International Conferences, by the presence in related Scientific Committees, and by the publications in Scientific Journals (Bibliometric Indicators: number of papers on Journals equal to 11; number of citations equal to 68; H-Index equal to 4). Seminar invitation (2012): Global threats for Architectural World Heritage: the blindness of modernity. In: The International Protection of Landscapes, UNESCO and International Traditional, Knowledge Institute, Florence (Italy). Seminar invitation (2013): Effectiveness and fallout of seismic retrofits in the traditional building cultures. In: Disaster-resistant building cultures: the ways forward, organised by CRAterre laboratory / Research Unit AE&CC National School of Architecture of Grenoble.He won awards for submitting papers to the International Conference on Vernacular Heritage, Sustainability and Earthen Architecture (Valencia 2014. VerSus 2014 - 2nd MEDITERRA - 2nd ResTAPIA):- Honorable Award for the best paper of Theme 4 (in Earthen Architecture: past, present and future):, written and presented by F. Fratini, M. Mattone, S. Rescic, C. Riminesi, L. Rovero, U. Tonietti, entitled The vernacular earthen architecture near Turin (Piedmont, Italy).- Honourable Award for the best paper of Theme 5 (in Vernacular Architecture: towards a sustainable future), written and presented by D. Omar Sidik, F. Ridolfi, L. Rovero and U. Tonietti, entitled: Diagonal tests on adobe panels reinforced by traditional and innovative anti-seismic retrofits.