Il Corso di Pianificazione dei sistemi di infrastrutture di trasporto si occupa di ragionare sul sistema delle
infrastrutture di trasporto, genericamente composto dalle reti di viabilità, dalle reti di mobilità pubblica e
dalle reti di mobilità alternativa e lenta, come componenti effettive del disegno e dell’organizzazione del
territorio.
I testi, sia di supporto a chi frequenta il corso che di preparazione all’esame per chi decide di non
frequentare il corso, saranno indicati il primo giorno di lezione.
Metodi Didattici
Il corso sarà organizzato in tre moduli successivi. Il primo modulo sarà costituito da lezioni ex cathedra
per l’illustrazione dei temi fondanti il corso, con il supporto di casi studio in Italia e all’estero. Il secondo
modulo sarà dedicato all’impostazione dell’esercitazione e si concentrerà sui temi della pianificazione
strategica alla scala vasta, mentre il terzo modulo concentrerà i propri sforzi nella simulazione
progettuale di uno dei sistemi che la pianificazione regionale strategica ha individuato. Pertanto, il corso
utilizzerà tutte le ore a disposizione da orario per il lavoro insieme in aula. E’ prevista all’inizio dell’anno
un’escursione facoltativa in un paese europeo per analizzare dal vivo un esempio di pianificazione
strategica alla scala regionale che si sia tradotta nel disegno di un sistema insediativo riconoscibile. Di
questo, si darà notizia il primo giorno di lezione.
Modalità di verifica apprendimento
Il corso prevede per l’esame la discussione dell’esercitazione svolta durante l’anno e la valutazione dello
studio dei testi che durante l’anno verranno indicati. Per gli studenti non frequentanti, sarà prevista una
specifica bibliografia
Programma del corso
Il Corso di Pianificazione dei sistemi di infrastrutture di trasporto si occupa di ragionare sul sistema delle
infrastrutture di trasporto, genericamente composto dalle reti di viabilità, dalle reti di mobilità pubblica e
dalle reti di mobilità alternativa e lenta, come componenti effettive del disegno e dell’organizzazione del
territorio.
Tale punto di partenza, dal quale il corso muove, considera a tutti gli effetti dunque le reti per la mobilità
come matrici fondative dell’organizzazione e della disposizione degli insediamenti; come dispositivi capaci
di orientare e condizionare la morfologia degli insediamenti stessi e come insiemi di reti in grado di
governare la disposizione delle funzioni e degli usi dei territori. Muovendo da tale assunto, il corso si
prefigge di far sviluppare agli studenti un’esperienza pratica di progettazione su una porzione di territorio
in cui questi principi siano non solo osservabili ma governabili. Di fatto, il corso si occuperà di individuare
una porzione di territorio sufficientemente ampia da poter essere governata con tutti gli strumenti tipici
della pianificazione regionale o d’area vasta, sufficientemente problematica da necessitare di uno
strumento di pianificazione d’area vasta dal carattere strategico, e decisamente interessante dal potersi
sviluppare un progetto complesso di territorio. Intendendo con questo la simulazione, dunque, di un
strumento di pianificazione d’area vasta, dal carattere strategico, in grado di governare insieme la
disposizione degli insediamenti e la presenza delle infrastrutture. Lo scopo ultimo, così, sarà quello di
sviluppare per una porzione di territorio un progetto di:
- potenziamento dell’utilizzo delle infrastrutture pubbliche esistenti, soprattutto per le reti del
trasporto su ferro, quali le ferrovie;
- potenziamento dell’intermodalità per le infrastrutture esistenti, comprendendo quali siano gli
standard di attrezzatura per le stazioni, per i nodi e per le fermate per trasformarli in nodi dalla
massima accessibilità e attrattività
- verifica della dotazione di aree dismesse, aree sottoutilizzate, aree di potenziamento insediativo
per sviluppare un progetto di addensamento a ridosso dei nodi e delle fermate del trasporto
collettivo
- studio della distribuzione funzionale lungo le aree di addensamento, con lo scopo di creare un
sistema vario, policentrico e differenziato degli usi alla scala micro regionale;
- verifica del potenziale di aree libere o liberabili, grazie a tale progetto di addensamento
infrastrutturale, per la costruzione, o la ricostruzione o il completamento delle reti ambientali,
dei corridoi ecologici e delle connessioni verdi a tutte le scale
- simulazione del funzionamento di un tratto particolarmente pregnante dell’intero sistema,
sviluppando così da ultimo la capacità di tradurre in masterplan ciò che la pianificazione alla scala
regionale ha strategicamente previsto