Gli studenti svilupperanno quella comprensione, tipica dell’architetto, delle relazioni che intercorrono fra le scelte estetiche, tecniche e di materiali, con particolare attenzione all’integrazione fra tecnologia e progetto. Il contenuto del corso è orientato allo studio del dettaglio architettonico e di come questo si traduce in pratica costruttiva nel rispetto delle intenzioni progettuali. Schizzi, modelli e disegni tecnici saranno tutti utilizzati per la comprensione di tali relazioni.
Contenuto del corso - Parte B
Gli studenti svilupperanno quella comprensione, tipica dell’architetto, delle relazioni che intercorrono fra le scelte estetiche, tecniche e di materiali, con particolare attenzione all’integrazione fra tecnologia e progetto. Il contenuto del corso è orientato allo studio del dettaglio architettonico e di come questo si traduce in pratica costruttiva nel rispetto delle intenzioni progettuali. Schizzi, modelli e disegni tecnici saranno tutti utilizzati per la comprensione di tali relazioni.
Contenuto del corso - Parte C
Gli studenti svilupperanno quella comprensione, tipica dell’architetto, delle relazioni che intercorrono fra le scelte estetiche, tecniche e di materiali, con particolare attenzione all’integrazione fra tecnologia e progetto. Il contenuto del corso è orientato allo studio del dettaglio architettonico e di come questo si traduce in pratica costruttiva nel rispetto delle intenzioni progettuali. Schizzi, modelli e disegni tecnici saranno tutti utilizzati per la comprensione di tali relazioni.
In relazione ai temi trattati e alle esigenze di sviluppo del lavoro, saranno forniti materiali informativi e indicazioni bibliografiche. Gli ambiti, le fonti e i materiali dipenderanno dall’argomento e potranno risultare quindi di vario tipo, in particolare informazione tecnica, pubblicazioni periodiche di architettura e siti web. Sono comunque di utile lettura e consultazione:Allen E., Architectural Detailing. Function, Constructibility, Aesthetics, John Wiley & Sons, New York, 1993A. Blanc Internal components Mitchell’s building series,Longman, Londra 1995
In relazione ai temi trattati e alle esigenze di sviluppo del lavoro, saranno forniti materiali informativi e indicazioni bibliografiche. Gli ambiti, le fonti e i materiali dipenderanno dall’argomento e potranno risultare quindi di vario tipo, in particolare informazione tecnica, pubblicazioni periodiche di architettura e siti web. Sono comunque di utile lettura e consultazione:
Allen E., Architectural Detailing. Function, Constructibility, Aesthetics, John Wiley & Sons, New York, 1993
A. Blanc Internal components Mitchell’s building series,Longman, Londra 1995
In relazione ai temi trattati e alle esigenze di sviluppo del lavoro, saranno forniti materiali informativi e indicazioni bibliografiche. Gli ambiti, le fonti e i materiali dipenderanno dall’argomento e potranno risultare quindi di vario tipo, in particolare informazione tecnica, pubblicazioni periodiche di architettura e siti web. Sono comunque di utile lettura e consultazione:Allen E., Architectural Detailing. Function, Constructibility, Aesthetics, John Wiley & Sons, New York, 1993A. Blanc Internal components Mitchell’s building series,Longman, Londra 1995
Obiettivi Formativi - Parte A
L’esercizio svolto nell’ambiente di apprendimento del corso mira a sviluppare quelle competenze che, a partire da diversi saperi tecnologici, meglio consentono l’affinamento di una sensibilità oltremodo necessaria a gestire in modo originale e personale il repertorio sempre più vasto di soluzioni, materiali, tecniche, finiture che la produzione e l’innovazione mettono a disposizione. Troppo spesso si riscontra negli allievi architetti una limitata padronanza del “linguaggio materiale” dell’architettura che si traduce spesso in errori grossolani o nel ricorso a soluzioni scontate e/o banali. Possedere una basilare padronanza del “peso delle cose” in termini architettonici sia fisici sia visivi, cogliere i valori percettivi e tattili della materia e del colore, intuire il comportamento degli elementi costruiti e delle superfici al variare delle condizioni di luce e del contesto ambientale, il loro trasformarsi con l’azione del tempo, significa essere in grado di gestire in modo efficace il linguaggio dell’architettura.
Obiettivi Formativi - Parte B
L’esercizio svolto nell’ambiente di apprendimento del corso mira a sviluppare quelle competenze che, a partire da diversi saperi tecnologici, meglio consentono l’affinamento di una sensibilità oltremodo necessaria a gestire in modo originale e personale il repertorio sempre più vasto di soluzioni, materiali, tecniche, finiture che la produzione e l’innovazione mettono a disposizione. Troppo spesso si riscontra negli allievi architetti una limitata padronanza del “linguaggio materiale” dell’architettura che si traduce spesso in errori grossolani o nel ricorso a soluzioni scontate e/o banali. Possedere una basilare padronanza del “peso delle cose” in termini architettonici sia fisici sia visivi, cogliere i valori percettivi e tattili della materia e del colore, intuire il comportamento degli elementi costruiti e delle superfici al variare delle condizioni di luce e del contesto ambientale, il loro trasformarsi con l’azione del tempo, significa essere in grado di gestire in modo efficace il linguaggio dell’architettura.
Obiettivi Formativi - Parte C
L’esercizio svolto nell’ambiente di apprendimento del corso mira a sviluppare quelle competenze che, a partire da diversi saperi tecnologici, meglio consentono l’affinamento di una sensibilità oltremodo necessaria a gestire in modo originale e personale il repertorio sempre più vasto di soluzioni, materiali, tecniche, finiture che la produzione e l’innovazione mettono a disposizione. Troppo spesso si riscontra negli allievi architetti una limitata padronanza del “linguaggio materiale” dell’architettura che si traduce spesso in errori grossolani o nel ricorso a soluzioni scontate e/o banali. Possedere una basilare padronanza del “peso delle cose” in termini architettonici sia fisici sia visivi, cogliere i valori percettivi e tattili della materia e del colore, intuire il comportamento degli elementi costruiti e delle superfici al variare delle condizioni di luce e del contesto ambientale, il loro trasformarsi con l’azione del tempo, significa essere in grado di gestire in modo efficace il linguaggio dell’architettura.
Metodi Didattici - Parte A
L’esperienza didattica del modulo privilegia la sperimentazione progettuale operativa nell’integrazione con il Laboratorio di progettazione architettonica. In questa logica l’organizzazione del lavoro sarà analoga a quella di uno studio di progettazione in cui gli aspetti tecnici di fattibilità interagiscono necessariamente con le idee progettuali e determinano le possibili soluzioni. Particolare attenzione sarà posta al progetto inteso come luogo di sperimentazione, approfondimento e comunicazione dei contenuti della fase di ideazione.
Metodi Didattici - Parte B
L’esperienza didattica del modulo privilegia la sperimentazione progettuale operativa nell’integrazione con il Laboratorio di progettazione architettonica. In questa logica l’organizzazione del lavoro sarà analoga a quella di uno studio di progettazione in cui gli aspetti tecnici di fattibilità interagiscono necessariamente con le idee progettuali e determinano le possibili soluzioni. Particolare attenzione sarà posta al progetto inteso come luogo di sperimentazione, approfondimento e comunicazione dei contenuti della fase di ideazione.
Metodi Didattici - Parte C
L’esperienza didattica del modulo privilegia la sperimentazione progettuale operativa nell’integrazione con il Laboratorio di progettazione architettonica. In questa logica l’organizzazione del lavoro sarà analoga a quella di uno studio di progettazione in cui gli aspetti tecnici di fattibilità interagiscono necessariamente con le idee progettuali e determinano le possibili soluzioni. Particolare attenzione sarà posta al progetto inteso come luogo di sperimentazione, approfondimento e comunicazione dei contenuti della fase di ideazione.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
La prova conclusiva consisterà nella predisposizione, all’interno del progetto di laboratorio, di un contributo ben riconoscibile da parte di ciascun allievo e riconducibile alle tematiche e agli argomenti trattati durante il corso. Su questo potranno essere effettuate verifiche intermedie durante il semestre.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
La prova conclusiva consisterà nella predisposizione, all’interno del progetto di laboratorio, di un contributo ben riconoscibile da parte di ciascun allievo e riconducibile alle tematiche e agli argomenti trattati durante il corso. Su questo potranno essere effettuate verifiche intermedie durante il semestre.
Modalità di verifica apprendimento - Parte C
La prova conclusiva consisterà nella predisposizione, all’interno del progetto di laboratorio, di un contributo ben riconoscibile da parte di ciascun allievo e riconducibile alle tematiche e agli argomenti trattati durante il corso. Su questo potranno essere effettuate verifiche intermedie durante il semestre.
Programma del corso - Parte A
Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Architettura
Corso di laurea in scienze dell’architettura
Classe 4 triennale
Anno di Corso II
Anno Accademico 2009-2010
Laboratorio di progettazione dell’architettura 2
Modulo di Costruzioni edili (4cfu)
Corso A B C
Prof. Leonardo Zaffi
Prof. Saverio Mecca
Prof. Andrea Mannocci
1-obiettivi del corso
Il modulo è strettamente integrato alle attività del laboratorio ed è finalizzato a migliorare le conoscenze dei materiali e delle tecnologie correlandole strettamente al progetto di architettura.
L’unicità e l’integrità del progetto di architettura sono oggi sempre più il risultato di un’attività molto articolata e complessa che prevede l’apporto di molteplici competenze interne ed esterne alle stesse strutture di progettazione. Questi modelli operativi richiedono all’architetto la capacità di svolgere un’attenta attività di regia e la capacità di esprimere una chiara volontà progettuale concretizzando esigenze, idee ed emozioni in un’opera di architettura o design.
L’esercizio svolto nell’ambiente di apprendimento del corso mira a sviluppare quelle competenze che, a partire da diversi saperi tecnologici, meglio consentono l’affinamento di una sensibilità oltremodo necessaria a gestire in modo originale e personale il repertorio sempre più vasto di soluzioni, materiali, tecniche, finiture che la produzione e l’innovazione mettono a disposizione.
Troppo spesso si riscontra negli allievi architetti una limitata padronanza del “linguaggio materiale” dell’architettura che si traduce spesso in errori grossolani o nel ricorso a soluzioni scontate e/o banali. Possedere una basilare padronanza del “peso delle cose” in termini architettonici sia fisici sia visivi, cogliere i valori percettivi e tattili della materia e del colore, intuire il comportamento degli elementi costruiti e delle superfici al variare delle condizioni di luce e del contesto ambientale, il loro trasformarsi con l’azione del tempo, significa essere in grado di gestire in modo efficace il linguaggio dell’architettura. Per elaborare un progetto che si ponga quindi come fine la costruzione dell’opera e non solo la sua rappresentazione, è necessario che gli allievi apprendano, attraverso un rapporto diretto con i materiali, le tecniche, la capacità di immaginare, impostare nel progetto e prefigurare in termini di concreta fattibilità la propria idea di architettura.
2-contenuti e argomenti trattati
Nell’ambito delle discipline dell’area tecnologica Costruzioni Edili si pone come cerniera fra il momento conoscitivo delle tecnologie di base e dei materiali appresi nel corso del primo anno e la successiva esperienza di tipo applicativo del Laboratorio di Tecnologia.
Il numero di crediti formativi assegnati al corso e la sua collocazione all’interno dei laboratori di progettazione richiedono da un lato che le competenze disciplinari della tecnologia dell’Architettura, alle quali Costruzioni Edili fa riferimento, siano comunicate e applicate valorizzandone la componente e il valore progettuale e dall’altro che le informazioni e la pratica siano concentrate su pochi aspetti ritenuti prioritari. Contenuti e argomenti sono comunque correlati al progetto del laboratorio e riguardano i seguenti ambiti:
1- Materiali e saperi tecnologici per il progetto di architettura
Nella pratica professionale all’unicità di ogni scelta progettuale si perviene attraverso la selezione di un numero più o meno elevato di alternative; ed è quindi importante che fin dai primi anni del proprio percorso di formazione gli allievi architetti esercitino la loro capacità di valutare opzioni diverse, impostare i criteri di selezione tenendo conto dei molteplici fattori in gioco, e considerare le ricadute di ciascuna di esse sul progetto e sui processi di realizzazione.
2- L’architettura nel dettaglio
Lo studio in dettaglio di una soluzione architettonica non consiste soltanto in un passaggio di scala o in un’operazione di semplice sviluppo tecnico da condurre a posteriori, ma è piuttosto un momento di approfondimento e verifica che consente di comprendere i vincoli e le opportunità che risiedono in ogni scelta progettuale. In alcuni casi la stessa idea di progetto si sviluppa proprio a partire dalla messa a punto accurata di un elemento o di un componente innovativo.
Lavorare sul dettaglio significa esercitarsi a elaborare in modo integrato un numero crescente d’informazioni e di problematiche che arrivano fino a prefigurare la stessa sequenza di realizzazione che avverrà in cantiere. Si tratta di un momento connotato da un elevato contributo di progettualità che deve essere condotto a più livelli. Questo approccio, sintetizzato nel termine anglosassone “detailing”, identifica un percorso complessivo e organico di studio funzionale, di fattibilità ed estetico delle diverse componenti dell’edificio condotto a tutte le scale.
3-modalità della didattica
L’esperienza didattica del modulo privilegia la sperimentazione progettuale operativa nell’integrazione con il Laboratorio di progettazione architettonica.
In questa logica l’organizzazione del lavoro sarà analoga a quella di uno studio di progettazione in cui gli aspetti tecnici di fattibilità interagiscono necessariamente con le idee progettuali e determinano le possibili soluzioni. Il processo progettuale dovrà quindi tener conto necessariamente anche degli aspetti connessi alle specifiche applicative dei materiali e alle sequenze di realizzazione.
Particolare attenzione sarà posta al progetto inteso come luogo di sperimentazione, approfondimento e comunicazione dei contenuti della fase di ideazione. La verifica al vero, il disegno a mano libera e i modelli saranno utilizzati per supportare la comprensione delle interazioni fra progetto e tecnologie. Il riferimento sarà il progetto elaborato all’interno del laboratorio al quale potranno essere associati esercizi applicativi congruenti alle aspettative di controllo di elementi che, alle diverse scale, arriveranno fino allo studio di soluzioni di dettaglio.
I contributi e le comunicazioni saranno orientati alla comprensione e allo sviluppo delle problematiche dei progetti del Laboratorio.
4-modalità delle prove di verifica intermedie e finali
La prova conclusiva consisterà nella predisposizione, all’interno del progetto di laboratorio, di un contributo ben riconoscibile da parte di ciascun allievo e riconducibile alle tematiche e agli argomenti trattati durante il corso. Su questo potranno essere effettuate verifiche intermedie durante il semestre.
5-bibliografia
In relazione ai temi trattati e alle esigenze di sviluppo del lavoro, saranno di volta in volta forniti materiali informativi e indicazioni bibliografiche. Gli ambiti, le fonti e i materiali dipenderanno dall’argomento e potranno risultare quindi di vario tipo, in particolare informazione tecnica, pubblicazioni periodiche di architettura e siti web.
Sono comunque di utile lettura e consultazione fra i testi a stampa:
Allen E., Architectural Detailing. Function, Constructibility, Aesthetics, John Wiley & Sons, New York, 1993
A. Blanc Internal components Mitchell’s building series,Longman, Londra 1995
Programma del corso - Parte B
Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Architettura
Corso di laurea in scienze dell’architettura
Classe 4 triennale
Anno di Corso II
Anno Accademico 2009-2010
Laboratorio di progettazione dell’architettura 2
Modulo di Costruzioni edili (4cfu)
Corso A B C
Prof. Leonardo Zaffi
Prof. Saverio Mecca
Prof. Andrea Mannocci
1-obiettivi del corso
Il modulo è strettamente integrato alle attività del laboratorio ed è finalizzato a migliorare le conoscenze dei materiali e delle tecnologie correlandole strettamente al progetto di architettura.
L’unicità e l’integrità del progetto di architettura sono oggi sempre più il risultato di un’attività molto articolata e complessa che prevede l’apporto di molteplici competenze interne ed esterne alle stesse strutture di progettazione. Questi modelli operativi richiedono all’architetto la capacità di svolgere un’attenta attività di regia e la capacità di esprimere una chiara volontà progettuale concretizzando esigenze, idee ed emozioni in un’opera di architettura o design.
L’esercizio svolto nell’ambiente di apprendimento del corso mira a sviluppare quelle competenze che, a partire da diversi saperi tecnologici, meglio consentono l’affinamento di una sensibilità oltremodo necessaria a gestire in modo originale e personale il repertorio sempre più vasto di soluzioni, materiali, tecniche, finiture che la produzione e l’innovazione mettono a disposizione.
Troppo spesso si riscontra negli allievi architetti una limitata padronanza del “linguaggio materiale” dell’architettura che si traduce spesso in errori grossolani o nel ricorso a soluzioni scontate e/o banali. Possedere una basilare padronanza del “peso delle cose” in termini architettonici sia fisici sia visivi, cogliere i valori percettivi e tattili della materia e del colore, intuire il comportamento degli elementi costruiti e delle superfici al variare delle condizioni di luce e del contesto ambientale, il loro trasformarsi con l’azione del tempo, significa essere in grado di gestire in modo efficace il linguaggio dell’architettura. Per elaborare un progetto che si ponga quindi come fine la costruzione dell’opera e non solo la sua rappresentazione, è necessario che gli allievi apprendano, attraverso un rapporto diretto con i materiali, le tecniche, la capacità di immaginare, impostare nel progetto e prefigurare in termini di concreta fattibilità la propria idea di architettura.
2-contenuti e argomenti trattati
Nell’ambito delle discipline dell’area tecnologica Costruzioni Edili si pone come cerniera fra il momento conoscitivo delle tecnologie di base e dei materiali appresi nel corso del primo anno e la successiva esperienza di tipo applicativo del Laboratorio di Tecnologia.
Il numero di crediti formativi assegnati al corso e la sua collocazione all’interno dei laboratori di progettazione richiedono da un lato che le competenze disciplinari della tecnologia dell’Architettura, alle quali Costruzioni Edili fa riferimento, siano comunicate e applicate valorizzandone la componente e il valore progettuale e dall’altro che le informazioni e la pratica siano concentrate su pochi aspetti ritenuti prioritari. Contenuti e argomenti sono comunque correlati al progetto del laboratorio e riguardano i seguenti ambiti:
1- Materiali e saperi tecnologici per il progetto di architettura
Nella pratica professionale all’unicità di ogni scelta progettuale si perviene attraverso la selezione di un numero più o meno elevato di alternative; ed è quindi importante che fin dai primi anni del proprio percorso di formazione gli allievi architetti esercitino la loro capacità di valutare opzioni diverse, impostare i criteri di selezione tenendo conto dei molteplici fattori in gioco, e considerare le ricadute di ciascuna di esse sul progetto e sui processi di realizzazione.
2- L’architettura nel dettaglio
Lo studio in dettaglio di una soluzione architettonica non consiste soltanto in un passaggio di scala o in un’operazione di semplice sviluppo tecnico da condurre a posteriori, ma è piuttosto un momento di approfondimento e verifica che consente di comprendere i vincoli e le opportunità che risiedono in ogni scelta progettuale. In alcuni casi la stessa idea di progetto si sviluppa proprio a partire dalla messa a punto accurata di un elemento o di un componente innovativo.
Lavorare sul dettaglio significa esercitarsi a elaborare in modo integrato un numero crescente d’informazioni e di problematiche che arrivano fino a prefigurare la stessa sequenza di realizzazione che avverrà in cantiere. Si tratta di un momento connotato da un elevato contributo di progettualità che deve essere condotto a più livelli. Questo approccio, sintetizzato nel termine anglosassone “detailing”, identifica un percorso complessivo e organico di studio funzionale, di fattibilità ed estetico delle diverse componenti dell’edificio condotto a tutte le scale.
3-modalità della didattica
L’esperienza didattica del modulo privilegia la sperimentazione progettuale operativa nell’integrazione con il Laboratorio di progettazione architettonica.
In questa logica l’organizzazione del lavoro sarà analoga a quella di uno studio di progettazione in cui gli aspetti tecnici di fattibilità interagiscono necessariamente con le idee progettuali e determinano le possibili soluzioni. Il processo progettuale dovrà quindi tener conto necessariamente anche degli aspetti connessi alle specifiche applicative dei materiali e alle sequenze di realizzazione.
Particolare attenzione sarà posta al progetto inteso come luogo di sperimentazione, approfondimento e comunicazione dei contenuti della fase di ideazione. La verifica al vero, il disegno a mano libera e i modelli saranno utilizzati per supportare la comprensione delle interazioni fra progetto e tecnologie. Il riferimento sarà il progetto elaborato all’interno del laboratorio al quale potranno essere associati esercizi applicativi congruenti alle aspettative di controllo di elementi che, alle diverse scale, arriveranno fino allo studio di soluzioni di dettaglio.
I contributi e le comunicazioni saranno orientati alla comprensione e allo sviluppo delle problematiche dei progetti del Laboratorio.
4-modalità delle prove di verifica intermedie e finali
La prova conclusiva consisterà nella predisposizione, all’interno del progetto di laboratorio, di un contributo ben riconoscibile da parte di ciascun allievo e riconducibile alle tematiche e agli argomenti trattati durante il corso. Su questo potranno essere effettuate verifiche intermedie durante il semestre.
5-bibliografia
In relazione ai temi trattati e alle esigenze di sviluppo del lavoro, saranno di volta in volta forniti materiali informativi e indicazioni bibliografiche. Gli ambiti, le fonti e i materiali dipenderanno dall’argomento e potranno risultare quindi di vario tipo, in particolare informazione tecnica, pubblicazioni periodiche di architettura e siti web.
Sono comunque di utile lettura e consultazione fra i testi a stampa:
Allen E., Architectural Detailing. Function, Constructibility, Aesthetics, John Wiley & Sons, New York, 1993
A. Blanc Internal components Mitchell’s building series,Longman, Londra 1995
Programma del corso - Parte C
Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Architettura
Corso di laurea in scienze dell’architettura
Classe 4 triennale
Anno di Corso II
Anno Accademico 2009-2010
Laboratorio di progettazione dell’architettura 2
Modulo di Costruzioni edili (4cfu)
Corso A B C
Prof. Leonardo Zaffi
Prof. Saverio Mecca
Prof. Andrea Mannocci
1-obiettivi del corso
Il modulo è strettamente integrato alle attività del laboratorio ed è finalizzato a migliorare le conoscenze dei materiali e delle tecnologie correlandole strettamente al progetto di architettura.
L’unicità e l’integrità del progetto di architettura sono oggi sempre più il risultato di un’attività molto articolata e complessa che prevede l’apporto di molteplici competenze interne ed esterne alle stesse strutture di progettazione. Questi modelli operativi richiedono all’architetto la capacità di svolgere un’attenta attività di regia e la capacità di esprimere una chiara volontà progettuale concretizzando esigenze, idee ed emozioni in un’opera di architettura o design.
L’esercizio svolto nell’ambiente di apprendimento del corso mira a sviluppare quelle competenze che, a partire da diversi saperi tecnologici, meglio consentono l’affinamento di una sensibilità oltremodo necessaria a gestire in modo originale e personale il repertorio sempre più vasto di soluzioni, materiali, tecniche, finiture che la produzione e l’innovazione mettono a disposizione.
Troppo spesso si riscontra negli allievi architetti una limitata padronanza del “linguaggio materiale” dell’architettura che si traduce spesso in errori grossolani o nel ricorso a soluzioni scontate e/o banali. Possedere una basilare padronanza del “peso delle cose” in termini architettonici sia fisici sia visivi, cogliere i valori percettivi e tattili della materia e del colore, intuire il comportamento degli elementi costruiti e delle superfici al variare delle condizioni di luce e del contesto ambientale, il loro trasformarsi con l’azione del tempo, significa essere in grado di gestire in modo efficace il linguaggio dell’architettura. Per elaborare un progetto che si ponga quindi come fine la costruzione dell’opera e non solo la sua rappresentazione, è necessario che gli allievi apprendano, attraverso un rapporto diretto con i materiali, le tecniche, la capacità di immaginare, impostare nel progetto e prefigurare in termini di concreta fattibilità la propria idea di architettura.
2-contenuti e argomenti trattati
Nell’ambito delle discipline dell’area tecnologica Costruzioni Edili si pone come cerniera fra il momento conoscitivo delle tecnologie di base e dei materiali appresi nel corso del primo anno e la successiva esperienza di tipo applicativo del Laboratorio di Tecnologia.
Il numero di crediti formativi assegnati al corso e la sua collocazione all’interno dei laboratori di progettazione richiedono da un lato che le competenze disciplinari della tecnologia dell’Architettura, alle quali Costruzioni Edili fa riferimento, siano comunicate e applicate valorizzandone la componente e il valore progettuale e dall’altro che le informazioni e la pratica siano concentrate su pochi aspetti ritenuti prioritari. Contenuti e argomenti sono comunque correlati al progetto del laboratorio e riguardano i seguenti ambiti:
1- Materiali e saperi tecnologici per il progetto di architettura
Nella pratica professionale all’unicità di ogni scelta progettuale si perviene attraverso la selezione di un numero più o meno elevato di alternative; ed è quindi importante che fin dai primi anni del proprio percorso di formazione gli allievi architetti esercitino la loro capacità di valutare opzioni diverse, impostare i criteri di selezione tenendo conto dei molteplici fattori in gioco, e considerare le ricadute di ciascuna di esse sul progetto e sui processi di realizzazione.
2- L’architettura nel dettaglio
Lo studio in dettaglio di una soluzione architettonica non consiste soltanto in un passaggio di scala o in un’operazione di semplice sviluppo tecnico da condurre a posteriori, ma è piuttosto un momento di approfondimento e verifica che consente di comprendere i vincoli e le opportunità che risiedono in ogni scelta progettuale. In alcuni casi la stessa idea di progetto si sviluppa proprio a partire dalla messa a punto accurata di un elemento o di un componente innovativo.
Lavorare sul dettaglio significa esercitarsi a elaborare in modo integrato un numero crescente d’informazioni e di problematiche che arrivano fino a prefigurare la stessa sequenza di realizzazione che avverrà in cantiere. Si tratta di un momento connotato da un elevato contributo di progettualità che deve essere condotto a più livelli. Questo approccio, sintetizzato nel termine anglosassone “detailing”, identifica un percorso complessivo e organico di studio funzionale, di fattibilità ed estetico delle diverse componenti dell’edificio condotto a tutte le scale.
3-modalità della didattica
L’esperienza didattica del modulo privilegia la sperimentazione progettuale operativa nell’integrazione con il Laboratorio di progettazione architettonica.
In questa logica l’organizzazione del lavoro sarà analoga a quella di uno studio di progettazione in cui gli aspetti tecnici di fattibilità interagiscono necessariamente con le idee progettuali e determinano le possibili soluzioni. Il processo progettuale dovrà quindi tener conto necessariamente anche degli aspetti connessi alle specifiche applicative dei materiali e alle sequenze di realizzazione.
Particolare attenzione sarà posta al progetto inteso come luogo di sperimentazione, approfondimento e comunicazione dei contenuti della fase di ideazione. La verifica al vero, il disegno a mano libera e i modelli saranno utilizzati per supportare la comprensione delle interazioni fra progetto e tecnologie. Il riferimento sarà il progetto elaborato all’interno del laboratorio al quale potranno essere associati esercizi applicativi congruenti alle aspettative di controllo di elementi che, alle diverse scale, arriveranno fino allo studio di soluzioni di dettaglio.
I contributi e le comunicazioni saranno orientati alla comprensione e allo sviluppo delle problematiche dei progetti del Laboratorio.
4-modalità delle prove di verifica intermedie e finali
La prova conclusiva consisterà nella predisposizione, all’interno del progetto di laboratorio, di un contributo ben riconoscibile da parte di ciascun allievo e riconducibile alle tematiche e agli argomenti trattati durante il corso. Su questo potranno essere effettuate verifiche intermedie durante il semestre.
5-bibliografia
In relazione ai temi trattati e alle esigenze di sviluppo del lavoro, saranno di volta in volta forniti materiali informativi e indicazioni bibliografiche. Gli ambiti, le fonti e i materiali dipenderanno dall’argomento e potranno risultare quindi di vario tipo, in particolare informazione tecnica, pubblicazioni periodiche di architettura e siti web.
Sono comunque di utile lettura e consultazione fra i testi a stampa:
Allen E., Architectural Detailing. Function, Constructibility, Aesthetics, John Wiley & Sons, New York, 1993
A. Blanc Internal components Mitchell’s building series,Longman, Londra 1995