Il corso si propone di approfondire il tema dell’abitare considerato origine, fondamento e necessità di ogni intervento architettonico e, all’interno del tema, di compiere una specifica ricognizione sulla residenza urbana collettiva.
Contenuto del corso - Parte B
Il paesaggio attuale presenta diversi modelli di spazio urbano, talvolta introversi e autoreferenziali.
La progettazione in ambito urbano richiede l’abilità d'informare lo spazio pubblico in modo che questo faccia parte di un complesso sistema relazionale e percettivo.
Secondo questa impostazione e con l'individuazione di relazioni tra l’area di progetto e lo spazio urbano, si propone la progettazione di un brano urbano e di un edificio a mix di funzioni incernierato sul tema residenziale.
In relazione ai temi trattati nelle lezioni del corso saranno forniti indicazioni bibliografiche specifiche.
Sono comunque consigliate le seguenti letture:
Rafael Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Skira, 2005
Rafael Moneo, La solitudine degli edifici e altri scritti, Umberto Allemandi & C., Torino, 1999
Ernesto N.Rogers, Gli elementi del fenomeno architettonico (a cura di C. de Seta), Guida ed.Napoli 1990
Giorgio Grassi, Architettura lingua morta, Quaderni di Lotus, Milano, Electa, 1988
Franco Purini, Sette paesaggi, Quaderni di Lotus, Milano, Electa, 1989
Oswald M. Ungers, Una architettura come tema, Quaderni di Lotus, Milano, Electa, 1982
Aldo Rossi, L'architettura della città, Città Studi, Milano, 1966
Ludovico Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, 1977
Riviste: Casabella, Area, Domus, El Croquis, d’Architettura, Materia
Leonardo Benevolo, Le origini dell'urbanistica moderna Roma, GLF editori Laterza, 2001
L. Quaroni, Progettare un edificio, , Mazzotta, Milano
Ezio Godoli, Architetture del Novecento: la Toscana, .Firenze, Polistampa, 2001
Renzo Piano, Giornale di bordo
G. De Giorgi, La terza avanguardia in architettura, Roma 1998
C. De Sessa, Capire lo spazio architettonico, Roma 1990
B. Munari, Design e comunicazione visiva, Roma-Bari 1996
C. Norberg Shulz, Esistenza – Spazio e architettura, Roma 1982
L. Quaroni, Progettare un edificio, Milano
Manfredo Tafuri, Francesco Dal Co, Architettura contemporanea, Milano, 1979
Robert Venturi, Denise Scott Brown, Maniera del moderno / a cura e con prefazione di Carolina Vaccaio, Roma, 2000
B. Zevi, Saper vedere l’architettura: saggio sull’interpretazione spaziale dell’architettura, Torino 1997
G. Amendola, La città postmoderna, Bari 1997
R. Arnheim, Arte e percezione visiva, Milano 1984
I. Calvino, Le città invisibili, Torino 1972
Walter Benjamin, Immaini di città, Einaudi 2007
Paul Valery, Eupalinos o l'architetto, Mimesis, Milano 2011
Beniamino Servino, Elementare-superficiale, Skira, Milano 2008
Obiettivi Formativi - Parte A
Sperimentazione progettuale guidata nella quale prevalgono e siano motivate le relazioni di contesto. Il progetto di architettura quale esito finale del laboratorio deve essere rappresentato in tutte le sue parti costruttive ed evolvere in una elaborazione compiuta che si estende dalla scala urbana agli elementi di dettaglio.
Obiettivi Formativi - Parte B
Il corso intende mettere in evidenza le metodologie che consentono di riqualificare e dare una chiara riconoscibilità ad un luogo della città e nel contempo mettere gli allievi in condizione di misurarsi con l’elevato grado di complessità di un edificio a mix funzionale e delle sue relazioni con le specificità dei vuoti urbani circostanti, attraverso le regole del comporre.
Metodi Didattici - Parte A
La didattica si articola in lezioni e revisioni collettive dei lavori individuali elaborati. Il corso si sviluppa attraverso un confronto dialettico tra le diverse ipotesi progettuali e la realtà, anche attraverso la realizzazione di un modello del contesto sul quale gli studenti dovranno confrontare le proprie ipotesi di studio che saranno successivamente espresse nel disegno in pianta, sezione e prospetto elaborato con tecnica a piacere su formato 50x70. Gli elaborati dovranno essere non più di 5.Saranno richiesti inoltre una relazione illustrativa del progetto, due plastico: il primo in scala 1:500 da inserire nel plastico generale collettivo, il secondo in scala 1:200.
Metodi Didattici - Parte B
Lezioni ex cathedra; esercitazioni ex-tempore; Laboratorio;
Altre Informazioni - Parte A
L’attività didattica, articolata in comunicazioni teorico-esemplificative e revisioni puntuali di uno specifico caso studio individuato in un’area non centrale della città di Firenze, intende fornire una occasione di ricerca che sappia coniugare all’analisi tipologica, costruttiva e distributiva, un più ampio lavoro di indagine e confronto che ponga l’edificio in rapporto dialettico con il contesto urbano circostante. L’esercitazione progettuale risulta pertanto finalizzata, attraverso il disegno degli spazi pubblici e lo studio delle relazioni con l’intorno, alla costruzione di una rinnovata idea di città e di identità urbana.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
Modalità d’esameEsposizione, verifica e discussione di tutti gli elaborati prodotti durante il laboratorio.Il lavoro d’esame concretizza i contenuti del corso affrontando la discussione e l’analisi sul proprio intervento progettuale da restituire in un “disegno” finalizzato alla ricerca di nuove identità spaziali e figurative.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
Il laboratorio sarà scandito da due esercitazioni ex-tempore che misureranno la capacità degli allievi di strutturare il processo creativo dalla fase ideativa alla comunicazione del progetto.
L’esame consisterà nella adeguata presentazione di elaborati grafici e modelli.
Il progetto dovrà essere motivato nelle scelte principali e corredato da un modello in scala adeguata, dagli elaborati grafici tradizionalmente utilizzati nella comunicazione del progetto (piante sezioni prospetti viste prospettiche e simulazioni fotorealistiche) e da altri strumenti, anche sperimentali, ritenuti dall’allievo utili a controllare la definizione del progetto e la sua comunicazione a terzi.
In fase d’esame si dovrà dimostrare la capacità di controllo del progetto nei suoi molteplici aspetti.