Il Laboratorio vuole fornire agli studenti gli strumenti per operare come “paesaggisti” nelle complesse fasi relative al controllo delle trasformazioni sia a scala urbana che territoriale, ai sistemi degli spazi aperti attraverso la conoscenza e l’applicazione delle metodologie tecnico-scientifiche della analisi e della progettazione paesaggistica finalizzate agli aspetti gestionali successive al progetto stesso, inglobando gli elementi gestionali alla progettazione.
Clément Gille, Manifesto del Terzo paesaggio, Quodlibet Ed., Macerata, 2005
Ferrara Guido, Risorse del territorio e politica di piano, Marsilio Ed., Milano 1976
Vallerini Lorenzo (a cura di), Città sostenibile e spazi aperti, Pitagora Editrice, Bologna, giugno 2005
Obiettivi Formativi
Fornire un quadro dei tre ambiti di intervento della progettazione paesaggistica tra loro reciprocamente collegati ed inscindibili:
la scala territoriale;
l’ambito urbano;
il progetto, ovvero il “site design”, le opere architettonico-paesistiche a scala puntuale;
Fornire gli strumenti conoscitivi scientifici e professionali per una preparazione progettuale specifica, culturalmente e tecnicamente adeguata al tipo di domanda ed alle esigenze che allo stato attuale si pongono in tema di valutazione di piani e progetti, di progettazione paesaggistica in aree rurali e di progettazione degli spazi aperti urbani;
Approfondire le questioni inerenti un'esperienza progettuale per: Spazi aperti in ambito urbano e periurbano e reti ecologiche urbane
Metodi Didattici
Lezioni frontali, in sequenza tematica interdisciplinare ( Vallerini, Falqui, Grassoni) tra i tre docenti con un calendario degli argomenti fondanti del LAB.( durata due mesi, febbraio-marzo 2010). Comunicazioni, svolte da docenti e ricercatori interni ed esterni alla Facoltà e all’Ateneo, su aspetti specialistici o di rilevante interesse ai fini dell’esercitazione finale del Laboratorio. (10 comunicazioni, durata aprile-maggio 2010)Esercitazione e Workshop finale (mese di Giugno 2010) oppure Stage residenziale sul territorio prescelto per l’esercitazione ( durata 5 giorni, mese Settembre 2010).
Modalità di verifica apprendimento
Prove in itinere
Progetto/elaborato finale sulle tematiche trattate e sulle esercitazioni svolte.
Programma del corso
Corso di Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio LM-3/LM-69
A.A. 2009/2010
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI APERTI
4° SEMESTRE - 8 Laboratorio di progettazione degli spazi aperti 15 CFU
Botanica applicataprof. Paolo Grossoni- BIO/03 6 CFU
Progettazione e gestione del sistema degli spazi verdiprof. Lorenzo Vallerini- ICAR/15 (in coll. con i Cultori della Materia, gli arch.tti Francesca Granci e Caroline Fuchs) 6 CFU
Valutazione di piani e progetti per il paesaggioprof. Enrico Falqui - ICAR/21(in coll. con arch. Paola Pavoni) 3 CFU
TOTALE 15 CFU
1. OBIETTIVI DEL LABORATORIO
La Convenzione Europea del Paesaggio ha affrontato con chiarezza le questioni fondamentali che ruotano attorno alla questione “trasformazione”, dando indicazioni per una corretta conservazione, pianificazione e trasformazione del territorio che presenti caratteri riconoscibili di qualità , e tra questi la definizione di criteri per orientare le trasformazioni, siano esse a scala vasta, a livello urbano e periurbano o a scala progettuale, ma soprattutto per indirizzare la progettazione di nuovi interventi siano essi in spazi urbani storicizzati o in aree di espansione urbana o in contesti di area vasta. Le parole-chiave del messaggio della Convenzione, integrazione-trasformazione-partecipazione, riguardano dunque tutte le scale di intervento sul paesaggio ed impongono una riflessione particolare proprio sul tema della qualità e non solo per gli spazi rurali o naturali, le aree non edificate, gli spazi aperti urbani e le sistemazioni a verde, come forse si vorrebbe per “settorializzare” la questione del paesaggio, ma proprio in riferimento a tutte le politiche di trasformazione; dagli strumenti di pianificazione alle grandi opere ed infrastrutture, dagli impianti di energia alle politiche urbane, dalle nuove espansioni ai centri storici, ecc.
Partendo da tale assunti gli obiettivi del Laboratorio consistono nel fornire agli studenti gli strumenti per operare in qualità di “paesaggisti” nelle complesse fasi relative al controllo delle trasformazioni sia a scala urbana che territoriale, con particolare riferimento ai sistemi degli spazi aperti attraverso la conoscenza e l’applicazione delle metodologie tecnico-scientifiche della analisi e della progettazione paesaggistica finalizzate anche agli aspetti gestionali delle fasi successive al progetto stesso, ovvero inglobando nella progettazione del paesaggio anche gli elementi connessi alla fase gestionale.
2. ARGOMENTI TRATTATI
Il Laboratorio si propone di:
a. Fornire le conoscenze di base per la valutazione del paesaggio vegetale, in quanto componente delimitabile e quantificabile del paesaggio, attraverso l’acquisizione di fondamenti della biologia vegetale, della scienza della vegetazione e delle caratteristiche delle specie che costituiscono le principali tipologie vegetazionali di paesaggio.
b. Fornire un quadro dei tre ambiti di intervento della progettazione paesaggistica tra loro reciprocamente collegati ed inscindibili:
· la scala territoriale;
· l’ambito urbano;
· il progetto, ovvero il “site design”, le opere architettonico-paesistiche a scala puntuale;
c. Fornire gli strumenti conoscitivi scientifici e professionali per una preparazione progettuale specifica, culturalmente e tecnicamente adeguata al tipo di domanda ed alle esigenze che allo stato attuale si pongono in tema di valutazione di piani e progetti, di progettazione paesaggistica in aree rurali e di progettazione degli spazi aperti urbani;
d. Approfondire le questioni inerenti un'esperienza progettuale per:
· Spazi aperti in ambito urbano e periurbano e reti ecologiche urbane
· Valutazione paesistico-ambientale di un Piano-Progetto
e. Le tematiche da affrontare riguarderanno dunque due categorie di intervento:
1. Spazi aperti urbani e peri-urbani
Lo studio e l’elaborazione di un sistema degli spazi aperti in un ambito di frangia urbana in area metropolitana che comprenda una prima disamina degli strumenti urbanistici comprensiva dei piani specifici finalizzati al complesso degli interventi previsti, nonché degli eventuali piani di settore (Piani del verde, Piani viabilistici...) e degli eventuali strumenti di partecipazione attivati. L’indagine conoscitiva dovrà, inoltre, riguardare un inquadramento urbanistico con descrizione della forma urbana della città inserita nel suo contesto territoriale, una indicazione delle principali risorse ambientali, culturali, paesistiche, una evidenziazione delle fasi di crescita ubana e degli “spazi aperti” costituente il sistema dei vuoti, l’uso attuale degli spazi (pubblici e privati) e delle loro funzioni ambientali prevalenti, l’analisi della semiologia antropica e dei valori paesistici, ovvero la semplice individuazione e descrizione dei segni (infrastrutturalí, insediativi, culturali, storici, architettonici, di assetto, di cura e gestione, ecc.) che costituiscono attualmente il "reticolo di equipaggiamento" del paesaggio storicizzato, anche con la considerazione dei segni di carattere negativo (detrattori).
La fase progettuale-propositiva dovrà definire il nuovo sistema dei flussi e delle funzioni all’interno dell’area occupandosi di ricalibrare la struttura dei percorsi e della viabilità e dovrà riqualificare o ricreare un sistema di spazi aperti caratterizzanti, tramite l’individuazione degli elementi di forza e di fragilità del sistema degli spazi aperti individuato (diagnosi-sintesi), le possibili strutture e reti di connessione ambientale ed una proposta di un sistema integrato degli spazi aperti, di uso pubblico e non, finalizzato alla conservazione e riqualificazione del paesaggio (aree agricole, boschi, interventi sul paesaggio, corsi d’acqua, interventi di riqualificazione paesistica, ecc.), alla conservazione e potenziamento del sistema ecologico (aree e connessioni-corridoi irrinunciabili) , alla fruizione pubblica, ricreazione e tempo libero (parchi e aree a verde pubblico, piazze, piste ciclabili e percorsi pedonali, orti urbani, spazi per mercati e/o spettacoli, ecc.) e all’uso sociale degli spazi di pertinenza di servizi, scuole e attrezzature di interesse pubblico, nonché una proposta di metaprogetto per un’area campione.
Sinteticamente avremo:
· Sistema conoscitivo e informativo
· Sistema di valutazione delle potenzialità progettuali.
· Sistema di progettazione
2.Valutazione paesistico-ambientale di un Piano-Progetto
Lo studio e l’elaborazione di una valutazione paesistico-ambientale di un piano-progetto riguardante ambiti territoriali di area vasta che comprenda: una prima fase conoscitiva basata soprattutto su dati esistenti aggiornati e verificati per tutto l'ambito territoriale oggetto della valutazione, con la raccolta-disamina dell’esistente documentazione cartografica e tematica, studi e analisi disponibili per l'area interessata, delle esistenti disposizioni urbanistico-territoriali, nonché delle proposte progettuali e di intervento; una seconda fase, in cui le analisi esistenti (cartografia tematica, documenti, ecc.) sono integrate tramite analisi sul campo ed è finalizzata alla definizione del piano generale degli ambiti omogenei; una terza fase, che definisca le specifiche zone e gli elementi puntuali o lineari da assoggettare a misure di tutela e progetti di intervento e recupero, nonché a specifiche proposte di mitigazione, comprensive di progetti-tipo dei più rilevanti nodi problematici.
Sinteticamente avremo:
· Sistema conoscitivo e informativo
· Sistema di valutazione del Piano-Progetto
· Sistema di mitigazione e di progettazione
3. MODALITA' DELLA DIDATTICA
Il laboratorio si struttura in tre fasi :
1- Lezioni frontali, in sequenza tematica interdisciplinare ( Vallerini, Falqui, Grassoni) tra i tre docenti con un calendario degli argomenti fondanti del LAB.( durata due mesi, febbraio-marzo 2010). Più specificatamente, il laboratorio inizierà con una sessione mirata prevalentemente a fornire agli studenti le conoscenze di base dei fondamenti della biologia vegetale e della scienza della vegetazione necessari per poter sviluppare le tematiche successive.
2- Comunicazioni, svolte da docenti e ricercatori interni ed esterni alla Facoltà e all’Ateneo, su aspetti specialistici o di rilevante interesse ai fini dell’esercitazione finale del Laboratorio. (10 comunicazioni, durata aprile-maggio 2010)
3- Esercitazione e Workshop finale (mese di Giugno 2010) oppure Stage residenziale sul territorio prescelto per l’esercitazione ( durata 5 giorni, mese Settembre 2010).
Per quanto concerne Botanica Applicata, durante la seconda parte del corso, agli aspetti propedeutici verranno abbinate, lezioni e in campo (orto botanico, arboreti, parchi storici), riguardanti la morfologia e la biologia applicata di specie fra le più importanti per le tipologie vegetazionali di paesaggio.
Gli studenti saranno suddivisi nelle due aree sperimentali di cui al punto 2.
Durante la prima fase, sarà distribuita agli allievi una bibliografia generale del Laboratorio ed eventuali bibliografie specifiche e materiali didattici di approfondimento che accompagnano le lezioni frontali.
Saranno inoltre definite le aree-campione per l’esercitazione finale.
Durante la seconda fase, ciascun docente o esperto invitato a svolgere la propria comunicazione trasferirà agli allievi un elenco delle fonti specialistiche conoscitive relative al tema trattato. In tale elenco saranno evidenziati i testi o i saggi essenziali per sviluppare gli argomenti esposti durante le comunicazioni.(ciascuna comunicazione avrà la durata di 4 ore).
Saranno inoltre fornite agli studenti le Istruzioni dettagliate sulle modalità con le quali svolgere l’Esercitazione.
Durante la terza fase, in base alla scelta di quale tipo di esercitazione realizzare, verrà consegnato un ulteriore programma dell’attività e una sintesi dei risultati attesi.
4. MODALITÀ DI VERIFICA
MV - Modalità verifica:
b. Prove in itinere; c. Progetto/elaborato finale;
Sulle tematiche trattate e sulle esercitazioni svolte.
5.BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE DEL LABORATORIO
a) OBBLIGATORI
Battisti Corrado, Romano Bernardino, Frammentazione e Connettività, CittàStudi Ed.,Torino,2007
Clément Gille, Manifesto del Terzo paesaggio, Quodlibet Ed., Macerata, 2005
Donadieu Pierre, Campagne Urbane, Donzelli Ed., Roma, 2006
Farina Almo, Verso una scienza del Paesaggio, Perdisa Ed. , Bologna, 2004
Ferrara Guido, Risorse del territorio e politica di piano, Marsilio Ed., Milano 1976
Gellini Romano, Grossoni Paolo, Botanica forestale. I. Gimnosperme. CEDAM. Padova.
Gellini Romano, Grossoni Paolo, Botanica forestale. II. Angiosperme. CEDAM. Padova.
Vallerini Lorenzo (a cura di), Città sostenibile e spazi aperti, Pitagora Editrice, Bologna, giugno 2005
b) DI RIFERIMENTO (per consultazione)
Arrigoni Pier Virgilio, La vegetazione forestale. Serie “Boschi e macchie della Toscana”. Edizioni Regione Toscana. 1998.
Balmori Diana, Tra fiume e città: paesaggi, progetti e principi, Bollati-Boringhieri,Torino,2009
Blasi Carlo, Boitani L., La Posta S., Manes F., Marchetti M., Stato della biodiversità in Italia. Palombi Editori. 2005.
Hobhouse P., Plants in garden history. Pavilion Books Ltd. London, 1994.
Ingersoll Richard, Sprawl Town, Meltemi Ed, Roma, 2004
Lanza Alessandro, Lo sviluppo sostenibile, Il Mulino Ed., Bologna, 1999
Lynch Kevin, L’immagine della città, Marsilio Ed., Venezia, 2006
Mondino Gian Paolo, Bernetti Giovanni, I tipi forestali. Serie “Boschi e macchie della Toscana”. Edizioni Regione Toscana. 1998.
Primack Richard B., Carotenuto Luciana, Conservazione della natura. Zanichelli. Bologna. 2003.
Romani Valerio, Paesaggio – Percorsi di studio, Franco Angeli Ed., Milano, 2008
Rost Thomas L., Barbour M.G., Ralph Stocking C., Murphy T.M., Biologia delle piante. Zanichelli, 2008.
Sereni Emilio, Storia del paesaggio agrario. Laterza. 2001.
Steiner Fredrick, Costruire il paesaggio, Mc Graw-Hill, New York, 2004
Vallerini Lorenzo (a cura di), Il paesaggio attraversato - Inserimento paesaggistico delle grandi infrastrutture lineari, EDIFIR Ed., Firenze, 2009
Zoppi M. & C., Progettare con il verde (Vol. 1, 2, 3), Alinea Ed., Firenze, 1988-90
Firenze, 27 novembre 2009 prof. Enrico Falqui
prof. Paolo Grossoni
prof. Lorenzo Vallerini