P. Baldeschi, Dalla razionalità all’identità. La pianificazione territoriale in Italia, Alinea, Firenze, 2002
P. Calthorpe, The Next American Metropolis, Princeton Architectural Press, New York 1993
F. Choay, Del destino della città, Alinea, Firenze 2008
A. Magnaghi (a cura di) La rappresentazione identitaria del territorio: atlanti, codici, figure, paradigmi per il progetto locale, Alinea, Firenze, 2005
A. Magnaghi (a cura di ), La costruzione di scenari strategici nella pianificazione del territorio, Alinea, Firenze 2007
A. Magnaghi e D. Fanfani (a cura di ) Patto città campagna. Un progetto per la bioregione policentrica della Toscana centrale, Alinea, Firenze, 2009
A. Magnaghi, A. Marson, “Verso nuovi modelli di città”, in Carbognin, Turri, Varanini (a cura di) Una rete di città. Cierre Edizioni, Verona 2004
A. Magnaghi e S. Giacomozzi (a cura di ), Un fiume per il territorio: indirizzi progettuali per il parco fluviale del Valdarno empolese, Florence University Press, Firenze, 2009
A. Marson, Archetipi di territorio, Alinea, Firenze, 2008
Peter Neal (ed.) Urban Villages and the Making of Communities, Spon Press, London 2003
Obiettivi Formativi
Fornire una metodologia progettuale a scala territoriale che integri i diversi contenuti disciplinari in un disegno unitario di organizzazione del territorio finalizzata a perseguire modelli di sviluppo locale autosostenibile.
Metodi Didattici
La didattica sarà svolta attraverso una parte teorica sviluppata tramite lezioni di tipo frontale accompagnata da esemplificazioni di casi di studio; e una parte applicativa che si realizzerà nel supporto alla attività progettuale degli studenti e revisione degli elaborati durante l’orario di laboratorio.
Modalità di verifica apprendimento
(vedi modalità del laboratorio)
Programma del corso
1) Rapporto fra progetto e piano: il progetto strutturale-identitario (regole statutarie e contenuti della trasformazione territoriale);
2) la pianificazione strategica (visioning, scenari e processo di piano; governance e partecipazione);
3) il modello toscano di pianificazione: legge1/2005, legge 69/2007sulla partecipazione, Piano di Indirizzo Territoriale
4) metodologia e tecniche per la costruzione delle invarianti strutturali e dello statuto del territorio; esemplificazioni in alcuni piani recenti di area vasta;
5) gli scenari e il visioning nella pianificazione strategica: tipologie di scenari, esemplificazioni a livello internazionale; il ruolo e le tecniche degli scenari disegnati; rapporti fra scenari e progetto territoriale;
6)metodologia e tecniche per la costruzione di scenari strategici “territorialisti”;
7) gli elementi costitutivi del progetto territoriale: le regole nella trattatistica classica; la riattualizzazione dei trattati in relazione alle problematiche contemporanee;
utilitas: l’organizzazione territoriale di sistemi economici a base locale, forme durevoli di produzione di ricchezza materiale e benessere sociale; gli obiettivi prestazionali delle strutture territoriali: l’abitare la regione urbana, gli spazi pubblici e di relazione, la mobilità, ecc; il progetto degli spazi aperti e delle reti ecologiche, il progetto infrastrutturale, i sistemi urbani, le reti di città;
9) firmitas: scelte localizzative degli insediamenti, equilibri idrogeologici dei bacini idrografici, la riproducibilità delle risorse ambientali e paesistiche (autoriproducibilità e durata, chiusura dei cicli, manutenzione locale), infrastrutturazione ecologica; la bioregione urbana policentrica
10) venustas: autenticità morfotipologica, riconoscibilità nel progetto del tipo territoriale e dell’identità paesaggistica; rapporti con la dimensione dell’essere umano: misura, proporzioni; “éspace de contact”, éspace de spectacle”, éspace de circulation, éspace de connecxion; garantire la coesistenza delle quattro dimensioni (Choay); la magnificenza civile dello spazio pubblico: complessità del paesaggio, funzioni ecologiche e bellezza.
11) le linee progettuali per lo sviluppo locale autosostenibile: comparazione di metodi e esperienze
- l’esperienza americana: the Charter of the New Urbanism; dallo sprawl punteggiato di Edge Cities alla regione urbana policentrica composta di TODs (Transit Oriented Developments): Sacramento, Portland, Salt Lake, Greyfields, Issaquah Higlands, Los Angeles , Visalia…
- le esperienze europee di riqualificazione delle metropoli a scala regionale (Metropolitan Region, Staedte Region, Polycentric or Polynuclear Urban Region): London City of Villages, Randstadt Holland e Delta Metropool, Flemish Diamond, IBA Emscher Park, ecc.
- le esperienze italiane: dalla città diffusa, alla città infinita, alla bioregione urbana: esempi di progetti territoriali