Il corso di consolidamento degli edifici storici rappre-senta un approfondimento dei temi della conserva-zione architettonica e strutturale. Il degrado strutturale e i dissesti degli edifici rappresentano una casistica articolata la cui conoscenza costituisce un ulteriore contributo alla conservazione.
Argomenti:
1. Restauro delle strutture
2. Note sull’architettura storica
3. Contesto legislativo
Contenuto del corso - Parte A
I temi trattati afferiscono ai diversi passaggi– conoscitivi, progettuali, operativi – che caratterizzano l’attività ed il progetto di restauro. Il corso fa interrelare strumenti e metodi della conoscenza del patrimonio architettonico esistente come parti integranti del processo progettuale in quanto atto di riconoscimento dell'identità dei luoghi, di coordinamento delle azioni di conservazione, di continuo confronto fra “antico e nuovo”.
Contenuto del corso - Parte B
Gli argomenti affrontati nel programma didattico riguardano le tematiche del restauro architettonico nelle diverse applicazioni, in riferimento al contesto storico ambientale di appartenenza ed al quadro normativo esistente.Sono sviluppate le problematiche relative alla diagnostica per la conservazione e allo studio per il restauro architettonico delle tecnologie tradizionali.
S. VAN RIEL, Gli edifici in muratura e la normativa in zona sismica. 1884-2003, Alinea Ed. Firenze, 2004.
S. VAN RIEL, Consolidamento degli edifici storici. Appunti e note, Centro Stampa AZ, Firenze, 2007.
Indicazioni bibliografiche di approfondimento dei temi trattati verranno fornite durante le lezioni e le esercitazio-ni.
La bibliografia relativa agli argomenti del corso sarà fornita di volta in volta durate le lezioni. Per la bibliografia generale si veda il programma in forma estesa.
Fonti di studio e dispense saranno fornite nello svolgimento del corso. Per una nota bibliografica essenziale, cfr. appendice.
Obiettivi Formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti i criteri per una corretta interpretazione del comportamento stati-co degli edifici, delle principali cause di dissesto e degrado delle strutture e metodologie progettuali di interventi di consolidamento e conservazione struttu-rale, compatibili con la tutela ed i principi del restauro attuale e con le nuove disposizioni legislative riguar-danti la sicurezza statica e sismica degli edifici esi-stenti.
Per cui gli argomenti specifici trattati nel corso si arti-colano nei seguenti temi:
1. Restauro delle strutture: premesse metodologiche.
Indagini preliminari
Rilievo architettonico e strutturale
Organizzazione strutturale
Rilievo e diagnosi dei dissesti e dei sistemi fessurativi
Problematiche connesse al consolidamento in zone si-smiche
2. Note sull’architettura storica
Sistemi costruttivi, strutture e materiali dell’architettura bizantina
Il cantiere di S. Maria del Fiore a Firenze, note sulla costruzione ed i dissesti della cupola
Il cantiere del Nuovo S. Pietro a Roma, note sulla co-struzione ed i dissesti della cupola
3. Contesto legislativo
Norme relative alle costruzioni in muratura
Norme per la costruzione in zone sismiche
Obiettivi Formativi - Parte A
Aspetto centrale del laboratorio è la formazione di architetti in grado di redigere un progetto di restauro corretto, completo, coerente con i nostri tempi, le regole e norme di riferimento, tanto relativamente ai passaggi concettuali e pratici che dalla conoscenza procedono verso le ipotesi e le scelte, quanto alla definizione delle diverse scale di elaborazione del progetto e delle diverse competenze tecniche che ne investono il senso, i temi specifici, l'operatività concreta.
Obiettivi Formativi - Parte B
La trattazione degli argomenti è orientata all’approfondimento delle problematiche proprie della conservazione, includendo l’analisi progettuale per il restauro dell’edilizia storica, pre-moderna e moderna. Saranno svolte verifiche di campo dei processi formativi relativamente ai temi trattati.
Prerequisiti
Per gli allievi che devono sostenere l’esame con i co-dici d’esame 25062 e 20641 è propedeutico l’esame di Statica per quelli del codice 20017 l’esame di Scienza delle costruzioni.
Metodi Didattici
L’attività didattica sarà svolta mediante una serie di lezioni in aula di tipo istituzionale sugli argomenti specificati nei contenuti del corso. Alle lezioni saranno affiancate, secondo un calendario prestabilito, le attività di didattica assistita che comprendono le revi-sioni all’esercitazione, visite a cantieri e incontri se-minariali.
Metodi Didattici - Parte A
Durante il corso saranno tenute lezioni ex-cathedra; saranno organizzati incontri con tecnici ed esperti, visite in cantiere, esercitazioni che saranno occasione di confronto degli allievi con testi monumentali e del patrimonio architettonico storicizzato. Saranno definiti i temi di esame e saranno organizzate verifiche individuali e seminariali. Durante le ore di laboratorio gli studenti, individualmente e/o per gruppi in presenza ed insieme al docente lavoreranno al progetto con schizzi ed elaborazioni estemporanee su carta e con l’ausilio di mezzi tradizionali come di supporti digitali di elaborazione grafica.
Metodi Didattici - Parte B
La trattazione degli argomenti sarà, in linea di massima, suddivisa cronologicamente in tre parti: a) conoscenza e restauro; b) diagnostica e progetto conservativo; c) restauro dell’organismo architettonico, dei materiali lapidei e delle superfici decorate. Gli argomenti trattati saranno occasione di esercitazioni che si svilupperanno anche come occasione di confronto degli allievi con interventi pregressi di restauro su testi monumentali e sull’edilizia storica. I temi monografici di ricerca saranno accompagnati da verifiche individuali e/o seminariali. Durante le ore di laboratorio gli studenti, individualmente e/o per gruppi in presenza ed insieme al docente lavoreranno al progetto con schizzi ed elaborazioni estemporanee su carta e con l’ausilio di mezzi tradizionali come di supporti digitali di elaborazione grafica
Altre Informazioni
Esercitazione d’esame (obbligatoria).
Redazione di un progetto di adattamento e consoli-damento su un edificio a scelta dello studente.
Fasi di sviluppo del progetto e delle revisioni.
Scelta del tema e redazione della scheda del lavoro.
Rilievo architettonico e strutturale.
Analisi e diagnosi dei dissesti:
rilievo e schedatura delle lesioni e/o deformazioni, studio delle cause esterne perturbatrici.
Progetto di adattamento a norma di legge.
Progetto strutturale di consolidamento con le verifiche sta-tiche e sismiche delle strutture di progetto.
Iscrizioni al corso e scelta del tema.
L’iscrizione al corso si effettua nominalmente nel fascicolo “Elenco degli iscritti al Corso”.
La scelta del tema dovrà essere effettuata compilando l’apposita scheda disponibile presso il Centro Stampa AZ di Firenze.
Modalità di verifica apprendimento
Gli esami saranno svolti mediante un colloquio orale per ogni singolo studente sul programma del Corso Istituzionale, tenendo conto dell’esercitazione svolta.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
Per l’esame il docente concorderà con gli studenti un tema monografico che sarà sottoposto a revisioni seminariali ed individuali; la prova d’esame lo studente dovrà presentare i risultati grafici del tema svolto e sosterrà un colloquio sugli aspetti generali ed istituzionali del corso.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
Per l’esame il docente concorderà con gli studenti un tema monografico che sarà sottoposto a revisioni seminariali ed individuali; la prova d’esame lo studente dovrà presentare i risultati grafici del tema svolto e sosterrà un colloquio sugli aspetti generali ed istituzionali del corso.
Programma del corso
Il corso di consolidamento degli edifici storici rappre-senta un approfondimento dei temi della conserva-zione architettonica e strutturale. Il degrado strutturale e i dissesti degli edifici rappresentano una casistica articolata la cui conoscenza costituisce un ulteriore contributo alla conservazione.
Argomenti:
1. Restauro delle strutture
2. Note sull’architettura storica
3. Contesto legislativo
S. VAN RIEL, Gli edifici in muratura e la normativa in zona sismica. 1884-2003, Alinea Ed. Firenze, 2004.
S. VAN RIEL, Consolidamento degli edifici storici. Appunti e note, Centro Stampa AZ, Firenze, 2007.
Indicazioni bibliografiche di approfondimento dei temi trattati verranno fornite durante le lezioni e le esercitazio-ni.
Il corso si propone di fornire agli studenti i criteri per una corretta interpretazione del comportamento stati-co degli edifici, delle principali cause di dissesto e degrado delle strutture e metodologie progettuali di interventi di consolidamento e conservazione struttu-rale, compatibili con la tutela ed i principi del restauro attuale e con le nuove disposizioni legislative riguar-danti la sicurezza statica e sismica degli edifici esi-stenti.
Per cui gli argomenti specifici trattati nel corso si arti-colano nei seguenti temi:
1. Restauro delle strutture: premesse metodologiche.
Indagini preliminari
Rilievo architettonico e strutturale
Organizzazione strutturale
Rilievo e diagnosi dei dissesti e dei sistemi fessurativi
Problematiche connesse al consolidamento in zone si-smiche
2. Note sull’architettura storica
Sistemi costruttivi, strutture e materiali dell’architettura bizantina
Il cantiere di S. Maria del Fiore a Firenze, note sulla costruzione ed i dissesti della cupola
Il cantiere del Nuovo S. Pietro a Roma, note sulla co-struzione ed i dissesti della cupola
3. Contesto legislativo
Norme relative alle costruzioni in muratura
Norme per la costruzione in zone sismiche
Programma del corso - Parte A
I temi trattati afferiscono ai diversi passaggi– conoscitivi, progettuali, operativi – che caratterizzano l’attività ed il progetto di restauro. Il corso fa interrelare strumenti e metodi della conoscenza del patrimonio architettonico esistente come parti integranti del processo progettuale in quanto atto di riconoscimento dell'identità dei luoghi, di coordinamento delle azioni di conservazione, di continuo confronto fra “antico e nuovo”.E' affrontato il tema delle nuove esigenze spaziali, funzionali, normative e quindi della modificazione dell’esistente come processo critico culturale, scientifico e creativo attuato nel presente e rispettoso della storia
Educational goals are: to learn how to prepare a restoration project,rom the survey to the potential restoration approaches,from structural consolidation to proposals for reusing disused complexes.To prepare for checking regulations and laws governing the technological upgrading of historic architecture in a manner compatible with the existing structuresTo be aware of the complexity and uniqueness of restoration issues, particularly in relation to the delicate balance between old and new architecture, old and new materials, and the general issue of contemporary addition while understanding a place’s identity, and the requirements of conservation versus free expression.
I temi che saranno trattati afferiscono ai diversi passaggi – conoscitivi, progettuali, operativi – che caratterizzano l’attività restaurativa ed il progetto di restauro. Il corso intende mettere l’allievo nelle condizioni di interrelare strumenti e metodi della conoscenza del patrimonio architettonico esistente come parti integranti e fra di loro collegate del processo progettuale in quanto atto unico ed irripetibile di riconoscimento dell'identità dei luoghi, di coordinamento delle azioni di conservazione, di continuo confronto fra “antico e nuovo”. Sarà inoltre affrontato il tema delle nuove esigenze spaziali, funzionali, normative ecc. e quindi della modificazione dell’esistente come processo critico culturale, scientifico e creativo attuato nel presente e rispettoso della storia.
Argomenti trattati
storia e senso complesso del progetto di restauro; il tema dell’utilizzazione degli edifici storici e della compatibilità fra manufatto e funzioni moderne nella storia e nella cultura del restauro
la dialettica fra conservazione ed innovazione nel progetto di restauro; il progetto di integrazione funzionale (e normativa) come contributo di riflessioni ed operativo al tema del confronto fra “antico e nuovo” nella cultura e nella pratica restaurativa.
il ruolo del progettista fra questioni di metodo ed applicative proprie della conservazione e della cultura tecnica della modificazione. Il progetto di restauro come attività pluridisciplinare. coordinata dall'architetto restauratore.
Il ruolo nuovo ed in costante evoluzione del “coordinamento culturale e scientifico” delle competenze tecniche da parte dell’architetto nel progetto di restauro.
il confronto del progetto di restauro con le norme e le leggi; i principali contributi tecnici (e relativi riferimenti normativi) al progetto di adeguamento d’uso e nuovo uso degli edifici storici.
Il progetto di restauro ed il suo sviluppo: la conoscenza del testo monumentale come indagine finalizzata; la diagnostica e le indagini non distruttive; l'analisi strutturale e materica; le nuove funzioni, gli aspetti distributivi, la verifica delle nuove esigenze spaziali, di nuova impiantistica ecc.; i temi progettuali ed i principi della conservazione e dei criteri di autenticità, compatibilità, reversibilità, distinguibilità, attualità espressiva.; il progetto di restauro fra studio di fattibilità e progetto esecutivo; il cantiere di restauro
Il progetto di restauro
la conoscenza del testo monumentale come indagine finalizzata
le indagini preliminari, la diagnostica e le indagini non distruttive
analisi strutturale,materiali e degrado/dissesto
nuove funzioni: aspetti distributivi, flussi di persone e cose, la verifica delle esigenze spaziali, di nuova impiantistica ecc. legate alla destinazione specifica
i criteri operativi: la riqualificazione tecnologica dell’edificio a fronte dei principi della conservazione e dei criteri di compatibilità fisico – chimica, di reversibilità, di distinguibilità di attualità espressiva.
Il progetto di restauro fra studio di fattibilità e progetto esecutivo
Il cantiere di restauro
Modalità della didattica
Durante il corso saranno tenute lezioni ex-cathedra; saranno organizzati incontri con tecnici ed esperti, visite in cantiere, esercitazioni che saranno occasione di confronto degli allievi con testi monumentali e del patrimoni architettonico storicizzato. Saranno definiti i temi di esame e saranno organizzate verifiche individuali e seminariali. Durante le ore di laboratorio gli studenti, individualmente e/o per gruppi in presenza ed insieme al docente lavoreranno al progetto con schizzi ed elaborazioni estemporanee su carta e con l’ausilio di mezzi tradizionali come di supporti digitali di elaborazione grafica.
Per l’esame il docente concorderà con gli studenti un tema monografico che sarà sottoposto a revisioni seminariali ed individuali; la prova d’esame lo studente dovrà presentare i risultati grafici del tema svolto e sosterrà un colloquio sugli aspetti generali ed istituzionali del corso.
Bibliografia essenziale
Indicazioni bibliografiche saranno fornite di volta in volta nel corso delle lezioni e degli incontri del laboratorio, a complemento degli argomenti trattati. Si riportano qui di seguito alcuni testi generali di riferimento.
S. Boscarino: Sul restauro architettonico (cap. 1, 2, 4) Milano 1999.
M. Biraghi: Scale e modi del riuso; in Casabella n.672, 1999.
G.Carbonara (diretto da): Trattato di Restauro Architettonico,vol I- sez.A e Restauro architettonico e impianti – Vol. 5° sez.A, U.T.E.T., Torino 2001.
M. De Vita Il Patrimonio architettonico del XX secolo fra documentazione e restauro . Alinea ed. Firenze 2000.
M. Dezzi Bardeschi: Restauro: punto e a capo a cura di V. Locatelli (II, 4, 5, 7,11, 12, 13, 17), Milano 1991.
F.Gurrieri: Restauro e conservazione, Firenze 1992
Programma del corso - Parte B
Programma integrato del Laboratorio di Restauro:
Nella conduzione del Laboratorio di Restauro verranno curate con particolare attenzione le tematiche relative alla ricerca storico territoriale ed alla conservazione integrata, anche attraverso l’utilizzo specialistico di metodologie di indagine, di rilievo e diagnostiche, da associare allo studio dell’ambiente antropico finalizzato al Restauro Architettonico, della città antica e del paesaggio di pregio, nonchè della conservazione dei materiali, delle tecnologie costruttive e delle tecniche della pittura murale.
La trattazione degli argomenti è orientata all’approfondimento delle problematiche proprie della conservazione - alla scala architettonica dei singoli manufatti e a quella territoriale dei sistemi urbani - includendo l’analisi progettuale per il restauro dei materiali e delle tecnologie costruttive dell’edilizia storica, pre-moderna e moderna.
- Il corso si propone di svolgere durante le attività di laboratorio le necessarie verifiche di campo dei processi formativi relativamente ai temi trattati, in particolare nell’individuazione e classificazione dei manufatti architettonici e dei relativi contesti urbani e territoriali, nonché dei fenomeni di degrado e di alterazione, pregressi ed in atto, che interessano, in particolare, i materiali e le tecnologie costruttive, dei procedimenti diagnostici e delle tecniche di conservazione.
ARGOMENTI TRATTATI NEL CORSO
Conoscenza e restauro
- Introduzione al Restauro Architettonico: aspetti culturali, storici e legislativi.
- Lineamenti di restauro architettonico: dal rilievo e dagli studi storici al progetto.
- Lineamenti di restauro archeologico: dalle testimonianze della cultura materiale all’archeologia industriale.
- Lineamenti di restauro del paesaggio, dal recupero dei centri storici a quello dell’edilizia rurale.
- Lineamenti di restauro delle pitture murali e degli apparti decorativi.
- La documentazione per la conservazione ed il restauro: metodiche di catalogazione, di rilievo ed elaborazione dati ai fini della tutela del patrimonio culturale, ambientale ed architettonico.
- Studi e indagini per l’identificazione dei materiali e delle tecniche costruttive nell’edilizia storica.
- Tecnologie tradizionali e moderne di decoro architettonico ed urbano nell’impiego di materiali lapidei, intonaci e malte, pietra artificiale, sistemi di pitturazione e tinteggiatura.
- La conservazione dei valori materici dell’edilizia storica alla scala architettonica ed urbana: introduzione ai piani del colore e dell’arredo urbano, ecc.
- Metodiche di conservazione della pittura murale.
Diagnostica e progetto conservativo
- Caratteristiche dei materiali: i materiali lapidei, i laterizi, le malte e gli intonaci, i metalli, il legno.
- Patologie e cause di degrado naturali e antropiche.
- Tecniche di indagine per la diagnostica.
- Metodologia di rilievo e di restituzione delle forme di degrado dei materiali: rilievo materico del manufatto, tavole tematiche, norme e convenzioni grafiche.
- Procedure operative di restauro: preconsolidamento, puliture, aggiunte integrazioni, consolidamento, protezioni.
- Metodi unificati (Normal) per lo studio delle alterazioni dei materiali lapidei.
Restauro dell’organismo architettonico
- Applicazioni tecnologiche per la conservazione dei manufatti architettonici.
- Il rilievo applicato al restauro;
- Caratteri costruttivi e sviluppo diacronico;
- Restauri e consolidamenti pregressi.
- Restauro degli edifici in dissesto e/o allo stato di rudere;
- Recupero e conservazione;
- Adattamento e riqualificazione.
- Adeguamenti impiantistici e igienico-sanitari;
- Abbattimento delle barriere architettoniche.
- Manutenibilità nel restauro architettonico.
- Vincoli e procedure di intervento progettuale negli edifici sottoposti a tutela.
APPENDICE
Bibliografia essenziale
OPUS STUDIORUM
- G.A. Centauro (a cura di), Tecnologie e conservazione degli apparati pittorici e del colore nell’edilizia storica, Poggibonsi, Lalli Ed., 2008.
- G.A. Centauro, Il restauro delle pitture murali scoperte in palazzo Gini, Poggibonsi, 2008.
- G.A. Centauro, L. Cogorno, S. Bassi, Progetto Colore del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Poggibonsi, 2008.
Per le tematiche generali del restauro:
- P. Sanpaolesi, Discorso sulla metodologia generale del restauro dei monumenti, Edam, Firenze, 1977.
- Istituto Centrale del Restauro, Raccomandazioni NORMAL 20/85 - Interventi conservativi: progettazione, esecuzione. valutazione preventiva, Roma, 1985.
- Istituto Centrale del Restauro, Raccomandazioni NORMAL 1/88 - Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei, Roma 1988.
- S. Tinè, La pratica del restauro, BE-MA edit., 1985.
- G. Rocchi, Istituzioni di restauro dei beni architettonici e ambientali, Hoepli, Milano 1985 (vedi 2a ed., Hoepli, Milano, 1990).
- L. Marino, Il rilievo per il restauro, Hoepli, Milano, 1990.
- G. Tampone, Il restauro del legno, 2 voll,, Nardini, Firenze 1990.
- P. Roselli, Restaurare la città, oggi, in “Quaderni di studi e documenti per la storia e la conservazione delle strutture urbane e territoriali/7 (a cura di P. Roselli)”, Alinea, Firenze 1991.
- M. Dezzi Bardeschi: Restauro: punto e a capo, a cura di V. Locatelli (II, 4, 5, 7,11, 12, 13, 17), Milano 1991.
- F. Gurrieri, Restauro e conservazione. Carte del Restauro. Norme. Convenzioni e Mozioni sul patrimonio architettonico e artistico, Edizioni Polistampa, Firenze, 1992.
- U. Menicali, I materiali dell'edilizia storica, tecnologia e impiego dei materiali tradizionali, Nuova Italia Scientifica, Roma, 1992.
- P. Marconi (a cura), Manuale del Recupero del Comune di Roma, II ed. ampliata, DEI, Roma, 1997.
- G. Tampone, Il restauro delle strutture di legno, Hoepli, Milano 1996
- P. Marconi (a cura), Manuale del Recupero della Città di Palermo, Flaccovio, Palermo, 1997.
- F. Giovanetti (a cura), Manuale del Recupero del Comune di Città di Castello, DEI, Roma, 1998.
- C. Montagni, Materiali per il restauro e la manutenzione, UTET, Torino, 1999.
- S. Boscarino: Sul restauro architettonico (cap. 1, 2, 4) Milano 1999.
- M. Biraghi: Scale e modi del riuso; in “Casabella”, 672, 1999.
- M. De Vita Il Patrimonio architettonico del XX secolo fra documentazione e restauro . Alinea ed. Firenze 2000.
- Min.BAC, Quaderni dell’Ufficio Studi, Roma 1998/2008.
- G. Carbonara (a cura di) , Trattato di restauro architettonico, voll. 9, UTET, Torino, 1996-2007.
- G. Carbonara, Atlante del Restauro, 2 voll., UTET, Torino 2004.
- AA.VV., Manuale per la riabilitazione e la ricostruzione post sismica degli edifici (a cura di F. Gurrieri), DEI, Roma 1999.
- F. Gurrieri, G. Belli, C. Birignani, Il degrado della città d’arte, Ed. Polistampa, Firenze 1998.
- B. Zevi (a cura), Manuale del Restauro Architettonico, Mancosu ed., Roma 2000.
- A. Pugliano (a cura), Restauro architettonico e Restauro archeologico, in “Ricerche di Storia dell'Arte”, nn. 74-75/2001, Carocci, Roma 2002.
- C. Giannini, R. Roani, Dizionario del Restauro e della Diagnostica, Nardini Ed., Firenze 2003.
- S. Franceschi, L. Germani, Manuale operativo per il restauro architettonico, DEI, Roma 2003.
- P. Torsello, Restauro Architettonico. Padri, teorie, immagini, F. Angeli 2005.
- D. Lamberini, Teoria e Storia del Restauro, Firenze 2005.
- F. Gurrieri, La città multietnica, Firenze 2006.
- F. Gurrieri, Un Brandi Minore, Firenze 2007.
Per la “Diagnostica architettonica ed artistica”:
- E. Riccomini, Le sculture all’aperto: problemi normativi e metodologici, in “La conservazione delle sculture all’aperto” (“Atti del Convegno Internazionale di Studi, Bologna 1969”). Ivi cfr. G. Torraca, L’attuale stato delle conoscenze sulle alterazioni delle pietre.
- G. Urbani, Problemi di conservazione, Bologna 1973.
- P. Malesani, S. Vannucci, Ricerche sulla degradazione delle pietre, Olschki, Firenze 1974.
- V. Fassina, L.Lazzarini, G. Biscontin, s. Calogero, Influenza del materiale particellare atmosferico sui processi di degradazione della pietra a Venezia, in “Deterioramento e conservazione della pietra” (“Atti del 3° Congresso Internazionale, Venezia 1979”), Fondazione Cini, Venezia 1979.
- R. Rossi Manaresi, Conservazione della pietra nel passato e nei tempi attuali. Durata dei trattamenti, in “Atti del Convegno sul Restauro delle Opere d’Arte (Firenze 1969)”, Polistampa, Firenze 1981.
- S. Massa, M. Paribeni , Il deperimento delle opere d’arte: cause, evoluzione, possibilità di valutazioni quantitative, in “Ricerche di Storia dell’Architettura”, VI, 16 , 1982.
- M. Matteini, A. Moles, Scienza e restauro. Metodi di indagine, Cantini, Firenze 1984.
- P. Marconi, Arte e cultura della manutenzione dei monumenti, Laterza, Bari, 1985.
- D. Camuffo, A. Bernardi, Fattori microclimatici e conservazione dei beni artistici, Edizioni del Laboratorio, Brescia 1985.
- Min. BB. CC. AA., Materiali lapidei I e II, in “Bollettino d’Arte” (suppl. al n. 41), Istituto Poligrafico dello Stato, Roma 1987.
- AA.VV., Città inquinata, i monumenti (a cura di A. Montanari, P. Petraroia), Istituto Poligrafico dello Stato, Roma 1989.
- AA.VV., Un Progetto per Piero della Francesca, Alinari, Firenze 1989.
- G. Centauro, M. Moriondo Lenzini (a cura di), Piero della Francesca ad Arezzo. Problemi di restauro per la conservazione futura (“Atti del Convegno Internazionale di Studi, Arezzo 1990”), Marsilio, Venezia 1993. Ivi cfr. Nota bibliografica su “Restauro, diagnostica, indagini preliminari”, p. 341 e sgg.
- S. Lorusso, M. Marabelli, G. Viviano, La contaminazione ambientale ed il degrado dei materiali di interesse storico artistico, Bulzoni, Roma 1995.
Per il “Restauro delle superfici decorate”:
- C. Maltese (a cura di), Le tecniche artistiche, Mursia, Milano,1973
- M. Bazzi, Abecedario pittorico, Longanesi, Milano, 1976 e rist.
- G. Perusini, Il restauro dei dipinti e delle sculture lignee, Del Bianco ed., 1989
- M. Matteini, A. Moles, La chimica nel restauro. I materiali dell’arte pittorica, Nardini, Firenze 1989
- A. Conti, Storia del restauro e della conservazione delle opere d’arte, Electa, Milano1988
- P. Mora, P. Philippot, La conservazione delle pitture murali, Editrice Compositori, Bologna 2001 (II edizione).
- G. Centauro, C. Grandin, Problematiche ambientali delle pitture murali storiche nella tutela dell’espressione della materia pittorica, in “Quaderni dell’Arte” (Num. Monografico su “Pittura murale. Ricerche sulle tecniche pittoriche”), 22, Lalli Ed.. Poggibonsi 1997.
- G.A. Centauro, Piano del colore del centro storico di Prato, Voll. 2 - Lalli Editore, Poggibonsi 1998