Il Corso di Fondamenti di Urbanistica è indirizzato a svelare il “riferimento implicito” che è necessario conoscere e quantomeno saper utilizzare (nei suoi presupposti teorici, tecnici, normativi e strumentali) per una buona formazione di un sapere specifico utile all’intervento progettuale in architettura.
B. Secchi, Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari 2004
F. Selicato, F. Rotondo, Progettazione urbanistica. Teorie e tecniche, McGraw-Hill, Milano 2010
A questi testi bisogna aggiungere due utili manuali, scaricabili gratuitamente in rete:
- Osservatorio Città Sostenibili, Il manuale urbanistico invisibile. La sintassi della città disgregata, Working paper P06/07
http://www.ocs.polito.it/biblioteca/wp/paesaggio/wp_p0607.pdf
- Environment, Heritage and Local Government, Urban Design Manual. A best practice guide, Part 1 e Part 2, May 2009
http://www.environ.ie/en/Publications/DevelopmentandHousing/Planning/
Obiettivi Formativi - Parte B
Alla base della disciplina urbanistica, oggi chiamata “di governo del territorio”, vi è la consapevolezza che la limitazione delle possibilità soggettive di modificare il soprasuolo – favore di una regolamentazione affidata ai pubblici poteri in un rapporto partecipativo con la cittadinanza – consente di perseguire un maggior bene collettivo. I metodi e gli strumenti sono vari e dipendono dalle culture maturate dalle comunità nei tempi e luoghi diversi. Ma ci sono alcuni elementi che definiscono principi insediativi che tendono a replicarsi nelle diverse comunità e luoghi, seppur miscelati e organizzati in maniera differente nello spazio. Lo studio di questi elementi, e di come sono cambiati nel corso del tempo, è il primo obiettivo del corso.
Il secondo obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti le basi teoriche concettuali della disciplina urbanistica, comprensiva dei necessari riferimenti storici, nonché una prima conoscenza delle modalità con cui questa può rispondere alle istanze nelle varie situazioni contestuali attraverso gli strumenti e i metodi che le sono propri.
Tenuto conto che strumenti e metodi sono strettamente connessi agli obiettivi, che dinamicamente si rapportano nei tempi e nei luoghi alle istanze espresse dalla collettività e dalle sue istituzioni, obiettivo specifico del Corso è la loro sperimentazione alla scala locale, in una applicazione progettuale adeguata al livello formativo del secondo anno. Alla conclusione lo studente deve dimostrare di disporre delle conoscenze che gli consentano di muoversi autonomamente nei “sentieri” dei piani urbanistici, prima di poter intraprendere un progetto edilizio «semplice», come recita la normativa professionale vigente.
Prerequisiti - Parte B
Superamento dell'esame di Analisi territoriale e conoscenza di base della normativa urbanistica.
Metodi Didattici - Parte B
Lezioni frontali; seminari di lettura; lezioni ad invito di urbanisti e pianificatori; discussioni in aula sulle esercitazioni in progress
Altre Informazioni - Parte B
STUDENTI NON FREQUENTANTI
Per gli studenti non frequentanti l’esercitazione tecnica rimane lo stessa degli studenti frequentanti, così come i manuali di riferimento segnalati, solo che le revisioni saranno possibili solo nel corso del mese di gennaio 2012; mentre cambia la bibliografia. Al testo della Bibliografia essenziale (B. Secchi, Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari 2004) vanno aggiunti i seguenti volumi:
- P. Gabellini, Fare urbanistica, Carocci, Roma 2010
- S. Boeri, L’Anticittà, Laterza, Bari 2011
- P. Ciorra, Senza L’Architettura, Laterza, Bari 2011
- C. Bianchetti, Il Novecento è davvero finito, Donzelli, Roma 2011
Lo studente deve predisporre una scheda sintetica (4 cartelle max a volume) sul contenuto di ogni volume; nonché scrivere un Rapporto comparativo (minimo 20 cartelle e max 35) tra i cinque testi, con l’obiettivo di portare a sintesi e confrontare le tesi esposte.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
L’organizzazione della didattica è mirata a che il processo di formazione e di sperimentazione necessario per sostenere l’esame avvenga durante lo svolgimento del corso di laboratorio.
Attraverso le modalità della didattica il Corso intende fornire agli studenti:
a) una formazione culturale di base, affidata alle lezioni teoriche e allo studio della bibliografia e del glossario, reperibile al sito http://www.urba.arch.unifi.it/docprog/deluca/;
b) una formazione di base di carattere applicativo, affidata all’esercitazione finale, da svolgersi da soli o in gruppo di max 3 persone.
La frequenza al Corso è fortemente consigliata. L’accertamento di frequenza è fatto durante lo svolgimento delle lezioni. Si considera utile, e vale anche ai fini della valutazione finale di accreditamento, una presenza non inferiore al 75% delle lezioni effettive. Sono esonerati da questo consiglio gli studenti lavoratori certificati come tali, che dovranno concordare con il docente le modalità di organizzazione dello studio individuale e della relativa esercitazione.
L’esame sarà orale (o scritto, su richiesta dello studente), con la presentazione degli elaborati predisposti per l’esercitazione. Nel caso di esercitazione di gruppo l’esame è individuale e verterà sugli argomenti trattati nelle lezioni teoriche e nella bibliografia, nonché sull’esercitazione finale.
Programma del corso - Parte B
CORSO di LAUREA TRIENNALE in SCIENZE DELL’ARCHITETTURA (classe L4)
anno accademico 2011/12
FONDAMENTI DI URBANISTICA (B006827)
Finalità del corso
Secondo l’attuale normativa che regola il sistema delle professioni i laureati triennali in architettura (art. 16, comma 5, lettera a, del DPR 328/01) svolgeranno «attività basate sull’applicazione delle scienze, volte al concorso e alla collaborazione alle attività di progettazione, direzione dei lavori, stima e collaudo di opere edilizie, comprese le opere pubbliche; la progettazione, la direzione dei lavori, la vigilanza, la misura, la contabilità e la liquidazione relative a costruzioni civili semplici, con l’uso di metodologie standardizzate; i rilievi diretti e strumentali sull’edilizia attuale e storica».
Non c’è una attività specifica di Urbanistica, ma essa è implicita. Per questo il Corso di Fondamenti di Urbanistica sarà indirizzato a svelare questo “riferimento implicito” che è necessario conoscere e quantomeno saper utilizzare (nei suoi presupposti teorici, tecnici, normativi e strumentali) per una buona formazione di un sapere specifico utile all’intervento progettuale nell’edilizia. Si useranno delle parole “chiavi” per definire quali sono i fondamenti essenziali del discorso urbanistico.
L’organizzazione del Corso è fatta di lezioni frontali; di seminari di lettura partendo da alcuni testi di urbanistica; di conferenze ad invito riservate a urbanisti e pianificatori; discussione in aula sulle esercitazioni in progress.
Obiettivi del Corso
Alla base della disciplina urbanistica, oggi chiamata “di governo del territorio”, vi è la consapevolezza che la limitazione delle possibilità soggettive di modificare il soprasuolo – favore di una regolamentazione affidata ai pubblici poteri in un rapporto partecipativo con la cittadinanza – consente di perseguire un maggior bene collettivo. I metodi e gli strumenti sono vari e dipendono dalle culture maturate dalle comunità nei tempi e luoghi diversi. Ma ci sono alcuni elementi che definiscono principi insediativi che tendono a replicarsi nelle diverse comunità e luoghi, seppur miscelati e organizzati in maniera differente nello spazio. Lo studio di questi elementi, e di come sono cambiati nel corso del tempo, è il primo obiettivo del corso.
Il secondo obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti le basi teoriche concettuali della disciplina urbanistica, comprensiva dei necessari riferimenti storici, nonché una prima conoscenza delle modalità con cui questa può rispondere alle istanze nelle varie situazioni contestuali attraverso gli strumenti e i metodi che le sono propri.
Tenuto conto che strumenti e metodi sono strettamente connessi agli obiettivi, che dinamicamente si rapportano nei tempi e nei luoghi alle istanze espresse dalla collettività e dalle sue istituzioni, obiettivo specifico del Corso è la loro sperimentazione alla scala locale, in una applicazione progettuale adeguata al livello formativo del secondo anno. Alla conclusione lo studente deve dimostrare di disporre delle conoscenze che gli consentano di muoversi autonomamente nei “sentieri” dei piani urbanistici, prima di poter intraprendere un progetto edilizio «semplice», come recita la normativa professionale vigente.
Modalità della didattica ed esame
L’organizzazione della didattica è mirata a che il processo di formazione e di sperimentazione necessario per sostenere l’esame avvenga durante lo svolgimento del corso di laboratorio.
Attraverso le modalità della didattica il Corso intende fornire agli studenti:
a) una formazione culturale di base, affidata alle lezioni teoriche e allo studio della bibliografia e del glossario, reperibile al sito http://www.urba.arch.unifi.it/docprog/deluca/;
b) una formazione di base di carattere applicativo, affidata all’esercitazione finale, da svolgersi da soli o in gruppo di max 3 persone.
La frequenza al Corso è fortemente consigliata. L’accertamento di frequenza è fatto durante lo svolgimento delle lezioni. Si considera utile, e vale anche ai fini della valutazione finale di accreditamento, una presenza non inferiore al 75% delle lezioni effettive. Sono esonerati da questo consiglio gli studenti lavoratori certificati come tali, che dovranno concordare con il docente le modalità di organizzazione dello studio individuale e della relativa esercitazione.
L’esame sarà orale (o scritto, su richiesta dello studente), con la presentazione degli elaborati predisposti per l’esercitazione. Nel caso di esercitazione di gruppo l’esame è individuale e verterà sugli argomenti trattati nelle lezioni teoriche e nella bibliografia, nonché sull’esercitazione finale.
Bibliografia essenziale
- B. Secchi, Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari 2004
- F. Selicato, F. Rotondo, Progettazione urbanistica. Teorie e tecniche, McGraw-Hill, Milano 2010
A questi testi bisogna aggiungere due utili manuali, scaricabili gratuitamente in rete:
- Osservatorio Città Sostenibili, Il manuale urbanistico invisibile. La sintassi della città disgregata, Working paper P06/07
http://www.ocs.polito.it/biblioteca/wp/paesaggio/wp_p0607.pdf
- Environment, Heritage and Local Government, Urban Design Manual. A best practice guide, Part 1 e Part 2, May 2009
http://www.environ.ie/en/Publications/DevelopmentandHousing/Planning/
Esercitazione
Scopo dell’esercitazione è quello di addestrare lo studente verso alcuni fondamentali aspetti della pratica urbanistica corrente. Lo studente (da solo o in gruppo di max 3) dovrà simulare il passaggio metodologico dall’analisi al progetto in un caso concreto di riqualificazione di una parte di tessuto edilizio in degrado, oppure di una frangia urbana non finita, oppure inserendo un nuovo brano urbano in un tessuto esistente. Sono tutte operazioni che, oltre a richiedere una lettura degli elementi di base costitutivi del territorio urbanizzato, delle sue risorse e delle sue caratteristiche, richiamano – nella maggior parte dei casi – l’uso della categoria della «ristrutturazione urbanistica», cioè interventi «rivolti a sostituire l’esistente tessuto urbanistico-edilizio con altro diverso, mediante un insieme sistematico di interventi edilizi, anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale».
Tale studio offrirà il pretesto di compiere alcuni passaggi fondamentali, la cui base teorica, sia dal punto di vista tecnico urbanistico, sia da quello giuridico amministrativo, verrà trattata durante le lezioni del corso.
Per i non frequentanti
Per gli studenti non frequentanti l’esercitazione tecnica rimane lo stessa degli studenti frequentanti, così come i manuali di riferimento segnalati, solo che le revisioni saranno possibili solo nel corso del mese di gennaio 2012; mentre cambia la bibliografia. Al testo della Bibliografia essenziale (B. Secchi, Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari 2004) vanno aggiunti i seguenti volumi:
- P. Gabellini, Fare urbanistica, Carocci, Roma 2010
- S. Boeri, L’Anticittà, Laterza, Bari 2011
- P. Ciorra, Senza L’Architettura, Laterza, Bari 2011
- C. Bianchetti, Il Novecento è davvero finito, Donzelli, Roma 2011
Lo studente deve predisporre una scheda sintetica (4 cartelle max a volume) sul contenuto di ogni volume; nonché scrivere un Rapporto comparativo (minimo 20 cartelle e max 35) tra i cinque testi, con l’obiettivo di portare a sintesi e confrontare le tesi esposte.