Al laboratorio sono riconosciuti 8 cfu suddivisi nella seguente maniera:
- 4 cfu per il modulo di Restauro Architettonico
- 4 cfu per il modulo di Consolidamento dell’edilizia storica
Il progetto di restauro
- La relazione storica, gli allegati documentali e la relazione descrittiva degli interventi.
- Individuazione delle tecniche di intervento restaurative architettoniche e strutturali.
- Il progetto di adattamento e consolidamento.
- Cenni sul cantiere di restauro e sulle opere provvisionali di presidio e tutela.
Contenuto del corso - Parte B
Il corso introduce agli aspetti metodologici del Restauro architettonico, con riferimento a quelli sottoposti a tutela, e si propone di fornire agli studenti le nozioni di base per la redazione di un progetto di restauro
Iter del progetto di restauro
Principi fondativi del progetto di restauro.
Gli interventi di conservazione sui materiali e strutture. Adeguamento impiantistico.
Il cantiere di restauro.
Il programma di manutenzione.
Il restauro dei centri antichi e dei monumenti archeologici
Contenuto del corso - Parte C
Contenuti formativi
Il corso introduce agli aspetti metodologici del Restauro architettonico, con particolare riferimento agli edifici sottoposti a tutela, e si propone di fornire agli studenti le nozioni di base per la redazione di un progetto di restauro.
Iter del progetto di restauro
- La situazione italiana. Quadro legislativo, enti preposti, strumenti di tutela, ecc
- I soggetti coinvolti, l’iter del progetto, gli elementi del progetto
- Presentazione del progetto agli Uffici preposti alla tutela
Elementi fondativi del progetto di restauro
- La destinazione e le compatibilità delle nuove funzioni
- I limiti operativi fra caratteri degli edifici e norme di tutela;
- Diagnosi e proposta di intervento nei materiali e nelle strutture: le soluzioni alternative; invasività e reversibilità
- I materiali moderni nel restauro
Gli interventi di conservazione sui materiali
Umidità : diagnosi e interventi
Peculiarità del cantiere di restauro
- Le opere provvisionali e gli interventi d’urgenza
Il problema strutturale
- Indagini e interventi di miglioramento
- I terremoti e la vulnerabilità sismica
- Le strutture prima e dopo gli interventi
L’adeguamento impiantistico
Il programma di manutenzione
Valutazione e gestione economica del progetto di restauro
- il capitolato d'appalto, il computo metrico, l'elenco dei prezzi
Il restauro nelle aree archeologiche
Gli interventi nei centri antichi
Contenuto del corso - Parte D
Il corso si pone l’obiettivo di fornire agli allievi di architettura un approccio analitico verso il costruito storico e una preparazione di base per affrontare le indagini necessarie alla individuazione di eventuali sue patologie di degrado. Partendo dalle indispensabili conoscenze dei materiali e delle tecniche costruttive tradizionali saranno esposte quelle modificazioni stilistiche e tecnologiche che hanno determinato sostanziali cambiamenti nel modo di costruire fino all’epoca moderna.
Lettura del costruito storico, legislazione di tutela dei beni culturali, legislazione sugli appalti pubblici riguardanti i beni culturali, teoria e storia del restauro, materiali e tecniche tradizionali e innovative.
Contenuto del corso - Parte E
Teorie e vicende storiche del restauro in Europa. La redazione delle relazioni storica e tecnica. Il rilievo interpretativo. La legislazione e gli organismi operativi e di controllo. Il progetto di restauro: documentazione, indagini diagnostiche, carte tematiche; metodologie di intervento secondo i criteri della minore invasività e massima reversibilità. Il capitolato speciale d’appalto, il computo metrico estimativo, l’analisi dei prezzi. Il progetto di restauro nell’ambito delle opere pubbliche. Cenni di legislazione e sicurezza sul cantiere.
Indicazioni bibliografiche specifiche sulle singole tematiche verranno fornite di volta in volta durante le lezioni e revisioni. Sarà, comunque, messo a disposizione degli allievi un repertorio bibliografico generale sui temi trattati nel Laboratorio.
Istituto Centrale del Restauro, Raccomandazioni NORMAL 20/85 - Interventi conservativi: progettazione, esecuzione. valutazione preventiva, Roma, 1985.
G.Rocchi,Istituzioni di restauro architettonico dei beni architettonici e ambientali,Hoepli,Milano,1990
G. Carbonara, Trattato di restauro architettonico, UTET, Torino, 1996.
C. Montagni, Materiali per il restauro e la manutenzione, UTET, Torino, 1999
Manuale del Restauro Architettonico, Mancosu, Roma, 2002
P.B.Torsello, S.F.Musso, Tecniche di restauro architettonico, in II vol.,U.T.E.T.,Torino,2003
Durante il corso verranno fornite ulteriori indicazioni bibliografiche e eventuali schede didattiche applicative.
Istituto Centrale del Restauro, Raccomandazioni NORMAL 20/85 - Interventi conservativi: progettazione, esecuzione. valutazione preventiva, Roma, 1985;
G.Rocchi,Istituzioni di restauro architettonico dei beni architettonici e ambientali,Hoepli,Milano,1990;
G. Carbonara, Trattato di restauro architettonico, UTET, Torino, 1996;
C. Montagni, Materiali per il restauro e la manutenzione, UTET, Torino, 1999;
Manuale del Restauro Architettonico, Mancosu, Roma, 2002;
P.B.Torsello, S.F.Musso, Tecniche di restauro architettonico, in II vol.,U.T.E.T.,Torino,2003;
Durante il corso verranno fornite ulteriori indicazioni bibliografiche e eventuali schede didattiche applicative
- J.P. ADAM (1988), L’arte di costruire presso i romani. Materiali e tecniche, Milano.
- C. BRANDI (a cura di M. Cordaro) (2005), Il restauro. Teoria e pratica, Roma.
- G.P. BROGIOLO (1997), Dall’analisi stratigrafica degli elevati all’archeologia dell’architettura, in “Archeologia dell’Architettura”, a. II, 1997, pp. 181 – 184.
- R. FRANCOVICH, R. PARENTI (a cura di) (11988), “Archeologia e restauro dei monumenti”, Firenze, pp. 335-346.
- E. HARRIS (19883), Principi di stratigrafia archeologica, NIS, Roma.
- D. LAMBERINI (a cura di) (2003), Teorie e storia del restauro architettonico, Firenze.
- T. MANNONI, Metodi di datazione dell´edilizia storica, in “Archeologia Medievale”, a. XI, pp. 396- 403, 1984.
- E. PECCHIONI-F. FRATINI-E. CANTISANI, Le malte antiche e moderne tra tradizione ed innovazione, Bologna 2008.
- R. SABELLI (2011), Progettare il restauro, Santarcangelo di Romagna (RN).
Dispense del Docente
Carbonara G.,Trattato di restauro architettonico, UTET, 1996. Casiello S., Verso una storia del restauro, Alinea 2008. Lamberini D., Teorie e storia del restauro architettonico, Polistampa 2003. Marino L., Il rilievo per il restauro, Milano, Hoepli, 1992.
Menicali U., I materiali dell’edilizia storica, Roma ,NIS,1992. Rocchi G., Istituzioni di restauro dei beni architettonici e ambientali, Milano,Hoepli, 1990. Tampone G., Strutture di legno. Cultura conservazione restauro, De Lettera Editore, 2002 . Campanella C., Opere di conservazione e restauro, Pirola, 2000. Tinè S., L’Analisi dei prezzi nel recupero edilizio, Flaccovio Editore, 1995. Bassi A., Capitolato Speciale d’Appalto per opere edili, Maggioli Editore 2003
Obiettivi Formativi - Parte B
Il corso è indirizzato a dare agli studenti la capacità di intervenire sul patrimonio costruito, ed in particolare su quello sottoposto a tutela, con la piena consapevolezza del suo valore culturale e materiale, fornendo le indispensabili conoscenze e basi tecniche necessarie per operare preservandone nel modo più esteso le caratteristiche intrinseche. In particolare, obiettivi fondamentali del percorso di studio sono la garanzia di acquisizione, da parte degli allievi di:
Conoscenze e capacità di comprensione: il corso punta a fornire gli strumenti concettuali, il quadro generale delle problematiche metodologiche e degli strumenti tecnico-scientifici, utili all'elaborazione del proposta di restauro architettonico, quale momento di dialogo e sintesi interdisciplinare, in cui convergono capacità di giudizio diagnostico e di scelta progettuale;
Applicazione delle conoscenze e capacità di comprensione raggiunte: il corso è rivolto a rendere gli allievi in grado di applicare le conoscenze acquisite alla elaborazione di un progetto di conservazione;
Capacità di giudizio autonomo: l'obiettivo è quello di fornire gli elementi critici utili a elaborare idee autonome applicandole per la risoluzione di problemi a tematiche circostanziate e ad ambiti più vasti. Gli allievi dovrebbero acquisire una propria capacità di formulare giudizi e di oculata selettività delle scelte, sulla base dei principi del restauro e della conservazione.
Capacità dl apprendimento: il corso deve garantire e verificare l'assimilazione delle conoscenze di base della disciplina, la capacità di raccogliere e interpretare i dati, fino alla capacità di integrare le conoscenze in modo autonomo e gestire le complessità, incluse quelle relative ad ambienti di lavoro interdisciplinari.
Abilità comunicative: fornire agli allievi gli strumenti per la trasmissione dei risultati, soprattutto in rapporto all'ambito professionale.
Obiettivi Formativi - Parte C
Risultati di apprendimento attesi:
Il corso è indirizzato a dare agli studenti la capacità di intervenire sul patrimonio costruito, ed in particolare su quello sottoposto a tutela, con la piena consapevolezza del suo valore culturale e materiale, fornendo le indispensabili conoscenze e basi tecniche necessarie per operare preservandone nel modo più esteso le caratteristiche intrinseche. In particolare, obiettivi fondamentali del percorso di studio sono la garanzia di acquisizione, da parte degli allievi di:
Conoscenze e capacità di comprensione: il corso punta a fornire gli strumenti concettuali, il quadro generale delle problematiche metodologiche e degli strumenti tecnico-scientifici, utili all'elaborazione del proposta di restauro architettonico, quale momento di dialogo e sintesi interdisciplinare, in cui convergono capacità di giudizio diagnostico e di scelta progettuale;
Applicazione delle conoscenze e capacità di comprensione raggiunte: il corso è rivolto a rendere gli allievi in grado di applicare le conoscenze acquisite alla elaborazione di un progetto di conservazione.
Capacità di giudizio autonomo: l'obiettivo è quello di fornire gli elementi critici utili a elaborare idee autonome applicandole per la risoluzione di problemi a tematiche circostanziate e ad ambiti più vasti. Gli allievi dovrebbero acquisire una propria capacità di formulare giudizi e di oculata selettività delle scelte, sulla base dei principi del restauro e della conservazione.
Capacità di apprendimento: il corso deve garantire e verificare l'assimilazione delle conoscenze di base della disciplina, la capacità di raccogliere e interpretare i dati, fino alla capacità di integrare le conoscenze in modo autonomo e gestire le complessità, incluse quelle relative ad ambienti di lavoro interdisciplinari.
Abilità comunicative: fornire agli allievi gli strumenti per la trasmissione dei risultati, soprattutto in rapporto all'ambito professionale.
Obiettivi Formativi - Parte D
Fornire gli strumenti per effettuare un’analisi del Patrimonio architettura ed un’analisi dei suoi processi di degrado.
Saper redigere un progetto definitivo/esecutivo di restauro architettonico (ex D. lgs. 163/2006, artt. 197-205 e D.P.R. 207/2010, artt. 239-251)
Obiettivi Formativi - Parte E
Il corso si propone di fornire agli studenti le indicazioni metodologiche e gli strumenti operativi necessari alla elaborazione del progetto di restauro per la tutela e conservazione del patrimonio storico-architettonico.
Prerequisiti - Parte B
Aver sostenuto l'esame di Laboratorio di Restauro I.
Conoscenza dei caratteri costruttivi dell'edilizia corrente, antica e moderna.
Consapevolezza dello stretto rapporto esistente fra materiali impiegati e evoluzione della tecnica edificatoria e del prodotto edile nel corso del tempo.
Conoscenza dei fondamenti della disciplina del restauro in un quadro di riferimento interdisciplinare.
Capacità di organizzare e condurre una campagna di indagini conoscitive e rilevazioni specifiche.
Conoscenza dei fenomeni di degrado di materiali e strutture.
Conoscenza delle tecniche impiantistiche.
Conoscenza di normative tecniche e urbanistiche.
Prerequisiti - Parte D
-Conoscenze di storia dell’architettura;
-conoscenze dei materiali da costruzione tradizionali e moderni;
-conoscenze delle tecniche costruttive tradizionali;
-abilità/capacità di effettuare una ricerca storica da fonti dirette e indirette;
-abilità/capacità di rilevamento topografico e di dettaglio dell’architettura e conoscere un manufatto architettonico attraverso ricerche dirette e indirette (fonti storiche, iconografiche e materiali).
Prerequisiti - Parte E
Laboratorio di Restauro 1
Metodi Didattici - Parte A
L’attività didattica si svolge con lezione in aula di tipo istituzionale, esercitazioni e seminari, visite guidate a cantieri di restauro.
Gli allievi, la cui frequenza al Laboratorio è obbligatoria, dovranno scegliere e concordare con i Docenti un tema monografico che svolgeranno tramite periodiche revisioni a carattere singole o seminariali. Il tema potrà essere svolto singolarmente oppure in piccoli gruppi (max 2 persone).
Metodi Didattici - Parte B
Il laboratorio si articola con una serie di lezioni in aula dove sono illustrati gli argomenti sopra esposti.
E’ prevista l’elaborazione, con il controllo in aula nel corso del Laboratorio, del progetto di intervento sul manufatto di cui nel Laboratorio di Restauro I è stata eseguita l’analisi diagnostica su materiali e strutture, nonché di un capitolato relativo agli interventi previsti.
Oltre alle lezioni sono previsti sopralluoghi presso edifici e, quando possibile, visite a cantieri al fine di porre gli studenti a contatto dei problemi posti dall’operatività del restauro e dall’organizzazione del cantiere medesimo.
Metodi Didattici - Parte C
Attività formative
Il laboratorio si articola con una serie di lezioni in aula dove sono illustrati gli argomenti sopra esposti.
E’ prevista l’elaborazione, con il controllo in aula nel corso del Laboratorio, del progetto di intervento sul manufatto di cui nel Laboratorio di Restauro I è stata eseguita l’analisi diagnostica su materiali e strutture, nonché di un capitolato relativo agli interventi previsti.
Oltre alle lezioni sono previsti sopralluoghi presso edifici e, quando possibile, visite a cantieri al fine di porre gli studenti a contatto dei problemi posti dall’operatività del restauro e dall’organizzazione del cantiere medesimo.
Metodi Didattici - Parte D
Lezioni in aula, esercitazioni, verifiche scritte e orali, seminari tematici, incontri con tecnici delle Istituzioni.
Metodi Didattici - Parte E
Il corso si articolerà in lezioni teoriche in aula ed esercitazioni pratiche. Sono previste comunicazioni in aula anche di esperti esterni e visite guidate a cantieri di restauro. Inoltre saranno svolte lezioni in collaborazione con la Scuola Professionale Edile di Firenze che consentiranno anche l’esperienza di attività pratica manuale. E’ previsto lo svolgimento da parte degli studenti di un tema monografico concordato con il docente da eseguire anche in aula. Durante il corso potrà essere distribuito materiale didattico di approfondimento e schede informative.
Altre Informazioni - Parte B
Durante il corso verranno fornite inoltre specifiche indicazioni bibliografiche e schede didattiche applicative.
Le revisioni ed il ricevimento degli Studenti avverranno con frequenza settimanale il martedì pomeriggio presso la sede di Restauro (via Micheli, 8).
luca.giorgi@unifi.it
collaboratori: arch. Paolo Gentilini, arch. Iacopo Bastiani
Altre Informazioni - Parte D
Saranno proposti seminari tematici su manufatti storici in accordo con il MiBCAT e con alcune Amministrazioni Locali.
Per gli studenti lavoratori saranno concordati appositi percorsi didattici.
Altre Informazioni - Parte E
Le revisioni ed il ricevimento degli Studenti avverranno con frequenza settimanale in Aula e/o presso il Dipartimento di Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici (via Micheli, 8)
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
Gli esami saranno svolti mediante un colloquio orale per ogni singolo studente sugli argomenti istituzionali previsti nei programmi del Laboratorio, tenendo conto dell’esercitazione svolta sul tema monografico concordato.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
Per l’ammissione all’esame finali gli Allievi devono aver completato l’esercitazione producendo, oltre a quelli già redatti per il Laboratorio di Restauro I, i seguenti elaborati:
- Documentazione fotografica
- Relazione descrittiva dei criteri di intervento adottati, del quadro normativo di riferimento, delle funzioni previste e della loro compatibilità con il manufatto esistente;
- Grafici descrittivi del progetto di restauro, negli stati esistente, di progetto e sovrapposto.
- Carte tematiche sulla sugli interventi di conservazione dei materiali.
- Grafici specifici relativi alle soluzioni adottate per gli eventuali problemi strutturali;
- Grafici specifici relativi alle soluzioni impiantistiche adottate;
- Capitolato relativo agli interventi previsti
La prova di esame consisterà nella discussione degli elaborati scritti e grafici prodotti sul tema monografico concordato con il docente nel complesso delle attività dei Laboratori di Restauro I e II, nonché richiami agli argomenti trattati nel corso istituzionale. A tale prova sarà assegnato un voto.
Modalità di verifica apprendimento - Parte C
Modalità di verifica
Per l’ammissione all’esame finale gli Allievi devono aver completato l’esercitazione producendo, in continuità con quelli già redatti per il Laboratorio di Restauro I, i seguenti elaborati:
- Documentazione fotografica;
- Relazione descrittiva dei criteri di intervento adottati, del quadro normativo di riferimento, delle funzioni previste e della loro compatibilità con il manufatto esistente;
- Grafici descrittivi del progetto di restauro, negli stati esistente, di progetto e sovrapposto;
- Carte tematiche sulla sugli interventi di conservazione dei materiali;
- Grafici specifici relativi alle soluzioni adottate per gli eventuali problemi strutturali;
- Grafici specifici relativi alle soluzioni impiantistiche adottate;
- Capitolato relativo agli interventi previsti
La prova di esame consisterà nella discussione degli elaborati scritti e grafici prodotti sul tema monografico concordato con il docente nel complesso delle attività dei Laboratori di Restauro I e II, nonché richiami agli argomenti trattati nel corso istituzionale. A tale prova sarà assegnato un voto.
Modalità di verifica apprendimento - Parte D
Saranno fatte verifiche di apprendimento mediante esercitazioni scritte e grafiche, verifiche finali sulla predisposizione di un progetto di conservazione e di un piano di manutenzione.
Modalità di verifica apprendimento - Parte E
L’esame consisterà nella discussione sul progetto realizzato dall’allievo, individualmente o in gruppo, e sugli argomenti trattati nel corso istituzionale. La valutazione sarà comunque individuale.
Programma del corso - Parte A
RESTAURO ARCHITETTONICO
Obiettivi del corso
Le attività didattiche sviluppate nel corso sono finalizzate all’acquisizione da parte degli allievi dei principi fondamentali per la conoscenza, la tutela e la conservazione dei beni che costituiscono il patrimonio storico-artistico, culturale e tecnologico della nostra memoria architettonica, con consapevolezza storico-critica ed adeguata competenza tecnica.
Compito prioritario degli argomenti trattati sarà la determinazione delle metodologie d’indagine sul testo architettonico ai fini di impostare ed eseguire, secondo l’attuale tendenza del restauro, la progettazione degli interventi volti a preservare ed a tramandare il patrimonio architettonico e culturale esistente.
Al laboratorio sono riconosciuti 8 cfu suddivisi nella seguente maniera:
- 4 cfu per il modulo di Restauro Architettonico
- 4 cfu per il modulo di Consolidamento degli edifici storici
Argomenti del corso.
Secondo anno (semestrale) 2014/2015
Al laboratorio sono riconosciuti 8 cfu suddivisi nella seguente maniera:
- 4 cfu per il modulo di Restauro Architettonico
- 4 cfu per il modulo di Consolidamento dell’edilizia storica
Il progetto di restauro
- La relazione storica, gli allegati documentali e la relazione descrittiva degli interventi.
- Individuazione delle tecniche di intervento restaurative architettoniche e strutturali.
- Il progetto di adattamento e consolidamento.
- Cenni sul cantiere di restauro e sulle opere provvisionali di presidio e tutela.
Modalità della didattica.
L’attività didattica si svolge con lezione in aula di tipo istituzionale, esercitazioni e seminari, visite guidate a cantieri di restauro.
Gli allievi, la cui frequenza al Laboratorio è obbligatoria, dovranno scegliere e concordare con i Docenti un tema monografico che svolgeranno tramite periodiche revisioni a carattere singole o seminariali. Il tema potrà essere svolto singolarmente oppure in piccoli gruppi (max 2 persone).
Modalità d’esame.
Gli esami saranno svolti mediante un colloquio orale per ogni singolo studente sugli argomenti istituzionali previsti nei programmi del Laboratorio, tenendo conto dell’esercitazione svolta sul tema monografico concordato.
Bibliografia di riferimento.
Indicazioni bibliografiche specifiche sulle singole tematiche verranno fornite di volta in volta durante le lezioni e revisioni. Sarà, comunque, messo a disposizione degli allievi un repertorio bibliografico generale sui temi trattati nel Laboratorio.
Programma del corso - Parte B
Il corso introduce agli aspetti metodologici del Restauro architettonico, con particolare riferimento a quelli sottoposti a tutela, e si propone di fornire agli studenti le nozioni di base per la redazione di un progetto di restauro
Iter del progetto di restauro
- La situazione italiana. Quadro legislativo, enti preposti, strumenti di tutela, ecc
- I soggetti coinvolti, l’iter del progetto, i componenti del progetto
- Presentazione del progetto agli Uffici preposti alla tutela
Principi fondativi del progetto di restauro.
- La destinazione e le compatibilità delle nuove funzioni.
- I vincoli strutturali e normativi.
- Diagnosi e proposta di intervento nei materiali e nelle strutture: le soluzioni alternative; invasività e reversibilità
- I materiali moderni nel restauro.
Gli interventi di conservazione sui materiali
Umidità : diagnosi e interventi.
Peculiarità del cantiere di restauro
- Le opere provvisionali e gli interventi d’urgenza
Il problema strutturale
- Indagini e interventi di miglioramento
- I terremoti e la vulnerabilità sismica
- Le strutture prima e dopo gli interventi
L’adeguamento impiantistico
Il programma di manutenzione
Valutazione e gestione economica del progetto di restauro
-il capitolato d'appalto, il computo metrico, l'elenco dei prezzi
Il restauro nelle aree archeologiche
Gli interventi nei centri antichi
Programma del corso - Parte C
Contenuti formativi
Il corso introduce agli aspetti metodologici del Restauro architettonico, con particolare riferimento agli edifici sottoposti a tutela, e si propone di fornire agli studenti le nozioni di base per la redazione di un progetto di restauro.
Iter del progetto di restauro
- La situazione italiana. Quadro legislativo, enti preposti, strumenti di tutela, ecc
- I soggetti coinvolti, l’iter del progetto, gli elementi del progetto
- Presentazione del progetto agli Uffici preposti alla tutela
Elementi fondativi del progetto di restauro
- La destinazione e le compatibilità delle nuove funzioni
- I limiti operativi fra caratteri degli edifici e norme di tutela;
- Diagnosi e proposta di intervento nei materiali e nelle strutture: le soluzioni alternative; invasività e reversibilità
- I materiali moderni nel restauro
Gli interventi di conservazione sui materiali
Umidità : diagnosi e interventi
Peculiarità del cantiere di restauro
- Le opere provvisionali e gli interventi d’urgenza
Il problema strutturale
- Indagini e interventi di miglioramento
- I terremoti e la vulnerabilità sismica
- Le strutture prima e dopo gli interventi
L’adeguamento impiantistico
Il programma di manutenzione
Valutazione e gestione economica del progetto di restauro
- il capitolato d'appalto, il computo metrico, l'elenco dei prezzi
Il restauro nelle aree archeologiche
Gli interventi nei centri antichi
Attività formative
Il laboratorio si articola con una serie di lezioni in aula dove sono illustrati gli argomenti sopra esposti.
E’ prevista l’elaborazione, con il controllo in aula nel corso del Laboratorio, del progetto di intervento sul manufatto di cui nel Laboratorio di Restauro I è stata eseguita l’analisi diagnostica su materiali e strutture, nonché di un capitolato relativo agli interventi previsti.
Oltre alle lezioni sono previsti sopralluoghi presso edifici e, quando possibile, visite a cantieri al fine di porre gli studenti a contatto dei problemi posti dall’operatività del restauro e dall’organizzazione del cantiere medesimo.
Modalità di verifica
Per l’ammissione all’esame finale gli Allievi devono aver completato l’esercitazione producendo, in continuità con quelli già redatti per il Laboratorio di Restauro I, i seguenti elaborati:
- Documentazione fotografica;
- Relazione descrittiva dei criteri di intervento adottati, del quadro normativo di riferimento, delle funzioni previste e della loro compatibilità con il manufatto esistente;
- Grafici descrittivi del progetto di restauro, negli stati esistente, di progetto e sovrapposto;
- Carte tematiche sulla sugli interventi di conservazione dei materiali;
- Grafici specifici relativi alle soluzioni adottate per gli eventuali problemi strutturali;
- Grafici specifici relativi alle soluzioni impiantistiche adottate;
- Capitolato relativo agli interventi previsti
La prova di esame consisterà nella discussione degli elaborati scritti e grafici prodotti sul tema monografico concordato con il docente nel complesso delle attività dei Laboratori di Restauro I e II, nonché richiami agli argomenti trattati nel corso istituzionale. A tale prova sarà assegnato un voto.
Materiale didattico
Istituto Centrale del Restauro, Raccomandazioni NORMAL 20/85 - Interventi conservativi: progettazione, esecuzione. valutazione preventiva, Roma, 1985;
G.Rocchi,Istituzioni di restauro architettonico dei beni architettonici e ambientali,Hoepli,Milano,1990;
G. Carbonara, Trattato di restauro architettonico, UTET, Torino, 1996;
C. Montagni, Materiali per il restauro e la manutenzione, UTET, Torino, 1999;
Manuale del Restauro Architettonico, Mancosu, Roma, 2002;
P.B.Torsello, S.F.Musso, Tecniche di restauro architettonico, in II vol.,U.T.E.T.,Torino,2003;
Durante il corso verranno fornite ulteriori indicazioni bibliografiche e eventuali schede didattiche applicative
Programma del corso - Parte D
Alla luce di esperienze dirette di interventi conservativi, da approfondire con visite mirate su cantieri aperti, si intende fornire agli allievi architetti gli strumenti tecnici e quel bagaglio di conoscenza indispensabile per la professione di restauratore.
Sarà avviato un confronto con le Amministrazioni pubbliche, per un approfondimento della prassi operativa, considerando il quadro normativo di riferimento negli ordinamenti degli Stati comunitari in materia di protezione dei Beni culturali e le nuove normative italiane in materia di appalti pubblici, con particolare riferimento agli appalti concernenti i beni culturali.
Attraverso lo studio dell’evoluzione delle metodologie e delle tecniche di intervento di restauro (soprattutto negli ultimi due secoli), sarà favorita l’acquisizione di un metodo operativo critico, indispensabile per un corretto approccio alle problematiche del restauro.
Questa disciplina, difatti, essendo strettamente legata ad una pratica progettuale, necessita di comprendere tutti i momenti evolutivi di una fabbrica e di dialogare con l’esistente, attraverso una profonda conoscenza dei materiali utilizzati ed utilizzabili, delle tecniche costruttive e dell’ambiente.
Si seguirà un percorso didattico (teorico-pratico) che faciliti la predisposizione dell’allievo a rispondere in modo ampio ed aperto ai sempre diversi quesiti posti dalla necessità di preservare e tramandare il patrimonio culturale.
“Codice degli appalti” (d. l. vo n. 163 del 12 aprile 2006) e nuovo Regolamento di attuazione del Codice dei contratti pubblici (D.P.R. n. 207 del 5 ottobre 2010), che con la sua entrata in vigore, il 9 giugno 2011, sostituirà integralmente sia il precedente Regolamento (D.P.R. n. 554/1999), sia le norme relative alla qualificazione delle imprese (D.P.R. n. 34/2000);
decreti regolamentari del MiBAC n.53 (disciplina transitoria), n. 86 (definizione delle competenze del restauratore di beni culturali) e n. 87 (definizione dei criteri e standard di qualità per la formazione dei restauratori di beni culturali), circa il profilo professionale del restauratore di beni culturali, i percorsi formativi e le caratteristiche dei soggetti formatori. È inoltre definito, fra le attività caratterizzanti, il profilo del restauratore di beni culturali relativo alla progettazione.
Storia e teoria del restauro. Le carte del Restauro e le convenzioni internazionali sul paesaggio.
Elementi di contabilità e organizzazione del cantiere di restauro.
Programma del corso - Parte E
Argomenti trattati:
Teorie e vicende storiche del restauro in Europa. La redazione delle relazioni storica e tecnica. Il rilievo interpretativo. La legislazione e gli organismi operativi e di controllo. Il progetto di restauro: documentazione, indagini diagnostiche, carte tematiche; metodologie di intervento secondo i criteri della minore invasività e massima reversibilità. Il capitolato speciale d’appalto, il computo metrico estimativo, l’analisi dei prezzi. Il progetto di restauro nell’ambito delle opere pubbliche.La Direzione Lavori. Cenni di legislazione e sicurezza sul cantiere.