architettura storica ed il cantiere antico; teoria e storia del restauro; Carte del Restauro; il quadro legislativo attuale; odierne teorie della conservazione. La ricerca documentale e storiografica; il rilievo geometrico e materico; analisi dei materiali; rilevazione dell’apparecchio murario e delle tecniche costruttive; il degrado dei materiali e dei collegamenti; le caratteristiche architettoniche e strutturali degli edifici; analisi e diagnosi dei dissesti.
Contenuto del corso - Parte B
• Conoscenza delle caratteristiche costruttive dell’edilizia storica, delle soluzioni tipologiche, delle tecniche costruttive tradizionali anche attraverso l’osservazione diretta.
• Restauro e conservazione. Fondamenti teorici e pratici. Interdisciplinarietà dell’intervento di restauro. Normative.
• Diagnostica del restauro. Rilievo metrico diagnostico. Indagini storiche e archivistiche. Diagnostica strumentale. Indagini su materiali e strutture.
Contenuto del corso - Parte E
Il corso si pone l’obiettivo di fornire agli allievi di architettura un approccio analitico verso il costruito storico e una preparazione di base per affrontare le indagini necessarie alla individuazione di eventuali sue patologie di degrado. Partendo dalle indispensabili conoscenze dei materiali e delle tecniche costruttive tradizionali saranno esposte quelle modificazioni stilistiche e tecnologiche che hanno determinato sostanziali cambiamenti nel modo di costruire fino all’epoca moderna.
Indicazioni bibliografiche specifiche sulle singole tematiche verranno fornite di volta in volta durante le lezioni e revisioni. Sarà, comunque, messo a disposizione degli allievi un repertorio bibliografico generale sui temi trattati nel Laboratorio.
E.Torroja, La concezione strutturale, Città Studi Edizioni, Torino 1995
C.F.Giuliani, L’edilizia nell’antichità, Roma, 1990
J.P.Adam, L’arte di costruire presso i Romani. Materiali e tecniche, Milano, 1989
M.Salvatori, Perché gli edifici stanno in piedi, Milano, 1990
E.Viollet Le Duc, Dictionnaire raisonné de l’architecture francaise du XI au XVI siècle, Paris, 1854-1868
P. Sanpaolesi, Discorso sulla metodologia generale del restauro dei monumenti, Edam, Firenze 1973.
G. Rocchi, Istituzioni di restauro architettonico dei beni architettonici e ambientali, Hoepli, Milano 1990 (II ed.).
L. Marino, Il rilievo per il restauro, Hoepli, Milano 1990.
G.Carbonara, Trattato di restauro architettonico, U.T.E.T., Torino 1996-2001
S. Musso, Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, EPC libri, 2010
Ulteriori indicazioni di carattere più specifico saranno fornite durante lo svolgimento del corso.
- J.P. ADAM (1988), L’arte di costruire presso i romani. Materiali e tecniche, Milano.
- C. BRANDI (a cura di M. Cordaro) (2005), Il restauro. Teoria e pratica, Roma.
- G.P. BROGIOLO (1997), Dall’analisi stratigrafica degli elevati all’archeologia dell’architettura, in “Archeologia dell’Architettura”, a. II, 1997, pp. 181 – 184.
- R. FRANCOVICH, R. PARENTI (a cura di) (11988), “Archeologia e restauro dei monumenti”, Firenze, pp. 335-346.
- E. HARRIS (19883), Principi di stratigrafia archeologica, NIS, Roma.
- D. LAMBERINI (a cura di) (2003), Teorie e storia del restauro architettonico, Firenze.
- T. MANNONI, Metodi di datazione dell´edilizia storica, in “Archeologia Medievale”, a. XI, pp. 396- 403, 1984.
- E. PECCHIONI-F. FRATINI-E. CANTISANI, Le malte antiche e moderne tra tradizione ed innovazione, Bologna 2008.
- R. SABELLI (2011), Progettare il restauro, Santarcangelo di Romagna (RN).
Obiettivi Formativi - Parte A
Le attività didattiche sviluppate nel corso sono finalizzate all’acquisizione da parte degli allievi dei principi fondamentali per la conoscenza, la tutela e la conservazione dei beni che costituiscono il patrimonio storico-artistico, culturale e tecnologico della nostra memoria architettonica, con consapevolezza storico-critica ed adeguata competenza tecnica.
Compito prioritario degli argomenti trattati sarà la determinazione delle metodologie d’indagine sul testo architettonico ai fini di impostare ed eseguire, secondo l’attuale tendenza del restauro, la progettazione degli interventi volti a preservare ed a tramandare il patrimonio architettonico e culturale esistente.
Obiettivi Formativi - Parte B
Fornire agli allievi:
• conoscenza dei caratteri costruttivi dell'edilizia corrente, antica e moderna;
• consapevolezza dello stretto rapporto esistente fra materiali impiegati e evoluzione della tecnica edificatoria e del prodotto edile nel corso del tempo;
• metodologie e strumenti di analisi e di intervento per poter operare sul patrimonio storico edilizio secondo i principi del restauro, al fine di acquisire conoscenze e competenze che possono così riassumersi: conoscenza dei fondamenti della disciplina in un quadro di riferimento interdisciplinare; capacità di organizzare e condurre una campagna di indagini conoscitive e rilevazioni specifiche; capacità di produrre materiali documentari esaurienti.
Obiettivi Formativi - Parte E
Fornire gli strumenti per effettuare un’analisi del Patrimonio architettura ed un’analisi dei suoi processi di degrado.
Saper redigere un progetto definitivo/esecutivo di restauro architettonico (ex D. lgs. 163/2006, artt. 197-205 e D.P.R. 207/2010, artt. 239-251)
Prerequisiti - Parte B
Capacità di rilevare e restituire graficamente un edificio.
Conoscenze dei principali stili architettonici
Prerequisiti - Parte E
-Conoscenze di storia dell’architettura;
-conoscenze dei materiali da costruzione tradizionali e moderni;
-conoscenze delle tecniche costruttive tradizionali;
-abilità/capacità di effettuare una ricerca storica da fonti dirette e indirette;
-abilità/capacità di rilevamento topografico e di dettaglio dell’architettura e conoscere un manufatto architettonico attraverso ricerche dirette e indirette (fonti storiche, iconografiche e materiali).
Metodi Didattici - Parte A
L’attività didattica si svolge con lezione in aula di tipo istituzionale, esercitazioni e seminari, visite guidate a cantieri di restauro.
Gli allievi, la cui frequenza al Laboratorio è obbligatoria, dovranno scegliere e concordare con i Docenti un tema monografico che svolgeranno tramite periodiche revisioni a carattere singole o seminariali. Il tema potrà essere svolto singolarmente oppure in piccoli gruppi (max 2 persone).
Metodi Didattici - Parte B
La didattica del corso si articolerà in lezioni di carattere generale sulle problematiche del restauro architettonico, integrate da comunicazioni di esperti in settori specifici nonché da seminari e revisioni degli elaborati da produrre per l’esame.
Oltre alle normali lezioni ex-cathedra, sono previste esercitazioni in aula e visite guidate a complessi edilizi fiorentini di varie epoche, con conseguenti esercitazioni inerenti materiali, elementi, schemi strutturali degli edifici oggetto di sopralluogo.
Gli elaborati in preparazione, che dovranno essere ultimati e consegnati a scadenze prefissate, saranno oggetto di revisioni in aula da parte del docente.
Metodi Didattici - Parte E
Lezioni in aula, esercitazioni, verifiche scritte e orali, seminari tematici, incontri con tecnici delle Istituzioni
Altre Informazioni - Parte B
Durante il corso verranno fornite inoltre specifiche indicazioni bibliografiche e schede didattiche applicative. Le revisioni avverranno in aula.
Ulteriori revisioni ed il ricevimento degli Studenti avverranno con frequenza settimanale il martedì pomeriggio presso la sede di Restauro (via Micheli, 8).
luca.giorgi@unifi.it
collaboratori: arch. Paolo Gentilini, arch. Iacopo Bastiani
Altre Informazioni - Parte E
Saranno proposti seminari tematici su manufatti storici in accordo con il MiBCAT e con alcune Amministrazioni Locali.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
Gli esami saranno svolti mediante un colloquio orale per ogni singolo studente sugli argomenti istituzionali previsti nei programmi del Laboratorio, tenendo conto dell’esercitazione svolta sul tema monografico concordato.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
Nell’ambito del Laboratorio verrà sviluppato dagli Allievi, individualmente o in piccoli gruppi, il rilievo di un organismo architettonico finalizzato alla diagnostica preliminare al progetto di restauro, con particolare riguardo alle caratteristiche costruttive, alle soluzioni tipologiche presenti, all’impostazione strutturale complessiva, ai problemi di degradi strutturale e materico.
Per l’ammissione all’esame finali gli Allievi dovranno aver completato l’esercitazione producendo i seguenti elaborati
• Grafici descrittivi del manufatto rilevato: piante, prospetti, sezioni e spaccato assonometrico strutturale, carte tematiche sullo stato di materiali e strutture;
• Relazione descrittiva delle tecniche costruttive, delle caratteristiche dei materiali, delle patologie strutturali e dei materiali costitutivi;
• Documentazione fotografica;
• Relazione storica;
L'esame consisterà nella discussione sul tema monografico svolto e nell'accertamento dell'acquisizione delle conoscenze relative agli argomenti trattati.
Modalità di verifica apprendimento - Parte E
Verifiche di apprendimento mediante esercitazioni scritte e grafiche, verifiche finali sulla predisposizione di un progetto di conservazione e di un piano di manutenzione
Programma del corso - Parte A
UNIVERSITÀ DI FIRENZE – SCUOLA DI ARCHITETTURA
DIDA - DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA
ANNO ACCADEMICO 2014/2015
RESTAURO ARCHITETTONICO
Prof. Silvio Van Riel
CARATTERI COSTRUTTIVI DELL’EDILIZIA STORICA
Prof. Silvio Van Riel
PROGRAMMA
RESTAURO ARCHITETTONICO
Obiettivi del corso
Le attività didattiche sviluppate nel corso sono finalizzate all’acquisizione da parte degli allievi dei principi fondamentali per la conoscenza, la tutela e la conservazione dei beni che costituiscono il patrimonio storico-artistico, culturale e tecnologico della nostra memoria architettonica, con consapevolezza storico-critica ed adeguata competenza tecnica.
Compito prioritario degli argomenti trattati sarà la determinazione delle metodologie d’indagine sul testo architettonico ai fini di impostare ed eseguire, secondo l’attuale tendenza del restauro, la progettazione degli interventi volti a preservare ed a tramandare il patrimonio architettonico e culturale esistente.
Al laboratorio sono riconosciuti 8 cfu suddivisi nella seguente maniera:
- 4 cfu per il modulo di Restauro Architettonico
- 4 cfu per il modulo di Caratteri costruttivi dell’edilizia storica
Argomenti del corso.
I° parte. Primo anno (annuale)
Ambiti disciplinari del restauro.
- Note sull’architettura storica ed il cantiere antico.
- Note di teoria e storia del restauro.
- Le Carte del Restauro ed il quadro legislativo attuale.
- Indirizzi operativi delle odierne teorie della conservazione.
II° parte. Primo anno (annuale)
Parte applicativa sul testo architettonico: indagini e rilievo.
- Il cantiere di studio.
- La ricerca documentale e storiografica.
- La rilevazione iconografica tramite fotografia o camera video.
- Il rilievo geometrico e materico.
- Tecniche di restituzione grafica.
- Analisi dei materiali posti in opera, delle lavorazioni eseguite e della predisposizione alla posa in opera.
- Rilevazione dell’apparecchio murario e delle tecniche costruttive.
- Indagini sul degrado dei materiali e dei collegamenti.
- Individuazione delle caratteristiche architettoniche e strutturali degli edifici.
- Analisi e diagnosi dei dissesti.
III° parte. Secondo anno (semestrale) 2015/2016
Al laboratorio sono riconosciuti 8 cfu suddivisi nella seguente maniera:
- 4 cfu per il modulo di Restauro Architettonico
- 4 cfu per il modulo di Consolidamento dell’edilizia storica
Il progetto di restauro
- La relazione storica, gli allegati documentali e la relazione descrittiva degli interventi.
- Individuazione delle tecniche di intervento restaurative architettoniche e strutturali.
- Il progetto di adattamento e consolidamento.
- Cenni sul cantiere di restauro e sulle opere provvisionali di presidio e tutela.
Modalità della didattica.
L’attività didattica si svolge con lezione in aula di tipo istituzionale, esercitazioni e seminari, visite guidate a cantieri di restauro.
Gli allievi, la cui frequenza al Laboratorio è obbligatoria, dovranno scegliere e concordare con i Docenti un tema monografico che svolgeranno tramite periodiche revisioni a carattere singole o seminariali. Il tema potrà essere svolto singolarmente oppure in piccoli gruppi (max 2 persone).
Modalità d’esame.
Gli esami saranno svolti mediante un colloquio orale per ogni singolo studente sugli argomenti istituzionali previsti nei programmi del Laboratorio, tenendo conto dell’esercitazione svolta sul tema monografico concordato.
Bibliografia di riferimento.
Indicazioni bibliografiche specifiche sulle singole tematiche verranno fornite di volta in volta durante le lezioni e revisioni. Sarà, comunque, messo a disposizione degli allievi un repertorio bibliografico generale sui temi trattati nel Laboratorio.
Il titolare del laboratorio,
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Programma del corso - Parte B
Introduzione alla conoscenza, all'identificazione e ai cambiamenti d'uso dei materiali dell'edilizia antica e moderna.
La concezione strutturale e le tecniche costruttive nel loro sviluppo storico.
Sistema trilitico e strutture spingenti.
Materiali dell’edilizia storica e loro caratteristiche di degrado.
Fondazioni. Tipologie costruttive tradizionali: fondazioni continue; isolate; ad arco; profonde.
Le strutture verticali: materiali, tecniche costruttive, fattori di degrado.
Orizzontamenti e coperture lignee. Evoluzione della tecnica costruttiva, fattori di degrado.
Archi, piattabande, volte e cupole. Materiali e caratteri costruttivi.
Strutture intelaiate lignee e in cemento armato.
L’impiego dell’acciaio negli edifici storici: Catene e tiranti; Solai; Coperture; Strutture complesse.
L’evoluzione del concetto di restauro dal XVIII sec. fino ad oggi.
Le Carte del Restauro e la legislazione di tutela.
Metodologie di rilievo e restituzione grafica, ai fini della conoscenza storico evolutiva, strutturale, materica e diagnostica del manufatto.
Analisi degli edifici e delle loro stratificazioni.
Ricerca storico bibliografica; le principali fonti documentarie.
Indagini diagnostiche preliminari agli interventi di restauro.
Programma del corso - Parte E
Alla luce di esperienze dirette di interventi conservativi, da approfondire con visite mirate su cantieri aperti, si intende fornire agli allievi architetti gli strumenti tecnici e quel bagaglio di conoscenza indispensabile per la professione di restauratore.
Sarà avviato un confronto con le Amministrazioni pubbliche, per un approfondimento della prassi operativa, considerando il quadro normativo di riferimento negli ordinamenti degli Stati comunitari in materia di protezione dei Beni culturali e le nuove normative italiane in materia di appalti pubblici, con particolare riferimento agli appalti concernenti i beni culturali.
Attraverso lo studio dell’evoluzione delle metodologie e delle tecniche di intervento di restauro (soprattutto negli ultimi due secoli), sarà favorita l’acquisizione di un metodo operativo critico, indispensabile per un corretto approccio alle problematiche del restauro.
Questa disciplina, difatti, essendo strettamente legata ad una pratica progettuale, necessita di comprendere tutti i momenti evolutivi di una fabbrica e di dialogare con l’esistente, attraverso una profonda conoscenza dei materiali utilizzati ed utilizzabili, delle tecniche costruttive e dell’ambiente.
Si seguirà un percorso didattico (teorico-pratico) che faciliti la predisposizione dell’allievo a rispondere in modo ampio ed aperto ai sempre diversi quesiti posti dalla necessità di preservare e tramandare il patrimonio culturale