Il rapporto tra antico e contemporaneo nella pianificazione spaziale
Contenuto del corso - Parte B
Il Corso si focalizzerà sulla cultura urbanistica e di governo del territorio e sulle metodologie utili agli insediamenti del terzo millennio, derivate da Buone Pratiche Italiane e Estere.
L’URBANISTICA DEL PROGETTO sarà percorsa allo scopo di mettere in luce i nessi tra progettazione e nuove matrici territoriali sostenibili basate soprattuto su: il reticolo BLU; i nessi tra problematiche progettuali/energetiche e cambiamenti climatici; le relazioni tra nuove economie “green” e aspetti socio/spaziali; i rapporti tra qualità della vita urbana e riflessi sulla salute dei cittadini.
Contenuto del corso - Parte C
Il modulo di Urbanistica II approfondisce le complessità e le problematiche della città contemporanea, nella sua dimensione morfologica e funzionale, attraverso l’individuazione dei valori patrimoniali e identitari, delle tracce della storia, delle grandi trasformazioni urbane e delle dotazioni infrastrutturali. Viene affrontato in particolare il tema dello spazio pubblico, sia nel contesto consolidato che nel territorio suburbano.
Contenuto del corso - Parte D
La pianificazione strategica di sottozone urbane cerca di superare i limiti intrinseci al tentativo di congelare l’intera realtà urbana in un dato momento storico-sociale. Si tende a sviluppare uno strumento operativo flessibile che evidenzi potenzialità e criticità di un contesto allo scopo di utilizzare le prime per risolvere le seconde sfruttando le vocazioni dell’area senza dover necessariamente inserire elementi che non siano assimilabili dall’organismo urbano
F. Ventura, La tutela delle bellezze naturali e del paesaggio, in F. Ventura (a cura di), Beni culturali. Giustificazione della tutela, Città Studi Edizioni, Torino 2001, pp.34-78.
F. Ventura, Il monumento tra identità e rassicurazione, in G. Amendola (a cura di), Insicuri e contenti. Ansie e paure nelle città italiane, Liguori Editore, Napoli 2011, pp. 198-220.
F. Ventura, La tutela e il recupero dei centri storici, in AA. VV., Governo del territorio e pianificazione spaziale, Città Studi Editore, Torino 2013, pp. 245-270.
- Capra F., Henderson H. (2013), Crescita qualitativa, Aboca Editore, Bologna, pp.40.
- Longhi G. et Alii (2014), Alfabeti Urbani. Urban by Nature, IABR, Rotterdam, Licenza Creative Common Attribution- Share Alike 3.0 Italy file pdf c.a. pp.25.
- Trevisiol E.R. (2012), con Odolini C., Pianificare, Disegnare le Risorse, fore coming, c.a. pp.20 (in formato pdf )
- Dreiseitl H. Grau D. (2009) Recent Waterscapes: Planning, Building and Designing with Water. Birkhäuser, Switzerland.
- Laureano Pietro (2001), Atlante d’acqua, Bollati Boringhieri, Torino.
- Lironi S. (2014), Strategie e tecniche di rigenerazione urbana in Europa, Marsilio Ed, Venezia.
- Pauli G. (2014) Blue Economy, Ed . Ambiente, Milano.
- Sachs W., Morosini M.( 2011), Futuro Sostenibile, Ed.Ambiente, Milano.
- Trevisiol E.R. (2002), Ciclo delle acque ed ambiente costruito, IlSole24 ore, Milano in cd
JACOBS, J. (1961), “The death and life of great American cities”, Random House, New York
WHYTE, W. (1980), “The social life of small urban spaces”, The Conservation Foundation, Washington
GEHL, J. (1987), “Life between buildings: Using Public Space", The Danish Architectural Press
CENZATTI, M.; CRAWFORD, M. (1993), “Public Spaces and Parallel Worlds”, Casabella, 597-598, pp. 34-38.
LYNCH, K. (1990), “Progettare la città. La qualità della forma urbana”, Etaslibri, Milano
KOOLHASS, R.; MAU, B. (1998), “S, M, L, XL”, Monacelli Press, New York
MORACI, F. (2002), (a cura di), "Riflessioni sull'urbanistica per la città contemporanea", Gangemi, Roma
INGERSOLL R. (2004) “Sprawltown. Cercando la città in periferia”, Meltemi, Roma
PANERAI, P.; CASTEX, J.; DEPAULE, J. C.; SAMUELS, I. (2004), “Urban forms. The death and life of the urban block”, Elsevier Architectural Press, Oxford
MARCELLONI, M. (2005), "Questioni della città contemporanea", Franco Angeli, Milano
ASCHER, F. (2006), “I nuovi principi dell’urbanistica”, Tullio Pironti, Napoli
INDOVINA, F. (2006), (a cura di), “Nuovo lessico urbano”, Franco Angeli, Milano
MELA, A. (2006), “Sociologia delle città”, Carocci, Roma
TOSI, M. C. (2006), (a cura di), "Di cosa parliamo quando parliamo di urbanistica?", Meltemi, Roma
CHASE, J. L.; CRAWFORD, M.; KALISKI, J. (2008), “Everyday urbanism”, Monacelli Press, New York
HARVEY, D. (2008), "The right to the city", in New Left Review, vol. 53, Sept-Oct, pp. 23-40
MATTOGNO, C. (2008), “Ventuno parole per l’urbanistica”, Carocci, Roma
CARMONA M.; TIESDELL, S.; OC T. (2010), "Public Places, Urban Spaces. The dimension of Urban Design", Routledge, London
GABELLINI, P. (2010), “Fare urbanistica”, Carocci, Roma
HOU, J. (2010), "Insurgent public space. Guerilla urbanism and the remaking of contemporary cities", Routledge, London
GEHL, J.; SVARRE, B. (2013), "How to study public life", Island Press, Washington
BRAVO, L. (2014), “Spazi urbani e vita pubblica. Azioni ed esperimenti di social engagement”, in Urbanistica Dossier on line #6, "Città Open Source. Spazio pubblico, network, innovazione sociale", a cura di Ilaria Vitellio, Workshop proceedings, Biennale dello Spazio Pubblico 2013, INU edizioni, pp.114-118
- AA.VV., Towards an urban renaissance, final report of the Urban Task Force, Spon Press, London, 1999.
- Jacobs, Jane, Vita e morte delle grandi città americane, Edizioni Comunità, 2000.
- Koolhaas, Rem, Junkspace, Quodlibet, Macerata, 2006.
- Llewelyn Davies Yeang et al., Urban design compendium 1, Urban design compendium 2, (scaricabili dal sito www.urbandesigncompendium.co.uk).
- Lynch, Kevin, L’immagine della città, Marsilio, Venezia, 1998.
- Rizzo, Alessandro, Effetto Bilbao, Idea Books, Viareggio, 2013.
- Rizzo, Alessandro, Pianificazione urbana e memoria storica tra città Noumeno e città fenomeno, in: Pardi, Rizzo, Signorini, “La Passeggiata – Architetture”, Electa, Milano, 1997.
- Rogers, Richard, Città per un piccolo pianeta, Erid’A/Kappa, 1997.
- Sennet, Richard, Usi del disordine, identità personale e vita nella metropoli, Costa & Nolan, 1999.
Obiettivi Formativi - Parte A
Dare un'idea della natura del Culto contemporaneo del patrimonio e dei problemi e limiti che pone alle trasformazioni delle città, del paesaggio e dell'ambiente
Obiettivi Formativi - Parte B
Obiettivo specifico del Corso è far fare agli studenti una esperienza di progettazione urbanistica ad una scala di dettaglio nell'area studio prescelta per l’'esercitazione. Un volta fissata l'interpretazione delle caratteristiche generali della zona in cui si trova l'area campione, gli studenti dovranno individuare un tema di dettaglio ed elaborare un progetto alle scala 1:1.000 e accompagnandolo con ulteriori approfondimenti a scale di dettaglio se necessario.
Obiettivi Formativi - Parte C
Lo scopo del modulo di Urbanistica II è di definire un nuovo approccio di conoscenza della città contemporanea, in grado di guidare l’analisi critico-teorica e l’intervento progettuale. Particolare attenzione viene data alla formazione teorica e progettuale sul tema dello spazio pubblico, con riferimento ai contenuti delle norme di piano e alle ricerche e ai progetti, in Italia e all’estero, conclusi o attualmente in corso.
Obiettivi Formativi - Parte D
L’attività del Laboratorio è finalizzata all’approfondimento del progetto nella sua accezione multidisciplinare per una preparazione teorica e pratica che conduca, attraverso approfondimenti specifici, alla corretta impostazione di un progetto complesso a scala urbana.
Prerequisiti - Parte B
Urbanistica I
Prerequisiti - Parte C
Lo studente deve possedere una buona conoscenza della storia dell'urbanistica e degli strumenti urbanistici, deve essere in grado di leggere, interpretare e sintetizzare i numeri e i segni del territorio, il contesto e i legami tra le diverse aree, deve essere progettualmente propositivo nell’individuazione di strategie e opportunità, nonché autonomo negli strumenti di rappresentazione, sia tradizionali che digitali.
Prerequisiti - Parte D
- Ottima conoscenza della lingua inglese scritta e parlata;
- Capacità organizzative ed analitiche;
- Disponibilità a viaggiare;
- aver frequentato con successo il laboratorio di progettazione architettonica 3 e Urbanistica 1.
Metodi Didattici - Parte A
Lezioni ed esercitazioni in aula
Metodi Didattici - Parte B
Lezioni frontali, esercitazioni, revisioni seminariali, progettazione di gruppo, mappe mentali (c-map), esposizione mediante slide.
Metodi Didattici - Parte C
Lezioni frontali e laboratorio progettuale.
Metodi Didattici - Parte D
Il Corpo docente contribuisce con:
- comunicazioni a carattere generale e su temi specifici;
- esercitazioni in aula;
- revisioni collettive e singole;
- indicazioni bibliografiche.
Altre Informazioni - Parte A
La frequenza e attiva partecipazione alle didattiche sono obbligatorie.
Le lezioni si svolgeranno nel primo semestre, ogni giovedì dalle 8:45 alle 11:45.
Altre Informazioni - Parte B
La frequenza è obbligatoria e necessaria
Altre Informazioni - Parte C
E' vivamente raccomandata la frequenza delle lezioni teoriche frontali e la lettura dei testi consigliati.
Altre Informazioni - Parte D
1 - É consigliabile per l’iscrizione al Laboratorio integrato, aver sostenuto l’esame del Laboratorio di Progettazione Architettonica 3 e di Urbanistica 1.
2 - La frequenza al Laboratorio e all’attività dei seminari è obbligatoria.
3 - Il completamento del lavoro di ciascuna fase ed il rispetto delle scadenze sono condizioni inderogabili e necessarie per l’accesso degli studenti alla fase successiva ed all’esame finale.
4 - L’accesso all’esame finale, che consisterà nella valutazione del lavoro delle fasi sopra esposte, dovrà essere concordato in sede di revisione finale con il corpo docente almeno una settimana prima della data d’appello.
5 - L’iscrizione all’esame via web nei tempi e nelle modalità opportune è condizione necessaria per l’inclusione nelle liste d’appello.
6 - Al momento dell’esame dovrà essere consegnato, oltre al materiale cartaceo, un cd contenente le immagini delle tavole in formato jpg a 200 dpi di risoluzione, i file dei singoli elaborati (dwg, psd, tiff), le foto del plastico. Sul cd dovrà essere riportato nome e cognome dei componenti del gruppo un numero di telefono e un indirizzo e-mail di riferimento.
7 - Si informano gli studenti Erasmus eventualmente interessati all’iscrizione al Laboratorio che nessuna eccezione è prevista riguardo ai tempi ed alle modalità di svolgimento dei seminari e degli esami e all’obbligo di frequenza.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
Esame dei testi e dei documenti prodotti durante l'attività didattica
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
L’esame è individuale. Si baserà sulla discussione dei contenuti teorici della parte generale del corso (lezioni; bibliografia per l’esame con almeno 2 volumi scelti fra la bibliografia tematica e commentati con le c-maps) e sulla valutazione del lavoro svolto. Inoltre sarà considerato il livello di partecipazione dimostrato dagli studenti durante le Esercitazioni. (Per le Esecitazioni vedi Programma del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura IV e dell’Urbanistica II- corso B)
Modalità di verifica apprendimento - Parte C
Sessioni parziali di discussione e verifica dell'apprendimento teorico, con riferimento anche ai testi consigliati, presentazione finale degli esiti del laboratorio di progettazione.
Modalità di verifica apprendimento - Parte D
Il programma del modulo di Urbanistica II, sia per quanto riguarda il seminario di Prato che quello di Londra, si articolerà in tre fasi principali:
1) Lezioni tematiche e presentazioni;
2) analisi fisica, sociale ed urbana dell’area d’intervento, raccolta e selezione di dati relativi allo stato di fatto ed allo stato della pianificazione dell’area d’intervento;
3) sintesi delle informazioni raccolte, definizione delle criticità e delle potenzialità dell’area d’intervento, elaborazione del piano strategico.
La fase 1 sarà comune ad entrambi i seminari, sarà composta da lezioni effettuate dai docenti e da presentazioni del lavoro degli studenti e potrà sovrapporsi cronologicamente alle altre due. Nello sviluppo delle fasi di lavoro 2 e 3, il seminario di Prato e quello di Londra seguiranno tempi e metodologie in parte diversi ed adattati alle specifiche caratteristiche delle singole aree ed alla logistica, soprattutto in relazione con le concrete possibilità di accesso all’area stessa ed alle informazioni ad essa relative. Dettagli sui tempi e sulle metodologie dei singoli seminari verranno comunicati durante le lezioni.
Il lavoro svolto nell’ambito del modulo di Urbanistica, sarà strettamente funzionale e propedeutico allo sviluppo del lavoro di progettazione del Laboratorio e sarà impostato e portato avanti in collaborazione con i docenti dei singoli seminari e con gli studenti, allo scopo di impostare fin dalle prime fasi un filo logico analitico-progettuale che possa contribuire sostanzialmente alla definizione di una strategia urbana e architettonica coerente, efficace e verosimile per l’area d’intervento.
Obiettivo finale sarà l’elaborazione di un piano strategico per l’area d’intervento che sia funzionale allo sviluppo della successiva fase di progettazione architettonica prevista dal laboratorio.
Gli elaborati richiesti sono:
per la fase 2 (da svolgersi in gruppi di max 3 studenti): relazione in formato cartaceo A4 e digitale PDF sul tema assegnato inerente l’area d’intervento e presentazione al seminario dei risultati della ricerca tramite proiezione digitale di un file powerpoint o similari;
per la fase 3 (da svolgersi in gruppi di 8-12 studenti): elaborati in formato A1 cartaceo e digitale PDF relativi al masterplan per l’area d’intervento e verifica della proposta progettuale su un plastico generale dell’intera area componibile per parti elaborate dai singoli gruppi (secondo modalità concordate col Corpo Docente), la presentazione al seminario della proposta strategica avverrà tramite proiezione digitale di un file powerpoint o similare.
Programma del corso - Parte A
Il culto del patrimonio
L'inaugurale saggio di Alois Riegl: Il culto moderno dei monumenti
Il aggio di Françoise Choay: L'allegoria del patrimonio
La tutela delle bellezze naturali e del paesaggio - Liberismo, conservazione e vincoli - Gli esordi delle tutela paesistica - Il paesaggio nelle tutele delle bellezze naturali: Problemi in ordine alla concezione; problemi in ordine alla materia - Vincolo e piano: una possibile soluzione.
Il monumento tra identità e rassicurazione - Declino del monumento e tramonto del modernismo - Il monumento pret-a-porter - La coerenza al divenire e lo scoglio del passato.
La tutela e il recupero dei centri storici - Passato e memoria - Pianificazione spaziale e tutela del patrimonio - L'invenzione del patrimonio urbano - Dagli sventramenti al centro storico - la persistenza dell'impianto urbano.
Programma del corso - Parte B
Facoltà di architettura.
Corso di laurea LM-4 c.u.
A.A. 2014/2015
Laboratorio di Progettazione dell’architettura IV e Urbanistica II (18 CFU) – corso B
Prof. Erich Roberto Trevisiol: Urbanistica II (4° anno) (6 CFU)
URBAN PLANNING (Sustainable Planning and Design for the Built Environment)
OBIETTIVI FORMATIVI
OBIETTIVI GENERALI
- Il Corso si focalizzerà e fornirà spunti progettuali principalmente sulla cultura urbanistica e di governo del territorio e sulle tecniche/tecnologie utili agli insediamenti del terzo millennio.
L’URBANISTICA DEL PROGETTO sarà percorsa allo scopo di mettere in luce: i nessi tra pianificazione urbanistica e nuove matrici territoriali per l’urbanistica sostenibile basate soprattutto sul reticolo BLU ; i nessi tra problematiche progettuali/energetiche e cambiamenti climatici; le necessarie relazioni tra nuove economie “green” e aspetti sociali; i rapporti tra qualità della vita urbana e rflessi sulla salute dei cittadini.
Il Corso si snoderà attraverso 3 grandi blocchi tematici: TEMA 1- “Nuovi modi di pensare l’Urbanistica: la Sostenibilità”; TEMA 2- L’ Urbanistica del Nesso fra le Risorse: Acqua ed Energia; TEMA 3- Alfabeti Urbani ed Urbanità Naturale.
Il Corso si propone di affrontare i temi della progettazione ed analisi del territorio nelle aree urbane e peri urbane, affrontando in particolare il tema della progettazione urbanistica del paesaggio costruito, avente come asse portante la caratterizzazione data dai corpi d’acqua. Si tratta di una tema progettuale assai complesso, che richiede un lavoro articolato di analisi finalizzato alla elaborazione di indirizzi progettuali atti a garantire la tutela e valorizzazione, del patrimonio naturale e del paesaggio costruito in generale.
Il Corso ha come obiettivo generale la definizione di metodologie di analisi, pianificazione e progettazione, a diverse scale, che consentano di controllare le trasformazioni dell’ambiente naturale, con una particolare attenzione alla relazione tra l’ambiente edificato, lo spazio aperto ed i corridoi dei paesaggi fluviali. L’identificazione dei principali problemi urbanistici esistenti nelle aree peri-urbane o a bassa urbanizzazione, con riferimento alle gerarchie degli insediamenti, agli aspetti funzionali e dell’accessibilità, completa il quadro che costituirà il riferimento per gli interventi di progettazione del territorio.
Obiettivo specifico del Corso è far fare agli studenti una esperienza di progettazione urbanistica ad una scala di dettaglio nell'area studio prescelta per l’'esercitazione. Un volta fissata l'interpretazione delle caratteristiche generali della zona in cui si trova l'area campione, gli studenti dovranno individuare un tema di dettaglio ed elaborare un progetto alle scala 1:1.000 e accompagnandolo con ulteriori approfondimenti a scale di dettaglio se necessario.
ABSTRACT (IN INGLESE)
Sustainable Planning and Design for the Built Environment.
The Course Programme is based on a multidisciplinary approach.In general the Course deals with sustainable planning and design in urban and peri-urban contexts. Matters of peculiar interest are the Integrated Water Resources Management and the Water Project’ Tools.
COLLABORATORI AL CORSO
PhD Arch.Odolini Chiara
Ing.Coletto Matteo
COLLOCAZIONE NEL PROGETTO FORMATIVO
Il Corso risulta utile per tutti i vigenti ordinamenti, appartenendo alla tipologia dei corsi progettuali.
PROGRAMMA DEL CORSO: CONTENUTI
- Una prima parte del Corso, di carattere introduttivo, illustrerà l’origine e l’evoluzione del concetto di Urbanistica in Italia e in Europa.
- Una seconda parte sarà dedicata all’illustrazione delle metodologie di analisi e classificazione di ambiti territoriali tra loro differenziati, che permettano di conoscere sia l’origine e l’evoluzione della struttura insediativa sia la formazione e le successive trasformazioni dell’ambiente naturale. Maggior attenzione verrà dedicata ai metodi d’analisi del territorio non edificato, che implicano il ricorso anche a conoscenze specialistiche, e successivamente, a tecniche d’intervento, che fanno riferimento ad ambiti disciplinari differenziati e possibilmente collegati tra di loro in modo multidisciplinare alla progettazione eco-compatibile e sostenibile del territorio.
Per questa ultima parte sono previsti dei seminari didattici anche con interventi esterni. Una terza parte, più approfondita, riguarderà l’illustrazione dell’idrogenesi del territorio (ossia del ruolo essenziale avuto dall’insieme dei corpi d’acqua nella strutturazione del territorio). La descrizione dello stato qualitativo e quantitativo dei corpi idrici rappresenta in un certo senso una sintesi del sistema ambientale: è uno scheletro di quello che rimane di un complesso sistema di aree ancora in grado di sostenere un habitat ricco e diversificato sia nei suoi aspetti antropici che in quelli naturali. Anche per questa parte sono previsti dei seminari didattici e delle esercitazioni anche con visite sul campo.
Il lavoro di esercitazione pratica viene avviato contemporaneamente allo svolgimento della parte teorica del corso. Gli studenti dovranno applicare in ambiti territoriali limitati definiti dal docente le metodologie esposte durante le lezioni frontali. Il lavoro si concentrerà preferibilmente su una o più aree urbane o di urbanizzazione diffusa.
Il Corso comprenderà una o più visite sul campo (anche fatte con modalità virtuale) ed una serie di Esercitazioni pratiche.
MODALITÀ D’ESAME
L’esame è individuale. Si baserà sulla discussione dei contenuti teorici della parte generale del corso (lezioni; bibliografia per l’esame con almeno 2 volumi scelti fra la bibliografia tematica e commentati con le c-maps) e sulla valutazione del lavoro svolto. Inoltre sarà considerato il livello di partecipazione dimostrato dagli studenti durante le Esercitazioni. (Per le Esecitazioni vedi Programma del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura IV e dell’Urbanistica II- corso B)
TESTI DI RIFERIMENTO
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE DI RIFERIMENTO
- Capra F., Henderson H. (2013), Crescita qualitativa, Aboca Editore, Bologna, pp.40.
- Longhi G. et Alii (2014), Alfabeti Urbani. Urban by Nature, IABR, Rotterdam, Licenza Creative Common Attribution- Share Alike 3.0 Italy file pdf c.a. 25 pagg
- Trevisiol E.R. (2012), con Odolini C., Pianificare, Disegnare le Risorse, fore coming, c.a. pp.20 (in formato pdf )
- Giornale IUAV n°46/2008, FAR 2 Progettazione Urbana Sostenibile, Venezia (visto 30.10.2014) in http://www.iuav.it/Ateneo1/chi-siamo/pubblicazi1/Catalogo-G/pdf-giorna/Giornale-Iuav-46.pdf pp.4.
Link e materiali a cura del docente (Repository)
www.iuavtrevisiol.altervista.org
http://www2.iuav.it/labsla
orario e modalità di ricevimento
- Prima e/o dopo le lezioni e/o su appuntamento.
Programma del corso - Parte C
Metà della popolazione mondiale oggi vive nelle città. Il rapporto delle Nazioni Unite State of the world’s cities 2006/7 prevede che nel 2050 il 75% degli abitanti del pianeta vivrà nelle città quando appena un secolo fa solo il 10% viveva nelle aree urbanizzate. Alla luce della complessità dello scenario urbano che si sta delineando all’inizio del millennio, appare evidente come la città contemporanea deve reinventarsi e migliorare agendo su se stessa e sulla domanda sempre più crescente espressa dai suoi abitanti, cercando di colmare la frattura tra «metodi del pensiero e metodi del sentimento» (Giedion, 1948) avvenuta nel secolo precedente, per tentare di raggiungere un’unità di cultura intellettuale, politica ed emotiva. Un tale intervento richiede di interrelazionare il micro con il macro-sociale, il qualitativo con il quantitativo, attraverso il ricorso a saperi diversi e trasversali alla disciplina urbanistica, al fine di conciliare gli aspetti della città fisica con quelli della città vivente e del soggetto (l’intervento sulla città) con l’oggetto (la comunità).
Ma come progettare luoghi in grado di generare affettività, di soddisfare forme di desiderio di vita collettiva all’interno di una società globale complessa che tende a livellare le differenze, che nega forme di solidarietà perché spinge all’isolamento e alla solitudine? E’ evidente che non bisogna preoccuparsi di creare luoghi per tutti accessibili, non bisogna seguire la logica di progettare per tutte le diversità umane esistenti, poiché le esclusioni sarebbero inevitabili. È necessario guardare alla città con occhi nuovi, «la questione di sapere se si può pensare e vedere in modo diverso da quello in cui si pensa e si vede, è indispensabile per continuare a guardare e a riflettere» (Foucault, 1984). Si tratta di avviare una vera e propria rivoluzione epistemologica, come suggerisce Secchi, che mira a fondare una nuova conoscenza capace di comprendere il nostro mondo interno, costituito dal nostro pensiero e dal nostro sentire. L’imperativo è di progettare la città "with people in mind", come scrive Amendola, avendo cioè come riferimento le persone, entrando nella variegata umanità che costituisce il mondo sociale contemporaneo, per dare risposta al crescente desiderio di vivere e di godere la città, come espressione di quel «diritto alla città» di cui parlava Henri Lefebvre quarant’anni fa.
Il punto di partenza teorica e progettuale di questa rivoluzione di pensiero e azione è lo spazio pubblico. Il concetto di spazio pubblico, così come la sua rappresentazione, è stato al centro di numerosi approfondimenti teorici nel corso degli ultimi anni. Gli aspetti morfologici dell’ambiente urbano sono da sempre oggetto di studi, riflessioni e attività progettuali ma troppo spesso evidenziano una carenza in termini di effettivo racconto del rapporto tra la città, intesa nella sua complessità contemporanea, e la società che in essa abita. A questo si aggiunge la difficoltà sempre più evidente di superare la dicotomia città storica – periferia, vale a dire la diversa attribuzione di valore fra le aree consolidate e quelle suburbane, con risultati piuttosto deludenti, incapaci di concretizzare quell’unità tra pensiero e azione che viene richiesta all’urbanista.
Già a partire dagli anni Sessanta l’idea di spazio si è arricchita di componenti dinamiche, meno legate alla morfologia e più attente ad investigare le pratiche d’uso e fruizione, di tipo informale e non pianificate, influenzate da fattori mutevoli e contingenti, più legate agli attori sociali e ad un approccio di tipo bottom-up.
Pianificare e progettare la città attraverso lo spazio pubblico nell’era contemporanea significa intrecciare gli studi morfologici con le dinamiche d’uso e con gli effettivi bisogni/desideri dei suoi abitanti, attraverso l’applicazione di una metodologia aggiornata, in grado di leggere e interpretare i complessi fenomeni in atto nelle strade, nelle piazze e nei quartieri. Il paradigma dell’urbanistica contemporanea consiste nel ribaltare il concetto classico di spazio pubblico, inteso come luogo in cui i cittadini si radunano per discutere dei fatti riguardanti la città secondo un ideale di vita politica retta dal dialogo e dall’argomentazione, e nel considerarlo luogo di confronto tra diversi aventi gli stessi diritti, nel quale ognuno si sente libero e sicuro nel confrontarsi con gli altri.
Programma del corso - Parte D
Come architetti, siamo sempre più spesso chiamati ad intervenire, a diverse scale, in contesti urbani in continua evoluzione, i cui pattern di sviluppo non seguono mai le direzioni impostate dagli urbanisti e dagli uffici tecnici comunali nel chiuso dei loro uffici, su belle tavole colorate bidimensionali. L’evoluzione (o l’involuzione) dei centri urbani, è ormai chiaro, dipende dall’interazione di una notevolissima varietà di fattori di cui solo alcuni, pochissimi, si prestano ad essere oggetto di previsioni verosimili a medio e lungo termine. L’urbanistica non è più (ma in verità non è mai stata, o non avrebbe mai dovuto essere) una questione meramente fisica, fatta solo di spazi, volumi e funzioni e della rigida programmazione pluriennale del loro uso, basata su statistiche e presunte necessità che sono già vecchie un momento dopo essere state pubblicate. Il sistema di pianificazione urbana di stampo modernista e l’ingegneria sociale degli anni 60 e 70 del secolo scorso, hanno evidenziato in tutta la loro drammaticità gli errori insiti in un tale approccio.
La specifica pianificazione strategica di sotto-zone urbane, per quanto possibile omogenee dal punto di vista morfologico e socio-economico, in contrapposizione con la omnicomprensiva pianificazione urbanistica tradizionale, cerca di superare i limiti intrinseci al tentativo di congelare l’intera realtà urbana in un dato momento storico-sociale. Si tende cioè a sviluppare uno strumento operativo flessibile, in grado di evidenziare potenzialità e criticità di un contesto, allo scopo di utilizzare le prime per risolvere le seconde, sfruttando le vocazioni proprie dell’area e senza dover necessariamente inserire elementi estranei che non siano perfettamente assimilabili dall’organismo urbano.
Diventa quindi fondamentale in tal senso saper leggere il territorio e sviluppare una corretta metodologia di acquisizione, selezione ed elaborazione dei dati, al fine di comprendere correttamente le dinamiche evolutive che hanno portato allo stato attuale del contesto urbano e quindi gli effetti di qualunque intervento che ne comporti la modifica. Allo stesso modo, assume grande importanza l’acquisire consapevolezza rispetto al delicato equilibrio tra architettura e città, ovvero del ruolo che nella dinamica delle trasformazioni urbane può assumere un’architettura che per destinazione, localizzazione, dimensioni o immagine, abbia il potenziale di operare come volano di cambiamento e catalizzatore d’interessi.
DIDATTICA
Il programma del modulo di Urbanistica II, sia per quanto riguarda il seminario di Prato che quello di Londra, si articolerà in tre fasi principali:
1) Lezioni tematiche e presentazioni;
2) analisi fisica, sociale ed urbana dell’area d’intervento, raccolta e selezione di dati relativi allo stato di fatto ed allo stato della pianificazione dell’area d’intervento;
3) sintesi delle informazioni raccolte, definizione delle criticità e delle potenzialità dell’area d’intervento, elaborazione del piano strategico.
La fase 1 sarà comune ad entrambi i seminari, sarà composta da lezioni effettuate dai docenti e da presentazioni del lavoro degli studenti e potrà sovrapporsi cronologicamente alle altre due. Nello sviluppo delle fasi di lavoro 2 e 3, il seminario di Prato e quello di Londra seguiranno tempi e metodologie in parte diversi ed adattati alle specifiche caratteristiche delle singole aree ed alla logistica, soprattutto in relazione con le concrete possibilità di accesso all’area stessa ed alle informazioni ad essa relative. Dettagli sui tempi e sulle metodologie dei singoli seminari verranno comunicati durante le lezioni.
Il lavoro svolto nell’ambito del modulo di Urbanistica, sarà strettamente funzionale e propedeutico allo sviluppo del lavoro di progettazione del Laboratorio e sarà impostato e portato avanti in collaborazione con i docenti dei singoli seminari e con gli studenti, allo scopo di impostare fin dalle prime fasi un filo logico analitico-progettuale che possa contribuire sostanzialmente alla definizione di una strategia urbana e architettonica coerente, efficace e verosimile per l’area d’intervento.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Per garantire agli studenti la possibilità di estrarre il massimo dall’offerta didattica del corso in ciascuna delle sue tre fasi, è essenziale che questi acquisiscano familiarità con i testi elencati nella seguente bibliografia. La conoscenza dei contenuti verrà verificata durante lo svolgimento dei seminari e all’esame finale.
- AA.VV., Towards an urban renaissance, final report of the Urban Task Force, Spon Press, London, 1999.
- Jacobs, Jane, Vita e morte delle grandi città americane, Edizioni Comunità, 2000.
- Koolhaas, Rem, Junkspace, Quodlibet, Macerata, 2006.
- Llewelyn Davies Yeang et al., Urban design compendium 1, Urban design compendium 2, (scaricabili dal sito www.urbandesigncompendium.co.uk).
- Lynch, Kevin, L’immagine della città, Marsilio, Venezia, 1998.
- Rizzo, Alessandro, Effetto Bilbao, Idea Books, Viareggio, 2013.
- Rizzo, Alessandro, Pianificazione urbana e memoria storica tra città Noumeno e città fenomeno, in: Pardi, Rizzo, Signorini, “La Passeggiata – Architetture”, Electa, Milano, 1997.
- Rogers, Richard, Città per un piccolo pianeta, Erid’A/Kappa, 1997.
- Sennet, Richard, Usi del disordine, identità personale e vita nella metropoli, Costa & Nolan, 1999.