G. Cavallina , S. Lambardi, A. Ruocco: “Architettura tra ragione ed intenzioni” , Aiòn, Firenze 2010
G. Cavallina : "Dal Significato al Progetto", Print & Service, Firenze 1995
G. Cavallina : “ Il margine inesistente” A-Linea Firenze, 1999.
G.Cavallina , S. Lambardi, A. Ruocco: “Nuove città antichi segni” Fir. Univ. Press ,Firenze 2006
G. Cavallina, P. Iannone, R. Marzocchi: “Simbolo, Funzione e Scala”, Firenze 1991.
Contenuto del corso - Cognomi A-B
I contenuti scientifico-disciplinari della Progettazione Architettonica contribuiscono alla definizione del progetto architettonico e urbano attraverso una riflessione sui suoi strumenti e metodi, sulla sua tradizione disciplinare, sulla sua dimensione conoscitiva, sulla sua capacità di interpretare e trasformare lo spazio fisico. In particolare la Progettazione Architettonica è attenta alla logica con cui l’organismo architettonico si definisce nei suoi elementi e parti componenti.
Contenuto del corso - Cognomi F-L
Abitare: il Ri_Progetto della Città Vecchia di Taranto.
Contenuto del corso - Cognomi M-Q
I contenuti del laboratorio sono orientati a fornire indicazioni necessarie
ad una riflessione sul Carattere dell'Architettura Italiana a partire dall'esame di un gruppo di lavori, realizzati da alcuni maestri dell'architettura contemporanea. I riferimenti di lunga durata, ed i caratteri peculiari che da sempre rappresentano assunto fondativi, e al tempo stesso terreno fertile per lo sviluppo dell'architettura italiana, rappresentano il tema di approfondimento di questo ciclo di lezioni.
- P.Zermani, Oltre il muro di gomma, Diabasis, Reggio Emilia, 2010;
- A. Manfredini, Teoria e Pratica nella Progettazione Architettonica, Alinea, Firenze, 1994
- A. e G. Manfredini, Dieci conversazioni di Progettazione Architettonica, Alinea, Firenze, 1995
- A. Manfredini, La condizione della Progettazione Architettonica nell’Italia contemporanea, Alinea Firenze, 1998;
- A. Manfredini, Questioni di Progettazione Architettonica, Alinea, Firenze, 2000;
- A. e G. Manfredini, Progettazione Architettonica e residenze temporanee integrate, Alinea, Firenze, 2003;
- A. e G. Manfredini, La progettazione architettonica nella riqualificazione urbana, Alinea,
Firenze, 2006;
- F. Diotallevi, I. Marescotti, Ordine e destino della casa popolare, Ed. Domus, Milano, 1941;
- F. Diotallevi, I. Marescotti, Il problema sociale, economico e costruttivo dell’abitazione, Ed. Il Poligono, Milano, 1947;
- AA.VV., I 14 anni del piano INACasa, Staderini editore, Roma, 1963;
BIBLIOGRAFIA
• Aldo Rossi, "L'architettura della Città". Quodlibet.
• Aldo Rossi, "Autobiografia Scientifica". Il Saggiatore.
• Iñaki Ábalos, “Il buon abitare. Pensare le case della modernità.”, Christian Marinotti Edizioni.
• Antonino Saggio, “Architettura e modernità. dal bauhaus alla rivoluzione informatica”. Carocci.
• Ludovico Quaroni, “Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura”. Kappa.
• Adolf Loos, “Parole nel Vuoto”. Adelphi.
• Eleonora Mantese, “Abitare con. Ricercario per un'idea collettiva dell'abitare.” Canova.
• Francesco Cacciatore, “Il muro come contenitore di luoghi. Forme strutturali cave nell'opera di Louis Kahn”. LetteraVentidue.
• J.G. Ballard, “Il Condominio”. Feltrinelli.
• Maurizio Vitta, “Dell'Abitare”. Einaudi.
• C. Norberg-Schulz, "L 'Abitare - L 'insediamento, lo spazio urbano, la casa.” Electa.
• A. Cornoldi, "L 'architettura dei luoghi domestici." Jaca Book.
• B. Taut, "Costruire: la nuova edilizia abitativa." Zanichelli.
• A. Branzi, "Modernità debole e diffusa ", Skira.
• F. Purini, “Comporre l’Architettura.” Laterza.
• F. Purini, “Sette tipi di semplicità in Architettura”. Libria.
• W. Blaser, “Mies van der Rohe.” Zanichelli.
• F. Neumeyer, Mies van der Rohe. Le architetture e gli scritti.” Skira.
• M. Castringnao, "La città degli individui - Tra crisi ed evoluzione del legame sociale." Franco Angeli.
• R. Pommer, C. F. Otto, “Weissenhof 1927 and the Modern Movement in Architecture”. University of Chicago Press.
• L. Monica, “Gallaratese Corviale Zen. I confini della città moderna disegni di progetto degli studi Aymonino, Fiorentino, Gregotti.” Festival Architettura.
• Ray Bradbury, “Farenheit 451”, Oscar Mondadori.
• George Orwell, “1984”, Oscar Mondadori.
• Carlos Marti Aris, “Silenzi Eloquenti”, Christian Marinotti Edizioni.
CINEMATOGRAFIA
• “Metropolis”, Fritz Lang, 1927.
• “La fonte meravigliosa”, King Vidor, 1949.
• “Tokyo Monogatari (Viaggio a Tokio)”, Yasujiro Ozu, 1953.
• “La Notte”, Michelangelo Antonioni, 1961
• “L’eclisse”, Michelangelo Antonioni, 1962.
• “8 e mezzo”, Federico Fellini, 1963.
• “Play Time”, Jacque Tati, 1967.
• “2001. Odissea nello spazio”, Stanley Kubrick, 1968.
• “Stereo”, David Cronenberg, 1979.
• “Arancia Meccanica”, Stanley Kubrick, 1971.
• “L’uomo che fuggì dal futuro (THX 1138)”, George Lucas, 1971.
• “Professione reporter”, Michelangelo Antonioni, 1975.
• “Stalker” Andrej Tarkovskij, 1979.
• “Shining” Stanley Kubrick, 1980.
• “Blade Runner”, Ridley Scott, 1982.
• “Camera con vista”, James Ivory, 1987.
• “Il Ventre dell’Architetto”, Peter Greenway, 1987.
• “Full Metal Jacket”, Stanley Kubrick, 1987.
• “Tokio Decadence”, Ryu Murakami, 1992.
• “Racconti del cuscino”, Peter Greenway, 1996.
• “Crash” David Cronenberg, 1996.
• “Gattaca”, Andrew Niccol, 1997.
• “Eyes Wide Shut”, Stanley Kubrick, 1999.
• “The Architect”, Matt Tauber, 2006.
• “Inception”, Christopher Nolan, 2010.
Testi di riferimento
M. Alpini, “Esercizi di Composizione Architettonica. Museo”,
ed. Polistampa, 2013.
G. Grassi, “La costruzione logica dell'architettura”, ed. Allemandi, 1998.
R. Moneo, “La solitudine degli edifici e altri scritti”, ed. Allemandi,1999.
E.N. Rogers, “Esperienza dell'architettura”, ed. Skira, 1997.
A. Rossi, “L'architettura della città”, Città Studi Edizioni, 1995.
A. Rossi, “Autobiografia scientifica”, Pratiche Editrice, 1999.
H. Tessenow, “Osservazioni elementari sul costruire”, ed. Angeli, 2005.
P. Zermani, “Identità dell'architettura”, Voll.I-II, ed. Officina,
1995-2002.
Altri testi (a carattere monografico).
F. Dal Co, “Tadao Ando”, ed. Electa, 1995.
A. Guerra e M. Morresi, “Gabetti e Isola”, ed. Electa ,1996.
P. Zermani, “Gabetti e Isola”, ed. Zanichelli,1989.
P. Zermani, “Ignazio Gardella”, ed. Laterza, 1991.
“Giorgio Grassi. I progetti, le opere e gli scritti”, ed. Electa, 1996.
A + U, “Louis I. Kahn”, 1983.
“Le Corbusier 1887-1965”, ed. Electa, 1993.
“A. Libera”, ed. Electa, 1989.
“A. Loos 1870-1933- architettura, utilità e decoro”, ed. Electa, 2006.
C. Conforti, R. Dulio, M. Marandola, “Giovanni Michelucci 1891-1990”, ed. Electa, 2006.
F. Cellini, C. D'Amato, “Le Architetture di Ridolfi e Frankl”, ed. Electa, 2005.
A. Ferlenga (a cura di), “Aldo Rossi-architettura 1959-87”, ed. Electa, 1987.
G. Ciucci (a cura di), “Giuseppe Terragni”, ed. Electa, 1996.
“Paolo Zermani, Architetture 1983-2003”, ed. Diabasis, 2003.
Altri testi di carattere generale:
“Bertolucci Opere”, ed. Mondadori, 1997.
M. Biraghi, G. Damiani, “Le parole dell’architettura. Un’antologia di testi teorici e critici: 1945-2000”, ed. Piccola Biblioteca Einaudi, 2009.
M. Bonaiti, “Architettura è. Louis I. Kahn, gli scritti”, ed. Electa, 2002.
R. Borchardt, “Città italiane”, ed. Adelphi, 2001.
“Borges opera completa”, ed. Mondadori, 1998.
E. L. Boullée, “Architettura Saggio sull’arte”, con introduzione di Aldo Rossi, Marsilio, Venezia, 1967. Ristampa: collana Piccola Biblioteca
Einaudi, Milano, Einaudi, 2005.
A. Brilli, “Il viaggio in Italia” ed. Mulino, 2006.
A. Brilli, “In viaggio con Leopardi”, ed. Il Mulino, 2000.
M. Cacciari, “Tre icone”, ed. Adelphi, 2007.
M. Cacciari, “Adolf Loos e il suo Angelo”, ed. Electa, 2002.
F. Cardini, “Francesco d’Assisi”, ed. Mondadori, 1989.
P. Culotta, A. Sciascia, Archivi dell'architettura del XX secolo in Sicilia, ed. L'Epos, 2006.
L. Ghirri, “Niente di nuovo sotto il sole”, a cura di P. Costantini e Giovanni Chiaramonte, ed. SEI, 1997.
L. Ghirri, “Paesaggio italiano”, Quaderni di Lotus, ed. Electa, 1989.
W. Gropius, “La Nuova Architettura e il Bauhaus”, ed. Abscondita, 2004.
R. Guardini, “Lettere dal lago di Como. La tecnica e l’uomo”,
ed. Morcelliana, 2001.
M. Heidegger, “Soggiorni: viaggio in Grecia”, ed. Guanda, 1997.
H. Hesse, “Peter Camenzind”, ed. Oscar Mondadori, 1980.
H. Hesse, “Romanzi e Poesie”, ed. Mondadori, 1996.
G. Manganelli, “ La favola pitagorica”, ed. Adelphi, 2005.
A. Monestiroli, “L’architettura della realtà”, ed. Allemandi, 1999.
S. Pegoraro, “Nel solitario cerchio. L’infinito e la pittura di C. D. Friedrich”, ed. Pendragon, 1994.
G. Piovene, “Viaggio in Italia”, ed. Baldini-Castoldi, 1999.
Sant’Agostino, “Le Confessioni”, ed. Bur, 2012.
R. M. Rilke, “ Diario fiorentino” ed. Bur, 2000.
Scritti su Aldo Rossi, “Care Architetture”, ed. Allemandi, 2002.
L. Semerani, “L’altro Moderno”, ed. Allemandi, 2000.
A. Tarkovskij, “Scolpire il tempo”, ed. Ubulibri, Milano, 1997.
P. Zumthor, “Pensare Architettura”, ed. Electa, 2004.
Riviste e cataloghi di architettura:
Casabella n.764, Marzo 2008.
Casabella n.843 Novembre 2014.
Catalogo "Esercizi d'Identità Architettonica", Petruzzi,1995.
Catalogo "Identità dell'Architettura Italiana 1°, Diabasis, 2003.
Catalogo "Identità dell'Architettura Italiana 4°, Diabasis, 2006.
Firenze-Architettura 2.2006.
Firenze-Architettura n.1.2009.
Video- DVD:
Nel Segno dell’Architetto, “Franco Purini”.
Nel Segno dell’Architetto, “Paolo Portoghesi”.
Nel Segno dell’Architetto, “Alessandro Anselmi”.
Nel Segno dell’Architetto, “Carmen Andriani”.
Frank Gehry, “Creatore di sogni”.
Renzo Piano, “Che cos’è l’architettura?".
Louis Kahn, “My Architect”.
Piergiorgio Odifreddi, “Wittgenstein e la filosofia del linguaggio”.
Maurizio Ferraris, “Lyotard e il Postmoderno”.
Giacomo Marramao, “Benjamin e la scuola di Francoforte”.
F. F. d’Arcais, “Giotto e la nascita della pittura”.
C. Acidini, “Masaccio e l’inizio del Rinascimento”.
F. Caroli, “Piero della Francesca e la perfezione della prospettiva”.
M. Pugliese, “Picasso e la pittura a più dimensioni”.
. Testi di riferimento del Laboratorio.
G.Cavallina Architettura tra ragione ed intenzioni, Firenze 2012
G.Cavallina Dal Significato al Progetto, Firenze 1995
G.Cavallina Il margine inesistente, Firenze, 1999
5. Bibliografia consigliata.
L.Benevolo Storia dell’architettura moderna, Bari 1960 e segg.
G.Cavallina, P.Iannone, R.Marzocchi Simbolo, funzione e scala nel progetto di Architettura, Firenze 1991
C. Chiappi, G.Villa Tipo / Progetto / Composizione Architettonica, Firenze 1979
R. Moneo La solitudine degli edifici ed altri scritti, Torino 1999
C.Norberg Schulz Architettura, Presenza, Linguaggio, Luogo, Milano 1996
L.Quaroni Progettare un edificio, Milano 1977 e segg.
A.Rossi L'Architettura della città, Milano 1978
E.N.Rogers Esperienza dell'Architettura, Milano 1997
Vitruvio Pollione Dell'Architettura, varie edizioni
Inoltre :
Manuali di progettazione (Dell’Architetto, Neufert, ecc.)
Obiettivi Formativi - Cognomi A-B
Alla conclusione dell’attività del Laboratorio lo studente deve dimostrare, attraverso la stesura in due fasi dell’esercitazione annuale, di essere in grado di progettare un organismo abitativo contestualizzato sviluppandolo alle diverse scale di rappresentazione controllando il processo di definizione formale in rapporto al programma funzionale e alle tecniche e ai materiali adottati. Così come deve essere in grado di progettare gli spazi di relazione tra gli organismi architettonici dimostrando di essere in grado di controllare le diverse fondamentali fasi del processo progettuale.
Obiettivi Formativi - Cognomi F-L
Il corso affronterà il tema dell’abitare applicato alla Città Vecchia di Taranto come esempio significativo del progetto di architettura. La Città Vecchia sarà fondale e tela su cui tessere tre progetti che nelle loro intenzioni rielaborando i caratteri tipologici dell'Abitare tarantino porranno il quesito della possibilità nei confronti del miglioramento delle condizioni sociali ed antropologiche. Nell’abitare ogni esperienza del fare architettura trova compimento. Attraverso lo studio di alcuni esempi significativi appartenenti a diverse epoche, si procederà alla creazione di una coscienza critica nei confronti del progetto, per poterne utilizzare i risultati come fondamento di ogni attività successiva.
I progetti predisposti al termine del corso nelle tre aree di ricerca avranno il compito di dimostrare la capacità dell'Architettura di modificare migliorandole le dinamiche di aggregazione dei centri storici consolidati.
Obiettivi Formativi - Cognomi M-Q
Le finalità del laboratorio riguardano gli strumenti per la progettazione di
un Padiglione Espositivo, nella zona Archeologica di Luni .
Obiettivi Formativi - Cognomi R-Z
Lo studente deve essere in grado di progettare un edificio residenziale non complesso
Prerequisiti - Cognomi A-B
Rispetto al Laboratorio di Progettazione dell’Architettura I gli studenti devono aver già acquisito:
- i principi logici della composizione architettonica in ordine al corretto rapporto tra forma, struttura e distribuzione, la conoscenza degli elementi che concorrono alla composizione della forma architettonica e al suo inserimento nell’insieme urbano;
- gli strumenti di rappresentazione dell’architettura ed essere in grado di utilizzarli per esprimere idee e concetti alle varie scale del progetto;
- la capacità di leggere opere di architettura e individuarne i principi fondativi;
- la capacità di misurare lo spazio architettonico e di conformarlo, avendo appreso i principi logici della composizione architettonica in ordine al corretto rapporto tra forma, struttura e distribuzione;
- la capacità di distinguere gli spazi architettonici in base alla loro natura e possedere pertanto i concetti basilari di tipo, modello, archetipo, luogo, sapendone cogliere le motivazioni storiche e le condizioni in cui si determinarono
Rispetto a “Disegno dell’Architettura” gli studenti devono aver già acquisito:
- la capacità di correlare l’idea progettuale alla rappresentazione dell’idea medesima dimostrando di avere compreso il rapporto necessario che si stabilisce tra disegno (modo della rappresentazione) e progetto;
- la conoscenza e l’uso delle diverse scale di rappresentazione
Rispetto a “Materiali ed elementi costruttivi” gli studenti devono aver già acquisito:
- il rapporto necessario che si stabilisce tra progetto e realizzazione;
- la conoscenza dei principali materiali e le prospettive dei più comuni sistemi costruttivi
Rispetto a “Storia dell’Architettura I” gli studenti devono aver già acquisito:
- la differenza tra i concetti di Volume e Spazio e l’evoluzione di quest’ultimo dalle origini al Rinascimento;
- la consapevolezza che i concetti rinascimentali di misurabilità dello spazio, recupero della storia, evoluzione tipologica e innovazione tecnologica sono alla base dell’evoluzione dell’architettura moderna
Prerequisiti - Cognomi F-L
Nessuno
Prerequisiti - Cognomi M-Q
Aver verbalizzato l’esame del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura I.
Prerequisiti - Cognomi R-Z
Lo studente deve conoscere le basi del disegno di architettura, sia tradizionale che assistito (CAD), e conoscere la storia dell'architettura, almeno nei suoi punti essenziali.
Metodi Didattici - Cognomi A-B
Il corso è articolato in lezioni (prevalentemente nel primo semestre), esercitazioni e revisioni (prevalentemente nel secondo semestre).Alle prime è attribuito un ruolo prettamente teorico sulle tematiche generali del corso e sui lineamenti della ricerca contemporanea in architettura, approfondendo i rapporti intercorrenti tra fase teorica e fase pratica all’interno del progetto d’architettura; alle seconde un ruolo pratico strumentale alla costruzione del progetto.L’esercitazione annuale è costituita dall’elaborazione di un progetto sul tema della “residenza” articolato in due fasi che non dovranno svilupparsi necessariamente in modo sequenziale: la prima (da svolgersi prevalentemente nel primo semestre) è mirata alla definizione e all’approfondimento dell’organismo abitativo, la seconda (da svolgersi prevalentemente nel secondo semestre) alla definizione e all’approfondimento dei rapporti tra organismo abitativo e contesto di appartenenza e spazi di relazione prodotti.Peculiarità dell’esercitazione progettuale è la rispondenza del progetto a una situazione reale dotata di una precisa identità dal punto di vista storico morfologico. Su tale ambito gli studenti operano alla scala architettonica precisando e definendo i rapporti tra gli edifici di nuova previsione, oggetto della proposta progettuale, e quelli che caratterizzano il contesto di riferimento, operando comunque all'interno del solco delineato nei contenuti delle lezioni.
Metodi Didattici - Cognomi F-L
LABORATORIO
Metodi Didattici - Cognomi M-Q
La didattica si articola di lezioni e di esercitazioni, durante le quali verranno approfonditi temi e lavori di alcuni maestri del Novecento, quali: Loos, i viaggi e le opere di Le Corbusier e Kahn, Mies van der Rohe, Gropius, o italiani, Gardella, Ridolfi, Libera, Terragni, Albini, Michelucci, Rogers, Scarpa, Gabetti e Isola, Rossi, alla ricerca di una continuità dell'identità dell'architettura.
Metodi Didattici - Cognomi R-Z
Il laboratorio è diviso in due periodi. Nal primo semestre , in contemporanea con circa 20 lezioni sul progetto e la composizione architettonica,verrà svolta una esercitazione individuale su un autore ed un'opera . Le risultanze del lavoro saranno esaminate in un colloquio con voto finale.
Nel secondo simestre si procederà , individualmente alla redazione di un progetto di residenza, vera prova di esame. Durante l'anno potranno essere svolte da una a tre prove intermedie in aula.
Altre Informazioni - Cognomi A-B
Propedeuticità consigliate:
- Laboratorio di Progettazione dell'Architetura I;
- Disegno dell’Architettura;
- Materiali ed elementi costruttivi;
- Storia dell’Architettura.
Il Laboratorio sviluppa conoscenze connesse con:
- Fondamenti di urbanistica;
- Rilievo dell’architettura;
- Storia dell’Architettura II;
- Laboratorio di Tecnologia dell’Architettura;
- Fisica tecnica ambientale.
Altre Informazioni - Cognomi F-L
Nessuna
Altre Informazioni - Cognomi M-Q
Nel corso delle lezioni saranno fornite ulteriori indicazioni bibliografiche sui temi trattati.
Altre Informazioni - Cognomi R-Z
Il lavoro in aula sarà costantemente seguito dal gruppo docente, e si tenderà , nei limiti di tempo e strutturali, sempre purtroppo presenti, a lavorare sul progetto in sede. Schizzi, disegni, plastici, dovranno essere una abitudine dello studente. E' richiesta la presenza di legge 60%, e non si può dare l'esame senza aver sostenuto il colloquio del primo semestre ( Ex-Tempore)
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi A-B
La verifica finale verte sulla valutazione dell’esercitazione annuale e sulla restituzione delle informazioni ricevute durante le lezioni.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi F-L
ESAME FINALE
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi M-Q
La valutazione principale del lavoro svolto durante l'anno sarà il progetto di un Padiglione Espositivo e delle sue relazioni con il contesto.
Inoltre si svolgeranno durante il secondo semestre una o più esercitazioni individuali su temi specifici, con discussioni collettive. Per sostenere l'esame sarà comunque indispensabile la partecipazione attiva e la frequenza documentata degli allievi durante l'anno accademico. L'Esame è di tipo individuale, gli studenti dovranno presentarsi alle revisioni muniti di modello di studio e dei disegni in scala opportuna. L'esame consisterà nella discussione degli argomenti trattati dal corso e del progetto elaborato.
Informazioni dettagliate sul tema di esame saranno comunicate nel corso dell'anno.
Elaborati richiesti:
Tavola d’inquadramento
Planimetria generale 1:1000
Planivolumetrico 1:500
Piante di tutti i livelli 1:100/200
Sezioni 1:100/200
Prospetti 1:100/200
Prospettive (almeno 2)
Modelli 1:1000 e 1:200/1:100
Relazione di progetto
Quaderno degli schizzi delle lezioni svolte durante il corso.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi R-Z
Le modalità di verifica sono, per il primo semestre, colloquio, con votazione in 30/30, sull'ex-tempore.
Alla conclusione del Laboratorio l'esame, sempre individuale.
Anche il lavoro quotidiano di laboratorio costituisce una modalità di verifica giornaliera del lavoro dello studente.
Programma del corso - Cognomi A-B
UNIVERSITÀ DI FIRENZE
SCUOLA DI ARCHITETTURA
DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA DIDA
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DELL’ARCHITETTURA 2 ( corso A):
Programma per l’a.a. 2014-2015
Docente responsabile: Prof. Arch. ALBERTO MANFREDINI
Docente collaboratore: Dott. Arch. SARA ROMANO (PhD)
1. Obiettivi
“I contenuti scientifico-disciplinari della Progettazione Architettonica contribuiscono alla definizione del progetto architettonico e urbano attraverso una riflessione sui suoi strumenti e metodi, sulla sua tradizione disciplinare, sulla sua dimensione conoscitiva, sulla sua capacità di interpretare e trasformare lo spazio fisico. In particolare la Progettazione Architettonica è attenta alla logica con cui l’organismo architettonico si definisce nei suoi elementi e parti componenti, e si relaziona con altri organismi architettonici all’interno del contesto di appartenenza”.
Il laboratorio si propone di far acquisire all’allievo architetto la consapevolezza della complessità dei rapporti tra architettura e città e di fornire i primi strumenti di guida e controllo progettuale di tali rapporti. In tal senso si propone di impostare ed eseguire un progetto d’architettura contestualizzato operando affinché l’allievo architetto riesca a impostare criticamente le diverse fasi progettuali con sufficienti gradi di specializzazione, cercando di stabilire le corrette relazioni tra organizzazione distributivo-funzionale, requisiti tecnico costruttivi e impiantistici, concezione formale e rapporti con il contesto.
Il corso è articolato in lezioni (prevalentemente nel primo semestre), esercitazioni e revisioni.
Alle prime è attribuito un ruolo prettamente teorico sulle tematiche generali del corso e sui lineamenti della ricerca contemporanea, storicamente sedimentati, in architettura; alle seconde un ruolo pratico strumentale alla costruzione del progetto.
2. Modalità organizzative generali
Gli studenti del 2° anno sono suddivisi in laboratori di egual numero di studenti.
I docenti responsabili provvederanno eventualmente d’ufficio a ripartire gli studenti in maniera omogenea. Sono consentiti scambi solo nel quadro di una perfetta reciprocità.
Gli studenti del LAP2A saranno generalmente divisi in gruppi di 2 o 3 persone.
3. Argomento delle lezioni del corso di Composizione Architettonica e Urbana
Approfondire i rapporti intercorrenti tra fase teorica e fase pratica all’interno del progetto d’architettura è argomento precipuo delle lezioni del corso. Ciò che vuole essere evidenziato è mirato a comprendere taluni limiti della teoria d’architettura nei rapporti con quelle realizzazioni che da essa in qualche modo dipendono, dall’altro a sottolineare l’impossibilità di codificare un vero e proprio metodo di progettazione architettonica a seguito di una serie di oggettive motivazioni con particolare riferimento alla cosiddetta progettazione contestuale.
4. Progetto dell’esercitazione annuale
L’esercitazione annuale è costituita dall’elaborazione di due progetti di edilizia residenziale cui parteciperanno gli studenti in gruppi di 2 o 3 persone, secondo quanto di seguito esposto.
Il primo progetto, allegato nelle ultime tre pagine del presente programma, richiede l’elaborazione di un intervento residenziale in un borgo montano (Samedan - CH)per consentire all’allievo architetto di esercitarsi con il tema della “pendenza”, con quello dell’orientamento e con il rapporto nei confronti delle preesistenze ambientali.
Tale progetto dovrebbe concludersi presumibilmente entro febbraio.
Peculiarità della seconda esercitazione progettuale è la rispondenza del progetto a una situazione reale che, nella fattispecie, è costituita dal borgo di S. Lorenzo a Greve o, in alternativa, all’area delle ex Officine Galileo, in Firenze.
E’ richiesta la progettazione di un vero e proprio sistema urbano in un ambito territoriale dotato di una precisa identità dal punto di vista storico morfologico. Sarà previsto un intervento di edilizia residenziale pubblica per le aree di S.Lorenzo lungo via Bugiardini e nell’area delle ex officine Galileo e un intervento di edilizia residenziale specialistica (case per artisti) nell’area di S.Lorenzo lungo la Greve. Su tale ambito gli studenti operano alla scala architettonica precisando e definendo i rapporti tra gli edifici di nuova previsione, oggetto della proposta progettuale, e quelli che caratterizzano il contesto di riferimento, operando comunque all'interno del solco delineato nei contenuti delle lezioni.
Oggetto di valutazione saranno inoltre due revisioni collettive che si svolgeranno durante l'anno (una prima di Natale e una prima o dopo Pasqua), in cui i singoli gruppi esporranno lo stato di avanzamento del proprio lavoro e le motivazioni delle proprie scelte progettuali. La revisione collettiva diventa così occasione di confronto tra gli allievi architetti, oltre a costituire una verifica intermedia rispetto all'esame finale.
Il lavoro verrà svolto secondo una fase di analisi e una di sintesi progettuale che non dovranno svilupparsi necessariamente in modo sequenziale.
Schematizzando, il lavoro potrebbe essere articolato in:
ANALISI :
da svolgersi da parte dei gruppi di studenti
Sul luogo di intervento:
a) - Attuale destinazione
- Rapporti con la viabilità primaria esistente (meccanizzata e pedonale)
- Rapporti con zone analoghe (quanto a potenzialità urbane) servite dalla medesima viabilità
- Analisi sulla qualità del “costruito” dell’intorno preesistente
- Rilievo dell’area
- Rilievo fotografico
- .............................
b) - Lettura e analisi del PRG vigente relativamente all’area oggetto di intervento con evidenziazione delle destinazioni di previsione e degli indici di utilizzazione territoriale e fondiaria, ecc.
- .............................
Questi punti di carattere generale potranno essere limitati o estesi a seconda delle caratteristiche specifiche dell’area su cui si interviene e a seconda delle indicazioni dei docenti responsabili.
Sul tema progettuale:
a) - Ricerca bibliografica (da condurre prevalentemente sulle riviste d’architettura e successivamente sui manuali) su esempi ed esperienze di tipi edilizi analoghi progettati in ambito contemporaneo
- Valutazione critica di ogni esempio meritevole di essere approfondito
- Analisi distributiva e funzionale degli esempi proposti
- .....................
b) - Analisi sui principali sistemi costruttivi utilizzati negli esempi evidenziati
- Analisi delle soluzioni impiantistiche impiegate (laddove è possibile)
- .....................
c) - Valutazione critica sulla qualità dei “luoghi” generati negli esempi individuati
- Valutazione critica sulla qualità degli “spazi” (pubblici, privati, ecc.) degli esempi individuati
- .....................
Pure tali punti di carattere generale potranno essere limitati o ampliati a seconda delle caratteristiche specifiche del tipo edilizio prescelto o secondo le indicazioni dei docenti.
SINTESI PROGETTUALE:
da svolgersi congiuntamente ai docenti dei corsi
a) - Individuazione e progettazione di un modello planivolumetrico dell’intervento in cui siano riconoscibili le singole parti funzionali
- Individuazione e progettazione di un sistema connettivo che sappia omogeneizzare le singole parti rendendo unitario il progetto
- Progettazione della viabilità esterna o giustificazione dell’uso della viabilità esterna esistente
- Progettazione della viabilità interna (pedonale, meccanizzata, pubblica, privata, ecc.)
- Elaborazione di una tavola di sintesi o di un modello (plastico generale) in cui sia leggibile il progetto nei suoi rapporti con il territorio di appartenenza
-..................
b) - Individuazione dello schema distributivo dell’intervento nel suo complesso e delle sue singole parti
- Individuazione dello schema strutturale più adeguato
- Individuazione dello schema impiantistico più adeguato
- .................
c) - Individuazione dello stralcio progettuale da sviluppare esecutivamente secondo le esperienze maturate dallo studente negli esami tecnologici e secondo le modalità che verranno di volta in volta indicate dal responsabile del corso)
- Elaborazione di un dettaglio di facciata “tipo”
e) - Elaborazione di un plastico di lavoro
Anche tali punti potranno essere limitati o ampliati secondo le indicazioni dei docenti.
5. Elaborati
Per quanto concerne la prima esercitazione il tutto è descrito nelle tre schede allegate.
Per quanto riguarda la seconda esercitazione la quantità degli elaborati da produrre è sostanzialmente libera anche se andrà concordata, caso per caso, con i docenti in modo da mantenere omogeneità di presentazione.
Gli studenti potranno “confezionare” i propri elaborati come vorranno purché il processo complessivo di analisi e di sintesi appaia coerente e il progetto sia leggibile in ogni sua parte e sia in scala adeguata e appropriata per gli aspetti generali e per quelli di dettaglio e sappia dimostrare di essere stato coerente con la situazione preesistente.
Esclusivamente per motivi di facile archiviazione e consultazione è opportuno che gli elaborati di cui alle fasi di analisi siano raccolti in uno o più fascicoli formato A4, mentre gli elaborati progettuali dovranno essere riprodotti in fotocopia (formato A3) da consegnare prima dell’esame unitamente a un CD contenente gli elaborati progettuali e le foto dei modelli in formato JPG (risoluzione 300 dpi).
6. Esame
In sede di esame finale ciascun candidato dovrà dimostrare adeguata conoscenza degli argomenti trattati durante le lezioni. In tal senso l’esame verte principalmente in una prova orale intesa quale restituzione delle lezioni svolte durante il laboratorio e in una discussione sull’esercitazione svolta durante l’anno.
Programma del corso - Cognomi F-L
Il corso affronterà il tema dell’abitare applicato alla Città Vecchia di Taranto come esempio significativo del progetto di architettura. La Città Vecchia sarà fondale e tela su cui tessere tre progetti che nelle loro intenzioni rielaborando i caratteri tipologici dell'Abitare tarantino porranno il quesito della possibilità nei confronti del miglioramento delle condizioni sociali ed antropologiche. Nell’abitare ogni esperienza del fare architettura trova compimento. Attraverso lo studio di alcuni esempi significativi appartenenti a diverse epoche, si procederà alla creazione di una coscienza critica nei confronti del progetto, per poterne utilizzare i risultati come fondamento di ogni attività successiva.
I progetti predisposti al termine del corso nelle tre aree di ricerca avranno il compito di dimostrare la capacità dell'Architettura di modificare migliorandole le dinamiche di aggregazione dei centri storici consolidati.
Programma del corso - Cognomi M-Q
I contenuti del laboratorio sono orientati a fornire indicazioni necessarie
ad una riflessione sul Carattere dell'Architettura Italiana a partire dall'esame di un gruppo di lavori, realizzati da alcuni maestri dell'architettura contemporanea. I riferimenti di lunga durata, ed i caratteri peculiari che da sempre rappresentano assunto fondativi, e al tempo stesso terreno fertile per lo sviluppo dell'architettura italiana, rappresentano il tema di approfondimento di questo ciclo di lezioni.
In una stagione in cui le fibrillazioni tecnologiche, propongono la mescolanza e la frenetica variabilità dei linguaggi come tema costitutivo dell'architettura contemporanea, appare necessario riflettere se sotto questa crosta uniforme e indistinta di ibridazioni lessicali, siano tuttora riconoscibili i tratti distintivi precipui delle varie condizioni particolari, che da sempre connotano la specificità dell'architettura italiana nel contesto internazionale.
Programma del corso - Cognomi R-Z
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DELL’ ARCHITETTURA Corso 2/E
Anno Accademico 2015-2016
Prof. Gianni Cavallina
Cultori della materia
Vanni Ancillotti, Antonello Greco, Alessandro Pastorini
1. Obiettivi del Laboratorio.
Il secondo anno di Laboratorio di Progettazione dell’Architettura dovrà essere finalizzato alla trasposizione in forme operative dei concetti acquisiti nell’anno precedente, con la comprensione, comunque, da parte dello studente, di ciò che vuol dire significato in architettura.
L' "iter didattico" del laboratorio è tutto rivolto alla messa in pratica della conoscenza relativa alle relazioni compositive interne all’operazione progettuale.
Con questo termine si vuole intendere il metodo del “fare architettura”, ovvero quel complesso di operazioni, che, mai disgiunte dalle conoscenze del significato stesso del progettare e dell'essenza del progetto di architettura, in quanto risultanza delle componenti formali, funzionali e strutturali che determinano e denotano una soluzione ragionata della problematica del costruire, contribuisca alla stesura effettiva dei materiali progettuali, compatibili con quanto prescritto dagli ordinamenti europei e nazionali relativi ai laboratori di progettazione.
Riteniamo oggi che, superato un periodo di profonda crisi e trasformazione, sia della figura professionale dell'architetto, che del dibattito stesso sull'architettura (sui suoi linguaggi e le sue intenzioni), attraverso non una codificazione certa delle tendenze, ma piuttosto grazie alla coesistenza di più pratiche e metodi del fare architettura, l'orientamento dello studente al secondo anno debba tendere a recuperare la possibilità di preordinare, nel contesto e nella forma urbana, grazie alle componenti essenziali del manufatto, i valori portanti della costruzione.
2. Argomenti del Laboratorio.
Dal dibattito sull'architettura che ha caratterizzato gli scorsi 50 anni, dal ripensamento dei postulati di base del Movimento Moderno, e dalla successiva eclettizzazione e globalizzazione dei linguaggi che ha portato alla rilettura del contesto costruito, da una parte attraverso l'analisi morfo-tipologica del manufatto, ed alla reintroduzione dello studio delle sue componenti linguistico-formali e simboliche, dall’altra attraverso un recupero della creatività individuale, estetica, di frammentazione della realtà e di lettura e reinterpretazione di questa, si estrapolano gli argomenti che saranno trattati durante il corso.
Un primo filone di lezioni, di carattere generale, riguarderà i fondamenti teorici della disciplina architettonica:
- Il SIGNIFICATO come rappresentazione e raduno del mondo di valori storici, sociali, artistici e simbolici presenti nel territorio abitato.
- SEGNI e SIMBOLI nell’architettura.
- Il LUOGO, il contesto, imprescindibile ragione e vincolo del progettare.
- Il LINGUAGGIO come sintesi formale e compositiva, oltre che come controllo dimensionale e scalare del progetto.
- La FORMA ed il GESTO.
- MEMORIA e CARATTERE come ispirazione del manufatto e interpretazione di valori.
- La CITAZIONE.
- MIMESI e STRANIAZIONE.
Un secondo filone fornirà strumenti operativi più diretti ed esempi applicativi per lo sviluppo del lavoro d'esame:
- Il TIPO come analisi, lettura, e supporto metodologico.
- DISTRIBUZIONE E FUNZIONE degli spazi progettati come strumento di progettazione, tecniche di analisi funzionale dell'edilizia residenziale (lezione tenuta dal Prof.Arch.Piero Degl'Innocenti).
- La tipologia della RESIDENZA.
- Principi compositivi relativi alla STRUTTURA DELLA CITTA'.
- La CASA MONOFAMILIARE.
Un terzo filone toccherà nozioni strettamente operative riguardanti il disegno e le sue tecniche:
- Introduzione al DISEGNO TECNICO TRADIZIONALE, una breve panoramica su strumenti e tecniche del disegno manuale.
- Approfondimento sul DISEGNO TECNICO DELLE OMBRE A 45° in pianta e prospetto.
- Introduzione al DISEGNO CAD BIDIMENSIONALE, tecniche di base ed avanzate per l'utilizzo del programma di disegno CAD Dassault Systems Draftsight (clone freeware di Autodesk Autocad LT).
- Introduzione al DISEGNO CAD TRIDIMENSIONALE, tecniche di base ed avanzate per l'utilizzo del programma di modellazione 3D Trimble SketchUp.
3. Modalità didattiche e d'esame.
Gli argomenti del Corso di Composizione Architettonica 2 saranno trasmessi agli studenti attraverso comunicazioni per immagini, e discussioni su testi scritti, opera di studiosi che, di volta in volta, nelle varie epoche, hanno esplorato le problematiche del progetto. L'approccio alla metodologia progettuale avverrà gradualmente, integrando le comunicazioni con le esercitazioni in aula. Agli studenti verrà offerto un servizio di newsletter settimanale via e-mail, mediante il quale saranno messi al corrente di orari e tematiche delle lezioni settimana per settimana, oltre a ricevere dopo ogni lezione le relative slide in formato pdf.
Il livello delle conoscenze acquisite e della metodologia appresa verrà verificato mediante due esercitazioni:
Prima esercitazione: EX TEMPORE
La prima esercitazione verterà sulle capacità di analizzare, studiare, conoscere e capire un autore ed un suo edificio, appartenente alla storia dell’architettura antica, moderna e contemporanea.
Ad ogni studente verrà assegnato, a completa discrezione della docenza, un autore od una precisa categoria storica di edifici (ad esempio: la domus romana, la villa fiorentina tra '400 e '500, la villa neopalladiana anglosassone del '700-'800...): ogni studente dovrà, individualmente, studiare la tematica assegnata, relazionata alla sua epoca ed al complesso di valori storici, artistici, semantici e di linguaggio che ne sono alla base. I temi assegnati verteranno sulla residenza unifamilare e la docenza avrà cura di indicare, all'interno di ciascuno di essi, un singolo edificio da studiare in dettaglio mediante un'operazione di ridisegno completo: esso dovrà essere portato a termine con tecniche esclusivamente manuali, in formato A2/A3 (in base alle esigenze dimensionali del progetto). E' obbligatoria la squadratura del foglio.
Gli elaborati minimi obbligatori richiesti sono:
1. Relazione critica sull’autore, sulla sua epoca, sulle componenti metodologiche di progetto e sui loro significati.
2. Planimetria d'insieme in scala 1:500.
3. Planivolumetria con ombre a 45° in scala 1:200.
4. Piante in scala 1:100.
5. Prospetti con ombre a 45° in scala 1:100.
6. Almeno una sezione in scala 1:100.
7. Plastico in scala adeguata.
8. Assonometria a scala libera.
9. Elaborato eseguito in tecnica libera, su una o più tavole, esprimente una interpretazione personale del manufatto studiato: se ne analizzino le forme, se ne studino gli aspetti distributivi, si ripercorra “a ritroso” la composizione al fine di evidenziare i presupposti linguistici e metodologici propri dell’autore. Si consiglia in secondo luogo di produrre schizzi ed idee progettuali originali, comunque riconducibili chiaramente ad una rilettura degli stilemi dell'autore esaminato (“metaprogetto”).
Per poter dare l'esame ogni singolo studente dovrà sostenere un colloquio su questo primo "ex-tempore", da sostenere nei termini indicati dalla docenza, e comunque tassativamente entro il mese di febbraio 2016. Il relativo giudizio, con voto in trentesimi, farà capire il grado di conoscenza acquisito con la frequenza al laboratorio dall'inizio dei corsi fino a tutto il mese di gennaio 2015; tale giudizio influirà sulla valutazione finale di esame.
Seconda esercitazione: PROGETTO D'ESAME
La seconda esercitazione, che costituirà la vera e propria prova di esame, da redigere individualmente, consisterà nel progetto di una residenza unifamiliare (per gli studenti singoli) da collocare in un’area scelta dalla docenza.
Con il suo progetto, da sviluppare prevalentemente in sede di laboratorio, lo studente dovrà dimostrare, in sede d'esame, di aver individuato una propria metodologia progettuale e di conoscere in modo esaustivo tutti i problemi funzionali, strutturali e formali propri delle residenze.
Non potrà accedere a quest'ultima fase di lavoro, quella propriamente progettuale, chi non avrà sostenuto la prima prova. La frequenza è obbligatoria al fine di ottenere la firma. Non potrà sostenere l'esame chi non avrà sostenuto entro i termini stabiliti il colloquio dell'Ex-tempore e non avrà conseguito durante tutto l'anno accademico un adeguato numero di presenze.
Gli elaborati minimi obbligatori relativi al progetto d'esame sono i seguenti:
1. Relazione sulle caratteristiche del luogo, sul progetto e sul suo significato, dalla quale si possa capire il grado di conoscenza degli argomenti teorici trattati nel laboratorio, l'iter metodologico percorso dallo studente, oltre alle sue conoscenze sugli aspetti distributivi, tecnologici e compositivi acquisiti.
2. Tavola riassuntiva del percorso progettuale, ottenuta tramite il montaggio contestuale delle elaborazioni di studio e degli schizzi prodotti durante il corso dell'intera esperienza progettuale.
3. Tavola riassuntiva del concept progettuale, nella quale si mostrino graficamente i principi compositivi, costruttivi e funzionali del progetto.
4. Planimetria in scala 1:500, mediante la quale rappresentare l'inserimento del progetto nel contesto.
5. Planivolumetria con ombre a 45° in scala 1:200/1:250, mediante la quale rappresentare l'insieme architettonico del progetto e del suo immediato intorno.
6. Pianta di ogni livello in scala 1:100.
7. Prospetti con ombre a 45° e sezioni in scala 1:100.
8. Assonometria d'insieme a scala libera.
9. Un particolare costruttivo notevole (sezione terra-tetto) in scala 1:50/1:20.
10. Prospettive realizzate con tecnica libera, preferibilmente manuale, in numero sufficiente ad un'adeguata comprensione del progetto nel suo insieme.
11. Plastico in scala adeguata.
Per questa ultima prova si preferisce una resa con tecniche manuali. Si riserva tuttavia allo studente la scelta di poter ricorrere per la redazione delle tavole a programmi di disegno CAD bidimensionale (Autodesk Autocad LT, Dassault Systems Draftsight, QCad), equiparando la resa grafica a quella di un disegno a china. Sarà possibile la resa tridimensionale dell'edificio mediante programmi di disegno CAD tridimensionale (Trimble SketchUp, Rhinoceros, Blender) unicamente nell'ambito degli elaborati di cui al punto 10: sono gradite rese grafiche “astratte” e concettuali degli edifici in progetto, evitando qualsiasi elaborato fotorealistico. La tavola di cui al punto 2 deve essere obbligatoriamente composta da note grafiche sul luogo, fotografie, schizzi di studio, schemi ed elaborazioni progettuali eseguiti a mano libera, eventualmente montati tramite scansione e ristampa.
Gli elaborati della prova di esame potranno essere redatti nei formati A1,A2,50x70 ed avranno orientamento preferibilmente orizzontale.
E' obbligatoria la squadratura del foglio. Essa lascerà nella parte inferiore lo spazio per la seguente dicitura:
Università degli Studi di Firenze - Facoltà di Architettura
Corso di Laurea Magistrale in Architettura - A.A. 2015/2016
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2/D - Prof. G.CAVALLINA
Allievo: ..................... - Progetto di .....................
(Titolo dell'elaborato)..................... / Scala .....................
Saranno altresì consegnati schizzi, elaborazioni, spolveri di base dei lucidi, disegni a matita, raccolti in cartelline o sketchbook di adeguata dimensione, con in evidenza i nomi degli allievi.
4. Testi di riferimento del Laboratorio.
G.Cavallina Architettura tra ragione ed intenzioni, Firenze 2012
G.Cavallina Dal Significato al Progetto, Firenze 1995
G.Cavallina Il margine inesistente, Firenze, 1999
5. Bibliografia consigliata.
L.Benevolo Storia dell’architettura moderna, Bari 1960 e segg.
G.Cavallina, P.Iannone, R.Marzocchi Simbolo, funzione e scala nel progetto di Architettura, Firenze 1991
C. Chiappi, G.Villa Tipo / Progetto / Composizione Architettonica, Firenze 1979
R. Moneo La solitudine degli edifici ed altri scritti, Torino 1999
C.Norberg Schulz Architettura, Presenza, Linguaggio, Luogo, Milano 1996
L.Quaroni Progettare un edificio, Milano 1977 e segg.
A.Rossi L'Architettura della città, Milano 1978
E.N.Rogers Esperienza dell'Architettura, Milano 1997
Vitruvio Pollione Dell'Architettura, varie edizioni
Inoltre :
Manuali di progettazione (Dell’Architetto, Neufert, ecc.)