• Conoscenza delle caratteristiche costruttive dell’edilizia storica, delle soluzioni tipologiche, delle tecniche costruttive tradizionali anche attraverso l’osservazione diretta.
• Restauro e conservazione. Fondamenti teorici e pratici. Interdisciplinarietà dell’intervento di restauro. Normative.
• Diagnostica del restauro. Rilievo metrico diagnostico. Indagini storiche e archivistiche. Diagnostica strumentale. Indagini su materiali e strutture.
Contenuto del corso - Parte C
Introduzione alla conoscenza, all'identificazione e ai differenti utilizzi dei materiali nell'edilizia antica e moderna.
La concezione strutturale e le tecniche costruttive nel loro sviluppo storico.
Aspetti metodologici del Restauro architettonico.
Lineamenti di teorie e storia del restauro.
Le indagini preliminari nei manufatti architettonici.
Il rilievo per il restauro e l’analisi diretta degli edifici, la diagnostica architettonica.
Contenuto del corso - Parte D
Storia tecnologica dell’architettura. Archeologia dei materiali da costruzione
Introduzione al Restauro Architettonico. Fondamenti e sviluppi metodologici
Le fonti indirette: la ricerca storica, bibliografica, archivistica, iconografica.
Le fonti dirette:
Il rilievo per il restauro
Metodi di indagine e strumenti per la lettura del costruito
I materiali e le strutture: analisi, riconoscimento, degrado, dissesto, e diagnostica
E.Torroja, La concezione strutturale, Città Studi Edizioni, Torino 1995
C.F.Giuliani, L’edilizia nell’antichità, Roma, 1990
J.P.Adam, L’arte di costruire presso i Romani. Materiali e tecniche, Milano, 1989
M.Salvatori, Perché gli edifici stanno in piedi, Milano, 1990
E.Viollet Le Duc, Dictionnaire raisonné de l’architecture francaise du XI au XVI siècle, Paris, 1854-1868
P. Sanpaolesi, Discorso sulla metodologia generale del restauro dei monumenti, Edam, Firenze 1973.
G. Rocchi, Istituzioni di restauro architettonico dei beni architettonici e ambientali, Hoepli, Milano 1990 (II ed.).
L. Marino, Il rilievo per il restauro, Hoepli, Milano 1990.
G.Carbonara, Trattato di restauro architettonico, U.T.E.T., Torino 1996-2001
S. Musso, Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, EPC libri, 2010
Ulteriori indicazioni di carattere più specifico saranno fornite durante lo svolgimento del corso.
- C.F.Giuliani, L'edilizia nell'antichità, Roma, 1990
- J.P.Adam, L'arte di costruire presso i Romani. Materiali e tecniche, Milano, 1989;
- M.Salvatori, Perché gli edifici stanno in piedi, Milano, 1990
- S. Maria del Fiore. Teorie e storie dell’archeologia e del restauro nella città delle fabbriche arnolfiane, a cura di G. R. Coopmans de Yoldi, Firenze, 2006;P. Sanpaolesi, Discorso sulla metodologia generale del restauro dei monumenti, Edam, Firenze, 1973
G. Rocchi, Istituzioni di restauro architettonico dei beni architettonici e ambientali, Hoepli, Milano 1990 (II ed.)
G.Carbonara, Trattato di restauro architettonico, U.T.E.T., Torino 1996-2001
C. Di Biase, Il degrado del calcestruzzo nell'architettura del Novecento, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna, 2009
S. Musso, Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, EPC libri, 2010
L.Marino, Il rilievo per il restauro, Hoepli, Milano 1990
- Potranno essere consigliate ulteriori letture nel corso
BIBLIOGRAFIA GENERALE
Sono indicati alcuni testi significativi che forniscono un insieme di nozioni di base
BIBLIOGRAFIA SPECIFICA
- indicazioni bibliografiche di approfondimento saranno fornite durante il corso. in funzione del tipo di esercitazioni
- materiale bibliografico e documenti su cui impostare approfondimenti e dibattiti verranno resi disponibili sulla piattaforma e.learning - MOODLE
Musso, Stefano F. - Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica – E.P.C. Libri: Roma, 2004
Gurrieri, Francesco - Dizionario generale del Restauro – Mandragora: Firenze, 2013
Marino, Luigi – Il rilievo per il restauro – Hoepli: Milano, 1990
Giuliani Cairoli, Fulvio - L’edilizia nell’antichità – Carocci: Roma, 1990 (ristampa 2006)
Adam, Jean-Pierre - L’arte di costruire presso i Romani. Materiali e tecniche – Longanesi: Milano, 1989
Mannoni, Tiziano - Caratteri costruttivi dell’edilizia storica - Collana: Venticinque anni di Archeologia Globale - Escum: Genova, 1994 - pp. 3-270
Cagnana, Aurora - Archeologia dei materiali da costruzione - Società Archeologica Padana: Mantova, 2000
Menicali, Umberto - I materiali dell’edilizia storica. Tecnologia e impiego dei materiali tradizionali - NIS: Roma, 1992 (1 ed. 1983)
Mannoni, Tiziano, Giannichedda, Enrico - Archeologia della produzione – Einaudi: Torino, 1996
Rondelet, Jean-Baptiste - Traité théorique et pratique de l’art de bâtir (Paris, chez l’Auteur, 1802-17), trad. it. sulla VI ed. francese, a cura di B. Soresina, Trattato teorico e pratico dell’arte di edificare, Fratelli Negretti: Mantova 1832-1841
Boato, Anna - L’archeologia in architettura. Misurazioni, stratigrafie, datazioni, restauro – Marsilio: Padova, 2008
Doglioni, Francesco - Stratigrafia e restauro. Tra conoscenza e conservazione dell’architettura – Lint: Trieste, 1997
Bellini, Amedeo (a cura di) - Tecniche della conservazione - F. Angeli: Milano, 1986 (ed. aggiornata 2003)
Norma UNI 11182 2006 Beni culturali - Materiali lapidei naturali ed artificiali - Descrizione della forma di alterazione - Termini e definizioni
Amoroso, Giovanni - Trattato di scienza della conservazione dei monumenti - Alinea: Firenze, 2002
Cigni, Giuseppe - Codacci Pisanelli, Biancaneve - Umidità e degrado negli edifici. Diagnosi e rimedi – Kappa: Roma, 1987
Monaco, Luciano M. – Santamaria, Armando - Indagini, prove e monitoraggio nel restauro degli edifici storici – ESI: Napoli, 1998
Centauro, Giuseppe Alberto (a cura di) - Tecnologie e conservazione degli apparati pittorici e del colore dell’edilizia storica - Poggibonsi, 2008
Di Pasquale, Salvatore - L’arte del costruire. Tra conoscenza e scienza – Venezia, 1996
Salvadori, Mario - Perché gli edifici stanno in piedi – Bompiani: Milano, 2000
Giuffré, Antonino - Letture sulla meccanica delle murature storiche – Kappa: Roma, 1991
Mastrodicasa, Sisto - Dissesti statici delle strutture edilizie. Diagnosi, consolidamento, istituzioni tecniche, applicazioni pratiche – Hoepli: Milano, 1993 (ristampa 2010)
Centauro, Giuseppe Alberto - La rilevazione dell’edificio danneggiato in Gurrieri, Francesco (ed.) – Manuale per la riabilitazione e la ricostruzione post sismica degli edifici – DEI: Roma, 1999 - pp . 155 – 223.
Tampone, Gennaro - Il restauro delle strutture in legno – Hoepli: Milano, 1996
Rodolico, Francesco - Le pietre delle città d’Italia - Le Monnier: Firenze, 1965
Obiettivi Formativi - Parte A
Fornire agli allievi:
• conoscenza dei caratteri costruttivi dell'edilizia corrente, antica e moderna;
• consapevolezza dello stretto rapporto esistente fra materiali impiegati e evoluzione della tecnica edificatoria e del prodotto edile nel corso del tempo;
• metodologie e strumenti di analisi e di intervento per poter operare sul patrimonio storico edilizio secondo i principi del restauro, al fine di acquisire conoscenze e competenze che possono così riassumersi: conoscenza dei fondamenti della disciplina in un quadro di riferimento interdisciplinare; capacità di organizzare e condurre una campagna di indagini conoscitive e rilevazioni specifiche; capacità di produrre materiali documentari esaurienti.
Obiettivi Formativi - Parte C
Risultati di apprendimento attesi
Il corso è indirizzato a fornire le conoscenze necessarie per operare con competenza -nel campo della tutela e del recupero del patrimonio architettonico esistente. In particolare, obiettivi fondamentali del percorso di studio sono l’acquisizione da parte degli allievi di:
Conoscenze e capacità di comprensione: il corso punta a fornire gli strumenti concettuali, il quadro generale delle problematiche metodologiche e degli strumenti tecnico-scientifici, utili all'approccio conoscitivo disciplinare e interdisciplinare al costruito storico. In particolare:
Il Modulo di Restauro Architettonico si propone di fornire agli studenti le metodologie e gli strumenti di analisi per poter operare sul patrimonio storico edilizio secondo i principi del restauro e della conservazione.
Applicazione delle conoscenze e capacità di comprensione raggiunte: il corso è rivolto a rendere gli allievi in grado acquisire competenze che possono così riassumersi: conoscenza dei fondamenti della disciplina in un quadro di riferimento interdisciplinare; capacità di organizzare e condurre una campagna di indagini e rilevazioni specifiche; capacità di produrre materiali documentari esaurienti; applicare le conoscenze acquisite alla elaborazione di un progetto diagnostico sul costruito storico in ambito professionale e di studio.
Capacità di giudizio autonomo: l'obiettivo è quello di fornire gli strumenti critici utili a elaborare una prassi diagnostica finalizzata all’intervento, consapevole delle specificità che ciascun manufatto presenta dalla grande alla piccola scala, dai problemi del degrado dei materiali a quelli della stabilità delle strutture.
Capacità di apprendimento: il corso deve garantire e verificare l’assimilazione delle conoscenze di base della disciplina, la capacità di raccogliere e interpretare i dati, fino alla capacità di integrare le conoscenze in modo autonomo e gestire le complessità, incluse quelle relative ad ambienti di lavoro interdisciplinari.
Abilità comunicative: fornire agli allievi gli strumenti per la trasmissione dei risultati tramite testi ed elaborati grafici, soprattutto in rapporto all'ambito professionale.
Obiettivi Formativi - Parte D
Fornire agli studenti la conoscenza approfondita di:
1) Materiali e tecniche costruttive dell’edilizia storica
2) Strumenti (metodologici, tecnici e critici) essenziali alla lettura e all'analisi multidisciplinare del costruito per la definizione di un corretto progetto di diagnosi preliminare all’impostazione del successivo progetto di conservazione e riuso:
- osservazione critica degli aspetti materiali
- lettura diacronica (stratigrafica) degli edifici
- indagine storica per la conservazione
- procedure per la redazione degli elaborati tecnici
Alla fine del laboratorio lo studente dovrà:
1) Raggiungere un adeguato grado di consapevolezza dei caratteri dell'intervento sul costruito:
- contenuti operativi e principali connessioni interdisciplinari
- significato storico, culturale e di risorsa contemporanea di crescita
2) Essere in grado di impostare un corretto percorso di analisi di un manufatto architettonico esistente:
- sintesi della sua storia materiale e delle sue problematiche conservative
- diagnosi che prelude al progetto di conservazione e riuso
Prerequisiti - Parte A
Capacità di rilevare e restituire graficamente un edificio.
Conoscenze dei principali stili architettonici
Prerequisiti - Parte D
si raccomanda fortemente una conoscenza di base dei seguenti argomenti:
- lineamenti di storia dell’architettura
- materiali da costruzione tradizionali
- rilievo architettonico
- lineamenti di statica e scienza delle costruzioni
Metodi Didattici - Parte A
La didattica del corso si articolerà in lezioni di carattere generale sulle problematiche del restauro architettonico, integrate da comunicazioni di esperti in settori specifici nonché da seminari e revisioni degli elaborati da produrre per l’esame.
Oltre alle normali lezioni ex-cathedra, sono previste esercitazioni in aula e visite guidate a complessi edilizi fiorentini di varie epoche, con conseguenti esercitazioni inerenti materiali, elementi, schemi strutturali degli edifici oggetto di sopralluogo.
Gli elaborati in preparazione, che dovranno essere ultimati e consegnati a scadenze prefissate, saranno oggetto di revisioni in aula da parte del docente.
Metodi Didattici - Parte C
La didattica del corso prevede, oltre alle normali lezioni ex-cathedra, esercitazioni in aula e visite guidate a complessi edilizi fiorentini di varie epoche, con conseguenti esercitazioni inerenti materiali, elementi, schemi strutturali degli edifici oggetto di sopralluogo.
Gli elaborati in preparazione dovranno essere ultimati e consegnati a scadenze prefissate e saranno oggetto di revisioni in aula da parte del docente.
Nell’ambito del Laboratorio verrà sviluppato dagli Allievi, individualmente o in piccoli gruppi, il rilievo di un organismo architettonico finalizzato alla diagnostica preliminare al progetto di restauro, con particolare riguardo alle caratteristiche costruttive, alle soluzioni tipologiche presenti, all’impostazione strutturale complessiva, ai problemi di degrado strutturale e materico.
Metodi Didattici - Parte D
La didattica si articolerà in:
LEZIONI FRONTALI
Seminari e comunicazioni di approfondimento su temi specifici e casi studio.
Eventi, convegni e conferenze sui temi della conservazione saranno segnalati durante il corso.
ATTIVITA':
Visite e sopralluoghi: Siti e monumenti, cantieri e laboratori di restauro, finalizzati a favorire il confronto e la raccolta di informazioni utili al proprio percorso di ricerca. Osservazione di materiali, tecniche, patologie
Esercitazioni in aula, sul campo, a casa: Applicazione e verifica dei temi trattati. Queste attività saranno essenzialmente orientate alla sperimentazione delle procedure di indagine sul costruito
Attività extra: Attività facoltative, fuori dall’orario di lezione, in piccoli gruppi (max 10 persone) su temi specifici. Workshops, esercitazioni pratiche, sopralluoghi finalizzati
ATTIVITA' PROGETTUALE:
Tutte le attività del laboratorio saranno finalizzate allo sviluppo di una ricerca conoscitiva e alla redazione di un progetto diagnostico su un manufatto architettonico
Il tema oggetto dell’indagine dovrà:
- essere preventivamente concordato con la docenza
- avere dimensioni contenute, in modo da poter essere svolto nella durata del corso
- presentare uno stato di conservazione di adeguata complessità
- essere liberamente accessibile
La ricerca sarà svolta individualmente o in piccoli gruppi (max 3 persone). I temi di ricerca saranno oggetto di verifiche ed approfondimenti, anche collettivi
Altre Informazioni - Parte A
Durante il corso verranno fornite inoltre specifiche indicazioni bibliografiche e schede didattiche applicative. Le revisioni avverranno in aula.
Ulteriori revisioni ed il ricevimento degli Studenti avverranno con frequenza settimanale il mercoledì pomeriggio presso la sede di Restauro (via Micheli, 8).
luca.giorgi@unifi.it
collaboratori: arch. Paolo Gentilini, arch. Iacopo Bastiani
Altre Informazioni - Parte D
Le revisioni ed il ricevimento degli studenti avverranno con frequenza settimanale al termine della lezione, nella stessa aula.
per ulteriori necessità o appuntamenti contattare il docente all'indirizzo: michele.coppola@unifi.it
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
Nell’ambito del Laboratorio verrà sviluppato dagli Allievi, individualmente o in piccoli gruppi, il rilievo di un organismo architettonico finalizzato alla diagnostica preliminare al progetto di restauro, con particolare riguardo alle caratteristiche costruttive, alle soluzioni tipologiche presenti, all’impostazione strutturale complessiva, ai problemi di degradi strutturale e materico.
Per l’ammissione all’esame finali gli Allievi dovranno aver completato l’esercitazione producendo i seguenti elaborati
• Grafici descrittivi del manufatto rilevato: piante, prospetti, sezioni e spaccato assonometrico strutturale, carte tematiche sullo stato di materiali e strutture;
• Relazione descrittiva delle tecniche costruttive, delle caratteristiche dei materiali, delle patologie strutturali e dei materiali costitutivi;
• Documentazione fotografica;
• Relazione storica;
L'esame consisterà nella discussione sul tema monografico svolto e nell'accertamento dell'acquisizione delle conoscenze relative agli argomenti trattati.
Modalità di verifica apprendimento - Parte C
La didattica del corso prevede, oltre alle normali lezioni ex-cathedra, esercitazioni in aula e visite guidate a complessi edilizi fiorentini di varie epoche, con conseguenti esercitazioni inerenti materiali, elementi, schemi strutturali degli edifici oggetto di sopralluogo.
Gli elaborati in preparazione dovranno essere ultimati e consegnati a scadenze prefissate e saranno oggetto di revisioni in aula da parte del docente.
Nell’ambito del Laboratorio verrà sviluppato dagli Allievi, individualmente o in piccoli gruppi, il rilievo di un organismo architettonico finalizzato alla diagnostica preliminare al progetto di restauro, con particolare riguardo alle caratteristiche costruttive, alle soluzioni tipologiche presenti, all’impostazione strutturale complessiva, ai problemi di degrado strutturale e materico.
Modalità di verifica apprendimento - Parte D
La verifica dell’apprendimento sarà svolta attraverso la valutazione delle conoscenze acquisite, dei risultati delle esercitazioni, delle attività e della ricerca progettuale conclusiva.
VALUTAZIONE DELLE ESERCITAZIONI e DELLE ATTIVITÀ
Costituiranno prove intermedie di verifica dei processi formativi. Modalità di valutazione e risultati saranno costantemente comunicati e discussi nel corso del laboratorio
VALUTAZIONE DELLA RICERCA DI INDAGINE CONCLUSIVA
La ricerca conclusiva andrà illustrata da un insieme di elaborati essenzialmente costituito da:
1 - una relazione illustrativa del percorso di ricerca svolto e dei risultati ottenuti
2 - elaborati grafici del formato più adatto a descrivere i passaggi essenziali della ricerca e i risultati dell’indagine conoscitiva sul manufatto
Parte della documentazione sarà redatta in riferimento all’attuale quadro legislativo. Indicazioni dettagliate sugli elaborati da presentare verranno fornite durante il corso.
PROVA D’ESAME
La prova finale consiste in un colloquio, individuale e di gruppo, sui temi trattati durante il corso, sulla bibliografia, sui metodi e i risultati delle esercitazioni e sulla ricerca conclusiva
Programma del corso - Parte A
Introduzione alla conoscenza, all'identificazione e ai cambiamenti d'uso dei materiali dell'edilizia antica e moderna.
La concezione strutturale e le tecniche costruttive nel loro sviluppo storico.
Sistema trilitico e strutture spingenti.
Materiali dell’edilizia storica e loro caratteristiche di degrado.
Fondazioni. Tipologie costruttive tradizionali: fondazioni continue; isolate; ad arco; profonde.
Le strutture verticali: materiali, tecniche costruttive, fattori di degrado.
Orizzontamenti e coperture lignee. Evoluzione della tecnica costruttiva, fattori di degrado.
Archi, piattabande, volte e cupole. Materiali e caratteri costruttivi.
Strutture intelaiate lignee e in cemento armato.
L’impiego dell’acciaio negli edifici storici: Catene e tiranti; Solai; Coperture; Strutture complesse.
L’evoluzione del concetto di restauro dal XVIII sec. fino ad oggi.
Le Carte del Restauro e la legislazione di tutela.
Metodologie di rilievo e restituzione grafica, ai fini della conoscenza storico evolutiva, strutturale, materica e diagnostica del manufatto.
Analisi degli edifici e delle loro stratificazioni.
Ricerca storico bibliografica; le principali fonti documentarie.
Indagini diagnostiche preliminari agli interventi di restauro.
Programma del corso - Parte C
Caratteri costruttivi dell’edilizia storica
Introduzione alla conoscenza, all'identificazione e ai differenti utilizzi dei materiali nell'edilizia antica e moderna.
La concezione strutturale e le tecniche costruttive nel loro sviluppo storico.
Sistema trilitico e strutture spingenti.
Fondazioni. Tipologie costruttive Fondazioni continue; Fondazioni isolate; Fondazioni ad arco; Fondazioni profonde.
Le strutture verticali: materiali, tecniche costruttive, fattori di degrado.
Orizzontamenti e coperture lignee. Evoluzione della tecnica costruttiva, fattori di degrado.
Archi, piattabande, volte e cupole. Materiali e caratteri costruttivi.
Strutture intelaiate lignee e in cemento armato.
L’impiego dell’acciaio negli edifici storici: Catene e tiranti; Solai; Coperture; Strutture complesse
Analisi degli edifici e delle loro stratificazioni.
- C.F.Giuliani, L'edilizia nell'antichità, Roma, 1990
- J.P.Adam, L'arte di costruire presso i Romani. Materiali e tecniche, Milano, 1989;
- M.Salvatori, Perché gli edifici stanno in piedi, Milano, 1990
- S. Maria del Fiore. Teorie e storie dell’archeologia e del restauro nella città delle fabbriche arnolfiane, a cura di G. R. Coopmans de Yoldi, Firenze, 2006;
- Potranno essere consigliate ulteriori letture nel corso.
Restauro dell’architettura
Il programma introduce agli aspetti metodologici del Restauro architettonico affrontando i seguenti argomenti:
Lineamenti di teorie e storia del restauro
La nascita del concetto di bene culturale
Il restauro nell’Ottocento e nel Novecento, protagonisti ed esemplificazioni
Le indagini preliminari nei manufatti architettonici
Il rilievo per il restauro e l’analisi diretta degli edifici
Le indagini strumentali
Diagnosi dell’umidità e del degrado dei materiali,
Il problema dell’invasività degli accertamenti
Acquisizioni e controllo delle informazioni attraverso le tavole tematiche (umidità, materiali e stato di conservazione, quadro fessurativo, fasi di trasformazione, restauri pregressi ecc.)
Lessico del degrado
Attività formative
La didattica del corso prevede, oltre alle normali lezioni ex-cathedra, esercitazioni in aula e visite guidate a complessi edilizi fiorentini di varie epoche, con conseguenti esercitazioni inerenti materiali, elementi, schemi strutturali degli edifici oggetto di sopralluogo.
Gli elaborati in preparazione dovranno essere ultimati e consegnati a scadenze prefissate e saranno oggetto di revisioni in aula da parte del docente.
Nell’ambito del Laboratorio verrà sviluppato dagli Allievi, individualmente o in piccoli gruppi, il rilievo di un organismo architettonico finalizzato alla diagnostica preliminare al progetto di restauro, con particolare riguardo alle caratteristiche costruttive, alle soluzioni tipologiche presenti, all’impostazione strutturale complessiva, ai problemi di degrado strutturale e materico.
Modalità di verifica
Per l’ammissione all’esame finale gli Allievi devono aver completato l’esercitazione producendo i seguenti elaborati:
- Documentazione fotografica
- Relazione storica
- Grafici descrittivi del manufatto rilevato: piante, prospetti, sezioni e spaccato assonometrico strutturale, carte tematiche sullo stato di materiali e strutture
- Relazione descrittiva delle tecniche costruttive, delle caratteristiche dei materiali, delle patologie strutturali e dei materiali costitutivi
L'esame consiste nella discussione sul tema monografico svolto e nell'accertamento dell'acquisizione delle conoscenze relative agli argomenti trattati nei due moduli in cui si articola il corso.
La capacità dimostrata dagli studenti di mettere in atto i principi e le metodiche di indagine illustrate a lezione sarà oggetto di un’assegnazione di voto finale.
Materiale didattico
P. Sanpaolesi, Discorso sulla metodologia generale del restauro dei monumenti, Edam, Firenze, 1973
G. Rocchi, Istituzioni di restauro architettonico dei beni architettonici e ambientali, Hoepli, Milano 1990 (II ed.)
G.Carbonara, Trattato di restauro architettonico, U.T.E.T., Torino 1996-2001
C. Di Biase, Il degrado del calcestruzzo nell'architettura del Novecento, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna, 2009
S. Musso, Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, EPC libri, 2010
L.Marino, Il rilievo per il restauro, Hoepli, Milano 1990
And other texts in the course will be provided.
Risultati di apprendimento attesi
Il corso è indirizzato a fornire le conoscenze necessarie per operare con competenza -nel campo della tutela e del recupero del patrimonio architettonico esistente. In particolare, obiettivi fondamentali del percorso di studio sono l’acquisizione da parte degli allievi di:
Conoscenze e capacità di comprensione: il corso punta a fornire gli strumenti concettuali, il quadro generale delle problematiche metodologiche e degli strumenti tecnico-scientifici, utili all'approccio conoscitivo disciplinare e interdisciplinare al costruito storico. In particolare:
Il Modulo di Restauro Architettonico si propone di fornire agli studenti le metodologie e gli strumenti di analisi per poter operare sul patrimonio storico edilizio secondo i principi del restauro e della conservazione.
Applicazione delle conoscenze e capacità di comprensione raggiunte: il corso è rivolto a rendere gli allievi in grado acquisire competenze che possono così riassumersi: conoscenza dei fondamenti della disciplina in un quadro di riferimento interdisciplinare; capacità di organizzare e condurre una campagna di indagini e rilevazioni specifiche; capacità di produrre materiali documentari esaurienti; applicare le conoscenze acquisite alla elaborazione di un progetto diagnostico sul costruito storico in ambito professionale e di studio.
Capacità di giudizio autonomo: l'obiettivo è quello di fornire gli strumenti critici utili a elaborare una prassi diagnostica finalizzata all’intervento, consapevole delle specificità che ciascun manufatto presenta dalla grande alla piccola scala, dai problemi del degrado dei materiali a quelli della stabilità delle strutture.
Capacità di apprendimento: il corso deve garantire e verificare l’assimilazione delle conoscenze di base della disciplina, la capacità di raccogliere e interpretare i dati, fino alla capacità di integrare le conoscenze in modo autonomo e gestire le complessità, incluse quelle relative ad ambienti di lavoro interdisciplinari.
Abilità comunicative: fornire agli allievi gli strumenti per la trasmissione dei risultati tramite testi ed elaborati grafici, soprattutto in rapporto all'ambito professionale.
Programma del corso - Parte D
Argomenti trattati e finalità del corso
Il laboratorio di restauro è una delle sintesi fra le più impegnative del corso di laurea e comporta una vasta base di cognizioni. Fa appello a gran parte delle nozioni acquisite nel corso degli studi di architettura (e di conseguenza, risente di loro eventuali carenze) e allo stesso tempo si rivolge ad altri campi e discipline, dalle scienze storiche alle scienze della natura. Intervenire sul costruito comporta scelte di natura tecnica ma anche culturale, che pongono l'architetto restauratore di fronte a importanti responsabilità verso le comunità in cui opera e verso il loro futuro.
Il patrimonio architettonico esige un adeguato livello di conoscenze e azioni costanti di tutela. La raccolta ordinata delle tracce sopravvissute (registrazione, catalogazione ed elaborazione) può costituire la base per archivi e laboratori di materiali e favorire rinnovate riflessioni sulla storia del costruire. La consapevolezza di avvenimenti significativi per se stessi e validi nel contesto può stimolare la costituzione di una identità culturale e contribuire a maturare esperienze dalle quali possono derivare atteggiamenti di maggiore attenzione e stimolare rinnovati strumenti critici. Il recupero della conoscenza dei materiali e delle tradizioni costruttive locali può costituire, di fatto, anche una efficace azione di prevenzione e, in tal modo, ridurre la vulnerabilità di un edificio antico.
La finalità del laboratorio è quella di implementare capacità critiche e strumenti operativi per stimolare il processo di cura verso l’esistente. Punto nodale di questo percorso è il raggiungimento di un adeguato grado di consapevolezza delle caratteristiche che l'intervento sul costruito presenta: i contenuti operativi e le principali connessioni interdisciplinari, ma anche le problematiche relative al suo significato storico, culturale e di risorsa contemporanea di crescita.
La prima parte del corso sarà incentrata sulla conoscenza approfondita dei materiali e delle tecniche costruttive dell’edilizia storica. La seconda parte fornirà gli strumenti (metodologici, tecnici e critici) essenziali alla lettura e all'analisi multidisciplinare del costruito per la definizione di un corretto progetto di diagnosi preliminare all’impostazione del successivo progetto di conservazione e riuso. Saranno illustrate le metodologie per l’osservazione critica degli aspetti materiali e degli indizi utili per una lettura diacronica (stratigrafica) degli edifici, con attenzione al ruolo dell’indagine storica nei confronti della conservazione e all'illustrazione della procedura necessaria alla redazione degli elaborati tecnici nel rispetto del quadro legislativo.
Lo studente alla fine del Laboratorio dovrà essere in grado di operare semplici valutazioni analitiche su edifici esistenti, riportarne la lettura in elaborati che restituiscano con precisione la qualità dell'edificio e le sue problematiche conservative. Le attività didattiche affronteranno le seguenti tematiche:
L’edilizia nel tempo. Storia tecnologica dell’architettura. Storia materiale del costruito
- Definizione e ambiti di una tecnica costruttiva.
- Magisteri e regole del “buon costruire”. Soluzioni standard e soluzioni inusuali.
- Ambienti culturali e risorse locali. Le culture costruttive “locali”.
- La trasmissione dei saperi tecnologici. Tradizioni tecniche e sviluppo.
- La componente "tempo" nell'architettura. La storia materiale dei manufatti architettonici.
- Lineamenti di storia delle tecniche costruttive. Antichità, Medioevo, Età Moderna.
- Archeologia dei materiali da costruzione e sistemi di produzione. Pietra, malte, intonaci e leganti (calce, gesso, cemento), materiali ceramici (laterizi e terrecotte), metalli, legno.
- I sistemi strutturali. Fondazioni, apparecchi murari, strutture voltate, solai, ecc.
- Tecnologie tradizionali di decorazione architettonica (graffiti, pitture murali, pietra artificiale, ecc).
Introduzione al Restauro Architettonico
- Definizioni e concetti essenziali. Fondamenti, finalità e campi di applicazione della disciplina.
- Il ruolo della conoscenza nel percorso storico della disciplina del restauro.
- Il progetto di restauro come progetto di conoscenza. Sviluppi metodologici attuali per l’analisi e la diagnosi. Norme e carte del restauro. Procedure e iter burocratico; quadro legislativo italiano; la situazione europea e internazionale.
- Rapporti con le discipline specialistiche e i settori di studio coinvolti.
- Lineamenti di restauro archeologico. Indagini conoscitive sui manufatti architettonici ridotti allo stato di rudere; ambito disciplinare ed evoluzione storica; principali riferimenti normativi.
La documentazione per il restauro: raccolta, gestione e interpretazione dei dati
- Analisi e diagnosi per il progetto di restauro. Fonti dirette e indirette.
- Strumenti e metodi per la selezione e la raccolta delle informazioni e per l’organizzazione degli archivi
- Documentazione statica e documentazione dinamica.
- La raccolta dei dati sul campo. Il sopralluogo.
- Metodo "per campioni" e metodo del Raumbuch.
- La raccolta di informazioni in condizioni di emergenza
- Strumenti informatici per la gestione dei dati nel restauro (DBM, GIS).
- La documentazione fotografica. Criteri, standard, prassi.
- L’interpretazione dei dati. Elaborazione statistica ed elaborazioni tematiche
Le fonti indirette per la conoscenza storica dell’edificio
- La ricerca storica come fondamento del restauro.
- La selezione delle fonti e l’impostazione dell’indagine.
- Le fonti indirette: la ricerca bibliografica, archivistica, iconografica.
- Gli strumenti digitali per la ricerca storica. Il web e gli archivi informatici.
- Criteri di raccolta, gestione ed elaborazione delle informazioni.
Le fonti dirette per la conoscenza e la storia materiale dell’edificio
- La conoscenza metrica. Il rilievo per il restauro
- Il progetto di rilievo e le sue ricadute sul progetto e sul cantiere di restauro
- La misura e la conoscenza geometrica del costruito. Metodi e strumenti del rilievo geometrico.
- Elaborati grafici e rappresentazione per il restauro. Gli strumenti informatici
- Il rilievo in condizioni di emergenza
- Metodi di indagine e strumenti per la lettura del costruito
- Analisi dei caratteri costruttivi e studio delle tecniche costruttive
- Lettura e interpretazione dello sviluppo diacronico della fabbrica
- Metodi archeologici applicati al costruito. Principi di base della ricerca archeologica.
- Archeologia dell’architettura. Il rapporto archeologo/architetto
- Il metodo stratigrafico, indagini tipologiche, elaborazioni statistiche
- Metodi di datazione dell’edilizia storica
- Il contributo delle scienze applicate. Analisi archeometriche
- L’incrocio dei dati. Fonti indirette e documenti materiali. Archivi di carta e archivi del suolo
- Percorsi di verifica. La sperimentazione e la simulazione nell’approccio al costruito, per lo studio di materiali e lavorazioni.
- Criteri di documentazione, elaborazione e restituzione (mappe tematiche)
- I materiali. Analisi e riconoscimento. Degrado e diagnostica
- Proprietà dei materiali da costruzione.
- Forme, dinamiche e cause di deterioramento dei materiali.
- Metodi empirici per il riconoscimento dei materiali.
- Analisi e interpretazione dello stato di conservazione: riconoscimento delle patologie, individuazione delle cause, valutazione dei processi evolutivi dei fenomeni.
- Il progetto di conservazione dei materiali. Conoscenza e diagnosi. Il programma delle indagini
- Tecniche di studio e di indagine per la caratterizzazione e la diagnostica. Indagini non distruttive e analisi di laboratorio. Riferimenti tecnico-normativi. Metodi unificati (UNI-Normal).
- La componente tempo nel degrado dei materiali. Fenomeni pregressi e in atto.
- Anamnesi delle patologie. L’incrocio dei dati. Fonti indirette e documenti materiali.
- La valutazione e il controllo dei fenomeni degenerativi. Monitoraggi, simulazioni, modelli, verifiche e sperimentazioni in laboratorio e in cantiere.
- Documentazione, elaborazione e restituzione dei risultati: tavole tematiche (materiali, lavorazioni, degrado, quadro igroscopico, criticità, ecc...). Norme e convenzioni grafiche.
- Ruolo, problematiche e tendenze attuali della ricerca scientifica.
- Le strutture. Analisi e riconoscimento. Dissesto e diagnostica
- Conoscenza e analisi dei meccanismi di dissesto: murature, strutture ad arco e a volta, strutture lignee, fondazioni, terreni.
- Il progetto di conservazione delle strutture. Conoscenza e diagnosi. Il programma delle indagini.
- Analisi delle strutture. Lettura e caratterizzazione strutturale degli edifici in muratura.
- Analisi e interpretazione del dissesto strutturale: riconoscimento delle forme di dissesto, individuazione delle cause, valutazione dei processi evolutivi dei fenomeni.
- Tecniche di indagine per la conoscenza strutturale e la diagnosi del dissesto. Indagini distruttive e non distruttive (in laboratorio e in-situ). Ambiti di applicazione ed affidabilità dei risultati.
- Metodi di indagine per la diagnostica sugli edifici colpiti da sisma.
- Anamnesi del dissesto. L’incrocio dei dati. Fonti indirette e documenti materiali.
- Valutazione e controllo dei fenomeni degenerativi. Monitoraggi, modelli per la simulazione, verifiche e sperimentazioni in laboratorio e in cantiere per la valutazione del danno.
- Criteri di documentazione, elaborazione e restituzione dei risultati: rilievo del dissesto e del quadro fessurativo, monitoraggio e controllo strutturale, mappe tematiche.
- Ruolo, problematiche e tendenze attuali della ricerca scientifica.