La convinzione che il compito essenziale della ricerca architettonica sia quello di trovare un linguaggio che esprima una densità di significati, assumendo come riferimento l’uomo e i suoi luoghi sostanziati dalla storia, indirizza gli studenti verso un linguaggio architettonico che si misuri con i processi di lunga durata. Le ‘misure dello spazio’ e gli ‘avvenimenti del passato’ sono il presupposto per fondare una consapevolezza del progetto.
Contenuto del corso - Cognomi M-Q
Avendo a riferimento la cultura architettonica italiana, il corso affronta la composizione come ricerca di equilibrio tra “ingegno” e “giudizio”, legame tra presente e passato, dialogo tra innovazione e tradizione.
L'insegnamento è suddiviso in una parte di lezioni teoriche e una parte di insegnamento pratico sul progetto di architettura.
A ricongiungere le due parti sono programmate alcune esercitazioni utili per trasmettere un metodo di analisi da applicare al progetto.
Letture specifiche, oltre a quelle in elenco, saranno indicate durante le lezioni.
Dizionario critico illustrato delle voci più utili all'architetto moderno, 1993
S.Giedion, Le tre concezioni dello spazio in architettura, 1998
L. Khan, Architettura è ed altri scritti, 2002
A. Loos, Parole nel vuoto, 1993
R. Moneo, La solitudine degli edifici e altri scritti, 2004
E. Rogers, Esperienza dell’architettura, 1997
A. Rossi, L’architettura della città, Città Studi Edizioni, 2009
A. Rossi, Autobiografia scientifica, Pratiche Ed. Parma 1990
E. Tessenow, Osservazioni elementari sul costruire, 1995
Teoria dell'architettura
Marc Augè, Rovine e macerie, Torino 2004
Mircea Eliade, Il sacro e il profano, Torino, 2001
Giorgio Grassi, I progetti, le opere e gli scritti, Milano 1996
Le Corbusier, Verso un’architettura, Milano 1973
Adolf Loos, Parole nel vuoto, Milano 1972
Rafael Moneo, La solitudine degli edifici, vol. 1, Torino 1999
Rafael Moneo, La solitudine degli edifici, vol. 2, Torino 2004
Ernesto N. Rogers, Esperienza dell’architettura, Torino 1958 (o Milano 1997)
Aldo Rossi, L’architettura della città, Padova 1966
Aldo Rossi, Autobiografia scientifica, Parma 1990
Francesco Venezia, Che cos’è l’architettura, Milano 2011
Paolo Zermani, Identità dell’architettura, vol. 1, Roma 1995
Paolo Zermani, Identità dell’architettura, vol. 2, Roma 2002
Paolo Zermani, Architettura: luogo, tempo, terra, luce, silenzio, Electa, Milano 2015
Architettura a Firenze e in Toscana (per conoscere il contesto architettonico fiorentino)
Riccardo Butini, Giovanni Michelucci. Fotogrammi del museo, Reggio Emilia 2007
Fabio Capanni, Architettura Moderna a Fiesole, Firenze 2003
Giovanni Fanelli, Firenze, Architettura e città, Firenze 1973
Lorenzo Gori Montanelli, Architettura rurale in Toscana, Firenze 1964
Giovanni Klaus Koenig, Architettura in Toscana, 1931-1968, Torino 1968
Caterina Lisini, Francesca Mugnai, Edoardo Detti architetto e urbanista, 1913-1984, Parma 2013
Francesca Mugnai, Realismo e incanto. Edoardo Detti e Carlo Scarpa, Reggio Emilia 2010
Francesca Privitera, Disegnare dialoghi. Esercizio della sezione e progetto nell’opera di Giovanni Michelucci, Pontedera 2008
Yves Renouard, Le città italiane dal X al XIV secolo, Milano 1976
Fabrizio Rossi Prodi, Carattere dell’architettura toscana: il pensiero compositivo nella scuola di Firenze, Roma 2003
Obiettivi Formativi - Cognomi C-E
Il corso si propone di far acquisire all’allievo; le conoscenze relative alla Composizione Architettonica e ai suoi elementi, la proprietà degli strumenti di indagine compositiva, il concetto di insieme e di organismo, il concetto di luogo e di tipo, i corretti principi di organizzazione distributiva funzionale, integrandoli con la qualità dello spazio e con il luogo.
Saranno forniti allo studente gli strumenti necessari per eseguire il progetto di un’insieme architettonico non complesso, sviluppato alle diverse scale di rappresentazione controllandone il rapporto fra spazio, forma, programma funzionale e luogo.
Obiettivi Formativi - Cognomi M-Q
Come primo passo verso il progetto, il corso prepara sugli aspetti fondamentali, teorici e operativi, della disciplina, ponendo l'accento sull'importanza di una solida base concettuale e teorica. Le competenze che lo studente dovrà acquisire sono, da un lato, capacità di lettura dello spazio architettonico e delle sue ragioni fondative, dall'altro acquisizione di un metodo compositivo fondato sull'analisi e la sintesi del contesto di intervento.
Per quanto riguarda la parte applicativa è richiesto di progettare una casa privata all'interno del tessuto storico della città. Se da un alto il tema della residenza facilita l'approccio dello studente al progetto, dall'altro il contesto della città storica e il metodo progettuale proposto comportano un complesso ragionamento sulle preesistenze e i tipi architettonici della città.
Prerequisiti - Cognomi C-E
Per gli allievi iscritti al primo anno di corso non sono previsti prerequisiti specifici della disciplina.
Prerequisiti - Cognomi M-Q
Quelli previsti dal regolamento didattico.
Metodi Didattici - Cognomi C-E
Alle lezioni teoriche sono costantemente affiancate le attività di laboratorio e la lettura di alcuni testi necessari, al fine di abituare gli allievi ad un metodo di lavoro nel quale la pratica manuale sia costantemente alimentata da contenuti teorici.
Metodi Didattici - Cognomi M-Q
Nella prima parte dell'anno le lezioni teoriche affiancano il lavoro progettuale a ribadire, anche sul piano operativo, la necessità di una stretta connessione tra il livello concettuale e quello pratico. Lo studente è chiamato quindi fin da subito a misurarsi col progetto, al quale lavorerà intensamente per tutta la durata del corso.
Di fondamentale importanza è l'attività di laboratorio, che rappresenta un momento di discussione collettiva, di scambio col docente e di utile confronto col lavoro dei colleghi sullo stesso tema.
Per l'esame sono richiesti i seguenti elaborati:
Tavole:
- Planivolumetrico 1:500 con ombre
- Piante piani terra e prospetti lotto 1:200 senza arredi e senza ombre
- Piante con arredi, prospetti con ombre, sezioni longitudinali e trasversali 1:100 (formato A2, una o più tavole)
- Foto del modello (e facoltativamente schizzo a mano di altra vista)
Modello in cartonlegno 1:50
Relazione descrittiva del progetto di 2000 caratteri spazi inclusi (utile per organizzare la presentazione del progetto all'esame)
Altre Informazioni - Cognomi M-Q
Il materiale didattico è disponibile su piattaforma Moodle Unifi.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi C-E
La verifica dell'apprendimento avverrà attraverso la consegna di esercitazioni intermedie grafico/teoriche e di due esercitazioni a conclusione di ciascun semestre
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi M-Q
La verifica dell'apprendimento avviene costantemente durante le revisione del progetto. Tuttavia durante il corso sono fissate delle tappe che consentono al docente di verificare via via l'efficacia dell'insegnamento e scandiscono il percorso dello studente aiutandolo ad organizzare razionalmente il lavoro. La prova finale consiste nella presentazione e discussione del lavoro di progetto svolto durante l'anno.
Programma del corso - Cognomi C-E
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE
SCUOLA DI ARCHITETTURA
CORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA
Laboratorio di Progettazione I - Corso B
A.A. 2015-2016
Docente: prof. Francesca Privitera
PROGRAMMA
Premessa
La cultura architettonica italiana ha costituito nei secoli un luogo di elaborazione di caratteri originali, che si sono riprodotti e trasmessi secondo un percorso dello spazio e della forma mantenutosi chiaro e riconoscibile, nella combinazione tra bellezza della natura e opera dell’uomo.
Negli ultimi decenni la condizione contemporanea dell’architettura e della città si è sviluppata, sulla scena internazionale e all’interno di un generale processo di globalizzazione, attraverso l’attitudine a una commercializzazione acritica dell’architettura, considerata come prodotto indifferenziato e universalmente vendibile frutto di modelli di pensiero seriale e di meccanismi di mercato e di consumo. A fronte di una situazione di estraneità alla preziosa e delicata matrice del paesaggio italiano, è utile tornare a lavorare sul radicamento nei luoghi, sui temi dell’identità e dei caratteri delle forme insediative e dell’architettura. Poiché la dequalificazione del paesaggio naturale e costruito sono la premessa per il degrado sociale, il Laboratorio affronta, con gli strumenti critici e del progetto, il tema del ruolo etico che l’urbanistica e l’architettura possono svolgere a fronte della incombente dissoluzione della città e del territorio, a salvaguardia dell'identità urbana e del paesaggio, per disegnare forme e relazioni che incarnino principi e valori civili capaci di restituire dignità ai luoghi dell’abitare.
Occorre riversare nella nuova città la qualità dei nostri centri antichi, integrarne gli strumenti con quelli dell’architettura moderna e contemporanea, sfruttando le residue occasioni possibili per rigenerare o creare una rete di elementi e luoghi significativi come condensatori di qualità urbana, sulla base dei principi di nuova centralità, di figurabilità urbana, di interconnessione funzionale e di “città aperta” nei suoi rapporti con la natura e il paesaggio, ma occorre anche introdurre dei simboli riconoscibili che soddisfino la domanda di architettura, di arte, e di proiezione nel futuro.
Contenuti formativi del corso
Il corso si propone di far acquisire all’allievo le conoscenze relative alla Composizione Architettonica ai suoi elementi, la proprietà degli strumenti di indagine compositiva, il concetto di insieme e di organismo, il concetto di luogo e di tipo.
Accanto alle lezioni teoriche saranno sviluppate due esercitazioni progettuali, una per ogni semestre, la prima sul tema dell’organismo, la seconda su quello dell’insieme, cercando di individuare i corretti principi di organizzazione distributiva funzionale e le loro relazioni, integrandoli con la qualità dello spazio e con il contesto.
La convinzione che il compito essenziale della ricerca architettonica sia quello di trovare un linguaggio che esprima una densità di significati, assumendo come riferimento l’uomo e i suoi luoghi sostanziati dalla storia, indirizza gli studenti alla messa a punto di un linguaggio architettonico che si misuri con i processi di lunga durata, maturati nei tessuti e negli spazi della città ed esplicitati dai caratteri e dalle figure della sua architettura. Il principio di tradizione intesa non come testimonianza del passato ma come ‘materiale’ di lavoro durevole, vivo, presupposto per nuove evoluzioni sposta il concetto di progetto architettonico da ‘disegno del nuovo’ a ‘completamento e ricomposizione dell’esistente’. La conoscenza delle ‘misure dello spazio’ e degli ‘avvenimenti del passato’ sono il presupposto fondamentale per fondare una ritrovata consapevolezza del progetto, della tecnica, del perché di ogni scelta e costituiscono il fondamento per la formazione di un giudizio critico sull’architettura e sull’ambiente in cui abitiamo.
Basandosi sul presupposto che il progetto d’architettura sia un’operazione conoscitiva e artistica, ma anche che analisi dell’esistente e progetto del nuovo si alimentino vicendevolmente, il corso mira alla definizione dei ‘caratteri’ e delle ‘figure’ come ipotesi di lettura degli elementi linguistici e di definizione del progetto in relazione al contesto fiorentino.
In questo modo, attraverso l’analisi approfondita e la comparazione di organismi architettonici apparsi in particolari momenti critici, o comunque significativi dell’evoluzione del linguaggio architettonico, il corso mira a precostituire negli studenti che si avviano alla progettazione, un indispensabile bagaglio figurativo, nonché a favorire una riflessione sulla natura degli organismi architettonici, sulle loro regole e trasgressioni, sulle relazioni col contesto e sulla trasmigrazione e trasformazione delle figure e degli strumenti compositivi, nel corso del tempo. Il corso ha l’obiettivo di fornire allo studente gli strumenti necessari per eseguire il progetto di un’insieme architettonico non complesso, sviluppandolo alle diverse scale di rappresentazione, controllando il rapporto fra forme, programma funzionale e contesto, controllandone alle diverse scale lo spazio di relazione fra edifici in rapporto al contesto di appartenenza. Durante il corso vengono trattati i principi generali che presiedono alla corretta costituzione dell’organismo architettonico e dell’insieme architettonico, cioè degli elementi che concorrono alla composizione della forma urbana.
Attività formative
Il corso è articolato in lezioni, esercitazioni e attività di laboratorio. Alle lezioni teoriche è affidato lo sviluppo dei contenuti teorici e di una metodologia progettuale.
Particolare attenzione è rivolta alla definizione di alcuni concetti chiave, necessari in coloro che si affacciano al mestiere dell’architettura: il disegno come strumento di conoscenza, la triade proiettiva pianta/prospetto/sezione come espressione di un concetto spaziale unitario, il concetto di luogo, regole di formazione della città storica e della città razionalista, lettura e comprensione delle regole del paesaggio e della città come materiale compositivo, linguaggio, memoria, archetipo, antecedente storico, identità, principio di organismo, differenza tra tipo e modello, decorazione, frammento e rovine, spazio prospettico e spazio dinamico, straniamento, disarticolazione e frammentazione dell’organismo architettonico e del paesaggio. Un secondo gruppo di comunicazioni teoriche è volto all’approfondimento monografico su autori del passato e contemporanei.
Le esercitazioni progettuali assegnate durante l’anno, da svolgersi in aula e a casa, hanno la finalità di far soffermare lo studente a riflettere su specifici temi connessi alle due esercitazioni di fine semestre al fine di aiutarlo non solo a costituire il necessario bagaglio figurativo per affrontare il progetto d’architettura ma soprattutto a fornirgli un metodo di lavoro che integri costantemente teoria e pratica manuale. A tal fine è prevista la lettura di alcuni testi necessari perché gli studenti inizino formare il proprio senso critico e a sviluppare un metodo di progettazione costantemente alimentato da contenuti teorici.
Particolare attenzione è rivolta al disegno e al rilievo interpretati come strumenti di conoscenza, di comprensione e di interpretazione del luogo. È un disegno finalizzato alla comprensione dei rapporti proporzionali che intercorrono fra i volumi esistenti, fra i pieni e i vuoti, così che il disegno diventi parte integrante del processo di progettazione, quasi a sottolineare quel legame inscindibile insegnato attraverso le lezioni teoriche, fra progetto e preesistenze. L’applicazione della teoria delle ombre contribuisce alla lettura del luogo, permette di cogliere le relazioni fra i volumi nello spazio. La costruzione di modelli, prima di studio poi rappresentativi della futura immagine architettonica, è un altro momento formativo fondamentale.
Alle attività di laboratorio è attribuita particolare importanza, il carattere collettivo di tali attività è fondamentale per la definizione di un linguaggio e di un metodo condivisi da tutti. Le esercitazioni di fine semestre avranno come obiettivo il disegno di un’area studio in un contesto reale della città di Firenze.
Lo studente dovrà mostrare di saper stabilire una relazione tra il progetto, i contenuti teorici comunicati durante le lezioni e consolidati attraverso la lettura dei testi e gli approfondimenti oggetto delle esercitazioni. L’esercitazione finale è suddivisa in due fasi, una da sviluppare durante il primo semestre, il progetto di uno spazio dalle dimensioni prefissate, l’altra durante il secondo, il progetto di un centro multiculturale.
Modalità di verifica
Oggetto delle due esercitazioni, una per ogni semestre, è la progettazione di due organismi architettonici e delle loro relazioni con la morfologia urbana di un area studio della città di Firenze.
Primo semestre: l’area proposta è uno spazio verde racchiuso alle spalle dell’abside del complesso di Santa Maria del Carmine. Gli studenti progetteranno un piccolo organismo dalla dimensione prefissata, un cubo di 6x6x6. La dimensione ridotta faciliterà gli studenti nel loro primo approccio al tema della Composizione Architettonica e all’utilizzo sincronico di pianta e sezione per definire uno spazio. La mancanza di problemi di ordine funzionale aiuterà gli studenti a porsi in modo critico su temi quale il carattere dell’architettura e dello spazio interno anche in relazione alle fonti di luce.
Secondo semestre: Nella stessa area proposta nel primo semestre gli studenti dovranno progettare un padiglione di 200 mq. Scegliendo tra: Un padiglione per le arti figurative, un padiglione per la musica, un padiglione per la poesia, un padiglione per l’incontro. Il progetto dovrà mostrare una maturazione sui termini teorici indicati dal corso, sviluppando in particolare la capacità di controllo delle relazioni spaziali e metriche, dell’organizzazione funzionale e distributiva degli spazi, l’acquisizione di un metodo di lettura della città e delle sue caratteristiche morfologiche, il tema del radicamento nel luogo e dell’identità.
La restituzione grafica finale dei progetti sarà in proiezione ortogonale, con le ombre.
Entrambe le esercitazioni sono individuali.
Materiale richiesto:
Primo semestre
Modello in cartonlegno 1:200 (contesto)
Modelli in cartonlegno 1:100 (progetto)
Modelli in cartonlegno 1:50 (progetto)
Planivolumetrico 1:500 (contesto)
Pianta prospetti e sezioni (1:100)
Pianta prospetti e sezioni (1:50)
Secondo semestre
Modelli in cartonlegno 1:200 (progetto)
Modelli in cartonlegno 1:100 (progetto)
Pianta prospetti e sezioni (1:200)
Pianta prospetti e sezioni (1:100)
Il lavoro di progettazione sarà oggetto di continua elaborazione e revisione in aula, sia collettiva sia individuale.
Gli studenti dovranno sempre presentarsi alle revisioni individuali muniti del plastico, del planivolumetrico e dei disegni in scala opportuna (piante, prospetti, sezioni) e del materiale richiesto dal docente. Per le revisioni collettive sarà richiesto materiale digitalizzato e raccolto in presentazioni Power Point.
All’esame lo studente dovrà presentare il modello e gli elaborati del progetto redatti sempre su tavole cm 50x70 con l’indicazione del corso, anno, nome del docente, nome dell’allievo, oggetto dell’elaborato, scala.
Materiale didattico
Letture specifiche, oltre a quelle in elenco, saranno indicate durante le lezioni.
S.Giedion, Le tre concezioni dello spazio in architettura, 1998
L. Khan, Architettura è ed altri scritti, 2002
A. Loos, Parole nel vuoto, 1993
R. Moneo, La solitudine degli edifici e altri scritti, 2004
E. Rogers, Esperienza dell’architettura, 1997
E. Tessenow, Osservazioni elementari sul costruire, 1995
K. Lync, L’immagine della città, Nuova Pratiche Editrice, 1999
A. Rossi, L’architettura della città, Città Studi Edizioni, 2009
A. Rossi, Autobiografia scientifica, Pratiche Ed. Parma 1990
P.Zermani, L’architettura delle differenze, Edizioni Kappa, 1988
P.Zermani, Identità dell’architettura, Officina, 1995
E. Kaufmann, Da Ledoux a Le Corbusier, Mazzotta, 1973
P. Madec, Boullée, F. Hazan, 1986
B. Gravagnuolo, Adolf Loos, Idea Books, 1981
F. Tentori e R. De Simone, Le Corbusier, Laterza, 1993
D. Spaeth, Mies Van der Rohe, The Architectural Press, 1985
A. Belluzzi e C. Conforti, Giovanni Michelucci, Electa, 1986
Architetture di Mario Ridolfi, <<Controspazio>> n. 1/1974, n. 3/1974
F. Privitera, Disegnare Dialoghi, Esercizio della sezione e progetto in Giovanni Michelucci, Bandecchi e Vivaldi, 2008
C. Norberg Schulz, Louis I. Kahn: idea e immagine, Officina, 1980
A. Ferlenga (a cura di), Aldo Rossi - architettura 1959-87, Electa 1987
Alvaro Siza, Electa, 1986
Giorgio Grassi - i progetti le opere e gli scritti, Electa 1996
Rafael Moneo, numero monografico di El Croquis n. 64, 1997 (II edizione)
Francesco Venezia, l’architettura, gli scritti, la critica, Documenti di Architettura, Electa, 1998
Peter Zumthor Works, Lars Muller Publischers, 1998
Programma del corso - Cognomi M-Q
Avendo a riferimento la cultura architettonica italiana, il corso affronta la composizione come ricerca di equilibrio tra “ingegno” e “giudizio”, così che il progetto sia connessione tra presente e passato, dialogo tra innovazione e tradizione, ponte tra l'ideale e il reale.
L'insegnamento è suddiviso in una parte di lezioni teoriche miranti a far comprendere gli strumenti della composizione, e una parte di insegnamento pratico sul progetto di architettura.
A ricongiungere le due parti sono programmate alcune esercitazioni che impegneranno lo studente in un lavoro di ricerca e di interpretazione, utili per acquisire un metodo di analisi da applicare al progetto.
La parte teorica è strutturata in sette lezioni:
Lezioni di teoria generale
Architettura in dieci parole. Introduzione agli strumenti della composizione architettonica.
Classico Moderno. Due approcci: quando il Moderno nasce dal Classico; quando il Moderno diventa Classico.
La vicenda italiana. Il Moderno in Italia attraverso le opere di alcuni dei maggiori Maestri del novecento.
Luoghi. Come leggere i caratteri di un luogo per costruire nel paesaggio.
Il tipo. I tipi architettonici come elementi di connessione tra il presente e il passato.
Lezioni di preparazione al tema di progetto:
La casa fiorentina. Tipi e caratteri della casa nella storia della città.
La casa nel Moderno. Esempi di case che hanno segnato l'epoca moderna e contemporanea.
Per quanto riguarda la parte applicativa è richiesto di progettare una casa privata all'interno del tessuto storico della città. Se da un alto il tema della residenza facilita l'approccio dello studente al progetto, dall'altro il contesto della città storica e il metodo progettuale proposto comportano un complesso ragionamento sulle preesistenze e i tipi architettonici della città.
Teoria dell’architettura
Marc Augè, Rovine e macerie, Torino 2004
Mircea Eliade, Il sacro e il profano, Torino, 2001
Giorgio Grassi, I progetti, le opere e gli scritti, Milano 1996
Le Corbusier, Verso un’architettura, Milano 1973
Adolf Loos, Parole nel vuoto, Milano 1972
Rafael Moneo, La solitudine degli edifici, vol. 1, Torino 1999
Rafael Moneo, La solitudine degli edifici, vol. 2, Torino 2004
Ernesto N. Rogers, Esperienza dell’architettura, Torino 1958 (o Milano 1997)
Aldo Rossi, L’architettura della città, Padova 1966
Aldo Rossi, Autobiografia scientifica, Parma 1990
Francesco Venezia, Che cos’è l’architettura, Milano 2011
Paolo Zermani, Identità dell’architettura, vol. 1, Roma 1995
Paolo Zermani, Identità dell’architettura, vol. 2, Roma 2002
Paolo Zermani, Architettura: luogo, tempo, terra, luce, silenzio, Electa, Milano 2015
Architettura a Firenze e in Toscana (per conoscere il contesto architettonico fiorentino)
Riccardo Butini, Giovanni Michelucci. Fotogrammi del museo, Reggio Emilia 2007
Fabio Capanni, Architettura Moderna a Fiesole, Firenze 2003
Giovanni Fanelli, Firenze, Architettura e città, Firenze 1973
Lorenzo Gori Montanelli, Architettura rurale in Toscana, Firenze 1964
Giovanni Klaus Koenig, Architettura in Toscana, 1931-1968, Torino 1968
Caterina Lisini, Francesca Mugnai, Edoardo Detti architetto e urbanista, 1913-1984, Parma 2013
Francesca Mugnai, Realismo e incanto. Edoardo Detti e Carlo Scarpa, Reggio Emilia 2010
Francesca Privitera, Disegnare dialoghi. Esercizio della sezione e progetto nell’opera di Giovanni Michelucci, Pontedera 2008
Yves Renouard, Le città italiane dal X al XIV secolo, Milano 1976
Fabrizio Rossi Prodi, Carattere dell’architettura toscana: il pensiero compositivo nella scuola di Firenze, Roma 2003
Come primo passo verso il progetto, il corso prepara sugli aspetti fondamentali, teorici e operativi, della disciplina, ponendo l'accento sull'importanza di una solida base concettuale e teorica. Le competenze che lo studente dovrà acquisire sono, da un lato, capacità di lettura dello spazio architettonico e delle sue ragioni fondative, dall'altro acquisizione di un metodo compositivo fondato sull'analisi e la sintesi del contesto di intervento.
Quelli previsti dal regolamento didattico.
Nella prima parte dell'anno le lezioni teoriche affiancano il lavoro progettuale a ribadire, anche sul piano operativo, la necessità di una stretta connessione tra il livello concettuale e quello pratico. Lo studente è chiamato quindi fin da subito a misurarsi col progetto, al quale lavorerà intensamente per tutta la durata del corso.
Di fondamentale importanza è l'attività di laboratorio, che rappresenta un momento di discussione collettiva, di scambio col docente e di utile confronto col lavoro dei colleghi sullo stesso tema.
Per l'esame sono richiesti i seguenti elaborati:
Tavole:
- Planivolumetrico 1:500 con ombre (formato A1, vedere file "Inquadramento.psd")
- Piante piani terra e prospetti lotto 1:200 senza arredi e senza ombre (formato A1)
- Piante con arredi, prospetti con ombre, sezioni longitudinali e trasversali 1:100 (formato A2, una o più tavole)
- Foto del modello (e facoltativamente schizzo a mano di altra vista)
Modello in cartonlegno 1:50
Relazione descrittiva del progetto di 2000 caratteri spazi inclusi (utile per organizzare la presentazione del progetto all'esame)
Il materiale didattico è disponibile su piattaforma Moodle Unifi.
La verifica dell'apprendimento avviene costantemente durante le revisione del progetto. Tuttavia durante il corso sono fissate delle tappe che consentono al docente di verificare via via l'efficacia dell'insegnamento e scandiscono il percorso dello studente aiutandolo ad organizzare razionalmente il lavoro. La prova finale consiste nella presentazione e discussione del lavoro di progetto svolto durante l'anno.