Italiano (con possibilità di discussioni in Spagnolo e Inglese)
Lingua Insegnamento - Parte B
Italiano
Lingua Insegnamento - Parte C
ITALIANA
Contenuto del corso - Parte A
Il Laboratorio di Progettazione 2 svilupperà proposte di programmi abitativi complessi, costituiti da unità residenziali aggregabili, modulari, capaci di crescere nel tempo, nonché da spazi collettivi di varia natura, capaci di ospitare attività molteplici legate alla formazione, all'interazione ed alla partecipazione sociale. L'approccio metodologico generale impiegato integra prospettive di genere.
Contenuto del corso - Parte B
Il paesaggio attuale presenta diversi modelli di spazio urbano, talvolta introversi e autoreferenziali.
La progettazione in ambito urbano richiede l’abilità d'informare lo spazio pubblico in modo che questo faccia parte di un complesso sistema relazionale e percettivo.
Secondo questa impostazione e con l'individuazione di relazioni tra l’area di progetto e lo spazio urbano, si propone la progettazione di un brano urbano e di un edificio a mix di funzioni incernierato sul tema residenziale.
- De Certeau, Michel (1984) The Practice of Everyday Life. Berkeley: University of California Press.
- Hayden, Dolores (1979) «¿Cómo sería una ciudad no sexista? Especulaciones sobre vivienda, diseño urbano y empleo». Boletín CF+S 7. Octubre 1998. Recuperato al link: http://habitat.aq.upm.es/boletin/n7/adhay.html.
- Hayden, Dolores (2000) The grand domestic revolution: a history of feminist designs for American homes, neighborhoods, and cities. Cambridge, Mass: MIT Press.
- Lefebvre, Henry (1974) The production of space. Oxford, OX, UK: Blackwell, 1991
- Muxí Martínez, Zaida (2009) Recomanacions per a un habitatge no jeràrquic ni androcèntric. Barcelona: Institut Catalaà de les Dones.
- Rendell, Jane (2006) Art and architecture: A place between. London: I. B. Tauris.
- Rendell, Jane (2009) «Introduction: ‘Gender and Space’». En Rendell, Jane, Barbara Penner, y Iain Borden (editado por): Gender space architecture: an interdisciplinary introduction. London: Routledge, pp. 101-111.
- MONU Magazine on Urbanism, núm. 24, Rotterdam: BOARD Publishers
- Torre, Susana (1981), «Space as Matrix», Heresies 11, vol. 3, núm. 3, pp. 51-52
OSWALD M. UNGERS, Una architettura come tema, Quaderni di Lotus, Milano, Electa, 1982. LUDOVICO QUARONI, Progettare un edificio, Gangemi, 1993.
- ETIENNE LOUIS BOULLÈE, Architettura saggio sull'arte, Padova, Marsilio Editori, 1967.
- ERNESTO N. ROGERS, Esperienza dell'architettura, Milano, Skira, 1997.
- PETER ZUMTHOR, Pensare architettura, Milano, Mondadori Electa, 2003.
RAFAEL MONEO, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell'opera di otto architetti contemporanei, Milano, Electa, 2005. Le riviste: ABITARE, AREA, CASABELLA, DOMUS, EL CROQUIS, DETAIL
Obiettivi Formativi - Parte A
Il principale obiettivo formativo consiste nel far riflettere gli studenti sull'abitare collettivo contemporaneo per offrire loro un'interessante chiave di lettura della realtà complessa in cui viviamo. L'Existenzminimum del funzionalismo e le sue formule astratte - che cercavano di inquadrare l'umanità in schemi e modelli (facendo sostanzialmente riferimento a quelli specifici di una classe e struttura sociale ben definita, ovvero quella borghese) - risulta completamente inadeguato a rispondere alle esigenze, mutevoli e molteplici, delle nostre instabili vite. Se da un lato la casa si fa sempre più città, dall'altro la città si fa sempre più casa: le dicotomie spaziali tradizionali (pubblico/collettivo-privato/individuale) devono necessariamente cedere il passo a spazi flessibili, adattabili che implicano, al tempo stesso, assenza di gerarchia, possibilità di usi simultanei, possibilità di attivazione di strategie di cambiamento.
Obiettivi Formativi - Parte B
Il corso intende mettere in evidenza le metodologie che consentono di riqualificare e dare una chiara riconoscibilità ad un luogo della città e nel contempo mettere gli allievi in condizione di misurarsi con l’elevato grado di complessità di un edificio a mix funzionale e delle sue relazioni con le specificità dei vuoti urbani circostanti, attraverso le regole del comporre.
Prerequisiti - Parte A
Gli studenti iscritti al corso devono aver superato l'esame di Laboratorio di Progettazione dell'Architettura 1
Metodi Didattici - Parte A
Lezioni frontali, Esercitazioni ex-cathedra, Attività di atelier in laboratorio
Metodi Didattici - Parte B
lezioni ex cathedra; esercitazioni ex tempore; Laboratorio;
Altre Informazioni - Parte A
La frequenza del laboratorio è obbligatoria ed il lavoro si svolgerà fondamentalmente in aula. Sebbene verranno svolte delle lezioni frontali, lo spirito generale del corso è quello del lavoro collaborativo tra studenti e docente.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
Oltre alle consegne intermedie secondo scadenze prefissate, gli studenti dovranno consegnare, per sostenere l'esame finale, almeno 4 tavole in formato A1 ed un plastico del progetto (essendo, comunque, ogni studente, libero di integrare questo tipo di materiale con altri formati espressivi che lo aiutino ad illustrare al meglio la sua proposta progettuale).
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
Il laboratorio sarà scandito da due esercitazioni ex-tempore che misureranno la capacità degli allievi di strutturare il processo creativo dalla fase ideativa alla comunicazione del progetto.
L’esame consisterà nella adeguata presentazione di elaborati grafici e modelli.
Il progetto dovrà essere motivato nelle scelte principali e corredato da un modello in scala adeguata, dagli elaborati grafici tradizionalmente utilizzati nella comunicazione del progetto (piante sezioni prospetti viste prospettiche e simulazioni fotorealistiche) e da altri strumenti, anche sperimentali, ritenuti dall’allievo utili a controllare la definizione del progetto e la sua comunicazione a terzi.
In fase d’esame si dovrà dimostrare la capacità di controllo del progetto nei suoi molteplici aspetti.
Programma del corso - Parte A
Il principale obiettivo formativo consiste nel far riflettere gli studenti sull'abitare collettivo contemporaneo per offrire loro un'interessante chiave di lettura della realtà complessa in cui viviamo. L'Existenzminimum del funzionalismo e le sue formule astratte - che cercavano di inquadrare l'umanità in schemi e modelli (facendo sostanzialmente riferimento a quelli specifici di una classe e struttura sociale ben definita, ovvero quella borghese) - risulta completamente inadeguato a rispondere alle esigenze, mutevoli e molteplici, delle nostre instabili vite. Se da un lato la casa si fa sempre più città, dall'altro la città si fa sempre più casa: le dicotomie spaziali tradizionali (pubblico/collettivo-privato/individuale) devono necessariamente cedere il passo a spazi flessibili, adattabili che implicano, al tempo stesso, assenza di gerarchia, possibilità di usi simultanei, possibilità di attivazione di strategie di cambiamento.
Il Laboratorio di Progettazione 2 svilupperà proposte di programmi abitativi complessi, costituiti da unità residenziali aggregabili, modulari, capaci di crescere nel tempo, nonché da spazi collettivi di varia natura, capaci di ospitare attività molteplici legate alla formazione, all'interazione ed alla partecipazione sociale. L'approccio metodologico generale impiegato integra prospettive di genere.
La frequenza del laboratorio è obbligatoria ed il lavoro si svolgerà fondamentalmente in aula, pertanto gli alunni dovranno rispettare le scadenze degli stati di avanzamento intermedi del loro lavoro. Sebbene verranno svolte delle lezioni frontali, lo spirito generale del corso è quello del lavoro collaborativo tra studenti e docente. Verrà fornita, progressivamente, una bibliografia di approfondimento a seconda dei temi che emergeranno durante le attività del laboratorio.
Oltre alle consegne intermedie secondo scadenze prefissate, gli studenti dovranno consegnare, per sostenere l'esame finale, almeno 4 tavole in formato A1 ed un plastico del progetto (essendo, comunque, ogni studente, libero di integrare questo tipo di materiale con altri formati espressivi che lo aiutino ad illustrare al meglio la sua proposta progettuale).
Programma del corso - Parte C
Abitare la natura - riconversione di un luogo tra paesaggio e architettura
Obiettivi del corso
Il corso si prefigge di indagare le relazioni che intercorrono fra idea compositiva e tema architettonico.
Una sperimentazione progettuale guidata attiverà un momento di riflessione sui temi del progetto e sulla costruzione di una narrazione architettonica che prende spunto dalle
relazioni con il luogo per definire alcuni edifici a funzione residenziale.
ll progetto, quale esito finale del laboratorio, dovrà essere rappresentato in tutte le sue parti ed evolvere in una elaborazione compiuta che definisca, dalla scala urbana agli
elementi di dettaglio, tutti gli aspetti dell'organismo architettonico.
Contenuti del corso
Il tema propone la rilettura di un luogo attraverso la ricomposizione di elementi architettonici a diverse scale in grado di conferire una rinnovata identità al paesaggio.
La lettura attenta del contesto attraverso l'analisi storico-critica del sito, insieme all'artificio retorico, inteso come espressione di una architettura che dichiari il proprio intento
narrativo, rappresentano l'indicazione prima, su cui lo studente è chiamato a "costruire" il proprio racconto di architettura.
Il rapporto tra il modello insediativo dell’isola, la tipologia edilizia originaria e la tradizione artigianale locale rappresenta uno stimolante momento di riflessione in grado di costituire il fertile terreno per la realizzazione di nuove strutture abitative, luoghi in cui interpretare la residenza collettiva non come un'insieme di cellule abitative ma come il disegno di una dimensioni dell'abitare che si confronta in maniera dialettica con il paesaggio della città consolidata.
Le lezioni teoriche saranno suddivise in due gruppi:
il primo affronterà il problema della progettazione architettonica e del suo rapporto con la storia, con il contesto e con la dimensione dello spazio interno e dello spazio esterno. A tale proposito alcune lezioni saranno dedicate alla lettura compositiva di esperienze architettoniche significative, sia dei maestri dell'architettura moderna che degli architetti italiani protagonisti del dibattito architettonico del dopoguerra, che delle generazioni appartenenti al dibattito architettonico contemporaneo;
il secondo affronterà il tema specifico della residenza collettiva con particolare riferimento a modelli insediativi che si ispirano alle tradizioni locali, come ad esempio attraverso la lettura di esempi significativi in cui l’architettura contemporanea si confronta con le identità dei singoli luoghi. La discussione su progetti tratti da riviste italiane e straniere e da monografie specifiche, costituiranno un concreto contributo alla conoscenza e allo sviluppo di questo tema, un approfondimento culturale che rappresenta lo strumento fondamentale per lo svolgimento del laboratorio.
Modalità della didattica
Il laboratorio di architettura si svolgerà attraverso uno stretto rapporto tra le lezioni teoriche e lo sviluppo del progetto in aula con i docenti.
Il laboratorio si avvarrà del supporto di un ciclo di lezioni teoriche cercheranno di approfondire le relazioni che intercorrono fra le scelte estetiche, tecniche e dei materiali, con particolare attenzione all'integrazione fra tecnologia e progetto.
Il corso si svilupperà nella prima fase attraverso un sopralluogo sull’area di progetto in modo da far percepire in maniera diretta agli studenti lo spirito e l’identità del luogo in cui saranno inseriti gli interventi oggetto dell’esame. Tale sopralluogo rappresenta un momento fondamentale di riflessione in cui comprendere come i caratteri tipologici dello spazio abitativo nascono da input dettati da esigenze culturali, necessità climatiche, possibilità economiche e limitazioni tecnologiche.
Gli studenti dovranno realizzare, durante la prima fase del laboratorio, un plastico generale in cui saranno collocati i singoli interventi. Tale plastico consentirà agli studenti durante la realizzazione di meglio comprendere le logiche in cui si compone e si articolerà l’intervento. Al tempo stesso il plastico generale costituirà lo strumento fondamentale in cui rapportare e verificare le relazioni fra l’esistente ed i nuovi interventi.
Il laboratorio sarà integrato da una serie di lezioni su aspetti specifici quale la fotografia, la grafica e l’arte, che costituiscono a nostro avviso conoscenze fondamentali per la formazione di un architetto .