Italiano (con tutoraggio personalizzato in inglese per studenti erasmus, nelle prime setimane del corso)
Lingua Insegnamento - Parte D
ITALIANO
Lingua Insegnamento - Parte E
ITALIANO
Contenuto del corso - Parte A
Il laboratorio è teso a recuperare la tradizione disciplinare dell’urbanistica che ha come centro di maggior interesse il progetto dell’assetto fisico e morfologico della città. Questo richiede di approfondire la conoscenza sia dei concetti generali di “struttura”,“relazione”,“forma” e “centralità”, sia dei principali elementi fisici che compongono la città come i tessuti edilizi e lo spazio pubblico nelle sue diverse articolazioni: piazza, strada, parco.
Contenuto del corso - Parte B
Il corso affronterà, con enfasi sulla dimensione progettuale, il tema della trasformazione degli spazi urbani edificati, con particolare riferimento ai temi e ai problemi delle città storiche e dei centri localizzati nelle aree interne. Il tema verrà inquadrato entro tre fondamentali questioni: (i) evoluzione degli strumenti istituzionali di regolazione; (ii) il ruolo degli spazi verdi; (iii) la descrizione della qualità urbana, nelle sue diverse dimensioni, materiali e immateriali.
Contenuto del corso - Parte C
Il laboratorio introduce alla progettazione urbanistica attraverso gli elementi fondamentali della disciplina come:
- la comprensione della natura interattiva e processuale del progetto urbanistico;
- l’interpretazione critica delle opportunità e dei bisogni della città (e della società) e del territorio alle diverse scale.
- la conoscenza e la comprensione dei principali strumenti urbanistici in uso e dei riferimenti normativi e legislativi.
Contenuto del corso - Parte D
Saranno sviluppate tematiche relative alla trasformazione della città nella contemporaneità e la relazione fra gli attuali modelli insediativi e l’evoluzione storica dei territori. Verrà analizzata crescita e trasformazione dei tessuti, concentrandosi in aree di espansione recente e di margine, in particolare affronteremo analisi e progettazione di quelli che definiamo spazi di mezzo, che sono divenuti una delle componenti caratteristiche e predominanti dell’urbano contemporaneo.
Contenuto del corso - Parte E
1-La città e la disciplina Urbanistica: Si ripercorreranno le fasi salienti dello sviluppo del fenomeno urbano con l'obbiettivo di comprendere meglio i caratteri della città contemporanea e le sue modalità di trasformazione.
2-La strumentazione urbanistica: Legge urbanistica nazionale e regionale.
3-La progettazione urbanistica:I principali „Materiali” del Progetto Urbano: spazi verdi, della mobilità, dei servizi, degli insediamenti residenziali, metodologie della Rigenerazione Urbana
Rogers R., Gumuchdjian P., Città per un piccolo pianeta, edizioni Kappa, Roma,1997
Frey H., Designing the City:Toward a More Sustainable Urban Form, Taylor e Francis, 1999
Secchi B., Prima lezione di urbanistica, Roma-Bari, 2000; Giorgieri P. e Ventura P.(a cura di), Strada strade, Firenze, 2007;
Carmona M., Heath T., Oc T., Tiesdell S., Public Places - Urban Spaces, Burlington, USA (2° ed.) 2010; Suzuki H., Dastur A., Moffatt S., Yabuki N., Maruyama H, Eco2 Cities, Waschington,DC,USA, 2010;
Giorgieri P., Struttura e forma urbana per la smart city, in (a cura di) Alberti F., Brugellis P., Parolotto F., Città pensanti. Creatività, Mobilità, Qualità urbana, Macerata, 2014 pp.50-68
Fanelli, G. Firenze, Architettura e città, Firenze, 1973;
Giorgieri P. (a cura di), Firenze il progetto urbanistico. Scritti e contributi 1975-2010, Firenze, 2010
• Lanzani A. (2015), “Città territorio urbanistica tra crisi e contrazione. Muovere da quel che c'è, ipotizzando radicali”, Franco Angeli, Milano.
LETTURE OBBLIGATORIE PER TUTTI (UNO A SCELTA TRA I SEGUENTI)
• Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L. (2013), Governo del territorio e pianificazione spaziale, Utet (un capitolo a scelta della PARTE QUARTA)
• Brenner N. (2016), Stato, spazio, urbanizzazione, Guerini, Milano (UN CAPITOLO A SCELTA)
• Magnaghi A. (2010), Progetto locale, Bollati Boringhieri, Torino Milano (UN CAPITOLO A SCELTA)
• Dematteis G. (2011 – a cura di), Le grandi città italiane. Società e territori da ricomporre, Marsilio, Venezia (un CAPITOLO a scelta tra i seguenti 1,2,6,9,10,11).
BIBLIOGRAFIA GENERALE
• Di Biagi P. (2002 - a cura di), I classici dell’urbanistica moderna, Donzelli, Roma.
• Gabellini P. (2010), Fare Urbanistica, Carocci, Roma.
• Fini G. (2016), Bernardo Sechi. Il futuro si costruisce giorno per giorno. Riflessioni su spazio, società e progetto, Donzelli.
• Magnaghi A. ( cura di, 2014), La regola e il progetto. Un approccio bioregionalista alla pianificazione territoriale, Firenze University Press, Firenze.
• Mazza L. (2015), Spazio e Cittadinanza. Politica e governo del territorio, Donzelli, Roma.
• Paba G. (2010), Corpi urbani, differenze, interazioni e politiche, Franco Angeli.
• Pileri P. (2015), Che cosa c’è sotto. Il suolo, i suoi segreti, le ragioni per difenderlo, altreconomia Edizioni,
• Secchi B. (2007), Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari, Roma.
• Secchi B. (2013), La città dei ricchi e la città dei Poveri, Laterza, Bari, Roma.
• Enciclopedia Treccani, L’Italia e le sue regioni, Vol II, Della grande trasformazione del paesaggio, di Arturo Lanzani - Matteo Bolocan Goldstein - Federico Zanfi, pp. 291-312.
• Secchi B., Viganò P. (2011), La ville poreuse, Metis Presses, Paris.
• Magnaghi A. ( cura di, 2014), La regola e il progetto. Un approccio bioregionalista alla pianificazione territoriale, Firenze University Press, Firenze.
Due testi sono comuni a tutti gli studenti:
A. Magnaghi, Il progetto locale. Verso la coscienza di luogo, Bollati Boringhieri, Torino 2010.
A. Lanzani, Città territorio urbanistica tra crisi e contrazione. Muovere da quel che c'è, ipotizzando radicali modificazioni, Franco Angeli, Milano 2015
Nel corso delle lezioni verranno indicati testi specifici per approfondire i temi trattati.
Ogni studente avrà in oltre un testo letterario (ma connesso al tema del laboratorio) individuale da leggere ed un testo più specificamente disciplinare uguale per i membri di ogni gruppo di lavoro. Su tali testi gli studenti organizzeranno delle brevi presentazioni durante il corso e tali presentazioni saranno materia di valutazione per l’esito finale.
Calabi D. (2005), Storia della città. L’età contemporanea, Marsilio, Milano
Mumford L. (1997), La città nella storia, Bompiani, Milano
Secchi B. (2013),La città dei ricchi e la città dei poveri, Laterza, Roma-Bari
Selicato F. e Rotondo F. (2010), Progettazione Urbanistica, teoria e tecnica, Mc Graw-Hill , Milano
Salzano E. (1998), Fondamenti di urbanistica, Laterza, Roma-Bari
Di Paola F. (2008)Fondamenti di urbanistica. Teoria e storia, Aracne, Roma
Testi consigliati
Benevolo L. ((1982), Storia della città, Laterza, Roma-Bari
Cacciari M.(2004), La città, Pazzini Stampatore Editore, Villa Verrucchio (Rimini),
Edoardo Salzano , "Ma dove vivi ? La città raccontata" Ed.Corte del Fontego, Venezia 2007;
G. Fanelli, (1973) Firenze, Architettura e città, Valacchi Firenze;
Pirenne H. (1971), Le città del medioevo, Laterza, Roma
Sassen S.(2001),Le citta nell’economia globale, il Mulino, Bologna
Manuali
Gabellini P. (2001), Tecnica Urbanistica, Carocci editore,Roma
Mercandino A. (2006), Urbanistica tecnica. Pianificazione generale, Il Sole 24 ORE, Milano
PER CHI OPERA IN AMBIENTE GIS
Biallo G. (2002), Introduzione ai sistemi informativi geografici, in Quaderni di Mondo Gis, Roma.
Teti M.A (a cura, 2004), Sistemi Informativi geografici. Manuale casi studio città e territorio, F. Angeli, Milano
Obiettivi Formativi - Parte B
Il corso intende formare una attitudine al trattamento progettuale dei problemi e delle opportunità degli spazi urbani nel tempo contemporaneo. Per questo motivo prevede un sintetico richiamo ai fondamenti della disciplina presentati dagli insegnamenti precedenti, e una più intensa attività di sperimentazione applicata su contesti reali.
Il corso è articolato in due parti, corrispondenti ai due semestri di didattica, caratterizzati da due specifiche esercitazioni sperimentali da svolgere in piccoli gruppi.
Nel primo semestre verranno proposti tre blocchi di lezioni teoriche, rispettivamente finalizzati allo sviluppo di una specifica competenza sulle seguenti questioni: (i) quali sono le condizioni di possibilità di trasformazione degli ambienti urbani offerte dall'evoluzione dei strumenti istituzionali di regolazione (con specifico riferimento alla legislazione toscana)? In particolare, come si è formata e consolidata l'idea della tutela e riproduzione del patrimonio urbano? (ii) qual è il ruolo degli spazi aperti, e specificamente degli spazi verdi, nella determinazione della qualità urbana (con riferimento al quadro complesso presentato dalle acquisizioni disciplinari recenti: la dimensione pubblica delle prestazioni e servizi ecosistemici, la dimensione simbolica ed estetica)? (iii) come può essere raccolta e descritta la qualità immateriale (simbolica, identitaria, sociale) degli spazi urbani, e in particolare degli spazi urbani storici? Quali sono le fonti di documentazione più importanti? Come è possibile produrre una descrizione adeguata delle risorse immateriali dei contesti?
La verifica dell'efficacia didattica di questo blocco verrà realizzata attraverso la valutazione di un "quaderno" descrittivo del contesto scelto dagli studenti per l'esercitazione, realizzato attraverso la composizione coerente ed espressiva di fonti documentarie, testi critici e materiali visivi prodotti originalmente.
Il secondo semestre sarà pressoché totalmente dedicato alle attività sperimentali di laboratorio, che prevedono la concezione e lo sviluppo di un progetto di miglioramento dello spazio urbano individuato liberamente nel contesto scelto per l'esercitazione sulla base del lavoro del primo semestre. L'esercizio progettuale è finalizzato a sviluppare la capacità di affrontare il tema del miglioramento della qualità dello spazio urbano alle diverse scale del progetto, dell'attitudine a considerare costantemente le relazioni di contesto, del fondamentale ruolo degli spazi aperti, oltre alla dimensione edilizia.
La verifica dell'efficacia didattica del secondo blocco verrà realizzata attraverso la valutazione di tre tavole descrittive degli intenti e delle soluzioni progettuali prescelte.
La valutazione finale si formerà attraverso la discussione dei materiali prodotti nei due semestri.
Obiettivi Formativi - Parte C
Le attività sono finalizzate: - a far comprendere agli studenti la complessità e le articolazioni della disciplina - e a valorizzare la loro attitudine progettuale alle prese con l’individuazione di strategie trasformative e/o con la definizione materiale di un insediamento.
Obiettivi Formativi - Parte D
Il tema scelto come centro del lavoro del laboratorio costituisce un’occasione per perseguire alcuni obbiettivi didattici legati allo studio della pianificazione della città e del territorio, oltre che un’occasione di ricerca su un contesto ed un tema centrali nel dibattito attuale.
Lavorando su due assi principali che riconoscono il disarticolarsi/ri-articolarsi dei territori da un punto di vista ecologico e rispetto alla nozione di bene pubblico, il laboratorio intende porre al centro della propria attenzione il modo in cui la pianificazione urbanistica viene messa in tensione per provare a dare risposta al bisogno di nuove descrizioni (quadri interpretativi) e progetti capaci di “ricucire” i territori della contemporaneità.
L’obbiettivo didattico è quello di fornire strumenti interpretativi rispetto a contesti problematici di trasformazione dei modelli insediativi e di lettura di nuove esigenze ambientali, sociali, culturali che si concretizzano nei luoghi di margine (margine inteso non semplicemente in senso geometrico) e che negli spazi interclusi e in disuso possono trovare un esito di progetto spaziale. Nella seconda parte del corso l’obbiettivo traslerà verso l’ideazione di soluzioni progettuali e di linee guida per la progettazione urbanistica, capaci di restituire centralità nella fruibilità e qualità dell'ambiente di vita per le aree interessate dal progetto del laboratorio.
Obbiettivi specifici sono:
- definizione di un framework analitico capace di cogliere le peculiarità dei territori di margine e degli spazi di mezzo, classificandoli secondo le loro caratteristiche;
- definizione di un modello di valutazione dei servizi e delle potenzialità che essi forniscono;
- formulazione di proposte in termini di urbanistici e di progettazione dello spazio pubblico capaci di inserirsi negli strumenti ordinari di pianificazione nei termini di linee guida.
Obiettivi Formativi - Parte E
Il Laboratorio si propone di fornire strumenti teorici e pratici per l'analisi critica del fenomeno urbano e delle componenti del suo sistema, al fine di comprenderne i fenomeni di trasformazione in atto.
Lo studente verrà introdotto alla sfera attuativa dei piani ricevendo una formazione culturale e professionale finalizzata alla progettazione urbanistica di dettaglio e delle sue metodologie nei due fondamentali aspetti:
Tecniche e strumenti di analisi;
Progettazione e rappresentazione.
Gli argomenti centrali della trattazione, se non che la prova finale, riguarderanno il progetto di riqualificazione fisica della città, secondo i più recenti ed idonei principi della Rigenerazione Urbana e dello sviluppo sostenibile.
Prerequisiti - Parte A
Interesse per i temi trattati e per l’esercizio progettuale
Prerequisiti - Parte B
È richiesta una cognizione adeguata dei fondamenti teorici e tecnici della disciplina urbanistica (erogati nei corsi di Analisi del Territorio e degli Insediamenti e di Fondamenti di Urbanistica).
Prerequisiti - Parte C
Conoscenze di base sull'urbanistica
Prerequisiti - Parte D
Prerequisito essenziale è aver compreso metodi e tecniche dell’analisi urbana e territoriale e avere dimestichezza con dati e informazioni relative al territorio (cartografia informatizzata e database geografici relativi al territorio toscano).
Una base metodologica e pratica nell'uso di sistemi informativi territoriali (generalmente acquisita nei corsi di analisi del territorio e degli insediamenti) è necessaria per affrontare l'esercitazione materia di esame.
Prerequisiti - Parte E
Materie propedeutiche
Metodi Didattici - Parte A
Organizzazione della didattica prevede:
- lezioni frontali sui temi generali,
- il lavoro progettuale in aula in gruppi di studenti. Il campo applicativo sarà una porzione urbana dell’area metropolitana che, per la rilevanza urbanistica, il degrado ambientale e la collocazione nel contesto urbano, si presta ad essere riqualificata tramite la formazione di un sistema di luoghi centrali, dotati di identità, capacità di attrazione e elevata complessità funzionale.
Questa parte del lavoro è strutturata in due fasi:
La prima, tesa a cogliere i "valori", le "criticità" dell'area di studio ha lo scopo di individuare il sistema dei luoghi centrali (esistenti e di progetto), considerati come le aree strategiche della riqualificazione del contesto insediativo.
Gli elaborati grafici (planimetrie) - con "leggende" già predefinite - da produrre sono finalizzati ad illustrare:
- la collocazione urbana e territoriale dell'area di studio, evidenziando le relazioni con le principali emergenze storiche, ambientale e funzionali circostanti; (scala 1:20.000/1:10.000)
- la struttura urbana, sia morfologica che funzionale, dell'area di studio con specifica attenzione al all'organizzazione e qualità degli spazi aperti;
- il sistema della mobilità;
- gli elementi di criticità e di degrado urbano;
- le emergenze urbane, gli elementi di qualità e le aree possibili di trasformazione/recupero.
- il sistema delle centralità urbane esistenti e di progetto inteso come sintesi delle strategie previste per la riqualificazione della specifica porzione urbana oggetto di studio. (scala 1:5.000). Questa tavola, che costituisce la base del progetto urbano dell'area dovrà essere accompagnata da schemi di sintesi (ideogrammi) illustrativi dei caratteri specifici del sistema urbano studiato e delle strategie di progetto individuate.
Il lavoro di lettura e di analisi necessario per svolgere questa fase prevede:
- lo studio dell'area tramite la lettura delle cartografie di base: Carta tecnica regionale, foto aeree, previsioni urbanistiche, ecc.
- i sopraluoghi necessari per cogliere le caratteristiche salienti dell'area di studio cioè: gli elementi problematici e di debolezza, i punti di forza e di qualità e, infine, le possibilità trasformative dell'area.
Il materiale documentario raccolto (foto, schizzi, ecc) durante i sopraluoghi dovrà essere restituito in modo "ragionato" e strutturato per temi. Solo a titolo di esempio: lo spazio pubblico i luoghi di socializzazione (le strade, le piazze, i parchi), le principali attrezzature pubbliche, le emergenze urbane, i tessuti edilizi, le aree di degrado, ecc..
La seconda fase prevede la definizione progettuale di una parte del “sistema dei luoghi centrali” individuato al termine della prima fase di lavoro con particolare attenzione al disegno dello spazio pubblico.
A tal fine dovranno essere prodotti i seguenti elaborati:
- planimetrie e sezioni del progetto urbanistico con la definizione della sagoma degli edifici, del sistema dello spazio pubblico, del verde, della viabilità, dei percorsi, delle aree pedonali, ecc.; (scala 1:2000/1:1000);
- particolari progettuali in scala 1.200/1.500 illustrativi degli elementi fondamentali del progetto della struttura dello spazio urbano;
- planivolumetrico del progetto (scala 1:2000/1:1000);
- viste tridimensionali del progetto comprendente anche parti dell'intorno (scala 1:1000/1:500);
Tutto il materiale delle fasi 1 e 2 deve essere consegnato e raccolto in un dossier formato "A3. "
Tutti i materiali, sia di analisi che di progetto, dovranno esser consegnati anche su supporto informatico.
Metodi Didattici - Parte B
Il corso prevede essenzialmente attività di laboratorio. Gli studenti, organizzati in gruppi di 2/3 componenti, concorderanno preliminarmente il contesto della propria esercitazione, scegliendolo da un elenco di piccole città toscane proposto allo scopo.
Nel corso del primo semestre gli studenti dovranno realizzare un "quaderno" descrittivo dei caratteri di identità della città esaminata. Questa esercitazione dovrà essere condotta secondo un indice tematico comune discusso e proposto dal docente e dovrà essere realizzata con criteri analoghi a una produzione editoriale che comporti la presentazione critica di fonti e la produzione di testi e materiali visivi. La valutazione degli esiti terrà conto dell'originalità descrittiva, della chiarezza espositiva, della qualità espressiva.
Nel corso del secondo semestre gli studenti dovranno immaginare un progetto di trasformazione dello spazio urbano studiato precedentemente, concordando i temi con il docente e sviluppando il programma definito attraverso la produzione di tre tavole, contenenti la descrizione del programma, un masterplan planivolumetrico a scala a adeguata, le specificazioni morfologiche ritenute necessarie. La valutazione degli esiti terrà conto della coerenza tra argomenti e soluzioni progettuali, della qualità tecnica della progettazione, della chiarezza della comunicazione visiva.
Metodi Didattici - Parte C
Il corso alternerà momenti di lezione frontale a momenti seminariali e laboratoriali.
Il metodo didattico privilegerà l’approccio del peer-to-peer learning (apprendimento tra pari), ovvero una strategia educativa volta ad attivare un processo spontaneo di passaggio di conoscenze, di emozioni e di esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status.
Ogni momento formativo includerà quindi una parte dedicata alla comunicazione e condivisione dei contenuti; una parte di scambio e condivisione di conoscenze tra gli studenti (peer-to-peer); una parte di lavoro laboratoriale svolto anche con il supporto del docente.
Metodi Didattici - Parte D
Il corso sarà organizzato attraverso una serie di lezioni frontali che introdurranno i concetti fondamentali rispetto ai temi oggetto del laboratorio. Le lezioni si articoleranno secondo due ambiti generali:
- uno relativo a riferimenti culturali e disciplinari utili per un approccio critico all’urbanistica ed alla pianificazione;
- uno legato direttamente alla metodologia del lavoro pratico oggetto del laboratorio ed alle caratteristiche e peculiarità dell’area oggetto del lavoro di analisi e progetto.
Contemporaneamente, mediante lavoro in aula e lavoro di gruppo, sarà svolta una esercitazione pratica che verrà sviluppata autonomamente dagli studenti (in gruppi di tre). Questa verterà in una prima fase di analisi su un’unica area comune per tutto il laboratorio in modo da favorire la condivisione delle esperienze dei vari gruppi. In una seconda fase sempre analitica, ma più di dettaglio, su aree diverse per ogni gruppo. Mentre la fase di progetto prevederà un elaborato complessivo di area vasta, uguale per modalità ed estensione del territori considerato per i vari gruppi. Elaborati progettuali di dettaglio diversificati per area e gruppo a scala di maggior dettaglio. Le modalità per la redazione di tali materiali verranno illustrate dettagliatamente durante le lezioni. Il lavoro svolto sarà periodicamente verificato prevalentemente mediante discussione collettiva dei risultati raggiunti.
L'apprendimento sarà completato da alcuni testi, suddivisi in una bibliografia comune a tutti da studiare singolarmente (vedi punto 2), in testi consigliati durante le lezioni.
Ad ogni studente verrà richiesta la lettura di un testo individuale (a carattere letterario) ed ad ogni gruppo la lettura di un testo di rilevanza teorica per il lavoro del laboratorio (comunque da studiare per tutti i componenti del gruppo). Entrambi saranno oggetto di una rapida presentazione da parte di ogni studente (singolarmente la prima, in gruppo la seconda) a tutto il laboratorio nel corso dell’anno e tale presentazione verrà considerata come una precondizione per l’esame finale e come elemento di valutazione.
Metodi Didattici - Parte E
Gli argomenti del corso sono sviluppati tramite:
- lezioni frontali introduttive dei vari argomenti del corso
- esercitazioni in aula relative ai contenuti delle lezioni
- esercitazioni monografiche
- lezioni di approfondimento
- discussione pubblica dei lavori monografici presentati dagli studenti
- Revisioni e coordinamento della loro applicazione progettuale.
- seminari tematici svolti da docenti universitari anche di altri atenei e professionisti esterni
Elementi strutturanti del progetto urbano, siano essi di matrice ambientale che di matrice insediativa all'interno di un rinnovato connubio tra piano e progetto.
A partire dal rilevante bagaglio che la disciplina urbanistica ha costruito.
Le lezioni sono sviluppate attraverso approfondimenti teorici e metodologici e sono illustrate con riferimenti progettuali relativi ad esperienze della cultura urbanistica europea, moderna e contemporanea.
La sequenza degli argomenti prevede tre tematiche principali, articolate al loro interno in vari argomenti, che si alterneranno al fine di fornire le conoscenze necessarie a svolgere le attività di esercitazione in aula e di avviare lo studente al lavoro d'esame.
Idee, questioni, principi insediativi e materiali urbani costituiscono il centro della riflessione teorica in stretta connessione con l'attività progettuale.
1- La città e la disciplina Urbanistica.
Lessico disciplinare di base.
Rappresentazioni e linguaggi.
Si ripercorreranno le fasi salienti dello sviluppo del fenomeno urbano con l'obbiettivo di comprendere meglio i caratteri della città contemporanea e le sue modalità di trasformazione.
Particolare attenzione verrà posta sui tre principali stadi di sviluppo: urbanizzazione intorno al nucleo (attinente alla città industriale); suburbanizzazione (creazione dell’hinterland urbano e delle conurbazioni); disurbanizzazione (formazione dello sprawl, con delocalizzazione dei servizi ed attività terziarie, città policentrica, regioni urbane, consumo di suolo).
Affermazione del nuovo principio etico dello ”Sviluppo Sostenibile” e ricadute dirette ed indirette sulla città; sviluppo dei principi della Rigenerazione Urbana.
2-La strumentazione urbanistica
Legge urbanistica nazionale e regionale.
Gli strumenti di pianificazione urbanistica nella LUR Toscana.
Piano strutturale e Regolamento Urbanistico di Firenze.
Metodi, contenuti e norme tecniche di attuazione della strumentazione urbanistica fiorentina.
La qualità del piano: dimensionamento, standard ed indici urbanistici.
3-La progettazione urbanistica
I principali „Materiali” del Progetto Urbano: spazi verdi, della mobilità, dei servizi, degli insediamenti residenziali, delle attività produttive; morfologie, misure. Ogni componente sarà analizzata a partire da alcuni riferimenti storici ed esempi contemporanei al fine di metterne in luce regole progettuali, dimensioni, localizzazioni, usi e significati.
Metodologie ed analisi del tessuto urbano, propedeutiche all'azione di progetto; studio del sito, tematizzazioni.
Principi e metodologie della Rigenerazione Urbana, Ecologia Urbana e dello sviluppo sostenibile.
Operazioni e regole generali del progetto urbanistico. il disegno dell’impianto, la struttura urbana.
Visual design: lettura del percorso compositivo del disegno urbano.
Introduzione ai sistemi informativi territoriali (GIS).
Altre Informazioni - Parte C
Durante il corso saranno consigliate altre letture relative ai temi discussi a lezione.
Il corso prevede la collaborazione di tecnici esperti e studiosi del panorama disciplinare italiano e internazionale.
La chiave di accesso per moodle è laburb1718
Altre Informazioni - Parte D
I materiali cartografici ed i dati per lo svolgimento delle esercitazioni verranno forniti durante il corso dal docente, qualora si rendessero necessari dati non reperibili pubblicamente. L’esercitazione d’esame è però concepita in maniera tale da poter essere svolta utilizzando materiali cartografici e dati disponibili gratuitamente on-line su siti istituzionali di amministrazioni ed enti pubblici. Prevalentemente open-data della Regione Toscana (http://dati.toscana.it/)
Le risorse software necessarie per lo svolgimento dell'esercitazione sono tutte open source e disponibili liberamente on-line e non richiedono licenze a pagamento.
Altre Informazioni - Parte E
Premessa
“L'urbanistica ha forti e precise responsabilità nell'aggravarsi delle disuguaglianze. Siamo di fronte ad una nuova questione urbana che è causa non secondaria della crisi che oggi attraversano le principali economie del paese”
Così esordiva Bernardo Secchi già dalla copertina del suo ultimo libro “La città dei ricchi e la città dei poveri” pubblicato nel 2013 nella collana “anticorpi”dell'editore Laterza.
A seguito dei suoi approfonditi studi svolti per il progetto della “Grande Parigi”, l'eminente urbanista ha chiaramente denunciato il grave stato dei sistemi urbani sia europei che mondiali, individuando puntualmente nel forte aumento della disparità sociale, un preoccupante quanto grave campanello d'allarme. Le sue parole oggi, dopo i gravissimi fatti di Parigi e dei molti altri attentati di matrice islamica avvenuti in Europa, perpetrati da cittadini europei cresciuti nei quartieri ghetto-enclave delle periferie, paiono assai più veritiere e ci richiamano ad un senso di responsabilità.
La “città Isotropica” (ovvero una città con uguale livello di servizi e di opportunità in ogni sua parte) che Secchi ci propone come possibile rimedio, anche se può sembrare un'utopia, è un invito a rileggere e riorganizzare i “materiali di progetto” in relazione alle nuove sfide progettuali a cui dovranno far fronte architetti ed urbanisti nell'immediato futuro.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
Il Laboratorio prevede che una parte significativa del tempo disponibile sia dedicata al lavoro di "atelier" (discussione dei temi di studio, verifica delle ricerche e del progetto) .
Per poter svolgere un lavoro utile e produttivo è necessario rispettare alcune scadenze di lavoro:
- conclusione della ricerca individuale e consegna, degli elaborati relativi alla prima fase entro il primo semestre.
- stesura della prima parte degli elaborati relativi alla seconda fase entro la fine di aprile 2018
- elaborazione definitiva del progetto e discussione entro il mese di maggio 2018.
In particolare non è consentito lo svolgimento della seconda fase del laboratorio senza aver concluso in modo positivo la fase 1 nei termini sopra indicati.
La prova finale consiste nella illustrazione e discussione del materiale prodotto, individualmente e in gruppo, durante il laboratorio.
Nella valutazione finale di ogni studente viene tenuto conto anche del contributo fornito durante lo svolgimento del laboratorio (presentazioni di lavori, partecipazione alle discussioni, ecc.).
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
Il corso prevede la verifica costante degli elaborati prodotti nel corso delle esercitazione.
La valutazione finale si forma attraverso la discussione sui contenuti di tali elaborati.
Modalità di verifica apprendimento - Parte C
- Esercitazione (40%)
- Interazione in aula (30%)
- Lavoro sulla letteratura (30%)
Modalità di verifica apprendimento - Parte D
Il corso prevede un esame finale che si articolerà intorno alla presentazione dell'esercitazione svolta ed alla discussione dei risultati (in gruppo). Come scritto precedentemente la presentazione dei testi letti individualmente e come gruppo, che avverrà durante l’anno in date che saranno comunicate con anticipo, sarà materia di valutazione.
Per accedere all'esame occorrerà aver svolto durante l’anno le presentazioni sopra descritte e verificato preventivamente con il docente che gli elaborati materia di esame siano stati interamente realizzati seguendo le indicazioni date durante l’anno. Si ricorda che il superamento della soglia di presenze del 75% è condizione necessaria per accedere all’esame finale.
Nella valutazione finale il lavoro collettivo riveste il peso maggiore, ma sarà effettuata anche una valutazione singola rispetto allo studio dei testi indicati (sia i testi comuni a tutto il laboratorio che i testi diversificati).
Modalità di verifica apprendimento - Parte E
Verifica Intermedia
Alla fine del primo semestre si effettuerà una verifica propedeutica allo svolgimento dell'esame finale.
Gli studenti dovranno consegnare una breve ricerca monografica su un progetto di Rigenerazione Urbana, precedentemente concordato con il docente.
Dovranno essere presentati:
1. Le esercitazioni in aula svolte nel semestre
2. una relazione d'analisi corredata da un giudizio critico secondo specifici indicatori sul tema concordato;
3. una presentazione in pawer point
Ogni lavoro verrà proiettato in aula ed utilizzato come caso studio in una discussione collettiva tesa ad arricchire il bagaglio culturale e conoscitivo dell'intera classe, utile all'esperienza progettuale che si svolgerà nel secondo semestre.
Prova Finale
La prova finale verterà sulla realizzazione di un progetto in una delle „aree di trasformazione” individuate dal Regolamento Urbanistico di Firenze scelta fra quelle selezionate. Il progetto avrà il la scala di un Piano Attuativo e seguirà in parte le previsioni specificate dal Comune, variate in funzione del bilanciamento del carico di lavoro per i vari gruppi. Il progetto dovrà essere redatto secondo i principi della Rigenerazione Urbana e dovrà prevedere una riorganizzazione del sistema degli spazi pubblici con particolare attenzione all'infrastruttura verde urbana dell'area analizzata. Durante l'esame verrà altresì verificata la conoscenza degli argomenti trattati durante il corso.
L'esame costituirà un momento di confronto, il più possibile pubblico, anche di autovalutazione critica, sui progetti presentati dagli studenti.
Programma del corso - Parte A
Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, A.A. 2017-18. Laboratorio di Urbanistica I, Corso A
Prof. Pietro Basilio Giorgieri
con Arch. Maria Cristina Brignani, Arch. Arianna Becherucci
Il Laboratorio si propone di arricchire la conoscenza dell’ urbanistica intesa come momento di sintesi e saldatura fra il progetto del singolo edificio e il contesto urbano. Più precisamente lo scopo è quello di individuare i modi specifici della formazione dello spazio pubblico e verificare le possibilità di riqualificare parti significative delle città esistenti attraverso la costituzione-riqualificazione di un sistema articolato di “luoghi centrali”.
L’attenzione del laboratorio sarà rivolta, in particolare, all’approfondimento della pratica della progettazione attraverso lo studio di specifiche esperienze e - sopratutto – l'esercizio progettuale.
Finalità e contenuti
Il laboratorio è teso a recuperare la tradizione disciplinare dell’urbanistica che ha come centro di maggior interesse il progetto dell’assetto fisico e morfologico della città.
Questo richiede di approfondire la conoscenza sia dei concetti generali di “struttura”,“relazione”,“forma” e “centralità”, sia dei principali elementi fisici che compongono la città come i tessuti edilizi e lo spazio pubblico nelle sue diverse articolazioni: piazza, strada, parco.
A questo fine, i principali argomenti e i temi che verranno trattati sono indirizzati a chiarire:
- i criteri e le strategie necessarie per elaborare un progetto urbanistico capace di costruire luoghi urbani di qualità;
- i principali elementi morfologici e funzionali che costituiscono un insediamento urbano;
- i principi guida che qualificano le recenti e più significative esperienze di progettazione urbanistica a livello europeo e internazionale.
Organizzazione della didattica e temi di studio
L'organizzazione didattica del Laboratorio prevede:
- lezioni frontali sui temi sopraindicati;
- lo svolgimento -da parte di ogni singolo studente- di una ricerca centrata sullo studio di esperienze di progettazione urbana di particolare interesse. L’elenco dei temi sarà fornito dal docente insieme a una scheda da compilare in modo fa facilitare la raccolta delle informazioni. La ricerca prevede l’elaborazione di una relazione sulla base della scheda fornita e l’elaborazione di un tavola di sintesi in formato A1;
- il lavoro progettuale in aula, in gruppi di massimo tre studenti. Il campo applicativo sarà una porzione urbana che, per la rilevanza urbanistica e la collocazione nel contesto urbano , si presta ad essere riqualificata tramite la formazione di un sistema di luoghi centrali, dotati di identità, capacità di attrazione e elevata complessità funzionale.
Questa parte del lavoro è strutturata in due fasi:
La prima, tesa a cogliere i “valori”, le “criticità” dell’area di studio, ha lo scopo di individuare le strategiche urbanistiche necessarie alla riqualificazione del contesto insediativo e il sistema dei luoghi che costituiscono la struttura del progetto urbano.
Gli elaborati grafici (planimetrie) -con “leggende” già definite- da produrre sono finalizzati a illustrare:
• la collocazione urbana e territoriale dell'area di studio, evidenziando le relazioni con le principali emergenze storiche, ambientale e funzionali circostanti; (scala 1:20.000/1:10.000)
• la struttura urbana, sia morfologica che funzionale, dell’area di studio con specifica attenzione al all’organizzazione e qualità degli spazi aperti; ( scala 1: 5.000 -1:2.000)
• il sistema della mobilità;
• gli elementi di criticità e di degrado urbano;
. le emergenze urbane, gli elementi di qualità e le aree possibili di trasformazione/recupero.
• progetto delle “centralità urbane” inteso come sommatoria dei luoghi urbani già esistenti e con quelli proposti. Questa tavola, che costituisce la base del progetto urbano dell’area dovrà essere accompagnata da schemi di sintesi (ideogrammi) illustrativi dei caratteri specifici del sistema urbano studiato e delle strategie che qualificano il progetto. ( scala 1: 5.000 )
Il lavoro di analisi e ricerca necessario per svolgere questa prima fase prevede:
• lo studio dell’area tramite la lettura delle cartografie di base: Carta tecnica regionale, foto aeree, previsioni urbanistiche, ecc.
• i sopraluoghi necessari per cogliere le caratteristiche salienti dell’area di studio individuando sia i punti di forza e di debolezza del contesto sia le possibilità trasformative dell’area.
Il materiale documentario raccolto (foto, schizzi, ecc) durante i sopraluoghi dovrà essere restituito in modo “ragionato” e strutturato per temi. Solo a titolo di esempio: lo spazio pubblico i luoghi di socializzazione (le strade, le piazze, i parchi), le principali attrezzature pubbliche, le emergenze urbane, i tessuti edilizi, le aree di degrado, ecc..
La seconda fase è centrata sulla definizione progettuale degli aspetti fisici e morfologici del sistema dei luoghi centrali (individuato al termine della prima fase di lavoro) con particolare attenzione alla struttura e alla forma dello spazio pubblico.
A tal fine dovranno essere prodotti i seguenti elaborati:
- planimetrie e sezioni del progetto urbanistico con la definizione della sagoma degli edifici, del sistema dello spazio pubblico, del verde, della viabilità, dei percorsi, delle aree pedonali, ecc.; (scala
1:2000/1:1000);
- approfondimenti progettuali in scala 1.200/1.500 illustrativi degli elementi fondamentali del progetto della struttura dello spazio urbano;
- planivolumetrico del progetto (scala 1:2000/1:1000);
- viste tridimensionali del progetto comprendente anche parti dell’intorno (scala 1:1000/1:500);
- un plastico della parte più significativa del progetto in cui sono evidenziati i volumi e il sistema degli spazi pubblici (scala 1:500/ 1.000);
Tutto il materiale delle fasi 1 e 2 deve essere consegnato raccolto in un dossier formato “A3. ”
Tutti i materiali, sia di ricerca che di progetto, dovranno esser consegnati anche su supporto informatico.
Tempi e modalità per il superamento delle prove di verifica intermedie e dell'esame finale
Il Laboratorio, come già accennato, prevede che una parte significativa del tempo disponibile sia dedicata al lavoro di “atelier” in aula (discussione dei temi di studio, verifica delle ricerche e del progetto) .
Per poter svolgere un lavoro utile e produttivo – soprattutto per chi lo segue - è necessario rispettare alcune scadenze di lavoro:
- consegna, discussione e approvazione degli elaborati relativi alla prima fase entro il primo semetre
- stesura, e approvazione degli elaborati relativi alla seconda fase entro la fine di aprile 2018
- elaborazione definitiva delle tavole della seconda fase entro la fine di maggio 2018
- esposizione e discussione dei progetti entro il mese di luglio.
Le date indicate vanno assolutamente rispettate. In particolare non è ammesso lo svolgimento della seconda fase del laboratorio senza aver concluso in modo positivo la fase 1 e la ricerca nei termini sopra indicati.
La prova finale consiste nella illustrazione discussione del materiale prodotto, sia individualmente che in gruppo, durante il laboratorio.
Nella valutazione finale di ogni studente viene tenuto conto anche del contributo fornito durante lo svolgimento del laboratorio (presentazioni di lavori, partecipazione alle discussioni, ecc.) e della conoscenza dimostrata dei principali temi trattati e del materiale bibliografico di base.
Bibliografia di base a carattere generale
Rogers R., Gumuchdjian P., Città per un piccolo pianeta, edizioni Kappa, Roma,1997
Frey H., Designing the City:Toward a More Sustainable Urban Form, Taylor e Francis, 1999
Secchi B., Prima lezione di urbanistica, Roma-Bari, 2000; Giorgieri P. e Ventura P.(a cura di), Strada strade, Firenze, 2007;
Carmona M., Heath T., Oc T., Tiesdell S., Public Places - Urban Spaces, Burlington, USA (2° ed.) 2010; Suzuki H., Dastur A., Moffatt S., Yabuki N., Maruyama H, Eco2 Cities, Waschington,DC,USA, 2010;
Giorgieri P., Struttura e forma urbana per la smart city, in (a cura di) Alberti F., Brugellis P., Parolotto F., Città pensanti. Creatività, Mobilità, Qualità urbana, Macerata, 2014 pp.50-68
Bibliografia di base su Firenze:
Fanelli, G. Firenze, Architettura e città, Firenze, 1973;
Giorgieri P. (a cura di), Firenze il progetto urbanistico. Scritti e contributi 1975-2010, Firenze, 2010
Programma del corso - Parte C
I TEMI DEL CORSO
Il Laboratorio introduce alla progettazione urbanistica attraverso gli elementi fondamentali della disciplina come la lettura critica della città e del territorio alle diverse scale, la conoscenza di teorie ed esperienze di progettazione urbana e pianificazione territoriale, la comprensione degli strumenti urbanistici in uso e i riferimenti normativi e legislativi.
Il laboratorio guarda alle città, come attori importanti dello sviluppo socio-economico territoriale, al centro di trasformazioni epocali come diffusione insediativa, immigrazione, formazione di estesi processi di regionalizzazione urbana, urbanizzazione planetaria, che richiedono nuovi mix di mercato e solidarietà, di offerta di servizi e produzione di saperi, di ricognizione delle domande sociali, di sintesi decisionale democratica, ma sopratutto un rinnovamento degli strumenti di governo delle trasformazioni territoriali, delle tecniche urbanistiche, delle scale di progettazione e design del territorio, degli approcci culturali verso una nuova dimensione ecologica, sostenibile, sociale, economica e digitale.
Il laboratorio si pone dunque l'obiettivo di fornire i primi elementi culturali e tecnici per affrontare la complessità del cambiamento a partire dall'esplorazione del rapporto tra progetto urbano e governo del territorio, tra dimensione creativa e dimensione tecnica del progetto urbanistico, tra visioni e scenari di trasformazione della città e del territorio e il complesso sistema di regole, strumenti e decisioni che presiedono alla realizzazione dei progetti di breve e di lungo periodo.
Le attività svolte nel laboratorio sono quindi finalizzate a costruire familiarità con l'insieme dei dispositivi dell'urbanistica intesi come opportunità strategica per orientare la creatività progettuale e quindi creare le condizioni (tecniche, giuridiche, politiche) per la trasformazione delle idee e dei progetti in luoghi dell'abitare.
Il corso si pone in particolare i seguenti obiettivi:
- sviluppare le capacità di lettura critica della città e del territorio alle diverse scale;
- conoscere i principali strumenti urbanistici in uso, i relativi riferimenti normativi e legislativi, e avvicinarsi a comprendere la natura interattiva e processuale del progetto urbanistico;
- conoscere le dinamiche di trasformazione che hanno interessato negli ultimi decenni il territorio europeo, con riferimento sia al ruolo del progetto urbano in alcune città, sia ai temi della diffusione insediativa;
- avvicinarsi ad alcuni temi particolarmente significativi nel contesto della città contemporanea e dei suoi cambiamenti recenti, in particolar modo attraverso lo studio di progetti e piani;
- sviluppare l’attitudine progettuale cimentandosi con l’individuazione di strategie trasformative e/o con la definizione materiale di un insediamento (ambito territoriale, quartiere, parte di città, piccolo centro, sistema di spazi aperti, infrastrutture, ecc.).
ORGANIZAZIONE DEL CORSO
A. Moduli formativi
Modulo (1): cultura dell’urbanistica dell’urbanistica
• Approcci e protagonisti della cultura urbanistica italiana a cavallo tra due secoli (1950-2015)
• Le radici dell’urbanistica e della pianificazione del novecento (contributi, protagonisti, piani)
Modulo (2): Journey across Europe
• “Urbanism” e capitali europee
• lettura comparativa di alcune esperienze urbanistiche europee
Modulo (3): i dispositivi dell’urbanistica
• codici urbani applicati
• perequazione e dimensionamento
• piani e progetti
• regole vs. piani
Modulo (4): Excursus sulla pianificazione in Toscana nell’ultimo ventennio ’95-2005 + 2016
• Un piano in pratica: come affrontare le sfide del dimensionamento, le scelte strategiche ecc.
• La rigenerazione urbana
Modulo (5): le sfide della nuova urbanistica
• ambiente e urbanistica (acqua, climate change ecc.)
• urbanizzazione regionale e scale di progetto e design
• suolo e urbanistica (consumo di suolo, leggi ecc.)
• mobilità e urbanistica
• metabolismo urbano (re-cycle Italy)
Modulo (6): dal progetto urbano al progetto urbanistico
• il progetto urbano come risposta al cambiamento (coerenza strategica)
• le condizioni tecniche per la realizzazione del progetto (coerenza tecnica)
B. Il contesto di studio
• L’ambito di esercitazione sarà la Città Metropolitana Fiorentina
• Il tema specifico sarà "LA CITTA E IL FIUME"
• Gli studenti proporranno e svilupperanno progetti urbanistici di rigenerazione della città a partire dal fiume e dalle relazioni morfologiche, sociali e ed economiche tra fiume e città
• Gli studenti definiranno il proprio tema di progetto con riferimento alle implicazioni spaziali, sociali ed economiche delle trasformazioni proposte con riferimento alle sfide dell'urbanistica contemporanea.
• Gli studenti verificheranno le coerenze dei progetti proposti con gli strumenti urbanistici vigenti alle diverse scale (piani strutturali, regolamenti urbanistici, piano paesaggistico regionale) e provvederanno a disegnare le linee guida dei progetti individuando (ambiti, funzioni, elementi ordinatori dei progetti, dimensioni etc.).
• Il prodotto finale sarà l’esito del lavoro congiunto di tutti i gruppi e consisterà nel mosaico dei progetti urbanistici (rappresentati in forme di schemi direttori, masterplans e progetti urbani) relativi al rapporto tra Fiume Arno e città di Firenze. L'insieme dei progetti concorrerà a comporre una proposta unitaria di intervento del piano strutturale metropolitano di Firenze.
C. La metodologia di lavoro (didattica e apprendimento)
Il corso alternerà momenti di lezione frontale a momenti seminariali e laboratoriali.
Il metodo didattico privilegerà l’approccio del peer-to-peer learning (apprendimento tra pari), ovvero una strategia educativa volta ad attivare un processo spontaneo di passaggio di conoscenze, di emozioni e di esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status.
Ogni momento formativo includerà quindi una parte dedicata alla comunicazione e condivisione dei contenuti; una parte di scambio e condivisione di conoscenze tra gli studenti (peer-to-peer); una parte di lavoro laboratoriale svolto anche con il supporto del docente.
Gli studenti lavoreranno in gruppo (2-4 componenti).
D. I criteri di valutazione
- Esercitazione (40%)
- Interazione in aula (30%)
- Lavoro sulla letteratura (30%)
RIFERIENTI BIBLIOGRAFICI
LETTURE OBBLIGATORIE PER TUTTI
• Lanzani A. (2015), “Città territorio urbanistica tra crisi e contrazione. Muovere da quel che c'è, ipotizzando radicali”, Franco Angeli, Milano.
LETTURE OBBLIGATORIE PER TUTTI (UNO A SCELTA TRA I SEGUENTI)
• Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L. (2013), Governo del territorio e pianificazione spaziale, Utet (un capitolo a scelta della PARTE QUARTA)
• Brenner N. (2016), Stato, spazio, urbanizzazione, Guerini, Milano (UN CAPITOLO A SCELTA)
• Magnaghi A. (2010), Progetto locale, Bollati Boringhieri, Torino Milano (UN CAPITOLO A SCELTA)
• Dematteis G. (2011 – a cura di), Le grandi città italiane. Società e territori da ricomporre, Marsilio, Venezia (un CAPITOLO a scelta tra i seguenti 1,2,6,9,10,11).
BIBLIOGRAFIA GENERALE
• Di Biagi P. (2002 - a cura di), I classici dell’urbanistica moderna, Donzelli, Roma.
• Gabellini P. (2010), Fare Urbanistica, Carocci, Roma.
• Fini G. (2016), Bernardo Sechi. Il futuro si costruisce giorno per giorno. Riflessioni su spazio, società e progetto, Donzelli.
• Magnaghi A. ( cura di, 2014), La regola e il progetto. Un approccio bioregionalista alla pianificazione territoriale, Firenze University Press, Firenze.
• Mazza L. (2015), Spazio e Cittadinanza. Politica e governo del territorio, Donzelli, Roma.
• Paba G. (2010), Corpi urbani, differenze, interazioni e politiche, Franco Angeli.
• Pileri P. (2015), Che cosa c’è sotto. Il suolo, i suoi segreti, le ragioni per difenderlo, altreconomia Edizioni,
• Secchi B. (2007), Prima lezione di urbanistica, Laterza, Bari, Roma.
• Secchi B. (2013), La città dei ricchi e la città dei Poveri, Laterza, Bari, Roma.
• Enciclopedia Treccani, L’Italia e le sue regioni, Vol II, Della grande trasformazione del paesaggio, di Arturo Lanzani - Matteo Bolocan Goldstein - Federico Zanfi, pp. 291-312.
• Secchi B., Viganò P. (2011), La ville poreuse, Metis Presses, Paris.
• Magnaghi A. ( cura di, 2014), La regola e il progetto. Un approccio bioregionalista alla pianificazione territoriale, Firenze University Press, Firenze.
Programma del corso - Parte D
DIDA – Dipartimento di Architettura di Fitrenze
CORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA
Laboratorio di Urbanistica - a.a. 2017/2018
Prof. Iacopo Zetti
1_ Informazioni generali
Il corso corrisponde a 12 CFU: 96 ore di insegnamento in aula più il lavoro di preparazione da sviluppare autonomamente. Si svolge in entrambi i semestri del terzo anno di studio ed ha come sede il plesso didattico di Santa Verdiana. Le lezioni si svolgono secondo il calendario che verrà comunicato attraverso il sito web della scuola di architettura. In alcune date che verranno indicate successivamente i diversi laboratori organizzeranno seminari e conferenze congiunte. Le interruzioni e le sessioni di esame sono consultabili sul calendario didattico della scuola di architettura reperibile presso: http://www.architettura.unifi.it/vp-152-calendario-didattico-e-orario.html
La frequenza al laboratorio è obbligatoria e per sostenere l’esame è indispensabile partecipare ad un minimo del 75% delle lezioni. Trattandosi di un corso applicativo e per il quale sarà indispensabile la condivisione di parte del lavoro di analisi e di progetto fra tutti i partecipanti, la frequenza sarà accertata durante tutto l’anno.
Per contattare l'insegnante: iacopo.zetti@unifi.it
Sede dell'insegnante: Sezione di urbanistica e pianificazione del territorio, via Micheli, 2 Firenze
2_ Contenuti del corso
Il laboratorio rappresenta il momento centrale degli studi relativi all’urbanistica ed alla pianificazione ed è pertanto il momento di sintesi degli insegnamenti di analisi e progettazione precedentemente affrontati.
Saranno prevalentemente sviluppate tematiche relative alla trasformazione della città e degli insediamenti alla luce della contemporaneità e la relazione fra gli attuali modelli insediativi e l’evoluzione storica dei nostri territori. In questo quadro generale verranno analizzati i processi di crescita e trasformazione dei tessuti tradizionali, concentrandosi in aree di espansione recente e di margine rispetto ai centri urbani maggiori storicamente consolidati. In particolare verrà affrontata analisi e progettazione di quelli che qui definiamo spazi di mezzo. Spazi che, declinati a più scale, sono divenuti una delle componenti caratteristiche e predominanti dell’urbano contemporaneo, essendosi diffusi, in una esplosione quantitativa e qualitativa, negli intrecci fisici, simbolici e politici della complessa trama territoriale. Tali spazi sono significativi sia dal punto di vista dell'ospitalità di nuove comunità, sia per le loro funzioni ecologiche, che per l'opportunità di esperienze produttive innovative, oltre che come luoghi ricreativi per le popolazioni che li vivono. Su tali funzioni ed opportunità si concentreranno varie fasi del laboratorio.
Frutto spesso di difetti o dimenticanze nelle strategie della pianificazione urbanistica si presentano con caratteri di mancata integrazione con i tessuti urbani esistenti e scarsa qualità paesaggistica e formale, ma anche con alte potenzialità se inseriti in strategie di riqualificazione. La fase progettuale del laboratorio ha l’obbiettivo di individuare tali strategie e di definirne gli esiti spaziali attraverso linee guida di progetto.
2_ Testi di riferimento
Due testi sono comuni a tutti gli studenti:
A. Magnaghi, Il progetto locale. Verso la coscienza di luogo, Bollati Boringhieri, Torino 2010.
A. Lanzani, Città territorio urbanistica tra crisi e contrazione. Muovere da quel che c'è, ipotizzando radicali modificazioni, Franco Angeli, Milano 2015
Nel corso delle lezioni verranno indicati testi specifici per approfondire i temi trattati.
Ogni studente avrà in oltre un testo letterario (ma connesso al tema del laboratorio) individuale da leggere ed un testo più specificamente disciplinare uguale per i membri di ogni gruppo di lavoro. Su tali testi gli studenti organizzeranno delle brevi presentazioni durante il corso e tali presentazioni saranno materia di valutazione per l’esito finale.
3_ Obiettivi formativi
Il tema scelto come centro del lavoro del laboratorio costituisce un’occasione per perseguire alcuni obbiettivi didattici legati allo studio della pianificazione della città e del territorio, oltre che un’occasione di ricerca su un contesto ed un tema centrali nel dibattito attuale.
Lavorando su due assi principali che riconoscono il disarticolarsi/ri-articolarsi dei territori da un punto di vista ecologico e rispetto alla nozione di bene pubblico, il laboratorio intende porre al centro della propria attenzione il modo in cui la pianificazione urbanistica viene messa in tensione per provare a dare risposta al bisogno di nuove descrizioni (quadri interpretativi) e progetti capaci di “ricucire” i territori della contemporaneità.
L’obbiettivo didattico è quello di fornire strumenti interpretativi rispetto a contesti problematici di trasformazione dei modelli insediativi e di lettura di nuove esigenze ambientali, sociali, culturali che si concretizzano nei luoghi di margine (margine inteso non semplicemente in senso geometrico) e che negli spazi interclusi e in disuso possono trovare un esito di progetto spaziale. Nella seconda parte del corso l’obbiettivo traslerà verso l’ideazione di soluzioni progettuali e di linee guida per la progettazione urbanistica, capaci di restituire centralità nella fruibilità e qualità dell'ambiente di vita per le aree interessate dal progetto del laboratorio.
Obbiettivi specifici sono:
- definizione di un framework analitico capace di cogliere le peculiarità dei territori di margine e degli spazi di mezzo, classificandoli secondo le loro caratteristiche;
- definizione di un modello di valutazione dei servizi e delle potenzialità che essi forniscono;
- formulazione di proposte in termini di urbanistici e di progettazione dello spazio pubblico capaci di inserirsi negli strumenti ordinari di pianificazione nei termini di linee guida.
4_ Prerequisiti
Prerequisito essenziale è aver compreso metodi e tecniche dell’analisi urbana e territoriale e avere dimestichezza con dati e informazioni relative al territorio (cartografia informatizzata e database geografici relativi al territorio toscano).
Una base metodologica e pratica nell'uso di sistemi informativi territoriali (generalmente acquisita nei corsi di analisi del territorio e degli insediamenti) è necessaria per affrontare l'esercitazione materia di esame.
5_ Metodi didattici
Il corso sarà organizzato attraverso una serie di lezioni frontali che introdurranno i concetti fondamentali rispetto ai temi oggetto del laboratorio. Le lezioni si articoleranno secondo due ambiti generali:
- uno relativo a riferimenti culturali e disciplinari utili per un approccio critico all’urbanistica ed alla pianificazione;
- uno legato direttamente alla metodologia del lavoro pratico oggetto del laboratorio ed alle caratteristiche e peculiarità dell’area oggetto del lavoro di analisi e progetto.
Contemporaneamente, mediante lavoro in aula e lavoro di gruppo, sarà svolta una esercitazione pratica che verrà sviluppata autonomamente dagli studenti (in gruppi di tre). Questa verterà in una prima fase di analisi su un’unica area comune per tutto il laboratorio in modo da favorire la condivisione delle esperienze dei vari gruppi. In una seconda fase sempre analitica, ma più di dettaglio, su aree diverse per ogni gruppo. Mentre la fase di progetto prevederà un elaborato complessivo di area vasta, uguale per modalità ed estensione del territori considerato per i vari gruppi. Elaborati progettuali di dettaglio diversificati per area e gruppo a scala di maggior dettaglio. Le modalità per la redazione di tali materiali verranno illustrate dettagliatamente durante le lezioni. Il lavoro svolto sarà periodicamente verificato prevalentemente mediante discussione collettiva dei risultati raggiunti.
L'apprendimento sarà completato da alcuni testi, suddivisi in una bibliografia comune a tutti da studiare singolarmente (vedi punto 2), in testi consigliati durante le lezioni.
Ad ogni studente verrà richiesta la lettura di un testo individuale (a carattere letterario) ed ad ogni gruppo la lettura di un testo di rilevanza teorica per il lavoro del laboratorio (comunque da studiare per tutti i componenti del gruppo). Entrambi saranno oggetto di una rapida presentazione da parte di ogni studente (singolarmente la prima, in gruppo la seconda) a tutto il laboratorio nel corso dell’anno e tale presentazione verrà considerata come una precondizione per l’esame finale e come elemento di valutazione.
6_ Altre informazioni
I materiali cartografici ed i dati per lo svolgimento delle esercitazioni verranno forniti durante il corso dal docente, qualora si rendessero necessari dati non reperibili pubblicamente. L’esercitazione d’esame è però concepita in maniera tale da poter essere svolta utilizzando materiali cartografici e dati disponibili gratuitamente on-line su siti istituzionali di amministrazioni ed enti pubblici. Prevalentemente open-data della Regione Toscana (http://dati.toscana.it/)
Le risorse software necessarie per lo svolgimento dell'esercitazione sono tutte open source e disponibili liberamente on-line e non richiedono licenze a pagamento.
7_ Modalità di verifica dell'apprendimento
Il corso prevede un esame finale che si articolerà intorno alla presentazione dell'esercitazione svolta ed alla discussione dei risultati (in gruppo). Come scritto precedentemente la presentazione dei testi letti individualmente e come gruppo, che avverrà durante l’anno in date che saranno comunicate con anticipo, sarà materia di valutazione.
Per accedere all'esame occorrerà aver svolto durante l’anno le presentazioni sopra descritte e verificato preventivamente con il docente che gli elaborati materia di esame siano stati interamente realizzati seguendo le indicazioni date durante l’anno. Si ricorda che il superamento della soglia di presenze del 75% è condizione necessaria per accedere all’esame finale.
Nella valutazione finale il lavoro collettivo riveste il peso maggiore, ma sarà effettuata anche una valutazione singola rispetto allo studio dei testi indicati (sia i testi comuni a tutto il laboratorio che i testi diversificati).
Programma del corso - Parte E
Premessa
“L'urbanistica ha forti e precise responsabilità nell'aggravarsi delle disuguaglianze. Siamo di fronte ad una nuova questione urbana che è causa non secondaria della crisi che oggi attraversano le principali economie del paese”
Così esordiva Bernardo Secchi già dalla copertina del suo ultimo libro “La città dei ricchi e la città dei poveri” pubblicato nel 2013 nella collana “anticorpi”dell'editore Laterza.
A seguito dei suoi approfonditi studi svolti per il progetto la Grande Parigi, l'eminente urbanista ha chiaramente denunciato il grave stato dei sistemi urbani sia europei che mondiali individuando puntualmente nel forte aumento della disparità sociale, un preoccupante quanto grave campanello d'allarme. Le sue parole oggi, dopo i gravissimi fatti di Parigi e dei molti altri attentati di matrice islamica avvenuti in Europa, perpetrati da cittadini europei cresciuti nei quartieri ghetto-enclave delle periferie, paiono assai più veritiere e ci richiamano ad un senso di responsabilità.
La “città Isotropica” (ovvero una città con uguale livello di servizi e di opportunità in ogni sua parte) che Secchi ci propone come possibile rimedio, anche se può sembrare un'utopia, è un invito a rileggere e riorganizzare i “materiali di progetto” in relazione alle nuove sfide progettuali a cui dovranno far fronte architetti ed urbanisti nell'immediato futuro.
Finalità del corso
Il Laboratorio si propone di fornire strumenti teorici e pratici per l'analisi critica del fenomeno urbano e delle componenti del suo sistema, al fine di comprenderne i fenomeni di trasformazione in atto.
Lo studente verrà introdotto alla sfera attuativa dei piani ricevendo una formazione culturale e professionale finalizzata alla progettazione urbanistica di dettaglio e delle sue metodologie nei due fondamentali aspetti:
Tecniche e strumenti di analisi;
Progettazione e rappresentazione.
Gli argomenti centrali della trattazione, se non che la prova finale, riguarderanno il progetto di riqualificazione fisica della città, secondo i più recenti ed idonei principi della Rigenerazione Urbana e dello sviluppo sostenibile.
Gli argomenti del corso sono sviluppati tramite:
- lezioni frontali introduttive dei vari argomenti del corso
- esercitazioni in aula relative ai contenuti delle lezioni
- esercitazioni monografiche
- lezioni di approfondimento
- discussione pubblica dei lavori monografici presentati dagli studenti
- revisioni e coordinamento della loro applicazione progettuale.
- seminari tematici svolti da docenti universitari anche di altri atenei e professionisti esterni
Contenuti del corso e metodologia didattica:
Elementi strutturanti del progetto urbano, siano essi di matrice ambientale che di matrice insediativa all'interno di un rinnovato connubio tra piano e progetto.
A partire dal rilevante bagaglio che la disciplina urbanistica ha costruito.
Le lezioni sono sviluppate attraverso approfondimenti teorici e metodologici e sono illustrate con riferimenti progettuali relativi ad esperienze della cultura urbanistica europea, moderna e contemporanea.
La sequenza degli argomenti prevede tre tematiche principali, articolate al loro interno in vari argomenti, che si alterneranno al fine di fornire le conoscenze necessarie a svolgere le attività di esercitazione in aula e di avviare lo studente al lavoro d'esame.
Idee, questioni, principi insediativi e materiali urbani costituiscono il centro della riflessione teorica in stretta connessione con l'attività progettuale.
1- La città e la disciplina Urbanistica.
Lessico disciplinare di base.
Rappresentazioni e linguaggi.
Si ripercorreranno le fasi salienti dello sviluppo del fenomeno urbano con l'obbiettivo di comprendere meglio i caratteri della città contemporanea e le sue modalità di trasformazione.
Particolare attenzione verrà posta sui tre principali stadi di sviluppo: urbanizzazione intorno al nucleo (attinente alla città industriale); suburbanizzazione (creazione dell’hinterland urbano e delle conurbazioni); disurbanizzazione (formazione dello sprawl, con delocalizzazione dei servizi ed attività terziarie, città policentrica, regioni urbane, consumo di suolo).
Affermazione del nuovo principio etico dello ”Sviluppo Sostenibile” e ricadute dirette ed indirette sulla città; sviluppo dei principi della Rigenerazione Urbana.
2-La strumentazione urbanistica
Legge urbanistica nazionale e regionale.
Gli strumenti di pianificazione urbanistica nella LUR Toscana.
Piano strutturale e Regolamento Urbanistico di Firenze.
Metodi, contenuti e norme tecniche di attuazione della strumentazione urbanistica fiorentina.
La qualità del piano: dimensionamento, standard ed indici urbanistici.
3-La progettazione urbanistica
I principali „Materiali” del Progetto Urbano: spazi verdi, della mobilità, dei servizi, degli insediamenti residenziali, delle attività produttive; morfologie, misure. Ogni componente sarà analizzata a partire da alcuni riferimenti storici ed esempi contemporanei al fine di metterne in luce regole progettuali, dimensioni, localizzazioni, usi e significati.
Metodologie ed analisi del tessuto urbano, propedeutiche all'azione di progetto; studio del sito, tematizzazioni.
Principi e metodologie della Rigenerazione Urbana, Ecologia Urbana e dello sviluppo sostenibile.
Operazioni e regole generali del progetto urbanistico. il disegno dell’impianto, la struttura urbana.
Visual design: lettura del percorso compositivo del disegno urbano.
Introduzione ai sistemi informativi territoriali (GIS).
Verifica Intermedia
Alla fine del primo semestre si effettuerà una verifica propedeutica allo svolgimento dell'esame finale.
Gli studenti dovranno consegnare una breve ricerca monografica su un progetto di Rigenerazione Urbana, precedentemente concordato con il docente.
Dovranno essere presentati:
1. Le esercitazioni in aula svolte nel semestre
2. una relazione d'analisi corredata da un giudizio critico secondo specifici indicatori sul tema concordato;
3. una presentazione in pawer point
Ogni lavoro verrà proiettato in aula ed utilizzato come caso studio in una discussione collettiva tesa ad arricchire il bagaglio culturale e conoscitivo dell'intera classe, utile all'esperienza progettuale che si svolgerà nel secondo semestre.
Prova Finale
La prova finale verterà sulla realizzazione di un progetto in una delle „aree di trasformazione” individuate dal Regolamento Urbanistico di Firenze scelta fra quelle selezionate. Il progetto avrà il la scala di un Piano Attuativo e seguirà in parte le previsioni specificate dal Comune, variate in funzione del bilanciamento del carico di lavoro per i vari gruppi. Il progetto dovrà essere redatto secondo i principi della Rigenerazione Urbana e dovrà prevedere una riorganizzazione del sistema degli spazi pubblici con particolare attenzione all'infrastruttura verde urbana dell'area analizzata. Durante l'esame verrà altresì verificata la conoscenza degli argomenti trattati durante il corso.
L'esame costituirà un momento di confronto, il più possibile pubblico, anche di autovalutazione critica, sui progetti presentati dagli studenti.