Il programma prevede lezioni volte a illustrare categorie d’intervento, casi studio e metodi di lavoro propri del progetto di spazio aperto e del paesaggio urbano, con particolare riguardo alla scala intermedia e alla configurazione di sistemi articolati e interconnessi di differenti tipologie di spazi aperti pubblici.
M. Corrado, A. Lambertini (a cura di), Atlante delle Nature Urbane, Editrice Compositori, Bologna 2011.
A. Lambertini, Urban Beauty. Luoghi prossimi e pratiche di resistenza estetica, Editrice Compositori, Bologna 2013.
Obiettivi Formativi
Attraverso un programma mirato di lezioni e la sperimentazione di un’esercitazione progettuale, il laboratorio intende rafforzare le necessarie capacità analitiche, critiche e creative richieste a un paesaggista per:
“- descrivere, analizzare e valutare un paesaggio esistente;
- stabilire criteri di trasformazione e obiettivi di qualità paesaggistica;
- immaginare assetti alternativi di come un paesaggio potrebbe essere modificato e valutare come potrebbero essere
conseguiti gli obiettivi di qualità;
- scegliere una possibile soluzione e elaborare un progetto di riconfigurazione.”
Metodi Didattici
Le attività didattiche saranno articolate in lezioni in aula, seminari tematici tenuti da paesaggisti di livello internazionale (organizzati nell’ambito del programma OPEN SESSION ON LANDSCAPE 2017), prove ex tempore, sopraluoghi e revisioni volte a supportare l’esercitazione progettuale proposta agli studenti. Le Conferenze OPEN costituiscono parte integrante del programma didattico; per ciascuna di essa, gli allievi dovranno consegnare un “paper” che interpreta e descrive gli aspetti significativi presentati da ciascun relatore. La presenza alle Conferenze OPEN è obbligatoria e, insieme alla valutazione dei papers, costituisce materia di valutazione per l’esame finale.
Altre Informazioni
Il laboratorio, si struttura in due moduli didattici e in una esercitazione progettuale proponendosi di fornire agli studenti strumenti tecnici e culturali per affrontare la progettazione di un sistema articolato di spazi aperti alla scala territoriale e urbana, applicando metodi, principi e temi propri dell’Architettura del Paesaggio.
L’Architettura del paesaggio, disciplina che si occupa della trasformazione consapevole degli spazi aperti e che lavora con le dinamiche del vivente, fonda la cultura del progetto sui temi della crescita, del movimento, della narrazione, della costruzione di relazioni tra entità diverse, nello spazio e nel tempo, in estensione e in profondità.
Per il paesaggista informato gli spazi aperti costituiscono a tutte le possibili scale di lettura e d’interpretazione (geografiche, topografiche, storiche, temporali.) risorse primarie fondamentali, hanno sempre un ruolo (potenziale o reale) positivo e promettente, vanno letti in termini dialettici, come entità dialoganti con il pieno del costruito e con gli altri vuoti.
A qualsiasi scala e a qualunque livello d’intervento agisca, un progetto di paesaggio esige l’applicazione di un metodo, la messa a punto di una sequenza di fasi volte a descrivere azioni e tempi di un processo di trasformazione e si propone come obiettivo principale la creazione di un sistema di connessioni (spaziali, semantiche, ecologiche, percettive.). Compito del progetto di paesaggio è definire o ricomporre un tessuto connettivo, una trama, un’intelaiatura, attraverso l’interpretazione delle diverse classi di ruolo, delle caratteristiche e delle vocazioni delle specie di spazi aperti. Dalle strategie di piano, al disegno di sistemi o di singoli luoghi, il progetto di paesaggio è progetto di relazioni.
Modalità di verifica apprendimento
Esame finale di valutazione della esercitazione progettuale sviluppata durante il laboratorio e verifiche work in progress.
Programma del corso
Modalità di svolgimento dell’Esercitazione progettuale
Costituisce obiettivo formativo specifico del laboratorio la sperimentazione di un’esercitazione progettuale di carattere multiscalare, applicata alla riconfigurazione/riorganizzazione funzionale della porzione di paesaggio urbano fiorentino compresa tra Ponte alle Grazie e Rovezzano. L’esercitazione sarà condotta rispetto a tre fasi operative, corrispondenti ad altrettante sequenze di un percorso di progettazione paesaggistica: da una prima fase di carattere conoscitivo/valutativo di un sistema territoriale urbano (analisi/diagnosi a scala di paesaggio comunale) alla fase successiva di elaborazione di un masterplan per un sistema integrato di spazi aperti (sintesi interpretativa e definizione di una visione strategica progettuale alla scala intermedia) fino alla redazione di un progetto di uno spazio aperto pubblico (scala del luogo).
Gli studenti, in gruppi composti da 3 persone al massimo (possibilmente di diversa formazione e diversa provenienza geografica), seguiranno un seguente percorso di lavoro organizzato in tre fasi principali:
Prima Fase (27 febbraio/27 marzo) Conoscere un territorio urbano / interpretare paesaggio.
Comprende:
- l’acquisizione dei materiali, della cartografia e degli elementi conoscitivi compresi quelli forniti dai docenti in forma di dossier;
- i primi sopraluoghi ( condotti sia insieme dai docenti che in autonomia dagli studenti );
- l’elaborazione da parte dei gruppi di lavoro di una carta di inquadramento di sintesi di scala territoriale comunale, mirata ad evidenziare il sistema degli spazi aperti e del paesaggio urbano fiorentino in riferimento all’Arno. La carta sarà redatta sulla base delle indicazioni forniti dai docenti.
- redazione di un album di lavoro in formato A3., con foto, schizzi, schemi.
Seconda Fase (27 marzo/2 maggio) Valutare un sistema di spazi parti / Fare un masterplan.
Comprende:
- l’elaborazione di un masterplan urbano per il sistema degli spazi aperti compresi lungo il tratto fluviale scelto come oggetto dell’applicazione progettuale del laboratorio. Il masterplan conterrà linee guida per la riconfigurazione e la gestione del sistema complessivo degli spazi aperti, riferimenti ai diversi gradienti di trasformabilità degli spazi pubblici, descrizione di criticità e potenzialità, individuazione di categorie progettuali e di materiali del progetto urbano. I contenuti del masterplan saranno elaborati sia in riferimento a un’ipotesi di riordino funzionale/figurativo del sistema complessivo degli spazi aperti, sia in rapporto alla lettura puntuale di nodi urbani/spazi pubblici particolarmente significativi.
(2 tavole A1 in scala 1/2000)
- redazione di un album A3 con foto, schizzi, schemi.
Terza Fase (2 maggio/6 giugno) Reinventare un luogo / Elaborare un progetto di spazio aperto.
Riguarda l’elaborazione di una proposta di riconfigurazione/trasformazione di uno spazio aperto pubblico o di un sistema (continuo o a rete) di micro-spazi urbani (in ogni caso si tratterà di ambiti scelti con i docenti all’interno dell’area urbana dell’esercitazione).
Dovranno essere redatte:
- 2 tavole in formato A1 contenenti:
- planimetrie e sezioni (in scala 1/500, 1/200);
- foto simulazioni, schizzi e/o rendering;
- schemi di piantagione, abaco dei materiali, schemi distributivi.
Il progetto dovrà contenere indicazioni su: struttura spaziale e funzionale, margini, accessi e percorsi, sistema della vegetazione, sistema delle pavimentazioni e delle superfici, sistema dell’acqua, sistema degli arredi e dell’illuminazione.
- Album A3 con: concept, breve relazione descrittiva con precisati criteri e obiettivi progettuali; riferimenti progettuali.
Indicazioni più specifiche sulle esercitazioni saranno fornite durante le lezioni.
Per l’elaborazione delle esercitazioni e della proposta progettuale finale, gli studenti sono tenuti a seguire fase per fase il percorso fissato attraverso le attività del laboratorio.