Per gradi ed esercitazioni mirate il Laboratorio di Progettazione dell’Architettura 1 educa gli allievi alla presa di coscienza del mondo delle forme che ci circonda.
L’Architettura si occupa dell’unità tecnica ed estetica di ogni fatto costruito, di ogni spazio pubblico, di ogni paesaggio. Comporre è indagare principi di insediamento, definire relazioni, stabilire gerarchie e pesi, governare le masse.
Contenuto del corso - Cognomi C-E
Alcuni contenuti del corso: Il Grand Tour; L’opera di Giuseppe Poggi a Firenze; Modernità e tradizione: Adolf Loos; Le Corbusier e il viaggio in Italia; L’architettura della città: Aldo Rossi, opere e contributi critici; La via italiana dell’architettura: Ignazio Gardella, Franco Albini, Giuseppe Terragni, Giovanni Michelucci; La fotografia del paesaggio: Luigi Ghirri.
Contenuto del corso - Cognomi F-L
Avendo a riferimento la cultura architettonica italiana, il corso affronta la composizione come ricerca di equilibrio tra “ingegno” e “giudizio”, legame tra presente e passato, dialogo tra innovazione e tradizione.
L'insegnamento è suddiviso in una parte di lezioni teoriche e una parte di insegnamento pratico sul progetto di architettura.
A ricongiungere le due parti sono programmate alcune esercitazioni utili per trasmettere un metodo di analisi da applicare al progetto.
Contenuto del corso - Cognomi M-Q
La convinzione che il compito essenziale della ricerca architettonica sia quello di trovare un linguaggio che esprima una densità di significati, assumendo come riferimento l’uomo e i suoi luoghi sostanziati dalla storia, indirizza gli studenti verso un linguaggio architettonico che si misuri con i processi di lunga durata. Le ‘misure dello spazio’ e gli ‘avvenimenti del passato’ sono il presupposto per fondare una consapevolezza del progetto.
R. BARTHES, La camera chiara: nota sulla fotografia, Einaudi, Torino 2003
W. BENJAMIN, Aura e Choc. Saggi sulla teoria dei media, Einaudi, Torino 2013
W. BLASER, Mies Van der Rohe, Continuing the Chicago School of Architecture, Birkäuser Verlag, Basel–Boston–Stuttgart 1981
I. CALVINO, Perché leggere i classici, Oscar Mondadori, Milano 1995
F. COLLOTTI, a cura di, La prova di Salzburg, CittàStudi, Milano 1993
F. COLLOTTI, Il progetto come viaggio e trasposizione – Karl Friedrich Schinkel, architetture e paesaggi in Firenze Architettura n.1/2004
F. COLLOTTI, Karl Friedrich Schinkel in Una casa è una casa – scritti sul pensiero e sull’opera di Giorgio Grassi (a cura di Silvia Malcovati), FrancoAngeli 2011
F. COLLOTTI, Form und Bild Italiens im Werk Karl Friedrich Schinkels – Forme e figure trasmigrate dall’Italia nel lavoro di Karl Friedrich Schinkel, Fachhochschule Potsdam, Potsdam 2014
F. COLLOTTI, G.PIRAZ, A.VOLPE, Architetture 1. 2. 3. Manuale dei laboratori di progettazione del triennio, Academia Universa Press, Città di Castello 2009
H. FOCILLON, Vita delle Forme, Giulio Einaudi Editore, Torino 1972
H. FOCILLON, Elogio della mano. Scritti e disegni, Castelvecchi, Roma 2014
L. GHIRRI, Paesaggio italiano, Electa, Milano 1989
G. GRASSI, Architettura come mestiere e altri scritti, Franco Angeli, Milano 1981
G. GRASSI, Leon Battista Alberti e l’architettura romana, Franco Angeli, Milano 2007
G. GRASSI, Una vita da architetto, Franco Angeli, Milano 2008
L. HILBERSEIMER, Mies van der Rohe, ed.it. a cura di A. Monestiroli, CLUP, Milano 1984
L. HILBERSEIMER, Großstadtarchitektur, Julius Hoffmann Verlag, Stuggart, 1927; ed. it. L. HILBERSEIMER, Groszstadt Architektur, a cura di G. Polesello, CLEAN, Napoli, 1998
C. MARTÌ ARÌS, Silenzi eloquenti – Borges, Mies van der Rohe, Ozu, Rothko, Oteiza, a cura di S. Pierini, C. Marinotti Editore, Milano 2002
G. PIRAZZOLI, F. COLLOTTI, Da zero a tre dimensioni / From zero to three dimensions, a cura di L. Ariani e C. Bini, Biblioteca del Cenide, Reggio Calabria 2007
E. N. ROGERS, Esperienza dell’Architettura, Giulio Einaudi Editore, Torino 1958.
P. RUMIZ, La leggenda dei monti naviganti, Feltrinelli, Milano 2006
K. F. SCHINKEL, Viaggio in Sicilia, a cura di M. Cometa, Sicania, Messina 1990
P. SCHMITTHENNER, Gebaute Form Variationen über ein Thema, a cura di E. Schmitthenner, Stuggart, 1984; ed. it. P. SCHMITTHENNER, La forma costruita. Variazioni su un tema, a cura di E. Schmitthenner, Electa, Milano 1988
S. SETTIS, Futuro del “classico”, Einaudi, Torino 2004
C. SITTE, Der Städtebau nach seinen künstlerischen Grundsätzen, Verlag von Karl Graeser & Kie, Wien 1909; ed. it. C. SITTE, L’arte di costruire le città, Jaca Book, Milano 1980
M. YOURCENAR, Memorie di Adriano, Einaudi, Torino 2002
P. ZERMANI, Identità dell’architettura, Voll. I–II, Officina Edizioni, Roma 1995–2002
Agostini E. M., Giuseppe Poggi. La costruzione del paesaggio, Reggio Emilia 2002
Ghirri L., Paesaggio italiano, Milano 1989
Ghirri L., Il profilo delle nuvole, Milano 1989
Ghirri L., Lezioni di fotografia, Macerata 2010
Heidegger M., Soggiorni, Parma 1997
Le Corbusier, Verso una Architettura, Milano 2002
Manganelli G., La favola pitagorica, Milano 2005
Monestiroli A., L’architettura della realtà, Milano 1979
Rilke R. M., Diario fiorentino, Milano 1990
Rossi A., L’architettura della città, Milano 1995
Rossi A., Autobiografia scientifica, Milano 1999
Summerson J., Il linguaggio classico dell’architettura, Torino 1990
Wharton E., Paesaggi italiani, Milano 1995
Teoria dell'architettura
Marc Augè, Rovine e macerie, Torino 2004
Mircea Eliade, Il sacro e il profano, Torino, 2001
Giorgio Grassi, I progetti, le opere e gli scritti, Milano 1996
Le Corbusier, Verso un’architettura, Milano 1973
Adolf Loos, Parole nel vuoto, Milano 1972
Rafael Moneo, La solitudine degli edifici, vol. 1, Torino 1999
Rafael Moneo, La solitudine degli edifici, vol. 2, Torino 2004
Ernesto N. Rogers, Esperienza dell’architettura, Torino 1958 (o Milano 1997)
Aldo Rossi, L’architettura della città, Padova 1966
Aldo Rossi, Autobiografia scientifica, Parma 1990
Francesco Venezia, Che cos’è l’architettura, Milano 2011
Paolo Zermani, Identità dell’architettura, vol. 1, Roma 1995
Paolo Zermani, Identità dell’architettura, vol. 2, Roma 2002
Paolo Zermani, Architettura: luogo, tempo, terra, luce, silenzio, Electa, Milano 2015
Architettura a Firenze e in Toscana (per conoscere il contesto architettonico fiorentino)
Riccardo Butini, Giovanni Michelucci. Fotogrammi del museo, Reggio Emilia 2007
Fabio Capanni, Architettura Moderna a Fiesole, Firenze 2003
Giovanni Fanelli, Firenze, Architettura e città, Firenze 1973
Lorenzo Gori Montanelli, Architettura rurale in Toscana, Firenze 1964
Giovanni Klaus Koenig, Architettura in Toscana, 1931-1968, Torino 1968
Caterina Lisini, Francesca Mugnai, Edoardo Detti architetto e urbanista, 1913-1984, Parma 2013
Francesca Mugnai, Realismo e incanto. Edoardo Detti e Carlo Scarpa, Reggio Emilia 2010
Francesca Privitera, Disegnare dialoghi. Esercizio della sezione e progetto nell’opera di Giovanni Michelucci, Pontedera 2008
Yves Renouard, Le città italiane dal X al XIV secolo, Milano 1976
Fabrizio Rossi Prodi, Carattere dell’architettura toscana: il pensiero compositivo nella scuola di Firenze, Roma 2003
Letture specifiche, oltre a quelle in elenco, saranno indicate durante le lezioni.
S. Giedion, Le tre concezioni dello spazio in architettura, 1998
G. Grassi, I progetti, le opere e gli scritti, Milano,1996
L. Khan, Architettura è ed altri scritti, 2002
A. Loos, Parole nel vuoto, 1993
R. Moneo, La solitudine degli edifici e altri scritti, 2004
E. Rogers, Esperienza dell’architettura, 1997
A. Rossi, L’architettura della città, Città Studi Edizioni, 2009
A. Rossi, Autobiografia scientifica, Pratiche Ed. Parma 1990
S. Semerani, Dizionario critico illustrato delle voci più utili all'architetto moderno, 1993
E. Tessenow, Osservazioni elementari sul costruire, 1995
Francesco Venezia, Che cos'è l'architettura, Milano 2011
TESTI DI INTRODUZIONE
-B. Munari, “Da cosa nasce cosa”, Laterza Editore, 2010.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
-A. Rossi, “L’Architettura della Città”, Città Studi Editore, Milano, 1987.
-G. Grassi, “La Costruzione Logica dell’Architettura (1967)” scritti scelti, U. Allemandi e C. Editore, Torino, 1987.
BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA
TEORIA DELL'ARCHITETTURA
-H. Tessenow, “Osservazioni Elementari sul Costruire”, Franco Angeli Editore, Milano, 2008.
-K. Lynch, “L’Immagine della Città”, Marsilio Editore, Padova, 1971.
-R. Moneo, “La Solitudine degli Edifici e Altri Scritti”, vol.1, U. Allemandi e C. Editore, Torino, 1999.
-R. Moneo, “La Solitudine degli Edifici e Altri Scritti”, vol 2, U. Allemandi e C. Editore, Torino, 2004.
-P. Zermani, “Identità dell’Architettura” vol. 1, Officina Editore, Roma, 1995.
-P. Zermani, “Identità dell’Architettura” vol. 2, Officina Editore, Roma, 2002.
-A. Riegl, “Il Culto Moderno dei Monumenti” Abscondita Editore, Milano, 2011
-L. Mumford, “La Città nella Storia”, collana: Tascabili. Saggi; 3 volumi, Bompiani Editore, Milano, 2002.
-Krier R., Lo spazio della città, CLUP 1982
-Vragnaz G., Roma 1527-1621: modificazioni della città e disegno degli spazi aperti, in AAVV “Metamorfosi della città”, Garzanti Scheiwiller, 1995
ARTE
-M. De Micheli, "Le avanguardie artistiche del Novecento", Edizioni Feltrinelli, Milano, 1988
-G. Dorfles, "Ultime tendenze nell'arte d'oggi", Edizioni Feltrinelli, Milano, 2004
MONOGRAFIE
-“Giorgio Grassi - I progetti le opere e gli scritti”, Electa 1996
-“Tadao Ando - volume 1, 1969-1994”, Electa, 2008
-“Tadao Ando - volume 2, 1995-2010”, Electa, 2010
-“Mies Van der Rohe”, CittàStudi Edizioni, 2001
-“Mies Van der Rohe”, Zanichelli Editore, 1983
- “Ludwig Mies Van Der Rohe. Neue Nationalgalerie in Berlin 1962-1968”, Ilios Editore, 2013
-“Mies Van der Rohe, Padiglione di Barcellona”, testo&immagine Editore, 2003
-“Luis I. Kahn - I musei”, Electa, 1997
-“Alvaro Siza – tutte le opere”, Electa, 2005
Obiettivi Formativi - Cognomi A-B
Un progetto di architettura deriva più da una riflessione teorica di lunga durata che non da affannati esperimenti. Si impara solo facendo (learning by doing). Il mondo si conosce disegnandolo.
Il Laboratorio si pone l’obiettivo di indagare il significato di domande antiche alla luce dei nuovi problemi che l’architetto ha di fronte: concetti di base, fondativi, che sono andati in parte perduti oppure che non vengono più usati, altri che sono invece dichiaratamente accademici, ma su cui gioverà tornare (la pianta, il tipo, la facciata e le sue simmetrie, il rapporto tra architettura e natura).
Alla fine del primo anno, per questa via, giungere comunque al primo esperimento di realizzazione di una forma costruita. Inseguendo l’espressione semplice di pensieri complessi. Oggetto del lavoro sono edifici (e non oggetti) e spazi in oscillazione tra la generalità del tipo e la particolarità di un luogo.
Obiettivi Formativi - Cognomi C-E
L'allievo dovrà acquisire:
- capacità critica adeguata derivante da: proprietà di linguaggio nell'esporre argomentazioni relative sia ai testi di studio che alla spiegazione dell'esercizio di composizione architettonica, autonomia espressiva nel disegno di architettura e nella rappresentazione mediante il modello costruito.
Obiettivi Formativi - Cognomi F-L
Come primo passo verso il progetto, il corso prepara sugli aspetti fondamentali, teorici e operativi, della disciplina, ponendo l'accento sull'importanza di una solida base concettuale e teorica. Le competenze che lo studente dovrà acquisire sono, da un lato, capacità di lettura dello spazio architettonico e delle sue ragioni fondative, dall'altro acquisizione di un metodo compositivo fondato sull'analisi e la sintesi del contesto di intervento.
Per quanto riguarda la parte applicativa è richiesto di progettare una casa privata all'interno del tessuto storico della città. Se da un alto il tema della residenza facilita l'approccio dello studente al progetto, dall'altro il contesto della città storica e il metodo progettuale proposto comportano un complesso ragionamento sulle preesistenze e i tipi architettonici della città.
Obiettivi Formativi - Cognomi M-Q
Obiettivi formativi
Il corso si propone di far acquisire all’allievo; le conoscenze relative alla Composizione Architettonica e ai suoi elementi, la proprietà degli strumenti di indagine compositiva, il concetto di insieme e di organismo, il concetto di luogo e di tipo, i corretti principi di organizzazione distributiva funzionale, integrandoli con la qualità dello spazio e con il luogo.
Saranno forniti allo studente gli strumenti necessari per eseguire il progetto di un insieme architettonico non complesso, sviluppato alle diverse scale di rappresentazione controllandone il rapporto fra spazio, forma, programma funzionale e luogo.
Obiettivi Formativi - Cognomi R-Z
Obiettivo generale del corso è di fornire allo studente i primi strumenti e metodi per un approccio alla progettazione consapevole del fatto che ogni luogo conserva una sua “identità” e che nella definizione di questa intervengono diversi fattori che di volta in volta occorre indagare, sondare, studiare.
Nei contesti urbani più consolidati, specie quelli storici, la ricerca della “identità” diviene più complessa poiché espressa anche da sistemi relazioni fra parti, spazi e segni che nel corso del tempo si sono sovrapposti, stratificati e sedimentati. E’ in questa complessità che risiede la ricchezza e la specificità di ogni fatto urbano ed è a questa che si riferisce il primo ciclo di lezioni analizzando la città dell’area Europea-Mediterranea e il suo sviluppo del corso dei secoli.
Un importante obiettivo formativo del corso riguarda la “Composizione Architettonica”. L’architettura in termini estremamente generici può essere intesa come espressione culturale della civiltà, che in un luogo e in un tempo, l’ha generata. Proprio perché espressione culturale essa è “informata” da contenuti che tende anche ad esprime attraverso le forme, gli spazi, i materiali ecc.. In virtù di questa sua accezione comunicativa è opinione diffusa che l’architettura possa essere intesa come un vero e proprio “linguaggio” che, come tale, necessità di composizione affinché le sue parti si articolino e acquisiscano significato. Il secondo ciclo di lezioni è rivolto proprio a mettere in luce alcuni meccanismi compositivi attraverso l’analisi dell’operato di alcuni Maestri dell’architettura passata e contemporanea.
Altro obiettivo formativo del corso è quello di rendere l’allievo conscio che esiste un prolifico dibattito sul fatto architettonico sia a livello nazionale che internazionale e che da questo confronto possono innescarsi positivi processi di crescita. L’obiettivo è perseguito attraverso l’organizzazione di un viaggio studio alla 15° Mostra Internazionale di Architettura di Venezia e una attività costante aggiornamento su mostre, convegni, esposizioni di interesse nazionale e internazionale.
Accanto alle lezioni specifiche lo studente è chiamato anche, attraverso delle esercitazioni, a sperimentare in maniera pratica e diretta, con l’ausilio del disegno e del plastico, i rapporti fra la figura umana e l’ambiente che la circonda.
Prerequisiti - Cognomi A-B
Passione per l'architettura. Generosità.
Prerequisiti - Cognomi C-E
La verifica dei prerequisiti, da affrontare nelle prime settimane di corso, sarà affidata a brevi esercitazioni volte ad approfondire il disegno di architettura (pianta e sezione), la costruzione del modello, la lettura delle scale del progetto e la capacità di sintesi di testi scritti.
Prerequisiti - Cognomi F-L
Quelli previsti dal regolamento didattico.
Prerequisiti - Cognomi M-Q
Non sono previsti prerequisiti specifici
Prerequisiti - Cognomi R-Z
Non ci sono prerequisiti per la partecipazione al corso. Unica indicazione riguarda l'assegnazione per lettera al Corso E (dai cognomi in R a Y).
Metodi Didattici - Cognomi A-B
Dalla deresponsabilizzata dilettantistica opinione a un giudizio consapevole e ponderato: ecco il percorso di quella educazione al progetto, sola in grado di condurci dall’azzardo e dall’arbitrarietà verso la chiarezza razionale e pensieri d’ordine e rigore. La disciplina va di pari passo con l’immaginazione (Mies van der Rohe)
Il corso si svolgerà con lezioni ex cathedra e esercitazioni di Laboratorio. Sopralluoghi nella città e nella campagna (che sono un libro aperto) e esercitazioni mirate.
Durante le lezioni verranno presentate opere e progetti di riferimento che dovranno esser fatti propri dagli allievi mediante opportuno ridisegno e realizzazione di modelli, concordandone le modalità con la docenza. I riferimenti, dichiarati e approfonditi, verranno a costituire la base del progetto.
Metodi Didattici - Cognomi C-E
Il corso sarà articolato in una prima parte dedicata a fornire gli strumenti di metodo ed analisi necessari ad affrontare l’esperienza progettuale della seconda parte dell’anno accademico.
Il tema progettuale da svolgere, contestualizzato in ambito fiorentino, sarà dedicato alla progettazione di uno spazio pubblico con carattere di relazione urbana.
L’esperienza del progetto sarà preceduta da un approfondimento guidato sul carattere del luogo, da attuarsi mediante esercitazioni in classe, ed analisi degli aspetti distributivi e funzionali di progetti contemporanei aventi il medesimo tema.
La revisione del progetto dovrà sempre essere supportata dal modello di studio in scala opportuna oltre che dai relativi disegni.
L’esame finale verterà sulle considerazioni maturate dai contenuti teorici del corso e dalla lettura dei testi indicati nella bibliografia, nonché sulla discussione del progetto elaborato durante il Laboratorio di Progettazione.
Indicazioni sugli elaborati grafici di progetto da presentare per l'esame, e sui modelli, verranno fornite durante le revisioni collettive ed individuali del Laboratorio.
Metodi Didattici - Cognomi F-L
Nella prima parte dell'anno le lezioni teoriche affiancano il lavoro progettuale a ribadire, anche sul piano operativo, la necessità di una stretta connessione tra il livello concettuale e quello pratico. Lo studente è chiamato quindi fin da subito a misurarsi col progetto, al quale lavorerà intensamente per tutta la durata del corso.
Di fondamentale importanza è l'attività di laboratorio, che rappresenta un momento di discussione collettiva, di scambio col docente e di utile confronto col lavoro dei colleghi sullo stesso tema.
Per l'esame sono richiesti i seguenti elaborati:
Tavole:
- Planivolumetrico 1:500 con ombre
- Piante piani terra e prospetti lotto 1:200 senza arredi e senza ombre
- Piante con arredi, prospetti con ombre, sezioni longitudinali e trasversali 1:100 (formato A2, una o più tavole)
- Foto del modello (e facoltativamente schizzo a mano di altra vista)
Modello in cartonlegno 1:50
Relazione descrittiva del progetto di 2000 caratteri spazi inclusi (utile per organizzare la presentazione del progetto all'esame)
Metodi Didattici - Cognomi M-Q
Alle lezioni teoriche sono costantemente affiancate le attività di laboratorio oltre alla lettura di alcuni testi necessari, al fine di abituare gli allievi ad un metodo di lavoro nel quale la pratica manuale sia costantemente alimentata da contenuti teorici. Sono inoltre previste uscite e visite.
Metodi Didattici - Cognomi R-Z
1 │Presentazione dei Laboratori di Progettazione del primo anno accademico (19 Ottobre)
2│Ciclo di lezioni sullo sviluppo del Paesaggio Urbano
Il ciclo di lezioni si riferisce all’analisi generale del paesaggio urbano proprio dell’area europea e mira a mettere in luce come lo sviluppo delle città, di ogni città, possa essere letto come espressione di civiltà e “fatto”culturale proprio di ogni luogo e epoca. Le lezioni cercheranno di fornire allo studente alcuni strumenti utili per la lettura e l’analisi del contesto urbano, al fine di poter intendere e interpetare il “carattere” nella proposta progettuale che sarà chiamato a svolgere per l’esame.
3│Ciclo di lezioni su temi compositivi
Il secondo ciclo di lezioni attiene alla presentazione di alcuni importanti maestri dell’architettura passata e contemporanea. Attraverso l’esempio delle opere più importanti e/o attinenti il tema di esame, le lezioni cercheranno di porre in luce alcuni temi quali:
- La composizione, aspetti e metodi
- La distribuzione degli ambienti
- Il rapporto con il contesto
4│Viaggio di studio alla Biennale di Venezia (programato per il 16 Novembre)
La partecipazione al laboratorio prevede il viaggio facoltativo di studio alla Biennale dell’Architettura che si tiene a Venezia. Il viaggio ha due importanti finalità. La prima, quella di rendere l’allievo partecipe, fin dalle prime battute, che esiste un dibattito prolifico sul fatto architettonico sia a livello nazionale che internazionale. La seconda finalità è l’immediata presa visione di spazi e ambienti che saranno anche l’oggetto del tema di esame.
5│Esercitazioni
Durante il corso dell’anno si svolgeranno una serie di esercitazioni, sia in aula che fuori, con un progressivo grado di approfondimento. Le esercitazioni verteranno ad una graduale presa di coscenza dello spazio architettonico costruito come frutto di un sistema di relazioni che vanno dalla scala più piccola, ovvero rapporti spazio progettato-individuo, alla scala più estesa, ovvero rapporti spazio progettato-contesto urbano.
1° Esercitazione – Rilievo del proprio appartamento.
Consegna cartacea in formato A3, 09-11-2016
2° Esercitazione – Brochure con appunti e rilievo a vista di un padiglione della Biennale. La Brochure dovrà contenere: testo di breve descrizione dell’opera, pianta, sezione/sezioni, prospetto/prospetti, viste, foto, e tutti gli appunti e/o rilievo a vista eventualmente realizzato in loco durante il sopralluogo. In generale l’obiettivo dell’esercitazione è la presentazione di un opera architettonica nel suo complesso.
Consegna cartacea e pdf, in formato A3, 30-11-2016
3° Esercitazione – Realizzazione di un plastico, ovvero di un cubo di dim. 20x20 cm in cartonlegno. L’esercitazione prevede una lezione di laboratorio dove ogni studente dovrà applicarsi nello sviluppo di una “composizione” avvalendosi di uno o più cubi messi a disposizione da tutto il corso. La composizione maturata dovrà essere fotografata e/o rappresentata graficamente, quindi riprodotta su uno o più fogli in formato A3. Fondamentale ai fini dell’esercitazione è definire la scala di riferimento 1:10, 1:20, 1:25 ecc.quinidi inserire nella composizione una sagoma umana nella scala definita.
Consegna cartacea e pdf, in formato A3, 07-12-2016
4° Esercitazione – In riferimento alla esercitazione precedente, il cubo dovrà essere pensato come un modulo dalle dimensioni date, 20x20 cm, in scala 1:25. Si dovranno realizzare 4 moduli e comporli liberamente per ottenere uno spazio espositivo. Ogni modulo-cubo dovrà essere pensato come un ambiente espositivo per un’opera d’arte.
Attraverso scavi, sottrazioni, alterazioni, bucature ecc ...dovranno essere previsti effetti luminosi diretti e/o indiretti atti all’ambiente progettato e all’opera esposta. Del progetto dovranno essere redatte piante e almeno 2 sezioni, corredate con foto apportunamente eseguite alle diverse ore del giorno atte spiegare l’effetto luminoso inseguito.
Consegna cartacea e pdf, in formato A3 e Consegna del plastico, 14-12-2016
5° Esercitazione – Brochure con analisi di un opera a scelta fra 5 casi studio di padiglioni espositivi/piccoli musei realizzati. La Brochure dovrà contenere, testo di breve descrizione dell’autore, testo di approfondimento dell’opera in riferimento al tematiche progettuali ivi affrontate facendo riferimento ai testi scritti dall’autore o da critici accreditati, piante, sezioni, prospetti, viste/fotografie e quanto altro ritenuto necessario dall’allievo. La Brochure dovrà essere conclusa dalla bibliografia di riferimento consultata. L’esercitazione prevede la realizzazione di un plastico nella scala 1:50, 1:100, in relazione alla dimensione dell’opera.
I casi studio proposti sono:
- Nuova Galleria Nazionale di Berlino-Germania, 1962-68, Ludwig Mies Van Der Rohe
- Padiglione Tedesco per l’Esposizione Internazionale di Barcellona-Spagna, 1929-1930, Ludwig Mies van der Rohe
- Padiglione del Portogallo per l’Esposizione Internazionale di Lisbona-Portogallo, 1998, Alvaro Siza
- Museo del Legno, Hyogo-Giappone, 1991, Tadao Ando
- Museo d’arte Kimbell, Fort Worth-Texas, 1966-72, Louis Kahn
Consegna cartacea e pdf, in formato A3 e consegna del plastico, 18-01-2017
Successivamente alla consegna della 5° esercitazione prenderanno il via le revisioni per il progetto di esame
6│Tema di esame
Il tema di esame prevede la progettazione di un nuovo padiglione espositivo per Firenze in un luogo che verrà definito nel corso dell’anno accademico ovvero gennaio 2017. L’allievo avrà la possibilità di scegliere la vocazione del padiglione, ovvero se dedicato ad una o più opere d’arte (pittura, scultura, architettura) all’esposizione di testi storici, plastici dedicati alla città o singole parti, progetti d’architettura ecc. Unico vincolo per la scelta della vocazione del padiglione è l’attinenza con il terriotorio della città di Firenze. Il padiglione potrà svilupparsi su uno o più piani ed avere una dimensione massima di 1000 mq. Il padiglione dovrà prevedere gli ambienti:
AREA PUBBLICA
-spazio ingresso con banco per accoglienza
-spazio o spazi espositivi
-bagni destinati al pubblico (distinti per sesso, con bagno disabili almeno 2mx2m, 4 mq)
-piccola sala conferenze e convegni (se ritenuta necessaria)
AREA PER IL PERSONALE
-ambienti ufficio- (ufficio direzione 12 mq, uffici amministrazione 9 mq +6 mq ogni postazione aggiuntiva)
-bagni destinati al personale (distinti per sesso, con bagno disabili almeno 2mx2m, 4 mq)
-archivio (per il materiale d’ufficio)
-deposito (per il materiale espositivo)
-spazi tecnici (per alloggiamento impianti e centrali direttamente comunicante con l’esterno)
Le destinazioni e l’organizzazione degli ambienti potrà variare, in accordo con il docente, in relazione alla destinazione che verrà scelta.
7│Materiale di Esame
Minimo 2 Tavole formato A1 orizzontale
Le tavole dovranno contenere
Schemi funzionali con tabella riassuntiva delle superfici e dei volumi di progetto;
Piante e prospetti scala 1:100, 1.50;
Sezioni nel numero atto a spiegare il progetto in tutte le sue parti, scala 1:100, 1:50;
Renderings /Fotoinserimenti.
Le tavole dovranno avere in basso a destra la dicitura:
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE
FACOLTA’ DI ARCHITETTURA
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DELL’ARCHITETTURA I
CORSO E, A.A. 2016/17
Prof. Emiliano Romagnoli
Allievi xxxxxx
Plastico del progetto con inserimento nel contesto; il plastico dovrà essere realizzato in cartonlegno o legno, e le bucature dovranno essere realizzate tramite pellicola trasparente-plexiglass o similari.
Book del percorso formativo svolto durante l’anno in formato A3 con le esercitazioni svolte, il materiale delle revisioni al progetto tema di esame, riproduzione delle tavole di esame in formato A3, foto del plastico e quanto altro ritenuto utile dall’allievo. Il Book dovrà essere svolto singolarmente da ogni allievo.
La pagina iniziale del book potrà essere lasciata bianca o con una immagine rappresentativa per lo studente e dovrà recare la dicitura:
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE
FACOLTA’ DI ARCHITETTURA
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DELL’ARCHITETTURA I
CORSO E, A.A. 2016/17
Prof. Emiliano Romagnoli
Allievo xxxxxx
Le ultime pagine del Book dovranno contenere la riproduzione delle tavole d’esame in formato A3.
Tutto il materiale, ovvero tavole in formato A1 e book in formato A3, dovrà essere consegnato anche in formato pdf su CD.
Altre Informazioni - Cognomi A-B
L'attività di Laboratorio è obbligatoria con verifica delle presenze.
Altre Informazioni - Cognomi C-E
Un taccuino di disegni ed appunti relativo alle esperienze visive, alle riflessioni ed alle indagini svolte sugli argomenti trattati, dovrà necessariamente accompagnare il percorso dell’allievo ed essere presentato in sede di esame.
Altre Informazioni - Cognomi F-L
Il materiale didattico è disponibile su piattaforma Moodle Unifi.
Altre Informazioni - Cognomi M-Q
È necessaria l’iscrizione alla piattaforma Moodle Unifi per la frequenza del corso. La consegna delle esercitazioni richieste durante l’anno è necessaria come conferma di iscrizione al corso.
Altre Informazioni - Cognomi R-Z
Il tema di esame prevede la progettazione di un nuovo padiglione espositivo per Firenze in un luogo che verrà definito nel corso dell’anno accademico ovvero gennaio 2017. L’allievo avrà la possibilità di scegliere la vocazione del padiglione, ovvero se dedicato ad una o più opere d’arte (pittura, scultura, architettura) all’esposizione di testi storici, plastici dedicati alla città o singole parti, progetti d’architettura ecc. Unico vincolo per la scelta della vocazione del padiglione è l’attinenza con il terriotorio della città di Firenze.
L’esame prevede gruppi di due persone, non sono ammessi gruppi di tre persone.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi A-B
Esercitazioni, visite in loco, diari di bordo e quaderni di appunti saranno tra le modalità di verifica dell'apprendimento.
L'attivita di interazione fattiva e positiva nel corso delle lezioni e delle revisioni da parte di ciascun allieva/o sarà parte della verifica dell'apprendimento. Le revisioni sono un fatto collettivo e non un rapporto privato col docente. La partecipazione alle revisioni collettive è elemento indispensabile per la valutazione della capacità di interagire col Laboratorio da parte degli allievi.
Il corso prevede una prima parte di studio ed esercitazione in gruppo e una seconda fase di progetto individuale.
L'esame verterà sulla presentazione di un progetto individuale sviluppato nel Laboratorio e sulla discussione delle basi teoriche del corso, assumendo come riferimento i testi indicati in bibliografia.
Oltre ai materiali di lavoro, agli appunti e agli schizzi, gli allievi porteranno due tavole 100x70 del progetto finale e due modelli in cartonlegno per l'inserimento a scala urbana e a scala architettonica.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi C-E
Al termine del corso l'allievo dovrà essere in possesso degli strumenti logici ed organizzativi per poter affrontare, con capacità critica autonoma ed adeguata al superamento del primo anno di corso, il processo della composizione architettonica esercitata su un tema di modesta complessità distributiva, ma che sappia tradurre in un felice connubio l'idea di spazio con il paesaggio di riferimento.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi F-L
La verifica dell'apprendimento avviene costantemente durante le revisione del progetto. Tuttavia durante il corso sono fissate delle tappe che consentono al docente di verificare via via l'efficacia dell'insegnamento e scandiscono il percorso dello studente aiutandolo ad organizzare razionalmente il lavoro. La prova finale consiste nella presentazione e discussione del lavoro di progetto svolto durante l'anno.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi M-Q
La verifica dell'apprendimento avverrà sia in itinere, attraverso le revisioni, individuali e collettive, e la consegna di esercitazioni intermedie grafico/teoriche che consentono agli studenti di procedere regolarmente nello svolgimento del loro lavoro e quindi nello sviluppo del loro percorso formativo, sia attraverso l’esame finale che consiste nella discussione e consegna del lavoro svolto durante l’anno.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi R-Z
L'apprendimento verrà monitorato attraverso delle esercitazioni, da svolgere sia in aula che in esterna e, attraverso lo svolgimento del tema finale di Esame.
Programma del corso - Cognomi A-B
Il laboratorio ha nel tempo lavorato su vari temi compositivi che introducono al progetto: padiglione per l’arte contemporanea a Piazza Poggi, casa tra due muri in via Della Fonderia, casa tra due muri in collina guardano la piana e la città, centro sociale tra le navi delle Piagge, fare il vuoto nel tutto pieno del Macrolotto Zero.
Per l’anno 2016-2016, misurandosi con il tema del rapporto tra vecchio e nuovo mediante il progetto di architettura, lavorando sul concetto di limite introdotti a ciò da una serie di comunicazioni ex cathedra mirate, gli allievi sono chiamati a progettare un padiglione - casa per artista nell’area prospicente al muro di confine di San Salvi, Firenze.
1. VIAGGIARE, DISEGNARE, CONOSCERE (26.10.16 - 23-11.16)
Introduzione al corso. Esercitazione: il croissant.
Lezione: learning from
Esercitazione: Uffizi
Lezione della compagnia teatrale Chille della Balanza: Introduzione al luogo di progetto e al suo ascolto.
Sopralluogo area di progetto e visita al cenacolo di Andrea del Sarto. Rilievo del muro di San Salvi.
Lezione: pianta e sezione.
2. DA 0 A 3D (30.11.16 - 11.01.17)
Lezione: costurire sul muro
Lezione: il modello
Workshop: un teatrino a S.Salvi
3. IL PROGETTO (01.03.17 - 07.06.17)
Presentazione del libro: Le profonde radici. Disegni di Ettore Sottsass sr. 1911-1929. di Fabio Campolongo.
Esercitazione: analisi dell’area, lo spolverone.
Esercitazione: modello in una mano.
Revisioni collettive e individuali sul progetto finale.
Programma del corso - Cognomi C-E
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I°
A.A. 2016 2017
Corso di laurea magistrale quinquennale - classe LM 4 C.U.
Docente: Prof. ssa Elisabetta Maria Agostini
Collaboratori: Dott. Arch. Emiliana Carbini
“Gli edifici come espressione compiuta della città e questa, a sua volta, vera e propria architettura che, anche nella condizione della più estesa diffusione, sa evocare il sogno della finitezza”.
(Franco Purini, La misura italiana dell’architettura, 2008)
- Obiettivi del corso
Il Laboratorio di Progettazione dell'Architettura è inteso come un apprendistato dei materiali logici ed organizzativi che presiedono al progetto di qualunque architettura. Il processo logico-costruttivo che in esso trova dimora accoglie la Storia dell’Architettura quale denso sostrato di matrici, le cui varianti, introdotte nel tempo, hanno generato idee, riflessioni, attuazioni e riorganizzazioni attraverso le realtà costruite o soltanto progettate.
L’analisi della città italiana, che nella sua singolarità specifica di territorio ha espresso un raggiunto punto di equilibrio tra paesaggio ed opera dell’uomo, evidenzia la messa in opera di un rapporto solidale tra <<natura naturata>> ed <<artificiata>> nella condivisa e costante adesione alla realizzazione di frammenti antropizzati di paesaggio. Il consapevole avvicinamento alla preziosa e delicata matrice del paesaggio richiama alla nostra attenzione l’urgenza di una responsabile continuità con il tracciato dell'architettura italiana, caratterizzata dal continuo rinnovamento nel solco della propria tradizione, e sostanziata dalla trasmissione critica delle identità dei singoli luoghi.
Alla luce delle premesse enunciate, la città di Firenze, straordinaria conformazione che notazioni di un notevole interesse del mondo figurativo e letterario hanno sempre collocato in stretto rapporto con la struttura del paesaggio, viene assunta come laboratorio di analisi e sperimentazione progettuale. Traendo spunti di riflessione dal valore che nel panorama urbano fiorentino le sue fabbriche maggiori hanno generato, intuendo l’inscindibile rapporto che sussiste tra l’architettura dei monumenti e quella del territorio circostante - assunto come estensione comprensiva della città-, verrà delineata la condizione odierna del paesaggio come sfondo su cui proiettare il lavoro del Laboratorio di Progettazione.
Il percorso didattico dovrà costituire lo spunto per approfondire, durante il corso di studi, la trama della sintesi attuabile tra antico e nuovo, come acuta discriminante del peso della contemporaneità.
- Argomenti trattati
I contributi teorici saranno volti in particolare all’approfondimento dell’opera degli architetti italiani del ‘900 indagando, sia nei progetti realizzati che nelle idee di spazio rimaste sulla carta, la ragion d’essere del pensare l’architettura e del costruirla. Un excursus sullo scenario europeo, a partire dal XIX secolo, arricchirà il panorama dell’esperienza italiana.
Analoga attenzione sarà dedicata alla conoscenza della cultura italiana ed europea del paesaggio rintracciabile nella struttura del pensiero tramandata attraverso straordinari contributi letterari e figurativi, oltre che dall’opera degli architetti che nel paesaggio hanno inteso il fondale su cui doveva riflettersi la propria opera nel corso del XIX e XX secolo, fino all’esperienza condotta da alcuni autori contemporanei.
Un taccuino di disegni ed appunti relativo alle esperienze visive, alle riflessioni ed alle indagini svolte sugli argomenti trattati, dovrà necessariamente accompagnare il percorso dell’allievo.
- Modalità della didattica con elenco indicativo delle lezioni o degli argomenti e pianificazione indicativa temporale con cui si intende sviluppare il corso
I contributi teorici verranno articolati sotto forma di lezioni ex cathedra e di esercitazioni guidate il cui svolgimento interesserà il primo semestre del corso di Laboratorio.
Il secondo semestre sarà dedicato all’esperienza progettuale in cui l’allievo, una volta confrontatosi con la lettura del luogo, approfondirà il tema di progetto attraverso la messa a punto di disegni e modelli di studio.
Al termine del corso l'allievo dovrà essere in possesso degli strumenti logici ed organizzativi per poter affrontare, con capacità critica autonoma ed adeguata al superamento del primo anno di corso, il processo della composizione architettonica esercitata su un tema di modesta complessità distributiva, ma che sappia tradurre in un felice connubio l'idea di spazio con il paesaggio di riferimento.
- Elenco indicativo dei temi che verranno trattati:
Il linguaggio classico dell’Architettura dall’antichità al moderno. L’opera dei trattatisti.
Il Grand Tour, la conoscenza del paesaggio come forma costruita nei contributi italiani ed europei.
Il progetto della città, il Monumento: K. F. Schinkel a Berlino.
La Toscana e Firenze nei documenti dei viaggiatori del Grand Tour.
Le trasformazioni della fine del XIX secolo a Firenze. L’opera di Giuseppe Poggi.
Adolf Loos: tra modernità e tradizione.
Le Corbusier e il viaggio in Italia. Il disegno come strumento di conoscenza finalizzato al progetto di architettura.
Mies van der Rohe: il linguaggio classico nel moderno.
L’architettura della città. Aldo Rossi, opere e contributi critici.
La via italiana dell’architettura: Ignazio Gardella, Franco Albini, Adalberto Libera, Giuseppe Terragni, Giovanni Michelucci, Gabetti e Isola, Paolo Portoghesi.
La fotografia del paesaggio. L’opera di Luigi Ghirri.
- Modalità delle prove di verifica intermedie e finali
Il corso sarà articolato in una prima parte dedicata a fornire gli strumenti di metodo ed analisi necessari ad affrontare l’esperienza progettuale della seconda parte dell’anno accademico.
Il tema progettuale da svolgere, contestualizzato in ambito fiorentino, sarà dedicato alla progettazione di uno spazio pubblico con carattere di relazione urbana.
L’esperienza del progetto sarà preceduta da un approfondimento guidato sul carattere del luogo, da attuarsi mediante esercitazioni in classe, e sull’analisi degli aspetti distributivi e funzionali di progetti contemporanei aventi il medesimo tema.
La revisione del progetto dovrà sempre essere supportata dal modello di studio in scala opportuna oltre che dai relativi disegni.
L’esame finale verterà sulle considerazioni maturate dai contenuti teorici del corso e dalla lettura dei testi indicati nella bibliografia, nonché sulla discussione del progetto elaborato durante il Laboratorio di Progettazione.
Indicazioni sugli elaborati grafici di progetto da presentare all’esame, e sui modelli, verranno fornite durante le revisioni collettive del Laboratorio.
I prerequisiti, da affrontare nelle prime settimane di corso, saranno affidati a brevi esercitazioni volte ad approfondire il disegno di architettura (pianta e sezione), la costruzione del modello, la lettura delle scale del progetto e la capacità di sintesi di testi scritti.
- Bibliografia essenziale del corso:
Agostini E. M., Giuseppe Poggi. La costruzione del paesaggio, Reggio Emilia 2002
Ghirri L., Paesaggio italiano, Milano 1989
Ghirri L., Il profilo delle nuvole, Milano 1989
Ghirri L., Lezioni di fotografia, Macerata 2010
Heidegger M., Soggiorni, Parma 1997
Le Corbusier, Verso una Architettura, Milano 2002
Manganelli G., La favola pitagorica, Milano 2005
Monestiroli A., L’architettura della realtà, Milano 1979
Rilke R. M., Diario fiorentino, Milano 1990
Rossi A., L’architettura della città, Milano 1995
Rossi A., Autobiografia scientifica, Milano 1999
Summerson J., Il linguaggio classico dell’architettura, Torino 1990
Wharton E., Paesaggi italiani, Milano 1995
La bibliografia indicata verrà ampliata con riferimenti specifici ai temi delle lezioni durante lo svolgimento del corso.
Programma del corso - Cognomi F-L
Avendo a riferimento la cultura architettonica italiana, il corso affronta la composizione come ricerca di equilibrio tra “ingegno” e “giudizio”, così che il progetto sia connessione tra presente e passato, dialogo tra innovazione e tradizione, ponte tra l'ideale e il reale.
L'insegnamento è suddiviso in una parte di lezioni teoriche miranti a far comprendere gli strumenti della composizione, e una parte di insegnamento pratico sul progetto di architettura.
A ricongiungere le due parti sono programmate alcune esercitazioni che impegneranno lo studente in un lavoro di ricerca e di interpretazione, utili per acquisire un metodo di analisi da applicare al progetto.
La parte teorica è strutturata in sette lezioni:
Lezioni di teoria generale
Architettura in dieci parole. Introduzione agli strumenti della composizione architettonica.
Classico Moderno. Due approcci: quando il Moderno nasce dal Classico; quando il Moderno diventa Classico.
La vicenda italiana. Il Moderno in Italia attraverso le opere di alcuni dei maggiori Maestri del novecento.
Luoghi. Come leggere i caratteri di un luogo per costruire nel paesaggio.
Il tipo. I tipi architettonici come elementi di connessione tra il presente e il passato.
Lezioni di preparazione al tema di progetto:
La casa fiorentina. Tipi e caratteri della casa nella storia della città.
La casa nel Moderno. Esempi di case che hanno segnato l'epoca moderna e contemporanea.
Per quanto riguarda la parte applicativa è richiesto di progettare una casa privata all'interno del tessuto storico della città. Se da un alto il tema della residenza facilita l'approccio dello studente al progetto, dall'altro il contesto della città storica e il metodo progettuale proposto comportano un complesso ragionamento sulle preesistenze e i tipi architettonici della città.
Teoria dell’architettura
Marc Augè, Rovine e macerie, Torino 2004
Mircea Eliade, Il sacro e il profano, Torino, 2001
Giorgio Grassi, I progetti, le opere e gli scritti, Milano 1996
Le Corbusier, Verso un’architettura, Milano 1973
Adolf Loos, Parole nel vuoto, Milano 1972
Rafael Moneo, La solitudine degli edifici, vol. 1, Torino 1999
Rafael Moneo, La solitudine degli edifici, vol. 2, Torino 2004
Ernesto N. Rogers, Esperienza dell’architettura, Torino 1958 (o Milano 1997)
Aldo Rossi, L’architettura della città, Padova 1966
Aldo Rossi, Autobiografia scientifica, Parma 1990
Francesco Venezia, Che cos’è l’architettura, Milano 2011
Paolo Zermani, Identità dell’architettura, vol. 1, Roma 1995
Paolo Zermani, Identità dell’architettura, vol. 2, Roma 2002
Paolo Zermani, Architettura: luogo, tempo, terra, luce, silenzio, Electa, Milano 2015
Architettura a Firenze e in Toscana (per conoscere il contesto architettonico fiorentino)
Riccardo Butini, Giovanni Michelucci. Fotogrammi del museo, Reggio Emilia 2007
Fabio Capanni, Architettura Moderna a Fiesole, Firenze 2003
Giovanni Fanelli, Firenze, Architettura e città, Firenze 1973
Lorenzo Gori Montanelli, Architettura rurale in Toscana, Firenze 1964
Giovanni Klaus Koenig, Architettura in Toscana, 1931-1968, Torino 1968
Caterina Lisini, Francesca Mugnai, Edoardo Detti architetto e urbanista, 1913-1984, Parma 2013
Francesca Mugnai, Realismo e incanto. Edoardo Detti e Carlo Scarpa, Reggio Emilia 2010
Francesca Privitera, Disegnare dialoghi. Esercizio della sezione e progetto nell’opera di Giovanni Michelucci, Pontedera 2008
Yves Renouard, Le città italiane dal X al XIV secolo, Milano 1976
Fabrizio Rossi Prodi, Carattere dell’architettura toscana: il pensiero compositivo nella scuola di Firenze, Roma 2003
Come primo passo verso il progetto, il corso prepara sugli aspetti fondamentali, teorici e operativi, della disciplina, ponendo l'accento sull'importanza di una solida base concettuale e teorica. Le competenze che lo studente dovrà acquisire sono, da un lato, capacità di lettura dello spazio architettonico e delle sue ragioni fondative, dall'altro acquisizione di un metodo compositivo fondato sull'analisi e la sintesi del contesto di intervento.
Quelli previsti dal regolamento didattico.
Nella prima parte dell'anno le lezioni teoriche affiancano il lavoro progettuale a ribadire, anche sul piano operativo, la necessità di una stretta connessione tra il livello concettuale e quello pratico. Lo studente è chiamato quindi fin da subito a misurarsi col progetto, al quale lavorerà intensamente per tutta la durata del corso.
Di fondamentale importanza è l'attività di laboratorio, che rappresenta un momento di discussione collettiva, di scambio col docente e di utile confronto col lavoro dei colleghi sullo stesso tema.
Per l'esame sono richiesti i seguenti elaborati:
Tavole:
- Planivolumetrico 1:500 con ombre (formato A1, vedere file "Inquadramento.psd")
- Piante piani terra e prospetti lotto 1:200 senza arredi e senza ombre (formato A1)
- Piante con arredi, prospetti con ombre, sezioni longitudinali e trasversali 1:100 (formato A2, una o più tavole)
- Foto del modello (e facoltativamente schizzo a mano di altra vista)
Modello in cartonlegno 1:50
Relazione descrittiva del progetto di 2000 caratteri spazi inclusi (utile per organizzare la presentazione del progetto all'esame)
Il materiale didattico è disponibile su piattaforma Moodle Unifi.
La verifica dell'apprendimento avviene costantemente durante le revisione del progetto. Tuttavia durante il corso sono fissate delle tappe che consentono al docente di verificare via via l'efficacia dell'insegnamento e scandiscono il percorso dello studente aiutandolo ad organizzare razionalmente il lavoro. La prova finale consiste nella presentazione e discussione del lavoro di progetto svolto durante l'anno.
Programma del corso - Cognomi M-Q
Laboratorio di Progettazione I - Corso D (cognomi M-Q)
A.A. 2016-2017
Docente: prof. Francesca Privitera
Il corso si propone di far acquisire all’allievo le conoscenze relative alla Composizione Architettonica e ai suoi elementi e la proprietà degli strumenti compositivi.
Accanto alle lezioni teoriche saranno sviluppate due esercitazioni progettuali la prima sul tema dell’organismo, la seconda su quello dell’insieme.
Il corso si fonda sul presupposto che il progetto d’architettura sia un’operazione conoscitiva e artistica e che analisi dell’esistente e progetto del nuovo si alimentino vicendevolmente. Esso mira a costituire negli studenti un indispensabile bagaglio figurativo, nonché a favorire una riflessione sulla natura degli organismi architettonici, sulle relazioni col contesto.
L’obiettivo è di fornire allo studente gli strumenti necessari per eseguire il progetto di un insieme architettonico non complesso, sviluppandolo alle diverse scale di rappresentazione, controllando il rapporto fra forme, programma funzionale e contesto di appartenenza.
Il corso è articolato in lezioni, esercitazioni, attività di laboratorio, letture.
Alle lezioni teoriche è affidato lo sviluppo di contenuti teorici e di una metodologia progettuale condivisi.
Particolare attenzione è rivolta alla definizione di alcuni concetti chiave, necessari in coloro che si affacciano al mestiere dell’architettura: il disegno come strumento di conoscenza, la triade proiettiva pianta/prospetto/sezione come espressione di un concetto spaziale unitario, il concetto di luogo, lettura della città come materiale compositivo.
Primo semestre:
(10/01) Temi a carattere generale. Concetto di organismo, principi di composizione e di composizione architettonica, analisi degli strumenti compositivi, pianta, prospetto e sezione, tracciati regolatori, regola e trasgressione, simmetria ed equilibrio, tipo e modello, memoria e carattere.
(02) Temi specifici relativi alla seconda esercitazione. Il museo.
Secondo semestre:
(03-04) Brevi approfondimenti teorico-progettuali
Le esercitazioni teorico-grafiche assegnate durante l’anno, da svolgersi in aula e a casa, hanno la finalità di far soffermare lo studente, attraverso l’analisi di singole opere architettoniche, a riflettere sui temi affrontati durante le lezioni teoriche e connessi alle due esercitazioni progettuali al fine di aiutarlo non solo a costituire il necessario bagaglio figurativo per affrontare il progetto d’architettura ma soprattutto a fornirgli un metodo di lavoro che integri costantemente teoria e pratica manuale.
La lettura di alcuni testi critici durante l’anno aiuterà gli studenti a sviluppare una prassi progettuale alimentata da contenuti teorici.
Nelle due esercitazioni progettuali lo studente dovrà mostrare di saper stabilire una relazione tra il progetto, i contenuti teorici comunicati durante le lezioni e consolidati attraverso la lettura dei testi e gli approfondimenti oggetto delle esercitazioni.
Oggetto delle due esercitazioni progettuali è la progettazione di due organismi architettonici e delle loro relazioni con la morfologia urbana dell’area studio prescelta presso il Lungarno Santa Rosa a Firenze.
Primo semestre: progetto di un organismo architettonico a partire da una volumetria prefissata, un cubo di 6x6x6. La dimensione ridotta faciliterà gli studenti nel loro primo approccio al tema della composizione e all’utilizzo dei suoi principi e dei suoi strumenti per definire spazio e volumetria. La mancanza di problemi di ordine distributivo e strutturale aiuterà gli allievi a porsi in modo critico e coerente su temi quali l’articolazione volumetrica, la percezione degli spazi, le visuali, le fonti di luce.
Elaborati richiesti:
1 tavole 50x70 con: pianta prospetti e sezioni inseriti nel rilievo del contesto. Scala 1:100
Album formato A3 con schizzi, appunti scritto-grafici, disegni in scala a scelta dello studente e fuori scala e quanto altro necessario alla comprensione del processo teorico-progettuale.
Modello in cartonlegno 1:50
Secondo semestre: progetto di un padiglione espositivo di 200 mq. Il progetto dovrà mostrare una maturazione sui temi teorici sviluppati durante il corso, la capacità di controllo delle relazioni spaziali e metriche, dell’organizzazione funzionale e distributiva degli spazi, l’acquisizione di un metodo di lettura della città e delle sue caratteristiche morfologiche, il tema del radicamento nel luogo e dell’identità.
Elaborati richiesti:
2 tavole 50x70 con:
Planivolumetrico del progetto e del contesto 1:500
Pianta, prospetti, sezioni del progetto inseriti nel rilievo del contesto. Scala 1:200
Pianta prospetti, sezioni del progetto. Scala 1:100
Modello del progetto e del contesto in cartonlegno. Scala 1:200
Modello del progetto in cartonlegno. Scala 1:100
Il lavoro di progettazione sarà oggetto di continua elaborazione e revisione in aula, sia collettiva sia individuale.
Programma del corso - Cognomi R-Z
Obiettivi formativi
Obiettivo generale del corso è di fornire allo studente i primi strumenti e metodi per un approccio alla progettazione consapevole del fatto che ogni luogo conserva una sua “identità” e che nella definizione di questa intervengono diversi fattori che di volta in volta occorre indagare, sondare, studiare.
Nei contesti urbani più consolidati, specie quelli storici, la ricerca della “identità” diviene più complessa poiché espressa anche da sistemi relazioni fra parti, spazi e segni che nel corso del tempo si sono sovrapposti, stratificati e sedimentati. E’ in questa complessità che risiede la ricchezza e la specificità di ogni fatto urbano ed è a questa che si riferisce il primo ciclo di lezioni analizzando la città dell’area Europea-Mediterranea e il suo sviluppo del corso dei secoli.
Un importante obiettivo formativo del corso riguarda la “Composizione Architettonica”. L’architettura in termini estremamente generici può essere intesa come espressione culturale della civiltà, che in un luogo e in un tempo, l’ha generata. Proprio perché espressione culturale essa è “informata” da contenuti che tende anche ad esprime attraverso le forme, gli spazi, i materiali ecc.. In virtù di questa sua accezione comunicativa è opinione diffusa che l’architettura possa essere intesa come un vero e proprio “linguaggio” che, come tale, necessità di composizione affinché le sue parti si articolino e acquisiscano significato. Il secondo ciclo di lezioni è rivolto proprio a mettere in luce alcuni meccanismi compositivi attraverso l’analisi dell’operato di alcuni Maestri dell’architettura passata e contemporanea.
Altro obiettivo formativo del corso è quello di rendere l’allievo conscio che esiste un prolifico dibattito sul fatto architettonico sia a livello nazionale che internazionale e che da questo confronto possono innescarsi positivi processi di crescita. L’obiettivo è perseguito attraverso l’organizzazione di un viaggio studio alla 15° Mostra Internazionale di Architettura di Venezia e una attività costante aggiornamento su mostre, convegni, esposizioni di interesse nazionale e internazionale.
Accanto alle lezioni specifiche lo studente è chiamato anche, attraverso delle esercitazioni, a sperimentare in maniera pratica e diretta, con l’ausilio del disegno e del plastico, i rapporti fra la figura umana e l’ambiente che la circonda.
TEMA PROGETTUALE NUOVO PADIGLIONE ESPOSITIVO A FIRENZE
Il tema di esame prevede la progettazione di un nuovo padiglione espositivo per Firenze in un luogo che verrà definito nel corso dell’anno accademico ovvero gennaio 2017. L’allievo avrà la possibilità di scegliere la vocazione del padiglione, ovvero se dedicato ad una o più opere d’arte (pittura, scultura, architettura) all’esposizione di testi storici, plastici dedicati alla città o singole parti, progetti d’architettura ecc. Unico vincolo per la scelta della vocazione del padiglione è l’attinenza con il terriotorio della città di Firenze.
L’esame prevede gruppi di due persone, non sono ammessi gruppi di tre persone.
PROGRAMMA DEI LAVORI
1 │Presentazione dei Laboratori di Progettazione del primo anno accademico (19 Ottobre)
2│Ciclo di lezioni sullo sviluppo del Paesaggio Urbano
Il ciclo di lezioni si riferisce all’analisi generale del paesaggio urbano proprio dell’area europea e mira a mettere in luce come lo sviluppo delle città, di ogni città, possa essere letto come espressione di civiltà e “fatto”culturale proprio di ogni luogo e epoca. Le lezioni cercheranno di fornire allo studente alcuni strumenti utili per la lettura e l’analisi del contesto urbano, al fine di poter intendere e interpetare il “carattere” nella proposta progettuale che sarà chiamato a svolgere per l’esame.
3│Ciclo di lezioni su temi compositivi
Il secondo ciclo di lezioni attiene alla presentazione di alcuni importanti maestri dell’architettura passata e contemporanea. Attraverso l’esempio delle opere più importanti e/o attinenti il tema di esame, le lezioni cercheranno di porre in luce alcuni temi quali:
- La composizione, aspetti e metodi
- La distribuzione degli ambienti
- Il rapporto con il contesto
4│Viaggio di studio alla Biennale di Venezia (programato per il 16 Novembre)
La partecipazione al laboratorio prevede il viaggio facoltativo di studio alla Biennale dell’Architettura che si tiene a Venezia. Il viaggio ha due importanti finalità. La prima, quella di rendere l’allievo partecipe, fin dalle prime battute, che esiste un dibattito prolifico sul fatto architettonico sia a livello nazionale che internazionale. La seconda finalità è l’immediata presa visione di spazi e ambienti che saranno anche l’oggetto del tema di esame.
5│Esercitazioni
Durante il corso dell’anno si svolgeranno una serie di esercitazioni, sia in aula che fuori, con un progressivo grado di approfondimento. Le esercitazioni verteranno ad una graduale presa di coscenza dello spazio architettonico costruito come frutto di un sistema di relazioni che vanno dalla scala più piccola, ovvero rapporti spazio progettato-individuo, alla scala più estesa, ovvero rapporti spazio progettato-contesto urbano.
1° Esercitazione – Rilievo del proprio appartamento.
Consegna cartacea in formato A3, 09-11-2016
2° Esercitazione – Brochure con appunti e rilievo a vista di un padiglione della Biennale. La Brochure dovrà contenere: testo di breve descrizione dell’opera, pianta, sezione/sezioni, prospetto/prospetti, viste, foto, e tutti gli appunti e/o rilievo a vista eventualmente realizzato in loco durante il sopralluogo. In generale l’obiettivo dell’esercitazione è la presentazione di un opera architettonica nel suo complesso.
Consegna cartacea e pdf, in formato A3, 30-11-2016
3° Esercitazione – Realizzazione di un plastico, ovvero di un cubo di dim. 20x20 cm in cartonlegno. L’esercitazione prevede una lezione di laboratorio dove ogni studente dovrà applicarsi nello sviluppo di una “composizione” avvalendosi di uno o più cubi messi a disposizione da tutto il corso. La composizione maturata dovrà essere fotografata e/o rappresentata graficamente, quindi riprodotta su uno o più fogli in formato A3. Fondamentale ai fini dell’esercitazione è definire la scala di riferimento 1:10, 1:20, 1:25 ecc.quinidi inserire nella composizione una sagoma umana nella scala definita.
Consegna cartacea e pdf, in formato A3, 07-12-2016
4° Esercitazione – In riferimento alla esercitazione precedente, il cubo dovrà essere pensato come un modulo dalle dimensioni date, 20x20 cm, in scala 1:25. Si dovranno realizzare 4 moduli e comporli liberamente per ottenere uno spazio espositivo. Ogni modulo-cubo dovrà essere pensato come un ambiente espositivo per un’opera d’arte.
Attraverso scavi, sottrazioni, alterazioni, bucature ecc ...dovranno essere previsti effetti luminosi diretti e/o indiretti atti all’ambiente progettato e all’opera esposta. Del progetto dovranno essere redatte piante e almeno 2 sezioni, corredate con foto apportunamente eseguite alle diverse ore del giorno atte spiegare l’effetto luminoso inseguito.
Consegna cartacea e pdf, in formato A3 e Consegna del plastico, 14-12-2016
5° Esercitazione – Brochure con analisi di un opera a scelta fra 5 casi studio di padiglioni espositivi/piccoli musei realizzati. La Brochure dovrà contenere, testo di breve descrizione dell’autore, testo di approfondimento dell’opera in riferimento al tematiche progettuali ivi affrontate facendo riferimento ai testi scritti dall’autore o da critici accreditati, piante, sezioni, prospetti, viste/fotografie e quanto altro ritenuto necessario dall’allievo. La Brochure dovrà essere conclusa dalla bibliografia di riferimento consultata. L’esercitazione prevede la realizzazione di un plastico nella scala 1:50, 1:100, in relazione alla dimensione dell’opera.
I casi studio proposti sono:
- Nuova Galleria Nazionale di Berlino-Germania, 1962-68, Ludwig Mies Van Der Rohe
- Padiglione Tedesco per l’Esposizione Internazionale di Barcellona-Spagna, 1929-1930, Ludwig Mies van der Rohe
- Padiglione del Portogallo per l’Esposizione Internazionale di Lisbona-Portogallo, 1998, Alvaro Siza
- Museo del Legno, Hyogo-Giappone, 1991, Tadao Ando
- Museo d’arte Kimbell, Fort Worth-Texas, 1966-72, Louis Kahn
Consegna cartacea e pdf, in formato A3 e consegna del plastico, 18-01-2017
Successivamente alla consegna della 5° esercitazione prenderanno il via le revisioni per il progetto di esame
6│Tema di esame
Il tema di esame prevede la progettazione di un nuovo padiglione espositivo per Firenze in un luogo che verrà definito nel corso dell’anno accademico ovvero gennaio 2017. L’allievo avrà la possibilità di scegliere la vocazione del padiglione, ovvero se dedicato ad una o più opere d’arte (pittura, scultura, architettura) all’esposizione di testi storici, plastici dedicati alla città o singole parti, progetti d’architettura ecc. Unico vincolo per la scelta della vocazione del padiglione è l’attinenza con il terriotorio della città di Firenze. Il padiglione potrà svilupparsi su uno o più piani ed avere una dimensione massima di 1000 mq. Il padiglione dovrà prevedere gli ambienti:
AREA PUBBLICA
-spazio ingresso con banco per accoglienza
-spazio o spazi espositivi
-bagni destinati al pubblico (distinti per sesso, con bagno disabili almeno 2mx2m, 4 mq)
-piccola sala conferenze e convegni (se ritenuta necessaria)
AREA PER IL PERSONALE
-ambienti ufficio- (ufficio direzione 12 mq, uffici amministrazione 9 mq +6 mq ogni postazione aggiuntiva)
-bagni destinati al personale (distinti per sesso, con bagno disabili almeno 2mx2m, 4 mq)
-archivio (per il materiale d’ufficio)
-deposito (per il materiale espositivo)
-spazi tecnici (per alloggiamento impianti e centrali direttamente comunicante con l’esterno)
Le destinazioni e l’organizzazione degli ambienti potrà variare, in accordo con il docente, in relazione alla destinazione che verrà scelta.
7│Materiale di Esame
Minimo 2 Tavole formato A1 orizzontale
Le tavole dovranno contenere
Schemi funzionali con tabella riassuntiva delle superfici e dei volumi di progetto;
Piante e prospetti scala 1:100, 1.50;
Sezioni nel numero atto a spiegare il progetto in tutte le sue parti, scala 1:100, 1:50;
Renderings /Fotoinserimenti.
Le tavole dovranno avere in basso a destra la dicitura:
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE
FACOLTA’ DI ARCHITETTURA
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DELL’ARCHITETTURA I
CORSO E, A.A. 2016/17
Prof. Emiliano Romagnoli
Allievi xxxxxx
Plastico del progetto con inserimento nel contesto; il plastico dovrà essere realizzato in cartonlegno o legno, e le bucature dovranno essere realizzate tramite pellicola trasparente-plexiglass o similari.
Book del percorso formativo svolto durante l’anno in formato A3 con le esercitazioni svolte, il materiale delle revisioni al progetto tema di esame, riproduzione delle tavole di esame in formato A3, foto del plastico e quanto altro ritenuto utile dall’allievo. Il Book dovrà essere svolto singolarmente da ogni allievo.
La pagina iniziale del book potrà essere lasciata bianca o con una immagine rappresentativa per lo studente e dovrà recare la dicitura:
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE
FACOLTA’ DI ARCHITETTURA
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DELL’ARCHITETTURA I
CORSO E, A.A. 2016/17
Prof. Emiliano Romagnoli
Allievo xxxxxx
Le ultime pagine del Book dovranno contenere la riproduzione delle tavole d’esame in formato A3.
Tutto il materiale, ovvero tavole in formato A1 e book in formato A3, dovrà essere consegnato anche in formato pdf su CD.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
TESTI DI INTRODUZIONE
-B. Munari, “Da cosa nasce cosa”, Laterza Editore, 2010.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
-A. Rossi, “L’Architettura della Città”, Città Studi Editore, Milano, 1987.
-G. Grassi, “La Costruzione Logica dell’Architettura (1967)” scritti scelti, U. Allemandi e C. Editore, Torino, 1987.
BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA
TEORIA DELL'ARCHITETTURA
-H. Tessenow, “Osservazioni Elementari sul Costruire”, Franco Angeli Editore, Milano, 2008.
-K. Lynch, “L’Immagine della Città”, Marsilio Editore, Padova, 1971.
-R. Moneo, “La Solitudine degli Edifici e Altri Scritti”, vol.1, U. Allemandi e C. Editore, Torino, 1999.
-R. Moneo, “La Solitudine degli Edifici e Altri Scritti”, vol 2, U. Allemandi e C. Editore, Torino, 2004.
-P. Zermani, “Identità dell’Architettura” vol. 1, Officina Editore, Roma, 1995.
-P. Zermani, “Identità dell’Architettura” vol. 2, Officina Editore, Roma, 2002.
-A. Riegl, “Il Culto Moderno dei Monumenti” Abscondita Editore, Milano, 2011
-L. Mumford, “La Città nella Storia”, collana: Tascabili. Saggi; 3 volumi, Bompiani Editore, Milano, 2002.
-Krier R., Lo spazio della città, CLUP 1982
-Vragnaz G., Roma 1527-1621: modificazioni della città e disegno degli spazi aperti, in AAVV “Metamorfosi della città”, Garzanti Scheiwiller, 1995
ARTE
-M. De Micheli, "Le avanguardie artistiche del Novecento", Edizioni Feltrinelli, Milano, 1988
-G. Dorfles, "Ultime tendenze nell'arte d'oggi", Edizioni Feltrinelli, Milano, 2004
MONOGRAFIE
-“Giorgio Grassi - I progetti le opere e gli scritti”, Electa 1996
-“Tadao Ando - volume 1, 1969-1994”, Electa, 2008
-“Tadao Ando - volume 2, 1995-2010”, Electa, 2010
-“Mies Van der Rohe”, CittàStudi Edizioni, 2001
-“Mies Van der Rohe”, Zanichelli Editore, 1983
- “Ludwig Mies Van Der Rohe. Neue Nationalgalerie in Berlin 1962-1968”, Ilios Editore, 2013
-“Mies Van der Rohe, Padiglione di Barcellona”, testo&immagine Editore, 2003
-“Luis I. Kahn - I musei”, Electa, 1997
-“Alvaro Siza – tutte le opere”, Electa, 2005