Introduzione al restauro architettonico
Il progetto di restauro
Tecniche di conservazione dei manufatti architettonici
Il progetto di conservazione dei materiali
Il progetto di conservazione delle strutture
Il progetto di riuso e la riabilitazione funzionale
Il cantiere di restauro
Il progetto di manutenzione
Lineamenti di restauro archeologico
La comunicazione nel restauro e la valorizzazione
Conservazione e sostenibilità
Contenuto del corso - Parte D
Il corso introduce agli aspetti metodologici del Restauro architettonico, con particolare riferimento agli edifici sottoposti a tutela, e si propone di fornire agli studenti le nozioni di base per la redazione di un progetto di restauro.
ITER DEL PROGETTO DI RESTAURO
ELEMENTI FONDATIVI DEL PROGETTO DI RESTAURO
IL PROBLEMA STRUTTURALE
LA CONSERVAZIONE DEI MATERIALI
ADEGUAMENTO IMPIANTISTICO
PECULIARITÀ DEL CANTIERE DI RESTAURO
VALUTAZIONE E GESTIONE ECONOMICA DEL PROGETTO
Contenuto del corso - Parte E
Il corso si propone di offrire agli studenti un approccio metodologico e operativo al Restauro fornendo gli strumenti per sviluppare una capacità critica attraverso diversi livelli di lettura dell’edificio: l’interpretazione storica del manufatto, del suo stato di conservazione, del suo linguaggio materico ed architettonico. Per arrivare alla stesura di un progetto di intervento consapevole, gestendone correttamente sia la fase della conoscenza che la fase esecutiva.
Storia e teoria del restauro
Riegl, Alois (S. Scarrocchia, ed.) 2011, Il culto moderno dei monumenti. Il suo carattere e i suoi inizi - Abscondita: Milano.
Brandi, Cesare, 2012, Teoria del restauro - Einaudi: Torino, (1 ed. 1963)
Torsello, Paolo, B. (ed.), 2005, Che cos’è il restauro? Nove studiosi a confronto - Marsilio: Padova.
Ruskin, John, 1849, The seven lamps of architecture - Wiley: Oxford.
Torsello, Paolo B., 2001, Restauro architettonico. Padri, teorie, immagini - Angeli: Milano.
Casiello, Stella, 2005, La cultura del restauro. Teorie e fondatori - Marsilio: Padova.
Casiello, Stella, 2008, Verso una storia del restauro. Dall’età classica al primo Ottocento - Firenze.
Testi e manualistica di base per gli interventi di restauro
Bellini, Amedeo (ed.), 2001, Tecniche della conservazione - Angeli: Milano.
Musso, Stefano – Torsello, Paolo, 2003, Tecniche di restauro architettonico - UTET: Milano, (2 vol.)
Gurrieri, Francesco (a cura di), 2013, Dizionario generale del restauro - Mandragora: Firenze
Zevi, Luca (a cura di), 2008, Manuale del restauro architettonico - Mancosu: Roma, (1° 2000)
Conservazione dei materiali
Lazzarini, Lorenzo - Laurenzi Tabasso Laura, 2010, Il restauro della Pietra - UTET: Milano
Pedemonte, Enrico - Fornari G., 2006, Chimica e restauro. La scienza dei materiali per l’architettura - Marsilio: Venezia.
Amoroso, Giovanni, 2002, Trattato di scienza della conservazione dei monumenti - Alinea: Firenze.
Cigni, G. - Codacci Pisanelli, B. - Umidità e degrado negli edifici. Diagnosi e rimedi – Kappa Roma, 1987
Monaco, L. M. – Santamaria, Armando - Indagini, prove e monitoraggio nel restauro degli edifici storici – ESI: Napoli, 1998
Centauro, G. A. (ed.) - Tecnologie e conservazione degli apparati pittorici e del colore dell’edilizia storica - Poggibonsi, 2008
Tampone, Gennaro - Il restauro delle strutture in legno – Hoepli: Milano, 1996
Dohene E., Price C., 2010, Stone Conservation: an overview of current research, Getty, Los Angeles.
Conservazione delle strutture
Vinci, Michele, 2014, Metodi di calcolo e tecniche di consolidamento per edifici in muratura - Palermo.
Mastrodicasa, Sisto, 1993, Dissesti statici delle strutture edilizie. Diagnosi, consolidamento - HOEPLI: Milano (rist. 2010)
Podesta, Stefano, 2012, Verifica sismica di edifici in muratura - Flaccovio: Palermo.
Soluzioni tecniche specifiche
Del Curto, D. (ed.), 2010, Ambiente interno e conservazione: Il controllo del clima in musei e edifici storici - Nardini, Firenze
Pinto Guerra, Edgardo, 2011, Risanamento di murature umide e degradate - Flaccovio: Palermo.
Cigni, Giuseppe - Codacci Pisanelli, Biancaneve, 1987, Umidità e degrado negli edifici.Diagnosi e rimedi – Kappa: Roma.
Germani, L. - Franceschi, S. - Capitolato speciale di appalto. Restauro architettonico - DEI: Roma, 2003
Il progetto di riuso e di integrazione architettonica
De Vita M., 2015, Architetture nel tempo: dialoghi della materia, nel restauro, Firenze University Press, Firenze.
De Gracia F., 1992, Construir en lo construido, La arquitectura como modificación, Editorial Nerea.
Carbonara G., 2011, Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, UTET, Torino.
• R. Dalla Negra, M. Nuzzo, “L’architetto restaura. Guida al laboratorio di restauro architettonico”, Caserta 2008.
• S. Franceschi, L.Germani, “Manuale operativo per il Restauro Architettonico”, Roma, 2010
• G. Carbonara, “Restauro architettonico: principi e metodo”, Roma 2012.
• S. F. Musso, “Tecniche di Restauro”, Torino 2013.
Raccomandazioni NorMaL - 1/88. Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico, (CNR-ICR, 1990, Roma)
Norme CEI, C.T.I., UNI , UNI-CIG, Norme di prevenzioni incendi ed infortuni
G. Carbonara (a cura di), Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino 1996, Voll. I-IV; Voll. V-VII (Impianti); Voll. IX-XI (ed aggiornamenti);
G. Rocchi, “Istituzioni di restauro dei beni architettonici”, Hoepli, Milano 1985
S. Di Pasquale, “L'arte del costruire: tra conoscenza e scienza”, Marsilio Editori, Venezia, 1996
D. Lamberini, Teorie e Storia del Restauro Architettonico, Firenze, Polistampa 2004
A. Giuffrè, “La meccanica nell’architettura. La statica”, NIS, Roma, 1986
G. Carbonara, "Restauro architettonico: principi e metodo", Roma 2012
Gurrieri F. (a cura di) Dizionario Generale del Restauro, Mandragola, Firenze 2013
G.Contorni, Erre Come Restauro, terminologia degli interventi sul patrimonio architettonico, Alinea, Firenze1993.
C. Dezzi Bardeschi (a cura di), “Abbeceddario minimo ‘ANANKE – Cento voci per il Restauro”, Altralinea Edizioni, Firenze 2017
S.F. Musso, Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica. (IV edizione), EPC, Roma, 2016
M. De Vita, Verso il Restauro. Temi, tesi, progetti percorsi didattici per la conservazione, Firenze: Firenze, Firenze University Press 2012
M. De Vita, Architetture nel tempo, Firenze, Firenze University Press 2015
M.Paradiso, G.Tempesta, S.Galassi, F. Pugi: “Sistemi voltati in muratura. Teoria e applicazioni.”, Edizioni Dei-Tipografia del Genio Civile, Roma, 2007, collocazione: DEWEY624.1775, Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura.
G. Cangi, Manuale del Recupero Strutturale e Antisismico, Roma, Dei Tipografia del GenUna bibliografia più dettagliata sarà fornita durante lo svolgimento del corso. io Civile, 2005.
.Franceschi, Germani, Pasquini, Ulivi, Il progetto di restauro – protocolli operativi, Alinea ed., Firenze, 2003
S. Franceschi, L.Germani, "Manuale operativo per il Restauro Architettonico", Editrice DEI, Roma, (IV edizione), 2010
S. Franceschi, L. Germani, Il degrado dei materiali nell'edilizia. Cause e valutazione delle patologie, Roma, Edizioni DUna bibliografia più dettagliata sarà fornita durante lo svolgimento del corso. ei, (II edizione) 2012Una bibliografia più dettagliata sarà fornita durante lo svolgimento del corso.
M. Coppola, “ indagini tipologiche in Architettura – Leggere il costruito con metodi non strumentali”, Carocci Editore, Roma 2018
S. Caccia Gherardini, The architectural restoration and conservation handbook, Didapress, Firenze 2016.
Una bibliografia più dettagliata sarà fornita durante lo svolgimento del corso.
Obiettivi Formativi - Parte C
Fornire agli studenti la conoscenza approfondita di:
1) Materiali e tecniche per la conservazione architettonica
2) Concetti di base della teoria della conservazione architettonica attraverso i passaggi storici nei diversi contesti culturali.
2) Strumenti (metodologici, tecnici e critici) essenziali alla predisposizione di un corretto processo di conservazione e riabilitazione funzionale di un edificio storico
Alla fine del laboratorio lo studente dovrà:
1) Raggiungere un adeguato grado di consapevolezza dei caratteri dell'intervento sul costruito:
- contenuti operativi e principali connessioni interdisciplinari
- significato storico, culturale e di risorsa contemporanea di crescita
2) Essere in grado di creare una sintesi dei valori materiali e immateriali custoditi da un manufatto architettonico oltre alla valutazione del loro livello di riconoscibilità e condivisione collettiva.
3) Essere in grado di impostare un corretto percorso progettuale di conservazione materiale di manufatto architettonico esistente
4) Implementare le proprie capacità di valutazione delle scelte concettuali di gestione dei valori riconosciuti di un manufatto architettonico.
4) Essere in grado di sviluppare un progetto di riuso e di rielaborazione architettonica compatibile con i valori culturali e di testimonianza materiale di un manufatto architettonico
Obiettivi Formativi - Parte D
Il corso introduce agli aspetti metodologici del Restauro architettonico, con particolare riferimento agli edifici sottoposti a tutela, e si propone di fornire agli studenti le nozioni di base per la redazione di un progetto di restauro.
Obiettivi Formativi - Parte E
Obiettivo del corso è far apprendere agli studenti le competenze e gli strumenti concettuali ed operativi indispensabili per redigere l'apparato conoscitivo diagnostico del costruito storico esistente ed in particolare sull’intero iter del Restauro del patrimonio architettonico di antica formazione soggetto a tutela.
Prerequisiti - Parte C
si raccomanda fortemente una conoscenza di base dei seguenti argomenti:
lineamenti di storia dell’architettura;
tecniche costruttive storiche e tradizionali;
caratteri e patologie dei materiali tradizionali;
rilievo architettonico;
statica;
dissesto delle strutture;
metodologie e strumenti per la diagnostica.
Prerequisiti - Parte D
Aver superato la prova del Laboratorio di Restauro I
Prerequisiti - Parte E
Aver superato la prova del Laboratorio di Restauro I
E’ richiesta una buona conoscenza:
- dell’utilizzo di un programma di CAD (almeno 2D)
- dell'utilizzo di un programma di rappresentazione tridimensionale
- dei fondamenti della statica grafica e analitica e della scienza delle costruzioni
- delle caratteristiche costruttive dell'edilizia storica
- delle principali Carte del Restauro
- dei principali riferimenti delle indagini diagnostiche (Normal/88 – UNI 11182).
Metodi Didattici - Parte C
La didattica del corso è articolata in lezioni frontali, visite, esercitazioni e attività progettuali:
LEZIONI FRONTALI:
Le lezioni frontali sui temi di base del corso saranno affiancate da seminari e comunicazioni di approfondimento su temi specifici e casi studio. Eventi, convegni e conferenze sui temi della conservazione saranno segnalati durante il corso.
VISITE E SOPRALLUOGHI:
Compatibilmente con i tempi a disposizione e con le possibilità di spostamento, saranno previste visite di studio a siti e monumenti, cantieri e laboratori di restauro, finalizzate a favorire il confronto e la raccolta di specifiche informazioni utili allo sviluppo del proprio percorso di ricerca. I sopralluoghi favoriranno inoltre l’osservazione e la lettura tecnologica delle soluzioni conservative messe in atto, nella loro dimensione tecnologica e di linguaggio architettonico.
ESERCITAZIONI INDIVIDUALI:
Il laboratorio prevede lo svolgimento di alcune esercitazioni individuali in aula, all’esterno, a casa, per l’applicazione e la verifica dei temi trattati. Le esercitazioni dovranno essere sempre consegnate nei tempi stabiliti sulla piattaforma moodle.
RICERCA PROGETTUALE DI GRUPPO:
Tutte le attività del laboratorio confluiranno nello sviluppo di una ricerca progettuale finalizzata all’impostazione di un processo di conservazione e riabilitazione architettonica di un manufatto architettonico esistente proposto dal docente. La ricerca progettuale sarà composta da alcune esercitazioni, da svolgere preferibilmente in gruppo (max 3). Il tema assegnato a ciascun gruppo sarà di dimensioni adeguate per essere ragionevolmente trattato nella durata del corso. Ciascuna esercitazione sarà costituita da due tipi di elaborati: un documento di testo (relazione illustrativa del percorso svolto e dei risultati ottenuti, tabelle, testi specifici), 1 tavola formato A2 (da sdoppiare in caso di necessità). Indicazioni dettagliate sugli elaborati da presentare e template grafici da utilizzare verranno forniti durante il corso. La scadenza per la consegna delle esercitazioni di gruppo sarà comunicata in congruo anticipo e tendenzialmente dovrà avvenire una settimana prima della data d’esame. Le esercitazioni di gruppo saranno oggetto di revisioni, verifiche ed approfondimenti, prevalentemente collettivi. Compatibilmente con le possibilità di spostamento generali e individuali, sono previsti sopralluoghi all’oggetto della ricerca progettuale, che verranno preventivamente concordati con la classe.
Qualunque tema di studio alternativo che ogni studente intenda proporre dovrà:
- essere preventivamente concordato con la docenza
- avere dimensioni contenute, in modo da poter essere svolto nella durata del corso
- presentare uno stato di conservazione di adeguata complessità
- essere liberamente accessibile
Metodi Didattici - Parte D
Lezioni ex cattedra, proiezioni di slides, revisioni in aula delle esercitazioni progettuali assegnate.
Metodi Didattici - Parte E
La didattica è organizzata in lezioni teoriche ed esercitazioni e revisioni in aula, cui farà seguito lo
studio relativo al caso studio. A questo scopo, gli studenti si dovranno organizzare in gruppi di 3-4
persone, con specifiche caratteristiche di propensione al lavoro di gruppo.
Altre Informazioni - Parte C
Le revisioni ed il ricevimento degli studenti avverranno con frequenza settimanale al termine della lezione, nella stessa aula. Per ulteriori necessità o appuntamenti contattare il docente all'indirizzo: michele.coppola@unifi.it
Altre Informazioni - Parte E
Si ricorda che la frequenza é obbligatoria.
L'accertamento delle presenze sarà effettuato, per ogni lezione di 4 ore, con appello nominale in aula. Cionondimeno è ammesso un 25% di assenza, giustificate o ingiustificate, pari 3 lezioni da 4 ore. Un numero maggiore di assenze compromette il diritto all'esame.
Le comunicazioni per posta elettronica dovranno avvenire esclusivamente attraverso l'indirizzo istituzionale di Unifi: nome.cognome@stud.unifi.it. Fanno deroga a questa norma gli studenti in mobilità internazionale, non effettivamente iscritti ad un intero corso di laurea, per i quali si utilizzerà un loro indirizzo personale.
Le revisioni degli elaborati avverranno in aula.
Modalità di verifica apprendimento - Parte C
La verifica dell’apprendimento, delle conoscenze e degli strumenti critici e metodologici acquisiti sarà svolta attraverso:
La valutazione dei risultati delle esercitazioni
La valutazione della partecipazione alle attività
La valutazione dei risultati della ricerca progettuale di gruppo
La valutazione della prova finale d’esame
1, 2) VALUTAZIONE DELLE ESERCITAZIONI e DELLE ATTIVITÀ
Costituiranno prove intermedie di verifica dei processi formativi. Dettagli sulle modalità di valutazione e risultati saranno costantemente comunicati e discussi nel corso del laboratorio.
3) VALUTAZIONE DELLA RICERCA PROGETTUALE DI GRUPPO
La ricerca progettuale di gruppo sarà valutata con un voto unico per tutti i componenti del gruppo che terrà conto delle capacità di applicazione delle conoscenze acquisite, dell’acquisizione di strumenti critici, della qualità degli elaborati presentati e dei risultati conseguiti.
4) PROVA FINALE D’ESAME
La prova finale consiste in un colloquio, individuale e di gruppo, sui temi trattati durante il corso, sulla bibliografia, sui metodi e i risultati delle esercitazioni e della ricerca progettuale conclusiva
VOTO FINALE. Il voto finale sarà basato sulla media dei risultati conseguiti nelle esercitazioni individuali, nella ricerca di gruppo in quelle di gruppo e nel colloquio d’esame. Nella definizione del risultato sarà tenuto conto del percorso crescita di ciascuno studente.
N. B. Gli studenti che desiderino sostenere l’esame SENZA FREQUENTARE le lezioni sono tenuti a segnalarlo al docente per concordare un adeguato programma di lavoro.
Modalità di verifica apprendimento - Parte D
La verifica dell'apprendimento sarà svolta attraverso l'illustrazione degli elaborati di progetto relativi all'esercitazione assegnata e della discussione delle implicazioni teoriche e tecniche connesse. Sarà oggetto di valutazione: la qualità e completezza degli elaborati, la qualità dell'esposizione del progetto, la coerenza delle soluzioni adottate con il quadro esigenziale individuato, l'impiego del lessico specialistico.
Modalità di verifica apprendimento - Parte E
Per l'ammissione all'esame finale gli studenti devono aver completato il percorso formativo, teorico e pratico, in particolare producendo gli elaborati di progetto di restauro relativi al Caso Studio.
Verranno richiesti ai gruppi di studenti di produrre i seguenti elaborati:
- Lettura storico-critica del monumento
- Rilievo fotografico e Fotopiani
- Rilievo dello stato di fatto (in scala da definire)
- Rilievo ed interpretazione critica delle fasi costruttive dell’edificio: l’analisi stratigrafica muraria
- Rilievo ed interpretazione critica del degrado materico e strutturale (quadro fessurativo)
- Analisi delle cause e indicazione degli interventi
- Analisi delle vocazioni d’uso
- Progetto di restauro architettonico e ridistribuzione funzionale
- Dettagli costruttivi di progetto
- Restituzione tridimensionale
- Masterplan del progetto di restauro: computo metrico estimativo e organizzazione del cantiere.
Gli elaborati dovranno essere presentati sia in forma cartacea che su un DVD.
Gli studenti si presenteranno all'esame organizzati per gruppi ed esporranno di fronte alla commissione il loro lavoro di gruppo. La valutazione sarà comunque individuale e pertanto per il modulo in oggetto, nella stessa sede d'esame saranno effettuate domande specifiche ai singoli, partendo da spunti del lavoro di gruppo presentato.
Non è prevista prova di valutazione in itinere.
Programma del corso - Parte C
Argomenti trattati e finalità del corso
Come tutti i progetti di architettura, il progetto di restauro di un manufatto architettonico si basa su una fase di conoscenza che porta a una serie di scelte tecniche e culturali. Le scelte sono tanto più corrette quanto più adeguata è la fase di conoscenza preliminare. Se conserviamo i vecchi edifici è perché, oltre a un valore economico e funzionale, contengono elementi culturali di cui il restauratore diventa responsabile verso le comunità di appartenenza. Dal punto di vista tecnico, come un medico, il restauratore fa una diagnosi e decide la terapia migliore. Conosce metodi, tecniche e materiali adatti per curare le malattie degli edifici. Ma questo non è abbastanza. Dal punto di vista culturale il restauratore riattiva la presenza dell'edificio nella vita contemporanea e combina caratteristiche funzionali, tecniche, spaziali, con metodi di progettazione che preservano i valori dell'edificio di testimonianza, di documento storico e di autenticità. Lo scopo del corso è quello di implementare abilità critiche e strumenti operativi per stimolare il processo di cura sull'architettura esistente e fare le giuste scelte culturali. Il corso chiarirà le fasi principali di un progetto di restauro dall'indagine alla manutenzione: lo scopo del progetto (correttezza tecnica e valore culturale), le fasi del progetto, i metodi per sviluppare le conoscenze necessarie (gli strumenti critici, culturali e tecnici). La prima parte del corso si concentrerà sulla conoscenza dei materiali storici e delle tecniche di costruzione, fornendo gli strumenti metodologici per l'analisi multidisciplinare dell'edificio, per tracciare una conoscenza e una diagnosi adeguate. La seconda parte del corso si concentrerà sui passaggi culturali storici e attuali che hanno portato a scelte conservative in contesti diversi. L'obiettivo è quello di implementare le capacità di valutazione delle scelte concettuali di gestione dei valori riconosciuti di un edificio. Si discuteranno le questioni metodologiche e tecniche necessarie a prendere decisioni operative autonome e sviluppare un adeguato percorso di progettazione. Attraverso l'analisi delle sue fasi significative gli studenti impareranno i metodi di preparazione di un progetto di conservazione. Sarà prestata attenzione alla sostenibilità dell’intervento (materiali e tecniche corretti, uso e manutenzione adeguati e fattibili). Alla fine del laboratorio gli studenti dovranno essere in grado di: 1) raggiungere un adeguato grado di consapevolezza dei caratteri dell'intervento sul costruito (contenuti operativi e principali connessioni interdisciplinari, significato storico, culturale e di risorsa contemporanea di crescita); 2) creare una sintesi dei valori materiali e immateriali custoditi da un manufatto architettonico oltre alla valutazione del loro livello di riconoscibilità e condivisione collettiva; 3) impostare un corretto percorso progettuale di conservazione materiale di manufatto architettonico esistente; 4) implementare le proprie capacità di valutazione delle scelte concettuali di gestione dei valori riconosciuti di un manufatto architettonico; 5) Sviluppare un progetto di riuso e di rielaborazione architettonica compatibile con i valori culturali e di testimonianza materiale di un manufatto architettonico.
Le attività didattiche affronteranno le seguenti tematiche:
Introduzione al restauro architettonico
Definizioni e concetti di base. Obiettivi e campi di applicazione della disciplina;
Panoramica storica della teoria e della pratica della conservazione architettonica;
Nodi culturali e tecnici del dibattito attuale. Carte del restauro. Standards.
Il progetto di restauro
Procedure, elaborati, soggetti coinvolti ed iter burocratico del progetto preliminare, definitivo ed esecutivo;
Valutazione e gestione economica del progetto di restauro;
Quadro legislativo italiano; la situazione europea e internazionale.
Tecniche di conservazione dei manufatti architettonici
Quadro generale, presupposti e applicazioni progettuali;
Procedure operative tradizionali e moderne; metodi per il controllo di efficacia;
La qualità del progetto di conservazione; modelli, verifiche e sperimentazioni in laboratorio e in cantiere;
Ruolo, problematiche e tendenze attuali della ricerca scientifica.
Il progetto di conservazione dei materiali
Linee metodologiche per la scelta e la progettazione dell’intervento;
Tecniche tradizionali e moderne per il trattamento dei materiali. Principali riferimenti normativi;
Interventi per i problemi di umidità negli edifici storici.
Il progetto di conservazione delle strutture
Il consolidamento strutturale degli edifici storici: metodi per la scelta e la progettazione dell’intervento;
Tecniche tradizionali e moderne di consolidamento;
Criteri e metodologie per il restauro degli edifici colpiti da sisma;
Il miglioramento sismico; principali riferimenti normativi.
Il progetto di riuso e la riabilitazione funzionale
Adeguamento, messa norma di edifici storici (impianti, barriere architettoniche, sicurezza, accessibilità);
Rielaborazione funzionale e architettonica, casi studio;
Principali riferimenti normativi.
Il cantiere di restauro
Organizzazione, sicurezza, ruoli, figure;
Pratiche storiche di cantiere; principali riferimenti normativi italiani.
Il progetto di manutenzione
La gestione dei processi evolutivi degli edifici;
Obiettivi e potenzialità della prevenzione e della manutenzione;
Stesura e gestione di un piano di manutenzione; principali riferimenti normativi.
Lineamenti di restauro archeologico
Tecniche di conservazione e manutenzione di manufatti architettonici ridotti allo stato di rudere;
Ambito disciplinare ed evoluzione storica. Principali riferimenti normativi;
Casi studio in area mediterranea.
La comunicazione nel restauro e la valorizzazione
la musealizzazione di monumenti; virtual heritage e fruibilità digitale del costruito storico e monumentale;
Conservazione e sostenibilità
Il valore (economico, culturale, antropologico, ecc) degli interventi in rapporto alle comunità;
prospettive della conservazione contemporanea.
Articolazione della didattica
La didattica del corso è articolata in lezioni frontali, visite, esercitazioni e attività progettuali:
Lezioni frontali: Le lezioni frontali sui temi di base del corso saranno affiancate da seminari e comunicazioni di approfondimento su temi specifici e casi studio. Eventi, convegni e conferenze sui temi della conservazione saranno segnalati durante il corso.
Visite e sopralluoghi: Compatibilmente con i tempi a disposizione e con le possibilità di spostamento, saranno previste visite di studio a siti e monumenti, cantieri e laboratori di restauro, finalizzate a favorire il confronto e la raccolta di specifiche informazioni utili allo sviluppo del proprio percorso di ricerca. I sopralluoghi favoriranno inoltre l’osservazione e la lettura tecnologica delle soluzioni conservative messe in atto, nella loro dimensione tecnologica e di linguaggio architettonico.
Esercitazioni individuali: Il laboratorio prevede lo svolgimento di alcune esercitazioni individuali in aula, all’esterno, a casa, per l’applicazione e la verifica dei temi trattati. Le esercitazioni dovranno essere sempre consegnate nei tempi stabiliti sulla piattaforma moodle.
Ricerca progettuale di gruppo: Tutte le attività del laboratorio confluiranno nello sviluppo di una ricerca progettuale finalizzata all’impostazione di un processo di conservazione e riabilitazione architettonica di un manufatto architettonico esistente proposto dal docente. La ricerca progettuale sarà composta da alcune esercitazioni, da svolgere preferibilmente in gruppo (max 3). Il tema assegnato a ciascun gruppo sarà di dimensioni adeguate per essere ragionevolmente trattato nella durata del corso. Ciascuna esercitazione sarà costituita da due tipi di elaborati: un documento di testo (relazione illustrativa del percorso svolto e dei risultati ottenuti, tabelle, testi specifici), 1 tavola formato A2 (da sdoppiare in caso di necessità). Indicazioni dettagliate sugli elaborati da presentare e template grafici da utilizzare verranno forniti durante il corso. La scadenza per la consegna delle esercitazioni di gruppo sarà comunicata in congruo anticipo e tendenzialmente dovrà avvenire una settimana prima della data d’esame. Le esercitazioni di gruppo saranno oggetto di revisioni, verifiche ed approfondimenti, prevalentemente collettivi. Compatibilmente con le possibilità di spostamento generali e individuali, sono previsti sopralluoghi all’oggetto della ricerca progettuale, che verranno preventivamente concordati con la classe.
Qualunque tema di studio alternativo che ogni studente intenda proporre dovrà:
- essere preventivamente concordato con la docenza
- avere dimensioni contenute, in modo da poter essere svolto nella durata del corso
- presentare uno stato di conservazione di adeguata complessità
- essere liberamente accessibile
Conoscenze raccomandate: si raccomanda fortemente una conoscenza di base dei seguenti argomenti: lineamenti di storia dell’architettura, materiali da costruzione e tecniche costruttive storiche e tradizionali, rilievo architettonico, lineamenti di statica e scienza delle costruzioni, caratteri e patologie dei materiali tradizionali, dissesto delle strutture, metodologie e strumenti per la diagnostica.
Modalità di verifica dell’apprendimento
La verifica dell’apprendimento di conoscenze e strumenti critici e metodologici acquisiti sarà svolta attraverso:
La valutazione dei risultati delle esercitazioni
La valutazione della partecipazione alle attività
La valutazione dei risultati della ricerca progettuale di gruppo
La valutazione della prova finale d’esame
1, 2) VALUTAZIONE DELLE ESERCITAZIONI e DELLE ATTIVITÀ
Costituiranno prove intermedie di verifica dei processi formativi. Dettagli sulle modalità di valutazione e risultati saranno costantemente comunicati e discussi nel corso del laboratorio.
3) VALUTAZIONE DELLA RICERCA PROGETTUALE DI GRUPPO
La ricerca progettuale di gruppo sarà valutata con un voto unico per tutti i componenti del gruppo che terrà conto delle capacità di applicazione delle conoscenze acquisite, dell’acquisizione di strumenti critici, della qualità degli elaborati presentati e dei risultati conseguiti.
4) PROVA FINALE D’ESAME
La prova finale consiste in un colloquio, individuale e di gruppo, sui temi trattati durante il corso, sulla bibliografia, sui metodi e i risultati delle esercitazioni e della ricerca progettuale conclusiva
VOTO FINALE. Il voto finale sarà basato sulla media dei risultati conseguiti nelle esercitazioni individuali, nella ricerca di gruppo in quelle di gruppo e nel colloquio d’esame. Nella definizione del risultato sarà tenuto conto del percorso crescita di ciascuno studente.
N. B. Gli studenti che desiderino sostenere l’esame SENZA FREQUENTARE le lezioni sono tenuti a segnalarlo al docente per concordare un adeguato programma di lavoro.
Programma del corso - Parte D
Il corso introduce agli aspetti metodologici del Restauro architettonico, con particolare riferimento agli edifici sottoposti a tutela, e si propone di fornire agli studenti le nozioni di base per la redazione di un progetto di restauro.
ITER DEL PROGETTO DI RESTAURO
• La situazione italiana: Quadro legislativo, enti preposti, strumenti di tutela, ecc.
• I soggetti coinvolti, l'iter del progetto, elementi ed elaborati del progetto (modalità di rappresentazione
ELEMENTI FONDATIVI DEL PROGETTO DI RESTAURO
• Le destinazioni d’uso e la compatibilità di nuove funzioni
• I limiti operativi: caratteri costruttivi e tipologici degli edifici - norme di tutela
• Rapporto tra quadro diagnostico e proposte di intervento: materiali, superfici, strutture
IL PROBLEMA STRUTTURALE
• Terremoti e vulnerabilità sismica
• Adeguamento e miglioramento sismico
• Interventi di miglioramento sismico: analisi di alcune problematiche ricorrenti
LA CONSERVAZIONE DEI MATERIALI
• Gli interventi di conservazione sui materiali
• I materiali moderni nel restauro
• Umidità: diagnosi e interventi
ADEGUAMENTO IMPIANTISTICO E SOSTENIBILITA’ ENERGETICA
• Analisi delle problematiche ricorrenti
• Adeguamento versus conservazione
PECULIARITÀ DEL CANTIERE DI RESTAURO
• Le opere provvisionali e gli interventi d'urgenza
• L’aggiornamento delle conoscenze in corso d’opera: la revisione dei dati di analisi e rilievo
VALUTAZIONE E GESTIONE ECONOMICA DEL PROGETTO
• Il capitolato d'appalto, il computo metrico, l'elenco dei prezzi
• Il programma di conservazione programmata
Programma del corso - Parte E
Durante il Laboratorio saranno trattati I seguenti argomenti:
1. Presentazione della disciplina: I principi del Restauro e cenni sulla normativa vigente in materia di tutela.
2. Introduzione alla conoscenza del manufatto architettonico: I metodi di lettura delle stratificazioni storiche dell’edificio per un corretto approccio metodologico alla redazione di un progetto di restauro culturalmente e tecnicamente consapevole (l’analisi stratigrafica delle strutture in elevato a supporto della diagnostica del degrado strutturale).
3. Il RILIEVO CRITICO: la documentazione preventiva, il rilievo delle fasi costruttive, il rilievo delle discontinuità murarie, il rilievo del degrado materico, il rilievo dei dissesti strutturali.
4. L’analisi delle vocazioni d’uso finalizzata al rispetto del limite fisiologico di trasformazione dell’edificio storico.
5. L’uso degli spazi: Il progetto di adeguamento a confronto con una nuova destinazione; La compatibilità dei materiali e le procedure operative di conservazione e recupero dei materiali e delle tecniche costruttive individuate con l’analisi dei manufatti architettonici.
6. L’adeguamento funzionale nel restauro architettonico: la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’inserimento e la messa in opera di nuovi elementi architettonici dettate da nuove esigenze funzionali e/o prescrizioni normative (abbattimento delle barriere architettoniche); l’inserimento e la messa in opera di nuovi impianti tecnologici.
7. Cenni sulla normativa paesaggistica, ambientale e in materia antisismica. I vincoli e procedure di intervento progettuale negli edifici sottoposti a tutela. Normativa antinfortunistica e antincendio.
8. L’iter progettuale amministrativo: dal progetto al cantiere, “un percorso ad ostacoli”.
TEMA DELL'ESERCITAZIONE PROGETTUALE
Il tema che si propone è il complesso dell’Abbazia di Torri a Sovicille (Siena), e/o la Pieve di San Giovanni Battista Decollato di Mensano a Casole d’Elsa (Siena).
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Parte C
4 - istruzione di qualità
9 - Industria, innovazione infrastrutture
11 - città e comunità sostenibili
12 - consumo e produzione responsabili