Il modulo fa riferimento alle competenze disciplinari dell’area tecnologica è anche momento di verifica per uno studio approfondito sugli elementi architettonici di dettaglio. Il corso riguarda l’acquisizione delle conoscenze e competenze necessarie a gestire i diversi livelli di informazioni richiesti in una progettazione di tipo esecutivo, concentrandosi in particolare sullo sviluppo della capacità di produrre e gestire la complessità di un progetto completo.
Contenuto del corso - Parte B
Il modulo fa riferimento alle competenze disciplinari dell’area tecnologica è anche momento di verifica per uno studio approfondito sugli elementi architettonici di dettaglio. Il corso riguarda l’acquisizione delle conoscenze e competenze necessarie a gestire i diversi livelli di informazioni richiesti in una progettazione di tipo esecutivo, concentrandosi in particolare sullo sviluppo della capacità di produrre e gestire la complessità di un progetto completo.
Zaffi L. “poor” and “rich” modelling in the development of detail design” In: Rich and poor detailing: addressing the m-shape phenomenon in detail design” Proceedings of the 11th International Detail Design Conference 2013-Kaohsiung, Taiwan ,21-22 October 2013, Tungfang Design Institute, Kaohsiung, Taiwan (R.O.C.) ISBN: 9789866415302 pp. 169-180
Zaffi L. Architettura in costruzione, SEF, Firenze, 2008.
Bologna R; Terpolilli c.; (a cura di) Emergenza del progetto-progetto dell’emergenza: architetture con-temporaneità, Federico Motta Editore, Milano 2005
Gorman M.J., Buckminster Fuller; Architettura in movimento, Skira, Milano 2005
Zambelli E.,Vanoncini P.A., Imperadori M., La Costruzione stratificata a secco : tecnologie edilizie innovative e metodi per la gestione del progetto, Maggioli, Rimini, 1998.
Mazria E., Sistemi Solari Passivi, Franco Muzzio editore, Padova 1990
Zaffi L. “poor” and “rich” modelling in the development of detail design” In: Rich and poor detailing: addressing the m-shape phenomenon in detail design” Proceedings of the 11th International Detail Design Conference 2013-Kaohsiung, Taiwan ,21-22 October 2013, Tungfang Design Institute, Kaohsiung, Taiwan (R.O.C.) ISBN: 9789866415302 pp. 169-180
Zaffi L. Architettura in costruzione, SEF, Firenze, 2008.
Bologna R; Terpolilli c.; (a cura di) Emergenza del progetto-progetto dell’emergenza: architetture con-temporaneità, Federico Motta Editore, Milano 2005
Gorman M.J., Buckminster Fuller; Architettura in movimento, Skira, Milano 2005
Zambelli E.,Vanoncini P.A., Imperadori M., La Costruzione stratificata a secco : tecnologie edilizie innovative e metodi per la gestione del progetto, Maggioli, Rimini, 1998.
Mazria E., Sistemi Solari Passivi, Franco Muzzio editore, Padova 1990
Obiettivi Formativi - Parte A
Questo corso si colloca nel terzo anno del percorso di studi ed è mirato allo sviluppo della capacità dello studente di gestire un progetto architettonico in modo organico e coerente. Gli allievi saranno quindi chiamati a esercitare la comprensione delle relazioni che intercorrono fra materiali e tecnologie con particolare attenzione alla loro integrazione nel progetto. Le conoscenze acquisite negli anni precedenti nei corsi di progettazione, materiali e costruzioni dovranno concorrere alla gestione integrata di un progetto architettonico completo quantunque di dimensioni limitate.
In particolare i contenuti del corso riguardano la progettazione esecutiva di dettaglio analizzata in rapporto alle diverse prassi costruttive e in una logica di costante verifica di corrispondenza alle volontà formali.
Le informazioni necessarie per la realizzazione di un’opera architettonica sono in buona parte comunicate tramite disegni e specifiche tecniche, ed è pertanto essenziale che tali elaborati riescano a comunicare le informazioni progettuali in modo chiaro, completo e facilmente comprensibile. Pertanto, prima di iniziare il proprio percorso specialistico, gli allievi si eserciteranno nell’acquisire familiarità con le metodologie di studio e rappresentazione dei dettagli costruttivi e con i processi di verifica e ricomposizione delle sequenze operative per l’assemblaggio degli stessi dettagli in cantiere.
Obiettivi Formativi - Parte B
Questo corso si colloca nel terzo anno del percorso di studi ed è mirato allo sviluppo della capacità dello studente di gestire un progetto architettonico in modo organico e coerente. Gli allievi saranno quindi chiamati a esercitare la comprensione delle relazioni che intercorrono fra materiali e tecnologie con particolare attenzione alla loro integrazione nel progetto. Le conoscenze acquisite negli anni precedenti nei corsi di progettazione, materiali e costruzioni dovranno concorrere alla gestione integrata di un progetto architettonico completo quantunque di dimensioni limitate.
In particolare i contenuti del corso riguardano la progettazione esecutiva di dettaglio analizzata in rapporto alle diverse prassi costruttive e in una logica di costante verifica di corrispondenza alle volontà formali.
Le informazioni necessarie per la realizzazione di un’opera architettonica sono in buona parte comunicate tramite disegni e specifiche tecniche, ed è pertanto essenziale che tali elaborati riescano a comunicare le informazioni progettuali in modo chiaro, completo e facilmente comprensibile. Pertanto, prima di iniziare il proprio percorso specialistico, gli allievi si eserciteranno nell’acquisire familiarità con le metodologie di studio e rappresentazione dei dettagli costruttivi e con i processi di verifica e ricomposizione delle sequenze operative per l’assemblaggio degli stessi dettagli in cantiere.
Prerequisiti - Parte A
Per poter sostenere l'esame del Laboratorio di Architettura e Costruzione è necessario aver superato gli esami di: Scienza delle Costruzioni e Tecnologia dei Materiali e degli Elementi Costruttivi ( Nuovo Ordinamento ex DM 270/2004). Corso Integrato di Statica e Scienza delle Costruzioni e Tecnologia dei Materiali ed Elementi Costruttivi (Vecchio Ordinamento ex DM 509/99).
Prerequisiti - Parte B
Per poter sostenere l'esame del Laboratorio di Architettura e Costruzione è necessario aver superato gli esami di: Scienza delle Costruzioni e Tecnologia dei Materiali e degli Elementi Costruttivi ( Nuovo Ordinamento ex DM 270/2004). Corso Integrato di Statica e Scienza delle Costruzioni e Tecnologia dei Materiali ed Elementi Costruttivi (Vecchio Ordinamento ex DM 509/99).
Metodi Didattici - Parte A
L'organizzazione didattica del Laboratorio di Architettura e Costruzione è finalizzata allo sviluppo di un tema unico, comune a entrambi i moduli componenti. Il Modulo prevede una parte di lezioni teoriche alternate ad altre attività di tipo esercitativo. Le procedure di calcolo consentono la messa a punto di tavole grafiche contenenti particolari strutturali riferiti alle strutture del tema generale.
Metodi Didattici - Parte B
L'organizzazione didattica del Laboratorio di Architettura e Costruzione è finalizzata allo sviluppo di un tema unico, comune a entrambi i moduli componenti. Il Modulo prevede una parte di lezioni teoriche alternate ad altre attività di tipo esercitativo. Le procedure di calcolo consentono la messa a punto di tavole grafiche contenenti particolari strutturali riferiti alle strutture del tema generale.
Altre Informazioni - Parte A
La frequenza al Laboratorio è obbligatoria.
Altre Informazioni - Parte B
La frequenza al Laboratorio è obbligatoria.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
Esame orale all’interno dell’esercitazione relativa al tema progettuale del Laboratorio, discussione delle tavole elaborate con riferimento al tema unico, verificando l’acquisizione dei presupposti teorici strutturali necessari allo sviluppo del progetto.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
Esame orale all’interno dell’esercitazione relativa al tema progettuale del Laboratorio, discussione delle tavole elaborate con riferimento al tema unico, verificando l’acquisizione dei presupposti teorici strutturali necessari allo sviluppo del progetto.
Programma del corso - Parte A
AA 2016I17
Tecnologia dell’Architettura prof. Leonardo Zaffi leonardo.zaffi@unifi.it
Tecnica delle costruzioni prof. Stefania Viti stefania.viti@unifi.it
Collaborano a LA+C
Francesca Fornari
Sauro Guarnieri
Gruppo fb: LA+C16_17
01 obiettivi
L’unitarietà e l’integrità del progetto di architettura sono oggi sempre più il risultato di un’attività molto articolata e complessa che prevede l’apporto di molteplici competenze interne ed esterne alle stesse strutture di progettazione. Questi modelli operativi richiedono all’architetto la capacità di svolgere un’attenta attività di regia e di esprimere una chiara volontà progettuale rendendo concrete esigenze, idee ed emozioni nell’opera di architettura.
Per elaborare un progetto che si ponga quindi come fine la costruzione dell’opera e non solo la sua rappresentazione, è necessario che gli allievi apprendano, in modo operativo a integrare aspetti formali, tecnologici e strutturali prefigurando in termini di concreta fattibilità, la propria idea progettuale.
Insieme all’accrescimento delle basilari conoscenze sui materiali e i sistemi costruttivi devono essere sviluppate le attitudini e le capacità necessarie a gestire in modo originale e personale il repertorio sempre più vasto di soluzioni, materiali, tecniche, finiture che la produzione e l’innovazione mettono oggi a disposizione. Un approccio creativo all’uso della tecnologia e alle tecniche costruttive intese come strumenti capaci di alimentare e supportare il processo progettuale è quindi essenziale per sviluppare ogni tipo di innovazione in architettura.
In tal senso è incentivato nello studente il ricorso alla sperimentazione negli aspetti tecnici e formali piuttosto che l’applicazione di modelli precostituiti o soluzioni di tipo manualistico.
In sintesi le attese del Laboratorio sotto il profilo della formazione degli allievi architetti riguardano le seguenti:
A-Capacità
_capacità di operare in modo critico le scelte tecnico- progettuali necessarie alla realizzazione dell’opera attraverso la comprensione degli aspetti ambientali, funzionali, tecnologici e di processo
_capacità di gestire il complesso sistema di istruzioni che servono per la costruzione predisponendo in modo adeguato i diversi elaborati e in particolare di tipo grafico
_capacità di approfondire le problematiche esecutive fino alla scala di dettaglio
B-Attitudini
_attitudine a prefigurare anche in modo intuitivo modelli e soluzioni strutturali
_attitudine alla gestione integrata dei diversi vincoli e delle complessità della costruzione
_attitudine alla sperimentazione formale e spaziale
_attitudine all’impostazione del progetto in modo sistemico
C-Conoscenze
_ampliamento delle conoscenze di base dei materiali e delle tecniche necessarie alla progettazione di sistemi costruttivi leggeri, stratificati da montare a secco e in parziale autocostruzione
_conoscenza dei requisiti, dei vincoli e delle esigenze tecniche e ambientali del sistema abitativo
_conoscenza delle regole essenziali di controllo e coordinazione dimensionale del progetto
_conoscenza delle convenzioni elementari di rappresentazione degli elaborati esecutivi
02 contenuti e argomenti
L’ambito tematico del laboratorio fa riferimento ai due moduli didattici di Tecnologia dell’Architettura e Tecnica delle Costruzioni che risultano integrati sul piano operativo e dei contenuti. Nel semestre saranno affrontati i seguenti argomenti:
_Il progetto esecutivo tecnologico come sistema integrato d’istruzioni per la costruzione.
Il progetto esecutivo è lo strumento attraverso il quale il progettista governa la crescente complessità dei processi di realizzazione delle opere di architettura e interagisce con tutti gli operatori e gli specialisti coinvolti. In tal senso si tratta di un potente strumento di comunicazione che risponde a precise regole e codici che richiedono all’allievo un esercizio di alfabetizzazione tecnica e di rappresentazione.
_La coordinazione dimensionale nel progetto.
Il controllo dimensionale è un procedimento accurato attraverso il quale si gestiscono molteplici aspetti produttivi, tecnici, costruttivi, fruitivi e normativi ed è pertanto essenziale per una corretta impostazione del progetto e il controllo della fase di costruzione.
_Materiali e saperi tecnologici per il progetto di architettura: sistemi costruttivi leggeri, stratificati e a secco
Nella pratica professionale all’unicità di ogni scelta progettuale si perviene attraverso la selezione di un numero più o meno elevato di alternative; è quindi importante che gli allievi architetti esercitino la loro capacità di valutare le diverse opzioni e considerare le ricadute di ciascuna di esse sul progetto e sui processi di realizzazione. In particolare il laboratorio propone lo studio di sistemi leggeri e a secco che, oltre a costituire una strategia costruttiva coerente con il tema finale, consentono di approfondire adeguatamente il problema delle connessioni fra le parti e delle loro prestazioni.
_L’architettura nel dettaglio
Lo studio in dettaglio di una soluzione architettonica non consiste soltanto in un passaggio di scala o in un’operazione di semplice sviluppo tecnico, ma è un momento di approfondimento connotato da una elevata progettualità grazie al quale si comprendono i vincoli e le opportunità proprie di ogni scelta operata. Lavorare sul dettaglio significa esercitarsi a elaborare in modo integrato un numero crescente d’informazioni e di problematiche che arrivano a prefigurare la reale sequenza di realizzazione nel cantiere.
_Il progetto per sistemi e componenti
Il progetto di architettura è sempre più un organismo complesso che nasce dall’interazione di molteplici sistemi e sottosistemi ambientali, funzionali, tecnologici, impiantistici ecc..
Concepire e controllare i diversi aspetti del progetto in una logica di sistema significa non solo delineare in modo efficace i processi che sottendono alla realizzazione ma anche riuscire a mettere in gioco in modo concreto molteplici e diversi parametri progettuali legati anche alla gestione e alla fase di uso.
03 modalità della didattica
L’esperienza di Laboratorio è un momento formativo connotato da una forte valenza operativa in cui l’esercizio progettuale è strumento privilegiato per l’ acquisizione e la verifica del metodo e dei contenuti. Le giornate di laboratorio devono ritenersi come il momento qualificante del confronto, della ricerca e del trasferimento delle informazioni.
L’ambiente d’apprendimento del Laboratorio si sviluppa in tre fasi:
>Fase 1 CONCEPT
La fase iniziale è dedicata ad un approccio non teorico alla morfologia strutturale con elementi lineari ed è mirata a stimolare la soluzione di problemi semplici attraverso l’uso dell’osservazione dei fenomeni e dell’intuizione. Il percorso di apprendimento è concentrato in circa tre settimane durante le quali si svolge in aula un’attività pratica di modellazione condotta sulla base di precisi obiettivi prestazionali da conseguire. Il risultato è un concept iniziale di struttura tridimensionale da sottoporre a verifiche e osservazioni empiriche supportate da un momento di interpretazione e analisi.
La fase si chiude con un modello e una tavola di rappresentazione
>Fase 2 MODELING
Nella seconda fase il concept iniziale viene sviluppato in un modello che dovrà definire della struttura di base della costruzione (base building). Il modello costruito sarà corredato da studi grafici ed elaborati che ne descrivono la tecnica di realizzazione, i dimensionamenti, le connessioni. In particolare in questa fase si cercherà di ottimizzare la prestazione del sistema strutturale in relazione a criteri di efficienza, leggerezza, risparmio di materiale, flessibilità rispetto a funzioni diverse, integrazione con la distribuzione delle reti impiantistiche.
La fase si chiude con un modello e una tavola di rappresentazione.
>Fase 3 DESIGN
L’ultima fase è dedicata allo sviluppo progettuale di un habitat, residenziale e non, di dimensioni contenute da collocare in una porzione del “base building”. L’approfondimento oltre che funzionale e spaziale riguarda le tecnologie di realizzazione dell’involucro esterno e degli spazi interni. La scala arriva fino al dettaglio costruttivo e la restituzione delle informazioni è calibrata per comunicare in modo chiaro con i diversi tipi di operatori del processo di costruzione.
La fase si chiude con un modello e una tavola di rappresentazione
Ogni fase prevede un lavoro in gruppi di dimensione scalare che può variare in relazione al numero di iscritti ma che orientativamente è di 12 studenti per la prima fase, 6 studenti per la seconda e due per la terza
04 il tema progettuale
Il tema del laboratorio è quello della città (infra)struttura, intesa come dimensione ideale e visionaria capace di generare reti urbane e modelli abitativi innovativi non convenzionali. Per fare questo si propone lo studio di una “struttura” di grandi dimensioni per l’abitare e contemporaneo nelle aree delle grandi metropoli a sviluppo incontrollato e spontaneo. La proposta sarà concepita attraverso due sistemi fondanti: la griglia strutturale (base building) e gli spazi di vita (infill). Quest’ultimi saranno connotati da modificabilità, flessibilità, leggerezza, risparmio di risorse, utilizzo di materiali ecocompatibili e riciclabili e da modelli di realizzazione parzialmente legati all’autocostruzione. L’ipotesi si ispira all’apparato metodologico e culturale dell’open building e delle utopie urbane.
05 iscrizione, formati, modalità d’esame e prodotti finali.
Formati e prodotti finali.
Il prodotto finale sarà costituito dai 3 modelli elaborati durante le fasi del laboratorio, e dalle tavole
di rappresentazione grafica montate su supporto rigido leggero di dimensione 50x150 e impaginate secondo il format fornito.
Modalità d’esame, iscrizione e frequenza
Il laboratorio si svolgerà come un workshop trimestrale, e quindi saranno stabilite all’interno del calendario didattico scadenze per la verifica e la valutazione del lavoro svolto e del risultato conseguito.
La presentazione conclusiva del lavoro dovrà essere sostenuta entro la sessione di luglio.
L’iscrizione avviene tramite la restituzione dell’apposito modulo debitamente compilato unitamente alla prima ex-tempore alla fine della prima giornata di laboratorio.
E’ prevista la partecipazione alle attività del laboratorio con una frequenza non inferiore al 75% delle ore del calendario didattico.
06 indicazioni bibliografiche.
In relazione ai temi trattati ed alle esigenze di sviluppo del lavoro, saranno di volta in volta forniti materiali informativi e bibliografie. Gli ambiti, le fonti e i materiali dipenderanno dall’argomento specifico e potranno essere quindi di vario tipo (informazione tecnica, pubblicazioni periodiche di architettura e siti web).
Sono in ogni caso d’utile lettura e consultazione:
Zaffi L. “poor” and “rich” modelling in the development of detail design” In: Rich and poor detailing: addressing the m-shape phenomenon in detail design” Proceedings of the 11th International Detail Design Conference 2013-Kaohsiung, Taiwan ,21-22 October 2013, Tungfang Design Institute, Kaohsiung, Taiwan (R.O.C.) ISBN: 9789866415302 pp. 169-180
Zaffi L. Architettura in costruzione, SEF, Firenze, 2008.
Bologna R; Terpolilli c.; (a cura di) Emergenza del progetto-progetto dell’emergenza: architetture con-temporaneità, Federico Motta Editore, Milano 2005
Gorman M.J., Buckminster Fuller; Architettura in movimento, Skira, Milano 2005
Zambelli E.,Vanoncini P.A., Imperadori M., La Costruzione stratificata a secco : tecnologie edilizie innovative e metodi per la gestione del progetto, Maggioli, Rimini, 1998.
A.Blanc Internal components, Mitchell’s building series, Longman, Londra 1995
Mazria E., Sistemi Solari Passivi, Franco Muzzio editore, Padova 1990
Programma del corso - Parte B
AA 2016I18
Tecnologia dell’Architettura prof. Leonardo Zaffi leonardo.zaffi@unifi.it
Tecnica delle costruzioni prof. Stefania Viti stefania.viti@unifi.it
Collaborano a LA+C
Francesca Fornari
Sauro Guarnieri
Gruppo fb: LA+C17_18
01 obiettivi
L’unitarietà e l’integrità del progetto di architettura sono oggi sempre più il risultato di un’attività molto articolata e complessa che prevede l’apporto di molteplici competenze interne ed esterne alle stesse strutture di progettazione. Questi modelli operativi richiedono all’architetto la capacità di svolgere un’attenta attività di regia e di esprimere una chiara volontà progettuale rendendo concrete esigenze, idee ed emozioni nell’opera di architettura.
Per elaborare un progetto che si ponga quindi come fine la costruzione dell’opera e non solo la sua rappresentazione, è necessario che gli allievi apprendano, in modo operativo a integrare aspetti formali, tecnologici e strutturali prefigurando in termini di concreta fattibilità, la propria idea progettuale.
Insieme all’accrescimento delle basilari conoscenze sui materiali e i sistemi costruttivi devono essere sviluppate le attitudini e le capacità necessarie a gestire in modo originale e personale il repertorio sempre più vasto di soluzioni, materiali, tecniche, finiture che la produzione e l’innovazione mettono oggi a disposizione. Un approccio creativo all’uso della tecnologia e alle tecniche costruttive intese come strumenti capaci di alimentare e supportare il processo progettuale è quindi essenziale per sviluppare ogni tipo di innovazione in architettura.
In tal senso è incentivato nello studente il ricorso alla sperimentazione negli aspetti tecnici e formali piuttosto che l’applicazione di modelli precostituiti o soluzioni di tipo manualistico.
In sintesi le attese del Laboratorio sotto il profilo della formazione degli allievi architetti riguardano le seguenti:
A-Capacità
_capacità di operare in modo critico le scelte tecnico- progettuali necessarie alla realizzazione dell’opera attraverso la comprensione degli aspetti ambientali, funzionali, tecnologici e di processo
_capacità di gestire il complesso sistema di istruzioni che servono per la costruzione predisponendo in modo adeguato i diversi elaborati e in particolare di tipo grafico
_capacità di approfondire le problematiche esecutive fino alla scala di dettaglio
B-Attitudini
_attitudine a prefigurare anche in modo intuitivo modelli e soluzioni strutturali
_attitudine alla gestione integrata dei diversi vincoli e delle complessità della costruzione
_attitudine alla sperimentazione formale e spaziale
_attitudine all’impostazione del progetto in modo sistemico
C-Conoscenze
_ampliamento delle conoscenze di base dei materiali e delle tecniche necessarie alla progettazione di sistemi costruttivi leggeri, stratificati da montare a secco e in parziale autocostruzione
_conoscenza dei requisiti, dei vincoli e delle esigenze tecniche e ambientali del sistema abitativo
_conoscenza delle regole essenziali di controllo e coordinazione dimensionale del progetto
_conoscenza delle convenzioni elementari di rappresentazione degli elaborati esecutivi
02 contenuti e argomenti
L’ambito tematico del laboratorio fa riferimento ai due moduli didattici di Tecnologia dell’Architettura e Tecnica delle Costruzioni che risultano integrati sul piano operativo e dei contenuti. Nel semestre saranno affrontati i seguenti argomenti:
_Il progetto esecutivo tecnologico come sistema integrato d’istruzioni per la costruzione.
Il progetto esecutivo è lo strumento attraverso il quale il progettista governa la crescente complessità dei processi di realizzazione delle opere di architettura e interagisce con tutti gli operatori e gli specialisti coinvolti. In tal senso si tratta di un potente strumento di comunicazione che risponde a precise regole e codici che richiedono all’allievo un esercizio di alfabetizzazione tecnica e di rappresentazione.
_La coordinazione dimensionale nel progetto.
Il controllo dimensionale è un procedimento accurato attraverso il quale si gestiscono molteplici aspetti produttivi, tecnici, costruttivi, fruitivi e normativi ed è pertanto essenziale per una corretta impostazione del progetto e il controllo della fase di costruzione.
_Materiali e saperi tecnologici per il progetto di architettura: sistemi costruttivi leggeri, stratificati e a secco
Nella pratica professionale all’unicità di ogni scelta progettuale si perviene attraverso la selezione di un numero più o meno elevato di alternative; è quindi importante che gli allievi architetti esercitino la loro capacità di valutare le diverse opzioni e considerare le ricadute di ciascuna di esse sul progetto e sui processi di realizzazione. In particolare il laboratorio propone lo studio di sistemi leggeri e a secco che, oltre a costituire una strategia costruttiva coerente con il tema finale, consentono di approfondire adeguatamente il problema delle connessioni fra le parti e delle loro prestazioni.
_L’architettura nel dettaglio
Lo studio in dettaglio di una soluzione architettonica non consiste soltanto in un passaggio di scala o in un’operazione di semplice sviluppo tecnico, ma è un momento di approfondimento connotato da una elevata progettualità grazie al quale si comprendono i vincoli e le opportunità proprie di ogni scelta operata. Lavorare sul dettaglio significa esercitarsi a elaborare in modo integrato un numero crescente d’informazioni e di problematiche che arrivano a prefigurare la reale sequenza di realizzazione nel cantiere.
_Il progetto per sistemi e componenti
Il progetto di architettura è sempre più un organismo complesso che nasce dall’interazione di molteplici sistemi e sottosistemi ambientali, funzionali, tecnologici, impiantistici ecc..
Concepire e controllare i diversi aspetti del progetto in una logica di sistema significa non solo delineare in modo efficace i processi che sottendono alla realizzazione ma anche riuscire a mettere in gioco in modo concreto molteplici e diversi parametri progettuali legati anche alla gestione e alla fase di uso.
03 modalità della didattica
L’esperienza di Laboratorio è un momento formativo connotato da una forte valenza operativa in cui l’esercizio progettuale è strumento privilegiato per l’ acquisizione e la verifica del metodo e dei contenuti. Le giornate di laboratorio devono ritenersi come il momento qualificante del confronto, della ricerca e del trasferimento delle informazioni.
L’ambiente d’apprendimento del Laboratorio si sviluppa in tre fasi:
>Fase 1 CONCEPT
La fase iniziale è dedicata ad un approccio non teorico alla morfologia strutturale con elementi lineari ed è mirata a stimolare la soluzione di problemi semplici attraverso l’uso dell’osservazione dei fenomeni e dell’intuizione. Il percorso di apprendimento è concentrato in circa tre settimane durante le quali si svolge in aula un’attività pratica di modellazione condotta sulla base di precisi obiettivi prestazionali da conseguire. Il risultato è un concept iniziale di struttura tridimensionale da sottoporre a verifiche e osservazioni empiriche supportate da un momento di interpretazione e analisi.
La fase si chiude con un modello e una tavola di rappresentazione
>Fase 2 MODELING
Nella seconda fase il concept iniziale viene sviluppato in un modello che dovrà definire della struttura di base della costruzione (base building). Il modello costruito sarà corredato da studi grafici ed elaborati che ne descrivono la tecnica di realizzazione, i dimensionamenti, le connessioni. In particolare in questa fase si cercherà di ottimizzare la prestazione del sistema strutturale in relazione a criteri di efficienza, leggerezza, risparmio di materiale, flessibilità rispetto a funzioni diverse, integrazione con la distribuzione delle reti impiantistiche.
La fase si chiude con un modello e una tavola di rappresentazione.
>Fase 3 DESIGN
L’ultima fase è dedicata allo sviluppo progettuale di un habitat, residenziale e non, di dimensioni contenute da collocare in una porzione del “base building”. L’approfondimento oltre che funzionale e spaziale riguarda le tecnologie di realizzazione dell’involucro esterno e degli spazi interni. La scala arriva fino al dettaglio costruttivo e la restituzione delle informazioni è calibrata per comunicare in modo chiaro con i diversi tipi di operatori del processo di costruzione.
La fase si chiude con un modello e una tavola di rappresentazione
Ogni fase prevede un lavoro in gruppi di dimensione scalare che può variare in relazione al numero di iscritti ma che orientativamente è di 12 studenti per la prima fase, 6 studenti per la seconda e due per la terza
04 il tema progettuale
Il tema del laboratorio è quello della città (infra)struttura, intesa come dimensione ideale e visionaria capace di generare reti urbane e modelli abitativi innovativi non convenzionali. Per fare questo si propone lo studio di una “struttura” di grandi dimensioni per l’abitare e contemporaneo nelle aree delle grandi metropoli a sviluppo incontrollato e spontaneo. La proposta sarà concepita attraverso due sistemi fondanti: la griglia strutturale (base building) e gli spazi di vita (infill). Quest’ultimi saranno connotati da modificabilità, flessibilità, leggerezza, risparmio di risorse, utilizzo di materiali ecocompatibili e riciclabili e da modelli di realizzazione parzialmente legati all’autocostruzione. L’ipotesi si ispira all’apparato metodologico e culturale dell’open building e delle utopie urbane.
05 iscrizione, formati, modalità d’esame e prodotti finali.
Formati e prodotti finali.
Il prodotto finale sarà costituito dai 3 modelli elaborati durante le fasi del laboratorio, e dalle tavole
di rappresentazione grafica montate su supporto rigido leggero di dimensione 50x150 e impaginate secondo il format fornito.
Modalità d’esame, iscrizione e frequenza
Il laboratorio si svolgerà come un workshop trimestrale, e quindi saranno stabilite all’interno del calendario didattico scadenze per la verifica e la valutazione del lavoro svolto e del risultato conseguito.
La presentazione conclusiva del lavoro dovrà essere sostenuta entro la sessione di luglio.
L’iscrizione avviene tramite la restituzione dell’apposito modulo debitamente compilato unitamente alla prima ex-tempore alla fine della prima giornata di laboratorio.
E’ prevista la partecipazione alle attività del laboratorio con una frequenza non inferiore al 75% delle ore del calendario didattico.
06 indicazioni bibliografiche.
In relazione ai temi trattati ed alle esigenze di sviluppo del lavoro, saranno di volta in volta forniti materiali informativi e bibliografie. Gli ambiti, le fonti e i materiali dipenderanno dall’argomento specifico e potranno essere quindi di vario tipo (informazione tecnica, pubblicazioni periodiche di architettura e siti web).
Sono in ogni caso d’utile lettura e consultazione:
Zaffi L. “poor” and “rich” modelling in the development of detail design” In: Rich and poor detailing: addressing the m-shape phenomenon in detail design” Proceedings of the 11th International Detail Design Conference 2013-Kaohsiung, Taiwan ,21-22 October 2013, Tungfang Design Institute, Kaohsiung, Taiwan (R.O.C.) ISBN: 9789866415302 pp. 169-180
Zaffi L. Architettura in costruzione, SEF, Firenze, 2008.
Bologna R; Terpolilli c.; (a cura di) Emergenza del progetto-progetto dell’emergenza: architetture con-temporaneità, Federico Motta Editore, Milano 2005
Gorman M.J., Buckminster Fuller; Architettura in movimento, Skira, Milano 2005
Zambelli E.,Vanoncini P.A., Imperadori M., La Costruzione stratificata a secco : tecnologie edilizie innovative e metodi per la gestione del progetto, Maggioli, Rimini, 1998.
A.Blanc Internal components, Mitchell’s building series, Longman, Londra 1995
Mazria E., Sistemi Solari Passivi, Franco Muzzio editore, Padova 1990