«Noi conosciamo veramente solo ciò che facciamo»: sulla scia del pensiero vichiano il corso intende organizzare un'esperienza didattica il cui focus sia la prassi del progetto. In tale logica anche gli aspetti di matrice teorico-riflessiva dovranno trovare nella messa a punto della proposta compositiva il loro campo di elaborazione, applicazione, definitiva rivelazione.
Contenuto del corso - Cognomi E-M
L’ARCHITETTURA PER L’INFANZIA, colta nel rapporto tra esigenze pedagogiche e quotidianità collettiva, oltre che nella dialettica tra universalità del tipo e specificità del luogo, è al centro della ricerca progettuale del Laboratorio.
IL MONDO DEI BAMBINI, poetico e incantato per definizione, è indagato con l’obiettivo di costruire uno spazio che attraverso l’arte possa trasformarsi in un luogo di creatività e conoscenza, di sperimentazione, scoperta e autoapprendimento.
Fabrizio Arrigoni, Fogli. Scritture per l’architettura, Didapress, Firenze 2018.
Fabrizio Arrigoni, Sinopie. Architectura ex atramentis, Die Neue Sachlichkeit, Colonia 2011.
Fabrizio Arrigoni, Arrigoni Architetti, 000_010 progetti, Blurb.com, San Francisco (Ca) 2010.
Su Álvaro Siza Viera:
K. Frampton, Álvaro Siza. Tutte le opere, Electa, Milano 2005.
Álvaro Siza 1958-2000, a cura di Richard C. Levene, Fernando Márquez Cecilia, El Croquis, marzo 2007.
Álvaro Siza 2001-2008, a cura di Richard C. Levene, Fernando Márquez Cecilia, El Croquis, luglio 2008.
Álvaro Siza Capela do Monte Lagos in "Casabella" n. 889, Electa, Milano settembre 2018; pp. 48-61.
Álvaro Siza 2008-2013, El Croquis, gennaio 2013.
Álvaro Siza/Sacro, a cura di A. d'Onofrio, Fondazione MAXXI, AR-E, Roma 20016.
Álvaro Siza, Immaginare l'evidenza, Laterza, Roma Bari 1998.
Gaston Bachelard, La poetica dello spazio, Edizioni Dedalo, Bari 2006.
Henri Focillon, La vita delle forme, Einaudi, Torino 2002.
Rafael Moneo, On Tipology, in “Oppositions” n. 13, 1978, pp. 22-45, ora in: Rafael Moneo, La solitudine degli edifici e altri scritti. Questioni intorno all’architettura, Umberto Allemandi & C., Torino 2004, pp. 15-54.
Carlos Martì Arís, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura, Clup, Milano 1990.
Aldo Rossi, Autobiografia scientifica, Pratiche, Parma 1990.
Giorgio Grassi, La costruzione logica dell’architettura, Ed. Marsilio, Padova 1967.
Kenneth Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira, Milano 2007.
Ernst Neufert, Enciclopedia pratica per progettare e costruire, a cura di A. Baglioni e A. Gottfried, Hoepli, Milano 1999.
Andrea Deplazes, Costructing Architecture: Materials Processes Structures, Birkauser Verlag AG, Basel 2008.
Egle Becchi, I bambini nella storia, Laterza, Roma-Bari 2010.
Bruno Munari, Il laboratorio per bambini a Brera, Zanichelli, Bologna 1981.
Bruno Munari, Il laboratorio per bambini a Faenza al museo internazionale delle ceramiche, Zanichelli, Bologna 1981.
Bruno Munari, Laboratori tattili, Zanichelli, Bologna 1985.
Bruno Munari, Il castello dei bambini a Tokyo, Zanichelli, Bologna 1985.
Maria Lai, Curiosape, Arte Duchamp, Cagliari 2002.
Maria Lai, I luoghi dell'arte a portata di mano. Arte Duchamp, Cagliari 2002.
Maria Lai, Tenendo per mane il sole, Arte Duchamp, Cagliari 2004.
Obiettivi Formativi - Cognomi A-D
Obiettivo del laboratorio è saggiare le conoscenze maturate dagli allievi al termine del loro percorso formativo, verificando la capacità di tradurle in un esercizio progettuale complesso nei suoi assetti concettuali quanto materiali.
Obiettivi Formativi - Cognomi E-M
Obiettivo del Laboratorio è la ricerca, critica e progettuale, sul tema dell’ARCHITETTURA PER L’INFANZIA.
Il corso si propone, pertanto, di fornire agli allievi gli strumenti adeguati alla “composizione” di una piccola SCUOLA MATERNA, colta nel suo rapporto con i caratteri singolari di un reale frammento del paesaggio fiorentino, oltre che nella complessità delle relazioni spaziali e “tettoniche” che lo definiscono.
Prerequisiti - Cognomi A-D
Quelli previsti dal corso di studi.
Prerequisiti - Cognomi E-M
Aver sostenuto gli esami prescritti dalle propedeuticità del regolamento didattico della Scuola.
Metodi Didattici - Cognomi A-D
Le attività di laboratorio saranno modellate sull’esempio dei seminari di progettazione o workshop; il tempo a disposizione sarà interamente dedicato al lavoro degli studenti in sede - ricerca, disegno, maquette; una modalità che è calco di ciò che accade quotidianamente in una bottega/atelier. La lezione frontale sarà interpretata come breve comunicazione su aspetti singolari e specifici inerenti gli argomenti affrontati.
Il progetto sarà redatto da gruppi di lavoro composti da due allievi.
Metodi Didattici - Cognomi E-M
Il PROGETTO sarà al centro delle attività didattiche del Laboratorio, che sarà quasi totalmente riservato al lavoro degli allievi in aula; alcune brevi lezioni teoriche, dedicate ad argomenti specifici sui temi trattati, integreranno tale attività.
Il progetto sarà redatto da gruppi di lavoro composti da due/tre allievi.
Il laboratorio si aprirà con un approfondimento sulle SCUOLE PER L’INFANZIA del Novecento, durante il quale saranno analizzati da un punto di vista compositivo alcuni esempi paradigmatici (dal moderno al contemporaneo) per mezzo di piccoli modelli di studio e di elaborati grafici in scala adeguata alla comprensione delle dimensioni degli spazi, delle rispettive gerarchie, delle relazioni tra spazi serviti e spazi di servizio.
In seguito, il progetto architettonico di una piccola SCUOLA MATERNA tradurrà in una sintesi dialettica i caratteri analitici emersi nella prima fase.
Altre Informazioni - Cognomi A-D
Il corso prevede due esercitazioni da svolgersi durante il semestre.
1 - Repertorio
Ogni gruppo di lavoro deve concordare lo studio di un’architettura contemporanea o del novecento il cui tipo si riferisce al caso studio: una cappella rurale. L’analisi sarà presentata secondo lay-out. L’insieme dei casi-studio definirà un repertorio.
2 - 10 immagini
Ogni gruppo di lavoro presenterà una proiezione (power-point/pdf) titolata 10 Immagini.
Immagine 0: intestazione, nomi dei partecipanti il gruppo, motto della proposta progettuale
immagini 1-5: esercizi di ermeneutica spaziale - interpretazione del luogo e del tipo
immagini 6-10: punti salienti del progetto in essere (konzept).
Gli strumenti impiegati saranno la fotografia, il disegno, il modello tridimensionale, il diagramma concettuale, la citazione (cinema, arti visive, letteratura etc.)
Altre Informazioni - Cognomi E-M
Nessuna.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi A-D
Le esperienze svolte nel laboratorio saranno tutte oggetto di specifico giudizio e contribuiranno alla valutazione finale.
Elenco dei materiali richiesti per poter sostenere la prova:
- modello tridimensionale della proposta di progetto scala 1:50 (dimensione e morfologia del modello secondo lay-out) - materiale di costruzione carton-legno negli spessori idonei.
- redazione degli elaborati grafici secondo lay-out.
- portfolio contenente i risultati delle diverse esercitazioni (foto/disegni di: Repertorio, 10 immagini), la relazione di progetto, piante, sezioni, viste assonometriche; è possibile inserire elaborati grafici non presenti sulle tavole per una migliore comprensione della proposta progettuale (formato ed impaginato secondo layout).
- dvd con tutti i files prodotti durante il laboratorio (riportare nome cognome indirizzo e.mail e telefono mobile di ogni componente il gruppo).
La prova orale consisterà nella discussione degli esiti progettuali: capacità di sintesi, razionalità argomentativa, competenza nell’uso di un lessico specialistico sono i principali indici nella verifica dell’apprendimento.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi E-M
Le modalità di accertamento dei risultati di apprendimento consistono nella verifica della frequenza dei corsi e della partecipazione alle attività proposte e nella valutazione delle esercitazioni pratiche a carattere progettuale sia nelle fasi intermedie sia nella fase conclusiva.
Revisioni a carattere collettivo in aula si alterneranno a revisioni individuali (singoli gruppi di lavoro), per le quali gli studenti dovranno sempre presentarsi muniti di modello/i di studio e disegni alla scala opportuna. La prova finale consiste nella presentazione e discussione del lavoro di progetto svolto durante il semestre.
Programma del corso - Cognomi A-D
"Da cosa nasce cosa"
I teologi cristiani hanno distinto una creazione divina (operari ex nihilo) dall’azione dell’artefice (facere de materia); raccogliendo questo spunto l’esercizio progettuale è inteso come metamorfosi-trasformazione di un manufatto esistente. L’opera matrice è la Capela do Monte Lagos realizzata da Álvaro Siza nel 2018 le cui dimensioni planimetriche complessive verranno riproposte. Dall'edificio di Siza si estrapolano cinque temi che i nuovi progetti dovranno articolare secondo sintassi e modalità specifiche: il podio, la corte, la luce naturale, la monomatericità, gli arredi.
Programma del corso - Cognomi E-M
Lingua insegnamento
Italiano
Contenuti, in lingua italiana
L’ARCHITETTURA PER L’INFANZIA, colta nel rapporto tra esigenze pedagogiche e quotidianità collettiva, oltre che nella dialettica tra universalità del tipo e specificità del luogo, è al centro della ricerca progettuale del Laboratorio.
IL MONDO DEI BAMBINI, poetico e incantato per definizione, è indagato con l’obiettivo di costruire uno spazio che attraverso l’arte possa trasformarsi in un luogo di creatività e conoscenza, di sperimentazione, scoperta e autoapprendimento.
Testi di riferimento
Gaston Bachelard, La poetica dello spazio, Edizioni Dedalo, Bari 2006.
Henri Focillon, La vita delle forme, Einaudi, Torino 2002.
Rafael Moneo, On Tipology, in “Oppositions” n. 13, 1978, pp. 22-45, ora in: Rafael Moneo, La solitudine degli edifici e altri scritti. Questioni intorno all’architettura, Umberto Allemandi & C., Torino 2004, pp. 15-54.
Carlos Martì Arís, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura, Clup, Milano 1990.
Aldo Rossi, Autobiografia scientifica, Pratiche, Parma 1990.
Giorgio Grassi, La costruzione logica dell’architettura, Ed. Marsilio, Padova 1967.
Kenneth Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira, Milano 2007.
Ernst Neufert, Enciclopedia pratica per progettare e costruire, a cura di A. Baglioni e A. Gottfried, Hoepli, Milano 1999.
Andrea Deplazes, Costructing Architecture: Materials Processes Structures, Birkauser Verlag AG, Basel 2008.
Egle Becchi, I bambini nella storia, Laterza, Roma-Bari 2010.
Bruno Munari, Il laboratorio per bambini a Brera, Zanichelli, Bologna 1981.
Bruno Munari, Il laboratorio per bambini a Faenza al museo internazionale delle ceramiche, Zanichelli, Bologna 1981.
Bruno Munari, Laboratori tattili, Zanichelli, Bologna 1985.
Bruno Munari, Il castello dei bambini a Tokyo, Zanichelli, Bologna 1985.
Maria Lai, Curiosape, Arte Duchamp, Cagliari 2002.
Maria Lai, I luoghi dell'arte a portata di mano. Arte Duchamp, Cagliari 2002.
Maria Lai, Tenendo per mane il sole, Arte Duchamp, Cagliari 2004.
Obiettivi formativi
Obiettivo del Laboratorio è la ricerca, critica e progettuale, sul tema dell’ARCHITETTURA PER L’INFANZIA.
Il corso si propone, pertanto, di fornire agli allievi gli strumenti adeguati alla “composizione” di una piccola SCUOLA MATERNA, colta nel suo rapporto con i caratteri singolari di un reale frammento del paesaggio fiorentino, oltre che nella complessità delle relazioni spaziali e “tettoniche” che lo definiscono.
Prerequisiti
Aver sostenuto gli esami prescritti dalle propedeuticità del regolamento didattico della Scuola.
Metodi didattici
Il PROGETTO sarà al centro delle attività didattiche del Laboratorio, che sarà quasi totalmente riservato al lavoro degli allievi in aula; alcune brevi lezioni teoriche, dedicate ad argomenti specifici sui temi trattati, integreranno tale attività.
Il progetto sarà redatto da gruppi di lavoro composti da due/tre allievi.
Il laboratorio si aprirà con un approfondimento sulle SCUOLE PER L’INFANZIA del Novecento, durante il quale saranno analizzati da un punto di vista compositivo alcuni esempi paradigmatici (dal moderno al contemporaneo) per mezzo di piccoli modelli di studio e di elaborati grafici in scala adeguata alla comprensione delle dimensioni degli spazi, delle rispettive gerarchie, delle relazioni tra spazi serviti e spazi di servizio.
In seguito, il progetto architettonico di una piccola SCUOLA MATERNA tradurrà in una sintesi dialettica i caratteri analitici emersi nella prima fase.
Modalità di verifica
Le modalità di accertamento dei risultati di apprendimento consistono nella verifica della frequenza dei corsi e della partecipazione alle attività proposte e nella valutazione delle esercitazioni pratiche a carattere progettuale sia nelle fasi intermedie sia nella fase conclusiva.
Revisioni a carattere collettivo in aula si alterneranno a revisioni individuali (singoli gruppi di lavoro), per le quali gli studenti dovranno sempre presentarsi muniti di modello/i di studio e disegni alla scala opportuna. La prova finale consiste nella presentazione e discussione del lavoro di progetto svolto durante il semestre.