Il Corso si propone di:
- delineare un inquadramento storico e culturale sulle origini e i campi di applicazione attuali dell'architettura del paesaggio;
- fornire i primi strumenti interpretativi, metodologici e di elaborazione creativa propri della disciplina.
Contenuto del corso - Parte B
Il Corso si propone di:
- delineare un inquadramento storico e culturale sulle origini e i campi di applicazione attuali dell'architettura del paesaggio;
- fornire i primi strumenti interpretativi, metodologici e di elaborazione creativa propri della disciplina.
Contenuto del corso - Parte C
Il corso propone basi culturali e tecniche di Architettura del paesaggio per la lettura dei paesaggi e lo sviluppo dei progetti per la loro trasformazione e conservazione.
Calcagno Maniglio Annalisa, Architettura del paesaggio. Evoluzione storica, Calderini, Bologna 1983.
Ferrini Francesco, Fini Alessio, Amico albero. Ruoli e benefici del verde nelle nostre città, Edizioni ETS, Pisa 2007.
Forman R.T.T., Hersperger Anna M., Ecologia del paesaggio e pianificazione: una potente combinazione, “Urbanistica”, 108, giugno 1997, pagg. 61-66.
Guccione B., Progettazione paesaggistica: idee ed esperienze, EPE ed., Milano 2001
Lynch K., L'immagine della città, Marsilio, Venezia, 2006 [1964]
McHarg I., Progettare con la natura (1964), Muzzio, Padova 1989.
Morelli E., Ori M., Landscape design and the landscape’s unlimited connections, edith by AIAPP, Congress Proceedings. Tasting the landscape, 53th IFLA World Congress – 20-22 Torino, Edifir, Firenze, pagg. 114-115,
Morelli E., Progetto di paesaggio? Si, grazie! - Oplà 2016, DIDAPRESS, Pagg. 13-16.
Rizzo Giulio G. (a cura di), Leggere i Luoghi, Aracne Editrice, Roma 2004; con particolare riferimento al capitolo Il Paesaggio e agli Spazi aperti (autori: Ercolini, Morelli, Paolinelli, Valentini).
Romani Valerio, Il Paesaggio. Percorsi di studio, Franco Angeli, Milano 2008.
Zoppi Mariella, Storia del giardino europea, Laterza, Bari 1995
Calcagno Maniglio Annalisa, Architettura del paesaggio. Evoluzione storica, Calderini, Bologna 1983.
Ferrini Francesco, Fini Alessio, Amico albero. Ruoli e benefici del verde nelle nostre città, Edizioni ETS, Pisa 2007.
Forman R.T.T., Hersperger Anna M., Ecologia del paesaggio e pianificazione: una potente combinazione, “Urbanistica”, 108, giugno 1997, pagg. 61-66.
Guccione B., Progettazione paesaggistica: idee ed esperienze, EPE ed., Milano 2001
Lynch K., L'immagine della città, Marsilio, Venezia, 2006 [1964]
McHarg I., Progettare con la natura (1964), Muzzio, Padova 1989.
Morelli E., Ori M., Landscape design and the landscape’s unlimited connections, edith by AIAPP, Congress Proceedings. Tasting the landscape, 53th IFLA World Congress – 20-22 Torino, Edifir, Firenze, pagg. 114-115,
Morelli E., Progetto di paesaggio? Si, grazie! - Oplà 2016, DIDAPRESS, Pagg. 13-16.
Rizzo Giulio G. (a cura di), Leggere i Luoghi, Aracne Editrice, Roma 2004; con particolare riferimento al capitolo Il Paesaggio e agli Spazi aperti (autori: Ercolini, Morelli, Paolinelli, Valentini).
Romani Valerio, Il Paesaggio. Percorsi di studio, Franco Angeli, Milano 2008.
Zoppi Mariella, Storia del giardino europea, Laterza, Bari 1995
Cultura del progetto
Balmori, D. (2010). A Landscape Manifesto. New Haven, CT: Yale University Press.
Bruel A.S., Delmar C. (2010). The territory as heritage. Paris, France: ICI Interface.
Celestini G. (2018). Agire con il paesaggio. Roma, IT: Aracne.
Clément, G. (2008). Il giardiniere planetario. Milano, IT: 22publishing.
Corrado, M., & Lambertini, A. (eds.). (2011). Atlante delle Nature Urbane: centouno voci per i paesaggi quotidiani. Bologna, IT: Editrice Compositori.
Ghosh A. (2019), La Grande Cecità. Vicenza, IT: Beat.
Kroll, L. (1999). Tutto è paesaggio. Torino, IT: Testo& Immagine.
Lambertini, A. (2013). Urban Beauty! Luoghi prossimi e pratiche di resistenza estetica. Bologna, IT: Editrice Compositori.
Paolinelli, G., (2018). Progettare trasformazioni dei paesaggi nel mondo che cambia. Firenze, IT: Didapress.
Pellegrino G., Di Paola M. (2018), Nell’Antropocene: Etica e politica alla fine di un mondo, Roma, IT: DeriveApprodi.
Zagari F. (2006). Questo è paesaggio. 48 definizioni, Roma, IT: .
Elementi per il progetto
Caldini C., Meli A. (ed.) (2014). Progettare i paesaggi periurbani. Criteri, strategie e azioni, Edifir, Firenze.
Guccione B., Paolinelli G. (2001). Piani del Verde & Piani del Paesaggio. Firenze, IT: Alinea.
Rizzo G. G. (ed) (2004). Leggere i Luoghi, Roma, IT: Aracne Editrice.
Valentini A. (2005), Progettare paesaggi di limite, Firenze, IT: Firenze University Press.
Vittadini M.R., Bolla D. & Barp A. (eds.), Spazi verdi da vivere. Il verde fa bene alla salute (pp.29-55). Saonara (PD), IT: Il Prato ed. http://www.muoversidipiu.it/files/Spazi_verdi_da_vivere.pdf
Manuali / Linee guida /
CIRIA (2013). Water Sensitive Urban Design in the UK. Ideas for built environment practitioners. CIRIA, London.
Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico (2017). Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile. Roma, IT: MATTM. https://www.minambiente.it/pagina/attivita
Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico (2018). Strategia nazionale del Verde Urbano. Roma, IT: MATTM. https://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/comitato%20verde%20pubblico/strategia_verde_urbano.pdf
Comune di Bologna, Linee guida sull’adozione di tecniche di drenaggio urbano sostenibile per una città più resiliente ai cambiamenti climatici, Aprile 2018. http://www.blueap.eu/site/
J. Huber (2010). Low Impact Development: a Design Manual for Urban Areas,
Di Fidio M. (1993). Architettura del Paesaggio, Milano, IT: Pirola.
ISPRA (2013). Specie erbacee spontanee mediterranee per la riqualificazione di ambienti antropici. Manuali e Linee Guida, 86.
FAO (2016), Guidelines on Urban and Peri-Urban Forestry, by F. Salbitano, S. Borelli, M. Conigliaro, Y. Chen, FAO Forestry Paper 178, Rome.
Regione Piemonte (2010). Indirizzi per la qualità paesaggistica degli insediamenti. Buone pratiche per la progettazione edilizia, cura di DIPRADI-Politecnico di Torino, Savigliano (Cuneo IT): L’Artistica Ed., http://www.regione.piemonte.it/territorio/dwd/documentazione/paesaggio/BuonePraticheProgettazioneEdilizia.pdf
Oneto G. (2001). Manuale di Architettura del Paesaggio. Firenze, IT: Alinea.
Salomoni M. T. (2015). Gli alberi e la città, Dispensa 3.2, REBUS2® REnovation of Public Buildings and Urban Spaces, Regione Emilia Romagna.
Zoppi M. (2007), Progettare con il verde. Verde di città (1987). Firenze, IT: Alinea.
Riferimenti documenti comunitari
Consiglio d’Europa (2000). Convenzione Europea del Paesaggio, Firenze http://www.convenzioneeuropeapaesaggio.beniculturali.it/uploads/2010_10_12_11_22_02.pdf
European Commission (2013). Green Infrastructure (GI). Enhancing Europe’s Natural Capital. COM (2013) 249 final. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX:52013DC0249
European Commission (2015). Towards an EU Research and Innovation policy agenda for Nature-Based Solutions and Re-Naturing Cities. Final Report of the Horizon 2020 Expert Group on ‘Nature-Based Solutions and Re-Naturing Cities’ (full version). Luxembourg, LU: Publications Office of the European Union. https://publications.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/fb117980-d5aa-46df-8edc-af367cddc202
UN United Nations (2015). Transforming our World: The 2030 Agenda for Sustainable Development. https://sustainabledevelopment.un.org/post2015/transformingourworld/publication
Riviste e cataloghi
Architettura del Paesaggio -AIAPP
JOLA Journal of Landscape Architecture
TOPOS The international review of landscape architecture and urban design
International Biennial of Landscape Architecture, ed. Paysage: “Remaking Landscapes” (1999), “Gardens in Arms” (2001), “Only with Nature” (2003), “Landscape: a Product / a Production” (2006), “Storm & stress” (2008), “Liquid Landscape” (2010), "Biennial versus Biennial" (2012), “A Landscape for You” (2014), “ Tomorrow Landscapes” (2016).
PAYS.MED.URBAN (2011). Good Practices for Landscape. Catalogue of good practices for the landscape in periurban areas.
Obiettivi Formativi - Parte A
Il Corso intende fornire agli studenti le conoscenze di base per:
- sviluppare capacità di lettura e d'interpretazione dei caratteri costitutivi, della struttura e delle dinamiche di trasformazione del paesaggio, necessarie per intervenire consapevolmente nelle trasformazioni di luoghi e territori;
- comprendere specificità e metodologie di progetto proprie dell'architettura del paesaggio, con particolare riferimento ai criteri di corretta integrazione tra opera architettonica e contesto e alla interpretazione del ruolo multifunzionale dello spazio aperto;
- acquisire i fondamenti disciplinari per apprendere a "progettare con la natura" e con i materiali vegetali.
Obiettivi Formativi - Parte B
Il Corso intende fornire agli studenti le conoscenze di base per:
- sviluppare capacità di lettura e d'interpretazione dei caratteri costitutivi, della struttura e delle dinamiche di trasformazione del paesaggio, necessarie per intervenire consapevolmente nelle trasformazioni di luoghi e territori;
- comprendere specificità e metodologie di progetto proprie dell'architettura del paesaggio, con particolare riferimento ai criteri di corretta integrazione tra opera architettonica e contesto e alla interpretazione del ruolo multifunzionale dello spazio aperto;
- acquisire i fondamenti disciplinari per apprendere a "progettare con la natura" e con i materiali vegetali.
Obiettivi Formativi - Parte C
Il corso intende stimolare e sostenere lo studente nella formazione critica della propria cultura e tecnica del progetto architettonico. La didattica è finalizzata all’acquisizione di basi di identificazione dei paesaggi e dei gradi di libertà progettuale che essi esprimono per la sostenibilità delle loro trasformazioni.
Prerequisiti - Parte A
La frequenza al Corso è libera, anche se fortemente raccomandata.
Si consiglia di affrontare le tematiche del Corso dopo avere sostenuto gli esami di "Analisi del territorio e degli insediamenti" del primo anno, "Fondamenti di urbanistica" del secondo anno, e i Laboratori di progettazione dell'architettura 1 e 2.
Prerequisiti - Parte B
La frequenza al Corso è libera, anche se fortemente raccomandata.
Si consiglia di affrontare le tematiche del Corso dopo avere sostenuto gli esami di "Analisi del territorio e degli insediamenti" del primo anno, "Fondamenti di urbanistica" del secondo anno, e i Laboratori di progettazione dell'architettura 1 e 2.
Prerequisiti - Parte C
Il corso eroga una didattica disciplinare di base. Si consiglia comunque di affrontare il corso dopo avere sostenuto gli esami di "Analisi del territorio e degli insediamenti" del primo anno, “Fondamenti di urbanistica” del secondo anno, e i “Laboratori di progettazione dell’architettura” 1 e 2.
Metodi Didattici - Parte A
Le attività didattiche saranno articolate in lezioni teoriche, seminari tematici, prove ex tempore, esercitazioni.
Il Corso prevede inoltre revisioni periodiche collettive degli stati di avanzamento del lavoro, individuale e/o di gruppo, richiesto in relazione alle esercitazioni programmate.
Metodi Didattici - Parte B
Le attività didattiche saranno articolate in lezioni teoriche, seminari tematici, prove ex tempore, esercitazioni.
Il Corso prevede inoltre revisioni periodiche collettive degli stati di avanzamento del lavoro, individuale e/o di gruppo, richiesto in relazione alle esercitazioni programmate.
Metodi Didattici - Parte C
Il corso utilizza modalità didattiche complementari: lezioni frontali, laboratori in campo, esercitazione di lettura e progettazione paesaggistica, revisioni in aula.
Le lezioni mirano a dare informazioni teoriche e culturali sull'architettura del paesaggio. Si discute sul concetto di paesaggio, riflettendo in particolare sui cambiamenti dell'approccio contemporaneo al progetto dopo la Convenzione Europea del paesaggio. Le lezioni inoltre forniscono una ampia panoramica delle esperienze di urban landscape design del XX secolo ed in corso. Parte delle lezioni è dedicata a dare alcune informazioni tecniche per il progetto di paesaggio, utili anche ai fini dell'esercitazione: elementi metodologici per l’analisi degli spazi aperti e per la redazione del progetto.
L'esercitazione di lettura e progettazione paesaggistica sarà composta da un book in A3 (min 10 cartelle, con testo e immagini esplicative delle strategie e delle scelte progettuali) e da almeno 4/5 tavole grafiche A1. L’esercitazione può essere svolta in forma individuale o in gruppi di non più di 3/4 studenti; nel caso si lavori in gruppo verranno valutati eventuali approfondimenti da effettuarsi individualmente. Il tema e i requisiti di elaborazione del progetto saranno comunicati nelle prime lezioni del corso.
Altre Informazioni - Parte A
Lo studente è invitato a curare le proprie capacità grafiche di rappresentazione del paesaggio e di elaborazione e comunicazione del progetto paesaggistico.
Altre Informazioni - Parte B
Lo studente è invitato a curare le proprie capacità grafiche di rappresentazione del paesaggio e di elaborazione e comunicazione del progetto paesaggistico.
Altre Informazioni - Parte C
Sono apprezzate capacità grafiche di rappresentazione del paesaggio e di elaborazione e comunicazione del progetto paesaggistico.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
La verifica formativa si attua tramite esercitazioni programmate, revisioni da parte dei docenti del lavoro degli studenti in progress e, conclusivamente, con la prova d'esame finale che prevede la presentazione degli elaborati progettuali, oltre a un colloquio individuale sui principali argomenti trattati nel corso delle lezioni. Oggetto di valutazione sarà l'acquisizione dei riferimenti culturali, teorici e di metodo specifici della disciplina.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
La verifica formativa si attua tramite esercitazioni programmate, revisioni da parte dei docenti del lavoro degli studenti in progress e, conclusivamente, con la prova d'esame finale che prevede la presentazione degli elaborati progettuali, oltre a un colloquio individuale sui principali argomenti trattati nel corso delle lezioni. Oggetto di valutazione sarà l'acquisizione dei riferimenti culturali, teorici e di metodo specifici della disciplina.
Modalità di verifica apprendimento - Parte C
Per sostenere l’esame è richiesto di produrre l'esercitazione di lettura e progettazione paesaggistica e saranno valutate le competenze teoriche e pratiche raggiunte dagli studenti. La prova di esame è individuale anche nei casi di esercitazione in gruppo.
Programma del corso - Parte B
Il corso propone basi culturali e tecniche di Architettura del paesaggio per la lettura dei paesaggi e lo sviluppo dei progetti per la loro trasformazione e conservazione.
Guardare panorami non significa vedere paesaggi; imparare a vedere i paesaggi è necessario per informare i progetti che sono finalizzati a trasformarli e/o conservarli. Emergono i concetti di palinsesto, stratificazione, struttura profonda e prendono corpo le loro dimensioni di base dello spazio e del tempo.
La decifrazione del palinsesto esige lo studio dei segni che esso presenta nelle proprie stratificazioni e l’attribuzione ad essi di significati strutturali e funzionali, secondo una gerarchizzazione che consente di distinguere le loro appartenenze alla struttura profonda.
I segni sono indicazioni visibili e per questo leggibili della materialità dei paesaggi. La comprensione dei loro significati esige lo studio dei processi naturali e/o culturali delle loro formazioni ed evoluzioni. Lo studio dei segni materiali è significativo anche per l’identificazione delle relazioni visuali e delle connotazioni sceniche dei paesaggi ovvero di loro qualità immateriali. Il corso non tratta la lettura e l’interpretazione progettuale di altre significative identificazioni immateriali dei paesaggi che dipendendo da relazioni peculiari fra i loro passato e presenti culturali e ne inducono la pluralità di percezioni individuali e sociali.
La lettura del paesaggio viene riversata in continuità in un processo di significazione mirato allo sviluppo della concezione progettuale secondo prerequisiti di coerenza con la struttura profonda e con le strutture resistenti che ad essa fanno riferimento. L’esercizio della continuità tra lettura ed ideazione è volto a far comprendere per via empirica la rilevanza del conoscere per progettare quanto anche del progettare per conoscere.
Il corso intende stimolare e sostenere lo studente nella formazione critica della propria cultura e tecnica del progetto architettonico. La didattica è finalizzata all’acquisizione di basi di identificazione dei paesaggi e dei gradi di libertà progettuale che essi esprimono per la sostenibilità delle loro trasformazioni.
Il corso eroga una didattica disciplinare di base. Si consiglia comunque di affrontare il corso dopo avere sostenuto gli esami di "Analisi del territorio e degli insediamenti" del primo anno, “Fondamenti di urbanistica” del secondo anno, e i “Laboratori di progettazione dell’architettura” 1 e 2.
Il corso utilizza modalità didattiche complementari: lezioni frontali, laboratori in campo, esercitazione di lettura e progettazione paesaggistica, revisioni in aula per sostenere l’apprendimento esperenziale.
L'esercitazione di lettura e progettazione paesaggistica sarà composta da una relazione A4 di almeno 10 cartelle di testo e da almeno 6 tavole grafiche A1, di cui almeno 3 di lettura del paesaggio e del luogo di studio. L’intenzionale contenimento degli elaborati è volto ad innalzarne la qualità attraverso un congruo tempo di studio da dedicare alla concezione ed alla rappresentazione e comunicazione dei loro contenuti. L’esercitazione può essere svolta in forma individuale o in gruppi di non più di tre studenti. Il tema e i requisiti di elaborazione del progetto saranno comunicati dai docenti.
Lo studente è invitato a curare le proprie capacità grafiche di rappresentazione del paesaggio e di elaborazione e comunicazione del progetto paesaggistico.
Per sostenere l’esame è richiesta l'elaborazione ed la discussione finale dell'esercitazione di lettura e progettazione paesaggistica. Durante l’esame saranno valutate le competenze teoriche e pratiche raggiunte dagli studenti. La prova di esame è individuale anche nei casi di esercitazione in gruppo.
La scansione delle attività di aula e di campo è volta a generare un parallelismo fra il processo di insegnamento/apprendimento e quello di elaborazione. Sia nelle attività didattiche teoriche che in quelle applicate sono previsti supporti espliciti alla comprensione dei significati delle dimensioni spazio / tempo e della tran-scalarità / a-scalarità dei paesaggi e dei progetti per le loro trasformazioni, nonché il ruolo strumentale e l’uso corretto delle scale numeriche di rappresentazione grafica.
Nello specifico il corso prevede la seguente sequenza cronologica dei contenuti didattici:
Lezione 1
3 ore (totale 3 ore)
Presentazione del corso e dell’esercitazione di esame.
Lezione 2
2 ore (totale 5 ore)
Il paesaggio come palinsesto materiale e immateriale, naturale e culturale.
Il concetto di struttura profonda del paesaggio e la sua utilità progettuale.
Lezione 3
3 ore (totale 8 ore)
Osservare, pensare, annotare: sopralluogo ricognitivo per l’identificazione preliminare delle identità, potenzialità e criticità, del paesaggio e dei luoghi di studio.
Lezione 4
2 ore (totale 10 ore)
Basi di architettura del paesaggio: imparando dalle esperienze internazionali - autori/progetti/opere.
Lezione 5
3 ore (totale 13 ore)
Fotografare: sopralluogo di rilievo interpretativo delle identità dei luoghi e del paesaggio.
Lezione 6
2 ore (totale 15 ore)
Commenti didattici ai lavori del corso dell’anno 2018-2019.
Lezione 7
3 ore (totale 18 ore)
Disegnare: sopralluogo di studio grafico delle identità dei luoghi e del paesaggio.
Lezione 8
2 ore (totale 20 ore)
Basi di architettura del paesaggio: imparando dalle esperienze internazionali - autori/progetti/opere.
Lezione 9
3 ore (totale 23 ore)
Critica argomentata degli avanzamenti delle esercitazioni progettuali.
Lezione 10
2 ore (totale 25 ore)
Basi di architettura del paesaggio: imparando dalle esperienze internazionali - autori/progetti/opere.
Lezione 11
3 ore (totale 28 ore)
Critica argomentata degli avanzamenti delle esercitazioni progettuali.
Lezione 12
2 ore (totale 30 ore)
Basi di architettura del paesaggio: imparando dalle esperienze internazionali - autori/progetti/opere.
Lezione 13
3 ore (totale 33 ore)
Critica argomentata degli avanzamenti delle esercitazioni progettuali.
Lezione 14
2 ore (totale 35 ore)
Basi di architettura del paesaggio: imparando dalle esperienze internazionali - autori/progetti/opere.
Lezione 15
3 ore (totale 38 ore)
Critica argomentata degli avanzamenti delle esercitazioni progettuali.
Lezione 16
2 ore (totale 40 ore)
Basi di architettura del paesaggio: imparando dalle esperienze internazionali - autori/progetti/opere.
Lezione 17
3 ore (totale 43 ore)
Critica argomentata degli avanzamenti delle esercitazioni progettuali.
Lezione 18
2 ore (totale 45 ore)
Basi di architettura del paesaggio: imparando dalle esperienze internazionali - autori/progetti/opere.
Lezione 19
3 ore (totale 48 ore)
sintesi conclusiva del corso
Programma del corso - Parte C
Se pensiamo al termine Paesaggio vediamo che in inglese, olandese e tedesco la radice è la stessa e si basa sulla forte tradizione degli studi naturalistici ed ecologici. Paesaggio in lingua italiana è molto simile a francese e spagnolo e richiama un approccio culturale basato su una percezione estetica. In Italia questo approccio al paesaggio come panorama, come visione estetica, ha informato la teoria e la pratica, dalle prime leggi sul paesaggio (1939) fino agli anni 2000 quando la Convenzione Europea del Paesaggio è stata firmata a Firenze e ratificata dallo Stato italiano nel 2006. Nel mondo accademico, culturale e anche nella pratica professionale, il senso del paesaggio è cambiato. Il concetto di paesaggio come indicato dalla Convenzione comprende sia una componente soggettiva (percezione umana) e una componente oggettiva (territorio), dando alla popolazione una "coscienza paesaggistica". Tra le innovazioni introdotte dalla convenzione vi è l'individuazione di obiettivi di qualità paesaggistica. La Convenzione sottolinea inoltre la necessità di estendere l'attenzione dalle aree di maggiore interesse e importanza ambientale a tutti i paesaggi, standard o addirittura compromessi dalle pressioni insediative, spostando l'attenzione dalla tutela di aree di particolare importanza all'identificazione di politiche per la gestione e la pianificazione del paesaggio ordinario. Pertanto la progettazione del paesaggio urbano è diventato uno dei compiti più importanti del paesaggista.
Argomenti trattati:
- Concetto e approccio al paesaggio, riferimenti legislativi e normativi
- Pillole di storia dell'architettura del paesaggio
- I maestri dell’architettura del paesaggio
- Urban Landscape Design: metodo analisi, diagnosi, progetto.
- Urban Landscape Design: progetti
- Piani del verde / Infrastrutture Verdi / sistemi lineari di spazi aperti / Greenway and Blueway
- Strumenti per il progetto dei paesaggi periurbani
- Temi (agricoltura urbana, giardini tascabili, giardini in movimento, Guerrilla Gardening, giardini verticali, giardini pensili etc.)
Contenuti dell’esercitazione da svilupparsi nelle 4/6 tavole previste:
1. ANALISI. Analisi degli spazi aperti. Struttura della vegetazione. Connessioni (percorsi e viabilità). Funzioni. Elementi emergenti e criticità. Visualità.
2. DIAGNOSI. Criticità e potenzialità. Strategie.
3. PROGETTO. Masterplan generale. Progetti aree specifici. Dettagli