Il Laboratorio esplora le politiche e i relativi progetti spaziali per il controllo e il governo del territorio. Partendo dalla definizione dei concetti, delle teorie e dei metodi fondamentali della pianificazione e del governo del territorio, il corso sviluppa un piano per la rigenerazione dell’area delle carceri, sul confine tra Scandicci e Firenze, che includa il disegno della governance dei confini e delle relative politiche urbane.
Contenuto del corso - Parte B
La proposta del laboratorio è diretta ad introdurre gli studenti all’uso di un sapere legato alla pianificazione dello spazio come presupposto specifico per il suol governo.
Il Laboratorio si sofferma particolarmente sulle regole, gli interessi, le economie e le relative politiche che si trasferiscono nello spazio fisico.
R. Sennett, Costruire e abitare. Etica per la città, Feltrinelli, Milano 2018, 3 capitoli a scelta.
Paba G. (2010), Corpi urbani, differenze, interazioni e politiche, Franco Angeli.
L. Gaeta, U. Janin Rivolin, L. Mazza, a cura di, Governo del territorio e pianificazione spaziale, CittàStudi, Torino 2017, (un capitolo a scelta della parte IV)
Di Biagi P. (2002 - a cura di), I classici dell’urbanistica moderna, Donzelli, Roma (un capitolo a scelta).
• G. Paba, Luoghi comuni. La città come laboratorio di progetti collettivi, Franco Angeli, Milano 1998
• A. Magnaghi, Il progetto locale. Verso la coscienza di luogo, Bollati Boringhieri, Torino 2010
• R. Sennett, Costruire e abitare. Etica per la città, Feltrinelli, Milano 2018.
Nel corso delle lezioni verranno indicati testi specifici per approfondire i temi trattati.
Ogni studente avrà in oltre un testo letterario (ma connesso al tema del laboratorio) individuale da leggere ed un testo più specificamente disciplinare uguale per i membri di ogni gruppo di lavoro. Su tali testi gli studenti organizzeranno delle brevi presentazioni durante il corso e tali presentazioni saranno materia di valutazione per l’esito finale.
Obiettivi Formativi - Parte A
Gli obiettivi formativi del corso includono l’acquisizione di competenze utili alla sperimentazione di un approccio interdisciplinare alla pianificazione e al governo del territorio con riferimento agli aspetti teorici, tecnici, normativi e strumentali.
Il corso intende inoltre formare gli studenti al disegno critico di politiche di governo di processi complessi perché di confine amministrativo, multiattoriali, che richiedono il coordinamento tra strumenti, metodi e obiettivi strategici, in contesti di programmazione regionale, pianificazione urbana e territoriale, governance multiscalare, complessi, spesso non organici e coerenti rispetto ad un obiettivo di sviluppo e coesione territoriale condiviso.
Obiettivi Formativi - Parte B
Il tema scelto come centro del lavoro del laboratorio costituisce un’occasione per perseguire alcuni obbiettivi didattici legati allo studio della pianificazione della città e del territorio, oltre che un’occasione di ricerca su un contesto ed un tema centrali nel dibattito attuale.
Lavorando su due assi principali che riconoscono il disarticolarsi/ri-articolarsi dei territori da un punto di vista ecologico e rispetto alla nozione di bene pubblico, il laboratorio intende porre al centro della propria attenzione il modo in cui la pianificazione urbanistica viene messa in tensione per provare a dare risposta al bisogno di nuove descrizioni (quadri interpretativi) e progetti capaci di “ricucire” i territori della contemporaneità.
L’obbiettivo didattico è quello di fornire strumenti interpretativi rispetto a contesti problematici di trasformazione dei modelli insediativi e di lettura di nuove esigenze ambientali, sociali, culturali che si concretizzano nei luoghi di margine (margine inteso non semplicemente in senso geometrico). Nella seconda parte del corso l’obbiettivo traslerà verso l’ideazione di soluzioni progettuali e di linee guida per la progettazione urbanistica, capaci di restituire centralità nella fruibilità e qualità dell'ambiente di vita per le aree interessate dal progetto del laboratorio.
Obbiettivi specifici sono:
• fornire strumenti interpretativi rispetto alle trasformazioni dei modelli insediativi e rispetto a
• letture di nuove esigenze ambientali, sociali, culturali che si concretizzano (spesso) nei luoghi di confine, in un’ottica interdisciplinare.
In una seconda fase progettuale:
• creazione di un quadro di scelte coordinate che affrontino il tema del riuso di spazi marginali e dismessi in un’ottica di area vasta (attraverso i confini);
• costruzione di un quadro complessivo (di una rete) che legando tali luoghi riqualifichi (restauri) territori marginalizzati. Di un progetto di territorio;
• individuazione di possibili politiche e strategie che producano gli esiti fisici proposti dal progetto di territorio;
• redazione di una “scheda progetto” che, speriamo, sarà poi possibile sviluppare nel laboratorio di progettazione IV.
Prerequisiti - Parte A
Il corso richiede una conoscenza di base della strumentazione urbanistica e di pianificazione del territorio, nonché della normativa relativa.
Prerequisiti - Parte B
• Aver compreso metodi e tecniche dell’analisi urbana e territoriale
• avere dimestichezza con dati e informazioni relative al territorio (cartografia informatizzata e database geografici relativi al territorio toscano)
• una base metodologica e pratica nell'uso di sistemi informativi territoriali
• disponibilità al lavoro collettivo (di gruppo e di laboratorio)
• un taccuino da disegno e appunti sempre in tasca
• buone scarpe
• magari una bici o un amico/a che ve la presta
Metodi Didattici - Parte A
Il corso sarà strutturato su 4 metodi didattici complementari:
1. Basics: verranno fornite le conoscenze di base con riferimento alle questioni seminali della disciplina (governance, pianificazione territoriale, rigenerazione urbana, processi contemporanei di urbanizzazione).
2. Workshop tematici volti all’esplorazione interattiva e con esperti, degli strumenti di governance e di pianificazione territoriale.
3. Field-works virtuali dedicati all’esplorazione dell’area di progetto e all’approfondimento dei temi.
4. Sedute laboratoriali volte all’elaborazione del masterplan propedeutico al disegno di una politica di pianificazione e alla governance dell’area di studio.
Metodi Didattici - Parte B
Il corso sarà organizzato attraverso una serie di lezioni frontali on-line che introdurranno i concetti fondamentali rispetto ai temi oggetto del laboratorio. Le lezioni si articoleranno secondo due ambiti generali:
• uno relativo a riferimenti culturali e disciplinari utili per un approccio critico all’urbanistica ed alla pianificazione, comprese incursioni in ambiti culturali affini;
• uno legato direttamente alla metodologia del lavoro pratico oggetto del laboratorio ed alle caratteristiche e peculiarità dell’area oggetto del lavoro di analisi e progetto.
Contemporaneamente, mediante lavoro in aula e lavoro di gruppo, sarà svolta una esercitazione pratica che verrà sviluppata autonomamente dagli studenti (in gruppi di tre). Questa verterà in una prima fase di analisi su un’unica area comune per tutto il laboratorio in modo da favorire la condivisione delle esperienze dei vari gruppi. In una seconda fase sempre analitica, ma più di dettaglio, su aree diverse per ogni gruppo. La fase di progetto prevederà un elaborato complessivo di area vasta, uguale per modalità ed estensione del territori considerato per i vari gruppi e successivi Elaborati pregettuali diversificati per area e gruppo a scala di maggior dettaglio. Le modalità per la redazione di tali materiali verranno illustrate dettagliatamente durante le lezioni. Il lavoro svolto sarà periodicamente verificato prevalentemente mediante discussione collettiva dei risultati raggiunti.
L'apprendimento sarà completato da alcuni testi, suddivisi in una bibliografia comune a tutti da studiare singolarmente (vedi punto 2), in testi consigliati durante le lezioni.
Ad ogni studente verrà richiesta la lettura di un testo individuale (a carattere letterario) ed ad ogni gruppo la lettura di un testo di rilevanza teorica per il lavoro del laboratorio (comunque da studiare per tutti i componenti del gruppo). Entrambi saranno oggetto di una rapida presentazione da parte di ogni studente (singolarmente la prima, in gruppo la seconda) a tutto il laboratorio nel corso dell’anno e tale presentazione verrà considerata come una precondizione per l’esame finale e come elemento di valutazione.
Altre Informazioni - Parte A
Durante il corso saranno invitati esperti dei temi, tecnici dei comuni, ricercatori esperti di ICT per la pianificazione e il governo del territorio.
Altre Informazioni - Parte B
I materiali cartografici ed i dati per lo svolgimento delle esercitazioni verranno forniti durante il corso dal docente, qualora si rendessero necessari dati non reperibili pubblicamente. L’esercitazione d’esame è concepita in maniera tale da poter essere svolta utilizzando materiali cartografici e dati disponibili gratuitamente on-line su siti istituzionali di amministrazioni ed enti pubblici. Prevalentemente open-data della Regione Toscana (http://dati.toscana.it/).
Le risorse software necessarie per lo svolgimento dell'esercitazione sono tutte open source e disponibili liberamente on-line e non richiedono licenze a pagamento.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
Gli studenti presenteranno e discuteranno il masterplan propedeutico alla pianificazione dell’area di studio, con riferimento ai temi sviluppati nel corso.
La verifica finale include un colloquio sulle letture indicate.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
Il corso prevede un esame finale che si articolerà intorno alla presentazione dell'esercitazione svolta ed alla discussione dei risultati (in gruppo). Come scritto precedentemente la presentazione dei testi letti individualmente e come gruppo, che avverrà durante l’anno in date che saranno comunicate con anticipo, sarà materia di valutazione.
Per accedere all'esame occorrerà aver svolto durante l’anno le presentazioni sopra descritte e verificato preventivamente con il docente che gli elaborati materia di esame siano stati interamente realizzati seguendo le indicazioni date durante l’anno. Si ricorda che il superamento della soglia di presenze del 75% è condizione necessaria per accedere all’esame finale.
Nella valutazione finale il lavoro collettivo riveste il peso maggiore, ma sarà effettuata anche una valutazione singola rispetto allo studio dei testi indicati (sia i testi comuni a tutto il laboratorio che i testi diversificati).
Programma del corso - Parte A
Contenuti
Il Laboratorio rappresenta il momento finale degli studi relativi alle materie di Analisi del territorio e degli insediamenti e di Fondamenti di urbanistica, costituisce il primo dei due laboratori conclusivi di questa area di studi. Ha quindi un ruolo di posizionamento delle politiche e dei relativi progetti spaziali per il controllo e governo del territorio nella contemporaneità. Il corso svilupperà un piano per la rigenerazione dell’area delle carceri, sul confine tra Scandicci e Firenze, che includa il disegno della governance dei confini e delle relative politiche urbane. Partendo dalla definizione dei concetti, delle teorie e dei metodi fondamentali della pianificazione e del governo del territorio, il corso affronterà quindi un problema complesso di rigenerazione sociale, ambientale e urbana legata ad una grande struttura monofunzionale e totale (come il carcere).
Il corso introdurrà inoltre gli studenti alla progettazione europea come strumento contemporaneo di pianificazione della città e del territorio
Testi di riferimento comuni a tutti i corsi
R. Sennett, Costruire e abitare. Etica per la città, Feltrinelli, Milano 2018, 3 capitoli a scelta.
Paba G. (2010), Corpi urbani, differenze, interazioni e politiche, Franco Angeli.
L. Gaeta, U. Janin Rivolin, L. Mazza, a cura di, Governo del territorio e pianificazione spaziale, CittàStudi, Torino 2017, (un capitolo a scelta della parte IV)
Di Biagi P. (2002 - a cura di), I classici dell’urbanistica moderna, Donzelli, Roma (un capitolo a scelta).
P. Gabellini, Le mutazioni dell’urbanistica, Carocci, Roma 2018
Obiettivi formativi
Gli obiettivi formativi del corso includono l’acquisizione di competenze utili alla sperimentazione di un approccio interdisciplinare alla pianificazione e al governo del territorio con riferimento agli aspetti teorici, tecnici, normativi e strumentali.
Il corso intende inoltre formare gli studenti al disegno critico di politiche di governo di processi complessi, multiattoriali, che richiedono il coordinamento tra strumenti, metodi e obiettivi strategici, in contesti di programmazione regionale, pianificazione urbana e territoriale, governance multiscalare, complessi perché di confine amministrativo, spesso non organici e coerenti rispetto ad un obiettivo di sviluppo e coesione territoriale condiviso.
A tal fine il corso svilupperà il tema della pianificazione sul confine tra Firenze e Scandicci con riferimento all’area delle strutture carcerarie di Firenze (Sollicciano e Gozzini), affrontando problemi di governance delle decisioni e del progetto dello spazio sul confine tra due amministrazioni, tra strumenti di pianificazione diversi, tra politiche per la rigenerazione dell’area, spesso non convergenti.
Prerequisiti
Il corso richiede una conoscenza di base della strumentazione urbanistica e di pianificazione del territorio, nonché della normativa relativa.
Metodi didattici
Il corso sarà strutturato su 4 metodi didattici complementari:
1. Basics: verranno fornite le conoscenze di base con riferimento alle questioni seminali della disciplina (governance, pianificazione territoriale, rigenerazione urbana, processi contemporanei di urbanizzazione).
2. Workshop tematici volti all’esplorazione interattiva e con esperti, degli strumenti di governance e di pianificazione territoriale.
3. Field-works dedicati all’esplorazione dell’area di progetto e all’approfondimento dei temi., nonché al lavoro partecipativo con i destinatari del progetto.
4. Sedute laboratoriali volta all’elaborazione del masterplan propedeutico al disegno di una politica di pianificazione e alla governance dell’area di studio.
Altre informazioni
Durante il corso saranno invitati esperti dei temi, tecnici dei comuni, ricercatori esperti di ICT per la pianificazione e il governo del territorio.
Modalità di verifica dell’apprendimento
Gli studenti presenteranno e discuteranno il masterplan propedeutico alla pianificazione dell’area di studio, con riferimento ai temi sviluppati nel corso.
La verifica finale include un colloquio sulle letture indicate.
Programma del corso - Parte B
DIDA – Dipartimento di Architettura di Fitrenze
CORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA
Laboratorio di Urbanistica - a.a. 2020/2021
Corso B - Prof. Iacopo Zetti
1_ Informazioni generali
Il corso corrisponde a 8 CFU: 64 ore di insegnamento in aula ed in rtemoto più il lavoro di preparazione da sviluppare autonomamente. Si svolge nel primo semestre del quarto anno di studio ed ha come sede il plesso didattico di Santa Teresa. Le lezioni si svolgono il lunedì 10.50 – 12.50 in remoto e giovedì 08:20 – 12:20 aule 401 e 402. Le lezioni hanno inizio il 21 settembre e termine il 17 dicembre, salvo recuperi a gennaio se necessari. Le interruzioni e le sessioni di esame sono consultabili sul calendario didattico della scuola di architettura reperibile presso: https://www.architettura.unifi.it/vp-152-calendario-didattico-e-orario.html
La frequenza al laboratorio è obbligatoria e per sostenere l’esame è indispensabile partecipare ad un minimo del 75% delle lezioni. Trattandosi di un corso applicativo e per il quale sarà indispensabile la condivisione di parte del lavoro di analisi e di progetto fra tutti i partecipanti, la frequenza sarà accertata durante tutto l’anno.
Per contattare l'insegnante: iacopo.zetti@unifi.it
Sede dell'insegnante: Sezione di urbanistica e pianificazione del territorio, via Micheli, 2 Firenze
2_ Contenuti del corso
Incipit
Tra gli obiettivi formativi della classe di laurea LM-4 (architettura e ingegneria civile) si auspica che il laureato sia in grado di «conoscere approfonditamente gli aspetti teorico scientifici, metodologici ed operativi dell'architettura, dell'edilizia, dell'urbanistica e del restauro architettonico, ed essere in grado di utilizzare tali conoscenze per identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare» (DM 2007).
Per questo motivo il Laboratorio di pianificazione e governo del territorio sarà indirizzato, usando un approccio interdisciplinare, a conoscere e saper utilizzare (nei suoi presupposti teorici, tecnici, normativi e strumentali) i principali passaggi necessari per una giusta azione di governo del territorio.
La dizione governo del territorio è presente nella Costituzione italiana a partire dal 2001 (art. 117, c. 3), nel Titolo V, dove ha sostituito, inglobandola, la precedente dizione di “urbanistica”. Un contenitore più ampio che studia i fenomeni territoriali e i fenomeni urbani in tutti i loro aspetti, avendo come obiettivo la pianificazione del loro controllo e gestione. Da qui il titolo del laboratorio.
Contenuti
Il Laboratorio rappresenta il momento finale degli studi relativi alle materie di Analisi del territorio e degli insediamenti e di Fondamenti di urbanistica, costituisce il primo dei due laboratori finali di questa area di studi ed ha un ruolo prospettico di posizionamento delle politiche e dei relativi progetti spaziali per il controllo e governo del territorio nella contemporaneità.
La sua proposta è diretta ad introdurre gli studenti all’uso di un sapere legato alla pianificazione dello spazio come presupposto specifico per il suol governo.
Alejandro Aravena: «L’architettura si occupa di dare forma ai luoghi in cui viviamo. Non è più complicato, né più semplice di così. Questi spazi comprendono case, scuole, uffici, negozi e aree commerciali in genere, musei, palazzi ed edifici istituzionali, fermate dell’autobus, stazioni della metropolitana, piazze, parchi, strade (alberate o no), marciapiedi, parcheggi e l’intera serie di programmi e parti che costituiscono il nostro ambiente costruito. La forma di questi luoghi, però, non è definita soltanto dalla tendenza estetica del momento o dal talento di un particolare architetto. Essi sono la conseguenza di regole, interessi, economie e politiche, o forse anche dalla mancanza di coordinamento, dell’indifferenza e della semplice casualità. Le forme che assumono possono migliorare o rovinare la vita delle persone» («Introduzione», 15ª Mostra internazionale di architettura, Catalogo, Venezia 2016, p. 23).
Il Laboratorio si sofferma particolarmente sulle regole, gli interessi, le economie e le relative politiche che si trasferiscono nello spazio fisico. In questo passaggio risiede la vera distinzione tra le pratiche di progettazione dei “manufatti” nello spazio e le pratiche di organizzazione dello spazio che devono ospitarli. In questo passaggio vi è una distinzione fondamentale che l’architetto deve avere ben chiara: la pianificazione è una attività di progettazione fatta guardando l’intera città ed il suo territorio, l’architettura, al contrario, è una attività che parte da un singolo edificio. Per dirla con le parole di Jonathan Barnett . tutto è centrato sul ruolo che le due figure giocano nella produzione della città: il compito del pianificatore è quello di progettare città senza progettare edifici; quello dell’architetto, più semplicemente, di progettare edifici rispettando le regole pubbliche (Jonathan Barnett, Urban design as public policy: practical methods for improving cities, McGraw-Hill, New York, 1974, p. 29).
Per questo nel Laboratorio verranno prevalentemente sviluppate tematiche relative alla trasformazione della città e degli insediamenti alla luce della contemporaneità, studiando particolarmente la coevoluzione fra modelli insediativi ed evoluzione storica dei territori.
Il Laboratorio ragiona su questa sottile distinzione e sul modo di produrre politiche pubbliche da trasformare in regole di azione collettiva, quindi sul come si progettano le regole pubbliche locali ed il loro “adagiarsi” sul suolo, che determina la trama dello spazio collettivo intorno al quale si aggregano le strutture, pubbliche e, soprattutto, private.
La domanda alla quale si intende rispondere, nell’attuale contesto di incertezza economica, sociale, e ambientale in Italia, di fatto, è questa: come è possibile “disegnare” e attivare processi di governo del territorio usando gli strumenti della pianificazione territoriale e urbanistica? Ricordando che la pianificazione si muove solo all’interno del dominio pubblico e costruisce progetti di territorio, che sono, soprattutto, progetti fisici.
Di tutto ciò tratterà il corso attraverso un lavoro che simuli, in parte, una esperienza di pianificazione intercomunale nell’area metropolitana di Firenze e che avrà come modalità applicativa la simulazione di un Progetto di innovazione urbana (che porti alla definizione di una scheda progetto).
2_ Testi di riferimento
Tre testi sono comuni a tutti i corsi del LPGdT:
• G. Paba, Luoghi comuni. La città come laboratorio di progetti collettivi, Franco Angeli, Milano 1998
• A. Magnaghi, Il progetto locale. Verso la coscienza di luogo, Bollati Boringhieri, Torino 2010
• R. Sennett, Costruire e abitare. Etica per la città, Feltrinelli, Milano 2018.
Nel corso delle lezioni verranno indicati testi specifici per approfondire i temi trattati.
Ogni studente avrà in oltre un testo letterario (ma connesso al tema del laboratorio) individuale da leggere ed un testo più specificamente disciplinare uguale per i membri di ogni gruppo di lavoro. Su tali testi gli studenti organizzeranno delle brevi presentazioni durante il corso e tali presentazioni saranno materia di valutazione per l’esito finale.
3_ Obiettivi formativi
Il tema scelto come centro del lavoro del laboratorio costituisce un’occasione per perseguire alcuni obbiettivi didattici legati allo studio della pianificazione della città e del territorio, oltre che un’occasione di ricerca su un contesto ed un tema centrali nel dibattito attuale.
Lavorando su due assi principali che riconoscono il disarticolarsi/ri-articolarsi dei territori da un punto di vista ecologico e rispetto alla nozione di bene pubblico, il laboratorio intende porre al centro della propria attenzione il modo in cui la pianificazione urbanistica viene messa in tensione per provare a dare risposta al bisogno di nuove descrizioni (quadri interpretativi) e progetti capaci di “ricucire” i territori della contemporaneità.
L’obbiettivo didattico è quello di fornire strumenti interpretativi rispetto a contesti problematici di trasformazione dei modelli insediativi e di lettura di nuove esigenze ambientali, sociali, culturali che si concretizzano nei luoghi di margine (margine inteso non semplicemente in senso geometrico). Nella seconda parte del corso l’obbiettivo traslerà verso l’ideazione di soluzioni progettuali e di linee guida per la progettazione urbanistica, capaci di restituire centralità nella fruibilità e qualità dell'ambiente di vita per le aree interessate dal progetto del laboratorio.
Obbiettivi specifici sono:
• fornire strumenti interpretativi rispetto alle trasformazioni dei modelli insediativi e rispetto a
• letture di nuove esigenze ambientali, sociali, culturali che si concretizzano (spesso) nei luoghi di confine, in un’ottica interdisciplinare.
In una seconda fase progettuale:
• creazione di un quadro di scelte coordinate che affrontino il tema del riuso di spazi marginali e dismessi in un’ottica di area vasta (attraverso i confini);
• costruzione di un quadro complessivo (di una rete) che legando tali luoghi riqualifichi (restauri) territori marginalizzati. Di un progetto di territorio;
• individuazione di possibili politiche e strategie che producano gli esiti fisici proposti dal progetto di territorio;
• redazione di una “scheda progetto” che, speriamo, sarà poi possibile sviluppare nei laboratori successivi.
4_ Prerequisiti
• Aver compreso metodi e tecniche dell’analisi urbana e territoriale;
• avere dimestichezza con dati e informazioni relative al territorio (cartografia informatizzata e database geografici relativi al territorio toscano);
• una base metodologica e pratica nell'uso di sistemi informativi territoriali;
• disponibilità al lavoro collettivo (di gruppo e di laboratorio);
• un taccuino da disegno e appunti sempre in tasca;
• buone scarpe;
• magari una bici o un amico/a che ve la presta.
5_ Metodi didattici
Il corso sarà organizzato attraverso una serie di lezioni frontali che introdurranno i concetti fondamentali rispetto ai temi oggetto del laboratorio. Le lezioni si articoleranno secondo due ambiti generali:
• uno relativo a riferimenti culturali e disciplinari utili per un approccio critico all’urbanistica ed alla pianificazione, comprese incursioni in altri campi affini;
• uno legato direttamente alla metodologia del lavoro pratico oggetto del laboratorio ed alle caratteristiche e peculiarità dell’area oggetto del lavoro di analisi e progetto.
Contemporaneamente, mediante lavoro in aula (sperando che tutto vada bene) e lavoro di gruppo, sarà svolta una esercitazione pratica che verrà sviluppata autonomamente dagli studenti (in gruppi di tre). Questa verterà in una prima fase di analisi su un’unica area comune per tutto il laboratorio in modo da favorire la condivisione delle esperienze dei vari gruppi. In una seconda fase sempre analitica, ma più di dettaglio, su aree diverse per ogni gruppo. La fase di progetto prevederà un elaborato complessivo di area vasta, uguale per modalità ed estensione del territori considerato per i vari gruppi e successivi Elaborati pregettuali diversificati per area e gruppo a scala di maggior dettaglio. Le modalità per la redazione di tali materiali verranno illustrate dettagliatamente durante le lezioni. Il lavoro svolto sarà periodicamente verificato prevalentemente mediante discussione collettiva dei risultati raggiunti.
L'apprendimento sarà completato da alcuni testi, suddivisi in una bibliografia comune a tutti da studiare singolarmente (vedi punto 2), in testi consigliati durante le lezioni.
Ad ogni studente verrà richiesta la lettura di un testo individuale (a carattere letterario) ed ad ogni gruppo la lettura di un testo di rilevanza teorica per il lavoro del laboratorio (da studiare per tutti i componenti del gruppo). Entrambi saranno oggetto di una rapida presentazione da parte di ogni studente (singolarmente la prima, in gruppo la seconda) a tutto il laboratorio nel corso dell’anno e tale presentazione verrà considerata come una precondizione per l’esame finale e come elemento di valutazione.
6_ Altre informazioni
I materiali cartografici ed i dati per lo svolgimento delle esercitazioni verranno forniti durante il corso dal docente, qualora si rendessero necessari dati non reperibili pubblicamente. L’esercitazione d’esame è concepita in maniera tale da poter essere svolta utilizzando materiali cartografici e dati disponibili gratuitamente on-line su siti istituzionali di amministrazioni ed enti pubblici. Prevalentemente open-data della Regione Toscana (http://dati.toscana.it/).
Le risorse software necessarie per lo svolgimento dell'esercitazione sono tutte open source e disponibili liberamente on-line e non richiedono licenze a pagamento.
7_ Modalità di verifica dell'apprendimento
Il corso prevede un esame finale che si articolerà intorno alla presentazione dell'esercitazione svolta ed alla discussione dei risultati (in gruppo). Come scritto precedentemente la presentazione dei testi letti individualmente e come gruppo, che avverrà durante l’anno in date che saranno comunicate con anticipo, sarà materia di valutazione.
Per accedere all'esame occorrerà aver svolto durante l’anno le presentazioni sopra descritte e verificato preventivamente con il docente che gli elaborati materia di esame siano stati interamente realizzati seguendo le indicazioni date durante l’anno. Si ricorda che il superamento della soglia di presenze del 75% è condizione necessaria per accedere all’esame finale.
Nella valutazione finale il lavoro collettivo riveste il peso maggiore, ma sarà effettuata anche una valutazione singola rispetto allo studio dei testi indicati (sia i testi comuni a tutto il laboratorio che i testi diversificati).