Il corso introduce agli aspetti metodologici del Restauro architettonico, con particolare riferimento agli edifici sottoposti a tutela, e si propone di fornire agli studenti le nozioni di base per la redazione di un progetto di restauro.
Iter del progetto di restauro
- La situazione italiana. Quadro legislativo, enti preposti, strumenti di tutela, ecc
Elementi fondativi del progetto di restauro
Umidità : diagnosi e interventi
Peculiarità del cantiere di restauro
Il problema strutturale
Contenuto del corso - Parte C
Il tema del laboratorio è “progettare per tutelare”. Il Laboratorio tratterà i seguenti argomenti: la fabbrica come referente; il progetto di restauro quale atto di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale; le tecniche di intervento; il progetto di adeguamento funzionale: problemi di compatibilità; l’inserimento di nuovi elementi architettonici
Contenuto del corso - Parte E
Il corso affronta gli aspetti metodologici e operativi del Restauro architettonico in riferimento ai disposti per la tutela e fornisce agli studenti gli strumenti necessari per comporre il progetto di restauro: ordinamento della disciplina; applicazioni e modalità d’intervento per la conservazione sui materiali e per il miglioramento strutturale; iter procedurale e redazione di capitolato; organizzazione del cantiere di restauro; principi di restauro urbano e archeologico.
Beni culturali, Materiali lapidei naturali ed artificiali, Descrizione della forma di alterazione - Termini e definizioni, UNI 11182, aprile 2006;
G.Rocchi,Istituzioni di restauro architettonico dei beni architettonici e ambientali,Hoepli,Milano,1990;
G. Carbonara, Trattato di restauro architettonico, UTET, Torino, 1996;
C. Montagni, Materiali per il restauro e la manutenzione, UTET, Torino, 1999;
Manuale del Restauro Architettonico, Mancosu, Roma, 2002;
S.F.Musso, Tecniche di restauro architettonico, in II vol.,U.T.E.T.,Torino,2013;
Durante il corso verranno fornite ulteriori indicazioni bibliografiche e eventuali schede didattiche applicative
Doglioni F., Nel restauro progetti per le architetture del passato, Venezia 2008
Franceschi S. - Germani L., Il degrado dei materiali nell’edilizia. Cause e valutazioni delle patologie, Roma 2020
Franceschi S. - Germani L., Manuale Operativo per il Restauro Architettonico, Roma 2010
Germani L., Scritti Corsari sul restauro, Pisa 2020
Torsello P.B. (ed), Cosa è il restauro? Nove studiosi a confronto, Venezia 2005
La nota bibliografica è suddivisa in due parti: A) Dispense didattiche e monografie dell’autore; B) Bibliografia essenziale
A) Dispense didattiche
G.A. Centauro, Piano del colore del centro storico di Prato, Voll. 2 – Lalli Ed., Poggibonsi 1998.
G.A. Centauro (a cura di), Tecnologie e conservazione degli apparati pittorici e del colore nell’edilizia storica, Opus Studorium (da ora O.S.)/ 1, Poggibonsi, Lalli Ed., 2008.
G.A. Centauro, Il restauro delle pitture murali scoperte in palazzo Gini a Prato, Poggibonsi, O.S/ 2, Lalli Ed., 2008.
G.A. Centauro et alii,, Progetto Colore del Parco Nazionale delle Cinque Terre, OPUS ST. 3, Poggibonsi, Lalli Ed., 2008.
G.A. Centauro, Materiali e colori del centro storico di Firenze, Firenze- Milano 2008.
G.A. Centauro, Per il restauro del territorio e del paesaggio antropico dei Monti della Calvana. L’Architettura in pietra di San Leonardo in Collina, O.S./ 4, Poggibonsi, Lalli Ed., ,2010.
G.A. Centauro, L’Aquila. Studi e rilievi per la ricostruzione post-sisma del6 Aprile 2009, L’Aquila, Portofranco Ed., 2010.
G.A. Centauro et alii, Centro Storico di Firenze. Metodologie ed applicazioni di restauro nella manutenzione dei fronti edilizi urbani, O.S/ 5, Poggibonsi, Lalli Ed., 2011.
G.A. Centauro, Laboratorio Restauro. Scritti vari e lezioni (1977/83 –2012) DI Giuseppe A. Centauro, O.S./ 6, Poggibonsi, Lalli Ed., 2012. - G.A. Centauro, N.C. Grandin, Il restauro del colore in Architettura, Edifir, Firenze 2013.
G.A. Centauro, Sant’Orsola. Percorsi di ricerca per la valorizzazione, O.S./7, Poggibonsi, Lalli Ed., 2014.
G.A. Centauro, La Cappella dei Magi. Il colore per la conservazione museale, O.S./ 8, Poggibonsi, Lalli Ed., 2014.
G.A. Centauro et alii, Lineamenti per il restauro postsismico del costruito storico in Abruzzo, Piano di Ricostruzione di Casentino (AQ), DEI-Tipografia del Genio Civile, 2014.
G.A. Centauro, Gli studi per il recupero del Parco Pubblico delle Cascine di Tavola, in Recupero e valorizzazione del Parco delle Cascine di Tavola. Cascine Medicee di Prato. Conservazione e restauro. Attività di laboratorio per il restauro ambientale (2007/2015), a cura di G.A. Centauro, O.S/ 9”, Lalli Ed., Poggibonsi, 2015
G.A. Centauro, Conservazione e valorizzazione dei beni paesaggistici dell’Isola d’Elba, il Progetto Colore per la valorizzazione del Lungomare marinese, Il colore protagonista del paesaggio antropico, I processi di riqualificazione urbana di Marciana Marina. Il progetto “da torre a Torre”, in Conservazione e valorizzazione dei beni paesaggistici dell’Isola d’Elba. Progetto Colore del Lungomare di Marciana Marina. Piano Particolareggiato e Normativa Tecnica, a cura di G.A. Centauro, O.S/10, Lalli Ed., Poggibonsi, 2015.
G.A. Centauro, Un Parco per le Cascine Medicee di Prato. Conservazione e restauro, (volume monografico collettaneo), DIDA, Firenze 2016, Ivi, cfr. “Gli Studi per il recupero del Parco Pubblico delle Cascine di Tavola”, Pacini Ed. , Pisa pp. 13-37
G.A. Centauro, A. Bacci, Approccio conoscitivo e metodologie di lettura delle strutture architettoniche medioevali. Le indagini metrologiche per il Castello dell’Imperatore di Prato, in Atti del Convegno “RICerca REStauro”, Sez. 2A Conoscenza dell’edificio: metodo e contenuti (a cura di Alberto Grimoldi), Roma, Quasar, pp. 469-480, 2017
G.A. Centauro, L’Officina aretina del restauro, in “Brigata Aretina degli Amici dei Monumenti: Centodieci anni dalla fondazione” Bollettino d’Informazione, 99 - 2017 – Anno LIX, , Arezzo, Letizia Editore, 2017.
G.A. Centauro, Progetto HECO (Heritage Colors). Metodologie Analisi Sintesi Apparati. Valutazione d’impatto sul sito UNESCO “Centro Storico di Firenze”, (a cura di Giuseppe Alberto Centauro e Carlo Francini), Firenze DIDA Press, 2017.
B) Bibliografia essenziale
P. Sanpaolesi, Discorso sulla metodologia generale del restauro dei monumenti, Edam, Firenze 1973.
G. Rocchi, Istituzioni di restauro architettonico dei beni architettonici e ambientali, Hoepli, Milano 1990 (II ed.).
P. Marconi (a cura), Manuale del Recupero del Comune di Roma, II ed. ampliata, DEI, Roma, 1997.
F. Giovanetti (a cura), Manuale del Recupero del Comune di Città di Castello, DEI, Roma, 1998.
G. Carbonara (a cura di), Trattato di restauro architettonico, voll. 9, UTET, Torino, 1996-2001.
G. Carbonara, Atlante del Restauro, 2 voll., UTET, Torino 2004.
AA.VV. Manuale per la riabilitazione e la ricostruzione post sismica degli edifici (a cura di F. Gurrieri), DEI, Roma 1999. Ivi: G.A. Centauro et alii, La rilevazione dell’edificio danneggiato, pp. 155-223.
B. Zevi (a cura), Manuale del Restauro Architettonico, Roma 2000.
S. Franceschi, L. Germani, Manuale operativo per il restauro architettonico, DEI, Roma 2003.
Regione Marche, Vulnerabilità, manutenzione e progetto nel recupero post-sismico del patrimonio monumentale, Ancona 2004.
Regione Marche, Recupero e riduzione della vulnerabilità dei centri storici danneggiati dal sisma del 1997, Ancona 2004.
F. Torrisi (a cura di), Manuale del Recupero. Centri storici della Provincia di Ascoli Piceno, Fast Edit, Acquaviva Picena (AP), s.d. (2005).
S. Musso, Recupero e restauro degli edifici storici. Guda pratica al rilievo e alla diagnostica, EPC libri, 2010 Marsilio, 2006.
F. Doglioni, P. Mazzotti, Codice di pratica per gli interventi di miglioramento sismico nel restauro del patrimonio architettonico, Tip. Tacconi, Ascoli Piceno, 2007.
Obiettivi Formativi - Parte B
Il corso è indirizzato a fornire le conoscenze necessarie per operare con competenza -nel campo della tutela e del recupero del patrimonio architettonico esistente. In particolare, obiettivi fondamentali del percorso di studio sono l’acquisizione da parte degli allievi di:
Conoscenze e capacità di comprensione: il corso punta a fornire gli strumenti concettuali, il quadro generale delle problematiche metodologiche e degli strumenti tecnico-scientifici, utili all'approccio conoscitivo disciplinare e interdisciplinare al costruito storico. In particolare:
Il laboratorio di Restauro Architettonico si propone di fornire agli studenti le metodologie e gli strumenti di analisi per poter operare sul patrimonio storico edilizio secondo i principi del restauro e della conservazione.
Applicazione delle conoscenze e capacità di comprensione raggiunte: il corso è rivolto a rendere gli allievi in grado acquisire competenze che possono così riassumersi: conoscenza dei fondamenti della disciplina in un quadro di riferimento interdisciplinare; capacità di organizzare e condurre una campagna di indagini e rilevazioni specifiche; capacità di produrre materiali documentari esaurienti; applicare le conoscenze acquisite alla elaborazione di un progetto diagnostico sul costruito storico in ambito professionale e di studio.
Capacità di giudizio autonomo: l'obiettivo è quello di fornire gli strumenti critici utili a elaborare una prassi diagnostica finalizzata all’intervento, consapevole delle specificità che ciascun manufatto presenta dalla grande alla piccola scala, dai problemi del degrado dei materiali a quelli della stabilità delle strutture.
Capacità di apprendimento: il corso deve garantire e verificare l’assimilazione delle conoscenze di base della disciplina, la capacità di raccogliere e interpretare i dati, fino alla capacità di integrare le conoscenze in modo autonomo e gestire le complessità, incluse quelle relative ad ambienti di lavoro interdisciplinari.
Abilità comunicative: fornire agli allievi gli strumenti per la trasmissione dei risultati tramite testi ed elaborati grafici, soprattutto in rapporto all'ambito professionale.
Obiettivi Formativi - Parte C
Obiettivo primario è quello di far apprendere agli studenti le competenze e gli strumenti concettuali ed operativi indispensabili per poter padroneggiare le complessità che si incontrano nel redigere il progetto di restauro nella sua interezza (progetto di conservazione dei materiali e delle strutture e progetto di adeguamento funzionale) ovvero al fine di poter agire con consapevolezza sul costruito storico esistente ed in particolare sul patrimonio architettonico di antica formazione soggetto a tutela
Obiettivi Formativi - Parte E
Acquisire conoscenza della cultura del restauro, dai progetti teorici del XIX secolo attraverso le dichiarazioni di principio delle carte di restauro. Alle più recenti espressioni di cultura del restauro per la conservazione di edifici storici, antichi e moderni, centri urbani, giardini storici, patrimonio archeologico, territorio e paesaggio. Imparare le tecniche di rilevazione e rappresentazione grafica – manuale e computerizzata – di edifici e luoghi di interesse storico e artistico, compresa la conoscenza e l'uso di tecniche altamente avanzate (Lase-scanner e similari). Comprendere l'importanza di analizzare gli edifici, anche se la ricerca storica e l'analisi delle fonti originali, l'indagine diretta su strutture, indagini strutturali, documentazione fotografica convenzionale e digitale, sondaggi non distruttivi con un alto contenuto tecnologico (termografica, georadar, ecc.).
Imparare a leggere le forme di degradazione e di compromissione negli edifici e nelle aree territoriali sotto codici d'esame, utilizzando metodi tradizionali e computerizzati, come parte integrante del progetto di conservazione. Di acquisire competenze per l'esame dei materiali di architettura storica, come sono lavorati e utilizzati, e come si comportano nel tempo. Particolare enfasi è posta sull'analisi dei materiali: pietra, legno, muratura semplice e complessa e più recenti materiali in cemento armato e meta moderna. Imparare a preparare un progetto di restauro in tutte le fasi del progetto, dall'indagine ai possibili approcci di restauro, dal consolidamento strutturale alla proposta di riutilizzo di complessi non utilizzati. Preparare per il controllo delle normative e delle leggi che disciplinano il potenziamento tecnologico dell'architettura storica in modo compatibile con le strutture esistenti e per apprendere le procedure tecniche e burocratiche per la stesura di un progetto di restauro nella moderna Volte. Essere consapevoli della complessità e dell'unicità dei problemi di restauro, in particolare in relazione al delicato equilibrio tra architettura antica e nuova, materiali vecchi e nuovi, e la questione generale dell'aggiunta contemporanea, pur capendo l'identità di un luogo, e i requisiti di conservazione contro espressione libera. Acquisire una conoscenza e un'esperienza diretta dei molteplici temi e delle problematiche derivanti da un cantiere di restauro.
Prerequisiti - Parte C
Aver frequentato il Laboratorio Restauro I
Prerequisiti - Parte E
Aver sostenuto l’esame del Laboratorio di Restauro I
Metodi Didattici - Parte B
Il laboratorio si articola con una serie di lezioni in aula dove sono illustrati gli argomenti sopra esposti.
E’ prevista l’elaborazione, con il controllo in aula nel corso del Laboratorio, del progetto di intervento sul manufatto di cui nel Laboratorio di Restauro I è stata eseguita l’analisi diagnostica su materiali e strutture, nonché di un capitolato relativo agli interventi previsti.
Oltre alle lezioni sono previsti sopralluoghi presso edifici e, quando possibile, visite a cantieri al fine di porre gli studenti a contatto dei problemi posti dall’operatività del restauro e dall’organizzazione del cantiere medesimo.
Metodi Didattici - Parte C
Le attività didattiche prevedono: lezioni frontali di carattere e contenuto monografico con l’apporto anche di docenti e specialisti esterni all’Università; esercitazioni in aula o fuori sede; sopralluoghi in cantiere e/o presso l’oggetto dell’esercitazione; attività laboratoriale svolta in gruppi relativa al progetto di restauro di un manufatto architettonico di interesse culturale; momenti di revisione collettiva al fine di avviare una discussione critica interna al laboratorio e una verifica dell’andamento dei lavori.
Metodi Didattici - Parte E
La didattica del corso prevede, oltre alle normali lezioni frontali, esercitazioni in aula e sopralluoghi su edifici storici e monumenti fiorentini. Nell’ambito del Laboratorio verrà sviluppato dagli studenti, individualmente o in piccoli gruppi, il progetto di restauro conservativo e funzionale di un organismo architettonico (Caso Studio).
Altre Informazioni - Parte E
Le revisioni degli elaborati avverranno con modalità on-line a causa del Coronavirus (COVID-19)
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
Per l’ammissione all’esame finale gli Allievi devono aver completato l’esercitazione producendo, in continuità con quelli già redatti per il Laboratorio di Restauro I, i seguenti elaborati:
- Documentazione fotografica;
- Relazione descrittiva dei criteri di intervento adottati, del quadro normativo di riferimento, delle funzioni previste e della loro compatibilità con il manufatto esistente;
- Grafici descrittivi del progetto di restauro, negli stati esistente, di progetto e sovrapposto;
- Carte tematiche sulla sugli interventi di conservazione dei materiali;
- Grafici specifici relativi alle soluzioni adottate per gli eventuali problemi strutturali;
- Grafici specifici relativi alle soluzioni impiantistiche adottate;
- Capitolato relativo agli interventi previsti
La prova di esame consisterà nella discussione degli elaborati scritti e grafici prodotti sul tema monografico concordato con il docente nel complesso delle attività dei Laboratori di Restauro I e II, nonché richiami agli argomenti trattati nel corso istituzionale. A tale prova sarà assegnato un voto.
Modalità di verifica apprendimento - Parte C
La prova d'esame consisterà sia in un colloquio individuale dello studente col docente sui temi teorici ed operativi affrontati durante il laboratorio, sia nella illustrazione e discussione degli elaborati prodotti per l’esercitazione monografica concordata. Per sostenere l'esame dovranno essere presentati gli elaborati che verranno definiti e predisposti durante il laboratorio.
Modalità di verifica apprendimento - Parte E
Per l’ammissione all’esame finale gli studenti devono aver completato il percorso formativo, teorico e pratico, in particolare producendo gli elaborati di progetto di restauro relativi al Caso Studio, oltre a quelli già redatti per il Laboratorio di Restauro I. Gli elaborati in preparazione dovranno essere ultimati e consegnati a scadenze prefissate. Gli elaborati di progetto da produrre saranno indicati nel corso.
Programma del corso - Parte B
Il corso introduce agli aspetti metodologici del Restauro architettonico, con particolare riferimento agli edifici sottoposti a tutela, e si propone di fornire agli studenti le nozioni di base per la redazione di un progetto di restauro.
Iter del progetto di restauro
- La situazione italiana. Quadro legislativo, enti preposti, strumenti di tutela, ecc
- I soggetti coinvolti, l’iter del progetto, gli elementi del progetto
- Presentazione del progetto agli Uffici preposti alla tutela
Elementi fondativi del progetto di restauro
- La destinazione e le compatibilità delle nuove funzioni
- I limiti operativi fra caratteri degli edifici e norme di tutela;
- Diagnosi e proposta di intervento nei materiali e nelle strutture: le soluzioni alternative; invasività e reversibilità
- I materiali moderni nel restauro
Gli interventi di conservazione sui materiali
Umidità : diagnosi e interventi
Peculiarità del cantiere di restauro
- Le opere provvisionali e gli interventi d’urgenza
Il problema strutturale
- Indagini e interventi di miglioramento
- I terremoti e la vulnerabilità sismica
- Le strutture prima e dopo gli interventi
L’adeguamento impiantistico
Il programma di manutenzione
Valutazione e gestione economica del progetto di restauro
- il capitolato d'appalto, il computo metrico, l'elenco dei prezzi
Il restauro nelle aree archeologiche
Gli interventi nei centri antichi
Programma del corso - Parte C
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo primario è quello di far apprendere agli studenti le competenze e gli strumenti concettuali ed operativi indispensabili per poter padroneggiare le complessità che si incontrano nel redigere il progetto di restauro nella sua interezza (progetto di conservazione dei materiali e delle strutture e progetto di adeguamento funzionale) ovvero al fine di poter agire con consapevolezza sul costruito storico esistente ed in particolare sul patrimonio architettonico di antica formazione soggetto a tutela. Il percorso formativo verrà strutturato in modo da permettere agli studenti di:
individuare le esigenze, le priorità e le possibili modalità di intervento tenendo conto sia dei riferimenti dedotti dal dibattito disciplinare sia dalle disposizioni legislative in materia;
definire gli obiettivi generali e di dettaglio del progetto di restauro tenendo conto delle specifiche potenzialità dell’edificio, della sua funzione attuale o prevista, del suo contesto territoriale e paesaggistico e delle problematiche evidenziate in sede di analisi;
conoscere e saper scegliere le tecniche di intervento più appropriate al fine di contrastare cause ed effetti di degrado e di dissesto così da prevenire l’insorgere di possibili ulteriori problematiche;
progettare quanto necessario per utilizzare/riutilizzare la fabbrica in sicurezza e in modo compatibile e sostenibile in relazione alla sua natura di bene culturale, individuando e risolvendo le inevitabili conflittualità indotte dalle esigenze della conservazione;
predisporre i principali elaborati tecnici e amministrativi del progetto di restauro dalle relazioni tecniche-illustrative agli elaborati grafici, fino alle stime quantitative ed economiche.
CONTENUTI PRINCIPALI DEL CORSO
Il tema del laboratorio è “progettare per tutelare”. Il laboratorio basa i suoi presupposti sulla convinzione che attraverso il restauro passi una linea di ricerca verso una architettura di qualità non consumistica né legata a mode o tendenze ma espressione della migliore e più colta sensibilità.
Durante il Laboratorio saranno trattati i seguenti argomenti:
la fabbrica come referente: degrado, tempo, restauro;
il progetto di restauro quale atto di tutela attiva e consapevole e valorizzazione compatibile del patrimonio culturale;
il restauro dei materiali e delle superfici: tecniche di intervento (puliture, consolidamenti, integrazioni, protezioni);
il restauro delle strutture: tecniche di intervento;
il progetto di adeguamento funzionale e le vocazioni d’uso della fabbrica: problemi di compatibilità;
l’inserimento di nuovi elementi architettonici: antico e nuovo a confronto;
cenni sull’adeguamento e rinnovo delle reti impiantistiche e delle dotazioni tecnologiche;
gli elaborati tecnici e amministrativi del progetto di restauro finalizzato alla presentazione dello stesso presso gli organi di tutela del bene.
METODI DELLA DIDATTICA
Le attività didattiche prevedono:
lezioni frontali di carattere e contenuto monografico con l’apporto anche di docenti e specialisti esterni all’Università e più direttamente legati al mondo del lavoro e delle istituzioni;
esercitazioni periodiche in aula o fuori sede (se possibili), ricognizioni/sopralluoghi;
attività di revisione di tipo laboratoriale, svolta in gruppi (composti da massimo 2-3 studenti) relativa al progetto di restauro di un manufatto architettonico di interesse culturale;
momenti di revisione collettiva al fine di avviare una discussione critica interna al laboratorio e una verifica dell’andamento dei lavori. Gli studenti saranno invitati ad esporre e presentare collettivamente nel laboratorio gli elaborati derivati dal percorso d’esame condotto fino a quel momento.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
La prova d'esame consisterà sia in un colloquio individuale, dello studente col docente sui temi teorici ed operativi affrontati durante il laboratorio, sia nella illustrazione e discussione degli elaborati prodotti per l’esercitazione monografica concordata. Per sostenere l'esame dovranno essere presentati gli elaborati che verranno definiti e predisposti durante il laboratorio.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE DI RIFERIMENTO
Doglioni F., Nel restauro progetti per le architetture del passato, Venezia 2008
Franceschi S. - Germani L., Il degrado dei materiali nell’edilizia. Cause e valutazioni delle patologie, Roma 2020
Franceschi S. - Germani L., Manuale Operativo per il Restauro Architettonico, Roma 2010
Germani L., Scritti Corsari sul restauro, Pisa 2020
Torsello P.B. (ed), Cosa è il restauro? Nove studiosi a confronto, Venezia 2005
Tenuto conto della vastità e della complessità degli argomenti affrontati, sarà cura del docente fornire, di volta in volta nell’ambito delle attività didattiche, indicazioni bibliografiche più dettagliate in merito agli specifici temi affrontati.
Programma del corso - Parte E
I temi di approfondimento riguardano la diagnostica per il progetto di restauro architettonico, l’impostazione funzionale e strutturale complessiva, il progetto conservativo e la valorizzazione del bene patrimoniale.