I principali argomenti trattati dal corso riguardano le logiche compositive che stanno alla base della progettazione architettonica e il rapporto tra organismo architettonico e contesto. Le lezioni, proponendo esempi di architetture storiche, moderne e contemporanee, affronteranno i temi della pianta, della sezione, del prospetto, il principio insediativo, carattere, luogo, paesaggio.
Contenuto del corso - Parte D
Il lavoro del laboratorio si svolgerà intorno al delicato tema del rapporto tra architettura e paesaggio; il processo di alterazione del territorio ad opera della città contemporanea rappresenta lo stato di fatto in cui l’architetto, oggi, si trova ad operare.
Il corso è rivolto a fornire allo studente un metodo compositivo che nasca dallo studio e dal rilievo dei tratti caratteriali di un contesto per poi interpretarne il principio insediativo attraverso l'esercizio del progetto.
M. Augé, Rovine e macerie. Il senso del tempo, Bollati Boringhieri editore, Torino, 2004
R. Butini, Architetture possibili, Didapress, Firenze, 2019
G. Grassi, Leon Battista e l’architettura romana, Franco Angeli s.r.l., Milano, 2007
A. Loos, Parole nel vuoto, Adelphi, 1992
R. Moneo, La solitudine degli edifici, Umberto Allemandi & C, Torino 1999
E. N. Rogers, Esperienza dell'architettura, Skyra, Milano 1997
A. Rossi, L'architettura della città, CLUP, Milano 1966
A. Rossi, Autobiografia scientifica, Pratiche editrice, Milano 1999
S. Settis, Futuro del “classico”, Giulio Einaudi Editore S.p.a., Torino, 2004.
A. Siza, Scritti di architettura, Skyra, Milano 1997
J. Summerson, Il linguaggio classico dell'architettura, PBE, Torino 1970
F. Venezia, Che cosa è l’architettura. Lezioni, conferenze, un intervento, Mondadori Electa s.p.a., Milano 2013
P. Zermani, Identità dell’architettura I/II, Roma 1995 - 2002
P. Zermani, Architettura: luogo, tempo, terra, luce, silenzio, Mondadori Electa s.p.a., Milano 2015
P. Zumthor, Pensare Architettura, Electa 2003
G. BARTOCCI, “Tempo della città, tempo della campagna. Esercizi di architettura”, DIDA PRESS, Firenze 2017.
G. BARTOCCI, “Gabriele Bartocci. Architetture civili”, SIDEWAYS Edizioni, Firenze 2017.
G. CANELLA, “Architetti italiani del novecento”, C. M. Edizioni, Milano 2010.
CASABELLA n.575-576, “Il disegno del paesaggio italiano”, gennaio-febbraio, Elemond Periodiici, Milano 1991.
G. FANELLI, “Firenze”, Laterza, 1990.
R. GUARDINI, “Lettere dal lago di Como, Ed. Morcelliana, Brescia 1959.
MATERIA, dal n.5 al n.23, Quarzo S.p.A., Modena.
G. PIOVENE, “Viaggio in Italia”, Baldini&Castaldi, Milano 1993.
E.N. ROGERS, “Esperienza dell’architettura”, Skira, Milano 1997.
P. ZERMANI, Identità dell’architettura italiana” Voll.I-II, Ed. Officina, Roma 1995.
P. ZERMANI, “Architettura: luogo, tempo, terra, luce, silenzio”, Electa, Milano 2015.
Obiettivi Formativi - Parte B
Il corso si pone l’obiettivo di fornire allo studente la conoscenza della disciplina compositiva e dei principali strumenti progettuali. Lezioni di carattere teorico e applicazioni pratiche propongono allo studente un itinerario didattico di avvicinamento alla riflessione progettuale in un contesto storico consolidato.
Obiettivi Formativi - Parte D
La ricerca progettuale e l’esercizio della composizione architettonica si svilupperà nei luoghi in cui l’equilibrio tra l’architettura e il paesaggio (italiano) è stato sovvertito, alterato, modificato.
L’obiettivo del corso è quello di fornire un metodo di lavoro finalizzato a ristabilire un nuovo equilibrio tra la città storica e quella contemporanea, basato sul rilievo dei segni stanziali del territorio e sulla loro conseguente interpretazione tipologica.
Si tratterà di continuare la tradizione costruttiva di un contesto sedimentato attraverso la rilettura dei principi insediativi che ne hanno definito nel tempo la specificità.
L’architettura progettata, come uno specchio dovrà riflettere il carattere del luogo in cui è inserita, riverberare la rete di corrispondenze che convergono dal territorio intorno e diffonderle fuori, accrescendo i significati tipologici e relazionali del suo contesto, naturale e edificato.
Prerequisiti - Parte B
Si considera necessaria la conoscenza di base della disciplina della composizione architettonica e urbana e della storia dell'architettura, nonché le basi del disegno tecnico e a mano libera e con al computer (cad, programmi di modellazione e post produzione).
Prerequisiti - Parte D
Aver sostenuto gli esami dei Laboratori di progettazione architettonica (primo, secondo, terzo anno)
Metodi Didattici - Parte B
Il corso prevede lezioni frontali e attività di laboratorio in aula durante le quali lo studente sarà seguito dal docente con revisioni collettive ed individuali.
Nelle lezioni frontali, di supporto all’attività progettuale, saranno trattati argomenti riguardanti le logiche compositive che stanno alla base della progettazione architettonica.
Metodi Didattici - Parte D
Una serie di lezioni frontali (10 lezioni teoriche) finalizzata a fissare i temi della ricerca progettuale (“Equilibrio”, “Continuità”, “Tradizione”, “Processo” dell’architettura) costituirà la struttura teorica che accompagnerà lo studente durante il percorso di approfondimento e di sviluppo del progetto.
Questo sarà monitorato da revisioni, a cadenza settimanale, mirate alla verifica dello stato di avanzamento del lavoro progettuale.
Altre Informazioni - Parte B
Nel corso delle lezioni saranno fornite ulteriori indicazioni bibliografiche sui temi trattati.
Altre Informazioni - Parte D
La discussione del progetto finale avverrà sulla base dei seguenti elaborati, obbligatori ai fini dell’illustrazione dell’idea progettuale:
Planimetria generale del progetto in scala 1:1000 (inserita nel contesto).
Planivolumetrico in scala 1:500 del progetto.
Piante di tutti i livelli del progetto in scala 1:200.
Prospetti e sezioni in scala 1:200.
Viste prospettiche.
Modello in scala 1:500 (di inserimento al modello di situazione 1:500).
Modello finale in scala 1:200.
Descrizione dell’idea di progetto (relazione illustrativa).
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
Il progetto potrà essere affrontato individualmente o a gruppi di max due componenti. E’ richiesto di portare alle revisioni tutto il materiale prodotto (schizzi di studio, disegni, modelli di studio) ed è obbligatorio effettuare una revisione di tutti gli elaborati d’esame prima dell’appello. Gli elaborati d’esame dovranno essere consegnati in formato digitale su un CD sul quale dovrà essere indicato: anno di corso, nome dell'allievo, recapito telefonico, elenco elaborati. Informazioni dettagliate sul tema di esame saranno comunicate nel corso dell'anno. Elaborati richiesti: Planimetria, Planivolumetrico di dettaglio, Piante di tutti i livelli ,Sezioni, Prospetti ,Viste prospettiche ,Modelli e Relazione di progetto
Modalità di verifica apprendimento - Parte D
Il lavoro sul progetto (individuale o in gruppi di due) sarà monitorato e approfondito attraverso le revisioni, a cadenza settimanale, esercitate dopo ogni lezione teorica.
Programma del corso - Parte B
Il Laboratorio prevede lezioni frontali, esercitazioni e attività di laboratorio. Nelle lezioni frontali, i principali argomenti trattati dal corso riguardano le logiche compositive che stanno alla base della progettazione architettonica e il rapporto tra organismo architettonico e contesto. Le lezioni, proponendo esempi di architetture storiche, moderne e contemporanee, affronteranno i temi della pianta, della sezione, del prospetto, il principio insediativo, carattere, luogo, paesaggio. Attraverso letture trasversali si cercherà di rintracciare leggi compositive di lunga durata, a partire dalle quali la disciplina del progetto possa rinnovarsi.
Programma del corso - Parte D
L’area di progetto scelta è un piccolo spazio, attualmente destinato a verde pubblico, compreso tra il fianco nord della Chiesa di San Salvatore al Monte e il piazzale Michelangelo.
Il giardino è uno spazio di risulta ottenuto, durante la realizzazione del Piano Poggi tra il 1865 e il 1877, dal disegno della viabilità ottocentesca (il viale dei Colli) e dalla costruzione di Piazzale Michelangelo.
Originariamente l’area, di proprietà del quattrocentesco convento dei monaci francescani, era circoscritta da un perimetro murario che si estendeva verso valle, oltre lo spazio occupato oggi dal piazzale.
L’intervento ottocentesco trasformerà definitivamente il giardino che, da spazio esclusivo perimetrato e chiuso su sé stesso, di pertinenza della Chiesa, diventerà inclusivo, aperto, permeabile.
L’esercizio progettuale consisterà nell’ideazione di un Padiglione del libro destinato ad ospitare testi d’arte, letteratura, architettura della città di Firenze quale spazio afferente al piazzale che Giuseppe Poggi concepì come luogo privilegiato di contemplazione della città storica e dei suoi monumenti.
Il padiglione, immaginato come “bookshop” del grande museo a cielo aperto rappresentato dalla città storica di Firenze, si dovrà inserire in tale orizzonte geografico e sarà custode di libri attraverso cui si continuerà ad osservare, da una prospettiva tutta interiore, la città e il suo paesaggio.
L’edificio si dovrà innestare nel processo di vita e di cambiamento del luogo rivendicandone il carattere originale e l’identità secondo l’interpretazione tipologica dei suoi tratti distintivi, delle misure visibili e invisibili che nei secoli ne hanno definito il DNA.