Nel degrado del paesaggio urbano e naturale, nella crisi delle teorie fondative del progetto, occorre lavorare sul rinnovamento della nostra tradizione compositiva. Il radicamento nei luoghi richiede un approccio che si confronti con i tessuti e gli spazi di città e paesaggio, con i loro sistemi di relazione, con i caratteri e le figure della composizione urbana e architettonica.
Contenuto del corso - Parte D
«Noi conosciamo veramente solo ciò che facciamo»: sulla scia del pensiero vichiano il corso intende organizzare un’esperienza didattica il cui focus sia la prassi del progetto. In tale logica anche gli aspetti di matrice teorico-riflessiva dovranno trovare nella messa a punto della proposta compositiva il loro campo di elaborazione, applicazione, definitiva rivelazione.
Fabrizio Arrigoni, Sinopie. De architectura ex atramentis, Die Neue Sachlichkeit, 2011.
Fabrizio Arrigoni, Fogli. Scritti per l’architettura, Dida press, Firenze 2019.
Fabrizio Arrigoni, Arrigoni Architetti, 000_010 progetti, Blurb.com, San Francisco (Ca) 2010.
Giorgio Agamben, L’uomo senza contenuto, Quodlibet, Macerata 2013.
Richard Sennet, L’uomo artigiano, Feltrinelli, 2017.
Sulla nozione di paesaggio:
Chantal Blanc-Pamard, Jean-Pierre Raison, Paesaggio, in Enciclopedia, vol. X, Einaudi, Torino 1978.
Lionello Puppi, L’ambiente, il paesaggio, il territorio, in Storia dell’Arte italiana, vol. IV, Einaudi, Torino 1980.
Cesare De Seta (a cura di), Il paesaggio, Storia d’Italia, Annali 5, Einaudi, Torino 1982.
Georg Simmel, Die Ruine, 1912 (trad. it. di G. Carchia, La Rovina in “Rivista di estetica”, n. 21, 1981; pp. 121-127.
Georg Simmel, Philosophie der Landschaft, 1912-13 (trad. it. di L. Perucchi, Filosofia del paesaggio in Il volto e il ritratto. Saggi sull’arte, Il Mulino, Bologna 1989).
Rosario Assunto, Il paesaggio e l’estetica, Giannini, Napoli 1973.
Paolo D’Angelo, Estetica della natura. Bellezza naturale, paesaggio, arte ambientale, Laterza, Roma Bari 2001.
Pierre Hadot, Le voile d’Isis. Essai sur l’histoire de l’idée de nature, Paris 2004 (trad. it. di D. Tarizzo, Il velo d’Iside. Storia dell’idea di natura, Einaudi, Torino 2006).
Vittorio Sereni, Storia del paesaggio agrario, Laterza, Bari Roma 1961.
Christian Norberg-Schulz, Genius loci. Paesaggio, ambiente, architettura, Electa, Milano 1979.
Giovanni Romano, Studi sul paesaggio. Storia e immagini, Einaudi, Torino 1991.
Renzo Zorzi (a cura di), Il paesaggio. Dalla percezione alla descrizione, Marsilio, Venezia 1999.
Eugenio Turri, Il paesaggio come teatro. Dal territorio vissuto al territorio rappresentato, Marsilio, Venezia 2006.
Luigi Ghirri, Pensiero Paesaggio, Silvana Editoriale, 2016.
Su Richard Long
Hervé Perdriolle Jean-Hubert Martin (a cura di), Richard Long Jivya Soma Mashe. Un incontro, Mazzotta, Milano 2004.
Paul Moorhouse Denise Hooker (a cura di), Richard Long. Walking the Line, Thames & Hudson, London 2005.
Ben Tufnell (a cura di), Richard Long. Selected Statements & Interviews, Haunch of Venison, London 2007.
Clarrie Wallis (a cura di), Richard Long. Heaven and Earth, Tate publishing, London 2009.
Dieter Roelstraete (a cura di), Richard Long. A Line Made By Walking, One Work Afterall Books, The MIT Press, London 2010.
Riferimenti tipologici:
Barragan House, Los Clubes and San Cristobal, in “GA” n. 48, ADA Editors, 1 novembre 1997.
Antonio Riggen Martínez, Luis Barragan, 1902-1988, Electa, Milano 2004.
Giorgio Ranieri, Cooperativa agricola di Montalenghe, 1957-58, in “Casabella-continuità” n. 227, maggio 1959; “L’Architettura. Cronache e storia, n.152, 1958
Website
Giorgio Ranieri, Cooperativa agricola di Montalenghe, https://architizer.com/idea/2327624/
Seth Stein Architects and Watson Architecture, Horse riding centre, Mornington Peninsula, Melbourne, Australia,
https://www.dezeen.com/2015/03/10/equestrian-centre-australia-seth-stein-architects-watson-architecture-design-curving-rammed-earth-wall-horses/
Castanheira & Bastai Arquitectos, Horse riding centre, Cabo do Mundo beach, Leça da Palmeira, Portogallo,
https://www.dezeen.com/2015/06/17/castanheira-bastai-arquitectos-timber-framed-equestrian-centre-portugal-northern-coast-cabo-do-mundo-leca-da-palmeira/
Luís Rebelo de Andrade, Pedras Salgadas Horse Riding Centre, Vila Pouca de Aguiar, Portogallo, https://www.archdaily.com/940863/pedras-salgadas-horse-riding-centre-luis-rebelo-de-andrade?ad_source=search&ad_medium=search_result_all,
Drozdov&Partners, VG Horse Club, Kharkiv, Ucraina, https://www.archdaily.com/951124/vg-horse-club-drozdov-and-partners?ad_medium=gallery
OOIIO Arquitectura, Horse Stables in Finca Ganadera, Madrid, Spagna, https://www.archdaily.com/893405/horse-stables-in-finca-ganadera-ooiio-arquitectura?ad_source=search&ad_medium=search_result_all
57STUDIO, Horse Stable, Coelemu, Cile,
https://www.archdaily.com/772666/horse-stable-57studio?ad_source=search&ad_medium=search_result_all
Diego Baraona, House for a Horse Breeder, Cile,
https://www.archdaily.com/903096/house-for-a-horse-breeder-diego-baraona?ad_medium=gallery
Duval+Vives arquitectos, Horse Stable, Santiago, Cile,
https://www.archdaily.com/181096/horse-stable-duval-vives-arquitectos?ad_source=search&ad_medium=search_result_all
Peñafiel & José Ignacio Valdivieso, El Galeno Horse Stables and Warehouse, Huelquen, Cile, https://www.archdaily.com/895990/el-galeno-horse-stables-and-warehouse-penafiel-and-valdivieso-arquitectos?ad_source=search&ad_medium=search_result_all
Visioarq Arquitectos, MG Coudelaria Stud Farm, Vila Nova de Famalicão, Portogallo, https://www.archdaily.com/967684/mg-coudelaria-stud-farm-visioarq-arquitectos?ad_source=search&ad_medium=search_result_projects
Estudio Ramos, Figueras Polo Stables, “La Pampa”, Argentina,
https://www.archdaily.com/878759/figueras-polo-stables-estudio-ramos?ad_source=search&ad_medium=search_result_projects
APT Arquitectura para todos, Centro Hípico del Bosque, Cuernavaca, Morelos, Messico, https://divisare.com/projects/236160-apt-arquitectura-para-todos-hipico-del-bosque
Francisco Mangado, Centro Hípico en la Ultzama, Zenotz, Spagna,
https://divisare.com/projects/121595-francisco-mangado-pedro-pegenaute-centro-hipico-en-la-ultzama
Marte Architekten, Griss Equine Veterinary Practice, Rankweil, Austria,
https://divisare.com/projects/397504-marte-marte-architekten-marc-lins-griss-equine-veterinary-practice
Manuali:
Ernst Neufert, Enciclopedia pratica per progettare e costruire, Hoepli, Milano 1999.
Andrea Deplazes, Costructing Architecture: Materials Processes Structures, Birkauser Verlag AG, Basel 2008.
Obiettivi Formativi - Parte B
Il Laboratorio mira a approfondire la padronanza dei principi e metodi compositivi per concepire correttamente un organismo collettivo in un’area di delicato inserimento urbano o paesaggistico, attraverso il progetto, dalla definizione dei principi insediativi fino alla scala di dettaglio, con particolare attenzione alle scelte di relazione, spaziali, materiche, di illuminazione e di espressione dei valori istituzionali dell’organismo progettato, nonché di corretta trasmissione delle scelte progettuali.
Obiettivi Formativi - Parte D
L’esercizio progettuale al centro del laboratorio è incardinato su due temi mutuamente intrecciati: da un lato è riflessione critica su una tipologia di antico lignaggio e potenzialmente portatrice di complessità spaziale dall’altro è confronto sulle valenze del paesaggio agrario, inteso quest’ultimo come punto di intersezione tra vivente e lavoro, natura e forma costruita.
Prerequisiti - Parte B
Aver sostenuto gli altri esami di Laboratorio di Progettazione, aver acquisito gli strumenti della composizione architettonica, buona conoscenza della storia dell’architettura contemporanea, buona conoscenza delle tipologie edilizie, buone capacità di disegno, buona capacità di modellazione tridimensionale e buona conoscenza dei più contemporanei software per il progetto d’architettura.
Prerequisiti - Parte D
Quelli previsti dal corso di laurea. Those included in the course of studies.
Metodi Didattici - Parte B
Il corso sarà introdotto da riletture critiche di alcune esperienze progettuali. Parallelamente si svilupperà la sperimentazione progettuale per una scuola di restauro o di musica in un contesto a scelta dello studente fra quelli indicati dal corso. Particolare attenzione sarà rivolta ai principi insediativi, alla concezione teorica, alle scelte spaziali, ai linguaggi e alla presentazione del lavoro attraverso il disegno, i modelli e i video.
Metodi Didattici - Parte D
Le attività di laboratorio saranno modellate sull’esempio dei seminari di progettazione o workshop; il tempo a disposizione sarà interamente dedicato al lavoro degli studenti in sede - ricerca, disegno, maquette; una modalità che è calco di ciò che accade quotidianamente in una bottega/atelier. La lezione frontale sarà interpretata come breve comunicazione su aspetti singolari e specifici inerenti gli argomenti affrontati.
Il progetto sarà redatto da gruppi di lavoro composti da massimo tre allievi.
Altre Informazioni - Parte D
Il corso prevede quattro esercitazioni da svolgersi durante il semestre.
•Paesaggi
Una fotografia quadrata in bianco e nero di 12 centimetri di lato e un testo di 1000 caratteri (spazi inclusi) saranno l’esito di un esercizio di lettura-comprensione del sito di progetto che ogni gruppo di lavoro dovrà affrontare: un’ermeneutica dei luoghi come sentiero obbligato in direzione della loro possibile e necessaria trasformazione; l’immagine e la scrittura potranno essere l’esito di una riflessione teorica, una descrizione, un’emozione, una memoria culturale, un riferimento iconografico; i materiali citati saranno montati secondo un lay-out assegnato (foglio formato A4 verticale, stampato su carta pesante 210 grammi). L’insieme delle letture definirà un molteplice paesaggio secondo frutto dell’energia mitopoietica del mondo “per come esso è”.
•Repertorio
Ogni gruppo di lavoro deve concordare lo studio di una tipologia strutturale concernente il tema del “grande tetto”. L’analisi sarà presentata secondo un lay-out assegnato (foglio formato A3 verticale, stampato su carta pesante 210 grammi). L’insieme dei casi-studio definirà un repertorio.
•1 modello 10 immagini
Presentazione, secondo la kahniana distinzione di Form e Design, del konzept della proposta progettuale attraverso un modello di studio (da tenere nel palmo di una mano) e dieci immagini. Ogni gruppo di lavoro presenterà una proiezione (power-point/pdf foglio orizzontale) così articolata:
Immagine 0: intestazione, nomi dei partecipanti il gruppo, motto della proposta progettuale
immagini 1-5: esercizi di ermeneutica spaziale – riferimenti progettuali, interpretazione del luogo e del tipo
immagini 6-10: punti salienti del progetto in essere – tracciati regolatori, struttura, materie.
Gli strumenti impiegati saranno la fotografia, il disegno, il modello tridimensionale, il diagramma concettuale, la citazione (cinema, arti plastiche e visive, letteratura etc.).
•Quaderno azzurro
La compilazione del quaderno segue una modalità siglata da Ettore Sottsass sulla rivista “Domus” e poi raccolta nel volume Foto dal finestrino (Adelphi 2010). Brevi scritti (citazioni, descrizioni, scritture originali, etc.) a cui saranno associate immagini fotografiche di piccola dimensione stampate su carta comune. Il materiale iconografico – originale o attinto da riviste, volumi, cataloghi, stampati – può essere frutto di un montaggio (papier collé, montage, photomontage, mixed media); titolo/soggetto:
Terramare
terramare sta qui a indicare lo spazio della soglia, del transito, del passaggio; la regione, l’intervallo – concettuale e fisico – tra due territori, due dominii, due ordini del discorso. I riferimenti possono essere estratti dalle arti visive (pittura, cinema, fotografia, video arte, grafica) dalle arti plastiche (landscaping, urbanistica, architettura, scultura, design) da scritture (letteratura, filosofia, poesia).
norme redazionali
quaderno moleskine 12,8x21 cm (fogli bianchi) con copertina di colore blu;
prima pagina: titolazione Terramare / ultima pagina: nome dell’autrice/autore e indirizzo e-mail;
pagine accoppiate: lato a sinistra una fotografia - stampa su carta comune di piccolo formato (anche bianco/nero); lato a destra - un breve scolio quale riflessione personale o citazione (si consiglia l’impiego di inchiostro nero). Le dimensioni delle fotografie saranno preferibilmente le stesse per l’intera collezione; tutte le 80 pagine del notebook devono risultare utilizzate. L’esercitazione è individuale.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
La verifica avverrà mediante la valutazione del lavoro dello studente durante il corso e soprattutto attraverso il lavoro finale di progettazione presentato all’esame.
Modalità di verifica apprendimento - Parte D
Le esperienze svolte nel laboratorio saranno tutte oggetto di specifico giudizio e contribuiranno alla valutazione finale. La prova orale consisterà nella discussione degli esiti progettuali: capacità di sintesi, razionalità argomentativa, competenza nell’uso di un lessico specialistico sono i principali indici nella verifica dell’apprendimento.
Elenco dei materiali richiesti per poter sostenere la prova finale:
• Modello tridimensionale della proposta finale di progetto scala 1:500 - materiale di costruzione carton-legno/ stampa digitale negli spessori idonei (dimensione e morfologia del modello secondo lay-out).
• Redazione delle tavole disegnate secondo lay-out.
• Esercitazioni: i prodotti originali delle tre esercitazioni svolte.
• Portfolio contenente l’esercitazione 10 immagini, la relazione di progetto, piante, sezioni, profili, rendering; è possibile inserire elaborati grafici non presenti sulle tavole per una migliore comprensione della proposta progettuale.
Programma del corso - Parte B
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DELL’ARCHITETTURA V
PROF. ARCH. FABRIZIO ROSSI PRODI
L’esercitazione progettuale riguarda una scuola di musica e spettacolo o una scuola di restauro di medie dimensioni. La scuola di musica o spettacolo dovrà comprendere spazi studio/lezione individuali (e per piccoli gruppi), un auditorium da 100-150 posti per le prove generali, alcune aule per le comunicazioni teoriche, per una biblioteca, spazi di accettazione, segreteria, relazione e incontro. La scuola d’arte dovrà comprendere spazi studio e spazi lezione, ateliers, un auditorium da 100-150 posti, una biblioteca, uno spazio espositivo, spazi di accettazione, segreteria, relazione e incontro. L’allievo sarà libero di variare il programma funzionale adattandolo a finalità specifiche che potrà proporre.
L’allievo dovrà riflettere sui temi del paesaggio e del paesaggio urbano, dei principi insediativi, della pratica artistica e musicale, dei luoghi di produzione culturale, dell’acustica e dell’esporre.
La scuola sorgerà in un’area scelta dall’allievo fra due proposte dal corso: 1) Area piazza de’ Ciompi; 2) Area ex Ospedale di Camerata compresa fra via della Piazzola e via di Dan Domenico (in sostituzione della struttura sanitaria esistente).
L’esercitazione viene svolta in forma individuale o al massimo in coppia. Il progetto andrà restituito in scala 1:200 in almeno 6 tavole cm 70x70 o 70x100 con uno/due disegni per tavola, comprensivi di planimetria (1:500/1:1000), piante, almeno una sezione prospettica, due prospetti e alcune viste, e a un documento in formato A4 (anche più fogli) che riporti gli schemi concettuali atti ad illustrare i criteri fondativi del progetto, oltre a una pagina A4 con relazione illustrativa (massimo 2.500 caratteri spazi inclusi) dei principali temi del progetto. In alternativa alle viste renderizzate, l’allievo potrà presentare un breve video di non più di due minuti.
Per essere ammesso alle revisioni iniziali (fino al 1 novembre) l’allievo dovrà presentare almeno gli elaborati di planimetria/planivolumetrico, schemi concettuali, prime ipotesi di aggregazione di pianta in scala 1:200, sezione 1:200 e un modello 3D; per essere ammesso alle revisioni successive l’allievo dovrà presentare piante complete 1:200, 1 sezione, 1 prospetto, oltre al modello 3D di studio e a una vista renderizzata.
Programma del corso - Parte D
Progetto
Grillparzer: “Come è facile muoversi in lungo e in largo, come è difficile afferrare ciò che è prossimo e singolare.”
Ludwig Wittgenstein, 1931
Si prevede la realizzazione di un Centro ippico a Marina di Vecchiano nella provincia di Pisa. L’area oggetto di studio, di straordinario valore posizionale, è compresa tra la macchia di Migliarino e la linea di costa, non distante da Bocca di Serchio nel Parco Naturale di Migliarino San Rossore (https://www.parcosanrossore.org); una specifica attenzione dovrà essere posta sul disegno del suolo e delle aree aperte e di pertinenza al complesso (giardini, corti, pergolati, corral, etc.).
Programma funzionale
Area accoglienza:
hall di ingresso al pubblico (comprensivo di bancone e guardaroba) 40 mq. max, sala polivalente (incontri, presentazione libri, esposizioni) 100 mq., servizi (1 bagno donna, 1 bagno uomo, 1 disabile) 15 mq.
Caffetteria-Ristorante:
zona bar 35 mq., sala 60 mq., cucina 50 mq., servizi (1 bagno donna, 1 bagno uomo, 1 bagno disabile) 15 mq., deposito-dispensa (accessibile dall’esterno) 16 mq.
Le superfici nette indicate dal programma devono essere rispettate con una tolleranza ammessa del 5% (maggiore e/o minore). Funzioni accessorie e superfici destinate alla circolazione/distribuzione non sono state conteggiate per favorire una libera interpretazione delle spazialità interne. Gli ambienti potranno avere giardini, corti e spazi aperti di pertinenza.
Indicazioni generali
Il nuovo complesso può essere articolato su più livelli; altezza massima 10 m. Ascensore e/o rampe pedonali di adeguate dimensioni, atte a consentire il collegamento dei vari piani dell’edificio secondo quanto stabilito dalle vigenti norme in materia di abbattimento delle barriere architettoniche.
altezza minima zone amministrazione/guardiania 270 cm.
altezza minima caffetteria ristorante: 350 cm.
altezza minima della sala polivalente: 350 cm.
altezza minima ambienti di servizio: 240 cm.
altezza minima stalla: 450 cm.
Accessibilità
Occorre garantire l’esercizio autonomo della caffetteria/ristorante sala polivalente oltre a prevedere ingressi separati per i diversi fruitori (addetti, personale amministrativo, visitatori, atleti).
Illuminazione
Quando ciò è coerente con le destinazioni d’uso allestite impiegare di preferenza fonti naturali di illuminazione. Uno specifico controllo della luce (naturale e non) dovrà essere predisposto per la grande stanza del dressage. Le toilette potranno essere serviti da aerazione forzata e illuminazione artificiale.
Sistemazioni esterne
La proposta dovrà prevedere un riordino complessivo del sito in cui sorgono i manufatti; il percorso ciclo-pedonale in direzione della foce del fiume Serchio ora esistente deve essere mantenuto; particolare attenzione dovrà essere prestata al disegno della grande vasca-fontana che occasionalmente può rivelarsi funzionale al lavaggio dei cavalli.
Parcheggio
La proposta dovrà prevedere uno spazio di sosta per le auto dei visitatori (minimo 52 stalli) e dei dipendenti (minimo 8 stalli) sul margine dell’area come indicato in planimetria. Si può prevedere una copertura leggera (teli, manto vegetale, etc.) per mitigare l’irraggiamento solare durante la bella stagione. La rimessa dei veicoli di servizio e per il trasporto cavalli deve essere allocata in prossimità delle stalle.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Parte D
Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (3/8).