Il Laboratorio propone la rigenerazione di un contesto architettonico/ambientale di pregio e strategico per posizione (dalle colline all’Arno e poi in senso trasversale lungo le sponde del fiume) che si innesta nel quartiere d’Oltrarno nel centro storico di Firenze, attraverso un rinnovato rapporto tra Natura, Città e Patrimonio storico-architettonico.
Contenuto del corso - Cognomi N-Z
La “traduzione” dell’idea compositiva in progetto d’architettura è l’articolata esperienza didattica proposta nel Laboratorio.La ricezione e l’individuazione delle potenzialità e delle vocazionalità di un luogo da trasformare, sono le premesse iniziali di tale percorso, che parte, inevitabilmente,dalla riconoscibilità delle qualità intrinseche nell’esistente,viste come promotrici di una qualità in divenire,in cui le tracce del passato e la proposta del nuovo si contaminano.
BIBLIOGRAFIA FONDAMENTALE_SUL METODO
- Capestro A. 2012, Oggi la città - Riflessione sui fenomeni di trasformazione urbana, FUP, Firenze.
- Capestro A. 2012, Progettando città - Riflessioni sul metodo della Progettazione Urbana, FUP, Firenze.
- Morin E. 1993, Introduzione al pensiero complesso, Sperling e Kupfer, Milano.
BIBLIOGRAFIA DI SUPPORTO_ IL METODO APPLICATO
- Capestro A. 2017, Verso una progettualità strategica per gli spazi residuali del centro storico di Firenze - Patrimonio Mondiale UNESCO, in Piccoli Spazi Urbani. Valorizzazione degli spazi residuali in contesti storici e qualità sociale, a cura di A. Lauria, Liguori Editore, Napoli, pp. 239-261
- Capestro A. 2017, Strategie di progetto urbano per la valorizzazione degli spazi residuali e il miglioramento della vita in città, in Piccoli Spazi Urbani. Valorizzazione degli spazi residuali in contesti storici e qualità sociale, a cura di A. Lauria, Liguori Editore, Napoli, pp. 119-139
- Capestro A. 2016, Architecture of relationships, in City Temporalities, ed. P. Laudati, K. Zreik, Europia, Paris, pp. 169-180.
BIBLIOGRAFIA DI SUPPORTO_ESEMPI
- Capestro A. 2013, Paesaggi urbani, in Architettura & Città. Competitions, a cura di F. Fabbrizzi, EDIFIR, Firenze, pp. 10-25.
- Capestro A. 2012, Rigenerazione urbana, in Architettura & Città. Sinergie, a cura di F. Fabbrizzi, EDIFIR, Firenze, pp. 8-21.
- A. Capestro (2007). Mezzana si racconta nel progetto dei suoi spazi, in Pratiche e strategie per la città, a cura di D. Risaliti, Alinea Editrice, Firenze, pp. 46-65
- Zaffi L. 2017, Azioni e progetti per micro interventi sulla città, in Piccoli spazi urbani; Valorizzazione degli spazi residuali in contesti storici e qualità sociale, a cura di A. Lauria, Liguori, Napoli.
- Zaffi L. 2017, Spazio pubblico e residualità nel centro storico di Firenze, in Piccoli spazi urbani; Valorizzazione degli spazi residuali in contesti storici e qualità sociale, a cura di A. Lauria, Liguori, Napoli.
BIBLIOGRAFIA SUGLI SPAZI EFFIMERI
- Capestro A., Zaffi L. (a cura di) 2018, Il progetto del temporaneo. Tra ricerca e formazione: dispositivi per l'arte la cultura il patrimonio, DIDApress, Firenze
- Fabbri M., Garbero Zorzi E., Petrioli Tofani A. M. 1975, Il luogo teatrale a Firenze: Brunelleschi, Vasari, Buontalenti, Parigi, Electa, Milano.
- Fagiolo M. 1980, La città effimera e l'universo artificiale del giardino: la Firenze dei Medici e l'Italia del '500”. Officina edizioni, Roma.
- Minca C. 1996, Spazi effimeri, Cedam, Padova.
BIBLIOGRAFIA SULLA STORIA DI FIRENZE E IL SUO FIUME
- Barletti E. (a cura di) 2015, Firenze: ‘fotografia’ di una città tra storia e attualità, Polistampa, Firenze.
- D’Angelis E. 2012, La conquista dell’acqua. Dai laghi preistorici alla gestione del bene comune, Polistampa, Firenze.
- Fanelli G. 1988, Firenze, le città nella storia d’Italia, Laterza, Bari.
- Grifoni S. 2016, Lungo l’Arno. Paesaggi, storia e culture, Aska Edizioni, Firenze
- Maccabruni L., Marchi P. (a cura di) 2015, Una capitale e il suo architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici. Firenze e l’opera di Giuseppe Poggi, Polistampa, Firenze.
- Pratolini V. 1945, "il Quartiere", Mondadori, Milano.
- Zorzi L. 1977, Il teatro e la città, Einaudi, Torino.
LINK
- https://www.youtube.com/watch?v=gQNNFVDw1OA
- https://www.youtube.com/watch?v=NVAqE_XwptM
- https://www.youtube.com/watch?v=ugzx0rxOjXE
http://webru.comune.fi.it/webru/pc/index.jsp
* C.Zanirato, RICREARE LA CITTA’, Pamphlet, Bologna, 2012;
* C.Zanirato, IPOTESIBOLOGNA, Pamphlet, Bologna, 2014;
* C.Zanirato, ASSESTAMENTI URBANI, Pamphlet, Bologna, 2017;
* N.Ventura, LO SPAZIO DEL MOTO, Laterza, Bari, 1996;
Obiettivi Formativi - Cognomi E-M
Il Laboratorio ha come obiettivo formativo principale quello di produrre stimoli per la formazione di una propria filosofia della Composizione e Progettazione Architettonica fornendo strumenti per una metodologia di progetto capace di essere interprete della contemporaneità e di innescare un processo di riqualificazione e reinvenzione di un contesto definito su più scale di relazione città/architettura, permanente/effimero, memoria/innovazione.
Il Laboratorio, in questo caso, trova fondamento nell’idea di riformulare urbanità contemporanee attraverso operazioni di rinnovo e rivitalizzazione urbana e sociale.
In particolare in questo A.A. 2019-2020 il laboratorio ha le seguenti finalità:
− elaborare un quadro metodologico-operativo per la formulazione di un sistema di indirizzi mirato alla rigenerazione di un contesto urbano strategico per posizione in quanto si colloca tra fiume e colline e si innesta nel quartiere d’Oltrarno nel centro storico di Firenze;
− proporre attività in grado di indurre aggregazione sociale e processi virtuosi, per l’intero quartiere preservandone l’identità locale e promuovendola in città anche attraverso il coinvolgimento di diverse fasce e livelli di utenti (residenti, city users, turisti);
− recupero del rapporto tra città/fiume e città/collina al fine di ottenere un nuovo modo di vivere l’Oltrarno e il Centro Storico attraverso il progetto di spazi permanenti ed effimeri che ospitano attività di vario genere (culturali, ricreative, sociali): occasione per far tornare a rivivere il rapporto della città con il suo fiume e le sue colline in modo più attraente e coinvolgente, vivibile, accessibile e fruibile a tutti.
Obiettivi Formativi - Cognomi N-Z
Il corso ha l’obiettivo di formare lo studente in entrata in linea con la figura professionale che si vuole delineare all’interno del corso di Laurea in Scienze dell’Architettura, cioè tale che possegga il controllo concettuale ed operativo dei metodi e degli strumenti di base necessari ad operare nel campo della progettazione, condotta alle diverse scale, negli ambiti propri dell’architettura, dell’edilizia e del territorio.
Alla conclusione del corso lo studente deve essere in grado: di eseguire il progetto di un organismo architettonico specialistico non complesso, sviluppandolo alle diverse scale di rappresentazione, controllando il rapporto fra le forme, tecniche, materiali e programma funzionale, alle diverse scale, lo spazio di relazione fra edifici in rapporto al contesto d’appartenenza.
Prerequisiti - Cognomi E-M
In relazione al livello di complessità del progetto richiesto e alle varie fasi di lavoro previsti nel corso del semestre, i prerequisiti necessari che lo studente dovrà avere (oltre una buona conoscenza della lingua italiana parlata e scritta) per affrontare i contenuti previsti dall’insegnamento sono:
• buona capacità di rappresentare con il disegno a mano libera lo spazio in pianta, in sezione e in prospettiva o assonometria;
• buona conoscenza dei software per la rappresentazione dello spazio in 2D e 3D;
• conoscenza della storia dell’architettura, da quella classica a quella moderna;
• conoscenza di base della tecnologia dell’architettura, dei materiali e delle tecniche principali di costruzione;
• conoscenza dei fondamenti della composizione architettonica e urbana.
Prerequisiti - Cognomi N-Z
La propensione disciplinare dev’essere tesa alla progettazione di opere d’architettura autenticamente radicate nei luoghi e nel tempo d’appartenenza, in quanto espressione alta della nostra contemporaneità e della sua traduzione culturale, attraverso l’interpretazione critica del contesto di riferimento, diretto ed indiretto.
Metodi Didattici - Cognomi E-M
La modalità con cui si articola la didattica viene esplicitata attraverso le attività proposte all'interno del Laboratorio che, nello specifico, si articoleranno come segue:
Introduzione alle problematiche generali della Progettazione e Composizione alle diverse scale:
• comunicazioni teoriche da parte dei docenti del laboratorio, visiting professor e tutor;
• illustrazione di esperienze progettuali analoghe;
• incontri e seminari con altri progettisti, revisioni collettive;
• lezioni dibattito sugli argomenti trattati per chiarire gli obiettivi e le strategie dell’intervento.
Introduzione alle problematiche del contesto in esame:
• valutazioni di carattere generale sul contesto;
• sopralluoghi sull’area di progetto ed analisi storico-critica;
• incontri con testimoni privilegiati;
• confronti ed approfondimenti sui tematismi individuati con indicazione delle attività e dei principali aspetti compositivi e funzionali del progetto;
• esercitazioni su argomenti riguardanti l’area di studio e primi appunti progettuali.
Introduzione alle problematiche del progetto dell’area:
• approfondimento di tematiche per la definizione del progetto in scala urbana, architettonica e di dettaglio;
• approfondimento delle questioni inerenti tematiche riguardanti gli spazi effimeri, il sistema delle attività, i sistemi relazionali-spaziali-semantici, il progetto contemporaneo in relazione al Patrimonio storico
• rappresentazione appropriata delle spazialità elaborate (mostra finale dei lavori).
Metodi Didattici - Cognomi N-Z
L’esperienza didattica del laboratorio consiste in comunicazioni teoriche e nell’elaborazione-traduzione di progetti individuali, seguite da revisioni individuali settimanali. Alcune occasioni cadenzate, con esposizione e discussione collettiva, scandiranno la verifica della maturazione dei lavori, come esperienza corale di scambio ed esercizio di comunicazione e confronto delle proprie proposte progettuali.
Altre Informazioni - Cognomi E-M
MODALITÀ D’ESAME
1) La frequenza al Laboratorio è obbligatoria per seguire con continuità e coerenza metodologica il calendario delle esercitazioni, delle revisioni collettive, delle lezioni e delle comunicazioni dei docenti.
2) Lo studente potrà sostenere l’esame solo se:
• avrà già sostenuto l’esame del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura 2
• risulterà regolarmente iscritto al corso,
• avrà rispettato la frequenza al laboratorio,
• avrà prodotto tutto il materiale richiesto.
3) La valutazione del progetto si baserà sui seguenti paramentri:
• coerenza del concept di progetto in relazione ai tematismi individuati, all’analisi critica del contesto ed al metodo proposto;
• qualità spaziale e funzionale del progetto;
• qualità estetica;
• coerenza costruttivo-tecnologica in relazione ai concetti spaziali elaborati, al linguaggio, ai materiali scelti;
• coerenza della rappresentazione e della modalità di racconto del progetto in relazione al concept.
4) Il voto d’esame sarà calcolato sulla base della media aritmetica delle valutazioni intermedie dei 4 step con eventuale incremento in rapporto al risultato finale.
A conclusione del Laboratorio un’eventuale mostra dei progetti, prevista per il periodo di luglio-settembre, potrà essere allestita negli spazi del DIDA o/e nell’area di progetto. Gli elaborati e le modalità di organizzazione e svolgimento dell’evento verranno comunicate nel corso del semestre.
Altre Informazioni - Cognomi N-Z
Tali scadenze intermedie sono anche obbligatorie per la valutazione del personale andamento didattico all’interno della programmazione didattica, per cui l’inadempienza si potrà ripercuotere sulla possibilità della regolare frequentazione del corso e dell’ammissione all’esame finale.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi E-M
Il lavoro del Laboratorio di Progettazione dell'Architettura 3 si articolerà su più livelli e scale di approfondimento, esplorerà le vocazioni, le opportunità ed anche le criticità dell’area, rileggendo le strutture relazionali, spaziali e semantiche presenti caratterizzanti il contesto e riproponendo nuove modalità di rapporto tra l’area specifica d’intervento e la Città.
Quindi le modalità di verifica dell'apprendimento seguiranno i 4 step , riepilogati di seguito, che gli studenti svilupperanno durante l'intero semestre:
1. il primo step “portrait” - dedicato all’approfondimento del quadro conoscitivo, coinvolgerà tutti gli studenti del Laboratorio, organizzati in gruppi, in un’operazione di esplorazione/osservazione del contesto in esame che si concluderà con una lettura critica dello stato di fatto e con una interpretazione soggettiva (ritratto dei luoghi) di tutto il sistema urbano-architettonico-ambientale indagato;
2. il secondo step - “concept” - sarà dedicato alla definizione di una filosofia progettuale e di intervento attraverso l’idividuazione di tematismi strategici per la rigenerazione del contesto in esame supportato dalla costruzione dello stato dell’arte di tematiche simili. Il lavoro sarà svolto in gruppo con il coordinamento dei docenti e tutor del Laboratorio;
3. il terzo step - “masterplan” - prevede la messa a punto di un’idea di massima del comparto in esame attraverso l’elaborazione del sistema delle attività dei luoghi indagati ed un focus sulla Terrazza con relative destinazioni d’uso e schema distributivo che ne definisca in maniera chiara il suo funzionamento. Il nuovo impianto sarà elaborato su di tre livelli di definizione relazionale-spaziale-semantico ed il lavoro sarà sviluppato in gruppo.
4. il quarto step - “progetto” - sarà dedicato all’approfondimento in scala architettonica della terrazza. Il lavoro sarà individuale.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi N-Z
Sviluppo delle intenzioni progettuali nell’iter compositivo, concept, matrici ed ideogrammi grafici. Disegni progettuali finali d’approfondimento architettonico (piante, prospetti, sezioni, con ombreggiatura tridimensionale e rappresentazione dei materiali) in scala. Soluzioni tecnologico-strutturali e scelta delle finiture; approfondimento di almeno un particolare costruttivo originale, in scala.
Viste tridimensionali, renderizzazioni, fotoinserimenti, plastico.
Programma del corso - Cognomi E-M
Il programma esteso del Laboratorio, di seguito specificato, prevede lezioni frontali, esercitazioni, sopralluoghi e attività progettuali che si articoleranno seguendo i quattro step di lavoro proposti:
1° STEP_Portrait
• Sopralluoghi: Esplorazione e Osservazione.
• Lettura storica del contesto.
• Interpretazione dei luoghi: Portrait
2° STEP_Concept
• Analisi relazionale-spaziale-semantica del quadrante.
• Stato dell’arte (schede)
• Ideogramma di progetto
3° STEP_Masterplan
• Modello in 3D.
• Schemi di progetto con indicazione delle destinazioni d’uso.
• Progetto di massima: viste prospettiche e inserimento ambientale.
4° STEP_Progetto
• Progetto architettonico
• Architettura degli interni
• Dettagli costruttivi
• Plastico di progetto
Programma del corso - Cognomi N-Z
I temi affrontati come esercitazione progettuale all’interno del Laboratorio riguardano la progettazione di stazioni di scambio per l'impiego di vettori automatici lungo il corso urbano del fiume Arno, ispirate alla mobilità green ed all'ecosostenibilità, associando anche nuove funzioni di servizio alla città, come la logistica dell'e-commerce per i recapiti, il soccorso... Le progettazioni dovranno ricercare una continuità ambientale all’interno dei tematismi proposti dalle diverse realtà locali, attraverso la manipolazione degli elementi costitutivi la disciplina. Il confronto con la pratica progettuale della costruzione architettonica dovrà portare a compimento il percorso di maturazione compositivo-progettuale del Corso di Laurea triennale.
Indicazioni maggiori sui temi specifici (aree si scambio/imbarco prospettate nell'ambito cittadino di Firenze) proposti saranno fornite al momento della presentazione/iscrizione al Laboratorio.