Principi generali della conservazione. Introduzione al restauro architettonico
Archeologia e storia dei materiali da costruzione
La conoscenza per la conservazione. Strumenti e metodi di indagine delle fonti
I processi di deperimento dell’architettura. Degrado dei materiali e dissesto strutturale
La valutazione dello stato di conservazione (stato di fatto e rischio futuro)
L’impostazione del progetto di conoscenza e diagnosi
Contenuto del corso - Parte D
Il Laboratorio di Restauro affronta le problematiche connesse alla conservazione del
patrimonio architettonico e culturale, a partire dalla nascita del dibattito disciplinare fino alla
trattazione di problematiche attuali. Il corso intende coinvolgere gli allievi nel processo di
individuazione e definizione di ciò che è patrimonio, beni culturali materiali e immateriali,
attraverso le trattazioni teoriche e gli assunti metodologici.
- Torsello P., 2005, Che cos’è il restauro? Nove studiosi a confronto, Marsilio, Venezia.
- Cagnana A., 2000, Archeologia dei materiali da costruzione, SAP: Mantova.
- Malacrino, C., 2013, Ingegneria dei Greci e dei Romani, Arsenale editrice: Venezia.
- Mannoni T., Giannichedda E., 1996, Archeologia della Produzione, Einaudi: Torino.
- Bessac J. C., 1986, L’outillage traditionnel du tailleur de pierre de l’antiquité à nos jours, Éditions du CNRS, Paris.
- Amoroso G., 2002, Trattato di scienza della conservazione dei monumenti, Alinea: Firenze.
- Giuliani C. F., 2006, L’edilizia nell’antichità, Carocci, Roma.
- Coppola G., 2022, L’edilizia nel Medioevo, Carocci, Roma.
- Pecchioni E., Fratini F., Cantisani E., 2008, Le malte antiche e moderne tra tradizione ed innovazione, Bologna.
- Musso S. F., 2004, Recupero e restauro degli edifici storici, E.P.C. Libri: Roma.
- Boato A., 2008, L’archeologia in architettura. Misurazioni, stratigrafie, datazioni, restauro, Marsilio: Padova.
- Doglioni F., 1997, Stratigrafia e restauro. Tra conoscenza e conservazione dell’architettura, Lint: Trieste.
- Coppola M., 2018, Le indagini tipologiche in architettura, Carocci, Roma.
- Bellini A. (ed.), 2003, Tecniche della conservazione, Angeli: Milano.
- Marino l., 2009, Materiali per un atlante delle patologie presenti nelle aree archeologiche, Alinea: Firenze.
- Doehne E., Clifford A. P., 2010, Stone conservation An overview of current research, Los Angeles.
- Caneva G., Nugari M. P., Salvadori O., (a cura di), 2007, La biologia vegetale per i beni culturali, vol. 1, Nardini, Firenze
- UNI (Ente Italiano di Unificazione), 2006, UNI 11182 Beni Culturali: Materiali lapidei naturali e artificiali; Descrizione della forma di alterazione; Termini e definizioni, Milano e Roma.
- Vergès-Belmin V. (ed.), 2008, Illustrated Glossary on Stone Deterioration patterns, Monuments & Sites, ICOMOS, Paris
- Bellanca C., 2011, Methodical Approach to the Restoration of Historic Architecture, Firenze, Alinea.
- Cigni G., Codacci Pisanelli B., 1987, Umidità e degrado negli edifici. Diagnosi e rimedi, Kappa: Roma.
- Adam J. P., 1989, L’arte di costruire presso i Romani. Materiali e tecniche, Longanesi, Milano.
- Mannoni T., 1994, Caratteri costruttivi dell’edilizia storica, Escum: Genova.
- Di Pasquale S., 1996, L’arte del costruire. Tra conoscenza e scienza, Venezia.
- Salvadori M., 2000, Perché gli edifici stanno in piedi, Bompiani: Milano.
- Giuffré A., 1991, Letture sulla meccanica delle murature storiche, Kappa: Roma.
- Mastrodicasa S., 1993, Dissesti statici delle strutture edilizie. Diagnosi, consolidamento, istituzioni tecniche, applicazioni pratiche, Hoepli: Milano, 1993 (ristampa 2010)
- Centauro G. A., 1999, La rilevazione dell’edificio danneggiato in Gurrieri F. (ed.), Manuale per la riabilitazione e la ricostruzione post sismica degli edifici, Dei: Roma, pp . 155 – 223.
- Monaco L. M., Santamaria, A., 1998, Indagini, prove e monitoraggio nel restauro degli edifici storici, ESI: Napoli.
- Gurrieri F., 2013, Dizionario generale del Restauro, Mandragora: Firenze.
- Rondelet J.B., 1832-41, Traité théorique et pratique de l’art de bâtir, trad. it. sulla VI ed. francese, Soresina B. (ed.), Trattato teorico e pratico dell’arte di edificare, Fratelli Negretti: Mantova.
- Dohene E., Price C., 2010, Stone Conservation: an overview of current research, Getty, Los Angeles.
- Bellanca C., 2011, Methodical Approach to the Restoration of Historic Architecture, Firenze, Alinea.
- Carvais R., Guillerme A., Nègre V., Sakarovitch J. (eds.), 2012, Nuts & Bolts of Construction History: Culture, Technology and Society (3 vol.), Picard.
- Camuffo D., Fassina V., Havermans J., 2010, Basic Environmental Mechanisms affecting Cultural Heritage-Understanding deterioration mechanisms for conservation purposes, Nardini, Firenze.
C. Arcolao, La diagnosi nel restauro architettonico. Tecniche, procedure, protocolli,
Venezia, Marsilio, 2008.
- A. Bellini (a cura di), Tecniche della conservazione, Angeli, Milano 1986, quarta
edizione aggiornata 1992.
- S. Casiello, La Cultura del Restauro. Teorie e fondatori, Marsilio, Venezia, 2005.
- G. Carbonara (a cura di), Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino 1996 e anni
successivi con riferimenti agli argomenti trattati nel corso.
- G. Carbonara, Avvicinamento al restauro. Teoria, storia, monumenti, Liguori, Napoli
1997.
- G. Carbonara, Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, UTET,
Torino 2011.
- P. Marconi , Arte e cultura nella manutenzione dei monumenti , Laterza, Roma-Bari
1984.
- L. Marino, Il rilievo per il restauro, Hoepli, Milano 1990.
- S. F. Musso (a cura di), Tecniche di Restauro - aggiornamento, UTET Scienze
Tecniche, Torino 2013.
- S. F. Musso, Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla
diagnostica, EPC Libri, Roma ed. 2015.
- S. F. Musso, Marco Pretelli (coordinamento di), Restauro: Conoscenza, Progetto,
Cantiere, Gestione, Edizioni Quasar, Roma, 2020.
- P. Rocchi (a cura di), Trattato sul consolidamento, Mancosu, Roma 2003.
- E. Romeo, Instaurare reficere renovare., Celid, Torino 2004.
- L. Zevi , Il manuale del restauro architettonico, Mancosu, Roma 2001.
- Raccomandazioni Normal 1/88, Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei:
lessico, CNR-ICR, Roma 1988.
- Raccomandazioni UNI 11182/2006, Materiali lapidei naturali ed artificiali.
Descrizione della forma di alterazione – Termini e definizioni.
Obiettivi Formativi - Parte C
Fornire agli studenti la conoscenza approfondita di:
1) Materiali e tecniche costruttive dell’edilizia storica
2) Strumenti (metodologici, tecnici e critici) essenziali alla lettura e all'analisi multidisciplinare del costruito per la definizione di un corretto progetto di diagnosi preliminare all’impostazione del successivo progetto di conservazione e riuso:
- osservazione critica degli aspetti materiali
- lettura diacronica (stratigrafica) degli edifici
- indagine storica per la conservazione
- metodi e tecniche per la diagnostica
- procedure per la redazione degli elaborati tecnici
Alla fine del laboratorio lo studente dovrà:
1) Raggiungere un adeguato grado di consapevolezza dei caratteri dell'intervento sul costruito:
- contenuti operativi e principali connessioni interdisciplinari
- significato storico, culturale e di risorsa contemporanea di crescita
2) Essere in grado di impostare un corretto percorso di conoscenza ed analisi di un manufatto architettonico esistente:
- sintesi della sua storia materiale e delle sue problematiche conservative
- diagnosi che prelude al progetto di conservazione e riuso
Obiettivi Formativi - Parte D
Il Laboratorio è finalizzato all'apprendimento degli aspetti teorico-critici e applicativi della
disciplina della conservazione, in relazione alla comprensione della consistenza e
dell'identità del patrimonio culturale, alla conoscenza degli aspetti normativi e delle loro
implicazioni progettuali, alla conoscenza delle metodologie di restauro.
Gli studenti acquisiscono la capacità di interpretare criticamente il patrimonio nelle sue
necessità di tutela e conservazione, in relazione all'attualità del dibattito sul restauro,
ponendosi in un'ottica interdisciplinare.
Prerequisiti - Parte C
si raccomanda fortemente una conoscenza di base dei seguenti argomenti:
- lineamenti di storia dell’architettura
- materiali da costruzione tradizionali
- rilievo architettonico
- lineamenti di statica e scienza delle costruzioni
Prerequisiti - Parte D
Lo studente che accede a questo insegnamento deve essere in possesso delle conoscenze
relative ai fondamenti di storia dell’architettura, disegno e rappresentazione e tecnologia
dell'architettura previsti nel percorso di studi
Metodi Didattici - Parte C
La didattica del corso è articolata in lezioni frontali, visite, esercitazioni e attività progettuali:
LEZIONI FRONTALI:
Le lezioni frontali sui temi di base del corso saranno affiancate da seminari e comunicazioni di approfondimento su temi specifici e casi studio. Eventi, convegni e conferenze sui temi della conservazione saranno segnalati durante il corso.
VISITE E SOPRALLUOGHI:
Compatibilmente con i tempi a disposizione e con le possibilità di spostamento, saranno previste visite di studio a siti e monumenti, cantieri e laboratori di restauro, finalizzate a favorire il confronto e la raccolta di specifiche informazioni utili allo sviluppo del proprio percorso di ricerca. I sopralluoghi favoriranno inoltre l’osservazione e la lettura tecnologica delle architetture, il riconoscimento dei materiali costituenti e delle patologie di degrado e di dissesto.
ESERCITAZIONI INDIVIDUALI:
Il laboratorio prevede lo svolgimento di alcune esercitazioni individuali in aula, all’esterno, a casa, per l’applicazione e la verifica dei temi trattati. Le esercitazioni dovranno essere sempre consegnate nei tempi stabiliti sulla piattaforma moodle.
RICERCA PROGETTUALE DI GRUPPO:
Tutte le attività del laboratorio saranno finalizzate allo sviluppo di una ricerca conoscitiva e alla redazione di un progetto diagnostico su un manufatto architettonico proposto dal docente. La ricerca progettuale sarà composta da alcune esercitazioni, da svolgere preferibilmente in gruppo (max 3). Il tema assegnato a ciascun gruppo sarà di dimensioni adeguate per essere ragionevolmente trattato nella durata del corso. Ciascuna esercitazione sarà costituita da due tipi di elaborati: un documento di testo (relazione illustrativa del percorso svolto e dei risultati ottenuti, tabelle, testi specifici), 1 tavola formato A2 (da sdoppiare in caso di necessità). Indicazioni dettagliate sugli elaborati da presentare e template grafici da utilizzare verranno forniti durante il corso. La scadenza per la consegna delle esercitazioni di gruppo sarà comunicata in congruo anticipo e tendenzialmente dovrà avvenire una settimana prima della data d’esame. Le esercitazioni di gruppo saranno oggetto di revisioni, verifiche ed approfondimenti, prevalentemente collettivi. Compatibilmente con le possibilità di spostamento generali e individuali, sono previsti sopralluoghi all’oggetto della ricerca progettuale, che verranno preventivamente concordati con la classe.
Qualunque tema di studio alternativo che ogni studente intenda proporre dovrà:
- essere preventivamente concordato con la docenza
- avere dimensioni contenute, in modo da poter essere svolto nella durata del corso
- presentare uno stato di conservazione di adeguata complessità
- essere liberamente accessibile
Metodi Didattici - Parte D
Le attività didattiche prevedono: lezioni frontali di carattere e contenuto monografico con l’apporto anche di docenti e specialisti esterni all’Università; esercitazioni in aula o fuori sede; sopralluoghi in situ; attività laboratoriale svolta in gruppi relativa al progetto della conoscenza di un manufatto architettonico di interesse culturale; momenti di revisione collettiva al fine di avviare una discussione critica interna al laboratorio e una verifica dell’andamento dei lavori.
Altre Informazioni - Parte C
Le revisioni ed il ricevimento degli studenti avverranno con frequenza settimanale al termine della lezione, nella stessa aula. Per ulteriori necessità o appuntamenti contattare il docente all'indirizzo: michele.coppola@unifi.it
Modalità di verifica apprendimento - Parte C
La verifica dell’apprendimento, delle conoscenze e degli strumenti critici e metodologici acquisiti sarà svolta attraverso:
La valutazione dei risultati delle esercitazioni
La valutazione della partecipazione alle attività
La valutazione dei risultati della ricerca progettuale di gruppo
La valutazione della prova finale d’esame
1, 2) VALUTAZIONE DELLE ESERCITAZIONI e DELLE ATTIVITÀ
Costituiranno prove intermedie di verifica dei processi formativi. Dettagli sulle modalità di valutazione e risultati saranno costantemente comunicati e discussi nel corso del laboratorio.
3) VALUTAZIONE DELLA RICERCA PROGETTUALE DI GRUPPO
La ricerca progettuale di gruppo sarà valutata con un voto unico per tutti i componenti del gruppo che terrà conto delle capacità di applicazione delle conoscenze acquisite, dell’acquisizione di strumenti critici, della qualità degli elaborati presentati e dei risultati conseguiti.
4) PROVA FINALE D’ESAME
La prova finale consiste in un colloquio, individuale e di gruppo, sui temi trattati durante il corso, sulla bibliografia, sui metodi e i risultati delle esercitazioni e della ricerca progettuale conclusiva
VOTO FINALE. Il voto finale sarà basato sulla media dei risultati conseguiti nelle esercitazioni individuali, nella ricerca di gruppo in quelle di gruppo e nel colloquio d’esame. Nella definizione del risultato sarà tenuto conto del percorso crescita di ciascuno studente.
N. B. Gli studenti che desiderino sostenere l’esame SENZA FREQUENTARE le lezioni sono tenuti a segnalarlo al docente per concordare un adeguato programma di lavoro.
Modalità di verifica apprendimento - Parte D
L'accertamento di conoscenze e capacità avviene
tramite la valutazione dell'esercitazione sviluppata durante il corso e delle conoscenze
acquisite sugli argomenti affrontati.
L’esercitazione, da svolgere in gruppi di max 3 studenti e da valutare durante l’esame finale,
è composta da un dossier di elaborati scritto-grafici (l’elenco degli elaborati da produrre sarà
fornito durante lo svolgimento delle lezioni). Ogni studente comporrà singolarmente,
all’interno della tematica dell’esercitazione, almeno una o più tavole/elaborati, in modo da
effettuare una valutazione personale.
Nella costruzione del voto finale, la valutazione dell’esercitazione peserà per il 50%, la
verifica delle conoscenze apprese durante il corso per il 30% e la partecipazione attiva alle
lezioni per il 20%.
Programma del corso - Parte C
Argomenti trattati e finalità del corso
Il laboratorio di restauro è una delle sintesi fra le più impegnative del corso di laurea e comporta una vasta base di cognizioni. Fa appello a gran parte delle nozioni acquisite nel corso degli studi di architettura (e di conseguenza, risente di loro eventuali carenze) e allo stesso tempo si rivolge ad altri campi e discipline, dalle scienze storiche alle scienze della natura. Come tutti i progetti di architettura, il progetto di restauro di un manufatto architettonico è un processo basato su una fase di conoscenza che porta a una serie di scelte tecniche e culturali e che prosegue nella gestione del manufatto. Le scelte effettuate al momento dell’intervento sono tanto più corrette quanto più adeguata è la fase di conoscenza. Se conserviamo i vecchi edifici è perché, oltre a un valore economico e funzionale, contengono elementi culturali di cui il restauratore diventa responsabile verso le comunità di appartenenza. Dal punto di vista tecnico, come un medico, il restauratore fa una diagnosi e decide la terapia migliore. Conosce metodi, tecniche e materiali adatti per curare le malattie degli edifici. Ma questo non è abbastanza. Dal punto di vista culturale il restauratore riattiva la presenza dell'edificio nella vita contemporanea e combina caratteristiche funzionali, tecniche, spaziali, con metodi di progettazione che preservano i valori dell'edificio di testimonianza autentica. La raccolta ordinata delle tracce sopravvissute costituisce la base di questo processo di comprensione del manufatto e può stimolare la costituzione di una identità culturale e contribuire a maturare esperienze da cui possono derivare atteggiamenti di maggiore attenzione e stimolare rinnovati strumenti critici. Lo scopo del corso è quello di implementare abilità critiche e strumenti operativi per stimolare il processo di cura sull'architettura esistente e fare le giuste scelte tecniche e culturali. Lo studente alla fine del laboratorio dovrà essere in grado di impostare un corretto percorso di analisi di un manufatto architettonico esistente, operare una sintesi della sua storia materiale e delle sue problematiche conservative e tracciare una diagnosi che prelude al progetto e all’intervento di conservazione. Il corso chiarirà le fasi principali di un progetto di restauro dall'indagine alla manutenzione: lo scopo del progetto (correttezza tecnica e valore culturale), le fasi del progetto, i metodi per sviluppare le conoscenze necessarie (gli strumenti critici, culturali e tecnici). Punto nodale di questo percorso è il raggiungimento di un adeguato grado di consapevolezza delle caratteristiche dell’intervento sul costruito: i contenuti operativi e le connessioni interdisciplinari, ma anche il suo significato storico, culturale e di risorsa contemporanea di crescita. La prima parte del corso sarà incentrata sulla conoscenza approfondita dei materiali e delle tecniche costruttive dell’edilizia storica. La seconda parte fornirà gli strumenti (metodologici, tecnici e critici) essenziali alla lettura e all’analisi multidisciplinare del costruito per la definizione di un corretto progetto di conoscenza e diagnosi, preliminare all’impostazione del successivo progetto di conservazione e riuso.
Le attività didattiche affronteranno le seguenti tematiche:
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Principi generali della conservazione - Introduzione al restauro architettonico
Principi generali della conservazione architettonica: Introduzione ai concetti della teoria del restauro; introduzione al costruito storico, contenuti culturali e tecnici; significato della storia nella conservazione del patrimonio; il valore del tempo; il concetto di durata degli edifici nel tempo, nella civiltà della sostituzione; il concetto di memoria collettiva; il flusso di azioni della conservazione: riconoscimento, comprensione, salvaguardia; fase della conoscenza e fase dell’intervento; cos’è il restauro, definizioni e culture; conservare per conoscere: metodi e concetti del processo di comprensione dell’edificio; la conoscenza materiale e tecnica del manufatto; compiti del restauratore.
La conoscenza per la conservazione. Strumenti e metodi di indagine delle fonti
Strumenti e metodi per l’acquisizione, la raccolta e la gestione dei dati; ricerche bibliografiche e d’archivio: Strategie di consultazione; Studio delle fonti dirette: strategie e metodi di documentazione, la documentazione fotografica, il rilievo per il restauro, il sopralluogo preliminare, le mappature, le Indagini non sistematiche (principi e applicazioni del metodo per campioni).
Archeologia e storia dei materiali da costruzione
Introduzione generale. La pietra nell’edilizia storica; La pietra: Lavorazioni e riconoscimento delle tracce; I materiali ceramici. Storia e riconoscimento in opera; Malte, leganti minerali, terre e leganti gessosi; Malte, leganti minerali, calci aeree e idrauliche; Riconoscimento dei materiali lapidei in opera.
Storia delle tecniche costruttive. Le Murature
L’evoluzione dei sistemi costruttivi in area mediterranea; Cultura tecnica e territorio. La nascita di una tecnica costruttiva; diagramma triangolare: committenza - cultura tecnica - risorse; principi generali delle costruzioni in muratura; Dal monolite all’opera muraria murario. Classificazione delle opere murarie antiche e medievali; Tecniche costruttive in laterizio; La regola d’arte e i principi per la corretta esecuzione di una muratura in pietra; criteri di posa in opera; gli orizzontamenti e i piani di posa; gli elementi in spessore (parpaing e boutisse); Valutazione della qualità di un apparecchio murario.
I processi di deperimento dell’architettura. Degrado dei materiali
Il degrado dei materiali: cause e fattori principali, classificazione dei fenomeni, norme UNI e ICOMOS; Umidità nelle murature: riconoscimento e valutazione; Studio dei materiali e prove di riconoscimento; Strategie di indagine: riconoscimento e mappatura; Deperimento di strutture esposte all’aperto: azioni di acqua e vegetazione; La tavola delle acque; Impostazione di un programma diagnostico: valutazione dello stato di conservazione dei materiali.
I processi di deperimento dell’architettura. Strutture esposte e azione dell’acqua
Problematiche degenerative e vulnerabilità di strutture esposte all’aperto; aree archeologiche e manufatti architettonici allo stato di rudere; l’azione degli agenti naturali e l’instabilità degli elementi nelle murature; deperimento differenziato per tecniche murarie eterogenee; rovesciamento di cresta; slittamenti e cedimenti alla base; smembramento del tessuto murario; l’acqua come agente patogeno (ristagno, ruscellamento, infiltrazione, condensa, risalita capillare); effetti dell’azione dell’acqua nelle murature; i sali solubili; il rapporto tra evaporazione e fuoriuscita.
I processi di deperimento dell’architettura. Il dissesto strutturale
Problematiche generali dello studio strutturale degli edifici storici; il processo di analisi e diagnosi strutturale di un edificio storico; verifica del tipo e della qualità della muratura; verifiche strumentali in situ (distruttive e non distruttive); prove in laboratorio; fasi del processo di diagnosi strutturale; principali meccanismi di danno delle pareti in muratura; l’interpretazione dei sintomi: il quadro fessurativo e delle deformazioni; cause dei dissesti; meccanismi di instabilità di archi e volte; il dissesto dovuto a fenomeni sismici; esempi e metodi di calcolo.
Metodi e tecniche di indagine e diagnosi su strutture e materiali
Le indagini conoscitive e diagnostiche; le indagini archeometriche e il problema della datazione assoluta; principali tecniche analitiche e diagnostiche; proprietà dei materiali; porosità apparente e reale nei materiali lapidei: definizione e calcolo; capacità di imbibizione, indice di saturazione e capacità di assorbimento; metodi di indagine per lo studio della morfologia e della microstruttura dei materiali; metodi di indagine per lo studio della composizione chimica e mineralogica; microscopia ottica ed elettronica; casi studio; lo studio e la caratterizzazione delle malte in laboratorio; riferimenti normativi UNI; il monitoraggio dinamico nella conservazione del patrimonio costruito.
Metodi archeologici per lo studio del costruito
Gli archivi materiali: strumenti e strategie di consultazione; la lettura degli elevati come fase di conoscenza e di riconoscimento; principi metodologici generali dell’archeologia; l’archeologia dell’architettura; principi fondamentali di stratigrafia: cause e dinamiche di formazione degli strati; la relazione strato-evento; US e USM: definizioni e caratteristiche; i rapporti stratigrafici; il diagramma di Harris; le indagini tipologiche in architettura; il concetto di tipo e le sue applicazioni nella lettura degli elevati; la cronologia relativa delle fasi costruttive e di trasformazione.
Articolazione della didattica
La didattica del corso è articolata in lezioni frontali, visite, esercitazioni e attività progettuali:
LEZIONI FRONTALI: Le lezioni frontali sui temi di base del corso saranno affiancate da seminari e comunicazioni di approfondimento su temi specifici e casi studio. Eventi, convegni e conferenze sui temi della conservazione saranno segnalati durante il corso.
VISITE E SOPRALLUOGHI: Compatibilmente con i tempi a disposizione e con le possibilità di spostamento, saranno previste visite di studio a siti e monumenti, cantieri e laboratori di restauro, finalizzate a favorire il confronto e la raccolta di specifiche informazioni utili allo sviluppo del proprio percorso di ricerca. I sopralluoghi favoriranno inoltre l’osservazione e la lettura tecnologica delle architetture, il riconoscimento dei materiali costituenti e delle patologie di degrado e di dissesto.
ESERCITAZIONI INDIVIDUALI: Il laboratorio prevede lo svolgimento di alcune esercitazioni individuali in aula, all’esterno, a casa, per l’applicazione e la verifica dei temi trattati. Le esercitazioni dovranno essere sempre consegnate nei tempi stabiliti sulla piattaforma moodle.
RICERCA PROGETTUALE DI GRUPPO: Tutte le attività del laboratorio saranno finalizzate allo sviluppo di una ricerca conoscitiva e alla redazione di un progetto diagnostico su un manufatto architettonico proposto dal docente. La ricerca progettuale sarà composta da alcune esercitazioni, da svolgere preferibilmente in gruppo (max 3). Il tema assegnato a ciascun gruppo sarà di dimensioni adeguate per essere ragionevolmente trattato nella durata del corso. Ciascuna esercitazione sarà costituita da due tipi di elaborati: un documento di testo (relazione illustrativa del percorso svolto e dei risultati ottenuti, tabelle, testi specifici), 1 tavola formato A2 (da sdoppiare in caso di necessità). Indicazioni dettagliate sugli elaborati da presentare e template grafici da utilizzare verranno forniti durante il corso. La scadenza per la consegna delle esercitazioni di gruppo sarà comunicata in congruo anticipo e tendenzialmente dovrà avvenire una settimana prima della data d’esame. Le esercitazioni di gruppo saranno oggetto di revisioni, verifiche ed approfondimenti, prevalentemente collettivi. Compatibilmente con le possibilità di spostamento generali e individuali, sono previsti sopralluoghi all’oggetto della ricerca progettuale, che verranno preventivamente concordati con la classe.
Qualunque tema di studio alternativo che ogni studente intenda proporre dovrà:
- essere preventivamente concordato con la docenza
- avere dimensioni contenute, in modo da poter essere svolto nella durata del corso
- presentare uno stato di conservazione di adeguata complessità
- essere liberamente accessibile
CONOSCENZE RACCOMANDATE: si raccomanda fortemente una conoscenza di base dei seguenti argomenti: lineamenti di storia dell’architettura, materiali da costruzione tradizionali, rilievo architettonico, lineamenti di statica e scienza delle costruzioni.
Modalità di verifica dell’apprendimento
La verifica dell’apprendimento delle conoscenze e dell’acquisizione degli strumenti critici e metodologici sarà svolta attraverso:
La valutazione dei risultati delle esercitazioni
La valutazione della partecipazione alle attività
La valutazione dei risultati della ricerca progettuale di gruppo
La valutazione della prova finale d’esame
1, 2) VALUTAZIONE DELLE ESERCITAZIONI e DELLE ATTIVITÀ
Costituiranno prove intermedie di verifica dei processi formativi. Dettagli sulle modalità di valutazione e risultati saranno costantemente comunicati e discussi nel corso del laboratorio.
3) VALUTAZIONE DELLA RICERCA PROGETTUALE DI GRUPPO
La ricerca progettuale di gruppo sarà valutata con un voto unico per tutti i componenti del gruppo che terrà conto delle capacità di applicazione delle conoscenze acquisite, dell’acquisizione di strumenti critici, della qualità degli elaborati presentati e dei risultati conseguiti.
4) PROVA FINALE D’ESAME
La prova finale consiste in un colloquio, individuale e di gruppo, sui temi trattati durante il corso, sulla bibliografia, sui metodi e i risultati delle esercitazioni e della ricerca progettuale conclusiva
VOTO FINALE. Il voto finale sarà basato sulla media dei risultati conseguiti nelle esercitazioni individuali, nella ricerca di gruppo in quelle di gruppo e nel colloquio d’esame. Nella definizione del risultato sarà tenuto conto del percorso crescita di ciascuno studente.
N. B. Gli studenti che desiderino sostenere l’esame SENZA FREQUENTARE le lezioni sono tenuti a segnalarlo al docente per concordare un adeguato programma di lavoro.
Bibliografia di riferimento
Materiale bibliografico e documenti su cui impostare approfondimenti e dibattiti verranno forniti durante il corso (sulla piattaforma Moodle). Nella bibliografia generale sono indicati alcuni testi significativi che possono fornire nozioni utili alla conoscenza degli edifici e al progetto di restauro. Indicazioni bibliografiche di approfondimento saranno fornite durante il corso. Un esame universitario presuppone la capacità di compiere una ricerca bibliografica. I testi elencati non si propongono pertanto di offrire un quadro esaustivo e nemmeno equilibrato ma si limitano a indicare un ambito di nozioni di base minimo, necessario ma non sufficiente, utile fra l’altro a costruire proprio i riferimenti bibliografici a supporto degli argomenti che ciascuno studente intenda sviluppare. Si raccomanda l’utilizzo degli indici digitali delle biblioteche italiane e delle grandi biblioteche europee (es. OPAC Unifi, BNCF, Istituto Max Planck, BNF, DNB, British Library, NYPL).
Programma del corso - Parte D
Il Laboratorio di Restauro affronta le problematiche connesse alla conservazione del
patrimonio architettonico e culturale, a partire dalla nascita del dibattito disciplinare fino alla
trattazione di problematiche attuali. Il corso intende coinvolgere gli allievi nel processo di
individuazione e definizione di ciò che è patrimonio, beni culturali materiali e immateriali,
attraverso le trattazioni teoriche e gli assunti metodologici.
Le dimensioni più specificamente analitiche e progettuali, fra cui la comprensione degli
statuti costruttivi e dell'unicità materiale dell'esistente, la lettura dei degradi e dei dissesti e il
rapporto causa-effetto, le tecniche di restauro, l'adeguamento a nuovi usi compatibili, sono
affrontante facendo ricorso a esempi e allo sviluppo di un'esercitazione.
Il Corso, attraverso un percorso tra teorie e prassi del Restauro, vuole contribuire alla
costruzione di quella particolare coscienza e capacità critico progettuale che si deve
possedere per attuare con responsabilità la cura, la conservazione e valorizzazione del
patrimonio culturale.
Obiettivo dell’insegnamento è fornire agli studenti le conoscenze e le competenze di base
delle discipline della conservazione e del restauro. Sono indagati i fondamenti teorici e
metodologici, di carattere storico, filosofico e scientifico; i metodi e le tecniche di analisi e
diagnosi non distruttiva degli edifici esistenti; le basi teoriche, metodologiche e tecniche delle
fasi di progettazione e d’intervento sui manufatti analizzati; i riferimenti normativi, nazionali e
internazionali, per la tutela, la conservazione e il restauro del patrimonio culturale.
Il percorso metodologico proposto dal corso è finalizzato al progetto e potrà essere arricchito
e approfondito nel laboratorio di restauro 2.
RISULTATI ATTESI
Il Laboratorio è finalizzato all'apprendimento degli aspetti teorico-critici e applicativi della
disciplina della conservazione, in relazione alla comprensione della consistenza e
dell'identità del patrimonio culturale, alla conoscenza degli aspetti normativi e delle loro
implicazioni progettuali, alla conoscenza delle metodologie di restauro.
Gli studenti acquisiscono la capacità di interpretare criticamente il patrimonio nelle sue
necessità di tutela e conservazione, in relazione all'attualità del dibattito sul restauro,
ponendosi in un'ottica interdisciplinare.
CONOSCENZE PREGRESSE
Lo studente che accede a questo insegnamento deve essere in possesso delle conoscenze
relative ai fondamenti di storia dell’architettura, disegno e rappresentazione e tecnologia
dell'architettura previsti nel percorso di studi.
ARTICOLAZIONE DEL CORSO
L'insegnamento è articolato in lezioni tematiche e in momenti dedicati allo sviluppo
dell'esercitazione.
Le lezioni impostano e discutono questioni teoriche e pratiche, alcune delle quali applicate
nell'esercitazione, incentrata su un tema assegnato dal docente. Sono previste lezioni
interdisciplinari e visite guidate.
I temi che si intende affrontare sono articolati come segue:
- Presentazione del Corso: programma, contenuti, obiettivi.
- Il restauro tra teoria e prassi: significati e declinazioni di patrimonio; e voluzione dei
concetti e delle pratiche di restauro e di conservazione del patrimonio architettonico.
- L’evoluzione normativa: il panorama nazionale e internazionale.
- Complessità e problematiche della protezione e valorizzazione dei beni culturali.
- La comprensione della consistenza e delle stratificazioni dell’organismo
architettonico: avvicinamento, osservazione e descrizione degli edifici storici, delle
tecniche di costruzione, dei materiali, dei degradi e delle alterazioni.
- Le fonti dirette e indirette: la ricerca bibliografica, archivistica e iconografica.
- Il cantiere tradizionale: materiali, tecniche, elementi costruttivi.
- Il rilievo per il restauro.
- Le mappature tematiche per la lettura critica dello stato di conservazione.
- Il quadro igroscopico e il quadro fessurativo: modalità di lettura e rappresentazione.
- Le cause del degrado e la diagnostica: accertamenti, campionature, prove in situ e
in laboratorio.
- Il piano diagnostico preliminare al progetto di intervento: le tecniche non distruttive
per la diagnosi del costruito storico. Potenzialità, applicazioni, casi studio.
- Tecniche e metodiche di restauro.
- I nodi problematici del restauro: distinguibilità, minimo intervento, reversibilità,
compatibilità.
- Presentazione dell'esercitazione.
- Organizzazione dei gruppi di lavoro (gruppi da massimo tre studenti), assegnazione
dei temi ai gruppi.
ORGANIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO
L'apparato di lezioni è in parallelo allo svolgimento dell'esercitazione. Visite guidate a
complessi museali e/o cantieri per l'illustrazione di problemi aperti di conservazione,
restauro, riuso, manutenzione del patrimonio
Le modalità didattiche prevedono lezioni frontali mono e pluridisciplinari.
In aula è fornita revisione diacronica per lo sviluppo dell'esercitazione da parte della
docenza. Il docente è disponibile su appuntamento (email:
susanna.cacciagherardini@unifi.it) per chiarimenti su lezioni ed esercitazioni.
Durante lo svolgimento del Corso viene richiesta una partecipazione attiva alle lezioni,
instaurando discussioni collettive, nonché lo sviluppo dell'esercitazione.
BIBLIOGRAFIA, LETTURE, DISPENSE, ALTRO MATERIALE DIDATTICO
Dispense tematiche sulle lezioni e documenti utili all'organizzazione dell'esercitazione sono
messi a disposizione degli studenti dal docente.
Indicazioni normative e bibliografiche puntuali verranno specificate di volta in volta nel corso
delle lezioni e durante le attività di esercitazione.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
- C. Arcolao, La diagnosi nel restauro architettonico. Tecniche, procedure, protocolli,
Venezia, Marsilio, 2008.
- A. Bellini (a cura di), Tecniche della conservazione, Angeli, Milano 1986, quarta
edizione aggiornata 1992.
- S. Casiello, La Cultura del Restauro. Teorie e fondatori, Marsilio, Venezia, 2005.
- G. Carbonara (a cura di), Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino 1996 e anni
successivi con riferimenti agli argomenti trattati nel corso.
- G. Carbonara, Avvicinamento al restauro. Teoria, storia, monumenti, Liguori, Napoli
1997.
- G. Carbonara, Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, UTET,
Torino 2011.
- P. Marconi , Arte e cultura nella manutenzione dei monumenti , Laterza, Roma-Bari
1984.
- L. Marino, Il rilievo per il restauro, Hoepli, Milano 1990.
- S. F. Musso (a cura di), Tecniche di Restauro - aggiornamento, UTET Scienze
Tecniche, Torino 2013.
- S. F. Musso, Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla
diagnostica, EPC Libri, Roma ed. 2015.
- S. F. Musso, Marco Pretelli (coordinamento di), Restauro: Conoscenza, Progetto,
Cantiere, Gestione, Edizioni Quasar, Roma, 2020.
- P. Rocchi (a cura di), Trattato sul consolidamento, Mancosu, Roma 2003.
- E. Romeo, Instaurare reficere renovare., Celid, Torino 2004.
- L. Zevi , Il manuale del restauro architettonico, Mancosu, Roma 2001.
- Raccomandazioni Normal 1/88, Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei:
lessico, CNR-ICR, Roma 1988.
- Raccomandazioni UNI 11182/2006, Materiali lapidei naturali ed artificiali.
Descrizione della forma di alterazione – Termini e definizioni.
RIVISTE CONSIGLIATE
( http://sira-restauroarchitettonico.it/riviste/ )
‘ANAΓKΗ
- ArcHistoR – architettura storia restauro
- ARKOS
- Bollettino ICR
- Confronti
- International Journal of Architectural Heritage
- Jahrbuch der Bayerischen Denkmalpflege
- Loggia. Arquitectura y restauración
- Materiali e strutture. Problemi di conservazione
- Monumental
- OPD Restauro
- Recuperoeconservazione_magazine
- RA restauro archeologico
- Ricerche di Storia dell’arte
- Storia Urbana
- The S.P.A.B. Magazine
BIBLIOGRAFIA DI APPROFONDIMENTO
- Boito Camillo, I restauri in architettura. Dialogo primo, in Boito Camillo, Questioni
pratiche di Belle Arti, Milano, 1893, sta in M. A. Crippa (a cura di) Il nuovo e l’antico
in architettura, antologia, Milano, Jaca Book 1989.
- Bonelli Renato, voce Restauro - Restauro architettonico, in Enciclopedia Universale
dell’Arte, vol. XI, col. 322 e sgg., Venezia-Roma 1963.
- Brandi Cesare, voce Restauro, in Enciclopedia Universale dell’Arte, vol. XI, Venezia-
Roma 1963. (o, ancor meglio, Brandi Cesare, Teoria del restauro, Einaudi, Torino
1977, pp. 3-47 (ed. or., Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 1963)
- Giovannoni Gustavo, voce Restauro, in Enciclopedia Italiana di Scienze Lettere e
Arti, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana fondato da G. Treccani, 1936, vol.
XXIX, pp. 127-130.
- Riegl Alois, Der moderne Denkmalkultus. Sein Wesen und seine Entstehung, Wien-
Leipzig, 1903, (trad. it. Il culto moderno dei monumenti. Il suo carattere e i suoi inizi,
in S. Scarrocchia (a cura di), Alois Riegl: teoria e prassi della conservazione dei
monumenti, Bologna, Accademia Albertina, Clueb, 1995, pp. 173- 206).
- John Ruskin, The nature of gothic, (VII° cap. di: The stones of Venice, London 1851-
52) - Il testo è consultabile, in versione italiana nel volume: John Ruskin, Le pietre di
Venezia, Rizzoli, Milano 1989
- John Ruskin, The seven lamps of architecture, London 1849 - Consultabile nella
versione italiana pubblicata da Jaca Book o da Rizzoli (nella collana B.U.R.),
-Viollet Le Duc, voce “Restauration” in: Dictionnaire raisonn é de l’architecture
française du XI au XVI siècle, Paris 1854-1868.
CRITERI E PROCEDURE PER LO SVOLGIMENTO DELL’ESAME FINALE
Modalità di esecuzione dell’esame: L'accertamento di conoscenze e capacità avviene
tramite la valutazione dell'esercitazione sviluppata durante il corso e delle conoscenze
acquisite sugli argomenti affrontati.
L’esercitazione, da svolgere in gruppi di max 3 studenti e da valutare durante l’esame finale,
è composta da un dossier di elaborati scritto-grafici (l’elenco degli elaborati da produrre sarà
fornito durante lo svolgimento delle lezioni). Ogni studente comporrà singolarmente,
all’interno della tematica dell’esercitazione, almeno una o più tavole/elaborati, in modo da
effettuare una valutazione personale.
Nella costruzione del voto finale, la valutazione dell’esercitazione peserà per il 50%, la
verifica delle conoscenze apprese durante il corso per il 30% e la partecipazione attiva alle
lezioni per il 20%.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Parte C
4 - istruzione di qualità
9 - Industria, innovazione infrastrutture
11 - città e comunità sostenibili
12 - consumo e produzione responsabili