Il Laboratorio di Restauro II fornisce conoscenze e competenze volte a gestire i problemi complessi della tutela, della conservazione e della rifunzionalizzazione del patrimonio secondo i criteri di compatibilità e sostenibilità.
Contenuto del corso - Parte C
Introduzione al restauro architettonico
Il progetto di restauro
Tecniche di conservazione dei manufatti architettonici
Il progetto di conservazione dei materiali
Il progetto di conservazione delle strutture
Il progetto di riuso e la riabilitazione funzionale
Il cantiere di restauro
Il progetto di manutenzione
Lineamenti di restauro archeologico
La comunicazione nel restauro e la valorizzazione
Conservazione e sostenibilità
Contenuto del corso - Parte D
Fondamenti teorici della conservazione e del restauro nel loro sviluppo storico. Analisi e individuazione dei fenomeni di degrado e relative cause, in vista degli interventi conservativi. Conoscenza dei materiali da costruzione dell’edilizia storica e loro produzione. Caratteri costruttivi dell’edilizia storica. Metodi e processi per il progetto di manutenzione conservativa, di risanamento, di consolidamento e di riuso degli edifici storici.
Marco Dezzi Bardeschi, Restauro: punto e da capo. Frammenti per una (impossibile) teoria, Ex Fabrica, FrancoAngeli, Milano 1991 e 2009 (ottava edizione).
Stefano F. Musso, Recupero e restauro degli edifici storici, EPC Libri, Roma 2004.
Emanuele Romeo (a cura di), Il monumento e la sua conservazione. Note sulla metodologia del progetto di restauro, Celid, Torino, 2004.
Francesco Doglioni, Nel Restauro. Progetti per le architetture del passato, Marsilio, Venezia 2008.
Carolina Di Biase, Il degrado del calcestruzzo nell'architettura del Novecento, Maggioli Editore, Milano, 2009.
Donatella Fiorani (a cura di), Restauro e tecnologie in architettura, Carocci, Roma, 2009.
Marcello Balzani (a cura di), Restauro, recupero, riqualificazione. Il progetto contemporaneo nel contesto storico, Skira, Milano, 2011.
Giovanni Carbonara, Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, Utet, Torino, 2011.
Susanna Caccia Gherardini, Elogio della cura. Il progetto di restauro: orientamenti critici ed esperienze, Edizioni ETS, Pisa, 2012.
Stefano F. Musso (a cura di), Tecniche di Restauro - aggiornamento, UTET Scienze Tecniche, Torino, 2013.
Susanna Caccia Gherardini, The Architectural Restauration and Conservation handbook, Didapress, Firenze, 2016.
Storia e teoria del restauro
Riegl, Alois (S. Scarrocchia, ed.) 2011, Il culto moderno dei monumenti. Il suo carattere e i suoi inizi - Abscondita: Milano.
Brandi, Cesare, 2012, Teoria del restauro - Einaudi: Torino, (1 ed. 1963)
Torsello, Paolo, B. (ed.), 2005, Che cos’è il restauro? Nove studiosi a confronto - Marsilio: Padova.
Ruskin, John, 1849, The seven lamps of architecture - Wiley: Oxford.
Torsello, Paolo B., 2001, Restauro architettonico. Padri, teorie, immagini - Angeli: Milano.
Casiello, Stella, 2005, La cultura del restauro. Teorie e fondatori - Marsilio: Padova.
Casiello, Stella, 2008, Verso una storia del restauro. Dall’età classica al primo Ottocento - Firenze.
Testi e manualistica di base per gli interventi di restauro
Bellini, Amedeo (ed.), 2001, Tecniche della conservazione - Angeli: Milano.
Musso, Stefano – Torsello, Paolo, 2003, Tecniche di restauro architettonico - UTET: Milano, (2 vol.)
Gurrieri, Francesco (a cura di), 2013, Dizionario generale del restauro - Mandragora: Firenze
Zevi, Luca (a cura di), 2008, Manuale del restauro architettonico - Mancosu: Roma, (1° 2000)
Conservazione dei materiali
Lazzarini, Lorenzo - Laurenzi Tabasso Laura, 2010, Il restauro della Pietra - UTET: Milano
Pedemonte, Enrico - Fornari G., 2006, Chimica e restauro. La scienza dei materiali per l’architettura - Marsilio: Venezia.
Amoroso, Giovanni, 2002, Trattato di scienza della conservazione dei monumenti - Alinea: Firenze.
Cigni, G. - Codacci Pisanelli, B. - Umidità e degrado negli edifici. Diagnosi e rimedi – Kappa Roma, 1987
Monaco, L. M. – Santamaria, Armando - Indagini, prove e monitoraggio nel restauro degli edifici storici – ESI: Napoli, 1998
Centauro, G. A. (ed.) - Tecnologie e conservazione degli apparati pittorici e del colore dell’edilizia storica - Poggibonsi, 2008
Tampone, Gennaro - Il restauro delle strutture in legno – Hoepli: Milano, 1996
Dohene E., Price C., 2010, Stone Conservation: an overview of current research, Getty, Los Angeles.
Conservazione delle strutture
Vinci, Michele, 2014, Metodi di calcolo e tecniche di consolidamento per edifici in muratura - Palermo.
Mastrodicasa, Sisto, 1993, Dissesti statici delle strutture edilizie. Diagnosi, consolidamento - HOEPLI: Milano (rist. 2010)
Podesta, Stefano, 2012, Verifica sismica di edifici in muratura - Flaccovio: Palermo.
Soluzioni tecniche specifiche
Del Curto, D. (ed.), 2010, Ambiente interno e conservazione: Il controllo del clima in musei e edifici storici - Nardini, Firenze
Pinto Guerra, Edgardo, 2011, Risanamento di murature umide e degradate - Flaccovio: Palermo.
Cigni, Giuseppe - Codacci Pisanelli, Biancaneve, 1987, Umidità e degrado negli edifici.Diagnosi e rimedi – Kappa: Roma.
Germani, L. - Franceschi, S. - Capitolato speciale di appalto. Restauro architettonico - DEI: Roma, 2003
Il progetto di riuso e di integrazione architettonica
De Vita M., 2015, Architetture nel tempo: dialoghi della materia, nel restauro, Firenze University Press, Firenze.
De Gracia F., 1992, Construir en lo construido, La arquitectura como modificación, Editorial Nerea.
Carbonara G., 2011, Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, UTET, Torino.
Materiale didattico fornito dal docente.
TEORIA E STORIA DEL RESTAURO:
B.P.Torsello, Restauro architettonico. Padri, teorie, immagini, FrancoAngeli, Milano, 1984.
M.P. Sette, Il restauro in architettura. Quadro storico, UTET, Torino, 2001.
B.P. Torsello (a cura di), Che cos’è il restauro?, Marsilio, Venezia, 2005.
DEGRADO MATERIALE E CONSERVAZIONE:
Scheda NORMAL 1-88 – Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico.
UNI 11182/2006 - Materiali lapidei naturali ed artificiali. Descrizione della forma di alterazione - Termini e definizioni.
Illustrated glossary on stone deterioration patterns, ICOMOS-ISCS, 2008.
B.P. Torsello, S.F. Musso, Tecniche di restauro architettonico, UTET, Torino, 2003.
MATERIALI E CARATTERI COSTRUTTIVI DELL’EDILIZIA STORICA:
U. Menicali, I materiali dell’edilizia storica, NIS, Roma, 1992.
P. Donati, Legno, pietra e terra. L’arte del costruire, Giunti, Firenze, 1990.
E. Zamperini, Capriate e tetti di legno. Evoluzione tipologica e tecnologica delle strutture lignee di copertura (1800-1950), CLU, Pavia, 2019.
DISSESTI E CONSOLIDAMENTO:
S. Mastrodicasa, Dissesti statici delle strutture edilizie, Hoepli, Milano, 1993.
G. Tampone, Il restauro delle strutture di legno, Hoepli, Milano, 1996.
F. Laner, Il restauro delle strutture di legno, Grafill, Palermo, 2011.
Obiettivi Formativi - Parte A
Attraverso approfondimenti interdisciplinari lo studente sviluppa capacità critiche in relazione alla scelta di tecnologie, tecniche e interventi innovativi mirati alla conservazione materica dei beni, alla predisposizione di strategie di prevenzione e tutela del patrimonio nell’ambito degli apparati normativi vigenti, e in relazione al panorama di esperienze nazionali e internazionali pregresse e delle sperimentazioni in divenire, estendendo e rafforzando le nozioni acquisite durante il primo ciclo di studi (Laboratorio di Restauro I). Le conoscenze sono rivolte al mantenimento in efficienza, alla fruizione e al godimento del bene tramite l’inserimento di nuove destinazioni d’uso compatibili col bene stesso e col sistema ambientale, sociale, culturale di riferimento. Entrano in gioco le componenti della sostenibilità culturale, dell’innovazione compatibile - progettuale, tecnologica e impiantistica - che permetta l’aggiunta di elementi di novità nel rispetto dell’esistente.
Gli studenti acquisiscono la capacità di formulare scelte consapevoli, di sapere esprimere correttamente l'iter del progetto nelle sue necessità di tutela, messa in sicurezza, conservazione, e di risolvere problemi interdisciplinari, in particolare relativi al progetto di conservazione, a diversi livelli: dall'approccio conoscitivo, alla scala preliminare - che attraverso il masterplan prefigura scelte e obiettivi e definisce le interazioni con il contesto - fino alla scala definitiva che configura i provvedimenti di conservazione e innovazione sulla materialità architettonica. Saranno dunque in grado, attraverso l’applicazione delle conoscenze e degli strumenti acquisiti nel processo formativo, di predisporre progetti di restauro di beni architettonici in un’ottica di conservazione integrata che pone il bene e il suo sistema culturale al centro delle esigenze e delle dinamiche sociali, economiche e culturali attuali.
Obiettivi Formativi - Parte C
Fornire agli studenti la conoscenza approfondita di:
1) Materiali e tecniche per la conservazione architettonica
2) Concetti di base della teoria della conservazione architettonica attraverso i passaggi storici nei diversi contesti culturali.
2) Strumenti (metodologici, tecnici e critici) essenziali alla predisposizione di un corretto processo di conservazione e riabilitazione funzionale di un edificio storico
Alla fine del laboratorio lo studente dovrà:
1) Raggiungere un adeguato grado di consapevolezza dei caratteri dell'intervento sul costruito:
- contenuti operativi e principali connessioni interdisciplinari
- significato storico, culturale e di risorsa contemporanea di crescita
2) Essere in grado di creare una sintesi dei valori materiali e immateriali custoditi da un manufatto architettonico oltre alla valutazione del loro livello di riconoscibilità e condivisione collettiva.
3) Essere in grado di impostare un corretto percorso progettuale di conservazione materiale di manufatto architettonico esistente
4) Implementare le proprie capacità di valutazione delle scelte concettuali di gestione dei valori riconosciuti di un manufatto architettonico.
4) Essere in grado di sviluppare un progetto di riuso e di rielaborazione architettonica compatibile con i valori culturali e di testimonianza materiale di un manufatto architettonico
Obiettivi Formativi - Parte D
Acquisire consapevolezza delle tematiche del restauro conservativo e delle attuali tendenze metogologiche.
Acquisire le basi fondamentali per la conoscenza degli aspetti materiali e costruttivi dell’edilizia storica.
Acquisire conoscenze di base relative alle tecniche di indagine e di intervento nel settore della conservazione dei materiali da costruzione, del risanamento e del consolidamento delle strutture edilizie e del loro riuso compatibile.
Prerequisiti - Parte C
si raccomanda fortemente una conoscenza di base dei seguenti argomenti:
lineamenti di storia dell’architettura;
tecniche costruttive storiche e tradizionali;
caratteri e patologie dei materiali tradizionali;
rilievo architettonico;
statica;
dissesto delle strutture;
metodologie e strumenti per la diagnostica.
Prerequisiti - Parte D
Aver sostenuto l’esame del Laboratorio di Restauro I
Metodi Didattici - Parte A
L'insegnamento è articolato in lezioni tematiche mono e pluri-disciplinari che impostano e discutono questioni teoriche e pratiche, in parallelo allo svolgimento dell'esercitazione progettuale. Tale esercitazione è sviluppata intorno a un tema monografico, assegnato dal docente, che è possibile esplorare nella sua consistenza fisica e che reclama interventi di restauro, adeguamento, riuso, messa in valore
Metodi Didattici - Parte C
La didattica del corso è articolata in lezioni frontali, visite, esercitazioni e attività progettuali:
LEZIONI FRONTALI:
Le lezioni frontali sui temi di base del corso saranno affiancate da seminari e comunicazioni di approfondimento su temi specifici e casi studio. Eventi, convegni e conferenze sui temi della conservazione saranno segnalati durante il corso.
VISITE E SOPRALLUOGHI:
Compatibilmente con i tempi a disposizione e con le possibilità di spostamento, saranno previste visite di studio a siti e monumenti, cantieri e laboratori di restauro, finalizzate a favorire il confronto e la raccolta di specifiche informazioni utili allo sviluppo del proprio percorso di ricerca. I sopralluoghi favoriranno inoltre l’osservazione e la lettura tecnologica delle soluzioni conservative messe in atto, nella loro dimensione tecnologica e di linguaggio architettonico.
ESERCITAZIONI INDIVIDUALI:
Il laboratorio prevede lo svolgimento di alcune esercitazioni individuali in aula, all’esterno, a casa, per l’applicazione e la verifica dei temi trattati. Le esercitazioni dovranno essere sempre consegnate nei tempi stabiliti sulla piattaforma moodle.
RICERCA PROGETTUALE DI GRUPPO:
Tutte le attività del laboratorio confluiranno nello sviluppo di una ricerca progettuale finalizzata all’impostazione di un processo di conservazione e riabilitazione architettonica di un manufatto architettonico esistente proposto dal docente. La ricerca progettuale sarà composta da alcune esercitazioni, da svolgere preferibilmente in gruppo (max 3). Il tema assegnato a ciascun gruppo sarà di dimensioni adeguate per essere ragionevolmente trattato nella durata del corso. Ciascuna esercitazione sarà costituita da due tipi di elaborati: un documento di testo (relazione illustrativa del percorso svolto e dei risultati ottenuti, tabelle, testi specifici), 1 tavola formato A2 (da sdoppiare in caso di necessità). Indicazioni dettagliate sugli elaborati da presentare e template grafici da utilizzare verranno forniti durante il corso. La scadenza per la consegna delle esercitazioni di gruppo sarà comunicata in congruo anticipo e tendenzialmente dovrà avvenire una settimana prima della data d’esame. Le esercitazioni di gruppo saranno oggetto di revisioni, verifiche ed approfondimenti, prevalentemente collettivi. Compatibilmente con le possibilità di spostamento generali e individuali, sono previsti sopralluoghi all’oggetto della ricerca progettuale, che verranno preventivamente concordati con la classe.
Qualunque tema di studio alternativo che ogni studente intenda proporre dovrà:
- essere preventivamente concordato con la docenza
- avere dimensioni contenute, in modo da poter essere svolto nella durata del corso
- presentare uno stato di conservazione di adeguata complessità
- essere liberamente accessibile
Metodi Didattici - Parte D
La didattica del corso prevede, oltre alle lezioni frontali, esercitazioni in aula e sopralluoghi su edifici storici e monumenti. Nell’ambito del Laboratorio verrà sviluppato dagli studenti, individualmente o in piccoli gruppi, il progetto di restauro conservativo e funzionale di un organismo architettonico (tema d’anno).
Altre Informazioni - Parte C
Le revisioni ed il ricevimento degli studenti avverranno con frequenza settimanale al termine della lezione, nella stessa aula. Per ulteriori necessità o appuntamenti contattare il docente all'indirizzo: michele.coppola@unifi.it
Altre Informazioni - Parte D
Le revisioni dei progetti degli studenti potranno avvenire sia in presenza, sia on line.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
La modalità di valutazione dei risultati di apprendimento consiste nella verifica della frequenza dei corsi (75%) e della partecipazione alle attività proposte, nella valutazione delle esercitazioni pratiche a carattere progettuale svolte sia nelle fasi intermedie sia nella fase conclusiva e in una prova orale.
Modalità di verifica apprendimento - Parte C
La verifica dell’apprendimento, delle conoscenze e degli strumenti critici e metodologici acquisiti sarà svolta attraverso:
La valutazione dei risultati delle esercitazioni
La valutazione della partecipazione alle attività
La valutazione dei risultati della ricerca progettuale di gruppo
La valutazione della prova finale d’esame
1, 2) VALUTAZIONE DELLE ESERCITAZIONI e DELLE ATTIVITÀ
Costituiranno prove intermedie di verifica dei processi formativi. Dettagli sulle modalità di valutazione e risultati saranno costantemente comunicati e discussi nel corso del laboratorio.
3) VALUTAZIONE DELLA RICERCA PROGETTUALE DI GRUPPO
La ricerca progettuale di gruppo sarà valutata con un voto unico per tutti i componenti del gruppo che terrà conto delle capacità di applicazione delle conoscenze acquisite, dell’acquisizione di strumenti critici, della qualità degli elaborati presentati e dei risultati conseguiti.
4) PROVA FINALE D’ESAME
La prova finale consiste in un colloquio, individuale e di gruppo, sui temi trattati durante il corso, sulla bibliografia, sui metodi e i risultati delle esercitazioni e della ricerca progettuale conclusiva
VOTO FINALE. Il voto finale sarà basato sulla media dei risultati conseguiti nelle esercitazioni individuali, nella ricerca di gruppo in quelle di gruppo e nel colloquio d’esame. Nella definizione del risultato sarà tenuto conto del percorso crescita di ciascuno studente.
N. B. Gli studenti che desiderino sostenere l’esame SENZA FREQUENTARE le lezioni sono tenuti a segnalarlo al docente per concordare un adeguato programma di lavoro.
Modalità di verifica apprendimento - Parte D
Per l'ammissione alla prova di esame, gli studenti dovranno aver completato gli elaborati di analisi, diagnosi e progetto relativi al tema d'anno, che saranno concordati con il docente.
Programma del corso - Parte A
LABORATORIO DI RESTAURO II
Docente della materia
Prof. Susanna Caccia Gherardini
Carico didattico
8 CFU, 64 ore
Anno accademico
2022-2023, II semestre
Corso di studio
Corso di Laurea in Architettura
Riassunto e risultati di apprendimento
Il Laboratorio di Restauro II fornisce conoscenze e competenze volte a gestire i problemi complessi della tutela, della conservazione e della rifunzionalizzazione del patrimonio secondo i criteri di compatibilità e sostenibilità.
Attraverso approfondimenti interdisciplinari lo studente sviluppa capacità critiche in relazione alla scelta di tecnologie, tecniche e interventi innovativi mirati alla conservazione materica dei beni, alla predisposizione di strategie di prevenzione e tutela del patrimonio nell’ambito degli apparati normativi vigenti, e in relazione al panorama di esperienze nazionali e internazionali pregresse e delle sperimentazioni in divenire, estendendo e rafforzando le nozioni acquisite durante il primo ciclo di studi (Laboratorio di Restauro I). Le conoscenze sono rivolte al mantenimento in efficienza, alla fruizione e al godimento del bene tramite l’inserimento di nuove destinazioni d’uso compatibili col bene stesso e col sistema ambientale, sociale, culturale di riferimento. Entrano in gioco le componenti della sostenibilità culturale, dell’innovazione compatibile - progettuale, tecnologica e impiantistica - che permetta l’aggiunta di elementi di novità nel rispetto dell’esistente.
Gli studenti acquisiscono la capacità di formulare scelte consapevoli, di sapere esprimere correttamente l'iter del progetto nelle sue necessità di tutela, messa in sicurezza, conservazione, e di risolvere problemi interdisciplinari, in particolare relativi al progetto di conservazione, a diversi livelli: dall'approccio conoscitivo, alla scala preliminare - che attraverso il masterplan prefigura scelte e obiettivi e definisce le interazioni con il contesto - fino alla scala definitiva che configura i provvedimenti di conservazione e innovazione sulla materialità architettonica. Saranno dunque in grado, attraverso l’applicazione delle conoscenze e degli strumenti acquisiti nel processo formativo, di predisporre progetti di restauro di beni architettonici in un’ottica di conservazione integrata che pone il bene e il suo sistema culturale al centro delle esigenze e delle dinamiche sociali, economiche e culturali attuali.
Argomenti della materia
L'insegnamento è articolato in lezioni tematiche mono e pluri-disciplinari che impostano e discutono questioni teoriche e pratiche, in parallelo allo svolgimento dell'esercitazione progettuale. Tale esercitazione è sviluppata intorno a un tema monografico, assegnato dal docente, che è possibile esplorare nella sua consistenza fisica e che reclama interventi di restauro, adeguamento, riuso, messa in valore.
I temi che si intende affrontare sono articolati come segue:
- Presentazione del Corso: programma, contenuti, obiettivi.
- Presentazione del caso studio, di fonti, strumenti e metodi dell'esercitazione e organizzazione dei gruppi di lavoro e dei sopralluoghi.
- Il rilievo critico dell’esistente alla scala architettonica per il progetto di restauro. La comprensione della consistenza del costruito e la sua restituzione grafica.
- Inquadramento territoriale: cartografia; strumenti di governo del territorio e piani: previsioni e norme con ricadute sul bene.
- L'analisi storica per il restauro. Le fonti bibliografiche, documentarie e materiali. L'interpretazione delle fasi architettoniche.
- I sistemi costruttivi e le finiture dell’edilizia tradizionale. Particolari esempi relativi alla tradizione costruttiva nell’area di indagine.
- Problematiche di conservazione dell’architettura storica e strumenti per la tutela.
- Il progetto di restauro/rifunzionalizzazione alla scala del masterplan: l’architettura e il contesto.
- Il progetto di restauro alla scala architettonica: capacità residue dei manufatti, nuovi usi, rapporto conservazione/innovazione.
- Le tecniche non distruttive per la diagnosi del costruito storico. Potenzialità, applicazioni, casi studio.
- Gli interventi di consolidamento e le tecniche di restauro architettonico. La progettazione e configurazione grafica delle "unità di progetto".
- Riuso e sostenibilità nel restauro architettonico: approcci, casi, adeguamenti, problemi aperti.
- Lezioni e seminari monografici per l'illustrazione di problemi aperti di conservazione, restauro, riuso, manutenzione, integrazione degli impianti in edifici storici.
Altre tematiche possono essere sviluppate in relazione alla specifica identità dei casi studio in esame.
Modalità di verifica delle conoscenze
La modalità di valutazione dei risultati di apprendimento consiste nella verifica della frequenza dei corsi (75%) e della partecipazione alle attività proposte, nella valutazione delle esercitazioni pratiche a carattere progettuale svolte sia nelle fasi intermedie sia nella fase conclusiva e in una prova orale.
BIbliografia di riferimento:
Marco Dezzi Bardeschi, Restauro: punto e da capo. Frammenti per una (impossibile) teoria, Ex Fabrica, FrancoAngeli, Milano 1991 e 2009 (ottava edizione).
Stefano F. Musso, Recupero e restauro degli edifici storici, EPC Libri, Roma 2004.
Emanuele Romeo (a cura di), Il monumento e la sua conservazione. Note sulla metodologia del progetto di restauro, Celid, Torino, 2004.
Francesco Doglioni, Nel Restauro. Progetti per le architetture del passato, Marsilio, Venezia 2008.
Carolina Di Biase, Il degrado del calcestruzzo nell'architettura del Novecento, Maggioli Editore, Milano, 2009.
Donatella Fiorani (a cura di), Restauro e tecnologie in architettura, Carocci, Roma, 2009.
Marcello Balzani (a cura di), Restauro, recupero, riqualificazione. Il progetto contemporaneo nel contesto storico, Skira, Milano, 2011.
Giovanni Carbonara, Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, Utet, Torino, 2011.
Susanna Caccia Gherardini, Elogio della cura. Il progetto di restauro: orientamenti critici ed esperienze, Edizioni ETS, Pisa, 2012.
Stefano F. Musso (a cura di), Tecniche di Restauro - aggiornamento, UTET Scienze Tecniche, Torino, 2013.
Susanna Caccia Gherardini, The Architectural Restauration and Conservation handbook, Didapress, Firenze, 2016.
Programma del corso - Parte C
Argomenti trattati e finalità del corso
Come tutti i progetti di architettura, il progetto di restauro di un manufatto architettonico si basa su una fase di conoscenza che porta a una serie di scelte tecniche e culturali. Le scelte sono tanto più corrette quanto più adeguata è la fase di conoscenza preliminare. Se conserviamo i vecchi edifici è perché, oltre a un valore economico e funzionale, contengono elementi culturali di cui il restauratore diventa responsabile verso le comunità di appartenenza. Dal punto di vista tecnico, come un medico, il restauratore fa una diagnosi e decide la terapia migliore. Conosce metodi, tecniche e materiali adatti per curare le malattie degli edifici. Ma questo non è abbastanza. Dal punto di vista culturale il restauratore riattiva la presenza dell'edificio nella vita contemporanea e combina caratteristiche funzionali, tecniche, spaziali, con metodi di progettazione che preservano i valori dell'edificio di testimonianza, di documento storico e di autenticità. Lo scopo del corso è quello di implementare abilità critiche e strumenti operativi per stimolare il processo di cura sull'architettura esistente e fare le giuste scelte culturali. Il corso chiarirà le fasi principali di un progetto di restauro dall'indagine alla manutenzione: lo scopo del progetto (correttezza tecnica e valore culturale), le fasi del progetto, i metodi per sviluppare le conoscenze necessarie (gli strumenti critici, culturali e tecnici). La prima parte del corso si concentrerà sulla conoscenza dei materiali storici e delle tecniche di costruzione, fornendo gli strumenti metodologici per l'analisi multidisciplinare dell'edificio, per tracciare una conoscenza e una diagnosi adeguate. La seconda parte del corso si concentrerà sui passaggi culturali storici e attuali che hanno portato a scelte conservative in contesti diversi. L'obiettivo è quello di implementare le capacità di valutazione delle scelte concettuali di gestione dei valori riconosciuti di un edificio. Si discuteranno le questioni metodologiche e tecniche necessarie a prendere decisioni operative autonome e sviluppare un adeguato percorso di progettazione. Attraverso l'analisi delle sue fasi significative gli studenti impareranno i metodi di preparazione di un progetto di conservazione. Sarà prestata attenzione alla sostenibilità dell’intervento (materiali e tecniche corretti, uso e manutenzione adeguati e fattibili). Alla fine del laboratorio gli studenti dovranno essere in grado di: 1) raggiungere un adeguato grado di consapevolezza dei caratteri dell'intervento sul costruito (contenuti operativi e principali connessioni interdisciplinari, significato storico, culturale e di risorsa contemporanea di crescita); 2) creare una sintesi dei valori materiali e immateriali custoditi da un manufatto architettonico oltre alla valutazione del loro livello di riconoscibilità e condivisione collettiva; 3) impostare un corretto percorso progettuale di conservazione materiale di manufatto architettonico esistente; 4) implementare le proprie capacità di valutazione delle scelte concettuali di gestione dei valori riconosciuti di un manufatto architettonico; 5) Sviluppare un progetto di riuso e di rielaborazione architettonica compatibile con i valori culturali e di testimonianza materiale di un manufatto architettonico.
Le attività didattiche affronteranno le seguenti tematiche:
Introduzione al restauro architettonico
Definizioni e concetti di base. Obiettivi e campi di applicazione della disciplina;
Panoramica storica della teoria e della pratica della conservazione architettonica;
Nodi culturali e tecnici del dibattito attuale. Carte del restauro. Standards.
Il progetto di restauro
Procedure, elaborati, soggetti coinvolti ed iter burocratico del progetto preliminare, definitivo ed esecutivo;
Valutazione e gestione economica del progetto di restauro;
Quadro legislativo italiano; la situazione europea e internazionale.
Tecniche di conservazione dei manufatti architettonici
Quadro generale, presupposti e applicazioni progettuali;
Procedure operative tradizionali e moderne; metodi per il controllo di efficacia;
La qualità del progetto di conservazione; modelli, verifiche e sperimentazioni in laboratorio e in cantiere;
Ruolo, problematiche e tendenze attuali della ricerca scientifica.
Il progetto di conservazione dei materiali
Linee metodologiche per la scelta e la progettazione dell’intervento;
Tecniche tradizionali e moderne per il trattamento dei materiali. Principali riferimenti normativi;
Interventi per i problemi di umidità negli edifici storici.
Il progetto di conservazione delle strutture
Il consolidamento strutturale degli edifici storici: metodi per la scelta e la progettazione dell’intervento;
Tecniche tradizionali e moderne di consolidamento;
Criteri e metodologie per il restauro degli edifici colpiti da sisma;
Il miglioramento sismico; principali riferimenti normativi.
Il progetto di riuso e la riabilitazione funzionale
Adeguamento, messa norma di edifici storici (impianti, barriere architettoniche, sicurezza, accessibilità);
Rielaborazione funzionale e architettonica, casi studio;
Principali riferimenti normativi.
Il cantiere di restauro
Organizzazione, sicurezza, ruoli, figure;
Pratiche storiche di cantiere; principali riferimenti normativi italiani.
Il progetto di manutenzione
La gestione dei processi evolutivi degli edifici;
Obiettivi e potenzialità della prevenzione e della manutenzione;
Stesura e gestione di un piano di manutenzione; principali riferimenti normativi.
Lineamenti di restauro archeologico
Tecniche di conservazione e manutenzione di manufatti architettonici ridotti allo stato di rudere;
Ambito disciplinare ed evoluzione storica. Principali riferimenti normativi;
Casi studio in area mediterranea.
La comunicazione nel restauro e la valorizzazione
la musealizzazione di monumenti; virtual heritage e fruibilità digitale del costruito storico e monumentale;
Conservazione e sostenibilità
Il valore (economico, culturale, antropologico, ecc) degli interventi in rapporto alle comunità;
prospettive della conservazione contemporanea.
Articolazione della didattica
La didattica del corso è articolata in lezioni frontali, visite, esercitazioni e attività progettuali:
Lezioni frontali: Le lezioni frontali sui temi di base del corso saranno affiancate da seminari e comunicazioni di approfondimento su temi specifici e casi studio. Eventi, convegni e conferenze sui temi della conservazione saranno segnalati durante il corso.
Visite e sopralluoghi: Compatibilmente con i tempi a disposizione e con le possibilità di spostamento, saranno previste visite di studio a siti e monumenti, cantieri e laboratori di restauro, finalizzate a favorire il confronto e la raccolta di specifiche informazioni utili allo sviluppo del proprio percorso di ricerca. I sopralluoghi favoriranno inoltre l’osservazione e la lettura tecnologica delle soluzioni conservative messe in atto, nella loro dimensione tecnologica e di linguaggio architettonico.
Esercitazioni individuali: Il laboratorio prevede lo svolgimento di alcune esercitazioni individuali in aula, all’esterno, a casa, per l’applicazione e la verifica dei temi trattati. Le esercitazioni dovranno essere sempre consegnate nei tempi stabiliti sulla piattaforma moodle.
Ricerca progettuale di gruppo: Tutte le attività del laboratorio confluiranno nello sviluppo di una ricerca progettuale finalizzata all’impostazione di un processo di conservazione e riabilitazione architettonica di un manufatto architettonico esistente proposto dal docente. La ricerca progettuale sarà composta da alcune esercitazioni, da svolgere preferibilmente in gruppo (max 3). Il tema assegnato a ciascun gruppo sarà di dimensioni adeguate per essere ragionevolmente trattato nella durata del corso. Ciascuna esercitazione sarà costituita da due tipi di elaborati: un documento di testo (relazione illustrativa del percorso svolto e dei risultati ottenuti, tabelle, testi specifici), 1 tavola formato A2 (da sdoppiare in caso di necessità). Indicazioni dettagliate sugli elaborati da presentare e template grafici da utilizzare verranno forniti durante il corso. La scadenza per la consegna delle esercitazioni di gruppo sarà comunicata in congruo anticipo e tendenzialmente dovrà avvenire una settimana prima della data d’esame. Le esercitazioni di gruppo saranno oggetto di revisioni, verifiche ed approfondimenti, prevalentemente collettivi. Compatibilmente con le possibilità di spostamento generali e individuali, sono previsti sopralluoghi all’oggetto della ricerca progettuale, che verranno preventivamente concordati con la classe.
Qualunque tema di studio alternativo che ogni studente intenda proporre dovrà:
- essere preventivamente concordato con la docenza
- avere dimensioni contenute, in modo da poter essere svolto nella durata del corso
- presentare uno stato di conservazione di adeguata complessità
- essere liberamente accessibile
Conoscenze raccomandate: si raccomanda fortemente una conoscenza di base dei seguenti argomenti: lineamenti di storia dell’architettura, materiali da costruzione e tecniche costruttive storiche e tradizionali, rilievo architettonico, lineamenti di statica e scienza delle costruzioni, caratteri e patologie dei materiali tradizionali, dissesto delle strutture, metodologie e strumenti per la diagnostica.
Modalità di verifica dell’apprendimento
La verifica dell’apprendimento di conoscenze e strumenti critici e metodologici acquisiti sarà svolta attraverso:
La valutazione dei risultati delle esercitazioni
La valutazione della partecipazione alle attività
La valutazione dei risultati della ricerca progettuale di gruppo
La valutazione della prova finale d’esame
1, 2) VALUTAZIONE DELLE ESERCITAZIONI e DELLE ATTIVITÀ
Costituiranno prove intermedie di verifica dei processi formativi. Dettagli sulle modalità di valutazione e risultati saranno costantemente comunicati e discussi nel corso del laboratorio.
3) VALUTAZIONE DELLA RICERCA PROGETTUALE DI GRUPPO
La ricerca progettuale di gruppo sarà valutata con un voto unico per tutti i componenti del gruppo che terrà conto delle capacità di applicazione delle conoscenze acquisite, dell’acquisizione di strumenti critici, della qualità degli elaborati presentati e dei risultati conseguiti.
4) PROVA FINALE D’ESAME
La prova finale consiste in un colloquio, individuale e di gruppo, sui temi trattati durante il corso, sulla bibliografia, sui metodi e i risultati delle esercitazioni e della ricerca progettuale conclusiva
VOTO FINALE. Il voto finale sarà basato sulla media dei risultati conseguiti nelle esercitazioni individuali, nella ricerca di gruppo in quelle di gruppo e nel colloquio d’esame. Nella definizione del risultato sarà tenuto conto del percorso crescita di ciascuno studente.
N. B. Gli studenti che desiderino sostenere l’esame SENZA FREQUENTARE le lezioni sono tenuti a segnalarlo al docente per concordare un adeguato programma di lavoro.
Programma del corso - Parte D
Lineamenti di storia del restauro: Vollet-Le-Duc, Ruskin, Boito, Beltrami, Riegl, Giovannoni, Annoni, Pane, Bonelli, Brandi, Dezzi Bardeschi, Bellini, Torsello, Carbonara, Marconi.
Materiali da costruzione: legno, materiali ferrosi, materiali lapidei naturali, materiali lapidei artificiali, calcestruzzo armato.
Tecniche costruttive storiche: murature, archi e volte; solai e coperture; strutture in c.a.; fondazioni.
Degrado dei materiali da costruzione e tecniche di conservazione.
Dissesti statici e consolidamento.
Rischio sismico e miglioramento.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Parte A
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Parte C
4 - istruzione di qualità
9 - Industria, innovazione infrastrutture
11 - città e comunità sostenibili
12 - consumo e produzione responsabili
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Parte D