Il presente Laboratorio di Progettazione dell’Architettura si basa su un itinerario teorico e progettuale snodato attraverso gli aspetti e i caratteri salienti della disciplina. In particolare, vengono affrontati specifici approfondimenti che vertono sui concetti di musealizzazione, di museo e di allestimento museale.
Lingua Insegnamento - Parte D
ITALIANO
Contenuto del corso - Parte B
I principali argomenti trattati dal corso riguardano le logiche compositive che stanno alla base della progettazione architettonica e il rapporto tra organismo architettonico e contesto.
Le lezioni, proponendo esempi di architetture storiche, moderne e contemporanee, affronteranno i temi della pianta, della sezione, del prospetto, il principio insediativo, carattere, luogo, paesaggio.
Contenuto del corso - Parte D
Il lavoro del laboratorio si svolgerà intorno al delicato tema del rapporto tra architettura e paesaggio; il processo di alterazione del territorio ad opera della città contemporanea rappresenta lo stato di fatto in cui l’architetto, oggi, si trova ad operare.
Il corso è rivolto a fornire allo studente un metodo compositivo che nasca dallo studio e dal rilievo dei tratti caratteriali di un contesto al fine di interpretarne il principio insediativo.
R. Butini, Architetture possibili, Didapress, Firenze, 2019
G. Grassi, Leon Battista e l’architettura romana, Franco Angeli s.r.l., Milano, 2007
Le Corbusier, Verso un 'architettura, Longanesi, 1986
A. Loos, Parole nel vuoto, Adelphi, 1992
R. Moneo, La solitudine degli edifici, Umberto Allemandi & C, Torino 1999
A. Rossi, Autobiografia scientifica, Pratiche editrice, Milano 1999
A. Siza, Scritti di architettura, Skyra, Milano 1997
F. Venezia, Che cosa è l’architettura. Lezioni, conferenze, un intervento, Mondadori Electa s.p.a., Milano 2013
P. Zermani, Architettura: luogo, tempo, terra, luce, silenzio, Mondadori Electa s.p.a., Milano 2015
P. Zumthor, Pensare Architettura, Electa 2003
altri testi saranno segnalati dal docente nel corso delle lezioni
Bibliografia obbligatoria:
FABBRIZZI F., Lezione Italiana. Allestimento e Museografia nelle opere e nei progetti dei Maestri del dopoguerra, Edifir Edizioni Firenze, Firenze, 2021.
Bibliografia consigliata:
AA.VV, Leonardo Savioli, Edimond, 1995.
ANTINUCCI F., Comunicare nel museo, Laterza, 2009.
BARTOLINI C, BOGGERO F., a cura di: Franco Albini a Genova. Il Museo del Tesoro di San Lorenzo, Sagep, 2008.
BASSO PERESSUT L., Il museo moderno. Architettura e museografia da Perret a Kahn
BASSO PERESSUT L, CALIARI P. F., Architettura per l’archeologia. Museografia e allestimento, Prospettive edizioni, 2014
BELTRAMINI G., FORSTER K., MARINI P., a cura di:, Carlo Scarpa mostre e musei 1944-1976 case e paesaggi 1972-1978, Electa, 2000.
BELTRAMINI G., ZANNIER I., a cura di:, Carlo Scarpa. Atlante delle architetture, Marsilio, 2006.
BELLUZZI A., CONFORTI C., Giovanni Michelucci, Electa, 1986.
BERTUGLIA C. S., BERTUGLIA F., MAGNAGHI A., Il museo tra reale e virtuale, Editori Riuniti, 1999.
BINNI L., PINNA., Museo, Garzanti, 1989.
BONFANTI E., PORTA M., Città museo architettura. Il gruppo BBPR nella cultura architettonica italiana 1932-1970, Hoepli, 2009.
BRUNETTI F., Leonardo Savioli architetto, Dedalo, 1982.
BUCCI F., ROSSARI A., I musei e gli allestimenti di Franco Albini, Electa, 2003.
CATALDO l., PARAVENTI M., Il museo oggi, Hoepli, 2007.
CIARCIA S., L’architettura di Ignazio Gardella. Il pensiero e le opere, Giannini Editore, 2012.
CIMOLI A., Musei effimeri. Allestimenti di mostre in Italia 1949-1963, Il Saggiatore, 2007
CLEMENTE P., Museografia e comunicazione di massa, Aracne, 2004.
CRESTI C., Scritti di Museologia e museografia, Angelo Pontecorboli Editore, 1995.
DI LIETO A., I disegni di Carlo Scarpa per Castelvecchio, Marsilio, 2006.
DONINI G., L’architettura degli allestimenti, Kappa, 2010.
DUBOY P., Carlo Scarpa l’arte di esporre, Johan & Levi Editore, 2016.
FABBRIZZI F., Adolfo Natalini. La Scala di Ponente agli Uffizi, in: “Firenze Architettura” n° 2/2012, pagg. 82-89.
FABBRIZZI F., Architettura e interpretazione, Angelo Pontecorboli Editore, 1997.
FABBRIZZI F., 1953 Michelucci, Gardella e Scarpa agli Uffizi “un lavoro di muratore”, in:“Firenze Architettura” n°2/2001, pagg.80-89.
FABBRIZZI F., Opere e progetti di Scuola Fiorentina 1968-2008, Alinea Editrice, 2008.
FABBRIZZI F., Tempo materia dell’architettura, Alinea Editrice, 2010.
FABBRIZZI F., Con le rovine, La musealizzazione contemporanea del sito archeologico, Edifir-Edizioni Firenze, 2015.
FABBRIZZI F. In-Situ, Musealizzazione dell’area archeologica di Frascole, Dida Press, 2016.
FABBRIZZI F., Around the walls. Four projects for Jerusalem, Didapress, Firenze, 2017.
FALSITTA M., Allestimenti, 24 Ore Cultura, 2002.
FIORIO M. T., Il Castello Sforzesco di Milano, Skira, 2009.
GUIDARINI S., Ignazio Gardella nell’architettura italiana. Opere 1929-1999, Skira, 2002.
HUBER A., Il museo italiano. La trasformazione di spazi storici in spazi espositivi. Attualità dell’esperienza museografica degli anni ’50, Lybra Immagine, 1997.
KRUFT H. W., Storia delle teorie architettoniche, Laterza, 1987.
LAMBERTUCCI F., Lo spazio dei Castiglioni, Siracusa, 2020.
MALAGUGINI M., Allestire per comunicare, Franco Angeli, 2008.
MARANI P.C., PAVONI R., Musei. Trasformazione di un’istituzione dall’età moderna al contemporaneo, Marsilio, 2006.
MAROTTA A., Atlante dei musei contemporanei, Skira, 2010.
MAZZI M.C., In viaggio con le muse, Edifir, 2010.
MAFFIOLETTI S., BBPR, Zanichelli, 1994.
MIGLIORE I., SERVETTO M., LUPI I., OSSANA CAVEDINI N., Achille Castiglioni Visionario, Skira, Ginevra, 2018.
PIVA A., Lo spazio del museo, Marsilio, 1993.
PIVA A., La costruzione del museo contemporaneo, Jaca Book, 1993.
RANELLUCCI S., Coperture archeologiche. Allestimenti protettivi sui siti archeologici, Dei, 2009.
RANELLUCCI S., Restauro e museografia. Centralità della storia, Bonsignori, 1990.
RENZI R., Allestire per la moda, Edifir, 2012.
ROSSI PRODI F., Franco Albini, Officina Edizioni, 1996.
SAVORRA M., Capolavori brevi, Electa Architettura, 2008.
SCHAER R., Il museo tempio della memoria, Universale Electa, Gallimard, 1993.
VASIC C., Leonardo Ricci architetto esistenzialista, Edifir, 2005.
ZERMANI P., Ignazio Gardella, Laterza, 1991.
ZUFFI S., I musei del Castello Sforzesco di Milano, Guide artistiche Electa, 1995.
G. BARTOCCI, “Paesaggio Italiano. Dodici esercizi di architettura”, DIDA PRESS, Firenze 2021.
G. BARTOCCI, “Tempo della città, tempo della campagna. Esercizi di architettura”, DIDA PRESS, Firenze 2017.
G. BARTOCCI, “Gabriele Bartocci. Architetture civili”, SIDEWAYS Edizioni, Firenze 2017.
G. BARTOCCI, “L’architettura della città di Urbino. Da Francesco di Giorgio a Giancarlo De Carlo”, Ed. Diabasis, Parma 2014.
G. CANELLA, “Architetti italiani del novecento”, C. M. Edizioni, Milano 2010.
CASABELLA n.575-576, “Il disegno del paesaggio italiano”, gennaio-febbraio, Elemond Periodici, Milano 1991.
R. GUARDINI, “Lettere dal lago di Como”, Ed. Morcelliana, Brescia 1959.
MATERIA, dal n.5 al n.23, Quarzo S.p.A., Modena.
G. PIOVENE, “Viaggio in Italia”, Baldini & Castaldi, Milano 1993.
E.N. ROGERS, “Esperienza dell’architettura”, Skira, Milano 1997.
P. ZERMANI, “Identità dell’architettura italiana” Voll. I-II, Ed. Officina, Roma 1995.
P. ZERMANI, “Architettura: luogo, tempo, terra, luce, silenzio”, Electa, Milano 2015.
Obiettivi Formativi - Parte B
Il corso si pone l’obiettivo di consolidare la conoscenza della disciplina compositiva e dei principali strumenti progettuali acquisiti negli anni precedenti e preparare lo studente per le future esperienze progettuali.
Lezioni di carattere teorico e applicazioni pratiche offrono allo studente un itinerario didattico di avvicinamento alla riflessione progettuale sviluppando capacità critica e di auto verifica del lavoro svolto.
Obiettivi Formativi - Parte C
Gli obiettivi formativi che sono perseguiti dal presente Laboratorio sono incentrati sul raggiungimento da parte degli allievi di una solida conoscenza e comprensione dei temi e degli esempi principali che informano la disciplina, in modo da favorire una matura capacità progettuale. Dati i temi trattati nel Laboratorio, tale capacità progettuale viene focalizzata nell’ambito della museografia e dell’allestimento museale, e in particolare, in relazione al confronto con la preesistenza storica. Parallelamente agli obiettivi progettuali vengono perseguiti anche obiettivi teorico-critici, in modo da permettere agli allievi, non solo una approfondita conoscenza della disciplina, ma anche di sviluppare un solido bagaglio concettuale capace di dare supporto, senso e significato alle diverse sensibilità compositive di ciascun allievo.
Obiettivi Formativi - Parte D
La ricerca progettuale e l’esercizio della composizione architettonica si svilupperà nei luoghi in cui l’equilibrio tra l’architettura e il paesaggio (italiano) è stato sovvertito, alterato, modificato.
L’obiettivo del corso è quello di fornire un metodo di lavoro finalizzato a ristabilire un nuovo equilibrio tra la città storica e quella contemporanea, basandosi sul rilievo dei segni stanziali del territorio e sulla loro conseguente interpretazione tipologica.
Si tratterà di continuare la tradizione costruttiva di un contesto sedimentato attraverso la rilettura dei principi insediativi che ne hanno definito, nel tempo, la specificità.
Prerequisiti - Parte B
Si considera necessaria una conoscenza minima della storia dell'Architettura e delle basi del disegno tecnico e a mano libera.
Prerequisiti - Parte C
Non vengono richiesti particolari prerequisiti, se non le normali conoscenze che si presume siano in possesso da ogni allievo arrivato a questo punto del proprio percorso di studi.
Prerequisiti - Parte D
Aver sostenuto gli esami dei Laboratori di progettazione architettonica (primo, secondo, terzo anno)
Metodi Didattici - Parte B
Il Laboratorio di Progettazione dell’architettura prevede una prima parte dedicata allo svolgimento di lezioni teoriche, integrate da alcune esercitazioni da svolgere principalmente in aula, propedeutiche al lavoro progettuale, oggetto dell’esame finale.
Metodi Didattici - Parte C
Il Laboratorio si articola offrendo diverse modalità di relazione tra docente e studente. Esse comprendono oltre alle canoniche lezioni frontali, anche momenti seminariali, momenti laboratoriali, sopralluoghi e revisioni dei lavori progettuali.
Metodi Didattici - Parte D
Una serie di lezioni frontali, finalizzate a indagare i temi della ricerca progettuale (“Equilibrio”, “Continuità”, “Tradizione”, “Processo” dell’architettura) costituirà la struttura teorica che accompagnerà lo studente durante il percorso di approfondimento e di sviluppo del progetto.
Saranno indagate architetture moderne e contemporanee rilevandone il rapporto di corrispondenza tra la tra composizione architettonica e il luogo del progett
Altre Informazioni - Parte B
Nel corso delle lezioni saranno fornite ulteriori indicazioni bibliografiche sui temi trattati.
Altre Informazioni - Parte D
La discussione del progetto finale avverrà sulla base dei seguenti elaborati, obbligatori ai fini dell’illustrazione dell’idea progettuale:
planimetria generale del progetto in scala 1:1000.
Planivolumetrico del progetto in scala 1:500.
Piante di tutti i livelli del progetto in scala 1:200.
Prospetti e sezioni in scala 1:200.
Viste prospettiche.
Modello di studio in scala 1:500.
Modello finale in scala 1:200.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
Saranno oggetto di verifica e valutazione tutte le esercitazioni svolte durante il corso. Il progetto finale potrà essere affrontato individualmente o a gruppi di max due componenti.
E’ richiesto di portare alle revisioni tutto il materiale prodotto (schizzi di studio, disegni, modelli di studio) ed è obbligatorio effettuare una revisione di tutti gli elaborati d’esame prima dell’appello.
Gli elaborati d’esame dovranno essere consegnati in formato digitale su un CD sul quale dovrà essere indicato: anno di corso, nome dell'allievo, recapito telefonico, elenco elaborati.
Informazioni dettagliate sul tema di esame saranno comunicate nel corso dell'anno.
Elaborati richiesti (indicativi):
Planivolumetrico 1:1000
Planivolumetrico di dettaglio 1:500
Piante di tutti i livelli 1:100/200
Sezioni significative 1:100/200
Prospetti 1:100/200
Prospettive (almeno 2)
Modelli
Relazione di progetto
Modalità di verifica apprendimento - Parte C
L’accertamento delle conoscenze teoriche e delle competenze progettuali acquisite durante questo Laboratorio, avviene tramite la valutazione del lavoro progettuale che gli allievi devono produrre nel corso della sua durata. Tale lavoro progettuale, che può essere svolto singolarmente o in gruppo, a scelta degli allievi, viene presentato in aula, mostrando gli elaborati grafici e il plastico della proposta progettuale elaborata.
I parametri di valutazione di tale lavoro progettuale vanno dalla capacità di esporre il proprio lavoro con competenza, usando un lessico specialistico, in una trattazione che sia efficace e al contempo lineare. Il progetto architettonico, pur lasciando la massima libertà espressiva agli allievi, viene valutato in base alla sua correttezza disciplinare, al suo grado di maturità, nonché alla sua coerenza e alla sua appropriatezza in relazione ai caratteri del luogo con il quale si confronta. La rappresentazione grafica viene considerata una parte fondamentale della narrazione progettuale, quindi la sua qualità viene considerata elemento fondamentale nella valutazione dei risultati.
Modalità di verifica apprendimento - Parte D
Il lavoro progettuale (individuale o in gruppi di due) sarà monitorato e approfondito attraverso le revisioni, a cadenza settimanale, svolte dopo ogni lezione teorica.
Programma del corso - Parte B
Il Laboratorio prevede lezioni frontali, esercitazioni in aula e attività di laboratorio.
Nelle lezioni frontali, i principali argomenti trattati dal corso riguardano le logiche compositive che stanno alla base della progettazione architettonica e il rapporto tra organismo architettonico e contesto.
Le lezioni, proponendo esempi di architetture storiche, moderne e contemporanee, affronteranno i temi della pianta, della sezione, del prospetto, il principio insediativo, carattere, luogo, paesaggio. Attraverso letture trasversali si cercherà di rintracciare leggi compositive di lunga durata, a partire dalle quali la disciplina del progetto possa trarre nuova linfa.
Completeranno il copro delle lezioni frontali alcune lezioni monografiche dedicate ai maestri dell'architettura italiana del dopoguerra.
Le esercitazioni in aula costituiranno la base per un primo approccio al progetto da affrontare nella seconda parte del Laboratorio.
Programma del corso - Parte C
Il programma fornito di seguito è relativo alla sola parte disciplinare legata alla dimensione teorica del Laboratorio. Per la parte progettuale (che può variare di tema di anno in anno) verranno forniti ulteriori approfondimenti durante l’anno.
Il Laboratorio si svolgerà attraverso una serie di comunicazioni frontali che avranno lo scopo di portare l’allievo a conoscenza dei temi e dei principi che caratterizzano la disciplina progettuale museografica, partendo proprio dal concetto di interno architettonico. Seguiranno poi comunicazioni che si addentreranno nell’analisi specifica di significativi itinerari progettuali del Novecento, fino ad arrivare allo studio e all’approfondimento di esempi contemporanei. In particolare, le comunicazioni tratteranno i seguenti temi:
-Temi e figure dello spazio interno.
-La lezione museografica e allestitiva dei maestri del Novecento da. F.L. Wright a Le Corbusier, da Adolf Loos a Mies van der Rohe.
-La lezione museografica italiana.
-Il lavoro museografico e allestitivo di Franco Albini.
-Il lavoro museografico e allestitivo di Carlo Scarpa
-Il lavoro museografico e allestitivo di Luciano Baldessari.
Il lvoro allestitivo di Ignazio Gardella.
-Il lavoro allestitivo dei fratelli Achille e Pier Giacomo Catiglioni.
-Le grandi mostre degli anni ’50 e ’60 in Italia.
-Il museo interno. Esperienze italiane dal secondo dopoguerra agli anni ‘60
-La museografia nella Scuola Fiorentina di Architettura
-Musealizzazioni In-Situ, ovvero, musealizzare l’archeologia
-Esperienze recenti di museografia italiana
-Esperienze recenti di museografia internazionale
Programma del corso - Parte D
L’area di progetto si trova all’incrocio della storica via San Leonardo con viale Galileo, in prossimità del piazzale Galileo, a sud di Firenze.
In quest’area nel 1867 i lavori di attuazione del Piano Poggi comportarono l’interruzione dell’antico tracciato San Leonardo nel tratto in cui oggi scorre il viale dei Colli, interrompendo drasticamente (inevitabilmente) la continuità del sentiero, del suo tessuto edilizio, del flusso delle sue misure storiche, architettoniche.
Con la realizzazione del viale si è sovvertito l’equilibrio e le regole tipologiche che furono alla base dell’edificazione dell’architettura rurale, signorile, religiosa, afferente via San Leonardo. Oggi nell’area di progetto sorge un piccolo parcheggio nato dal riporto di terra dovuto ai lavori di sterro fatti per la realizzazione della viabilità ottocentesca e un piccolo edificio costruito negli anni ’50 privo di qualità architettonica e di testimonianza storica.
Il nodo viario è rimasto irrisolto, con evidenti situazioni di criticità.
Scopo del lavoro sarà quello di sostituire l’edificio denominato chalet Fontana e del parcheggio e progettare una piccola Fondazione di studi della pittura italiana incentrata intorno alla figura emblematica di Ottone Rosai, pittore che ben conosceva il luogo avendo vissuto, dal ’33 al ‘57 nella sua casa-studio in via San Leonardo 49.
L’opera di Rosai potrà intervenire, nella progettazione, costituendosi bacino dal quale trarre i tratti caratteriali che hanno definito, nella storia, l’identità di questa porzione di città, posta tra il centro storico e la campagna e interpretarli attraverso il progetto contemporaneo.