Il corso si propone di fornire tutte le nozioni di base per lo sviluppo del progetto di restauro. Le lezioni sono divise in tre macro-aree. Consolidamento degli edifici storici, integrazione tra antico e moderno, la valorizzazione del patrimonio storico artistico,
Contenuto del corso - Parte B
Il corso introduce agli aspetti metodologici del Restauro architettonico, con particolare riferimento agli edifici sottoposti a tutela, e si propone di fornire agli studenti le nozioni di base per la redazione di un progetto di restauro.
Contenuto del corso - Parte C
Storia e teoria della conservazione architettonica
Il restauro contemporaneo. Principi, metodo, progetto
Il progetto di conoscenza e diagnosi. Tecniche di indagine su strutture e materiali
La conservazione dei materiali. Tecniche e metodologie
Le azioni conservative sulle strutture. Principi e pratiche di intervento
Gli interventi di riqualificazione architettonica
La valorizzazione del patrimonio architettonico e archeologico
Il progetto di manutenzione
Lineamenti di restauro archeologico
Contenuto del corso - Parte D
Le conoscenze sono rivolte al mantenimento in efficienza, alla fruizione e al godimento del bene tramite l’inserimento di nuove destinazioni d’uso compatibili col bene stesso e col sistema ambientale, sociale, culturale di riferimento. Entrano in gioco le componenti della sostenibilità culturale, dell’innovazione compatibile - progettuale, tecnologica e impiantistica - che permetta l’aggiunta di elementi di novità nel rispetto dell’esistente.
Giovanni Minutoli, Rocca San Silvestro. Restauro per l'archeologia, 2021.
Susanna Caccia Gherardini L'eccezione come regola: il paradosso teorico del restauro, 2019. Maurizio De Vita, Architetture nel tempo. Dialoghi della materia, nel restauro, 2016.
Beni culturali, Materiali lapidei naturali ed artificiali, Descrizione della forma di alterazione - Termini e definizioni, UNI 11182, aprile 2006;
G.Rocchi,Istituzioni di restauro architettonico dei beni architettonici e ambientali,Hoepli,Milano,1990;
G. Carbonara, Trattato di restauro architettonico, UTET, Torino, 1996;
C. Montagni, Materiali per il restauro e la manutenzione, UTET, Torino, 1999;
Manuale del Restauro Architettonico, Mancosu, Roma, 2002;
S.F.Musso, Tecniche di restauro architettonico, in II vol.,U.T.E.T.,Torino,2013;
Durante il corso verranno fornite ulteriori indicazioni bibliografiche e eventuali schede didattiche applicative.
Gurrieri F., 2013, Dizionario generale del Restauro, Mandragora, Firenze.
Crippa M. A. (ed.), 1982, Viollet Le Duc E. E., L’architettura ragionata, Jaca Book, Milano.
Riegl A. (S. Scarrocchia, ed.) 2011, Il culto moderno dei monumenti. Il suo carattere e i suoi inizi, Abscondita, Milano.
Brandi C., 1963, Teoria del restauro, Einaudi, Torino, (ristampa 2012).
Ruskin J., 1849, The seven lamps of architecture, Wiley, Oxford.
Torsello P. B., 2001, Restauro architettonico. Padri, teorie, immagini, Angeli, Milano.
Casiello S., 2005, La cultura del restauro. Teorie e fondatori, Marsilio, Padova.
Casiello S., 2008, Verso una storia del restauro. Dall’età classica al primo Ottocento, Alinea, Firenze.
Bellini A. (ed.), 2003, Tecniche della conservazione, Angeli, Milano.
Torsello P. B. (ed.), 2005, Che cos’è il restauro? Nove studiosi a confronto, Marsilio, Padova.
Petzet M., Ziesemer J. (ed.), 2004, International charters for conservation and restoration, ICOMOS, Munchen.
Consiglio Europeo, 1992, Convenzione europea per la protezione del patrimonio archeologico, Valletta, MALTA.
Carbonara G., 1996, Trattato di restauro architettonico, vol. I, Utet, Torino.
Musso S. F., 2004, Recupero e restauro degli edifici storici, E.P.C. Libri: Roma.
Amoroso G., 2002, Trattato di scienza della conservazione dei monumenti, Alinea: Firenze.
Monaco L. M., Santamaria A., 1998, Indagini, prove e monitoraggio nel restauro degli edifici storici, ESI, Napoli.
Arcolao C., 2008, La diagnosi nel restauro architettonico: tecniche, procedure, protocolli, Marsilio, Venezia.
Lazzarini L., Laurenzi Tabasso L., 2010, Il restauro della Pietra, Utet, Torino.
Caneva G., Nugari M. P., Salvadori O., (eds), 2007, La biologia vegetale per i beni culturali, vol. 1, Nardini, Firenze.
Pedemonte E., Fornari G., 2006, Chimica e restauro. La scienza dei materiali per l’architettura, Marsilio, Venezia.
Cigni G., Codacci Pisanelli B., 1987, Umidità e degrado negli edifici. Diagnosi e rimedi, Kappa, Roma.
Centauro G. A. (ed.), 2008, Tecnologie e conservazione degli apparati pittorici e del colore dell’edilizia storica, Poggibonsi.
Dohene E., Price C., 2010, Stone Conservation: an overview of current research, Getty, Los Angeles.
Germani L., Franceschi S., 2003, Capitolato speciale di appalto. Restauro architettonico, DEI, Roma.
Vinci M., 2018, Metodi di calcolo e tecniche di consolidamento per edifici in muratura, Flaccovio, Palermo.
Infranca G. C., 1999, Manuale di restauro archeologico, CISU, Roma.
Marino L., 2016, Il restauro archeologico: materiali per un atlante delle patologie presenti nelle aree archeologiche e negli edifici ridotti allo stato di rudere: il rischio nelle aree archeologiche, Altralinea, Firenze.
Mastrodicasa S., 1993, Dissesti statici delle strutture edilizie. Diagnosi, consolidamento, Hoepli, Milano (rist. 2010)
Tampone G., 1996, Il restauro delle strutture in legno, Hoepli, Milano.
Musso S., Torsello P., 2003, Tecniche di restauro architettonico (2 vol.), Utet, Torino.
Zevi L. (ed.), 2008, Manuale del restauro architettonico, Mancosu, Roma, (1° 2000)
Caple C. (ed.), 2016, Preservation of Archaeological Remains in Situ, Routledge, London.
Billeci B., Gizzi S., Scudino D. (ed.), 2006, Il rudere tra conservazione e reintegrazione, Gangemi, Roma.
De Vita M., 2015, Architetture nel tempo: dialoghi della materia, nel restauro, Firenze University Press, Firenze.
De Gracia F., 1992, Construir en lo construido, La arquitectura como modificación, Editorial Nerea.
Carbonara G., 2011, Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, UTET, Torino.
Del Curto D. (ed.), 2010, Ambiente interno e conservazione: Il controllo del clima in musei e edifici storici, Nardini, Firenze
De La Torre M. (ed.), 1998, The Conservation of Archaeological Sites in the Mediterranean Region: An International Conference Organized by the Getty Conservation Institute and the J. Paul Getty Museum, May 1995, Getty Conservation Institute, Los Angeles.
Montella M., 2009, Valore e valorizzazione del patrimonio culturale storico, Mondadori, Milano.
MARCO DEZZI BARDESCHI, Restauro: punto e da capo. Frammenti per una (impossibile) teoria, Ex Fabrica, FrancoAngeli, Milano 1991 e 2009 (ottava edizione).
STEFANO F. MUSSO, Recupero e restauro degli edifici storici, EPC Libri, Roma 2004.
EMANUELE ROMEO (a cura di), Il monumento e la sua conservazione. Note sulla metodologia del progetto di restauro, Celid, Torino, 2004.
FRANCESCO DOGLIONi, Nel Restauro. Progetti per le architetture del passato, Marsilio, Venezia 2008.
CAROLINA DI BIASE, Il degrado del calcestruzzo nell'architettura del Novecento, Maggioli Editore, Milano, 2009.
DONATELLA FIORANI (a cura di), Restauro e tecnologie in architettura, Carocci, Roma, 2009.
MARCELLO BALZANI (a cura di), Restauro, recupero, riqualificazione. Il progetto contemporaneo nel contesto storico, Skira, Milano, 2011.
GIOVANNI CARBONARA, Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, Utet, Torino, 2011.
SUSANNA CACCIA GHERARDINI, Elogio della cura. Il progetto di restauro: orientamenti critici ed esperienze, Edizioni ETS, Pisa, 2012.
STEFANO F. MUSSO (a cura di), Tecniche di Restauro - aggiornamento, UTET Scienze Tecniche, Torino, 2013.
SUSANNA CACCIA GHERARDINI, The Architectural Restauration and Conservation handbook, Didapress, Firenze, 2016.
Obiettivi Formativi - Parte A
Il corso si prone di dare gli strumenti di base per lo sviluppo di un adeguato progetto di restauro, consolidamento e valorizzazione
Obiettivi Formativi - Parte B
Risultati di apprendimento attesi:
Il corso è indirizzato a dare agli studenti la capacità di intervenire sul patrimonio costruito, ed in particolare su quello sottoposto a tutela, con la piena consapevolezza del suo valore culturale e materiale, fornendo le indispensabili conoscenze e basi tecniche necessarie per operare preservandone nel modo più esteso le caratteristiche intrinseche. In particolare, obiettivi fondamentali del percorso di studio sono la garanzia di acquisizione, da parte degli allievi di:
Conoscenze e capacità di comprensione: il corso punta a fornire gli strumenti concettuali, il quadro generale delle problematiche metodologiche e degli strumenti tecnico-scientifici, utili all'elaborazione del proposta di restauro architettonico, quale momento di dialogo e sintesi interdisciplinare, in cui convergono capacità di giudizio diagnostico e di scelta progettuale;
Applicazione delle conoscenze e capacità di comprensione raggiunte: il corso è rivolto a rendere gli allievi in grado di applicare le conoscenze acquisite alla elaborazione di un progetto di conservazione.
Capacità di giudizio autonomo: l'obiettivo è quello di fornire gli elementi critici utili a elaborare idee autonome applicandole per la risoluzione di problemi a tematiche circostanziate e ad ambiti più vasti. Gli allievi dovrebbero acquisire una propria capacità di formulare giudizi e di oculata selettività delle scelte, sulla base dei principi del restauro e della conservazione.
Capacità di apprendimento: il corso deve garantire e verificare l'assimilazione delle conoscenze di base della disciplina, la capacità di raccogliere e interpretare i dati, fino alla capacità di integrare le conoscenze in modo autonomo e gestire le complessità, incluse quelle relative ad ambienti di lavoro interdisciplinari.
Abilità comunicative: fornire agli allievi gli strumenti per la trasmissione dei risultati, soprattutto in rapporto all'ambito professionale.
Obiettivi Formativi - Parte C
Fornire agli studenti la conoscenza approfondita di:
1) Materiali e tecniche per la conservazione architettonica
2) Concetti di base della teoria della conservazione architettonica attraverso i passaggi storici nei diversi contesti culturali.
2) Strumenti (metodologici, tecnici e critici) essenziali alla predisposizione di un corretto processo di conservazione e riabilitazione funzionale di un edificio storico
Alla fine del laboratorio lo studente dovrà:
1) Raggiungere un adeguato grado di consapevolezza dei caratteri dell'intervento sul costruito:
- contenuti operativi e principali connessioni interdisciplinari
- significato storico, culturale e di risorsa contemporanea di crescita
2) Essere in grado di creare una sintesi dei valori materiali e immateriali custoditi da un manufatto architettonico oltre alla valutazione del loro livello di riconoscibilità e condivisione collettiva.
3) Essere in grado di impostare un corretto percorso progettuale di conservazione materiale di manufatto architettonico esistente
4) Implementare le proprie capacità di valutazione delle scelte concettuali di gestione dei valori riconosciuti di un manufatto architettonico.
4) Essere in grado di sviluppare un progetto di riuso e di rielaborazione architettonica compatibile con i valori culturali e di testimonianza materiale di un manufatto architettonico
Obiettivi Formativi - Parte D
Gli studenti acquisiscono la capacità di formulare scelte consapevoli, di sapere esprimere correttamente l'iter del progetto nelle sue necessità di tutela, messa in sicurezza, conservazione, e di risolvere problemi interdisciplinari, in particolare relativi al progetto di conservazione, a diversi livelli: dall'approccio conoscitivo, alla scala preliminare - che attraverso il masterplan prefigura scelte e obiettivi e definisce le interazioni con il contesto - fino alla scala definitiva che configura i provvedimenti di conservazione e innovazione sulla materialità architettonica. Saranno dunque in grado, attraverso l’applicazione delle conoscenze e degli strumenti acquisiti nel processo formativo, di predisporre progetti di restauro di beni architettonici in un’ottica di conservazione integrata che pone il bene e il suo sistema culturale al centro delle esigenze e delle dinamiche sociali, economiche e culturali attuali. Concetti di base Restauro, minimo intervento, conservazione, riuso, rifunzionalizzazione, valorizzazione, reversibilità, riconoscibilità, caratteri costruttivi, quadro normativo, bene culturale, patrimonio, compatibilità, consolidamento, degrado, diagnostica, documento/monumento, fruizione, gestione, manutenzione, moderno, contemporaneo, paesaggio, museologia, museografia, protezione, sostenibilità, valore.
Prerequisiti - Parte A
Aver sostenuto Laboratorio di Restauro I
Prerequisiti - Parte B
Gli studenti devono avere superato l'esame del Laboratorio di Restauro I
Prerequisiti - Parte C
si raccomanda fortemente una conoscenza di base dei seguenti argomenti:
lineamenti di storia dell’architettura;
tecniche costruttive storiche e tradizionali;
caratteri e patologie dei materiali tradizionali;
rilievo architettonico;
statica;
dissesto delle strutture;
metodologie e strumenti per la diagnostica.
Prerequisiti - Parte D
Aver sostenuto l’esame del Laboratorio di Restauro I
Metodi Didattici - Parte A
Esercitazioni parziali e verifica finale attraverso l'analisi di un caso studio
Metodi Didattici - Parte B
Il laboratorio si articola con una serie di lezioni in aula dove sono illustrati gli argomenti sopra esposti.
E’ prevista l’elaborazione, con il controllo in aula nel corso del Laboratorio, del progetto di intervento sul manufatto di cui nel Laboratorio di Restauro I è stata eseguita l’analisi diagnostica su materiali e strutture, nonché di un capitolato relativo agli interventi previsti.
Oltre alle lezioni sono previsti sopralluoghi presso edifici e, quando possibile, visite a cantieri al fine di porre gli studenti a contatto dei problemi posti dall’operatività del restauro e dall’organizzazione del cantiere medesimo.
Metodi Didattici - Parte C
La didattica del corso è articolata in lezioni frontali, visite, esercitazioni e attività progettuali:
LEZIONI FRONTALI:
Le lezioni frontali sui temi di base del corso saranno affiancate da seminari e comunicazioni di approfondimento su temi specifici e casi studio. Eventi, convegni e conferenze sui temi della conservazione saranno segnalati durante il corso.
VISITE E SOPRALLUOGHI:
Compatibilmente con i tempi a disposizione e con le possibilità di spostamento, saranno previste visite di studio a siti e monumenti, cantieri e laboratori di restauro, finalizzate a favorire il confronto e la raccolta di specifiche informazioni utili allo sviluppo del proprio percorso di ricerca. I sopralluoghi favoriranno inoltre l’osservazione e la lettura tecnologica delle soluzioni conservative messe in atto, nella loro dimensione tecnologica e di linguaggio architettonico.
ESERCITAZIONI INDIVIDUALI:
Il laboratorio prevede lo svolgimento di alcune esercitazioni individuali in aula, all’esterno, a casa, per l’applicazione e la verifica dei temi trattati. Le esercitazioni dovranno essere sempre consegnate nei tempi stabiliti sulla piattaforma moodle.
RICERCA PROGETTUALE DI GRUPPO:
Tutte le attività del laboratorio confluiranno nello sviluppo di una ricerca progettuale finalizzata all’impostazione di un processo di conservazione e riabilitazione architettonica di un manufatto architettonico esistente proposto dal docente. La ricerca progettuale sarà composta da alcune esercitazioni, da svolgere preferibilmente in gruppo (max 3). Il tema assegnato a ciascun gruppo sarà di dimensioni adeguate per essere ragionevolmente trattato nella durata del corso. Ciascuna esercitazione sarà costituita da due tipi di elaborati: un documento di testo (relazione illustrativa del percorso svolto e dei risultati ottenuti, tabelle, testi specifici), 1 tavola formato A2 (da sdoppiare in caso di necessità). Indicazioni dettagliate sugli elaborati da presentare e template grafici da utilizzare verranno forniti durante il corso. La scadenza per la consegna delle esercitazioni di gruppo sarà comunicata in congruo anticipo e tendenzialmente dovrà avvenire una settimana prima della data d’esame. Le esercitazioni di gruppo saranno oggetto di revisioni, verifiche ed approfondimenti, prevalentemente collettivi. Compatibilmente con le possibilità di spostamento generali e individuali, sono previsti sopralluoghi all’oggetto della ricerca progettuale, che verranno preventivamente concordati con la classe.
Qualunque tema di studio alternativo che ogni studente intenda proporre dovrà:
- essere preventivamente concordato con la docenza
- avere dimensioni contenute, in modo da poter essere svolto nella durata del corso
- presentare uno stato di conservazione di adeguata complessità
- essere liberamente accessibile
Metodi Didattici - Parte D
L'insegnamento è articolato in lezioni tematiche mono e pluri-disciplinari che impostano e discutono questioni teoriche e pratiche, in parallelo allo svolgimento dell'esercitazione progettuale.
Altre Informazioni - Parte A
La presenza alle lezioni è fortemente consigliata
Altre Informazioni - Parte B
Nessuna
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
Esercitazioni parziali e verifica finale attraverso l'analisi di un caso studio
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
Per l’ammissione all’esame finale gli Allievi devono aver completato l’esercitazione producendo, in continuità con quelli già redatti per il Laboratorio di Restauro I, i seguenti elaborati:
- Documentazione fotografica;
- Relazione descrittiva dei criteri di intervento adottati, del quadro normativo di riferimento, delle funzioni previste e della loro compatibilità con il manufatto esistente;
- Grafici descrittivi del progetto di restauro, negli stati esistente, di progetto e sovrapposto;
- Carte tematiche sulla sugli interventi di conservazione dei materiali;
- Grafici specifici relativi alle soluzioni adottate per gli eventuali problemi strutturali;
- Grafici specifici relativi alle soluzioni impiantistiche adottate;
- Capitolato relativo agli interventi previsti
La prova di esame consisterà nella discussione degli elaborati scritti e grafici prodotti sul tema monografico concordato con il docente nel complesso delle attività dei Laboratori di Restauro I e II, nonché richiami agli argomenti trattati nel corso istituzionale. A tale prova sarà assegnato un voto.
Modalità di verifica apprendimento - Parte C
La verifica dell’apprendimento, delle conoscenze e degli strumenti critici e metodologici acquisiti sarà svolta attraverso:
La valutazione dei risultati delle esercitazioni
La valutazione della partecipazione alle attività
La valutazione dei risultati della ricerca progettuale di gruppo
La valutazione della prova finale d’esame
1, 2) VALUTAZIONE DELLE ESERCITAZIONI e DELLE ATTIVITÀ
Costituiranno prove intermedie di verifica dei processi formativi. Dettagli sulle modalità di valutazione e risultati saranno costantemente comunicati e discussi nel corso del laboratorio.
3) VALUTAZIONE DELLA RICERCA PROGETTUALE DI GRUPPO
La ricerca progettuale di gruppo sarà valutata con un voto unico per tutti i componenti del gruppo che terrà conto delle capacità di applicazione delle conoscenze acquisite, dell’acquisizione di strumenti critici, della qualità degli elaborati presentati e dei risultati conseguiti.
4) PROVA FINALE D’ESAME
La prova finale consiste in un colloquio, individuale e di gruppo, sui temi trattati durante il corso, sulla bibliografia, sui metodi e i risultati delle esercitazioni e della ricerca progettuale conclusiva
VOTO FINALE. Il voto finale sarà basato sulla media dei risultati conseguiti nelle esercitazioni individuali, nella ricerca di gruppo in quelle di gruppo e nel colloquio d’esame. Nella definizione del risultato sarà tenuto conto del percorso crescita di ciascuno studente.
N. B. Gli studenti che desiderino sostenere l’esame SENZA FREQUENTARE le lezioni sono tenuti a segnalarlo al docente per concordare un adeguato programma di lavoro.
Modalità di verifica apprendimento - Parte D
La modalità di valutazione dei risultati di apprendimento consiste nella verifica della frequenza dei corsi (75%) e della partecipazione alle attività proposte, nella valutazione delle esercitazioni pratiche a carattere progettuale svolte sia nelle fasi intermedie sia nella fase conclusiva e in una prova orale.
Programma del corso - Parte A
Nella prima parte del corso verranno affrontate alcuni esempi di processi conoscitivi e interventi di consolidamento, alla fine di questo primo blocco è prevista una esercitazione, Nel secondo parte del corso si procederà all'analisi di alcuni esmpi di integrazione tra edifici antichi e architetture contemporanee. Alla fine di questo ciclo di lezioni è prevista una esercitazione. La terza parte del corso è dedicata all'analisi critica del progetto di restauro e valorizzazione dell'oggetto dell'esercitazione finale.
Programma del corso - Parte B
Il corso introduce agli aspetti metodologici del Restauro architettonico, con particolare riferimento agli edifici sottoposti a tutela, e si propone di fornire agli studenti le nozioni di base per la redazione di un progetto di restauro.
Iter del progetto di restauro
- La situazione italiana. Quadro legislativo, enti preposti, strumenti di tutela, ecc
- I soggetti coinvolti, l’iter del progetto, gli elementi del progetto
- Presentazione del progetto agli Uffici preposti alla tutela
Elementi fondativi del progetto di restauro
- La destinazione e le compatibilità delle nuove funzioni
- I limiti operativi fra caratteri degli edifici e norme di tutela;
- Diagnosi e proposta di intervento nei materiali e nelle strutture: le soluzioni alternative; invasività e reversibilità
- I materiali moderni nel restauro
Gli interventi di conservazione sui materiali
Umidità : diagnosi e interventi
Peculiarità del cantiere di restauro
- Le opere provvisionali e gli interventi d’urgenza
Il problema strutturale
- Indagini e interventi di miglioramento
- I terremoti e la vulnerabilità sismica
- Le strutture prima e dopo gli interventi
L’adeguamento impiantistico
Il programma di manutenzione
Valutazione e gestione economica del progetto di restauro
- il capitolato d'appalto, il computo metrico, l'elenco dei prezzi
Il restauro nelle aree archeologiche
Gli interventi nei centri antichi
Programma del corso - Parte C
Argomenti trattati e finalità del corso
Come tutti i progetti di architettura, il progetto di restauro di un manufatto architettonico si basa su una fase di conoscenza che porta a una serie di scelte tecniche e culturali. Le scelte sono tanto più corrette quanto più adeguata è la fase di conoscenza preliminare. Se conserviamo i vecchi edifici è perché, oltre a un valore economico e funzionale, contengono elementi culturali di cui il restauratore diventa responsabile verso le comunità di appartenenza. Dal punto di vista tecnico, come un medico, il restauratore fa una diagnosi e decide la terapia migliore. Conosce metodi, tecniche e materiali adatti per curare le malattie degli edifici. Ma questo non è abbastanza. Dal punto di vista culturale il restauratore riattiva la presenza dell'edificio nella vita contemporanea e combina caratteristiche funzionali, tecniche, spaziali, con metodi di progettazione che preservano i valori dell'edificio di testimonianza, di documento storico e di autenticità. Lo scopo del corso è quello di implementare abilità critiche e strumenti operativi per stimolare il processo di cura sull'architettura esistente e fare le giuste scelte culturali. Il corso chiarirà le fasi principali di un progetto di restauro dall'indagine alla manutenzione: lo scopo del progetto (correttezza tecnica e valore culturale), le fasi del progetto, i metodi per sviluppare le conoscenze necessarie (gli strumenti critici, culturali e tecnici). La prima parte del corso si concentrerà sul processo storico che ha portato alla definizione contemporanea del restauro e della conservazione architettonica. Saranno affrontati i contenuti culturali e tecnici delle azioni finalizzate alla conservazione nel tempo, e i passaggi chiave del dibattito degli ultimi due secoli. Saranno sviluppati i passaggi culturali che hanno indirizzato scelte conservative in contesti diversi. Saranno infine affrontati i principi attuali e i fondamenti teorici della conservazione contemporanea. La seconda parte del corso si concentrerà sulle tecniche contemporanee della conservazione (procedure, trattamenti, materiali e tecnologie) di materiali e strutture. Saranno trattati i principali strumenti per le azioni indirette (normative e raccomandazioni) di tutela insieme agli strumenti progettuali previsti dalla normativa italiana. Infine saranno affrontate tematiche specifiche dell’intervento sul costruito, dall’integrazione architettonica alle scelte di linguaggio, dalle necessità di riuso alla gestione degli impianti. Infine saranno trattati i temi relativi alla valorizzazione e alla comunicazione del patrimonio come strumenti di riconversione alla collettività. L'obiettivo è quello di implementare le capacità di valutazione delle scelte concettuali di gestione dei valori riconosciuti di un edificio. Si discuteranno le questioni metodologiche e tecniche necessarie a prendere decisioni operative autonome e sviluppare un adeguato percorso di progettazione. Attraverso l'analisi delle sue fasi significative gli studenti impareranno i metodi di preparazione di un progetto di conservazione. Sarà prestata attenzione alla sostenibilità dell’intervento (materiali e tecniche corretti, uso e manutenzione adeguati e fattibili). Alla fine del laboratorio gli studenti dovranno essere in grado di: 1) raggiungere un adeguato grado di consapevolezza dei caratteri dell'intervento sul costruito (contenuti operativi e principali connessioni interdisciplinari, significato storico, culturale e di risorsa contemporanea di crescita); 2) creare una sintesi dei valori materiali e immateriali custoditi da un manufatto architettonico oltre alla valutazione del loro livello di riconoscibilità e condivisione collettiva; 3) impostare un corretto percorso progettuale di conservazione materiale di manufatto architettonico esistente; 4) implementare le proprie capacità di valutazione delle scelte concettuali di gestione dei valori riconosciuti di un manufatto architettonico; 5) Sviluppare un progetto di riuso e di rielaborazione architettonica compatibile con i valori culturali e di testimonianza materiale di un manufatto architettonico. Le attività didattiche affronteranno le seguenti tematiche:
1 - Storia e teoria della conservazione architettonica
Definizioni e concetti di base. Obiettivi e campi di applicazione della disciplina; Panoramica storica della teoria e della pratica della conservazione architettonica; Il patrimonio architettonico nel tempo: atteggiamenti culturali e prassi dall’antichità all’età moderna; Le origini del restauro contemporaneo: il dibattito del XIX secolo in Europa; I fondamenti della cultura attuale: da Riegl alla stagione delle carte.
2 - Il restauro contemporaneo. Principi, metodo, progetto.
Nodi culturali del dibattito attuale: da Brandi ai nostri giorni; raccomandazioni e standards internazionali: carte e convenzioni sul patrimonio; l’autenticità come finalità della conservazione: il documento di Nara; principi generali della tutela e della valorizzazione contemporanee; il processo di conservazione: riconoscimento, studio, conoscenza, diagnosi, restauro, valorizzazione; ruolo e articolazioni della conservazione nelle dinamiche di tutela; l’integrità fisica del manufatto: le azioni dirette; l’integrità identitaria del manufatto: rivelazione dei valori, riqualificazione architettonica e riconnessione alla collettività; quadro normativo italiano: organizzazione della tutela dei beni culturali; quadro normativo italiano: procedure, elaborati, soggetti coinvolti ed iter burocratico del progetto preliminare, definitivo ed esecutivo.
3 - Il progetto di conoscenza e diagnosi. Tecniche di indagine su strutture e materiali
Le indagini conoscitive e diagnostiche: principali tecniche analitiche; proprietà dei materiali lapidei (porosità, capacità di imbibizione, indice di saturazione); metodi di indagine per lo studio della morfologia e della microstruttura dei materiali; metodi di indagine per lo studio della composizione chimica e mineralogica; microscopia ottica ed elettronica; lo studio e la caratterizzazione dei materiali in laboratorio; riferimenti normativi UNI; il monitoraggio dinamico nella conservazione del patrimonio costruito; prove e verifiche strumentali in situ (distruttive e non distruttive); prove in laboratorio; casi studio.
4 - La conservazione dei materiali. Tecniche e metodologie
Manutenzione, conservazione preventiva e conservazione attiva; Requisiti fondamentali degli interventi di conservazione; Fasi principali degli interventi di conservazione dei materiali lapidei; Tecniche tradizionali e contemporanee per il trattamento dei materiali: pulitura e lavaggi, consolidamento, rimozione dei biodeteriogeni, le integrazioni conservative, la gestione dei frammenti staccati, la rimozione dei sali, i protettivi idrorepellenti; Principali riferimenti normativi; Interventi per i problemi di umidità negli edifici storici; Linee metodologiche per la scelta e la progettazione dell’intervento.
5 - Le azioni conservative sulle strutture. Principi e pratiche di intervento.
Il consolidamento strutturale degli edifici storici: metodi per la scelta e la progettazione dell’intervento; Tecniche tradizionali e moderne di consolidamento; principali riferimenti normativi: il miglioramento sismico; Lineamenti di restauro archeologico; Tecniche di conservazione e manutenzione di manufatti architettonici ridotti allo stato di rudere; Le azioni conservative sulle superfici orizzontali; Integrazione delle lacune e protezione di creste e sezioni murarie; Casi studio in area mediterranea.
6 - Gli interventi di riqualificazione architettonica
La rielaborazione funzionale e architettonica del costruito; Il progetto di riuso: problematiche e compatibilità; principi e aspetti normativi per le azioni finalizzate al riutilizzo del patrimonio architettonico; Ambiti di azione e principali modalità di intervento contemporaneo; Adeguamento di edifici storici (impianti, barriere architettoniche, sicurezza, accessibilità); Le integrazioni architettoniche per il miglioramento della fruizione; Casi studio in area mediterranea.
7 - La valorizzazione del patrimonio architettonico e archeologico
Principi generali della valorizzazione: quadro italiano e internazionale; Fruizione e conoscenza nella relazione dialettica con le istanze conservative; dinamiche e rischi fisici e immateriali; le azioni dirette (in situ) sui manufatti finalizzate alla comunicazione; le azioni indirette (extra situm) finalizzate alla comunicazione; aree e archeologiche tra riuso e musealizzazione; Casi studio in area mediterranea.
Articolazione della didattica
La didattica del corso è articolata in lezioni frontali, visite, esercitazioni e attività progettuali:
Lezioni frontali: Le lezioni frontali sui temi di base del corso saranno affiancate da seminari e comunicazioni di approfondimento su temi specifici e casi studio. Eventi, convegni e conferenze sui temi della conservazione saranno segnalati durante il corso.
Visite e sopralluoghi: Compatibilmente con i tempi a disposizione e con le possibilità di spostamento, saranno previste visite di studio a siti e monumenti, cantieri e laboratori di restauro, finalizzate a favorire il confronto e la raccolta di specifiche informazioni utili allo sviluppo del proprio percorso di ricerca. I sopralluoghi favoriranno inoltre l’osservazione e la lettura tecnologica delle soluzioni conservative messe in atto, nella loro dimensione tecnologica e di linguaggio architettonico.
Esercitazioni individuali: Il laboratorio prevede lo svolgimento di alcune esercitazioni individuali in aula, all’esterno, a casa, per l’applicazione e la verifica dei temi trattati. Le esercitazioni dovranno essere sempre consegnate nei tempi stabiliti sulla piattaforma moodle.
Ricerca progettuale di gruppo: Tutte le attività del laboratorio confluiranno nello sviluppo di una ricerca progettuale finalizzata all’impostazione di un processo di conservazione e riabilitazione architettonica di un manufatto architettonico esistente proposto dal docente. La ricerca progettuale sarà composta da alcune esercitazioni, da svolgere preferibilmente in gruppo (max 3). Il tema assegnato a ciascun gruppo sarà di dimensioni adeguate per essere ragionevolmente trattato nella durata del corso. Ciascuna esercitazione sarà costituita da due tipi di elaborati: un documento di testo (relazione illustrativa del percorso svolto e dei risultati ottenuti, tabelle, testi specifici), 1 tavola formato A2 (da sdoppiare in caso di necessità). Indicazioni dettagliate sugli elaborati da presentare e template grafici da utilizzare verranno forniti durante il corso. La scadenza per la consegna delle esercitazioni di gruppo sarà comunicata in congruo anticipo e tendenzialmente dovrà avvenire una settimana prima della data d’esame. Le esercitazioni di gruppo saranno oggetto di revisioni, verifiche ed approfondimenti, prevalentemente collettivi. Compatibilmente con le possibilità di spostamento generali e individuali, sono previsti sopralluoghi all’oggetto della ricerca progettuale, che verranno preventivamente concordati con la classe.
Qualunque tema di studio alternativo che ogni studente intenda proporre dovrà:
- essere preventivamente concordato con la docenza
- avere dimensioni contenute, in modo da poter essere svolto nella durata del corso
- presentare uno stato di conservazione di adeguata complessità
- essere liberamente accessibile
Conoscenze raccomandate: si raccomanda fortemente una conoscenza di base dei seguenti argomenti: lineamenti di storia dell’architettura, materiali da costruzione e tecniche costruttive storiche e tradizionali, rilievo architettonico, lineamenti di statica e scienza delle costruzioni, caratteri e patologie dei materiali tradizionali, dissesto delle strutture, metodologie e strumenti per la diagnostica.
Modalità di verifica dell’apprendimento
La verifica dell’apprendimento di conoscenze e strumenti critici e metodologici acquisiti sarà svolta attraverso:
La valutazione dei risultati delle esercitazioni
La valutazione della partecipazione alle attività
La valutazione dei risultati della ricerca progettuale di gruppo
La valutazione della prova finale d’esame
1, 2) VALUTAZIONE DELLE ESERCITAZIONI e DELLE ATTIVITÀ
Costituiranno prove intermedie di verifica dei processi formativi. Dettagli sulle modalità di valutazione e risultati saranno costantemente comunicati e discussi nel corso del laboratorio.
3) VALUTAZIONE DELLA RICERCA PROGETTUALE DI GRUPPO
La ricerca progettuale di gruppo sarà valutata con un voto unico per tutti i componenti del gruppo che terrà conto delle capacità di applicazione delle conoscenze acquisite, dell’acquisizione di strumenti critici, della qualità degli elaborati presentati e dei risultati conseguiti.
4) PROVA FINALE D’ESAME
La prova finale consiste in un colloquio, individuale e di gruppo, sui temi trattati durante il corso, sulla bibliografia, sui metodi e i risultati delle esercitazioni e della ricerca progettuale conclusiva
VOTO FINALE. Il voto finale sarà basato sulla media dei risultati conseguiti nelle esercitazioni individuali, nella ricerca di gruppo in quelle di gruppo e nel colloquio d’esame. Nella definizione del risultato sarà tenuto conto del percorso crescita di ciascuno studente.
N. B. Gli studenti che desiderino sostenere l’esame SENZA FREQUENTARE le lezioni sono tenuti a segnalarlo al docente per concordare un adeguato programma di lavoro.
Programma del corso - Parte D
LABORATORIO DI RESTAURO II Docente della materia Prof. Susanna Caccia Gherardini Carico didattico 8 CFU, 64 ore Anno accademico 2022-2023, II semestre
Corso di studio Corso di Laurea in Architettura
Riassunto e risultati di apprendimento
Le conoscenze sono rivolte al mantenimento in efficienza, alla fruizione e al godimento del bene tramite l’inserimento di nuove destinazioni d’uso compatibili col bene stesso e col sistema ambientale, sociale, culturale di riferimento. Entrano in gioco le componenti della sostenibilità culturale, dell’innovazione compatibile - progettuale, tecnologica e impiantistica - che permetta l’aggiunta di elementi di novità nel rispetto dell’esistente.
Gli studenti acquisiscono la capacità di formulare scelte consapevoli, di sapere esprimere correttamente l'iter del progetto nelle sue necessità di tutela, messa in sicurezza, conservazione, e di risolvere problemi interdisciplinari, in particolare relativi al progetto di conservazione, a diversi livelli: dall'approccio conoscitivo, alla scala preliminare - che attraverso il masterplan prefigura scelte e obiettivi e definisce le interazioni con il contesto - fino alla scala definitiva che configura i provvedimenti di conservazione e innovazione sulla materialità architettonica. Saranno dunque in grado, attraverso l’applicazione delle conoscenze e degli strumenti acquisiti nel processo formativo, di predisporre progetti di restauro di beni architettonici in un’ottica di conservazione integrata che pone il bene e il suo sistema culturale al centro delle esigenze e delle dinamiche sociali, economiche e culturali attuali. Concetti di base Restauro, minimo intervento, conservazione, riuso, rifunzionalizzazione, valorizzazione, reversibilità, riconoscibilità, caratteri costruttivi, quadro normativo, bene culturale, patrimonio, compatibilità, consolidamento, degrado, diagnostica, documento/monumento, fruizione, gestione, manutenzione, moderno, contemporaneo, paesaggio, museologia, museografia, protezione, sostenibilità, valore.
Argomenti della materia L'insegnamento è articolato in lezioni tematiche mono e pluri-disciplinari che impostano e discutono questioni teoriche e pratiche, in parallelo allo svolgimento dell'esercitazione progettuale. Tale esercitazione è sviluppata intorno a un tema monografico, assegnato dal docente, che è possibile esplorare nella sua consistenza fisica e che reclama interventi di restauro, adeguamento, riuso, messa in valore. I temi che si intende affrontare sono articolati come segue: - Presentazione del Corso: programma, contenuti, obiettivi. - Presentazione del caso studio, di fonti, strumenti e metodi dell'esercitazione e organizzazione dei gruppi di lavoro e dei sopralluoghi. - Il rilievo critico dell’esistente alla scala architettonica per il progetto di restauro. La comprensione della consistenza del costruito e la sua restituzione grafica. - Inquadramento territoriale: cartografia; strumenti di governo del territorio e piani: previsioni e norme con ricadute sul bene. - L'analisi storica per il restauro. Le fonti bibliografiche, documentarie e materiali. L'interpretazione delle fasi architettoniche. - I sistemi costruttivi e le finiture dell’edilizia tradizionale. Particolari esempi relativi alla tradizione costruttiva nell’area di indagine. - Problematiche di conservazione dell’architettura storica e strumenti per la tutela. - Il progetto di restauro/rifunzionalizzazione alla scala del masterplan: l’architettura e il contesto. - Il progetto di restauro alla scala architettonica: capacità residue dei manufatti, nuovi usi, rapporto conservazione/innovazione. - Le tecniche non distruttive per la diagnosi del costruito storico. Potenzialità, applicazioni, casi studio. - Gli interventi di consolidamento e le tecniche di restauro architettonico. La progettazione e configurazione grafica delle "unità di progetto". - Riuso e sostenibilità nel restauro architettonico: approcci, casi, adeguamenti, problemi aperti. - Lezioni e seminari monografici per l'illustrazione di problemi aperti di conservazione, restauro, riuso, manutenzione, integrazione degli impianti in edifici storici. Altre tematiche possono essere sviluppate in relazione alla specifica identità dei casi studio in esame.
Modalità di verifica delle conoscenze
La modalità di valutazione dei risultati di apprendimento consiste nella verifica della frequenza dei corsi (75%) e della partecipazione alle attività proposte, nella valutazione delle esercitazioni pratiche a carattere progettuale svolte sia nelle fasi intermedie sia nella fase conclusiva e in una prova orale.
BIbliografia di riferimento:
MARCO DEZZI BARDESCHI, Restauro: punto e da capo. Frammenti per una (impossibile) teoria, Ex Fabrica, FrancoAngeli, Milano 1991 e 2009 (ottava edizione).
STEFANO F. MUSSO, Recupero e restauro degli edifici storici, EPC Libri, Roma 2004.
EMANUELE ROMEO (a cura di), Il monumento e la sua conservazione. Note sulla metodologia del progetto di restauro, Celid, Torino, 2004.
FRANCESCO DOGLIONi, Nel Restauro. Progetti per le architetture del passato, Marsilio, Venezia 2008.
CAROLINA DI BIASE, Il degrado del calcestruzzo nell'architettura del Novecento, Maggioli Editore, Milano, 2009.
DONATELLA FIORANI (a cura di), Restauro e tecnologie in architettura, Carocci, Roma, 2009.
MARCELLO BALZANI (a cura di), Restauro, recupero, riqualificazione. Il progetto contemporaneo nel contesto storico, Skira, Milano, 2011.
GIOVANNI CARBONARA, Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, Utet, Torino, 2011.
SUSANNA CACCIA GHERARDINI, Elogio della cura. Il progetto di restauro: orientamenti critici ed esperienze, Edizioni ETS, Pisa, 2012.
STEFANO F. MUSSO (a cura di), Tecniche di Restauro - aggiornamento, UTET Scienze Tecniche, Torino, 2013.
SUSANNA CACCIA GHERARDINI, The Architectural Restauration and Conservation handbook, Didapress, Firenze, 2016.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Parte B
Sostenibilità culturale, sociale, economica e ambientale
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Parte C
4 - istruzione di qualità
9 - Industria, innovazione infrastrutture
11 - città e comunità sostenibili
12 - consumo e produzione responsabili
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Parte D