Il Laboratorio di Progettazione dell’Architettura I - A.A. 2022-2023 - propone un’esperienza di composizione architettonica e progetto di una casa-studio per un giovane architetto da realizzarsi a margine del centro storico di Firenze.
Attraverso il progetto della propria casa-studio lo studente dovrà immaginare e creare il proprio spazio abitativo e di lavoro in cui svolgere le varie attività.
Contenuto del corso - Cognomi M-Q
L’analisi della città italiana, che nella sua singolarità specifica di territorio ha espresso un raggiunto punto di equilibrio tra paesaggio ed opera dell’uomo, evidenzia la messa in opera di un rapporto solidale tra <<natura naturata>> ed <<artificiata>> nella condivisa e costante adesione alla realizzazione di frammenti antropizzati di paesaggio.
- Campo Baeza A. 2012, L'idea costruita, Editore LetteraVentidue, Siracusa.
- Le Corbusier 2003, Verso una architettura, Longanesi, Milano [ed. orig. 1923].
- Loos A. 1992, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano [ed. orig. 1900].
- Moneo R. 1999, La solitudine degli edifici, vol. 1, Allemandi, Torino.
- Moneo R. 2004, La solitudine degli edifici, vol. 2, Allemandi, Torino.
- Moneo R. 2012, L'altra modernità. Considerazioni sul futuro dell'architettura, Christian Marinotti Editori, Milano.
- Norberg Schulz C. 1997, Genius Loci. Paesaggio Ambiente Architettura, Electa, Milano [ed. orig. 1979].
- Norberg Schulz C. 1982, Esistenza, spazio e architettura, Officine Edizioni, Roma [ed. orig. 1971].
- Pizzigoni V. 2010, Ludwig Mies van der Rohe. Gli scritti e le parole, Einaudi, Torino.
- Rossi A. 1966, L’architettura della città, Marsilio editore, Padova.
- Venezia F. 2011, Che cos’è l’architettura. Lezioni, conferenze e un intervento, Mondadori Electa, Milano.
- Wright F. L. 2016, Una autobiografia, Jaca Book, Milano [ed. orig. 1939].
- Zermani P. 1994, Identità dell’Architettura, vol. 1, Officina Edizioni, Roma.
- Zermani P. 2002, Identità dell’architettura, vol. 2, Officina Edizioni, Roma.
- Zumthor P. 2017, Pensare architettura, Mondadori Electa, Milano [ed. orig. 1998].
- Zumthor P. 2012, Atmosfere - Ambienti architettonici. Le cose che ci circondano, Mondadori Electa, Milano [ed. orig. 2006].
BIBLIOGRAFIA SUL DEL TEMA DEL LABORATORIO
- Capestro A. (a cura di) 2019, Piazze minori nel centro storico di Firenze, Didapress, Firenze.
https://issuu.com/dida-unifi/docs/piazze_minori_nel_centro_storico_di_firenze___anto
- Quaroni L. 1977, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Gangemi editore, Roma.
Della Collana “Serie Architettura” della Zanichelli, curata da Bruno Zevi, si consigliano i volumi di Le Corbusier, Mies van der Rohe e Frank Lloyd Wright, molto utili per la comprensione dello spazio attraverso il disegno tecnico in pianta, sezione e prospetto.
BIBLIOGRAFIA SU FIRENZE E LA SUA STORIA
- Agostini E. M. 2020, Giuseppe Poggi. La costruzione del paesaggio, Diabasis, Parma.
- Barletti E. (a cura di) 2015, Firenze: ‘fotografia’ di una Città tra Storia e Attualità, Polistampa, Firenze.
https://www.youtube.com/watch?v=NVAqE_XwptM
- Fanelli G. 1988, Firenze, le città nella storia d’Italia, Laterza, Bari.
- Fanelli G., 1973, Firenze, Architettura e città, Vallecchi editore, Firenze
- Maccabruni L., Marchi P. (a cura di) 2015, Una capitale e il suo architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici. Firenze e l’opera di Giuseppe Poggi, Polistampa, Firenze.
- Pratolini V. 2012, Il quartiere, BUR-Biblioteca Universitaria Rizzoli, Milano [ed. orig. 1943].
- Rilke R.M. 2017, Diario Fiorentino, Rizzoli, Milano [ed. orig. 1942].
INFO
Su altri argomenti utili alla comprensione delle tematiche affrontate nel laboratorio, verranno fornite nel corso dell’anno ulteriori indicazioni bibliografiche.
Tutte le informazioni sulla tempistica, relative alle attività del Laboratorio (scadenze, consegne, esercitazioni, lezioni.), saranno comunicate dal docente responsabile per e-mail e attraverso la piattaforma moodle.
Tutto il materiale relativo agli elaborati prodotti nell’ambito del Laboratorio dal docente, dai tutor e dagli studenti (lezioni, esercitazioni, disegni.) sarà depositato nella piattaforma di Moodle o (se non supportabile da moodle) in GoogleDrive.
Il riepilogo bibliografico che segue ha un duplice intento: il primo è quello di sottolineare i testi di base del laboratorio; il secondo di suggerire alcune letture facoltative che in parte saranno trattate nel corso, ed in parte costituiranno riferimento utile nella costruzione teorica e pratica del percorso didattico.
La bibliografia, divisa nelle due sezioni sopra delineate, segue ciascuna l'ordine alfabetico dei nomi degli autori.
Bibliografia di base:
_Agostini E.M., "Giuseppe Poggi La costruzione del paesaggio", II edizione ampliata, Parma 2020.
_Purini F. "La misura italiana dell'architettura", Bari 2008
_Rilke R.M., "Diario fiorentino", Milano 1990
_Rossi A., "L'architettura della città", Milano 1995, introduzione e capitolo III
Altri testi consigliati:
_Borchardt R., "Città italiane", Milano 1989
_Choen J.L., "Mies van der Rohe", Bari 1996
_Ghirri L., "Paesaggio italiano", Milano 1989
_Ghirri L., "Il profilo delle nuvole", Milano 1989
_Le Corbuiser, "Verso una Architettura", Milano 2003
_Manganelli G., "La favola pitagorica", Milano 2005
_Monestiroli A., "L’architettura della realtà", Milano 1979
_Piovene G., "Viaggio in Italia", Varese 2005
_Purini F., "Comporre l'architettura", Bari 2006
_Rossi A., "Autobiografia scientifica", Milano 1999
_Ruskin J., "Mattinate fiorentine", Milano 2001
_Saggio A., "Giuseppe Terragni Vita e opere", Bari 1995
_Zermani P., "Ignazio Gardella", Bari 1991
_Wharton E., "Paesaggi italiani", Milano 1995
Testo obbligatorio
De Seta C. (a cura di), Ernesto N. Rogers, Gli elementi del fenomeno
architettonico,
Christian Marinotti Edizioni, 2006 Milano
Bibliografia generale
Fanelli G., Gargiani R., Storia dell’architettura contemporanea, Bari, 1998.
Giedion S., Breviario di architettura, Bollati Boringhieri, 2008
Grassi G., L’architettura come mestiere e altri scritti, Franco Angeli
Editore, 1995 Milano
Le Corbusier, Verso una Architettura, Longanesi, 2012
Loos A., Parole nel vuoto, Gli Adelphi, Milano 1992
Manganelli G., La favola pitagorica, Adelphi, 2005
Martì Arìs C., Le variazioni dell’identità, Città studi, 2016
Moneo R., Lasolitudine degli edifici, Umberto Allemandi&C, 1999
Moneo R., L’altra modernità, considerazioni sul futuro dell’architettura,
Christina Marinotti Edizioni, 2012
Rossi A., L’architettura della città, Quodlibet, 2011
Ruskin J., Le sette lampade dell’architettura, Saggi di Architettura, Jaca
Book, 1981 Milano
Siza A., L’Architecture comme paysage, Editions Petra, Parigi 2010
Turri E., Il paesaggio e il silenzio, 2004
Venezia F., Che cosa è l’architettura, Mondadori Electa, Milano 2011
Zermani P., Identità dell’architettura, Officina, Roma 2002
Zermani P., Architettura: luogo, tempo, terra, luce, silenzio, Electa, 2015
Zevi B., Saper vedere l’architettura, Einaudi, Torino 2009
Zumthor P., Atmosfere. Le cose che ci circondano, Electa, Milano2007
Obiettivi Formativi - Cognomi C-E
L’obiettivo del Laboratorio è duplice:
- il primo riguarda la possibilità di riformulare e ricostruire un senso di identità in relazione al contesto urbano cercando di cogliere le specificità dei luoghi indagati in modo da stimolare rinnovate forme di relazione tra spazio pubblico e privato per modellare una nuova cultura del Disegno Urbano attraverso il progetto di Architettura.
Lo studente svilupperà così la capacità di leggere il contesto e delineare i temi del progetto con una logica relazionale e di sistema, valuterà le componenti materiali ed immateriali tra i vari luoghi in esame assorbendone il genius loci e, inoltre, svilupperà la capacità di definire una nuova visione di architettura attraverso la valutazione critica e la reinterpretazione di tutti quegli elementi (spaziali, relazionali e semantici) presenti nel contesto città.
- Il secondo obiettivo, confrontandosi con il tema della casa-studio, riguarda la possibilità di usare il progetto di architettura come strumento per raccontare il proprio tempo, una “Architettura manifesto” che non esclude la possibilità di dialogare con la storia di un contesto delicato come quello del centro storico fiorentino in cui il progetto si colloca.
L'architettura diventa quindi strumento di dialogo tra presente passato e futuro e collante, se pur nella diversità, tra i diversi brani della città.
Lo studente svilupperà la capacità di organizzare ed articolare gli spazi con certo rigore compositivo in modo da garantire chiarezza e leggibilità dell'impianto spaziale.
Obiettivi Formativi - Cognomi M-Q
Al termine del corso l'allievo dovrà essere in possesso degli strumenti logici ed organizzativi per poter affrontare, con capacità critica autonoma ed adeguata al superamento del primo anno di corso, il processo della composizione architettonica esercitata su un tema di modesta complessità distributiva, ma che sappia tradurre in un felice connubio l'idea di spazio ed il paesaggio di riferimento.
Obiettivi Formativi - Cognomi R-Z
Il corso si propone di avviare le prime riflessioni sui
temi della composizione e del progetto inteso non come oggetto a sé
stante, ma come parte di un paesaggio più complesso e articolato. Una serie di
esercitazioni permetterà di interrogarsi sul tema del "senso" in
architettura, superando la visione funzionalista, ma mettendo in luce
tanto il valore espressivo e simbolico del manufatto architettonico,
quanto la sua capacità di diventare oggetto di esperienze estetiche.
Attraverso lo studio dello strumento tipologico si cercherà di dare alcune
indicazioni sugli aspetti distributivi. Sviluppando il tema di progetto
concordato sarà possibile discutere criticamente le scelte compositive
dello studente, per arrivare alla sintesi del progetto finale.
Prerequisiti - Cognomi C-E
In relazione al livello di complessità del progetto richiesto e alle varie fasi di lavoro previsti nel corso dell’anno, i prerequisiti necessari che lo studente dovrà avere (oltre una buona conoscenza della lingua italiana parlata e scritta) per affrontare i contenuti previsti dall’insegnamento sono:
- conoscenza di base delle proiezioni ortogonali per la rappresentazione dello spazio in pianta, in sezione e in prospetto;
- buona capacità di rappresentare, con il disegno a mano libera, lo spazio in prospettiva e in assonometria;
- conoscenza di base dei software CAD per la rappresentazione dello spazio in 2D;
- conoscenza di base della storia di Firenze, contesto in cui si colloca il progetto;
- conoscenza delle architetture e degli architetti (dai classici ai moderni) indicati dal docente.
Prerequisiti - Cognomi M-Q
I prerequisiti, da affrontare nelle prime settimane di corso, saranno affidati a brevi esercitazioni volte ad approfondire il disegno di architettura (pianta e sezione), la lettura delle scale del progetto e la capacità di sintesi di testi scritti.
Prerequisiti - Cognomi R-Z
nessuno
Metodi Didattici - Cognomi C-E
Le modalità di svolgimento della didattica sono rapportate alle attività del Laboratorio specificate di seguito:
Introduzione alle problematiche generali della Progettazione e Composizione alle diverse scale:
- comunicazioni teoriche da parte del docente responsabile, visiting professor e tutor;
- illustrazione di esperienze progettuali analoghe;
- revisioni singole e collettive;
- lezioni dibattito sugli argomenti trattati per chiarire gli obiettivi del progetto;
- esercitazioni riguardanti tecniche di rappresentazione dell’architettura.
Introduzione alle problematiche del contesto in esame:
- valutazioni di carattere generale sul contesto;
- sopralluoghi sull’area di progetto ed analisi storico-critica;
- confronti ed approfondimenti sui tematismi individuati con indicazione delle attività e dei principali aspetti compositivi e funzionali del progetto;
- esercitazioni su argomenti riguardanti l’area di studio e primi appunti progettuali.
Introduzione alle problematiche del progetto di architettura:
- approfondimento di tematiche per la definizione del progetto in scala urbana, architettonica e di dettaglio;
- approfondimento delle questioni inerenti tematiche riguardanti il sistema delle attività, i sistemi relazionali-spaziali-semantici, il progetto contemporaneo in relazione al Patrimonio storico
- rappresentazione appropriata delle spazialità elaborate.
Metodi Didattici - Cognomi M-Q
I contributi teorici verranno articolati sotto forma di lezioni e di esercitazioni guidate, il cui svolgimento interesserà il primo semestre del corso di Laboratorio. Un taccuino di disegni ed appunti relativo alle esperienze visive, alle riflessioni ed alle indagini svolte sugli argomenti trattati, dovrà necessariamente accompagnare il percorso dell’allievo.
Il secondo semestre sarà dedicato all’esperienza progettuale in cui l’allievo, una volta confrontatosi con la lettura del luogo, approfondirà il tema di progetto attraverso la messa a punto di analisi e rappresentazioni appropriate del progetto.
Metodi Didattici - Cognomi R-Z
Lezioni frontali
Esercitazioni di disegno a mano
Esercitazioni con i modelli
Sviluppo del progetto in modalità di laboratorio da svolgere in presenza
Altre Informazioni - Cognomi C-E
1) La frequenza al Laboratorio è obbligatoria per seguire con continuità e coerenza metodologica il calendario delle esercitazioni, delle revisioni collettive, delle lezioni e delle comunicazioni dei docenti.
2) Lo studente potrà sostenere l’esame solo se:
- risulterà regolarmente iscritto al corso,
- avrà rispettato la frequenza al laboratorio,
- avrà prodotto tutto il materiale richiesto.
3) La valutazione del progetto si baserà sui seguenti punti:
- coerenza del concept di progetto in relazione ai tematismi individuati, all’analisi critica del contesto ed al metodo proposto;
- coerenza compositiva in relazione ai concetti spaziali elaborati, al linguaggio adottato e al rapporto con il contesto;
- qualità spaziale e funzionale del progetto;
- qualità estetica;
- coerenza, qualità della rappresentazione e sintesi della modalità di racconto dell’intero processo progettuale.
4) Il voto d’esame sarà calcolato sulla base della media aritmetica delle valutazioni intermedie dei 5 step con eventuale incremento in rapporto al risultato finale.
5) A conclusione del Laboratorio un’eventuale mostra dei progetti, prevista per il periodo di luglio-settembre, potrà essere allestita negli spazi del DIDA. Gli elaborati e le modalità di organizzazione e svolgimento dell’evento verranno comunicate nel corso dell’anno.
Altre Informazioni - Cognomi M-Q
I contributi teorici saranno volti in particolare all’approfondimento dell’opera degli architetti italiani del ‘900 indagando, sia nei progetti realizzati che nelle idee di spazio rimaste sulla carta, la ragion d’essere del pensare l’architettura e del costruirla. Un excursus sullo scenario europeo, a partire dal XIX secolo, arricchirà il panorama dell’esperienza italiana.
Analoga attenzione sarà dedicata alla conoscenza della cultura italiana ed europea del paesaggio rintracciabile nella struttura del pensiero tramandata attraverso straordinari contributi letterari e figurativi, oltre che dall’opera degli architetti che nel paesaggio hanno inteso il fondale su cui doveva riflettersi la propria opera nel corso del XIX e XX secolo, fino all’esperienza condotta da alcuni autori contemporanei.
Altre Informazioni - Cognomi R-Z
frequenza obbligatoria
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi C-E
Il progetto si articolerà su più livelli di approfondimento e scale di rappresentazione, esplorerà le vocazioni, le opportunità ed anche le criticità dell’area in esame, rileggendo le strutture relazionali, spaziali e semantiche presenti e caratterizzanti il contesto e riproponendo nuove modalità di rapporto tra l’architettura e la città, tra l’edificio e la piazza.
Gli studenti svilupperanno il lavoro attraverso i 5 step riepilogati di seguito:
1. il primo step “contesto” - dedicato all’approfondimento del quadro conoscitivo, coinvolgerà tutti gli studenti del Laboratorio in un’operazione di esplorazione/osservazione del contesto in esame ed elaborazione del rilievo a mano libera e al CAD in 2D della piazza. I docenti del Laboratorio forniranno tutte le informazioni utili per una corretta rappresentazione dello stato di fatto;
2. il secondo step “ritratto” - dedicato all’interpretazione soggettiva (ritratto dei luoghi) del contesto. Questo secondo step si concluderà con un’analisi critica dello stato di fatto di tutto il sistema indagato attraverso una lettura di tipo relazionale, spaziale, semantica;
3. il terzo step - “concept” - sarà dedicato alla definizione di una filosofia progettuale e di intervento attraverso la messa a punto di un’idea di spazialità con indicazione delle relative destinazioni d’uso. Questo step sarà supportato dalla costruzione dello stato dell’arte su tematiche simili;
4. il quarto step - “progetto” - sarà dedicato all’approfondimento in scala architettonica del proprio progetto. Il lavoro prevede la rappresentazione, in scala adeguata, di piante sezioni e prospetti ed un plastico di studio;
5. il quinto step - “sintesi” - sarà dedicato al lay-out del prodotto finale comprendente le tavole riassuntive dell’intero processo progettuale, un plastico di progetto inserito nello stato di fatto, una relazione sull’idea di progetto e il blocco schizzi in A5 con le relative esercitazioni.
Escluso il primo step di lavoro, da svolgere in gruppo, tutti gli altri saranno individuali. Sono previsti, per tutti gli step, momenti di confronto e condivisione tra studenti, tutor e docenti.
MODALITÀ D’ESAME
1) La frequenza al Laboratorio è obbligatoria per seguire con continuità e coerenza metodologica il calendario delle esercitazioni, delle revisioni collettive, delle lezioni e delle comunicazioni dei docenti.
2) Lo studente potrà sostenere l’esame solo se:
- risulterà regolarmente iscritto al corso,
- avrà rispettato la frequenza al laboratorio,
- avrà prodotto tutto il materiale richiesto.
3) La valutazione del progetto si baserà sui seguenti punti:
- coerenza del concept di progetto in relazione ai tematismi individuati, all’analisi critica del contesto ed al metodo proposto;
- coerenza compositiva in relazione ai concetti spaziali elaborati, al linguaggio adottato e al rapporto con il contesto;
- qualità spaziale e funzionale del progetto;
- qualità estetica;
- coerenza, qualità della rappresentazione e sintesi della modalità di racconto dell’intero processo progettuale.
4) Il voto d’esame sarà calcolato sulla base della media aritmetica delle valutazioni intermedie dei 5 step con eventuale incremento in rapporto al risultato finale.
5) A conclusione del Laboratorio un’eventuale mostra dei progetti, prevista per il periodo di luglio-settembre, potrà essere allestita negli spazi del DIDA. Gli elaborati e le modalità di organizzazione e svolgimento dell’evento verranno comunicate nel corso dell’anno.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi M-Q
Il corso sarà articolato in una prima parte dedicata a fornire gli strumenti di metodo ed analisi necessari ad affrontare l’esperienza progettuale della seconda parte dell’anno accademico.
Il tema progettuale, contestualizzato in ambito fiorentino, sarà dedicato alla progettazione di uno spazio pubblico con carattere di relazione urbana.
L’esperienza del progetto sarà preceduta da un approfondimento guidato sul carattere del luogo, da attuarsi mediante esercitazioni, e sull’analisi degli aspetti distributivi e funzionali di progetti contemporanei aventi il medesimo tema.
L’esame finale verterà sulle considerazioni maturate dai contenuti teorici del corso e dalla lettura dei testi indicati nella bibliografia, nonché sulla discussione del progetto elaborato durante il Laboratorio di Progettazione.
Indicazioni sugli elaborati grafici di progetto verranno fornite durante le revisioni collegiali.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi R-Z
Presentazione finale delle esercitazioni
Discussione finale del progetto con presentazione degli elaborati concordati
(disegni e modelli)
Programma del corso - Cognomi C-E
LA CASA DELL’ARCHITETTO_UNO SPAZIO PER L’ABITARE TRA MEMORIA, NATURA E CITTÀ
PREMESSA
Il Laboratorio di Progettazione dell’Architettura I - A.A. 2022-2023 - propone un’esperienza di composizione architettonica e progetto di una casa-studio per un giovane architetto da realizzarsi a margine del centro storico di Firenze.
Attraverso il progetto della propria casa-studio lo studente dovrà immaginare e creare il proprio spazio abitativo e di lavoro in cui svolgere le varie attività.
Saranno sviluppate tutta una serie di questioni legate ad aspetti di tipo funzionale, distributivo organizzativo e d'uso degli spazi e, nello stesso tempo, questioni legate alla relazione con il contesto di appartenenza attraverso una lettura, su più livelli (tipologica, morfologica, relazionale e altro ancora), del tessuto insediativo analizzato.
Si dovrà, quindi, tener conto di una serie di parametri sia quantitativi sia qualitativi in grado di garantire una corretta funzionalità degli spazi interni ed esterni e, inoltre, si dovrà immaginare questo “atelier” come un manifesto di un'architettura legata alla contemporaneità ma in grado di saper dialogare e confrontarsi con un centro storico importante iscritto nella lista dell’UNESCO come Patrimonio mondiale dell'umanità.
Il docente e i tutor forniranno agli studenti strumenti utili per una corretta rappresentazione dello spazio oltre che per la messa a punto di una metodologia capace di governare e gestire l’intero processo creativo (dalla lettura del contesto al progetto) ed essere interprete della contemporaneità attraverso la lettura attenta e sensibile del contesto e della sua storia col fine di riformulare su più scale di relazione, materiale (architettura/città/paesaggio) e immateriale (memoria/patrimonio/genius loci), una nuova identità dei luoghi.
TEMA
Lo studente svilupperà il proprio progetto in una Piazza storica di Firenze “Piazza Giuseppe Poggi” immaginando di realizzare il proprio atelier in cui svolgere le varie attività residenziali e professionali nell’area in cui era stato previsto un edificio omologo a quelli oggi esistenti progettati per definire il fronte urbano della piazza. Attualmente l’area d’intervento, in rosso nel riquadro, è occupata da un parcheggio.
Il Progetto sarò elaborato su tre scale di approfondimento differenti ma complementari:
1. la scala urbana - riferita cioè al rapporto che il progetto della casa-studio stabilirà con il contesto in particolare con le caratteristiche del tessuto insediativo, con le emergenze presenti e le geometrie dello spazio urbano, con la morfologia e la tipologia delle architetture vicine, con i sistemi naturalistici relativi alla collina e al fiume ed anche con la storia, la cultura e la memoria dei luoghi indagati.
2. la scala architettonica - riguarda fondamentalmente la forma complessiva dell’architettura elaborata in rapporto alla morfologia della piazza che la ospita e agli aspetti funzionali/distributivi interni ed esterni.
“La casa dell’Architetto” occuperà una superficie non superiore a quella evidenziata in rosso nella ortofoto ed un’altezza non superiore a quella degli edifici prospicenti la piazza. Le attività potranno essere organizzate su uno o più piani ed articolate tra spazi chiusi e spazi aperti comunque collegati tra loro. Nel progetto si dovrà dedicare una parte di superficie alla natura (alberi, acqua, giardino, pergolato, prato.).
3. la scala di dettaglio - interessa l’approfondimento di alcune parti del progetto architettonico che, in particolare, caratterizzano e condizionano fortemente aspetti riguardanti la qualità estetica degli spazi, il “linguaggio” dell’Architettura e la “dimensione emozionale” del progetto. Saranno quindi approfondite questioni relative all’architettura degli interni, agli arredi, ai materiali, ai colori, alla tecnologia della costruzione e altro ancora.
Le attività che si svolgeranno nella casa-laboratorio saranno organizzate nei seguenti spazi:
spazi dedicati allo studio
• postazione/i per disegno manuale e digitale;
• spazio per modelli di architettura;
• spazi collettivi per lavoro di gruppo (da 2 a 10 persone);
• sala meeting e proiezione video;
• spazi espositivi finalizzati a promuovere ed esporre il proprio lavoro;
• locali tecnici e di servizio (spazi per stampe in 2D/3D, antibagno e bagno, deposito);
• altro.
spazi dedicati alla casa
• zona giorno (soggiorno, pranzo, cucina, ripostiglio-dispensa);
• zona notte (camera da letto personale e camera/e per gli ospiti);
• spazio per attività fisiche;
• altro.
spazi di relazione in comune tra casa e studio
• giardino e/o terrazza;
• percorsi di collegamento (interni ed esterni);
• locali di servizio (antibagno e bagno, WC, ripostiglio/deposito);
• ingresso, spazio di accoglienza;
• spazio lettura, biblioteca
• altro
Tutti gli spazi potranno essere organizzati, riaccorpati e relazionati tra loro con un ordine diverso rispetto all’elenco sopra specificato, in rapporto cioè al concept progettuale elaborato dallo studente.
OBIETTIVO
L’obiettivo del Laboratorio è duplice:
- il primo riguarda la possibilità di riformulare e ricostruire un senso di identità in relazione al contesto urbano cercando di cogliere le specificità dei luoghi indagati in modo da stimolare rinnovate forme di relazione tra spazio pubblico e privato per modellare una nuova cultura del Disegno Urbano attraverso il progetto di Architettura.
Lo studente svilupperà così la capacità di leggere il contesto e delineare i temi del progetto con una logica relazionale e di sistema, valuterà le componenti materiali ed immateriali tra i vari luoghi in esame assorbendone il genius loci e, inoltre, svilupperà la capacità di definire una nuova visione di architettura attraverso la valutazione critica e la reinterpretazione di tutti quegli elementi (spaziali, relazionali e semantici) presenti nel contesto città.
- Il secondo obiettivo, confrontandosi con il tema della casa-studio, riguarda la possibilità di usare il progetto di architettura come strumento per raccontare il proprio tempo, una “Architettura manifesto” che non esclude la possibilità di dialogare con la storia di un contesto delicato come quello del centro storico fiorentino in cui il progetto si colloca.
L'architettura diventa quindi strumento di dialogo tra presente passato e futuro e collante, se pur nella diversità, tra i diversi brani della città.
Lo studente svilupperà la capacità di organizzare ed articolare gli spazi con certo rigore compositivo in modo da garantire chiarezza e leggibilità dell'impianto spaziale.
PREREQUISITI
In relazione al livello di complessità del progetto richiesto e alle varie fasi di lavoro previsti nel corso dell’anno, i prerequisiti necessari che lo studente dovrà avere (oltre una buona conoscenza della lingua italiana parlata e scritta) per affrontare i contenuti previsti dall’insegnamento sono:
- conoscenza di base delle proiezioni ortogonali per la rappresentazione dello spazio in pianta, in sezione e in prospetto;
- buona capacità di rappresentare, con il disegno a mano libera, lo spazio in prospettiva e in assonometria;
- conoscenza di base dei software CAD per la rappresentazione dello spazio in 2D;
- conoscenza di base della storia di Firenze, contesto in cui si colloca il progetto;
- conoscenza delle architetture e degli architetti (dai classici ai moderni) indicati dal docente;
MODALITÀ DELLA DIDATTICA
Il progetto si articolerà su più livelli di approfondimento e scale di rappresentazione, esplorerà le vocazioni, le opportunità ed anche le criticità dell’area in esame, rileggendo le strutture relazionali, spaziali e semantiche presenti e caratterizzanti il contesto e riproponendo nuove modalità di rapporto tra l’architettura e la città, tra l’edificio e la piazza.
Così come specificato nel cronoprogramma e nel calendario delle attività che via via si definiranno nel corso dell’anno, gli studenti svilupperanno il lavoro attraverso i 5 step riepilogati di seguito:
1. il primo step “contesto” - dedicato all’approfondimento del quadro conoscitivo, coinvolgerà tutti gli studenti del Laboratorio in un’operazione di esplorazione/osservazione del contesto in esame ed elaborazione del rilievo a mano libera e al CAD in 2D della piazza. I docenti del Laboratorio forniranno tutte le informazioni utili per una corretta rappresentazione dello stato di fatto;
2. il secondo step “ritratto” - dedicato all’interpretazione soggettiva (ritratto dei luoghi) del contesto. Questo secondo step si concluderà con un’analisi critica dello stato di fatto di tutto il sistema indagato attraverso una lettura di tipo relazionale, spaziale, semantica;
3. il terzo step - “concept” - sarà dedicato alla definizione di una filosofia progettuale e di intervento attraverso la messa a punto di un’idea di spazialità con indicazione delle relative destinazioni d’uso. Questo step sarà supportato dalla costruzione dello stato dell’arte su tematiche simili;
4. il quarto step - “progetto” - sarà dedicato all’approfondimento in scala architettonica del proprio progetto. Il lavoro prevede la rappresentazione, in scala adeguata, di piante sezioni e prospetti ed un plastico di studio;
5. il quinto step - “sintesi” - sarà dedicato al lay-out del prodotto finale comprendente le tavole riassuntive dell’intero processo progettuale, un plastico di progetto inserito nello stato di fatto, una relazione sull’idea di progetto e il blocco schizzi in A5 con le relative esercitazioni.
Escluso il primo step di lavoro, da svolgere in gruppo, tutti gli altri saranno individuali. Sono previsti, per tutti gli step, momenti di confronto e condivisione tra studenti, tutor e docenti.
ATTIVITÀ
Le attività del Laboratorio comprendono:
Introduzione alle problematiche generali della Progettazione e Composizione alle diverse scale:
- comunicazioni teoriche da parte del docente responsabile, visiting professor e tutor;
- illustrazione di esperienze progettuali analoghe;
- revisioni singole e collettive;
- lezioni dibattito sugli argomenti trattati per chiarire gli obiettivi del progetto;
- esercitazioni riguardanti tecniche di rappresentazione dell’architettura.
Introduzione alle problematiche del contesto in esame:
- valutazioni di carattere generale sul contesto;
- sopralluoghi sull’area di progetto ed analisi storico-critica;
- confronti ed approfondimenti sui tematismi individuati con indicazione delle attività e dei principali aspetti compositivi e funzionali del progetto;
- esercitazioni su argomenti riguardanti l’area di studio e primi appunti progettuali.
Introduzione alle problematiche del progetto di architettura:
- approfondimento di tematiche per la definizione del progetto in scala urbana, architettonica e di dettaglio;
- approfondimento delle questioni inerenti tematiche riguardanti il sistema delle attività, i sistemi relazionali-spaziali-semantici, il progetto contemporaneo in relazione al Patrimonio storico
- rappresentazione appropriata delle spazialità elaborate.
ELABORATI FINALI
Il lavoro sviluppato nel Laboratorio comprenderà i seguenti elaborati:
CONTESTO
- Rilievo dello Stato di fatto a mano libera su blocco schizzi A5;
- Rilievo dello Stato di fatto (piante, sezioni, prospetti) in CAD 2D;
- Plastico dello stato di fatto.
RITRATTO
- Ritratto dei luoghi attraverso un’interpretazione del contesto (rappresentazione attraverso foto e schizzi);
- Analisi critica attraverso letture tematiche dei sistemi relazionali, spaziali, semantici. Rappresentazione attraverso disegni in scala;
CONCEPT
- costruzione dello stato dell’arte attraverso schede tipo fornite dai docenti con riferimenti ed analogie al tema di progetto;
- descrizione dell'idea, attraverso la graficizzazione del concept, con schemi distributivi in pianta e in sezione e con indicazione delle destinazioni d’uso
PROGETTO
- Piante, sezioni e prospetti in scala;
- Plastici di studio in scala;
- Schizzi viste prospettiche e/o assonometriche.
SINTESI
- Tavole finali di progetto;
- Plastico di progetto;
- Relazione di progetto.
L’elenco degli elaborati per la consegna finale, con le indicazioni specifiche di scala e di layout, sarà comunicato all’inizio del quinto step.
MODALITÀ D’ESAME
1) La frequenza al Laboratorio è obbligatoria per seguire con continuità e coerenza metodologica il calendario delle esercitazioni, delle revisioni collettive, delle lezioni e delle comunicazioni dei docenti.
2) Lo studente potrà sostenere l’esame solo se:
- risulterà regolarmente iscritto al corso,
- avrà rispettato la frequenza al laboratorio,
- avrà prodotto tutto il materiale richiesto.
3) La valutazione del progetto si baserà sui seguenti punti:
- coerenza del concept di progetto in relazione ai tematismi individuati, all’analisi critica del contesto ed al metodo proposto;
- coerenza compositiva in relazione ai concetti spaziali elaborati, al linguaggio adottato e al rapporto con il contesto;
- qualità spaziale e funzionale del progetto;
- qualità estetica;
- coerenza, qualità della rappresentazione e sintesi della modalità di racconto dell’intero processo progettuale.
4) Il voto d’esame sarà calcolato sulla base della media aritmetica delle valutazioni intermedie dei 5 step con eventuale incremento in rapporto al risultato finale.
5) A conclusione del Laboratorio un’eventuale mostra dei progetti, prevista per il periodo di luglio-settembre, potrà essere allestita negli spazi del DIDA. Gli elaborati e le modalità di organizzazione e svolgimento dell’evento verranno comunicate nel corso dell’anno.
Programma del corso - Cognomi M-Q
Il Laboratorio di Progettazione dell'Architettura è inteso come un apprendistato dei materiali logici ed organizzativi che presiedono al progetto di qualunque architettura. Il processo logico-costruttivo che in esso trova dimora accoglie la Storia dell’Architettura quale denso sostrato di matrici, le cui varianti, introdotte nel tempo, hanno generato idee, riflessioni, attuazioni e riorganizzazioni attraverso le realtà costruite o soltanto progettate.
L’analisi della città italiana, che nella sua singolarità specifica di territorio ha espresso un raggiunto punto di equilibrio tra paesaggio ed opera dell’uomo, evidenzia la messa in opera di un rapporto solidale tra <<natura naturata>> ed <<artificiata>> nella condivisa e costante adesione alla realizzazione di frammenti antropizzati di paesaggio. Il consapevole avvicinamento alla preziosa e delicata matrice del paesaggio richiama alla nostra attenzione l’urgenza di una responsabile continuità con il tracciato dell'architettura italiana, caratterizzata dal continuo rinnovamento nel solco della propria tradizione, e sostanziata dalla trasmissione critica delle identità dei singoli luoghi.
Alla luce delle premesse enunciate, la città di Firenze, straordinaria conformazione che notazioni di un notevole interesse del mondo figurativo e letterario hanno sempre collocato in stretto rapporto con la struttura del paesaggio, viene assunta come laboratorio di analisi e sperimentazione progettuale. Traendo spunti di riflessione dal valore che nel panorama urbano fiorentino le sue fabbriche maggiori hanno generato, intuendo l’inscindibile rapporto che sussiste tra l’architettura dei monumenti e quella del territorio circostante - assunto come estensione comprensiva della città-, verrà delineata la condizione odierna del paesaggio come sfondo su cui proiettare il lavoro del Laboratorio di Progettazione.
Il percorso didattico dovrà costituire lo spunto per approfondire, durante il corso di studi, la trama della sintesi attuabile tra antico e nuovo, come acuta discriminante del peso della contemporaneità.
Programma del corso - Cognomi R-Z
Il corso si propone di avviare gli studenti verso le prime riflessioni sui
temi della composizione e del progetto inteso non come oggetto a sé
stante, ma come parte di un paesaggio più complesso e prodotto di un articolato sistema di riferimenti, tra cui quelli storici e tipologici. Una serie di
esercitazioni permetterà di interrogarsi sul tema del "senso" in
architettura, superando la visione funzionalista, ma mettendo in luce
tanto il valore espressivo e simbolico del manufatto architettonico,
quanto la sua capacità di diventare oggetto di esperienze estetiche.
Attraverso lo studio dello strumento tipologico si cercherà di dare alcune
indicazioni sugli aspetti distributivi. Sviluppando il tema di progetto
concordato sarà possibile discutere criticamente le scelte compositive
dello studente, per arrivare alla sintesi del progetto finale.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Cognomi C-E
Città e comunità sostenibili
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Cognomi M-Q
Città e comunità sostenibili
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Cognomi R-Z