Il corso di Laurea Magistrale in Design si prefigge lo scopo di formare un progettista in grado di confrontarsi con le dinamiche d'innovazione e di ricerca relative al sistema prodotto - come mix di comunicazione, prodotto e servizio; ciò gestendo tutte le fasi del processo progettuale dalla elaborazione delle strategie, al concept, fino alla realizzazione del progetto esecutivo.
A tal fine il laureato del Corso di studio in Design presenterà competenze relative ai materiali ed alle tecnologie, nei processi di gestione e controllo, nelle tecniche di rappresentazione tradizionali ed innovative, conoscerà i metodi di analisi delle innovazioni socio-culturali e delle tendenze di mercato, praticherà i metodi e gli strumenti del progetto relativo al prodotto, la comunicazione ed il servizio.
I laureati in design opereranno come liberi professionisti, in studi di progettazione, all'interno di imprese o comunque di strutture interessate alle tematiche in oggetto.
L'analisi dell'articolata realtà produttiva del territorio toscano e, più in generale, italiano e le consultazioni con le principali organizzazioni di categoria hanno messo in evidenza la necessità di creare una figura professionale che operi sulla progettazione del sistema prodotto dalla fase ideativa fino a quella di vendita ed assistenza post-vendita.
Il laureato magistrale del corso di Design dovrà possedere le conoscenze metodologiche e di processo per la gestione della fase
- ideativa di un prodotto (dalla strategia al progetto esecutivo),
- ideativa dell'oggetto d'uso in relazione alle tendenze di mercato;
- di progetto di un prodotto materiale ed immateriale
- di pre-ingegnerizzazione, prototipazione, industrializzazione
- ideativa della comunicazione riferita all'azienda e ai suoi prodotti e, più in generale, del committente;
- di produzione e diffusione della comunicazione.
Il laureato Magistrale in Design sarà inoltre in grado di utilizzare fluentemente in forma scritta e orale almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
All'iscritto alla Laurea Magistrale in Design sono richieste in entrata:
- competenze relative al disegno a mano libera;
- la conoscenza base di programmi di disegno 2D e 3D;
- la conoscenza base di programmi per la comunicazione;
- conoscenze base sui materiali ed i processi produttivi;
- nozioni relative alla storia del design;
- nozioni di base relative alle scienze sociali ed al marketing.
Tali conoscenze sono acquisite attraverso il possesso di Laurea di I livello nella Classe L-4 Disegno industriale o di altra Laurea o Titolo equiparato italiano o straniero riconosciuto idoneo.
Per gli studenti madrelingua italiana l'ammissione al corso è comunque subordinata alla conoscenza di almeno una lingua europea - inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese, oltre l'italiano - livello B2 certificato o attestazioni di esami di lingua straniera sostenuti dagli studenti nel precedente corso di studi o superamento dello specifico test di ingresso presso il CLA - Centro Linguistico di Ateneo. Nel caso di certificati esterni al CLA, il certificato di conoscenza linguistica dovrà essere inviato via mail alla segreteria didattica di Design Campus - segr@design.unifi.it. entro la data di immatricolazione.
Per gli studenti di madre lingua non italiana è richiesta la conoscenza della lingua italiana - livello B2 certificato o superamento dello specifico test di ingresso presso il CLA - ad eccezione di studenti provenienti nel quadro di specifici accordi per i quali si rimanda alle regole ivi definite. Nel caso di certificati esterni al CLA, il certificato di conoscenza linguistica dovrà essere inviato via mail alla segreteria didattica di Design Campus - segr@design.unifi.it. entro la data di immatricolazione.
Per gli studenti con disabilità/DSA potranno essere previste, in accordo col CLA, modalità adattate di esame a seconda della tipologia di disabilità/DSA.
Per maggiori informazioni sui servizi offerti dal CLA: www.cla.unifi.it.
Accedono al Corso di Laurea Magistrale i laureati in Disegno industriale (classe L-4) purché in possesso di un numero di crediti relativi al SSD ICAR/13 non inferiore a 36 CFU.
Accedono altresì alla valutazione, sempre con il vincolo per l'iscrizione del possesso di almeno 36 CFU nel SSD ICAR/13, i laureati in classi di laurea:
L-3 DISCIPLINE DELLE ARTI FIGURATIVE, DELLA MUSICA, DELLO SPETTACOLO E DELLA MODA
L-9 INGEGNERIA INDUSTRIALE
L-17 SCIENZE DELL'ARCHITETTURA
L-21 SCIENZE DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA, PAESAGGISTICA E AMBIENTALE
L-25 SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE E FORESTALI
L-43 TECNOLOGIE PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO DEI BENI CULTURALI
Il Comitato per la Didattica valuta il percorso formativo e attribuisce eventuali integrazioni curriculari, che devono essere soddisfatte prima dell'iscrizione alla Laurea Magistrale.
Nel caso di votazione di Laurea inferiore a 95/110 il Comitato per la Didattica effettua un colloquio e una valutazione del portfolio ai fini della verifica della preparazione personale.
Il giudizio del Comitato è insindacabile.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Coerentemente con gli obiettivi formativi, la didattica del corso Magistrale in Design è organizzata attraverso un'alternanza di pratica e teoria, con laboratori interdisciplinari, discipline di progetto - dal prodotto, alla comunicazione, al design dei servizi -, corsi legati alle tecnologie, le scienze umane, l'economia, il management; il link stretto tra didattica e ricerca è affidato anche ai laboratori di ricerca presenti. L'interdisciplinarietà, sempre più richiesta dalla complessità del reale e dalla necessità di un'innovazione sistemica in grado di garantire la competitività, vede il design come protagonista in grado di svolgere una funzione di sintesi e catalisi dei diversi contributi. Un ruolo che il design è in grado di svolgere anche la sua capacità di esprimere un'innovazione non solo come risposta al mercato – market pull – o per l'applicazione di novità tecnologiche – technology push – ma capace di dare alle cose un senso, interpretando ed anticipando potenziali domande della società – design driven innovation.
Caratteristica del Corso è lo stretto rapporto con il sistema produttivo italiano e, più in generale con il territorio, che si concretizza in collaborazioni dirette, workshop, stage e ricerche, a rendere maggiormente applicativi i contenuti della formazione.
Il corso è strutturato in un unico curriculum.
La distribuzione dei corsi nei due anni e quattro semestri segue un criterio generale di progressione dei diversi ambiti formativi e dell'approfondimento dei laboratori progettuali.
Il Corso è incentrato su laboratori interdisciplinari - con discipline di progetto ed altre di natura tecnica, economica, relativi alle scienze sociali, di rappresentazione.
Il laboratorio costituisce la modalità didattica caratterizzante gli insegnamenti progettuali del corso di laurea.
Con l'obiettivo di incentivare il processo di internazionalizzazione del Corso di Laurea Magistrale, in via sperimentale, è prevista l'attivazione del 2° semestre in lingua inglese come alternativa al percorso in italiano. Ciò al fine di incrementare gli scambi Erasmus, stimolare la conoscenza della lingua da parte degli studenti italiani, favorire gli studenti stranieri con specifiche conoscenze linguistiche.
Il Corso di laurea prevede 9 esami suddivisi in 4 semestri.
L'attività normale dello studente corrisponde al conseguimento di 60 crediti all'anno. Lo studente che abbia comunque ottenuto 120 crediti, adempiendo a tutto quanto previsto dalla struttura didattica, può conseguire il titolo anche prima della scadenza biennale.
Per quanto riguarda i crediti formativi, 1 CFU corrisponde a 25 ore di studio così suddivise: 8 ore assistite in aula, 17 ore di studio autonomo.
Per quanto riguarda l'attività formativa a scelta, lo studente potrà scegliere tra tutte le materie attivate dall'Ateneo fiorentino, appartenenti a Corsi di Laurea Magistrale. Si consiglia comunque la frequenza di materie offerte dal Corso di Laurea Magistrale in Design - laboratori in alternativa.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
Le attività formative sono articolate in 2 anni di corso e in 4 semestri, seguendo un criterio generale di progressione delle conoscenze sia in rapporto ai singoli ambiti disciplinari, sia nel coordinamento tra loro che nell'approfondimento dei laboratori progettuali.
La tipologia didattica è caratterizzata da corsi integrati con lezioni frontali e relativo laboratorio.
Il laboratorio costituisce la modalità didattica caratterizzante gli insegnamenti progettuali del corso di laurea. Tale forma didattica abitua gli studenti a lavorare in team, quale modalità caratteristica della professione del designer, consente di ottenere un rapporto docente / studenti più equilibrato, di sviluppare una didattica più efficace e di favorire la regolarità del corso di studi. Oltre a lezioni ed esercitazioni, il laboratorio prevede attività didattica individuale o in piccoli gruppi attraverso la modalità delle revisioni. I laboratori consentono inoltre un approccio con le realtà produttive di riferimento.
Il percorso formativo è caratterizzato dalle discipline progettuali del settore scientifico disciplinare del Disegno Industriale (ICAR/13) con i relativi laboratori dove convergono le competenze specialistiche dei corsi singoli.
Non sono previste attività di didattica a distanza perché ritenute non adatte alla formazione di progettisti.
Nei Laboratori è obbligatoria la frequenza.
La lingua di insegnamento è l'italiano.
In via sperimentale è prevista l'attivazione di un semestre in lingua inglese (2° semestre) in alternativa al percorso in italiano.
Modalità d'esame
Gli esami sono organizzati in colloqui orali e prove tecnico-grafiche, sia in aula che con preparazione di book di progetto.
L'accesso all'esame può essere subordinato, a giudizio del docente, alla presentazione dei risultati di esercitazioni (ad esempio nel caso dei laboratori) oppure al superamento di test scritti. In dettaglio le modalità saranno stabilite dai singoli docenti e comunicate attraverso la pubblicazione dei programmi sul sito www.designmagistrale.it.
La valutazione è espressa in trentesimi, con eventuale lode.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
Relativamente alla modalità di verifica della conoscenza delle lingue straniere, da intendersi come altra lingua europea, oltre l'italiano - inglese, francese, tedesco, portoghese e spagnolo - livello minimo B2, il riconoscimento, necessario per essere ammessi al corso di Laurea Magistrale, viene effettuato sulla base di certificazioni rilasciate da strutture interne all'Ateneo - CLA - o anche esterne; a tale fine sono valide anche attestazioni di esami di lingua straniera sostenuti dagli studenti nel precedente corso di studi. Nel caso di certificati esterni al CLA, il certificato di conoscenza linguistica dovrà essere inviato via mail alla segreteria didattica di Design Campus entro la data di immatricolazione.
Per gli studenti con disabilità/DSA potranno essere previste, in accordo col CLA, modalità adattate di esame a seconda della tipologia di disabilità/DSA.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
Per stage, tirocini, seminari e workshop sono previsti 12 CFU. I crediti - 12 CFU - potranno essere conseguiti attraverso un tirocinio da svolgersi in aziende che operano nel campo del Design; in studi e società di progettazione; in istituzioni ed enti pubblici o privati o comunque in tutti quei settori che esprimono una domanda di competenze specifiche di progetto. In alternativa i 12 CFU possono essere acquisiti attraverso la frequenza a seminari e workshop, fino a un massimo di 3 CFU, attivati dal Corso di Laurea in Disegno Industriale e dal Corso di Laurea Magistrale in Design di Firenze, previa approvazione del Consiglio di Corso di Laurea Magistrale.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Il Corso di Laurea Magistrale in Design vede nelle esperienze di studio condotte all'estero un importante momento di scambio ed accrescimento culturale. La verifica dei risultati dei periodi di studio – progetti Erasmus – e l'attribuzione dei relativi CFU è affidata una commissione appositamente istituita dal Presidente del Corso di Laurea Magistrale, costituita da 3 docenti di ruolo.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
L'obbligo di frequenza (almeno 2/3 delle ore) è previsto per tutti gli insegnamenti del Corso di Laurea Magistrale.
Non esiste nessuna propedeuticità fra le discipline.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La possibilità di immatricolare studenti part-time è regolata dal Manifesto degli Studi. Al fine di garantire il percorso didattico agli studenti part-time e agli studenti lavoratori, ogni corso prevederà specifiche modalità didattiche compatibili con le esigenze degli studenti. Tali modalità saranno rese esplicite nell'ambito dei singoli programmi relativi ai diversi insegnamenti e pubblicate sul sito web del corso di studio. Lo studente che si trovi nella condizione di studente lavoratore presenterà al docente del corso una documentazione che ne certifichi lo stato al fine di predisporre modalità didattiche dedicate.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Il piano di studio è presentato secondo le modalità previste dal Regolamento Didattico di Ateneo.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Per essere ammesso alla prova finale (tesi di laurea) pari a 12 cfu - lo studente deve aver acquisito tutti i crediti nelle restanti attività formative previste dal presente regolamento.
La prova finale consiste nell'elaborazione e nella discussione di un progetto originale di un prodotto materiale (oggetto d'uso, prodotto d'arredo, allestimento) o immateriale (comunicazione tradizionale e multimediale) o di un sistema prodotto completo, meglio se in stretto rapporto con il tirocinio effettuato.
Nel caso di un prodotto è richiesta anche la realizzazione di un modello o prototipo.
Il progetto di tesi è presentato attraverso disegni (schizzi, modellazioni 3D ed esecutivi) e corredato da una relazione tecnico-scientifica tesa ad evidenziare il contesto, le strategie di riferimento, la valenza innovativa ed originale della proposta, le potenzialità di inserimento nel mercato.
Se il risultato finale della tesi è un progetto di prodotto è richiesto un modello od un prototipo del progetto di tesi.
Il lavoro di Tesi avviene sotto la guida di un docente relatore e di eventuali correlatori.
La Tesi è finalizzata a verificare la completezza del percorso formativo attuato dallo studente.
Per conseguire la Laurea magistrale lo studente deve aver acquisito 120 crediti.
Al termine della discussione, con parere positivo della Commissione, lo studente conseguirà il titolo di Dottore magistrale in Design.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Il riconoscimento dei crediti acquisiti prima del passaggio al Corso è demandato al Comitato per la didattica del Corso di Laurea Magistrale, sulla base della congruenza delle attività seguite con gli obiettivi formativi del Corso e della corrispondenza dei relativi carichi didattici. Per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altre istituzioni universitarie nazionali e dell'Unione Europea sono riconosciuti nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento didattico del corso di studi. I crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente fino ad un massimo di 12 CFU.
Per la prosecuzione degli studi di studenti provenienti da altro corso della stessa dell'Università di Firenze si applica il pieno riconoscimento dei crediti acquisiti in tutti i settori disciplinari presenti nell'ordinamento didattico del corso di studi che accoglie lo studente. Lo studente è comunque tenuto ad allegare alla domanda di trasferimento il proprio curriculum di studi ed un certificato con gli esami sostenuti in altre Università o strutture equiparate. Deve inoltre presentare i singoli programmi dettagliati dei corsi sostenuti per i quali richiede il riconoscimento di crediti se non si tratta di esami sostenuti in corsi di studio della stessa classe (ex 42 o L-4) dell'Ateneo fiorentino.
Servizi di tutorato
Come da normativa vigente, il Corso di Laurea Magistrale in Design fornisce un servizio di tutorato mediante l'opera di docenti di ruolo del Corso. In dettaglio, è previsto un servizio di tutoraggio per la didattica e un servizio di tutoraggio per i tirocini. Il tutor per i tirocini indirizza gli studenti nella scelta dell'azienda o studio professionale o altro ente in cui sarà svolto il tirocinio e ne segue, attraverso la documentazione prevista, l'iter.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Le informazioni relative a decisioni assunte a livello di Consiglio di Corso di Laurea riguardanti la didattica, gli stage, la prova finale sono pubblicate sul sito del Corso di Laurea magistrale. Sul sito della Scuola sono pubblicati, ad opera dei singoli docenti, anche i programmi delle discipline e qualsiasi altra informazione utile allo svolgimento della didattica.
Valutazione della qualita'
Il Corso di studi adotta il sistema di valutazione della qualità di Ateneo.
Nell'ambito di questi processi il Corso di studi attua il rilevamento della qualità delle attività svolte e raccoglie le opinioni degli studenti utilizzando il modello per la Valutazione della didattica predisposto dall'Ateneo.
Abilità comunicative (communication skills)
I laureati in Design sono in grado di comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, in lingua italiana ed in una lingua europea ( inglese, francese, spagnolo, tedesco o portoghese) motivandone la coerenza con solidi riferimenti tecnici, normativi e scientifici, sia in un contesto di specialisti che non. Sono inoltre in grado di utilizzare correntemente e correttamente metodi e strumenti adeguati (incluse le tecniche manuali e le tecnologie digitali ed elettroniche) di comunicazione visuale, verbale e scritta , di utilizzare le convenzioni del disegno e della rappresentazione bidimensionale e tridimensionale e gli strumenti della modellazione in scala. Infine devono saper ascoltare e saper rispondere criticamente alle osservazioni e ai punti di vista degli altri, oltre a lavorare come parte di un team in relazione al contributo che le altre figure sociali e professionali forniscono al processo di progettazione.
Tali capacità vengono sviluppate nella conduzione di progetti ed elaborati singoli e di gruppo, e verificate dai docenti nelle revisioni periodiche, e negli esami di profitto. La partecipazione prevista a stage ed workshop , i soggiorni di studio all'estero (consigliati a livello di laurea magistrale) e le attività di internazionalizzazione (integrate nel corso di studi) sono altri strumenti utilizzati per lo sviluppo delle abilità comunicative del singolo studente. Gli esami orali di profitto e la prova di tesi finale sono inoltre finalizzati a dimostrare le capacità di analisi, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto.
Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati in Design devono dimostrare attraverso le applicazioni progettuali e altri prodotti accademici e/o scientifici, e mediante la conoscenza e la capacità di comprensione una abilità avanzata ad esercitare un pensiero critico autonomo verso il progetto e l'intervento sulla realtà, con piena consapevolezza della dimensione etica del progetto e la responsabilità sociale della professione intellettuale, che è alla base della formazione di una autonomia di giudizio. I laureati devono inoltre avere la capacità di trovare soluzioni di problemi complessi, applicando di volta in volta metodologie di intervento appropriate.
La partecipazione ai laboratori e la redazione di elaborati di gruppo è una metodica indispensabile per sviluppare ulteriormente la capacità di lavorare in team, di selezionare le informazioni rilevanti, di definire collegialmente le strategie, di giustificare, anche dialetticamente, le scelte effettuate. La partecipazione diretta, tramite stage formativo, ad attività caratteristiche del mondo dell'impresa e delle professioni offre allo studente importanti occasioni per sviluppare in modo autonomo le proprie capacità decisionali e di giudizio.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati sono capaci di elaborare e argomentare valutazioni e giudizi sulle qualità formali, funzionali, estetiche e simboliche degli artefatti del sistema industriale, nei settori di competenza della produzione industriale in particolare nei settori del product design, interior design, communication design, service design.
I laureati sono inoltre in grado di ideare, argomentare e risolvere problemi progettuali anche complessi mediante l'identificazione, l'analisi e la valutazione delle alternative progettuali secondo un rigore teorico e metodologico mettendo anche in relazione l'elaborazione progettuale con il lavoro di altre persone. In tal modo sono capaci di operare in contesti più ampi ed interdisciplinari nei quali si richiede la soluzione di problematiche specifiche.
Tali capacità vengono stimolate tramite visite in azienda, attraverso la conduzione di studi ed interviste sul campo e la successiva analisi ed interpretazione dei dati; le suddette capacità vengono inoltre sollecitate mediante esempi guidati di valutazione delle soluzioni funzionali, tecnologiche, formali, estetiche simboliche ed emozionali di prodotti ed archetipi di riferimento e la loro relazione nel contesto sociale culturale ed economico di riferimento.
Particolare attenzione viene data alle attività di sintesi oltre che all'approfondimento di capacità specialistiche.
Gli strumenti didattici con cui tali capacità vengono conseguite e verificate consistono fondamentalmente in esercitazioni in aula, attività di laboratorio (informatico, sperimentale e sul campo) oltre che nel colloquio durante gli esami di profitto.
A complemento degli strumenti offerti per lo sviluppo di questa capacità nel percorso formativo lo studente usufruisce di visite guidate, stage e workshop.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I laureati sviluppano nel proprio percorso formativo le capacità di apprendimento necessarie per continuare in modo autonomo gli approfondimenti sia in campo professionale che scientifico.
Devono infatti essere in grado di dimostrare di possedere gli elementi cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze e competenze nel settore del design, di saper individuare le prospettive e gli obiettivi per la propria formazione continua, di sapersi inserire e partecipare nella vita culturale, economica e professionale, di operare con definiti gradi di autonomia e inserirsi negli ambienti di lavoro, e di saper gestire e valutare la propria pratica lavorativa sia lavorando in forma indipendente che in gruppi di lavoro.
L'organizzazione della didattica consente un forte rilievo alle ore di lavoro personale per consentire allo studente di migliorare ulteriormente la propria capacità di apprendimento. L'impostazione della didattica sotto forma di elaborati per diversi insegnamenti, con revisioni periodiche, favorisce l'auto-apprendimento. Lo stesso vale per la preparazione del progetto e la stesura della relazione per la tesi di laurea, che ha infatti un numero adeguato di CFU.
Comunicazioni dell'ateneo al CUN
Si comunica che, oltre all'adeguamento ai rilievi formulati nella seduta del 29.3.2017, sono stati inseriti due SSD che per mero errore materiale erano stati omessi.
I settori sono:
M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche, inserito tra le Attività caratterizzanti, ambito delle Scienze umane, sociali, psicologiche ed economiche.
ICAR/17 Disegno
Inserito tra le attività Affini e integrative con la seguente motivazione (riportata anche nell'apposita sezione):
Motivazione:
l'inserimento del settore ICAR/17 è dovuto alla necessità di rafforzare le discipline legate alla comunicazione. Tale settore integra le tematiche della multimedialità nell'ambito del laboratorio creando un'offerta su tematiche di interesse per imprese, amministrazioni, enti e territori.
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Con riferimento al sistema di descrittori di Dublino i laureati del corso di laurea magistrale in Design estendono le conoscenze, le competenze e le capacità progettuali nel campo del Design ad un livello tale da consentire, anche in collegamento con l'elaborazione della tesi di laurea, lo sviluppo di concept innovativi fino alla fase esecutiva. In particolare durante il corso di studio maturano competenze adeguate per poter impostare, ideare, risolvere e argomentare problemi progettuali e tecnici relativi al sistema prodotto, con specifica competenza per le variabili funzionali, morfologiche, estetiche e simboliche.
La loro capacità si estende al saper stabilire, ed integrare nel contesto territoriale, le corrette relazioni tra progetto, storia del prodotto, sistema economico, sociale e produttivo di riferimento attraverso la scelta di metodologie adeguate, anche in relazione alla capacità di comprendere e analizzare compiutamente le esigenze dei destinatari del progetto stesso e dei soggetti interessati al processo di realizzazione.
Tali conoscenze vengono conseguite principalmente tramite la frequenza alle lezioni ed al lavoro in team durante i laboratori progettuali ad esse collegati che caratterizzano la forma didattica di questo corso di studio.
Trattandosi di un corso di studio applicativo, tali conoscenze vengono verificate mediante la pratica del progetto sia durante le esercitazioni che in sede di esame di profitto. Il livello di approfondimento comporta l'utilizzo di strumenti informatici dedicati al settore del design e della modellazione solida e la consultazione della letteratura di riferimento (testi, saggi articoli di carattere scientifico in libri e riviste del settore).
Le conoscenze metodologico-operative tipiche del design e della realtà produttiva ad esso connessa sono fornite oltre che durante la pratica progettuale nei laboratori anche tramite visite tecniche guidate e viaggi di studio, nonché mediante l'offerta di workshop tematici con aziende ed interventi e testimonianze di esperti e professionisti qualificati.
Motivi dell'uso nelle attività affini di settori già previsti dal decreto per la classe
Gli insegnamenti indicati fra le attività affini e integrative sono state selezionate al fine di assicurare le necessarie integrazioni disciplinari nel percorso formativo che lo studente costruisce in base ai propri interessi.
ICAR/13 Disegno industriale
Si tratta della disciplina portante del corso di studi, con caratteristica di disciplina di sintesi tra competenze diverse, il cui numero di CFU previsto nell'ambito disciplinare caratterizzante potrebbe essere rafforzato per l'implementazione di laboratori multidisciplinari che richiedono la disciplina del design come trainante.
ING-IND/14 Progettazione meccanica e costruzione di macchine
Le competenze relative a questo settore disciplinare sono di supporto alla formazione di base relativa ai processi industriali. Avendo indicato tra le competenze del laureato la gestione dei processi industriali all'interno dei sistemi produttivi è stato reputato necessario prevederne la presenza per attivare, se necessario, un corso formativo nel settore degli impianti industriali dedicato.
ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale
Uno degli sbocchi professionali del laureato della LM-12 prevede l'applicazione delle competenze acquisite mediante l'integrazione della componente produttiva con la componente gestionale, applicata in specifico ai prodotti Design oriented.
Questo processo completa la formazione professionale del product manager spendibile all'interno dei sistemi produttivi, soprattutto in area regionale caratterizzata da un manifatturiero di alta qualità e orientata ai mercati internazionali. A tal fine si reputa utile l'acquisizione degli strumenti tipici del management forniti dal settore ING-IND/35.
SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi
L'ambito operativo del laureato in Design implica la conoscenza dei processi culturali e delle tendenze all'interno della società, al fine di interpretarne le linee evolutive a sostegno della progettazione di nuovi prodotti.
Pertanto si ritiene necessario avere la disponibilità all'interno del quadro ordinamentale di un settore disciplinare a tal fine dedicato.
AGGIUNTO:
ICAR/17 Disegno
L'inserimento del settore ICAR/17 è dovuto alla necessità di rafforzare le discipline legate alla comunicazione. Tale settore integra le tematiche della multimedialità nell'ambito del laboratorio creando un'offerta su tematiche di interesse per imprese, amministrazioni, enti e territori.
A sostegno delle motivazioni sopra riportate, si rileva che il numero di CFU riservato alle attività affini o integrative (24 CFU) consente una scelta più articolata per costruire un'offerta didattica più flessibile e orientata alle esigenze del territorio di riferimento.
Nota relativa ai settori e crediti selezionati per le attività caratterizzanti
Inserito il SSD M-DEA/01, che era stato omesso per errore materiale (vedasi anche "Comunicazione dell'Ateneo al CUN").
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il Corso di Laurea Magistrale in Design si prefigge lo scopo di formare un progettista in grado di confrontarsi con le dinamiche d'innovazione e di ricerca relative al sistema prodotto - come mix di comunicazione, prodotto e servizio; ciò gestendo tutte le fasi del processo progettuale dalla elaborazione delle strategie, al concept, fino alla realizzazione del progetto esecutivo.
A tal fine il laureato del Corso di studio in design, presenterà competenze relative ai materiali ed alle tecnologie, nei processi di gestione e controllo, nelle tecniche di rappresentazione tradizionali ed innovative, conoscerà i metodi di analisi delle innovazioni socio-culturali e delle tendenze di mercato, praticherà i metodi e gli strumenti del progetto relativo al prodotto, la comunicazione ed il servizio.
I laureati in design opereranno come liberi professionisti, in studi di progettazione, all'interno di imprese o comunque di strutture interessate alle tematiche in oggetto.
L'analisi dell'articolata realtà produttiva del territorio toscano e, più in generale, italiano e le consultazioni con le principali organizzazioni di categoria hanno messo in evidenza la necessità di creare una figura professionale che operi sulla progettazione del sistema prodotto dalla fase ideativa fino a quella di vendita ed assistenza post-vendita.
Il laureato magistrale del corso di Design dovrà possedere le conoscenze metodologiche e di processo per la gestione della fase
- ideativa di un prodotto (dalla strategia al progetto esecutivo),
- ideativa dell'oggetto d'uso in relazione alle tendenze di mercato;
- di progetto di un prodotto materiale ed immateriale
- di pre-ingegnerizzazione, prototipazione, industrializzazione
- ideativa della comunicazione riferita all'azienda e ai suoi prodotti e, più in generale, del committente;
- di produzione e diffusione della comunicazione.
Il laureato in Design sarà inoltre in grado di utilizzare fluentemente in forma scritta e orale almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano.
Il corso è strutturato in un unico curriculum.
Le attività formative sono articolate in 2 anni di corso e in 4 semestri, seguendo un criterio generale di progressione delle conoscenze sia in rapporto ai singoli ambiti disciplinari, sia nel coordinamento tra loro che nell'approfondimento dei laboratori progettuali.
Il Corso di Studio è incentrato su Laboratori interdisciplinari costituiti da un corso teorico ed uno di progetto. Il laboratorio costituisce la modalità didattica caratterizzante gli insegnamenti progettuali del corso di laurea. Tale forma didattica abitua gli studenti a lavorare in team, quale modalità caratteristica della professione del designer, consente di ottenere un rapporto docente / studenti più equilibrato, di sviluppare una didattica più efficace e di favorire la regolarità del corso di studi. Oltre a lezioni ed esercitazioni, il laboratorio prevede attività didattica individuale o in piccoli gruppi attraverso la modalità delle revisioni. I laboratori consentono inoltre un approccio con le realtà produttive di riferimento. Questa scelta didattica è rivolta alla formazione di progettisti in grado di governare l'intero processo progettuale stimolando anche la capacità critica dello studente.
Gli studenti possono scegliere tra l'offerta dei Laboratori interdisciplinari in base alle tematiche e ai propri interessi.
La frequenza attiva del laboratorio consente una comunicazione e valutazione trasparente sui risultati in itinere, un più intenso scambio di esperienze, una crescita del progetto frutto dello scambio e del confronto tra docenti e studenti, una riflessione continua sui metodi pedagogici seguiti e la loro efficacia ed esercita gli studenti a lavorare in tema, quale modalità caratteristica della professione del designer.
Le lezioni frontali invece sono finalizzate a fornire un quadro di conoscenze specialistica necessaria a saper operare da progettisti, a sapersi orientare nel complesso ambito delle discipline che convergono nel design e a saper intervenire su una realtà sociale, culturale, economica, produttiva sempre più complessa.
Fondamentale importanza nel percorso formativo è attribuita alle discipline progettuali del settore scientifico disciplinare del Disegno Industriale all'interno dei laboratori interdisciplinari. Questi corsi sono orientati a coprire i vari ambiti del design. La formazione è completata da discipline legate al mondo del Disegno, dell'Ingegneria, delle Scienze Sociali, dell'Economia, del Management e della Sostenibilità ambientale.
All'ultimo anno è previsto uno stage o tirocinio da svolgersi in aziende che operano nel campo del Design, in studi e società di progettazione, in istituzioni ed enti pubblici o privati o comunque in tutti quei settori che esprimono una domanda di competenze specifiche di progetto.
La tesi consiste nell'elaborazione e nella discussione di un progetto e di un artefatto materiale o immateriale o di un sistema prodotto, quando possibile in relazione con il tirocinio.
Ai laboratori, alle esperienze dirette su briefing partecipato università-imprese, agli stages, all'esperienza di tesi è affidato il rapporto con il mondo dell'impresa come banco di prova delle conoscenze e capacità progettuali acquisite.
Sintesi del parere del comitato regionale di coordinamento
Il Comitato regionale di coordinamento delle Università toscane, nella riunione del 22.1.2008, vista la proposta dell'Università degli Studi di Firenze, valutate le motivazioni addotte dai proponenti esprime parere favorevole all'istituzione del seguente nuovo corso di studio: Corso di Laurea Magistrale in "Design" (LM-12).
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Istituzione del corso)
Il Comitato di Indirizzo si riunisce il giorno 13 dicembre 2011 alle ore 16.00.
Il professor Ruffilli, presidente del corso di laurea, descrive le caratteristiche del corso di laurea e presenta le modifiche apportate all'ordinamento, che non sono sostanziali, ma si limitano ad aggiustamenti per garantire la sostenibilità del corso di laurea nel lungo periodo nonostante i numerosi pensionamenti. Il Presidente sottolinea inoltre come una percentuale altissima di laureati alla laurea triennale in Disegno industriale si iscrive alla magistrale, portando così a compimento un percorso di studi quinquennale in tempi regolari (entro un anno dal termine del secondo anno di studi si laurea la maggior parte degli studenti) che aumenta ulteriormente le già buone aspettative di impiego dei laureati triennali.
I membri del comitato di indirizzo esprimono un forte apprezzamento per la capacità di questo corso di formare professionalità facilmente spendibili nel mondo del lavoro.
Dopo attento esame il comitato approva all'unanimità le modifiche all'ordinamento del Corso di Studio.
Orientamento in ingresso
Le attività di orientamento in ingresso della Scuola di Architettura sono organizzate e coordinate dall'Ateneo, che opera attraverso il Delegato del Rettore all'Orientamento e l'Ufficio Orientamento - https://www.unifi.it/vp-11392-piano-di-orientamento.html -
I Delegati all'orientamento in ingresso della Scuola di Architettura partecipano ai progetti di Ateneo e organizzano eventi durante i quali presentano l'offerta formativa dei singoli Corsi di Studio.
L'Università di Firenze, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Toscana, inoltre, è da tempo impegnata in percorsi di orientamento informativo e formativo volti a facilitare nei giovani la transizione Scuola-Università. Le attività sono rivolte principalmente agli studenti delle classi III, IV e V della scuola secondaria di secondo grado, che vengono coinvolti in attività teorico-pratiche finalizzate, per la Scuola di Architettura, ad avvicinarli al mondo dell'Architettura, del Design, dell'Urbanistica e del Paesaggio, evidenziando gli ambiti lavorativi dei diversi percorsi di studio.
Sono attivate attività telematiche di orientamento in ingresso.
Orientamento e tutorato in itinere
L'attività di orientamento e tutorato in itinere svolto dalla Scuola di Architettura è dedicato alle attività comuni a tutti i CdS, come tirocini curricolari e stage, con la delega a ciascun CdS per la gestione delle problematiche relative alla carriera degli studenti. Per quanto riguarda la carriera degli studenti e la gestione delle singolarità i CdS della Scuola operano in piena autonomia con attività di counseling da parte dei Presidenti e dei delegati, sia con la rilevazione dei bisogni che attraverso l'assistenza nella compilazione dei piani di studio individuali, l'attività di orientamento in itinere, al fine di favorire la scelta da parte degli studenti del percorso formativo e l'attività di sostegno degli studenti in difficoltà.
Queste attività sono supportate dal servizio di tutorato (laureandi, neo-laureati e Dottorandi) per favorire la regolarità del percorso di studi.
Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno (tirocini e stage)
Tutti i CdS della Scuola di Architettura prevedono un periodo di formazione con il mondo del lavoro, secondo le indicazioni dei diversi Regolamenti didattici per durata e periodo.
Le strutture convenzionate con l'Ateneo per lo svolgimento dei tirocini sono gestite dal servizio di Ateneo St@ge online.
L'accesso al servizio è prevalentemente in modalità remota, con l'assistenza dei responsabili al tirocinio dei diversi CdS.
Il CdS offre un'ampia gamma di tipologie di tirocini e stage per completare la formazione con esperienze volte a orientare lo studente per il suo futuro inserimento nel mondo del lavoro.
Le esperienze sono svolte nel periodo:
- pre-laurea con il Tirocinio Curriculare;
- post-laurea con il Tirocinio extracurriculare;
Per potenziare l'offerta esperienziale dei tirocini e stage e favorire il rapporto tra Didattica e Ricerca i CdS, di concerto con i responsabili delle Unità di ricerca del Dipartimento, orientano gli studenti sulla scelta di enti pubblici e sui Laboratori di Ricerca del Dipartimento di Architettura - DidaLabs http://www.dida.unifi.it/vp-130-laboratori.html.
I DidaLabs, per loro missione e funzionamento, offrono l'opportunità di incrementare quella connessione tra didattica e ricerca preparando gli studenti alla scelta della formazione del 3° ciclo del Dottorato arricchendo la formazione rispetto all'uso di metodologie e strumenti avanzati per il progetto.
Per rispondere alla crescente esigenza di svolgere esperienze lavorative all'estero la Scuola ha potenziato la comunicazione e la procedura per lo svolgimento di tirocini/stage all'estero nell'ambito dei Paesi dell'UE ed extra-UE sia con la procedura di selezione Erasmus+ sia con procedura volontaria. I tirocini/stage all'estero sono previsti sia per i tirocini curriculari sia per i tirocini extracurriculari.
Grazie ai protocolli d'intesa siglati tra Ateneo e Regione Toscana gli studenti sono informati e guidati per l'accesso ai contribuiti del Progetto GiovaniSì.
Tutte le informazioni e procedure sono fornite sulle pagine della Scuola e per le specifiche su quelle dei CdS.
I temi del rapporto tra formazione e sbocchi professionali e tra caratterizzazione formativa delle Sedi Universitarie di Design sono stati oggetto del convegno "L'offerta formativa in Disegno industriale e Design. Insegnare/orientare/fare design" 23 e 24 maggio 2019, presso la Sede del Dipartimento di Architettura.
https://www.dida.unifi.it/vp-298-eventi-e-mostre.html
Pagina Tirocini nel sito web del CdS
https://www.designmagistrale.unifi.it/vp-102-tirocinio.html
Assistenza e accordi per la mobilità internazionale degli studenti
La Scuola di Architettura aderisce al programma comunitario LLP/ERASMUS PLUS. Il Programma permette agli studenti iscritti ad un Corso di Laurea, Laurea Magistrale o ad un corso post-laurea di: trascorrere un periodo di studio (min 3 mesi max 12) presso un'Istituzione partner di uno dei paesi partecipanti al programma, seguire i corsi e gli stage, usufruire delle strutture universitarie, ottenere il riconoscimento degli eventuali esami superati, sviluppare il proprio tema di tesi, svolgere infine tirocini formativi curriculari (menzionati di seguito).
Inoltre, nell'ultimo triennio, la Scuola, in coerenza e cooperazione con il Rettorato, e in linea con le politiche per l'internazionalizzazione dei maggiori atenei italiani, ha esteso le opportunità di mobilità e scambio Erasmus anche ai paesi extra-UE nell'ambito di accordi internazionali di collaborazione scientifica, quale ambito privilegiato di scambi finalizzati alla ricerca e alla didattica
https://www.architettura.unifi.it/vp-348-universita-partners.html
Per facilitare la consultazione degli accordi è possibile consultare l'Atlante delle attività internazionali alla pagina http://www.dida.unifi.it/vp-347-atlante-delle-attivita-internazionali.html
L'Ufficio Erasmus e Mobilità Internazionale della Scuola di Architettura è situato nella Sede di Santa Teresa, via della Mattonaia, 8, Firenze
Per i Tirocini all'estero il servizio è gestito dall'Ufficio Tirocini e Stage della Scuola di Architettura, via della Mattonaia 8.
Per il CdLM il delegato all'internazionalizzazione è la prof.ssa Debora Giorgi.
Link alla pagina sul sito di Scuola:
http://www.architettura.unifi.it/ls-11-mobilita-internazionale.html
Link alla pagina del CdS sugli accordi internazionali:
http://www.design.unifi.it/vp-190-accordi-internazionali.html
Il Corso di Studio in breve
Il corso di Laurea Magistrale in Design si prefigge lo scopo di formare un progettista in grado di confrontarsi con le dinamiche d'innovazione e di ricerca relative al sistema prodotto - come mix di comunicazione, prodotto e servizio; ciò gestendo tutte le fasi del processo progettuale dalla elaborazione delle strategie, al concept, fino alla realizzazione del progetto esecutivo.
A tal fine il laureato del Corso di studio in Design presenterà competenze relative ai materiali ed alle tecnologie, nei processi di gestione e controllo, nelle tecniche di rappresentazione tradizionali ed innovative, conoscerà i metodi di analisi delle innovazioni socio-culturali e delle tendenze di mercato, praticherà i metodi e gli strumenti del progetto relativo al prodotto, la comunicazione ed il servizio.
I laureati in design opereranno come liberi professionisti, in studi di progettazione, all'interno di imprese o comunque di strutture interessate alle tematiche in oggetto.
L'analisi dell'articolata realtà produttiva del territorio toscano e, più in generale, italiano e le consultazioni con le principali organizzazioni di categoria hanno messo in evidenza la necessità di creare una figura professionale che operi sulla progettazione del sistema prodotto dalla fase ideativa fino a quella di vendita ed assistenza post-vendita.
Il laureato magistrale del corso di Design dovrà possedere le conoscenze metodologiche e di processo per la gestione della fase
- ideativa di un prodotto (dalla strategia al progetto esecutivo),
- ideativa dell'oggetto d'uso in relazione alle tendenze di mercato;
- di progetto di un prodotto materiale ed immateriale
- di pre-ingegnerizzazione, prototipazione, industrializzazione
- ideativa della comunicazione riferita all'azienda e ai suoi prodotti e, più in generale, del committente;
- di produzione e diffusione della comunicazione.
Il laureato Magistrale in Design sarà inoltre in grado di utilizzare fluentemente in forma scritta e orale almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano.
E' prevista la possibilità di frequenza di un semestre in lingua inglese.
Accompagnamento al lavoro
A livello di Ateneo è previsto il servizio "Orientamento al lavoro e Placement" che ha il compito di promuovere, sostenere, armonizzare e potenziare i servizi di orientamento in uscita delle singole Scuole. Il servizio offre al laureato informazioni e percorsi formativi utili per costruire un'identità professionale e progettare la sua carriera - https://www.unifi.it/vp-11161-placement.html Alle attività promosse dal Career Service - frutto di anni di ricerca scientifica condotta in Ateneo sulla materia dell'orientamento e del career counseling - contribuisce il rapporto continuo fra ricerca e sistemi produttivi che l'Università di Firenze ha potenziato attraverso la gestione delle attività di trasferimento tecnologico (Centro Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e Gestione dell'Incubatore - CsaVRI).
La funzione di supporto mirato a orientare e favorire le scelte degli studenti avviene attraverso una serie di servizi e di iniziative comunicate sul web, e sui social e direttamente con la email @stud.unifi.it. In particolare l'Ateneo offre servizi per: Career counseling e Life Designing; Formazione al Lavoro; Incontri con le imprese; Sviluppo dell'intraprendenza; Borse e Premi post-Laurea e una bacheca Cerca/offerte di lavoro.
La Scuola partecipa, con un suo delegato, ai lavori della Piattaforma Orientamento e Placement con un impegno di riunione periodiche volte allo sviluppo di un programma condiviso.
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Il CdS organizza periodicamente iniziative ed eventi finalizzati a far conoscere agli studenti le attività di singole aziende e più in generale le caratteristiche del sistema produttivo territoriale, e parallelamente a far conoscere alle aziende i risultati didattici del CdS.
Ogni anno vengono organizzati matching day finalizzati a favorire l'incontro tra le aziende e i giovani laureandi e neo laureati.
Struttura organizzativa e responsabilità a livello di Ateneo
L'adozione di un Sistema Qualita' rappresenta per l'Ateneo fiorentino una decisione strategica che coinvolge tutti, a tutti i livelli, con lo scopo di migliorare la prestazione complessiva di UniFI negli ambiti istituzionali della formazione superiore, della ricerca e terza missione, e dell'organizzazione nel suo complesso.
E' compito degli Organi di governo dell'Ateneo -Rettore, Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Senato Accademico- definire la politica per l'Assicurazione della Qualita' e i relativi obiettivi. Agli Organi di Governo compete anche la promozione della politica e degli obiettivi nei confronti dell'intera organizzazione, secondo una logica di consapevolezza, condivisione e massimo coinvolgimento. Gli Organi assumono potere decisionale in merito alla eventuale ridefinizione del sistema di gestione per la qualita', alle azioni relative alla politica, agli obiettivi e al miglioramento in funzione della valutazione periodica dei risultati del sistema di AQ, delle informazioni e indicazioni del Presidio della Qualita' di Ateneo (PQA), degli esiti delle attivita' svolte dal Nucleo di Valutazione (NuV) e delle Commissioni Paritetiche Docenti- Studenti (CPDS), quest'ultime organizzate a livello di Scuola.
In una logica di AQ, gli Organi hanno deliberato (SA del 24 gennaio 2020 e DR n.207/25717 del 11 febbraio 2020) la costituzione dell'attuale Presidio della Qualita', struttura operativa con compiti attribuiti dagli Organi stessi in accordo anche con quanto previsto dalla Linee Guida ANVUR AVA. In tal senso il PQA svolge funzioni di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica, la ricerca e la terza missione, promuove la cultura per la qualità, svolge attività di pianificazione, sorveglianza e monitoraggio dei processi di AQ, promuove il miglioramento continuo e supporta le strutture di ateneo, compresi Dipartimenti, Scuole e CdS, nella gestione e implementazione delle politiche e dei processi per l'AQ. Il PQA organizza, inoltre, attivita' di informazione/formazione per il personale a vario titolo coinvolto nel sistema di AQ, compresa la componente studentesca, svolge attivita' di auditing interno sull'organizzazione della formazione e la ricerca, organizza e sovrintende ad ulteriori iniziative in tema di attuazione delle politiche di AQ ricollegabili alle attivita' istituzionali di Ateneo. Il PQA stabilisce e controlla il rispetto dei tempi di attuazione delle procedure per l'AQ e verifica i contenuti dei documenti richiesti da ANVUR-AVA (SUA CdS, documenti di Riesame, Schede di monitoraggio dei CdS, SUA RD, Relazioni annuali delle CPDS, ecc.). Il PQA si interfaccia con le strutture interne dell'organizzazione di Ateneo, essenzialmente le strutture per la didattica e la ricerca (CdS, Dipartimenti e Scuole, loro delegati per l'AQ) con lo scopo di svolgere funzioni di promozione, sorveglianza e monitoraggio del miglioramento continuo della qualita' e di supporto all'organizzazione della AQ. Il PQA contribuisce alla gestione dei flussi informativi e documentali a supporto dei processi di assicurazione della qualita', con particolare attenzione a quelli da e verso gli Organi di governo, il NuV, le CPDS, i Dipartimenti, le Scuole ed i CdS. Il Presidio della Qualita' redige una Relazione annuale sul suo operato e relaziona gli Organi sullo stato di implementazione dei processi di AQ, sui risultati conseguiti e sulle iniziative da intraprendere.
Al Nucleo di Valutazione (NuV), organo di Ateneo (Statuto, art.17), competono le funzioni (Leggi 537/93, 370/99 e 240/2010) di valutazione interna relativamente alla gestione amministrativa, alle attività didattiche e di ricerca, agli interventi di sostegno al diritto allo studio, attraverso la verifica del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, dell'imparzialita' e del buon andamento dell'azione amministrativa, della produttivita' della didattica e della ricerca. In aggiunta alla Legge 240/2010 il DM 987/16 attribuisce al NuV ulteriori compiti che riguardano la valutazione della politica di AQ in funzione anche delle risorse disponibili, la valutazione di efficienza ed efficacia dei processi e della struttura organizzativa dell'Ateneo nonché delle azioni di miglioramento, la valutazione e messa in atto dell'AQ per la formazione e la ricerca a livello di Corsi di Studio (CdS), Dipartimenti e Strutture di raccordo (Scuole). Il NuV accerta la persistenza dei requisiti quantitativi e qualitativi per l'accreditamento iniziale e periodico dei CdS e della Sede (Ateneo). Il NuV si configura come organo di valutazione interna di Ateneo e come tale si interfaccia con gli Organi di governo ed il Presidio della qualità. In tal senso effettua un'adeguata e documentata attivita' annuale di controllo ed indirizzo dell'AQ da cui risultano pareri, raccomandazioni ed indicazioni nei confronti del PQA e degli Organi di governo di Ateneo. Sono interlocutori esterni del NuV il MUR ed l'ANVUR.
L'organizzazione del sistema di AQ di Ateneo coinvolge anche le strutture operative: Dipartimenti, Scuole, CdS. A livello di Scuola, intesa come struttura di raccordo e coordinamento dell'offerta formativa (Statuto, art.30), e' presente la CPDS Commissione Paritetica Docenti-Studenti (Statuto, art.31 et al.) quale osservatorio permanente sulle attivita' didattiche. Informazioni su composizione, funzioni e compiti della CPDS sono riportate di seguito. Preme qui sottolineare il ruolo di valutazione svolto dalla Commissione relativamente all'offerta formativa della Scuola in cui essa e' incardinata e ai servizi agli studenti, ruolo valutativo che per certi aspetti si ricollega a quello svolto dal NuV a livello gerarchico più elevato. L'attivita' della CPDS si concretizza con una Relazione annuale trasmessa al NuV e agli Organi di governo, oltre che al PQA in qualita' di struttura di supporto. L'Ateneo considera la Relazione annuale della CPDS un punto cardine del processo di AQ per la didattica e del miglioramento continuo dell'offerta formativa e dei servizi agli studenti. La relazione costituisce un elemento essenziale per la procedura di Riesame Ciclico dei CdS e deve essere discussa e recepita nei contesti collegiali (es. Consiglio di Corso di Studio, Consiglio di Dipartimento, Consiglio di Scuola).
A livello di Corso di studio (o gruppi di CdS) il sistema di AQ prevede la costituzione di una specifica commissione, denominata Gruppo di Riesame (GdR), comprendente la componente studentesca, con compiti di autovalutazione dell'offerta formativa erogata dal CdS. L'attivita' svolta, opportunamente documentata, mira al miglioramento della didattica e dei servizi agli studenti. In una logica di sistema, il CdS si uniforma alle politiche e agli obiettivi, sia strategici che operativi, definiti a livello di Ateneo. Il Responsabile (Presidente) del GdR si raccorda con il Referente di Scuola per la qualita' ed il Consiglio di CdS. L'attivita' del GdR e' documentata attraverso gli esiti delle riunioni effettuate nel corso dell'anno e, soprattutto, da riunioni ad hoc per l'analisi delle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA) e la predisposizione del Rapporto di Riesame Ciclico.
I Dipartimenti sono coinvolti nell'organizzazione per l'AQ sia per la didattica che per la ricerca ed il trasferimento tecnologico. A seguito della Legge 240/2010 l'offerta didattica e', come noto, incardinata nei Dipartimenti i quali, sul fronte della ricerca ed il trasferimento tecnologico, sono impegnati periodicamente nella redazione di un documento di sintesi: la Relazione annuale dipartimentale. In attesa della revisione da parte di ANVUR della SUA-RD, l'Ateneo ha predisposto una forma di presentazione dei risultati sulla base delle indicazioni ANVUR (e quindi anche delle recenti Linee Guida ANVUR per la Terza missione) e di esigenze di Ateneo per la valutazione di efficienza ed efficacia degli obiettivi perseguiti dal Dipartimento.
Dettagli sull'Organizzazione di Ateneo per l'AQ sono presenti nelle pagine del Presidio Qualità: https://www.unifi.it/upload/sub/quality/assicurazione_qualita/15_AQ.pdf
Eventuali altre iniziative
Il CdS organizza periodicamente iniziative ed eventi finalizzati a far conoscere agli studenti le attività di singole aziende e più in generale le caratteristiche del sistema produttivo territoriale, e parallelamente a far conoscere alle aziende i risultati didattici del corso di Laurea Magistrale.
Ogni anno vengono organizzati matching day finalizzati a favorire l'incontro tra le aziende e i giovani laureandi e neo laureati.
Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio
La Scuola di Architettura di Firenze è da tempo impegnata nella valutazione della qualità della propria offerta formativa. E' inserita nel percorso di certificazione secondo il modello CRUI ed è coinvolta in un percorso di ateneo.
Il corso di laurea magistrale in Design istituito nell'a.a. 2008-2009 ai sensi del DM 270/04, non essendo inserito nel percorso di certificazione CRUI, ha adottato il Modello di Ateneo per l'Accreditamento Interno in Qualità (DQ), secondo la delibera del Senato Accademico del 14/01/2009.
Attualmente l'attività di autovalutazione viene condotta dal Gruppo di riesame ufficialmente costituito all'interno del CdS e precisamente:
- Giuseppe Lotti (PO, presidente)
- Irene Burroni (RAPPRESENTANTE DEL MONDO DEL LAVORO, Direttore CSM - Centro sperimentale del Mobile e dell'Arredamento - capofila dID - Distretto Interni e Design)
- Laura Giraldi (PA - presidente AQ)
- Marco Marseglia (RD, Docente)
- Alessandro Spennato (TECNICO DI LAB DEL CDS)
- Francesca Falli (studente)
- Denise De Spirito (studente)
Il criterio in base al quale sono stati scelti i componenti del Gruppo di riesame tiene conto dei alcune figure che hanno fatto precedentemente parte del GAV per il DQ di Ateneo per assicurare una continuità al lavoro. La composizione del Gruppo di riesame prevede inoltre uno studente ed un rappresentante del mondo del lavoro scelto tra quelli che collaborano da diversi anni con il CdS.
Il Presidente del Gruppo di riesame coordina le attività e riporta gli esiti nell'ambito del Comitato per la didattica di CdS (CD) e nel CCdS, sottoponendo a discussione ed approvazione per quanto di competenza. Per alcuni quadri previsti dalla sezione Qualità della SUA il Gruppo di riesame si avvale di informazioni provenienti da vari uffici (Scuola di Architettura, Dipartimento DIDA, centri di servizio, altre strutture didattiche, ecc.) nonché informazioni fornite da SIAF (Servizi Informatici dell'Ateneo Fiorentino) e dall'Ufficio Servizi statistici di Ateneo.
Il Gruppo di riesame ha prodotto
- il Rapporto di riesame iniziale 2013 in data 10 marzo 2013
- il Rapporto di riesame Annuale 2016 in data 9 gennaio 2016, e il rapporto di riesame annuale 2017 il 16 dicembre 2016.
- il Rapporto di Riesame Ciclico in data 16 gennaio 2015 e nell'aprile 2018.
Programmazione dei lavori e scadenze di attuazione delle iniziative
La disciplina del design è strettamente calata nella contemporaneità in quanto opera a partire dagli scenari di innovazione tecnologica, tenendo conto delle trasformazioni sociali e di mercato, in stretta contatto con le evoluzioni del dibattito culturale. Il design è dunque una disciplina in continua trasformazione.
In particolare l'evoluzione si esprime soprattutto in:
- una professione che opera in stretto contatto con altre figure del processo dell'innovazione, svolgendo un ruolo di sintesi e catalisi;
- una crescente importanza della comunicazione (tradizionale ed innovativa);
- un aumento dell'importanza della componente immateriale - Design dei servizi;
- la richiesta di figure in grado di operare su tutto il ciclo dell'innovazione dalla fase ideativa fino a quella di vendita e di assistenza post-vendita.
Tale domanda è verificata nel tempo attraverso le seguenti iniziative:
- consultazione periodica del Comitato di Indirizzo, istituito ai sensi dell'art. 11/4, del D.M. 509/1999, con la presenza di rappresentanti del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni;
- organizzazione di un evento annuale finalizzato a sensibilizzare le aziende, entri ed amministrazioni sull'importanza del design e verificare il fabbisogno delle imprese attraverso somministrazione di questionario di indagine strutturato,
- organizzazione serie di incontri con professionisti dal titolo Il mestiere del designer, finalizzata a mostrare le nuove prospettive della professione.
Le considerazioni sopra esposte sono state alla base della proposta di revisione dell'Ordinamento presentata, discussa, approvata a fine dicembre 2016 ed attuata a partire dalla coorte 2017-18.
Le principali trasformazioni attuate sono riconducibili a:
- l'affinamento del profilo formativo Design del Sistema prodotto, mix prodotto, comunicazione e servizio come specificità del design italiano; in risposta alla domanda del sistema produttivo; in parallelo al Corso di Laurea in Fashion System Design - Connotazione della Scuola Fiorentina;
- il rafforzamento del modello dei laboratori interdisciplinari come preparazione al mondo del lavoro caratterizzato sempre più dal lavoro di gruppo
- la completezza della formazione, in continuità e complementarietà con l'offerta della triennale in disegno Industriale;
- la chiarezza di impianto con presenza di corsi obbligati ed altri a scelta;
- il rafforzamento delle discipline legate alla comunicazione ed al design dei servizi sempre più richieste a livello di mercato.
La revisione dell'ordinamento è stata dettata dalla volontà di accrescere le potenzialità occupazionali dei laureati. Si pensi all'importanza crescente de:
- le discipline legate alla comunicazione: communication designer, graphic designer, web designer, designer dell'interfaccia.
- la componente immateriale che sempre più appare importante per la competitività di imprese, amministrazioni, enti e territori.
Infine la revisione del regolamento per l'A.A. 2019-20 ha introdotto la possibilità di seguire un semestre in lingua inglese in modo da incrementare l'internazionalizzazione visto l'elevato numero di domande di studenti stranieri.
Riesame annuale
L'attivita' di Riesame del sistema di Assicurazione della Qualita' è condotta a diversi livelli.
A livello di Ateneo il contributo e' fornito prevalentemente dal Presidio della Qualita' il quale, nel ruolo di struttura operativa, svolge funzioni
di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica, la ricerca e la terza missione.
Gli esiti dell'attività di monitoraggio sviluppata dal Presidio costituiscono l'input per l'individuazione delle aree di miglioramento e del processo
di revisione. In logica di sistema, il riesame viene poi svolto dal CdS ogni anno. Nell'ambito di tale attivita' rientra l'analisi critica degli indicatori
presenti nelle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA). In tal senso l'attivita' di riesame si concretizza, annualmente,
con un sintetico commento fatto dal CdS sugli indicatori al fine di individuare e proporre azioni di miglioramento su criticità eventualmente emerse.
Come da indicazione ANVUR, non è più prevista la redazione formale di un Rapporto di Riesame Annuale ma, in sostituzione, una relazione di commento
agli indicatori delle SMA con scadenza 31 dicembre di ogni anno.
Ad integrazione di questa attivita' potra' essere previsto un Riesame più approfondito (Riesame ciclico), da effettuarsi
con scadenza periodica, massimo quinquennale, che riguarda ulteriori aspetti, rispetto a quanto previsto dalle SMA,
tra cui analisi relative ai principali mutamenti del CdS nel corso degli ultimi anni, valutazione sull'esperienza dello studente
(attività e i servizi agli studenti, percorso formativo e valutazione della didattica, gestione dell'internazionalizzazione, ecc.),
le risorse del CdS (infrastrutturale e di personale), il monitoraggio e la valutazione. Il Riesame ciclico, quando previsto,
si concretizza con un Rapporto (Rapporto di Riesame Ciclico) che integra comunque la relazione di commento alle SMA. Sia il Rapporto di Riesame
Ciclico che la relazione di commento alle SMA sono portati all'approvazione del Consiglio di CdS.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione - Scheda SUA
Questa LM è di nuova istituzione e, prima della sua attivazione andrà acquisito il parere del Comitato regionale di coordinamento, si tratta dell'unico CdS proposto nella classe LM-12 e sarà svolto a Firenze. Per la sua istituzione è stato consultato il Comitato di Indirizzo di Facoltà che ha dato parere favorevole. Questa LM offre possibilità di naturale continuazione a laureati della classe L-4.
La descrizione degli obiettivi specifici del corso contiene indicazioni non completamente pertinenti, mentre nella descrizione dei risultati di apprendimento manca una indicazione delle modalità e degli strumenti didattici, del loro conseguimento e della loro verifica: si tratta di elementi che andranno precisati nella fase di attivazione.
Alla prova finale sono attribuiti da 12 CFU.
In fase di definizione del regolamento dovranno essere riconsiderati i contenuti degli insegnamenti e le modalità della didattica e degli accertamenti per un miglioramento degli standard qualitativi relativi al conseguimento degli obiettivi formativi, alla progressione della carriera degli studenti ed al gradimento degli studenti. Le risorse di docenza sono appropriate e almeno il 70% dei CFU è coperto da docenti di ruolo. L'attività di ricerca collegata al corso di studio appare di livello adeguato. Le strutture didattiche a disposizione del Corso di studio sono adeguate.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Consultazioni successive)
La Scuola di Architettura prevede due Comitati di Indirizzo distinti per le discipline Ordinistiche (Architettura, Urbanistica e Paesaggio) e le discipline non vincolate all'iscrizione a un Ordine professionale (Design). Questa distinzione prevede Calendari di convocazione distinti e problematiche distinte, in quanto le parti sociali interessate e gli stakeholder di riferimento sono diversi.
Il Comitato di Indirizzo a cui fanno riferimento i CdS in area Architettura, Urbanistica e Paesaggio (L-17, L-21, LM-4, LM-4cu, LM-48, LM-3/69), fa riferimento a un Ordine professionale (Architetti, Pianificatori e Conservatori e paesaggisti) a cui per legge sono vincolati gli iscritti per lo svolgimento della professione.
Il Comitato di Indirizzo per l'area del Design e Moda (L-4 Disegno Industriale, LM-12 Design, LM-12 Design Sistema Moda), che non hanno questo vincolo, hanno struttura e interlocutori diversi e svolgimento della professione con altre condizioni.
Questa scelta, adottata già dal 2003 dalla Facoltà di Architettura, è stata conservata ed ha generato l'attuale organizzazione operativa dei rispettivi Comitati.
In particolare il Comitato di area Design e Moda ha rappresentanze relazionate al mondo della produzione, non ha Ordini professionali di riferimento ma ha le rappresentanze di Consorzi e centri di servizio, una quota di rappresentanze di categoria industriale e del commercio, l'amministrazione che ospita il Campus, l'Associazione del Design ADI in quanto associazione di riferimento ma non obbligatoria, alcune aziende in prima persona e l'assessorato regionale alle attività produttive. Anche in questo caso vale la consuetudine della modalità di convocazione del Comitato differenziata: per le consultazioni di rilievo in seduta plenaria e più frequentemente per le relazioni dirette si adotta la modalità per gruppi di interesse.
Periodicamente nella sede del Design Campus si svolgono incontri di matching con aziende di settore, soprattutto nella fase di emanazione di Bandi regionali R&S, per la formazione del partenariato e per misurare l'interesse delle aziende verso i laureati dei CdL. In quelle sedi si raccolgono le osservazioni e le valutazioni dal mondo del lavoro direttamente implicato e interessato dai risultati della formazione universitaria. La presentazione dell'offerta didattica e di ricerca ha spazio negli incontri di valorizzazione della didattica e dei suoi risultati, quali mostre o eventi tematici, o preparazione di eventi di comunicazione verso le imprese, sia con incontri in sede o cicli mirati alla comunicazione (ad esempio Mostra internazionale dell'artigianato di Firenze a cui il CdS ha partecipato allestendo uno spazio sul tema dell'Economia circolare nel 2019) ma anche presso sedi non universitarie, tipo fiere di settore, centri commerciali (ad esempio il centro commercial I Gigli, con il quale il CdS ha collaborato realizzando mostre tematiche e workshop), expo dove la mostra dei lavori portati in esposizione è accompagnata da consultazioni dirette ed efficaci da parte degli stakeholder.
I due comitati di indirizzo hanno vite e calendari autonomi, con rare intersezioni. Sono purtuttavia entrambi esito di un medesimo approccio e dello stesso processo decisionale che vede la Scuola come struttura di coordinamento e di indirizzo.
Ovviamente ogni Corso di studi, a seguito di questo tipo di consultazioni, adotta in modalità formale le valutazioni di ciascun singolo evento, lo comunica all'assemblea dei docenti e rappresentanti degli studenti nei Consigli di Corso di laurea e lo approva nella seduta successiva in modalità di allegato. La raccolta del calendario degli eventi resta in forma di archivio in segreteria di CdL e la formalizzazione degli stessi nei verbali dei Consigli di Corso di laurea.
Modalità di svolgimento della prova finale
Per essere ammesso alla prova finale (tesi di laurea) pari a 12 cfu - lo studente deve aver acquisito tutti i crediti nelle restanti attività formative previste dal presente regolamento.
La prova finale consiste nell'elaborazione e nella discussione di un progetto originale di un prodotto materiale (oggetto d'uso, prodotto d'arredo, allestimento) o immateriale (comunicazione tradizionale e multimediale) o di un sistema prodotto completo, meglio se in stretto rapporto con il tirocinio effettuato.
Nel caso di un prodotto è richiesta anche la realizzazione di un modello o prototipo.
Il progetto di tesi è presentato attraverso disegni (schizzi, modellazioni 3D ed esecutivi) e corredato da una relazione tecnico-scientifica tesa ad evidenziare il contesto, le strategie di riferimento, la valenza innovativa ed originale della proposta, le potenzialità di inserimento nel mercato.
Se il risultato finale della tesi è un progetto di prodotto è richiesto un modello od un prototipo del progetto di tesi.
Il lavoro di Tesi avviene sotto la guida di un docente relatore e di eventuali correlatori.
La Tesi è finalizzata a verificare la completezza del percorso formativo attuato dallo studente.
Per conseguire la Laurea magistrale lo studente deve aver acquisito 120 crediti.
Al termine della discussione, con parere positivo della Commissione, lo studente conseguirà il titolo di Dottore magistrale in Design.
Modalità di ammissione
All'iscritto alla Laurea Magistrale in Design sono richieste in entrata:
- competenze relative al disegno a mano libera;
- la conoscenza base di programmi di disegno 2D e 3D;
- la conoscenza base di programmi per la comunicazione;
- conoscenze base sui materiali ed i processi produttivi;
- nozioni relative alla storia del design;
- nozioni di base relative alle scienze sociali ed al marketing.
Tali conoscenze sono acquisite attraverso il possesso di Laurea di I livello nella Classe L-4 Disegno industriale o di altra Laurea o Titolo equiparato italiano o straniero riconosciuto idoneo.
Per gli studenti madrelingua italiana l'ammissione al corso è comunque subordinata alla conoscenza di almeno una lingua dell'Unione Europea - inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese, oltre l'italiano - livello B2 certificato o attestazioni di esami di lingua straniera sostenuti dagli studenti nel precedente corso di studi o superamento dello specifico test di ingresso presso il CLA - Centro Linguistico di Ateneo. Nel caso di certificati esterni al CLA, il certificato di conoscenza linguistica dovrà essere inviato via mail alla segreteria didattica di Design Campus - segr@design.unifi.it. entro la data di immatricolazione.
Per gli studenti di madre lingua non italiana è richiesta la conoscenza della lingua italiana - livello B2 certificato o superamento dello specifico test di ingresso presso il CLA - ad eccezione di studenti provenienti nel quadro di specifici accordi per i quali si rimanda alle regole definite. Nel caso di certificati esterni al CLA, il certificato di conoscenza linguistica dovrà essere inviato via mail alla segreteria didattica di Design Campus - segr@design.unifi.it entro la data di immatricolazione.
Per gli studenti con disabilità/DSA potranno essere previste, in accordo col CLA, modalità adattate di esame a seconda della tipologia di disabilità/DSA.
Per maggiori informazioni sui servizi offerti dal CLA: www.cla.unifi.it.
Accedono al Corso di Laurea Magistrale i laureati in Disegno industriale (classe L-4) purché in possesso di un numero di crediti relativi al SSD ICAR/13 non inferiore a 36 CFU.
Accedono altresì alla valutazione, sempre con il vincolo per l'iscrizione del possesso di almeno 36 CFU nel SSD ICAR/13, i laureati in classi di laurea:
L-3 DISCIPLINE DELLE ARTI FIGURATIVE, DELLA MUSICA, DELLO SPETTACOLO E DELLA MODA
L-9 INGEGNERIA INDUSTRIALE
L-17 SCIENZE DELL'ARCHITETTURA
L-21 SCIENZE DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA, PAESAGGISTICA E AMBIENTALE
L-25 SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE E FORESTALI
L-43 TECNOLOGIE PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO DEI BENI CULTURALI
Il Comitato per la Didattica valuta il percorso formativo e attribuisce eventuali integrazioni curriculari, che devono essere soddisfatte prima dell'iscrizione alla Laurea Magistrale.
Nel caso di votazione di Laurea inferiore a 95/110 il Comitato per la Didattica effettua un colloquio e una valutazione del portfolio ai fini della verifica della preparazione personale.
Il giudizio del Comitato è insindacabile.