Gli obiettivi formativi specifici del Corso di Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio intendono rispondere alle raccomandazioni della Convenzione Europea del Paesaggio (Firenze 2000, ratificata in Italia dalla L. n.14/9.01.2006) riguardanti la "formazione di specialisti nel settore della conoscenza e dell'intervento sui paesaggi", e a quelle successive del Consiglio dei Ministri degli Stati Membri precisate nelle Guidelines for the implementation of the European Landscape Convention (6/02/2008).
Secondo la definizione di ECLAS (European Council of Landscape Architecture Schools), l'Architettura del paesaggio si occupa della "riconfigurazione consapevole dell'ambiente esterno (spazi aperti) operata dall'uomo. Riguarda la pianificazione, il progetto e la gestione del paesaggio, per creare, mantenere, proteggere e migliorare i luoghi in modo da renderli al tempo stesso funzionali, belli e sostenibili (in tutti i significati del termine), nonché appropriati alle diverse necessità umane ed ecologiche."
I laureati nel corso di laurea magistrale interclasse LM3/69 in Architettura del Paesaggio (come i laureati in analoghi corsi dell'Unione Europea) devono possedere specifiche competenze pertinenti all'analisi, alla progettazione, alla pianificazione e alla gestione del paesaggio e degli spazi aperti, ed essere in grado di intervenire con appropriati strumenti culturali, tecnici, operativi e di metodo a tutte le diverse possibili scale di intervento e in riferimento a differenti categorie di progetto. Tali competenze devono essere acquisite attraverso una specifica formazione che prenda in considerazione, in modo olistico, tutte le componenti naturali e antropiche del paesaggio; devono quindi essere fondate sulla conoscenza sintetica ed integrata dei caratteri fisici, storici, ecologici, ambientali, socio-culturali e percettivo-visivi del paesaggio e delle sue dinamiche di trasformazione, da utilizzare nelle attività di progettazione e pianificazione paesaggistica.
I laureati magistrali devono essere inoltre in grado di utilizzare, in forma scritta e orale, almeno un'altra lingua oltre l'italiano con riferimento anche ai lessici disciplinari, e devono aver maturato un'esperienza di stage o tirocinio presso enti pubblici o studi privati, oltre ad avere conoscenze nel campo dell'etica professionale.
I principali campi di attività previsti per il laureato in Architettura del paesaggio sono:
- la progettazione di parchi, giardini e spazi aperti alle varie scale;
- la progettazione e la pianificazione di sistemi di spazi aperti urbani, perirurbani, agrari;
- la conservazione attiva, il restauro e la riqualificazione di parchi, giardini e complessi storici;
- la pianificazione paesaggistica ed ecologica;
- la riqualificazione di paesaggi degradati, anche con riferimento ad aree dismesse e caratterizzate da criticità ambientali ed ecologiche;
- l'integrazione paesaggistica di opere e reti infrastrutturali;
- l'analisi e la valutazione paesaggistica e gli studi di impatto ambientale.
Gli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7) sono la libera professione e le funzioni di elevata responsabilità svolte presso enti pubblici e privati operanti nell'ambito della conservazione attiva e delle trasformazioni del paesaggio (DM 20/11/2000).
Inoltre il laureato in Architettura del Paesaggio potrà applicare le sue competenze nell'ambito della ricerca (presso Università o Enti pubblici e privati) nel campo delle Scienze del Paesaggio.
La predisposizione di un corso interclasse (LM3/LM69) in collaborazione tra la Scuola di Architettura e la Scuola di Agraria, garantisce la formazione di un laureato altamente specializzato e con conoscenze multidisciplinari che, superato il relativo Esame di Stato, potrà operare o nell'ambito dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (sezione Paesaggisti), o nell'Ordine degli Agronomi e Forestali.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Per l'ammissione al corso di studio occorre essere in possesso di una laurea o di diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo, così come specificato nel quadro seguente.
Sono richieste competenze sull'analisi e l'interpretazione del paesaggio, del territorio e dell'ambiente (capacità di lettura, gestione e rappresentazione dei segni e dei caratteri strutturali e identificativi); capacità di orientarsi nella definizione del progetto degli spazi aperti e del paesaggio; nozioni di base in materia di geologia, geomorfologia, botanica, ecologia.
Prima dell'iscrizione deve essere accertato il possesso dei requisiti curriculari e verificata l'adeguatezza della personale preparazione, secondo le modalità di seguito specificate:
a) I requisiti curriculari, previa valutazione del curriculum del candidato da parte della Commissione per la didattica, possono essere automaticamente soddisfatti dal possesso di una laurea triennale nelle seguenti classi: L-17, L21, L-25; o di una laurea magistrale in Architettura, Urbanistica, Ingegneria civile, edile e ambientale, Scienze Agrarie, alimentari e forestali, relative alle classi LM 04, LM-48, LM 69, LM-73, LM-75.
Nel caso di media ponderata dei voti degli esami uguale o inferiore a 92/110, lo studente deve superare una verifica dell'adeguatezza della preparazione personale tramite un colloquio, effettuato da un'apposita commissione nominata dal Consiglio del CdLM.
b) Possono essere ammessi, previa valutazione del curriculum, di un portfolio e della personale preparazione tramite colloquio effettuato da un'apposita Commissione nominata dal Consiglio del CdLM, e solo dopo che avranno colmato gli eventuali debiti formativi assegnati da suddetta Commissione, quanti siano in possesso di lauree magistrali appartenenti alle classi: LM-10; LM-11; LM-12; LM-23; LM-24; LM-35; LM-60; LM-79; LM-80; nonché quanti in possesso di lauree triennali L-6; L-7; L-32; L-34.
c) Gli studenti in possesso di altre lauree triennali o magistrali non comprese fra quelle indicate saranno valutati singolarmente in base al curriculum di studi individuale e mediante colloquio.
Il Comitato della Didattica potrà assegnare loro fino ad un max. di 45 debiti formativi. Tutti i debiti formativi dovranno essere già colmati al momento dell'iscrizione.
d) Per gli studenti madrelingua italiana è richiesta la conoscenza dell'inglese o di almeno una lingua dell'Unione Europea - francese, tedesco, spagnolo e portoghese ( oltre l'italiano) - livello B2 certificato, ciò sulla base di attestazioni di esami di lingua straniera sostenuti dagli studenti nel precedente corso di studi o del superamento di specifico test sostenuto presso il CLA - Centro Linguistico di Ateneo o presso istituti accreditati.
e) Per gli studenti di madrelingua non italiana è richiesta la conoscenza della lingua italiana - livello B2 certificato presso istituti accreditati o superamento dello specifico test presso il CLA - ad eccezione di studenti provenienti nel quadro di specifici accordi per i quali si rimanda alle regole ivi definite.
Il possesso dei requisiti linguistici deve sussistere prima del rilascio del nulla osta ed è quindi pre-condizione per l'iscrizione.
Per maggiori informazioni sui servizi offerti dal CLA: www.cla.unifi.it.
In qualsiasi caso, al momento dell'iscrizione tutti i debiti formativi devono essere già colmati.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Il CdLM prevede il conseguimento di 120 crediti, ha una durata di 2 anni ed ha un unico curriculum. 1 Cfu corrisponde a 25 ore complessive fra lezioni ed esercitazioni (8 ore) e apprendimento autonomo (17 ore). I docenti del Corso di Studi svolgono un'attività di Tutorato, organizzando attività di accoglienza e sostegno degli studenti, fornendo informazioni su questioni didattiche e sul funzionamento dei servizi a supporto della didattica per il normale svolgimento del percorso formativo.
Le attività formative che si concludono con un esame o valutazione finale di profitto sono complessivamente 8 tra laboratori e corsi monodisciplinari, più le materie a scelta.
In particolare, il percorso di studi si articola in 4 laboratori interdisciplinari (3 laboratori da 18 CFU composti da tre insegnamenti di differenti discipline e 1 laboratorio da 12 CFU, composto da 2 insegnamenti di differenti discipline) e 4 corsi singoli da 6 CFU, a carattere teorico e applicato, a cui vanno aggiunte le attività a libera scelta dello studente (10 CFU) e il progetto di tesi finale (12 CFU. Il percorso stabilisce una sequenza chiara e ben cadenzata di attività che permette di acquisire per ogni semestre 30 CFU.
Ove opportuno, il Consiglio di Corso di Laurea può ricorrere alla mutuazione degli insegnamenti da corsi anche appartenenti a classi diverse secondo le procedure previste dal Regolamento didattico di Ateneo.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
I Laboratori progettuali costituiscono nel Corso di Laurea la forma didattica privilegiata, mirata a sviluppare conoscenze e competenze pratiche e teoriche multidisciplinari integrate, in relazione a campi di applicazione e/o tematiche specifiche, afferenti a principali campi operativi dell'architettura del paesaggio, quali: la progettazione dei parchi e dei giardini e degli spazi pubblici urbani; il restauro dei parchi e dei giardini storici; la progettazione e gestione dei paesaggi urbani e dei sistemi di spazi aperti; la pianificazione e progettazione di sistemi territoriali.
Si tratta di esperienze di studio e di apprendimento fortemente improntate all'interazione interdisciplinare, che vengono integrate da poche materie di supporto a carattere specialistico, quali l'ecologia urbana e del paesaggio, la lettura della cartografia storica e la storia del paesaggio agrario, dei parchi e dei giardini. Trattandosi di laurea magistrale, le conoscenze di base debbono essere acquisite in precedenza e sono verificate in ingresso attraverso il riconoscimento dei requisiti curriculari e della preparazione individuale, così come definito nel presente Regolamento in merito ai Requisiti di accesso ai corsi di studio.
Ad ogni laboratorio corrisponde una serie congruente per sequenza di approfondimento di elaborati grafici, cartografici, relazioni scritte idonee a restituire il processo di ricerca applicata e il progetto redatto dallo studente. Il lavoro di laboratorio è di norma collettivo, ma la valutazione è individuale e riferita a elaborati personali ed individuali. Oltre agli elaborati progettuali (esito finale di ogni laboratorio) sono previsti colloqui individuali dai quali sia possibile valutare il grado e la capacità di apprendimento di ogni studente.
I corsi singoli, teorici e applicati, prevedono lezioni frontali e attività seminariali che hanno esito in esami orali e/o scritti, secondo le indicazioni dei singoli docenti.
Le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati di apprendimento attesi vengono conseguiti sono lezioni, esercitazioni e attività di laboratorio in aula e extra moenia, allo scopo di integrare momenti di formazione frontale con applicazioni pratiche individuali e di gruppo assistite (progettuali, strumentali e sperimentali).
Le modalità con cui i risultati di apprendimento attesi sono verificati possono consistere in valutazioni formative (prove in itinere intermedie) che, insieme all'esame finale, vengono qualificate e quantificate con un voto unico.
Nel rispetto delle procedure di codifica e registrazione delle prove d'esame previste dall'Università di Firenze, i docenti titolari dei moduli dei laboratori partecipano alla valutazione collegiale complessiva del profitto dello studente unificando la valutazione dell'esame finale secondo quanto previsto dal comma 1 dell'articolo 18 del Regolamento didattico d'Ateneo.
Ulteriori elementi di dettaglio per quanto riguarda le metodologie didattiche, le modalità di verifica, e le eventuali propedeuticità verranno precisate nel Documento di Programmazione Didattica annuale.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
Le modalità di verifica della sussistenza delle competenze linguistiche sono definite in relazione ai criteri e requisiti di cui al precedente articolo 3. La Commissione per la didattica, nel quadro della più generale verifica della preparazione personale dei candidati, e previa valutazione della istanza di nulla osta, si riserva comunque la possibilità di verificare direttamente tramite colloquio la sussistenza effettiva dei requisiti medesimi e le caratteristiche della competenza linguistica.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
È prevista l'acquisizione di altre competenze corrispondenti a:
- esperienze progettuali in forma di workshop, seminari e di partecipazione a concorsi e competizioni progettuali dedicati agli studenti;
- attività applicative tramite esperienze di tirocini formativi presso enti pubblici o studi professionali da svolgere al secondo anno.
Le esperienze progettuali che possono essere riconosciute devono essere svolte nel periodo successivo all'iscrizione al Corso di Laurea Magistrale e devono essere concordate preventivamente attraverso la presentazione di un progetto al Consiglio del CdLM che le dovrà approvare.
Le modalità di verifica dei risultati formativi prevedono la redazione a cura dello studente di una relazione sintetica, comprensiva di documenti che descrivano l'esperienza (bando del concorso, programma del workshop, dossier/portfolio con testi ed elaborati grafici e descrittivi del lavoro/applicazione progettuale, ecc.) e un'autocertificazione per dichiarare la partecipazione a tale attività.
La suddetta documentazione viene sottoposta alla delibera di approvazione della Commissione Didattica, verificata nella completezza dagli uffici e comunicata alla Segreteria Studenti che provvede a registrarne i crediti relativi nella carriera dello studente, per un massimo di 8 CFU così come previsto dall'ordinamento del CdLM.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Lo studente potrà svolgere attività formativa (esami e tesi) all'estero nell'ambito di programmi d'internazionalizzazione, secondo le modalità dettate dagli appositi regolamenti.
Il programma comunitario ERASMUS permette agli studenti iscritti al CdLM di trascorrere un periodo di studio (min. 3 mesi, max. 12 mesi) presso un'istituzione di insegnamento superiore di uno dei paesi partecipanti al programma, di seguire i corsi, di usufruire delle strutture universitarie, di ottenere il riconoscimento degli eventuali esami superati.
L'approvazione del progetto didattico, delle eventuali modifiche a tale progetto che si rendessero necessarie durante la permanenza dello studente presso l'Istituzione di insegnamento straniera ed il successivo riconoscimento dei crediti acquisiti presso tale Istituzione è demandato al Consiglio del CdLM in Architettura del Paesaggio. Tali valutazioni saranno eseguite sulla base della congruenza delle attività seguite con gli obiettivi formativi del corso di studi e della corrispondenza dei relativi carichi didattici.
I CFU riconosciuti non possono comunque essere superiori a 30.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
Tutti i Laboratori hanno frequenza obbligatoria.
Si considerano frequentanti gli studenti che assolvono il 75% del monte ore totale.
La frequenza è verificata dai docenti per i Laboratori e consiste nella partecipazione alle attività d'aula e nella presentazione degli elaborati progettuali richiesti dal docente per le prove intermedie e comunque entro la conclusione del semestre di riferimento.
Per i Corsi monodisciplinari la frequenza è facoltativa, anche se fortemente consigliata.
Il CdLM in Architettura del Paesaggio ha una struttura sequenziale, che prevede che non si possa sostenere l'esame del Laboratorio di Progettazione e Pianificazione paesaggistica se non si sono sostenuti gli esami del Laboratorio di Progettazione e Gestione dei paesaggi urbani e di Elementi di ecologia urbana e del Paesaggio; e che non si possa sostenere l'esame del Laboratorio di Restauro di Giardini e Parchi Storici se non si sono sostenuti gli esami di Storia dell'architettura del paesaggio e del giardino e del Laboratorio di Progettazione di parchi, giardini e spazi aperti pubblici.
Ulteriori indicazioni sono specificate nel documento di Programmazione Didattica annuale del Corso di Studio.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La possibilità di immatricolare studenti part-time è regolata dal Regolamento Studente part-time.
Altresì, gli studenti part-time hanno l'obbligo di frequenza ad almeno il 50% delle lezioni dei laboratori. Per gli studenti che certifichino l'impossibilità parziale alla frequenza di una o più attività, ed in particolare di quelle a frequenza obbligatoria, il corso può individuare forme alternative di attività che consentano di ottenere i crediti corrispondenti.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Il piano di studio è presentato secondo le modalità e le scadenze previste dal Regolamento Didattico di Ateneo.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Per essere ammessi alla prova finale (12 CFU) è necessario aver ottenuto tutti i CFU previsti nel piano di studio (120 meno i 12 attribuiti alla prova finale).
La prova finale (tesi di laurea) consiste in un lavoro originale di ricerca, teorica o progettuale applicata, da sviluppare sotto la guida di uno o più docenti (relatore/i) e riconducibile a uno dei numerosi campi di applicazione delle competenze dell'architetto paesaggista: restauro di parchi e giardini storici; progettazione di spazi aperti; recupero e riconfigurazione paesaggistica di aree degradate; pianificazione e gestione di aree naturali protette; integrazione paesaggistica di opere e manufatti; eccetera.
Il grado di elaborazione e la qualità della ricerca sono valutati da una Commissione di laurea appositamente costituita e che può attribuire fino a 8 punti.
La commissione può, eventualmente, tener conto oltre che dei risultati ottenuti negli esami di profitto, del rispetto dei tempi previsti per il conseguimento del titolo.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
I criteri per i trasferimenti ed il riconoscimento dei crediti sono fissati con delibera di Consiglio del CdLM.
La Commissione didattica nominata dal Consiglio del CdLM provvede all'esame dei singoli curriculum e dei singoli casi di riconoscimento di esami sostenuti presso altri corsi di laurea di università italiane e/o europee e li sottopone al Consiglio stesso, che delibera in merito ad ogni specifico caso.
Relativamente al trasferimento degli studenti da un corso di laurea magistrale ad un altro, ovvero da una università ad un'altra, il Consiglio del CdLM valuterà i curricula con l'obiettivo del riconoscimento del maggior numero dei crediti, accertando le conoscenze con colloqui individuali appositi, tuttavia la quota di crediti relativi al medesimo settore disciplinare non potrà essere inferiore al 50% dei crediti maturati.
Inoltre, la Programmazione didattica definisce le equipollenze tra gli insegnamenti attivi e gli insegnamenti non più attivi del vecchio ordinamento. Gli studenti avranno cura di prendere contatto con il docente segnalando la propria coorte di immatricolazione (vedi piano di studio) ai fini dell'apertura dell'appello e della corretta registrazione dell'esame.
L'equipollenza non prevede riconoscimenti di eventuali CFU in esubero.
Servizi di tutorato
Il CdLM fornisce un servizio di Tutorato, mediante l'opera dei docenti di ruolo del Corso, volto ad organizzare attività di accoglienza e sostegno degli studenti, in particolare per il recupero di un eventuale debito iniziale, a fornire informazioni sulle attività formative del Corso, sul funzionamento dei servizi e sui benefici per gli studenti e a individuare modalità organizzative delle attività per studenti impegnati non a tempo pieno.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Le informazioni relative a decisioni assunte a livello di Consiglio del CdLM riguardanti la didattica, gli stage e la prova finale sono pubblicate sul sito web del CdLM.
Sul sito web del CdLM sono pubblicati ad opera dei singoli docenti anche i programmi delle discipline e qualsiasi altra informazione utile allo svolgimento della didattica.
Valutazione della qualita'
Il CdLM si impegna nei processi per la qualità attraverso una sistematica attività di monitoraggio e valutazione della propria offerta didattica nelle diverse fasi di erogazione, con lo scopo di incrementare il livello qualitativo del Corso nel suo complesso. Il CdLM adotta il modello CRUI come sistema di autovalutazione complessivo della propria attività.
Il CdLM in Architettura del Paesaggio utilizza al suo interno il sistema di rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti gestito dal Servizio di valutazione della didattica di Ateneo (https://valmon.disia.unifi.it/sisvaldidat/unifi/index.php).
Abilità comunicative (communication skills)
I laureati dovranno essere in grado di comunicare con linguaggi e metodi appropriati i risultati delle diverse attività di analisi e di progettazione, utilizzando, in forma scritta, grafica e orale, il linguaggio specifico dell'architettura del paesaggio, sia in italiano, sia in un'altra lingua dell'Unione Europea (livello B2).
La comunicazione deve essere efficace e deve fare uso di strumenti adeguati per dialogare con interlocutori esperti e non esperti e per interagire con altre figure professionali.
Tali abilità comunicative sono acquisite attraverso la dialettica insita nel lavoro svolto all'interno dei Laboratori (confronto interdisciplinare, integrazione delle informazioni, elaborazione di esercitazioni in gruppo, trasmissione di conoscenze tra studenti provenienti da percorsi formativi e Paesi diversi ecc.), dei workshop intensivi e dei seminari tematici. Le attività laboratoriali prevedono l'acquisizione di tecniche di rappresentazione, restituzione dati e comunicazione dei risultati dei lavori svolti e del progetto.
L'organizzazione di mostre e seminari aperti al pubblico, di presentazione, da parte di studenti e laureandi, degli esiti delle attività formative favorisce l'acquisizione e la maturazione delle abilità comunicative.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il percorso formativo permette al laureato di conseguire un'adeguata autonomia di giudizio nei campi dell'architettura del paesaggio, caratterizzata dalla capacità di elaborare soluzioni originali e specifiche in termini di progettazione, pianificazione e gestione del paesaggio, a tutte le scale di intervento e dalla capacità di esprimere valutazioni sulla qualità e la vulnerabilità del paesaggio, sulla base delle informazioni disponibili, non necessariamente complete.
I laureati in Architettura del Paesaggio dovranno avere acquisito conoscenze e competenze che consentiranno loro di:
- organizzare in modo autonomo una ricerca cognitiva del paesaggio a diverse scale spazio-temporali;
- formulare e risolvere i problemi proposti dimostrando un adeguato grado di autonomia rispetto alle competenze specifiche del futuro ambito professionale;
- valutare le diverse possibili soluzioni ai problemi progettuali proposti, individuando correttamente i requisiti tecnici e costruttivi;
- valutare gli effetti che le trasformazioni proposte possono produrre sugli assetti spaziali, culturali e sociali dei contesti territoriali, argomentando gli obiettivi e le ragioni delle scelte progettuali.
Tali capacità potranno essere acquisite in particolare attraverso le attività di laboratorio progettuale, basate sul confronto e sulla interazione interdisciplinare, e saranno verificate attraverso valutazioni intermedie e finali nell'ambito dei vari corsi e laboratori. L'elaborazione della tesi di laurea (12 CFU) consente l'acquisizione di ulteriori strumenti tecnico-scientifici e di metodo utili a elaborare analisi critiche, interpretative e valutative e a sperimentare capacità autonome di invenzione progettuale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Tale capacità è da intendersi in relazione alle competenze specifiche del laureato e attengono alle attività di analisi/valutazione, interpretazione/rappresentazione, progettazione degli spazi aperti e del paesaggio e alla conduzione del processi tecnico-amministrativi connessi.
Tali capacità sono acquisite mediante lo studio della progettazione del paesaggio (tecniche di rappresentazione, cultura del progetto, metodologie), delle tecniche costruttive del paesaggio e della gestione del progetto e del paesaggio.
La didattica, fondata su corsi di approfondimento e laboratori interdisciplinari (che comprendono seminari tematici, workshop e visite a opere e cantieri), e sulla dialettica fra docente e discente propone un processo di acquisizione delle conoscenze interattivo ed esplorativo.
Il paesaggista si troverà a operare in una dimensione mutevole, varia e complessa, e dovrà essere in grado di elaborare soluzioni specifiche e proposte mirate, basate sulla attenta lettura dei caratteri e delle peculiarità di luoghi e paesaggi e sull'ascolto dei loro abitanti. Da queste considerazioni deriva la necessità di un approccio dialettico, critico ed approfondito proposto attraverso i laboratori interdisciplinari che costituiscono oltre un terzo del carico di crediti formativi.
Nello specifico, per quanto riguarda l'area di apprendimento Cultura del progetto del giardino e del paesaggio, il CdS prevede sia corsi di approfondimento monodisciplinare (corso di Storia dell'Architettura del Paesaggio e del Giardino; Storia dei paesaggi agrari) che sui Laboratori: la capacità di applicare conoscenze e comprensione vengono costruite attraverso processi di acquisizione delle conoscenze interattivi ed esplorativi, che prevede l'elaborazione, da parte degli studenti, di ricerche e dossier tematici critico-conoscitivi riferiti a temi specifici così come la sperimentazione di metodologie di progetto (Laboratori).
Per l'area di apprendimento Analisi, lettura interpretativa e conoscenza del paesaggio il CdS prevede sia corsi di approfondimento monodisciplinare Ecologia urbana e del paesaggio e Cartografia storica, sia laboratori interdisciplinari integrati (Progettazione e gestione dei paesaggi urbani e Pianificazione e Progettazione paesaggistica).
Per l'area di apprendimento Progettazione paesaggistica le capacità di applicare conoscenza e comprensione delle discipline sono sviluppate attraverso i laboratori interdisciplinari integrati di Progettazione di giardini, parchi e spazi aperti, Progettazione e gestione dei paesaggi urbani, Pianificazione e Progettazione paesaggistica.
Per l'area di apprendimento Restauro e conservazione attiva di giardini, parchi e siti storici le capacità di applicare conoscenza e comprensione delle discipline sono sviluppate attraverso lo specifico laboratorio interdisciplinare integrato di Restauro di giardini e parchi storici.
Per le aree di apprendimento Pianificazione paesaggistica e ecologia del paesaggio e Analisi e valutazione paesaggistica e studi di impatto ambientale le capacità di applicare conoscenza e comprensione delle discipline sono sviluppate attraverso il corso monodisciplinare di Ecologia urbana e del paesaggio e il laboratorio interdisciplinare integrato di Pianificazione e progettazione paesaggistica.
Capacità di apprendimento (learning skills)
E' da mettere in relazione alla capacità di autonomia di giudizio ovvero alla possibilità di operare una selezione ed una sintesi delle nozioni apprese nel corso degli studi, per affrontare temi progettuali complessi, a tutte le scale di intervento, con strumenti e metodi appropriati.
Tali capacità sono acquisite indagando e incrociando i diversi ambiti della conoscenza che riguardano:
a) progettazione e pianificazione del paesaggio (teorie, tecniche, strumenti);
b) rapporto uomo-società-ambiente (storia del paesaggio, dell'arte e dell'architettura, della forma urbana e del paesaggio nonché leggi in materia di beni culturali, ambiente e paesaggio);
c) aspetti naturali e funzionali del paesaggio (ecologia, uso del suolo e requisiti funzionali);
d) gestione e valutazione degli interventi (tecniche costruttive, elaborazione dati, gestione del progetto e del paesaggio).
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I laureati in Architettura del Paesaggio dovranno essere in grado di svolgere analisi, anche complesse e specialistiche, su e per il paesaggio e di operare, con elevata responsabilità, anche coordinando altri operatori, nei campi della pianificazione, progettazione, della conservazione attiva delle risorse e della gestione del paesaggio. Dovranno, inoltre, possedere conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale, del lavoro in team multisciplinari e dell'etica professionale.
Tali conoscenze vengono conseguite grazie ad un'offerta formativa basata sulla combinazione tra strumenti didattici propri delle attività di didattica frontale, di tipo sia trasmissivo che interattivo, e quelli delle attività laboratoriali, che prevedono tecniche didattiche inclusive, cooperative e adattive - working group, esercitazioni progettuali guidate e non, presentazioni pubbliche del lavoro, ecc. - che tendono a sviluppare la componente relazionale e i processi dinamici di costruzione di conoscenza e di acquisizione di competenze.
La verifica della preparazione personale e delle conoscenze viene effettuata non solo attraverso prove intermedie e gli esami finali, ma anche attraverso la condivisione con docenti e tutor, nelle attività laboratoriali, di percorsi di apprendimento, studio e ricerca applicata, che permettono di procedere secondo un processo graduale nella sperimentazione, da parte di studenti e studentesse, delle capacità di elaborazione critica e concettuale, di coordinamento e di messa in relazione dei diversi domini disciplinari.
Motivazioni dell'istituzione del corso interclasse
La nuova istituzione nasce dall'esigenza di proporre un progetto formativo che:
- si faccia carico di relazionarsi al nuovo quadro istituzionale e normativo in materia di Paesaggio (Codice del Beni culturali e del Paesaggio/2004), alle direttive e documenti europei (Carta Europea del Paesaggio/2000) con un metodo interdisciplinare che vede protagoniste due facoltà (Agraria e Architettura) tradizionalmente impegnate in questi settori disciplinari;
- recuperi la peculiare identità culturale che ha da sempre contraddistinto il rapporto tra la Facoltà di Firenze e un paesaggio caratterizzato dalla sua formazione storica, dalla sua morfologia e dalla forte presenza di aree sottoposte o da sottoporre a tutela, quale quello toscano;
- dalla necessità di proporre un corso di studi magistrale che intervenga sull'ambito del restauro del territorio, del paesaggio e del verde storico (parchi, giardini) all'interno di un territorio caratterizzato da un ricchissimo patrimonio culturale;
- recuperi nella formazione la Cultura della Progettazione degli spazi aperti e del giardino all'interno dell'Ateneo fiorentino ( Facoltà di Architettura- Facoltà di Agraria) per la sperimentazione e l'avanguardia sia nel campo della nuova progettazione che del restauro e conservazione;
- consenta un effettivo e proficuo scambio a livello europeo ed internazionale di strumenti, metodi, criteri, esperienze progettuali che si riferiscano agli interventi sul Paesaggio;
- condivida i principi e le regole europee sui modelli formativi e i requisiti per il riconoscimento del titolo di "paesaggista".
- perfezionare l'offerta formativa attraverso una verifica coordinata con le lauree triennali presenti nelle Facoltà di Agraria ed Architettura, il Dottorato attivato in collaborazione con altre sedi italiane .
Motivi dell'uso nelle attività affini di settori già previsti dal decreto per la classe
Gli insegnamenti indicati fra le attività affini e integrative è sono stati selezionatio al fine di assicurare le necessarie integrazioni disciplinari nel percorso formativo.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Gli obiettivi formativi specifici del Corso di Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio, qualificanti la classe, intendono rispondere alle raccomandazioni della Convenzione Europea del Paesaggio (Firenze, 2000, ratificata in Italia dalla L. n.14/9.01.2006) riguardanti la "formazione di specialisti nel settore della conoscenza e dell'intervento sui paesaggi", e a quelle successive del Consiglio dei Ministri degli Stati Membri precisate nelle Guidelines for the implementation of the European Landscape Convention (6/02/2008).
Secondo la definizione di ECLAS (European Council of Landscape Architecture School), l'Architettura del paesaggio si occupa della "riconfigurazione consapevole dell'ambiente esterno (spazi aperti) operata dall'uomo. Riguarda la pianificazione, il progetto e la gestione del paesaggio, per creare, mantenere, proteggere e migliorare i luoghi in modo da renderli al tempo stesso funzionali, belli e sostenibili (in tutti i significati del termine), nonché appropriati alle diverse necessità umane ed ecologiche."
Analogamente a quanto avviene nell'ambito dell'Unione Europea, gli obiettivi formativi sono stati pertanto individuati nel conseguimento delle competenze pertinenti alla pianificazione, progettazione e gestione dei processi di trasformazione degli spazi aperti e del paesaggio, interpretato nelle sue componenti naturali ed antropiche, e come realtà dinamica, sia fisica che percepita.
Tali competenze sono fondate sulla capacità di lettura, valutazione e interpretazione dei caratteri fisici, ecologico-ambientali, visuali e degli aspetti storici, culturali, socio-simbolici, percettivi ed estetici del paesaggio, e possono essere acquisite grazie ad un'offerta formativa impostata sulla stretta integrazione tra processi di learning from e di learning by doing.
Il Corso di Laurea, inoltre, si propone di favorire la formazione di progettisti e tecnici specializzati che possano interfacciarsi - condividendo lessici interdisciplinari - e collaborare efficacemente con altre figure professionali dei settori dell'architettura e della pianificazione territoriale, dell'ingegneria e delle scienze naturali, agronomiche e forestali, di altre scienze sociali e umanistiche.
A tal fine il Corso propone un percorso formativo articolato in laboratori interdisciplinari, a carattere conoscitivo e progettuale, riferiti ad ambiti di studio corrispondenti a specifici campi operativi e di applicazione professionale dell'architettura del paesaggio. Più precisamente, i laboratori riguardano: la progettazione del giardino, degli spazi aperti e dei sistemi del verde alla scala urbana; il restauro di giardini e parchi storici; la pianificazione paesaggistica ed ecologica; la progettazione e la gestione dei sistemi di spazi aperti urbani e periurbani; la pianificazione alla scala territoriale. Si tratta di esperienze di studio e di apprendimento fortemente improntate all'interazione interdisciplinare e alla sperimentazione diretta di metodi e strumenti culturali, operativi, tecnico-scientifici e di metodo. Alcuni corsi monodisciplinari integrano l'offerta formativa con lo studio di materie fondamentali, come la storia dell'architettura del paesaggio e del giardino, la storia del paesaggio agrario, l'ecologia urbana.
Struttura dell'offerta formativa
L'offerta formativa si sviluppa in due anni ed è caratterizzata da un carico didattico distribuito in maniera equilibrata su ogni semestre: per ognuno dei 4 semestri è prevista infatti l'acquisizione di 30 CFU. Il percorso formativo si sviluppa in 4 laboratori interdisciplinari e 4 corsi singoli, a carattere teorico e applicato, a cui vanno aggiunte le attività a libera scelta dello studente (10 CFU). Il percorso stabilisce una sequenza chiara e ben cadenzata di attività e permette di acquisire gradualmente capacità analitiche, valutative e progettuali secondo un processo di progressivo arricchimento delle conoscenze. L'esplorazione di differenti temi progettuali e varie categorie operative proprie del paesaggista, assume la transcalarità come principio guida per l'applicazione di metodi di studio mirati a indagare la complessità della dimensione paesaggistica.
Ogni laboratorio interdisciplinare prevede lo sviluppo di un'esercitazione progettuale ed è costruito in modo da permettere agli studenti l'applicazione di strumenti di tipo analitico-interpretativo, di sintesi valutativa, e di elaborazione inventiva di scenari di trasformazione e gestione.
Le esercitazioni progettuali riguarderanno un ambito di studio scelto, preferibilmente, sulla base di accordi e convenzioni con enti pubblici o privati.
Sintesi del parere del comitato regionale di coordinamento
Il Comitato regionale di coordinamento delle Università toscane, nella riunione del 22.1.2008, vista la proposta dell'Università degli Studi di Firenze, valutate le motivazioni addotte dai proponenti esprime parere favorevole all'istituzione del seguente nuovo corso di studio: Corso di Laurea Magistrale interclasse ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO (LM3-LM-69) (Facoltà di Agraria e Architettura).
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Istituzione del corso)
Il Comitato di Indirizzo si riunisce il giorno 22 febbraio 2011 alle ore 16.00.
Sono stati consultati: l'Ordine degli Architetti, l'Ordine dei dottori Agronomi e Forestali, La Regione Toscana, la Provincia di Firenze, la Provincia di Pistoia. Il Prof. Bernetti, delegato del presidente del corso di laurea magistrale, prof.ssa Zoppi, presenta le modifiche apportate all'ordinamento del corso di laurea magistrale per consentire l'adeguamento al Decreto Ministeriale N.17. Il campo professionale del "progetto di giardino e di paesaggio" è attualmente coperto da numerose figure professionali con percorsi formativi autonomi, articolati in diplomi universitari e non, che presentano curricula spesso non confrontabili fra loro. L'unica certificazione ufficiale è l'iscrizione volontaria ad associazioni anche di livello internazionale (es. IFLA- AIAP) che riconosce stage, master di primo e secondo livello, lauree triennali, ma non fa riferimento a percorsi formativi specifici. Attualmente il campo è coperto da altre professionalità ma si avverte la mancanza di un corso universitario di secondo livello con possibilità di abilitazione negli albi specifici professionali. Si sottolinea l'esigenza di una qualificazione nei settori della conservazione e del restauro del verde storico e del paesaggio a qualsiasi titolo protetto, come pure in quello della riqualificazione di aree degradate e della nuova progettazione di ambiti urbani e non. La protezione dell'ambiente costituisce un ulteriore campo di azione: dai parchi nazionali alle Anpil locali, dai corridoi ecologici ai sistemi di verde urbano, ai bordi delle città (es. parchi agricoli).
L'interesse locale per questo tipo di formazione e relativa professionalità di settore è da rivedersi nella vicinanza a zone di interessante produzione vivaistica, quale in particolare, quella pistoiese. I membri del comitato di indirizzo sottolineano l'opportunità di mantenere alto il numero di crediti assegnati al tirocinio per consentire allo studente una maggiore capacità pratica, senza però scordare che i corsi universitari devono presentare un forte carattere teorico. Esprimono inoltre un forte apprezzamento per la partecipazione di due diverse facoltà al corso in quanto questo consente di formare laureati con una forte preparazione interdisciplinare.
Dopo attento esame ha approvato all'unanimità le modifiche all'ordinamento del Corso di Studio
Orientamento in ingresso
Le attività di orientamento in ingresso della Scuola di Architettura sono organizzate e coordinate dall'Ateneo, che opera attraverso il Delegato del Rettore all'Orientamento e l'Ufficio Orientamento - https://www.unifi.it/vp-11392-piano-di-orientamento.html -
I Delegati all'orientamento in ingresso della Scuola di Architettura partecipano ai progetti di Ateneo e organizzano eventi durante i quali presentano l'offerta formativa dei singoli Corsi di Studio.
L'Università di Firenze, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Toscana, inoltre, è da tempo impegnata in percorsi di orientamento informativo e formativo volti a facilitare nei giovani la transizione Scuola-Università. Le attività sono rivolte principalmente agli studenti delle classi III, IV e V della scuola secondaria di secondo grado, che vengono coinvolti in attività teorico-pratiche finalizzate, per la Scuola di Architettura, ad avvicinarli al mondo dell'Architettura, del Design, dell'Urbanistica e del Paesaggio, evidenziando gli ambiti lavorativi dei diversi percorsi di studio.
Per l'anno 2020, in seguito a selezione espletata attraverso un bando di concorso di Ateneo è stato affidato l'incarico di tutor per l'orientamento in ingresso alla dott.ssa Laura Buonavita.
Attività di orientamento in ingresso rivolte a studenti dei Corsi di Laurea Triennale, con particolare riferimento alle classi:
- L-17 Scienze dell'architettura
- L-21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale
- L-23 Scienze e tecniche dell'edilizia
- L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali
sono curate direttamente dal Corso di Studio grazie al contributo del Tutor per l'orientamento in ingresso.
Orientamento e tutorato in itinere
L'attività di orientamento e tutorato in itinere svolto dalla Scuola di Architettura è dedicato alle attività comuni a tutti i CdS, come tirocini curricolari e stage, con la delega a ciascun CdS per la gestione delle problematiche relative alla carriera degli studenti. Per quanto riguarda la carriera degli studenti e la gestione delle singolarità i CdS della Scuola operano in piena autonomia con attività di counseling da parte dei Presidenti e dei delegati, sia con la rilevazione dei bisogni che attraverso l'assistenza nella compilazione dei piani di studio individuali, l'attività di orientamento in itinere, al fine di favorire la scelta da parte degli studenti del percorso formativo e l'attività di sostegno degli studenti in difficoltà.
Queste attività sono supportate dal servizio di tutorato (laureandi, neo-laureati e Dottorandi) per favorire la regolarità del percorso di studi.
Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno (tirocini e stage)
Tutti i CdS della Scuola di Architettura prevedono un periodo di formazione con il mondo del lavoro, secondo le indicazioni dei diversi Regolamenti didattici per durata e periodo.
Le strutture convenzionate con l'Ateneo per lo svolgimento dei tirocini sono gestite dal servizio di Ateneo St@ge online.
L'accesso al servizio è prevalentemente in modalità remota, con l'assistenza dei responsabili al tirocinio dei diversi CdS.
Il CdS offre un'ampia gamma di tipologie di tirocini e stage per completare la formazione con esperienze volte a orientare lo studente per il suo futuro inserimento nel mondo del lavoro.
Le esperienze sono svolte nel periodo:
- pre-laurea con il Tirocinio Curriculare;
- post-laurea con il Tirocinio extracurriculare;
- Tirocinio Professionale (solo per i CdS che prevedono l'esame di Stato per l'iscrizione all'Albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori).
Quest'ultimo sulla base della Convezione, stipulata tra il Dipartimento di Architettura e gli Ordini APPC della Toscana, prevista dal D.P.R. n.328 del 5 giugno 2001 che tratta la materia degli Esami di Stato per l'accesso alle professioni ordinistiche.
Per potenziare l'offerta esperienziale dei tirocini e stage e favorire il rapporto tra Didattica e Ricerca i CdS, di concerto con i responsabili delle Unità di ricerca del Dipartimento, orientano gli studenti sulla scelta di enti pubblici e sui Laboratori di Ricerca del Dipartimento di Architettura - DidaLabs http://www.dida.unifi.it/vp-130-laboratori.html.
I DidaLabs, per loro missione e funzionamento, offrono l'opportunità di incrementare quella connessione tra didattica e ricerca preparando gli studenti alla scelta della formazione del 3° ciclo del Dottorato arricchendo la formazione rispetto all'uso di metodologie e strumenti avanzati per il progetto.
Per rispondere alla crescente esigenza di svolgere esperienze lavorative all'estero la Scuola ha potenziato la comunicazione e la procedura per lo svolgimento di tirocini/stage all'estero nell'ambito dei Paesi dell'UE ed extra-UE sia con la procedura di selezione Erasmus+ sia con procedura volontaria. I tirocini/stage all'estero sono previsti sia per i tirocini curriculari sia per i tirocini extracurriculari.
Grazie ai protocolli d'intesa siglati tra Ateneo e Regione Toscana gli studenti sono informati e guidati per l'accesso ai contribuiti del Progetto GiovaniSì.
Tutte le informazioni e procedure sono fornite sulle pagine della Scuola e per le specifiche su quelle dei CdS.
Assistenza e accordi per la mobilità internazionale degli studenti
La Scuola di Architettura aderisce al programma comunitario LLP/ERASMUS PLUS. Il Programma permette agli studenti iscritti ad un Corso di Laurea, Laurea Magistrale o ad un corso post-laurea di: trascorrere un periodo di studio (min 3 mesi max 12) presso un'Istituzione partner di uno dei paesi partecipanti al programma, seguire i corsi e gli stage, usufruire delle strutture universitarie, ottenere il riconoscimento degli eventuali esami superati, sviluppare il proprio tema di tesi, svolgere infine tirocini formativi curriculari (menzionati di seguito).
Inoltre, nell'ultimo triennio, la Scuola, in coerenza e cooperazione con il Rettorato, e in linea con le politiche per l'internazionalizzazione dei maggiori atenei italiani, ha esteso le opportunità di mobilità e scambio Erasmus anche ai paesi extra-UE nell'ambito di accordi internazionali di collaborazione scientifica, quale ambito privilegiato di scambi finalizzati alla ricerca e alla didattica
https://www.architettura.unifi.it/vp-348-universita-partners.html
Per facilitare la consultazione degli accordi è possibile consultare l'Atlante delle attività internazionali alla pagina http://www.dida.unifi.it/vp-347-atlante-delle-attivita-internazionali.html
Per il CdS in Architettura del Paesaggio il delegato per le relazioni internazionali e la validazione della didattica svolta in Erasmus è la prof.ssa Tessa Matteini.
L'Ufficio Erasmus e Mobilità Internazionale della Scuola di Architettura è situato nella Sede di Santa Teresa, via della Mattonaia, 8, Firenze
Per i Tirocini all'estero il servizio è gestito dall'Ufficio Tirocini e Stage della Scuola di Architettura, via della Mattonaia 8.
Link alla pagina sul sito di Scuola:
http://www.architettura.unifi.it/ls-11-mobilita-internazionale.html
Accompagnamento al lavoro
A livello di Ateneo è previsto il servizio "Orientamento al lavoro e Placement" che ha il compito di promuovere, sostenere, armonizzare e potenziare i servizi di orientamento in uscita delle singole Scuole. Il servizio offre al laureato informazioni e percorsi formativi utili per costruire un'identità professionale e progettare la sua carriera - https://www.unifi.it/vp-11161-placement.html Alle attività promosse dal Career Service - frutto di anni di ricerca scientifica condotta in Ateneo sulla materia dell'orientamento e del career counseling - contribuisce il rapporto continuo fra ricerca e sistemi produttivi che l'Università di Firenze ha potenziato attraverso la gestione delle attività di trasferimento tecnologico (Centro Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e Gestione dell'Incubatore - CsaVRI).
La funzione di supporto mirato a orientare e favorire le scelte degli studenti avviene attraverso una serie di servizi e di iniziative comunicate sul web, e sui social e direttamente con la email @stud.unifi.it. In particolare l'Ateneo offre servizi per: Career counseling e Life Designing; Formazione al Lavoro; Incontri con le imprese; Sviluppo dell'intraprendenza; Borse e Premi post-Laurea e una bacheca Cerca/offerte di lavoro.
La Scuola partecipa, con un suo delegato, ai lavori della Piattaforma Orientamento e Placement con un impegno di riunione periodiche volte allo sviluppo di un programma condiviso.
Il Corso di Studio in breve
Il Corso di Laurea si propone di formare professionisti capaci di applicare metodi e strumenti appropriati per affrontare, alle diverse scale di intervento, temi di pianificazione, progettazione e gestione delle trasformazioni del paesaggio, interpretato come realtà dinamica, fisica e percepita, e come sistema complesso di relazioni tra componenti naturali e antropiche.
Il percorso di studi si fonda su un'offerta formativa di tipo interdisciplinare integrata ed è condotto dai Dipartimenti di Architettura (DIDA), Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) e Scienze della Terra (DST) dell'Università degli Studi di Firenze.
Obiettivo del CdS è di favorire la formazione di progettisti e tecnici specializzati che siano in grado di dialogare e collaborare efficacemente con altre figure professionali dei settori dell'architettura e della pianificazione territoriale, dell'ingegneria e delle scienze naturali, agronomiche e forestali, di altre scienze sociali e umanistiche.
Ha durata biennale ed è strutturato in un unico curriculum.
Struttura organizzativa e responsabilità a livello di Ateneo
L'adozione di un Sistema Qualita' rappresenta per l'Ateneo fiorentino una decisione strategica che coinvolge tutti, a tutti i livelli, con lo scopo di migliorare la prestazione complessiva di UniFI negli ambiti istituzionali della formazione superiore, della ricerca e terza missione, e dell'organizzazione nel suo complesso.
E' compito degli Organi di governo dell'Ateneo -Rettore, Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Senato Accademico- definire la politica per l'Assicurazione della Qualita' e i relativi obiettivi. Agli Organi di Governo compete anche la promozione della politica e degli obiettivi nei confronti dell'intera organizzazione, secondo una logica di consapevolezza, condivisione e massimo coinvolgimento. Gli Organi assumono potere decisionale in merito alla eventuale ridefinizione del sistema di gestione per la qualita', alle azioni relative alla politica, agli obiettivi e al miglioramento in funzione della valutazione periodica dei risultati del sistema di AQ, delle informazioni e indicazioni del Presidio della Qualita' di Ateneo (PQA), degli esiti delle attivita' svolte dal Nucleo di Valutazione (NuV) e delle Commissioni Paritetiche Docenti- Studenti (CPDS), quest'ultime organizzate a livello di Scuola.
In una logica di AQ, gli Organi hanno deliberato (SA del 24 gennaio 2020 e DR n.207/25717 del 11 febbraio 2020) la costituzione dell'attuale Presidio della Qualita', struttura operativa con compiti attribuiti dagli Organi stessi in accordo anche con quanto previsto dalla Linee Guida ANVUR AVA. In tal senso il PQA svolge funzioni di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica, la ricerca e la terza missione, promuove la cultura per la qualità, svolge attività di pianificazione, sorveglianza e monitoraggio dei processi di AQ, promuove il miglioramento continuo e supporta le strutture di ateneo, compresi Dipartimenti, Scuole e CdS, nella gestione e implementazione delle politiche e dei processi per l'AQ. Il PQA organizza, inoltre, attivita' di informazione/formazione per il personale a vario titolo coinvolto nel sistema di AQ, compresa la componente studentesca, svolge attivita' di auditing interno sull'organizzazione della formazione e la ricerca, organizza e sovrintende ad ulteriori iniziative in tema di attuazione delle politiche di AQ ricollegabili alle attivita' istituzionali di Ateneo. Il PQA stabilisce e controlla il rispetto dei tempi di attuazione delle procedure per l'AQ e verifica i contenuti dei documenti richiesti da ANVUR-AVA (SUA CdS, documenti di Riesame, Schede di monitoraggio dei CdS, SUA RD, Relazioni annuali delle CPDS, ecc.). Il PQA si interfaccia con le strutture interne dell'organizzazione di Ateneo, essenzialmente le strutture per la didattica e la ricerca (CdS, Dipartimenti e Scuole, loro delegati per l'AQ) con lo scopo di svolgere funzioni di promozione, sorveglianza e monitoraggio del miglioramento continuo della qualita' e di supporto all'organizzazione della AQ. Il PQA contribuisce alla gestione dei flussi informativi e documentali a supporto dei processi di assicurazione della qualita', con particolare attenzione a quelli da e verso gli Organi di governo, il NuV, le CPDS, i Dipartimenti, le Scuole ed i CdS. Il Presidio della Qualita' redige una Relazione annuale sul suo operato e relaziona gli Organi sullo stato di implementazione dei processi di AQ, sui risultati conseguiti e sulle iniziative da intraprendere.
Al Nucleo di Valutazione (NuV), organo di Ateneo (Statuto, art.17), competono le funzioni (Leggi 537/93, 370/99 e 240/2010) di valutazione interna relativamente alla gestione amministrativa, alle attività didattiche e di ricerca, agli interventi di sostegno al diritto allo studio, attraverso la verifica del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, dell'imparzialita' e del buon andamento dell'azione amministrativa, della produttivita' della didattica e della ricerca. In aggiunta alla Legge 240/2010 il DM 987/16 attribuisce al NuV ulteriori compiti che riguardano la valutazione della politica di AQ in funzione anche delle risorse disponibili, la valutazione di efficienza ed efficacia dei processi e della struttura organizzativa dell'Ateneo nonché delle azioni di miglioramento, la valutazione e messa in atto dell'AQ per la formazione e la ricerca a livello di Corsi di Studio (CdS), Dipartimenti e Strutture di raccordo (Scuole). Il NuV accerta la persistenza dei requisiti quantitativi e qualitativi per l'accreditamento iniziale e periodico dei CdS e della Sede (Ateneo). Il NuV si configura come organo di valutazione interna di Ateneo e come tale si interfaccia con gli Organi di governo ed il Presidio della qualità. In tal senso effettua un'adeguata e documentata attivita' annuale di controllo ed indirizzo dell'AQ da cui risultano pareri, raccomandazioni ed indicazioni nei confronti del PQA e degli Organi di governo di Ateneo. Sono interlocutori esterni del NuV il MUR ed l'ANVUR.
L'organizzazione del sistema di AQ di Ateneo coinvolge anche le strutture operative: Dipartimenti, Scuole, CdS. A livello di Scuola, intesa come struttura di raccordo e coordinamento dell'offerta formativa (Statuto, art.30), e' presente la CPDS Commissione Paritetica Docenti-Studenti (Statuto, art.31 et al.) quale osservatorio permanente sulle attivita' didattiche. Informazioni su composizione, funzioni e compiti della CPDS sono riportate di seguito. Preme qui sottolineare il ruolo di valutazione svolto dalla Commissione relativamente all'offerta formativa della Scuola in cui essa e' incardinata e ai servizi agli studenti, ruolo valutativo che per certi aspetti si ricollega a quello svolto dal NuV a livello gerarchico più elevato. L'attivita' della CPDS si concretizza con una Relazione annuale trasmessa al NuV e agli Organi di governo, oltre che al PQA in qualita' di struttura di supporto. L'Ateneo considera la Relazione annuale della CPDS un punto cardine del processo di AQ per la didattica e del miglioramento continuo dell'offerta formativa e dei servizi agli studenti. La relazione costituisce un elemento essenziale per la procedura di Riesame Ciclico dei CdS e deve essere discussa e recepita nei contesti collegiali (es. Consiglio di Corso di Studio, Consiglio di Dipartimento, Consiglio di Scuola).
A livello di Corso di studio (o gruppi di CdS) il sistema di AQ prevede la costituzione di una specifica commissione, denominata Gruppo di Riesame (GdR), comprendente la componente studentesca, con compiti di autovalutazione dell'offerta formativa erogata dal CdS. L'attivita' svolta, opportunamente documentata, mira al miglioramento della didattica e dei servizi agli studenti. In una logica di sistema, il CdS si uniforma alle politiche e agli obiettivi, sia strategici che operativi, definiti a livello di Ateneo. Il Responsabile (Presidente) del GdR si raccorda con il Referente di Scuola per la qualita' ed il Consiglio di CdS. L'attivita' del GdR e' documentata attraverso gli esiti delle riunioni effettuate nel corso dell'anno e, soprattutto, da riunioni ad hoc per l'analisi delle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA) e la predisposizione del Rapporto di Riesame Ciclico.
I Dipartimenti sono coinvolti nell'organizzazione per l'AQ sia per la didattica che per la ricerca ed il trasferimento tecnologico. A seguito della Legge 240/2010 l'offerta didattica e', come noto, incardinata nei Dipartimenti i quali, sul fronte della ricerca ed il trasferimento tecnologico, sono impegnati periodicamente nella redazione di un documento di sintesi: la Relazione annuale dipartimentale. In attesa della revisione da parte di ANVUR della SUA-RD, l'Ateneo ha predisposto una forma di presentazione dei risultati sulla base delle indicazioni ANVUR (e quindi anche delle recenti Linee Guida ANVUR per la Terza missione) e di esigenze di Ateneo per la valutazione di efficienza ed efficacia degli obiettivi perseguiti dal Dipartimento.
Dettagli sull'Organizzazione di Ateneo per l'AQ sono presenti nelle pagine del Presidio Qualità: https://www.unifi.it/upload/sub/quality/assicurazione_qualita/15_AQ.pdf
Eventuali altre iniziative
Dall'aa 2018/19 il CdS cura, nella prima settimana del primo semestre di avvio dell'anno accademico, un programma di iniziative per la presentazione dell'offerta formativa.
Dal 2019/20 questo programma viene presentato come Kick off week Architettura del Paesaggio_DiDA
Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio
Il CdS è impegnato nello sviluppo e nell'attuazione di un sistema di gestione di qualità attraverso un'attività di autovalutazione condotta da un Gruppo di Riesame, composto da
- Anna Lambertini (presidente CdS)
- Andrea Cantile (docente a contratto)
- Francesco Ferrini (docente CdS)
- Paolo Nanni (docente CdS)
- Davide Travaglini (docente CdS)
- Antonella Valentini (rappresentante mondo del lavoro)
- Irene Rizzi (studente)
Programmazione dei lavori e scadenze di attuazione delle iniziative
Il Consiglio del CdS, ponendosi tra i principali obiettivi un processo di aggiornamento e miglioramento continuo dell'offerta didattica, attua costantemente azioni di monitoraggio e verifica del funzionamento complessivo del percorso di studi, anche attraverso incontri tra docenti e rappresentanze studentesche.
Oltre alle attività riferibili alla programmazione annuale, vengono promosse e attivate periodicamente iniziative di aggiornamento e approfondimento di temi inerenti alla specificità del progetto formativo (ad esempio seminari con esperti e professionisti, conferenze di livello internazionale, visite guidate).
Inoltre per l'a.a. 2019/20 sono stati selezionati attraverso bando due tutor esperti di supporto alle attività didattiche dei laboratori e alle esercitazioni progettuali.
Opinioni dei laureati
Si inserisce il link al report AlmaLaurea relativo al profilo laureati della classe LM-3.
La classe LM-69 non ha un numero sufficiente di laureati per consentire un'elaborazione statistica.
Efficacia Esterna
Si inserisce il link al report AlmaLaurea relativo alla condizione occupazionale dei laureati nella classe LM-3.
La classe LM-69 non ha un numero sufficiente di laureati per consentire un'elaborazione statistica.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione - Scheda SUA
Il CdS è di nuova istituzione e, prima dell'attivazione, andrà acquisito il parere del C. Regionale. Il Comitato di Indirizzo di Facoltà ha espresso parere favorevole a questa istituzione che coinvolge due classi e due Facoltà seguendo le direttive europee in materia di paesaggio.
La proposta di ordinamento appare esauriente in merito agli obiettivi specifici, ai requisiti di accesso, alle figure professionali. Qualche dettaglio in più sulle modalità con cui i risultati di apprendimento attesi vengono conseguiti e verificati sarebbe stato auspicabile. Alla prova finale sono attribuiti 13 CFU.
In fase di definizione del regolamento dovranno essere riconsiderati i contenuti degli insegnamenti e le modalità della didattica e degli accertamenti per un miglioramento degli standard qualitativi relativi al conseguimento degli obiettivi formativi, alla progressione della carriera degli studenti ed al gradimento degli studenti.
Le risorse di docenza sono appropriate e la copertura degli insegnamenti con personale strutturato rispetta i requisiti qualitativi stabiliti dal Senato accademico in particolare per quanto riguarda la copertura di almeno il 70% dei CFU con docenti di ruolo. L'attività di ricerca collegata al corso di studio appare di buon livello. Le strutture didattiche a disposizione del Corso di studio sono adeguate.
Riesame annuale
L'attivita' di Riesame del sistema di Assicurazione della Qualita' è condotta a diversi livelli.
A livello di Ateneo il contributo e' fornito prevalentemente dal Presidio della Qualita' il quale, nel ruolo di struttura operativa, svolge funzioni
di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica, la ricerca e la terza missione.
Gli esiti dell'attività di monitoraggio sviluppata dal Presidio costituiscono l'input per l'individuazione delle aree di miglioramento e del processo
di revisione. In logica di sistema, il riesame viene poi svolto dal CdS ogni anno. Nell'ambito di tale attivita' rientra l'analisi critica degli indicatori
presenti nelle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA). In tal senso l'attivita' di riesame si concretizza, annualmente,
con un sintetico commento fatto dal CdS sugli indicatori al fine di individuare e proporre azioni di miglioramento su criticità eventualmente emerse.
Come da indicazione ANVUR, non è più prevista la redazione formale di un Rapporto di Riesame Annuale ma, in sostituzione, una relazione di commento
agli indicatori delle SMA con scadenza 31 dicembre di ogni anno.
Ad integrazione di questa attivita' potra' essere previsto un Riesame più approfondito (Riesame ciclico), da effettuarsi
con scadenza periodica, massimo quinquennale, che riguarda ulteriori aspetti, rispetto a quanto previsto dalle SMA,
tra cui analisi relative ai principali mutamenti del CdS nel corso degli ultimi anni, valutazione sull'esperienza dello studente
(attività e i servizi agli studenti, percorso formativo e valutazione della didattica, gestione dell'internazionalizzazione, ecc.),
le risorse del CdS (infrastrutturale e di personale), il monitoraggio e la valutazione. Il Riesame ciclico, quando previsto,
si concretizza con un Rapporto (Rapporto di Riesame Ciclico) che integra comunque la relazione di commento alle SMA. Sia il Rapporto di Riesame
Ciclico che la relazione di commento alle SMA sono portati all'approvazione del Consiglio di CdS.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Consultazioni successive)
Le attività di consultazione con le organizzazioni rappresentative della produzione di beni e servizi e delle professioni sono condotte dal Comitato di Indirizzo, organo consultivo che comprende rappresentanti degli ordini professionali e del mondo della professione (tra cui, su richiesta del CdS, un rappresentante dell'Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio/AIAPP); dei settori tecnici di amministrazioni e di enti pubblici; di associazioni economiche di categoria, compreso un referente del settore della produzione florovivaistica. Il Comitato di Indirizzo viene consultato nell'ambito di riunioni periodiche indette dalla Presidenza della Scuola di Architettura.
Altre attività di consultazione con le organizzazioni rappresentative sono curate dal Presidente del CdS e dal Consiglio di CdS. In particolare, il CdS negli anni ha rafforzato gli scambi e il confronto con il mondo professionale, in special modo all'Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio/AIAPP, con l'obiettivo di condividere l'organizzazione di iniziative utili a promuovere la figura del paesaggista, favorire scambi di conoscenze e collaborazioni tra università, professionisti e imprese, favorire l'attivazione di tirocini per gli studenti e i contatti tra laureati e studi professionali. Con la firma, a gennaio 2019, di un Protocollo di Intesa tra AIAPP e DIDA/Corso di Laurea in Architettura del Paesaggio, si è inteso consolidare l'utile sinergia attivata.
Un'ulteriore modalità di consultazione è costituita dalle valutazioni espresse dalle strutture, sia pubbliche che private, che ospitano gli studenti tirocinanti. Si tratta per la maggior parte di studi professionali, aziende vivaistiche in cui viene svolta anche attività di progettazione di parchi e giardini, ed enti pubblici.
Anche il confronto con le rappresentanze studentesche viene costantemente curato. Gli esiti di tali valutazioni sono discussi periodicamente dal Gruppo di Riesame e dal Consiglio del Corso di Studi.
Modalità di svolgimento della prova finale
Per essere ammessi alla prova finale (12 CFU) è necessario aver ottenuto tutti i CFU previsti nel piano di studio (120 meno i 12 attribuiti alla prova finale).
La prova finale (tesi di laurea) consiste in un lavoro originale di ricerca, teorica o progettuale applicata, da sviluppare sotto la guida di uno o più docenti (relatore/i) e riconducibile a uno dei numerosi campi di applicazione delle competenze dell'architetto paesaggista: restauro di parchi e giardini storici; progettazione di spazi aperti; recupero e riconfigurazione paesaggistica di aree degradate; pianificazione e gestione di aree naturali protette; integrazione paesaggistica di opere e manufatti; eccetera.
Il grado di elaborazione e la qualità della ricerca sono valutati da una Commissione di laurea appositamente costituita e che può attribuire fino a 8 punti.
La commissione può, eventualmente, tener conto oltre che dei risultati ottenuti negli esami di profitto, del rispetto dei tempi previsti per il conseguimento del titolo.
Modalità di ammissione
Per l'ammissione al corso di studio occorre essere in possesso di una laurea o di diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo, così come specificato nel quadro seguente.
Sono richieste competenze sull'analisi e l'interpretazione del paesaggio, del territorio e dell'ambiente (capacità di lettura, gestione e rappresentazione dei segni e dei caratteri strutturali e identificativi); capacità di orientarsi nella definizione del progetto degli spazi aperti e del paesaggio; nozioni di base in materia di geologia, geomorfologia, botanica, ecologia.
Prima dell'iscrizione deve essere accertato il possesso dei requisiti curriculari e verificata l'adeguatezza della personale preparazione, secondo le modalità di seguito specificate:
a) I requisiti curriculari, previa valutazione del curriculum del candidato da parte della Commissione per la didattica, possono essere automaticamente soddisfatti dal possesso di una laurea triennale nelle seguenti classi: L-17, L21, L-25; o di una laurea magistrale in Architettura, Urbanistica, Ingegneria civile, edile e ambientale, Scienze Agrarie, alimentari e forestali, relative alle classi LM 04, LM-48, LM 69, LM-73, LM-75.
Nel caso di media ponderata dei voti degli esami uguale o inferiore a 92/110, lo studente deve superare una verifica dell'adeguatezza della preparazione personale tramite un colloquio, effettuato da un'apposita commissione nominata dal Consiglio del CdLM.
b) Possono essere ammessi, previa valutazione del curriculum, di un portfolio e della personale preparazione tramite colloquio effettuato da un'apposita Commissione nominata dal Consiglio del CdLM, e solo dopo che avranno colmato gli eventuali debiti formativi assegnati da suddetta Commissione, quanti siano in possesso di lauree magistrali appartenenti alle classi: LM-10; LM-11; LM-12; LM-23; LM-24; LM-35; LM-60; LM-79; LM-80; nonché quanti in possesso di lauree triennali L-6; L-7; L-32; L-34.
c) Gli studenti in possesso di altre lauree triennali o magistrali non comprese fra quelle indicate saranno valutati singolarmente in base al curriculum di studi individuale e mediante colloquio.
Il Comitato della Didattica potrà assegnare loro fino ad un max. di 45 debiti formativi. Tutti i debiti formativi dovranno essere colmati al momento dell'iscrizione.
d) Per gli studenti madrelingua italiana è richiesta la conoscenza dell'inglese o di almeno una lingua dell'Unione Europea - francese, tedesco, spagnolo e portoghese ( oltre l'italiano) - livello B2 certificato, ciò sulla base di attestazioni di esami di lingua straniera sostenuti dagli studenti nel precedente corso di studi o del superamento di specifico test sostenuto presso il CLA - Centro Linguistico di Ateneo o presso istituti accreditati.
e) Per gli studenti di madrelingua non italiana è richiesta la conoscenza della lingua italiana - livello B2 certificato presso istituti accreditati o superamento dello specifico test presso il CLA - ad eccezione di studenti provenienti nel quadro di specifici accordi per i quali si rimanda alle regole definite.
Il possesso dei requisiti linguistici deve sussistere prima del rilascio del nulla osta ed è quindi pre-condizione per l'iscrizione.
Per maggiori informazioni sui servizi offerti dal CLA: www.cla.unifi.it.
In qualsiasi caso, al momento dell'iscrizione tutti i debiti formativi devono essere già colmati.