Il lavoro del laboratorio si svolgerà intorno al delicato tema del rapporto tra architettura contemporanea e città storica, tra progetto e paesaggio.
Il corso è rivolto a fornire un metodo compositivo che nasce dallo studio e dal rilievo dei tratti caratteriali di un contesto sedimentato per poi interpretarne il principio insediativo.
G. BARTOCCI, “Paesaggio italiano”, DIDA PRESS, Firenze 2021
G. BARTOCCI, “Tempo della città, tempo della campagna. Esercizi di architettura”, DIDA PRESS, Firenze 2017.
G. BARTOCCI, “Gabriele Bartocci. Architetture civili”, SIDEWAYS Edizioni, Firenze 2017.
G. BARTOCCI, “L’architettura della città di Urbino. Da Francesco di Giorgio a Giancarlo De Carlo”, Ed. Diabasis, Parma 2014.
G. CANELLA, “Architetti italiani del novecento”, C. M. Edizioni, Milano 2010.
CASABELLA n.575-576, “Il disegno del paesaggio italiano”, gennaio-febbraio, Elemond Periodiici, Milano 1991.
R. GUARDINI, “Lettere dal lago di Como, Ed. Morcelliana, Brescia 1959.
MATERIA, dal n.5 al n.23, Quarzo S.p.A., Modena.
G. PIOVENE, “Viaggio in Italia”, Baldini&Castaldi, Milano 1993.
E.N. ROGERS, “Esperienza dell’architettura”, Skira, Milano 1997.
F. VENEZIA, “Le idee e le occasioni”, Ed. Electa, Milano 2006.
P. ZERMANI, Identità dell’architettura italiana” Voll.I-II, Ed. Officina, Roma 1995.
P. ZERMANI, “Architettura: luogo, tempo, terra, luce, silenzio”, Electa, Milano 2015.
P. ZERMANI, “Mantova. Progetti dell’Atelier Paolo Zermani all’Accademia di Architettura di Mendrisio”, Diabasis, Parma 2019
A.A.V.V., “Il disegno della città. L’urbanistica a Firenze nell’800 e nel 900”, catalogo della mostra, Ed. Alinea, Firenze 1986.
E. M. AGOSTINI, “Giuseppe Poggi: la costruzione del paesaggio”, Diabasis, Parma 2004.
F. BORSI, “La capitale a Firenze e l’opera di Giuseppe Poggi”, Ed. Colombo, Firenze 1970.
C. DEL LUNGO, “Cenni sulla vita e sui lavori dell'architetto Giuseppe Poggi”, Ed. Civelli, Firenze 1911.
G. FANELLI, “Firenze architettura e città”, Ed. Mandragora, Firenze 2002.
G. FANELLI, “Firenze”, Laterza, 1990.
G. TROTTA, “Da borgo medievale a piazza. Vicende urbanistiche ed architettoniche dell’attuale piazza Tasso”, Messaggerie toscane, Firenze 1990.
Obiettivi Formativi - Parte D
La ricerca progettuale e l’esercizio della composizione architettonica si svilupperà nei luoghi in cui l’equilibrio tra l’architettura e il paesaggio (italiano) è stato sovvertito, alterato, modificato.
L’obiettivo del corso è quello di fornire un metodo di lavoro finalizzato a ristabilire un nuovo equilibrio tra la città storica e quella contemporanea, basato sul rilievo dei segni stanziali del territorio e sulla loro conseguente interpretazione tipologica.
Si tratterà di continuare la tradizione costruttiva di un contesto sedimentato attraverso la rilettura dei principi insediativi che ne hanno definito nel tempo la specificità.
L’architettura progettata, come uno specchio dovrà riflettere il carattere del luogo in cui è inserita, riverberare la rete di corrispondenze che convergono dal territorio intorno e diffonderle fuori, accrescendo i significati tipologici e relazionali del suo contesto, naturale e edificato.
Prerequisiti - Parte D
Aver sostenuto gli esami dei Laboratori di progettazione architettonica (primo, secondo, terzo anno)
Metodi Didattici - Parte D
Una serie di lezioni frontali, finalizzate a fissare i temi della ricerca progettuale (“Luogo”, “Equilibrio”, “Continuità”, “Tradizione”, “Processo” dell’architettura) costituirà la struttura teorica che accompagnerà lo studente durante il percorso di approfondimento e di sviluppo del progetto.
Il lavoro sul progetto sarà approfondito e sviluppato attraverso le revisioni a cadenza settimanale.
Altre Informazioni - Parte D
La discussione del progetto finale avverrà sulla base dei seguenti elaborati, obbligatori ai fini dell’illustrazione dell’idea progettuale:
Planimetria generale del progetto in scala 1:1000 (inserita nel contesto).
Planivolumetrico in scala 1:500 del progetto.
Piante di tutti i livelli del progetto in scala 1:200.
Prospetti e sezioni in scala 1:200.
Viste prospettiche.
Modello in scala 1:500 (di inserimento al modello di situazione 1:500).
Modello finale in scala 1:200.
Descrizione sintetica dell’intervento (1 cartella).
Modalità di verifica apprendimento - Parte D
Il lavoro sul progetto (individuale o in gruppi di due) sarà monitorato e approfondito attraverso le revisioni, a cadenza settimanale, esercitate dopo ogni lezione teorica.
Programma del corso - Parte D
Il lavoro del laboratorio si svolgerà intorno al delicato tema del rapporto tra architettura contemporanea e città storica, tra progetto e paesaggio; oggi, il processo di alterazione del territorio ad opera della città rappresenta lo stato di fatto in cui l’architetto è chiamato ad operare.
Il corso è rivolto a fornire un metodo compositivo che nasce dallo studio e dal rilievo dei tratti caratteriali di un contesto sedimentato per poi interpretarne il principio insediativo.
Lo scopo del lavoro progettuale è quello di ribadire, attraverso l’analisi delle permanenze storiche e della loro conseguente interpretazione tipologica, la corrispondenza dell’architettura della città al suo territorio.
L’esercizio del progetto anche quest’anno si svolgerà a Firenze, ai margini della città storica, all’interno di un contesto mutato e sovvertito dalle vicende della sua evoluzione storica che necessita la qualificazione della sua identità urbana.
L’area di intervento scelta è piazza Torquato Tasso, spazio urbano storicamente denso di significati, sorto nella zona d’Oltrarno compresa tra Porta San Frediano e Porta Romana, a sud della città storica di Firenze.
Dal raddoppio delle mura realizzato da Cosimo I al successivo progressivo sviluppo dell’isolato a nord sull’attuale via della Chiesa, fino alle trasformazioni avvenute tra Ottocento e Novecento la piazza è oggi il risultato di addizioni e modifiche dell’edificato che ne hanno alterato il carattere dello spazio urbano originale.
Il progetto è finalizzato alla realizzazione di uno spazio scenico all’aperto, dall’utilizzo multiuso (spazio per spettacoli teatrali, cinema, eventi) il cui programma funzionale comprende, oltre ai servizi corrispondenti, una sala polivalente destinata allo svolgimento di laboratori, workshop, esposizioni temporanee e il ridisegno degli spazi esterni.
La piazza oggi è assimilabile a una sorta di palinsesto urbano di misure antiche che si sono sedimentate e sovrapposte nel tempo e che allo stato attuale sono scarsamente rinvenibili.
Lo scopo del progetto del teatro all’aperto è quello di fornire un contributo alla ricomposizione dei rapporti e delle corrispondenze che qualificavano e davano senso architettonico allo spazio cittadino attraverso l’interpretazione tipologica delle tracce (visibili e invisibili) che si sono succedute nella storia della formazione dell’identità del luogo.
Si tratterà di inserire una nuova misura, un nuovo “tassello” all’interno del processo di sviluppo della piazza inserendosi così nella traiettoria degli interventi che si sono avvicendati negli anni.
Il progetto del teatro all’aperto sarà come una sonda posta a registrare i caratteri e le misure del sito per poi restituirli in una forma contemporanea.
L’intervento conseguirà all’analisi dei tratti caratteriali dell’area e della sua vocazione storica, architettonica, tipologica e si muoverà tra rispetto e trasformazione, tra conferma e interpretazione del suo dna.
L’adesione alla morfologia urbana, l’interpretazione della tipologia, la continuità della tradizione architettonica e del principio insediativo del contesto saranno i punti di ancoraggio del progetto, atto di confidenza tra antico e nuovo, tra storia e contemporaneità.