Il corso intende fornire l'occasione per pensare l'Architettura degli Interni come una forma di progettazione paesaggistica. Muovendo dalle parole dell'Alberti sulla città come grande casa e sulla casa come piccola città, esploreremo la disciplina attraverso le parole di Baudelaire, Benjamin, Rossi. Se la grande architettura nasce sempre dal carattere dei luoghi, cosa succede se la progettazione dei suoi interni diventa occasione per una narrazione geografica?
AA. VV., Beginning with the house: 65 architests' visions from early residential works, «A+U», special issue, A+U, Tokyo, 2016.
AA. VV., Palladio: la sua eredità nel mondo, Electa, Milano, 1980.
Iñaki Ábalos, La buena vida: visita guiada a las casas de la modernidad, G. Gili, Barcelona, 2000. Ed. it. I. Ábalos, Il buon abitare: pensare le case della modernità, Christian Marinotti, Milano, 2009.
Gaston Bachelard, La poétique de l’espace, Presses Universitaires de France, Paris, 1957. Ed. it. G. Bachelard, La poetica dello spazio, Dedalo, Bari, 1975.
Antonello Boschi, Luca Lanini, L’architettura della villa moderna: gli anni della grande sperimentazione, 1900-1940, vol. 1, Quodlibet, Macerata, 2016.
Antonello Boschi, Luca Lanini, L’architettura della villa moderna: gli anni delle utopie realizzate, 1941-1980, vol. 2, Quodlibet, Macerata, 2016.
Antonello Boschi, Luca Lanini, L’architettura della villa moderna: gli anni dei linguaggi diffusi, 1981-2018, vol. 3, Quodlibet, Macerata, 2016.
Ettore Camesasca (a cura di), Storia della casa, Rizzoli, Milano, 1968.
Gianfranco Caniggia, Strutture dello spazio antropico, Uniedit, Firenze, 1976.
Adriano Cornoldi, L’architettura della casa: sulla tipologia dello spazio domestico, con un atlante di 100 abitazioni disegnate alla stessa scala, Officina, Roma, 1988. Ed. consultata A. Cornoldi, L’architettura della casa [.], Officina, Roma, 2012.
Francesco Dal Co, Abitare nel moderno, Laterza, Bari – Roma, 1982.
Francesco Defilippis, Lo spazio domestico nel moderno: variazioni sulle forme storiche dell’abitare, Aion, Firenze, 2012.
Fulvio Irace, Storie d’interni: l’architettura dello spazio domestico moderno, Carocci, Roma, 2015.
Nathaniel Lloyd, A History of the English House from Primitive Times to the Victorian Period, Architectural Press, London, 1931.
Carlos Martí Arís, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura, Clup, Milano, 1990. Ed. consultata C. Martí Arís, Le variazioni dell’identià [.], CittàStudi Edizioni, Torino, 1994. Questo libro è la rielaborazione della tesi di dottorato che Carlos Martí Arís ha discusso nell’aprile del 1988 presso il Departamento de Proyectos de la Escuela Tecnica Superior de Barcelona, relatore Giorgio Grassi.
Bruno Messina, Spazi domestici del XX secolo, LetteraVentidue, Siracusa, 2008.
Rosemary Marangoly George, Burning down the house: Recycling domesticity, Harper Collins, New York, 1998.
Ludovico Quaroni, Progettare un edificio, Mazzotta, Milano, 1977.
Georges Teyssot (a cura di), Il progetto domestico, Electa, Milano, 1986.
Georges Teyssot, Paesaggio d’interni/ Interior Landscapes, Electa, Milano, 1987.
A.A.V.V. Katsura, la villa imperiale, a cura di V. Ponciroli, Electa, Milano, 2004.
Francesco Dal Co, Giuseppe Mazzariol, Carlo Scarpa 1906-1978, Electa, Milano, 1984
Antonio Piva, Vittorio Prina, Franco Albini 1905-1977, Electa, Milano, 1998
Sergio Polano, Achille Castiglioni. Tutte le opere 1938-2000, Electa, Milano, 2001
Aldo Rossi, Autobiografia scientifica, Pratiche editrice, Milano, 1999 [1981]
Susan Yelavich, Contemporary world interiors. A comprehensive global survey of interior architecture and design of the past 25 years, Phaidon, New York, 2008
Catalogo della mostra, Entrez lentement, a cura di P. Nicolin, Editoriale
Lotus, Milano, 2005
Obiettivi Formativi - Parte B
Walter Benjamin ha definito il flâneur come colui che 'scinde la città nei suoi due poli dialettici' poiché questa 'gli si apre come paesaggio e lo racchiude come stanza'. E' dunque possibile tradurre queste nuove e più vaste dimensioni nel progetto d'Architettura d'Interni? Il corso intende esplorare le relazioni reciproche fra le diverse scale di progetto ritrovando misure differenti in uno spazio della narrazione.
Metodi Didattici - Parte A
Lezioni frontali, esercitazioni e laboratorio
Metodi Didattici - Parte B
Lezioni frontali, attività di laboratorio
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
Esercitazioni ed esame finale
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
Oggetto di valutazione del lavoro svolto durante il Corso sarà la disposizione in uno spazio (appartamento, showroom) dei prodotti sviluppati nel corso del Laboratorio di Progettazione II - Interni.
I gruppi di studenti mediante la redazione dell'esercitazione progettuale finale dovranno dimostrare di aver pienamente maturato capacità di controllo del processo compositivo di allestimento e arredo di uno spazio e del suo significato rispetto all’ipotesi di un paesaggio d’interni. Ulteriore livello d'indagine da esplorare attraverso la redazione del progetto d'interni sarà quello relativo ai materiali impiegati ed alle diverse soluzioni di dettaglio.
Elaborati progettuali richiesti:
-Piante con prospetti e sezioni (scala 1:100/1:50/1:20)
-Studio dei materiali e delle soluzioni di dettaglio (scala 1:100/1:50/1:20/1:10/1:1)
-Almeno una veduta prospettiche
-Almeno un modello di studio (scala 1:50/1:20)
Formato delle tavole: UNI A3 e/o UNI A1
Nel corso delle revisioni e delle sessioni di laboratorio lo studente/il gruppo di studenti sarà tenuto a presentarsi munito dei modelli e dei disegni onde poter organizzare sessioni collegiali di discussione degli elaborati con gli altri allievi.
Programma del corso - Parte A
Il corso intende sviluppare il tema dello spazio domestico integrando l’attività con quella del parallelo Laboratorio di Progettazione dell’Architettura III. L’obiettivo è quello di ragionare, attraverso esempi del moderno e del contemporaneo, sui temi del “superfluo” e del “desiderio”, indagando l’evoluzione semantica e architettonica dei termini attraverso la produzione di installazioni e oggetti di arredo integrati nello spazio della casa.
Lo specchio interpretativo proposto sarà quello di indagare la successione tra spazio, corpo, oggetti e immagini di cui il progetto d’interni si occupa e si nutre, fornendo ed elaborando un sistema a più “focali” attraverso cui sostenere le ragioni dell’architettura.
Il laboratorio in questo senso sarà strutturato attraverso approfondimenti ed analisi critiche in grado poi di portare lo studente a sviluppare un sistema di “oggetti” che – generati da una ricerca e da opportuni riferimenti – sappiano dar senso al tema e al luogo della loro mise en place.