Le tematiche affrontate nel corso sono rivolte a costruire la formulazione di un metodo progettuale ad alto contenuto critico sul tema delle Forme di Percezione della Forma studiandone nuove articolazioni legate alle prestazioni di nuove morfologie e nuovi scenari comportamentali.
Tema principale: Soft skill of lighting design - Il design delle abilità morbide in ambito della cultura della luce
Contenuto del corso - Parte B
Il corso mira a fornire strumenti e conoscenze per la gestione del processo di design. Attraverso studio di design-practices attuali, saranno isolate tappe essenziali del progetto e individuati mezzi e metodologie.
Tema principale del corso: elaborazione di un progetto attraverso le fasi principali del suo processo: idea, concept, realizzazione. Il progetto sarà affrontato entro un contesto articolato, ricco di sollecitazioni strategiche come comunicazione, etica, estetica e sostenibilit
- G. Alfarano, "Design e conservazione della memoria", in: Anna Anzani, Eugenio Guglielmi. "Memoria, bellezza e transdisciplinarità", Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna (RN), 2017
- G. Alfarano, "Forme di percezione della forma" in Il prodotto da solo non basta di Jurji Filieri , Altralinea editore, Fi, 2015
- G. Alfarano, "La luce che si fa vedere", Pietro Macchione editore, Mi, 2015
- G. Alfarano, "L'abitare tra luce e buio. In: Stefano Follesa "Sull'ABITARE", Franco Angeli Editore, MI, 2016
- G. Alfarano, "Il lampione abitato", in: Francesco Armato "Design per la città, il progetto degli spazi interni", Navarra Editore, 2016
- G. Alfarano, "La materia che insegna", in: Jurji Filieri "La materia in-Forma", Editoriale Delfino, Roma,2016
- G. Alfarano, "La materia in superficie", In: Jurji Filieri "La materia in-Forma", Editoriale Delfino, Roma, 2016
- G. Alfarano, "Il design in superficie", in: Eugenio Guglielmi "Design Stone Story", Pietro Macchione Editore, MI, 2016
- G. Alfarano, "Il design ci mette la faccia", in: Eugenio Guglielmi "Design Stone Story", Pietro Macchione Editore, MI, 2016
- G. Alfarano, " La carezza del design", in: Eugenio Guglielmi "Design Stone Story", Pietro Macchione Editore, MI,2016
- G. Alfarano, "Dal progetto al processo", in: Alessandro Spennato "Design e Prototipazione", Editoriale Delfino, Roma, 2026
- G. Alfarano, "La rapidità del design", in: Alessandro Spennato "Design e Prototipazione", Editoriale Delfino, Roma, 2016
- G. Alfarano, "La luce si fa materia", Pietro Macchione editore, Mi, 2015 - G. Alfarano, "Design con la luce dentro", Maria Pacini Fazzi editore, Lucca, 2013 - G. Alfarano, "Design conduttivo" in "Il design italiano 20.00.11 antologia" a cura di Tonino Paris, ed. designpress, Roma, 2011
- G. Alfarano, "Progetto in trasformazione" in "La reversibilità del costruire", a cura di R. Bologna, ed. Maggioli, Rimini, 2002
- G. Alfarano, "Il design attento alle curve" in "Girls Design" di M. Ruffilli, ed. Alinea, FI, 2003
- G. Alfarano, "Dell'altro design" in "Dispense" di AA.VV., ed. Alinea, FI, 2007
- G. Alfarano, "Valori e simboli dell'oggetto tra passato e futuro", in "Dal protodesign al design"Atti del convegno "Finiture & Oltre 2007", a cura di B. Terenzi, Sestanti Edizioni, Bergamo, BS, 2007
- G. Alfarano, "L'effetto del design oltre il design d'effetto", in "Ceramica - 6000 anni di produzione a Sesto Fiorentino", Atti del convegno, Sesto Fiorentino, FI, 2009
- S.Bayley, T. Conran, "Design: l'intelligenza visibile", ed. Logos, Modena, 2008
- Communication Strategies Lab, "Realtà aumentate", Ed. Apogeo, Milano, 2012
- V. Di Bari, P. Magrassi, "2015 weekend nel futuro", Edizioni Il Sole 24 Ore, 2005
- G. Forcolini, "Illuminazione LED" Hoepli ed, Mi, 2008
- G. Forcolini, "Lighting" Hoepli ed, Mi, 2004
- C. Langella, "Nuovi paesaggi materici", ed. Alinea, FI, 2003 - B. Kosko, "Il Fuzzy Pensiero", Baldini&Castoldi, Milano, 1995
- A. Pelillo, "La mente affermativa", Prospettiva edizioni, Fi, 2016
- J. Preece, Y. Rogers, H. Sharp, "Interaction Design", Ed. Apogeo, Mi, 2004
- J. Rifkin, "L'Era dell'Accesso", Oscar Mondadori, Milano, 2001
- A. Rinaldi (a cura di), "La borsa trasformabile: 30 progetti innovativi di borse business", ed. Alinea, FI, 2009
- http://daily.wired.it/news/tech/i-nuovi-prodigi-della-realta-aumentata.html
Alessi C., Dopo gli anni Zero. Il nuovo design italiano, Editori Laterza, Roma/Bari, 2014.
Bassi A., Design contemporaneo. Istruzioni per l’uso, Il Mulino, Bologna, 2017.
Branzi A., Introduzione al design italiano, Baldini & Castoldi, Milano, 1999.
Casciani S., Sandberg T., Design in Italia, 5 continents editions, Milano, 2008.
Dorfles G., Introduzione al disegno industriale, Einaudi, Torino, 2001.
Filieri J., La materia in-Forma, Delfino editore, Milano, 2016.
Filieri J., Il prodotto da solo non basta, Altralinea edizioni, Firenze, 2015.
Lamb M., Exercises in seating, Dent-de-Leone, Londra, 2015.
Rawsthorn A., Design as an attitude, Ringier, Zurigo, 2018.
Obiettivi Formativi - Parte A
Il corso ha l'obiettivo di sviluppare competenze metodologico-progettuali attraverso la specifica acquisizione di strumenti necessari alla progettazione di oggetti d'uso ottenuti con esperienze esercitative a tema.
La formazione introduce al processo creativo con l'intento di sviluppare dinamiche progettuali di senso estetico scaturite dalla capacità di affrontare l'atto progettuale attraverso la definizione e l'uso di percorsi logici e analitici che daranno modo di raggiungere obiettivi complessi.
La finalità generale consiste nella costruzione di abilità progettuali su un percorso guidato lungo il quale costruire nuove idee contribuendo a sviluppare il ruolo di coscienza critica del designer nella società.
Lo studio e iter progettuale saranno focalizzati sulla "visualità" dell'oggetto, ovvero - il come gli uomini costruiscono le cose e come le cose costruiscono gli uomini -
Obiettivi Formativi - Parte B
Il corso ha l'obiettivo di offrire conoscenze e metodologie finalizzate alla costruzione di un corredo strumentale (tool-kit) con il quale il designer, attraverso il filtro della propria sensibilità formale e della propria elaborazione intellettuale, affronta il progetto organico di oggetti d'uso e prodotti in genere.
Il corso introduce al processo di design, sottolineandone l’importanza metodologica, e analizzandone tappe e momenti costitutivi sia attraverso casi studio (numerosi e diversificati), sia mediante l’esercizio e la pratica progettuale applicata ad un tema specifico.
Finalità ultima è quella di costruire abilità progettuali su un percorso guidato, lungo il quale lo studente entrerà in contatto con molte delle sollecitazioni che alimentano e condizionano il progetto di design: dal mercato alle tecnologie, dall’estetica all’economia, dalla comunicazione alla sostenibilità e molto altro ancora.
Prerequisiti - Parte A
Non previsti
Prerequisiti - Parte B
Nessuno
Metodi Didattici - Parte A
MODELLO DIDATTICO
Il modello didattico proposto è strutturato secondo un approccio incrementale con il quale procedere su due piani di apprendimento:
A) Dalla modalità conoscitiva alla modalità valutativa
- Percepire gli oggetti, vedere gli oggetti: stimolare lo sviluppo dell'osservazione
- Sviluppare l'analisi del contesto reale: tipologie, classificazioni, tassonomie
- Pensare a modelli di strategie creative nel progetto: aumentare la consapevolezza dell'utente e dei suoi bisogni (fisici, emotivi, culturali)
B) I concetti teorici trasformati in attività procedurali
- Sviluppare le capacità di gestione e di rappresentazione degli elementi che qualificano gli oggetti (forma, dimensione, posizione, orientamento, materia, colore, trama, profondità, sensorialità).
- Sviluppare le capacità della percezione comunicativa degli oggetti: la componente semiotica, l'affordance, emotional design, exsperience design.
PERCORSO DIDATTICO
Il percorso è articolato in due parti:
1. L'addestramento riflessivo - la teoria informa la pratica - Fase Ideativa.
2. La sperimentazione - l'esercizio progettuale praticato per mezzo di proposte alternative consolidandone lo sviluppo attraverso un percorso di creatività guidata - Fase Operativa.
Fase Ideativa
Si concentra sull'esercitazione ideativa di forme libere orientate alla ricerca di un linguaggio visivo fortemente connotato di aspetti estetici assorbibili dall'innovazione formale in campo delle tecnologie avanzate.
- lezioni teoriche a carattere analitico-metodologico
- valutazione critica di linguaggi formali significativi della produzione corrente
- orientamento al processo di scelta e definizione del linguaggio formale
- restituzione grafica manuale veloce, modellazione virtuale e realizzazione del modello di studio La prima parte del corso si concentra sugli aspetti strategici che riguardano la definizione e il positioning del progetto di oggetti d'uso compreso nel concetto di "famiglia di oggetti " e fortemente condizionato dallo sviluppo innovativo dell'evoluzione morfologica.
- lezioni teoriche a carattere analitico-metodologico
- valutazione critica di casi significativi della produzione corrente - orientamento al processo di scelta e impostazione della fase progettuale
Fase Operativa - Laboratorio
Sviluppa attività di progettazione di un oggetto d'uso sul tema assegnato secondo tre traiettorie di studio della forma
1 - FORMA a MEMORIA - la memoria della forma
2 - FORMA a GUSTO - il gusto della forma
3 - FORMA a VISTA - la vista della forma
processi di
- esercitazioni grafiche sperimentali
- controllo tridimensionale
- realizzazione del modello al vero o in scala dell'oggetto
Il laboratorio prenderà in considerazione il packaging come elemento integrante per la progettazione dell'oggetto.
Progressione della fase operativa:
- individuare il problema progettuale
- organizzare le idee (esplorazione)
- definire la destinazione d'uso e dell'utente
- raffrontare i rapporti con il contesto
- ricercare idee e proposte (alternative in itinere)
- dare forma all'idea di progetto - comparare il grado di originalità (verifica empirica di idee a confronto)
- dare concretezza all'idea di progetto (il modello)
- valutare l'efficacia (raggiungimento degli obiettivi)
- valutare criticamente la fattibilità dell'idea.
Durante il Corso sono previsti contributi di esperti ed un rapporto diretto con alcuni cicli di produzione attraverso visite guidate in azienda.
Metodi Didattici - Parte B
Il modello didattico proposto è strutturato secondo un approccio incrementale attraverso il quale lo studente viene avvicinato e introdotto al progetto sistemico di prodotto. Il modello si articola in due fasi principali:
A) Dalla modalità conoscitiva alla modalità valutativa
- Percezione e lettura/interpretazione degli oggetti, sviluppo di capacità critiche di osservazione;
- Sviluppo di sensibilità di analisi contestuale al prodotto: tipologie, classificazioni, tassonomie, ecc.;
- Sviluppo di processi ideativi in grado di aumentare la consapevolezza dell'utente circa bisogni (fisici, emotivi, culturali), desideri, condizioni contestuali e ogni altro fattore in grado di influenzarne l’esperienza d’uso.
B) I concetti teorici trasformati in attività di progetto
- Sviluppo di capacità di gestione e di rappresentazione degli elementi che qualificano gli oggetti (forma, dimensione, posizione, orientamento, materia, colore, trama, profondità, qualità sensoriali, ecc.);
- Sviluppo di capacità di comunicazione degli oggetti (semiotica, affordance, story-telling, ecc.).
Nella prima parte del corso (FASE IDEATIVA) vengono analizzate estese e diversificate produzioni progettuali attraverso il lavoro di designers contemporanei e moderni, che hanno elaborato strategie progettuali coerenti ed efficaci rispetto al contesto (temporale e/o geografico) di lavoro.
La prima parte è pertanto concentrata su aspetti strategici, che riguardano la definizione e il posizionamento merceologico e culturale del prodotto:
- lezioni teoriche a carattere analitico-metodologico;
- valutazione critica di linguaggi formali significativi della produzione corrente;
- orientamento al processo di scelta e definizione del linguaggio formale;
- approccio alla restituzione e comunicazione del progetto attraverso rappresentazione grafica (manuale e digitale), modellazione tridimensionale (virtuale e materiale).
Nella seconda parte del corso (FASE OPERATIVA) le conoscenze acquisite vengono rielaborate e articolate in un complesso di azioni progettuali che conducono lo studente a sviluppare un progetto completo, attraverso la contemplazione dell’universo complesso circostante l’oggetto d’uso e la valorizzazione significativa di quegli elementi che concorrono a determinare accettazione da parte dell’utente.
Il corso intende restituire e riflettere in modo più coerente possibile l’esperienza progettuale così come essa si svolge in ambito professionale; da ciò deriva la scelta di includere valutazioni di carattere antropologico, sociale, economico, ecologico-ambientale, di marketing e comunicativo come parte integrante delle valutazioni che alimentano il progetto di design e determinano le scelte del designer contemporaneo.
Compatibilmente con le condizioni legate all’emergenza pandemica Covid-19, è previsto l’intervento e il contributo di esperti del mondo delle professioni e dell’impresa e visite guidate in azienda per l’acquisizione diretta di informazioni circa alcuni cicli di produzione.
Altre Informazioni - Parte A
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni sono programmate in modo propedeutico secondo modalità indicate durante il percorso delle lezioni. Sono previste prove in itinere, la cui media concorre a determinare la valutazione conclusiva in fase di esame.
ABILITA' E CONOSCENZE ACQUISITE
Al termine del corso l'allievo avrà acquisito metodi e strumenti per la progettazione di oggetti d'uso includendo requisiti per l'applicazione delle capacità di lettura ed espressione delle qualità? comunicative dell'oggetto e per la corretta interpretazione della scelta piu' idonea dei processi costruttivi.
Altre Informazioni - Parte B
Le esercitazioni sono programmate in modo propedeutico secondo modalità indicate durante il corso delle lezioni. Sono previste prove in itinere, la cui valutazione concorre a determinare la votazione finale in fase di esame.
Il progetto finale ogni anno è sviluppato con il contributo e sotto la supervisione di partners professionali o aziendali esterni.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
L'esame consiste nella presentazione e discussione delle esercitazioni individuali svolte durante il corso e del progetto finale presentato anche in gruppo (max 2 allievi) a questo va ad integrarsi la valutazione sull'apprendimento degli argomenti teorici.
Criteri per la valutazione esame finale:
• frequenza del corso;
• singole valutazioni delle esercitazioni propedeutiche;
• capacità di esposizione e di sintesi nella presentazione del lavoro svolto;
• qualità grafica e compositiva della rappresentazione di tutti gli elaborati;
• grado di apprendimento teorico: risultato dell’interrogazione in sede d’esame sui contenuti del corso;
• coerenza nel progetto eseguito dell'efficacia delle tecnologie scelte per poterlo mettere in produzione
• valutazione critica della fattibilità del progetto elaborato.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
L'esame consiste nella presentazione e discussione delle esercitazioni individuali svolte durante il corso e del progetto finale, cui va ad aggiungersi la valutazione sull'apprendimento degli argomenti teorici.
Criteri per la valutazione finale:
• frequenza del corso;
• valutazioni individuali delle esercitazioni intermedie;
• capacità di esposizione e di sintesi nella presentazione del lavoro svolto;
• qualità grafica e compositiva della rappresentazione di tutti gli elaborati;
• livello di apprendimento teorico: valutato in sede d'esame sui contenuti del corso;
• coerenza nel progetto eseguito, efficacia delle tecnologie di produzione selezionate;
• valutazione critica della fattibilità di progetto.
Programma del corso - Parte A
Università degli Studi di Firenze | Scuola di Architettura | Corso di Laurea in Disegno Industriale
PROGETTAZIONE II - PRODUCT DESIGN
Prof. Arch. Gianpiero Alfarano
Tutor: Dott. Alessandro Spennato
PROGRAMMA
1. OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso ha l'obiettivo di sviluppare competenze metodologico-progettuali attraverso la specifica acquisizione di strumenti necessari alla progettazione di oggetti d'uso ottenuti con esperienze esercitative a tema.
La formazione introduce al processo creativo con l'intento di sviluppare dinamiche progettuali di senso estetico scaturite dalla capacità di affrontare l'atto progettuale attraverso la definizione e l'uso di percorsi logici e analitici che daranno modo di raggiungere obiettivi complessi.
La finalità generale consiste nella costruzione di abilità progettuali su un percorso guidato lungo il quale costruire nuove idee contribuendo a sviluppare il ruolo di coscienza critica del designer nella società.
Lo studio e iter progettuale saranno focalizzati sulla "visualità" dell'oggetto, ovvero - il come gli uomini costruiscono le cose e come le cose costruiscono gli uomini -
2. ARGOMENTI DELLE COMUNICAZIONI DIDATTICHE
Le tematiche affrontate nel corso sono rivolte a costruire la formulazione di un metodo progettuale ad alto contenuto critico sul tema delle Forme di Percezione della Forma studiandone nuove articolazioni legate alle prestazioni di nuove morfologie e nuovi scenari comportamentali.
Tema principale
Soft skill of lighting design
Il design delle abilità morbide in ambito della cultura della luce
Modello didattico
Il modello didattico proposto è strutturato secondo un approccio incrementale con il quale procedere su due piani di apprendimento:
A) Dalla modalità conoscitiva alla modalità valutativa
- Percepire gli oggetti, vedere gli oggetti: stimolare lo sviluppo dell'osservazione
- Sviluppare l'analisi del contesto reale: tipologie, classificazioni, tassonomie
- Pensare a modelli di strategie creative nel progetto: aumentare la consapevolezza dell'utente e dei suoi bisogni (fisici, emotivi, culturali)
B) I concetti teorici trasformati in attività procedurali
- Sviluppare le capacità di gestione e di rappresentazione degli elementi che qualificano gli oggetti (forma, dimensione, posizione, orientamento, materia, colore, trama, profondità, sensorialità).
- Sviluppare le capacità della percezione comunicativa degli oggetti: la componente semiotica, l'affordance, emotional design, exsperience design.
Percorso didattico
Il percorso è articolato in due parti:
1. L'addestramento riflessivo - la teoria informa la pratica - Fase Ideativa.
2. La sperimentazione - l'esercizio progettuale praticato per mezzo di proposte alternative consolidandone lo sviluppo attraverso un percorso di creatività guidata - Fase Operativa.
Fase Ideativa
Si concentra sull'esercitazione ideativa di forme libere orientate alla ricerca di un linguaggio visivo fortemente connotato di aspetti estetici assorbibili dall'innovazione formale in campo delle tecnologie avanzate.
- lezioni teoriche a carattere analitico-metodologico
- valutazione critica di linguaggi formali significativi della produzione corrente
- orientamento al processo di scelta e definizione del linguaggio formale
- restituzione grafica manuale veloce, modellazione virtuale e realizzazione del modello di studio
La prima parte del corso si concentra sugli aspetti strategici che riguardano la definizione e il positioning del progetto di oggetti d'uso compreso nel concetto di "famiglia di oggetti " e fortemente condizionato dallo sviluppo innovativo dell'evoluzione morfologica.
- lezioni teoriche a carattere analitico-metodologico
- valutazione critica di casi significativi della produzione corrente
- orientamento al processo di scelta e impostazione della fase progettuale
Fase Operativa - Laboratorio
Sviluppa attività di progettazione di un oggetto d'uso sul tema assegnato secondo tre traiettorie di studio della forma
1 - FORMA a MEMORIA - la memoria della forma
2 - FORMA a GUSTO - il gusto della forma
3 - FORMA a VISTA - la vista della forma
processi di
- esercitazioni grafiche sperimentali
- controllo tridimensionale
- realizzazione del modello al vero o in scala dell'oggetto
Il laboratorio prenderà in considerazione il packaging come elemento integrante per la progettazione dell'oggetto.
Progressione della fase operativa:
- individuare il problema progettuale
- organizzare le idee (esplorazione)
- definire la destinazione d'uso e dell'utente
- raffrontare i rapporti con il contesto
- ricercare idee e proposte (alternative in itinere)
- dare forma all'idea di progetto
- comparare il grado di originalità (verifica empirica di idee a confronto)
- dare concretezza all'idea di progetto (il modello)
- valutare l'efficacia (raggiungimento degli obiettivi)
- valutare criticamente la fattibilità dell'idea
Durante il Corso sono previsti contributi di esperti ed un rapporto diretto con alcuni cicli di produzione attraverso visite guidate in azienda
3. MODALITA' D'ISCRIZIONE E SVOLGIMENTO DELLA DIDATTICA
L'iscrizione si effettua tramite compilazione elettronica di un modulo digitale scaricabile all'indirizzo che verrà comunicato in aula.
4. ESERCITAZIONI
Le esercitazioni sono programmate in modo propedeutico secondo modalità indicate durante il percorso delle lezioni. Sono previste prove in itinere, la cui media concorre a determinare la valutazione conclusiva in fase di esame.
5. MODALITA' D'ESAME
L'esame consiste nella presentazione e discussione delle esercitazioni individuali svolte durante il corso e del progetto finale presentato anche in gruppo (max 2 allievi) a questo va ad integrarsi la valutazione sull'apprendimento degli argomenti teorici.
6. ABILITA' E CONOSCENZE ACQUISITE
Al termine del corso l'allievo avrà acquisito metodi e strumenti per la progettazione di oggetti d'uso di produzione industriale includendo requisiti per l'applicazione delle capacità di lettura ed espressione delle qualità comunicative dell'oggetto e per la corretta interpretazione della scelta più idonea dei processi costruttivi.
7. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
- G. Alfarano, "Design e conservazione della memoria", in: Anna Anzani, Eugenio Guglielmi. "Memoria, bellezza e transdisciplinarità", Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna (RN), 2017
- G. Alfarano, "Forme di percezione della forma " in Il prodotto da solo non basta di Jurji Filieri , Altralinea editore, Fi, 2015
- G. Alfarano, "La luce che si fa vedere ", Pietro Macchione editore, Mi, 2015
- G. Alfarano, "L'abitare tra luce e buio. In: Stefano Follesa "Sull'ABITARE", Franco Angeli Editore, MI, 2016
- G. Alfarano, "Il lampione abitato", in: Francesco Armato "Design per la città, il progetto degli spazi interni", Navarra Editore, 2016
- G. Alfarano, La materia che insegna, in: Jurji Filieri "La materia in-Forma", Editoriale Delfino, Roma,2016
- G. Alfarano, "La materia in superficie", In: Jurji Filieri "La materia in-Forma", Editoriale Delfino, Roma, 2016
- G. Alfarano, "Il design in superficie", in: Eugenio Guglielmi "Design Stone Story", Pietro Macchione Editore, MI, 2016
- G. Alfarano, "Il design ci mette la faccia", in: Eugenio Guglielmi "Design Stone Story", Pietro Macchione Editore, MI, 2016
- G. Alfarano, " La carezza del design", in: Eugenio Guglielmi "Design Stone Story", Pietro Macchione Editore, MI,2016
- G. Alfarano, "Dal progetto al processo", in: Alessandro Spennato "Design e Prototipazione", Editoriale Delfino, Roma, 2026
- G. Alfarano, "La rapidità del design". in: Alessandro Spennato "Design e Prototipazione", Editoriale Delfino, Roma, 2016
- G. Alfarano, "La luce si fa materia", Pietro Macchione editore, Mi, 2015
- G. Alfarano, "Design con la luce dentro", Maria Pacini Fazzi editore, Lucca, 2013
- G. Alfarano, "Design conduttivo" in "Il design italiano 20.00.11 antologia" a cura di Tonino Paris, ed. designpress, Roma, 2011
- G. Alfarano, "Progetto in trasformazione" in "La reversibilità del costruire", a cura di R. Bologna, ed. Maggioli, Rimini, 2002
- G. Alfarano,"Il design attento alle curve" in "Girls Design" di M. Ruffilli, ed. Alinea, FI, 2003
- G. Alfarano, "Dell'altro design" in "Dispense" di AA.VV., ed. Alinea, FI, 2007
- G. Alfarano, "Valori e simboli dell'oggetto tra passato e futuro", in "Dal protodesign al design"Atti del convegno "Finiture & Oltre 2007", a cura di B. Terenzi, Sestanti Edizioni, Bergamo, BS, 2007
- G. Alfarano, "L'effetto del design oltre il design d'effetto", in "Ceramica - 6000 anni di produzione a Sesto Fiorentino", Atti del convegno, Sesto Fiorentino, FI, 2009
- S.Bayley, T. Conran, "Design: l'intelligenza visibile", ed. Logos, Modena, 2008
- Communication Strategies Lab, "Realtà aumentate", Ed. Apogeo, Milano, 2012
- V. Di Bari, P. Magrassi, "2015 weekend nel futuro", Edizioni Il Sole 24 Ore, 2005
- G. Forcolini, "Illuminazione LED" Hoepli ed, Mi, 2008
- G. Forcolini, "Lighting" Hoepli ed, Mi, 2004
- C. Langella, "Nuovi paesaggi materici", ed. Alinea, FI, 2003
- B. Kosko, "Il Fuzzy Pensiero", Baldini&Castoldi, Milano, 1995
- A. Pelillo, " La mente affermativa", Prospettiva edizioni, Fi, 2016
- J. Preece, Y. Rogers, H. Sharp, "Interaction Design", Ed. Apogeo, Mi, 2004
- J. Rifkin, "L'Era dell'Accesso", Oscar Mondadori, Milano, 2001
- A. Rinaldi (a cura di), "La borsa trasformabile: 30 progetti innovativi di borse business", ed. Alinea, FI, 2009
- http://daily.wired.it/news/tech/i-nuovi-prodigi-della-realta-aumentata.html
APPLICAZIONI DI PROGETTAZIONE II – PRODOTTO
Prof. Arch. Jurji Filieri
- OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso ha l'obiettivo di offrire conoscenze e metodologie finalizzate alla costruzione di un corredo strumentale (tool-kit) con il quale il designer, attraverso il filtro della propria sensibilità formale e della propria elaborazione intellettuale, affronta il progetto organico di oggetti d'uso e prodotti in genere.
Il corso introduce al processo di design, sottolineandone l’importanza metodologica, e analizzandone tappe e momenti costitutivi sia attraverso casi studio (numerosi e diversificati), sia mediante l’esercizio e la pratica progettuale applicata ad un tema specifico.
Finalità ultima è quella di costruire abilità progettuali su un percorso guidato, lungo il quale lo studente entrerà in contatto con molte delle sollecitazioni che alimentano e condizionano il progetto di design: dal mercato alle tecnologie, dall’estetica all’economia, dalla comunicazione alla sostenibilità e molto altro ancora.
- ARGOMENTI DELLE LEZIONI
Il corso mira a fornire strumenti e conoscenze utili per la gestione del processo di design. Attraverso l’analisi di casi studio e design-practices attuali e contemporanee, saranno isolate quelle tappe essenziali del progetto che guidano l’azione creativa e individuati mezzi e strumenti metodologici per lo sviluppo del progetto e l’elaborazione professionale di prodotti e oggetti d’uso.
Tema principale del corso.
Elaborazione di un progetto attraverso le fasi principali del suo processo: idea, concept, realizzazione. Il progetto sarà affrontato entro un contesto articolato, ricco di sollecitazioni strategiche come comunicazione, etica, estetica e sostenibilità.
Modello didattico.
Il modello didattico proposto è strutturato secondo un approccio incrementale attraverso il quale lo studente viene avvicinato e introdotto al progetto sistemico di prodotto. Il modello si articola in due fasi principali:
A) Dalla modalità conoscitiva alla modalità valutativa
- Percezione e lettura/interpretazione degli oggetti, sviluppo di capacità critiche di osservazione;
- Sviluppo di sensibilità di analisi contestuale al prodotto: tipologie, classificazioni, tassonomie, ecc.;
- Sviluppo di processi ideativi in grado di aumentare la consapevolezza dell'utente circa bisogni (fisici, emotivi, culturali), desideri, condizioni contestuali e ogni altro fattore in grado di influenzarne l’esperienza d’uso.
B) I concetti teorici trasformati in attività di progetto
- Sviluppo di capacità di gestione e di rappresentazione degli elementi che qualificano gli oggetti (forma, dimensione, posizione, orientamento, materia, colore, trama, profondità, qualità sensoriali, ecc.);
- Sviluppo di capacità di comunicazione degli oggetti (semiotica, affordance, story-telling, ecc.).
Percorso didattico.
Nella prima parte del corso (FASE IDEATIVA) vengono analizzate estese e diversificate produzioni progettuali attraverso il lavoro di designers contemporanei e moderni, che hanno elaborato strategie progettuali coerenti ed efficaci rispetto al contesto (temporale e/o geografico) di lavoro.
La prima parte è pertanto concentrata su aspetti strategici, che riguardano la definizione e il posizionamento merceologico e culturale del prodotto:
- lezioni teoriche a carattere analitico-metodologico;
- valutazione critica di linguaggi formali significativi della produzione corrente;
- orientamento al processo di scelta e definizione del linguaggio formale;
- approccio alla restituzione e comunicazione del progetto attraverso rappresentazione grafica (manuale e digitale), modellazione tridimensionale (virtuale e materiale).
Nella seconda parte del corso (FASE OPERATIVA) le conoscenze acquisite vengono rielaborate e articolate in un complesso di azioni progettuali che conducono lo studente a sviluppare un progetto completo, attraverso la contemplazione dell’universo complesso circostante l’oggetto d’uso e la valorizzazione significativa di quegli elementi che concorrono a determinare accettazione da parte dell’utente.
Il corso intende restituire e riflettere in modo più coerente possibile l’esperienza progettuale così come essa si svolge in ambito professionale; da ciò deriva la scelta di includere valutazioni di carattere antropologico, sociale, economico, ecologico-ambientale, di marketing e comunicativo come parte integrante delle valutazioni che alimentano il progetto di design e determinano le scelte del designer contemporaneo.
Compatibilmente con le condizioni legate all’emergenza pandemica Covid-19, è previsto l’intervento e il contributo di esperti del mondo delle professioni e dell’impresa e visite guidate in azienda per l’acquisizione diretta di informazioni circa alcuni cicli di produzione.
- MODALITA’ DI ISCRIZIONE AL CORSO
L’iscrizione si effettua on-line, secondo le indicazioni fornite di anno in anno dalla segreteria studenti.
- ESERCITAZIONI
Le esercitazioni sono programmate in modo propedeutico secondo modalità indicate durante il percorso delle lezioni. Sono previste prove in itinere, la cui media concorre a determinare la valutazione conclusiva in fase di esame.
- MODALITA’ D’ESAME
L'esame consiste nella presentazione e discussione delle esercitazioni individuali svolte durante il corso e del progetto finale presentato anche in gruppo (max 2 allievi) a questo va ad integrarsi la valutazione sull'apprendimento degli argomenti teorici.
- ABILITA’ E CONOSCENZE ACQUISITE
Al termine del corso l'allievo avrà acquisito metodi e strumenti per la progettazione di oggetti d'uso di produzione industriale, capacità di lettura ed espressione per la comunicazione dell'oggetto e sensibilità per la corretta interpretazione dei fattori contestuali, da cui discendono accettazione da parte del pubblico e successo commerciale. Inoltre il confronto costante e la collaborazione attiva con aziende ed esperti del mondo delle professioni e dell’industria, fanno sì che al temine del corso siano maturate competenze critiche utili per indirizzare la scelta del processo produttivo più idoneo e conoscenze tecnologiche avanzate applicabili al design.
- BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA
Alessi C., Dopo gli anni Zero. Il nuovo design italiano, Editori Laterza, Roma/Bari, 2014.
Bassi A., Design contemporaneo. Istruzioni per l’uso, Il Mulino, Bologna, 2017.
Branzi A., Introduzione al design italiano, Baldini & Castoldi, Milano, 1999.
Casciani S., Sandberg T., Design in Italia, 5 continents editions, Milano, 2008.
Dorfles G., Introduzione al disegno industriale, Einaudi, Torino, 2001.
Filieri J., La materia in-Forma, Delfino editore, Milano, 2016.
Filieri J., Il prodotto da solo non basta, Altralinea edizioni, Firenze, 2015.
Lamb M., Exercises in seating, Dent-de-Leone, Londra, 2015.
Rawsthorn A., Design as an attitude, Ringier, Zurigo, 2018.
- RICEVIMENTO
Martedì – DESIGN CAMPUS, dalle 15:00 alle 18:00