Il modulo presenta l’evoluzione delle teorie, degli strumenti e dei metodi della progettazione territoriale e di paesaggio, riferendo tale evoluzione alle esperienze italiane e internazionali maturate a partire dalla seconda metà del Novecento. Presenta i metodi e gli strumenti per la descrizione, interpretazione e progettazione di area vasta. Fornisce il quadro normativo e le tecniche per la definizione degli strumenti di progettazione a varie scale e vari livelli.
- Magnaghi A (2010), Il progetto locale. Verso la coscienza di luogo, Bollati Boringhieri, Torino.
- Magnaghi A (2020), Il principio territoriale, Bollati Boringhieri, Torino.
- Saragosa C (2005), L'insediamento umano. Ecologia e sostenibilità, Roma, Donzelli.
- Saragosa C (2011), La città fra passato e futuro. Un percorso critico sulla via di Biopoli, Roma, Donzelli.
- Saragosa C (2016), Il sentiero di Biopoli. L’empatia nella generazione della città, Roma, Donzelli.
Obiettivi Formativi
Il laboratorio rappresenta uno dei momenti conclusivi del piano di studi della laurea triennale. In esso confluiscono le conoscenze tecniche acquisite nei primi due anni di studio e, in parallelo, dei corsi monodisciplinari del terzo anno. Questa confluenza garantisce la possibilità di affrontare il tema della progettazione territoriale e del paesaggio con competenze multidisciplinari e interscalari, per la sperimentazione di progetti finalizzati allo sviluppo locale sostenibile.
Metodi Didattici
Il laboratorio prevede lo svolgimento di esercitazioni individuali e di un’esercitazione finale di gruppo (massimo tre persone).
Le esercitazioni individuali verificheranno: la capacità dello studente di comprendere e descrivere i fondamentali caratteri di identità territoriale e paesaggistica dei luoghi, nonché la capacità di comprendere e interpretare la struttura e i contenuti della progettazione territoriale.
Modalità di verifica apprendimento
Il laboratorio si conclude con una esercitazione finale che consisterà nella costruzione di uno strumento di progettazione territoriale di area vasta, che consenta il maggior numero di apporti disciplinari integrati.
Il tema della esercitazione finale viene affrontato attraverso le seguenti fasi:
elaborazione del quadro conoscitivo: dati di base, carte tematiche;
interpretazione strutturale dei valori patrimoniali (ambientali, territoriali, paesistici, socioeconomici); riconoscimento di regole statutarie per i progetti di trasformazione;
elaborazione progettuale: elaborazione di elementi progettuali alle diverse scale e settori di intervento.
sull’area oggetto di studio sarà redatto un progetto di trasformazione: in particolare dovrà essere evidenziato se gli interventi proposti sono ammissibili dalla normativa vigente.
Programma del corso
Programma:
a. Conoscenze, capacità e comportamenti che ci si ripromette di trasmettere o sviluppare, con riferimento agli obiettivi di apprendimento
Il laboratorio rappresenta uno dei momenti conclusivi del piano di studi della laurea triennale. In esso confluiscono le conoscenze tecniche acquisite nei primi due anni di studio e, in parallelo, dei corsi monodisciplinari del terzo anno. Questa confluenza garantisce la possibilità di affrontare il tema della progettazione territoriale e del paesaggio con competenze multidisciplinari e interscalari, per la sperimentazione di progetti finalizzati allo sviluppo locale sostenibile. Le attività didattiche frontali, il laboratorio, attraverso i moduli didattici, fornisce conoscenze sui seguenti temi:
struttura concettuale, quadro conoscitivo, impianto progettuale e normativo delle principali famiglie di piani territoriali, paesaggistici e ambientali
gli elementi costitutivi delle componenti strutturali e identitarie dei piani territoriali: atlanti del patrimonio, invarianti strutturali, statuti del territorio
gli elementi costitutivi delle componenti strategiche e normative dei piani territoriali
le basi concettuali relativi all’impostazione di progetti di territorio.
b. Modulo di Progettazione territoriale
Il modulo presenta l’evoluzione delle teorie, degli strumenti e dei metodi della progettazione territoriale e di paesaggio, riferendo tale evoluzione alle esperienze italiane e internazionali maturate a partire dalla seconda metà del Novecento. Presenta i metodi e gli strumenti per la descrizione, interpretazione e progettazione di area vasta. Fornisce il quadro normativo e le tecniche per la definizione degli strumenti di progettazione a varie scale e vari livelli.
Per ciò che riguarda le tecniche di progettazione di territorio, propone un contributo specifico nella rilettura dei linguaggi morfogenetici locali del territorio aperto definendo il ruolo degli Statuti del Territorio nelle politiche di progettazione territoriale e di paesaggio. In particolare fa riferimento alle tradizioni sviluppatesi in Europa e negli Stati Uniti per definire quali tecniche possono essere utilizzate nei processi di progettazione territoriale.
L’obiettivo è quello di progettare trasformazioni coerenti del sistema insediativo individuando regole su cui fondare gli interventi futuri evitando da un lato la cancellazione di un patrimonio riconosciuto, dall’altro la costruzione di gabbie formali storicistiche.
Bibliografia:
- Magnaghi A (2010), Il progetto locale. Verso la coscienza di luogo, Bollati Boringhieri, Torino.
- Magnaghi A (2020), Il principio territoriale, Bollati Boringhieri, Torino.
- Saragosa C (2005), L'insediamento umano. Ecologia e sostenibilità, Roma, Donzelli.
- Saragosa C (2011), La città fra passato e futuro. Un percorso critico sulla via di Biopoli, Roma, Donzelli.
- Saragosa C (2016), Il sentiero di Biopoli. L’empatia nella generazione della città, Roma, Donzelli.
c. Modulo di Pianificazione ambientale e rurale
Il modulo è incentrato sui concetti di sostenibilità e multifunzionalità ambientale dell’agricoltura e intende fornire agli studenti gli elementi per poter valorizzare le potenzialità del patrimonio endogeno territoriale. Il classico quadro conoscitivo si concentrerà su 3 dei molti temi della multifunzioalità delle risorse agroforestali.
Analisi monografica quali-quantitativa del valore naturalistico e ecologico, degli ecosistemi forestali e degli agroecosistemi.
Valutazione della potenzialità del territorio per la valorizzazione turistica delle risorse urbane, rurali e forestali.
Ricognizione sui prodotti agroalimentari tipici e tradizionali.Gli approfondimenti del quadro conoscitivo saranno applicati ad uno scenario progettuale che integrerà il miglioramento della qualità ecologica dell’agricoltura, la valorizzazione turistica delle risorse forestali e le produzioni agricole di qualità in una Rete di Offerta Turistica Integrata.
Bibliografia:
- FARINA, A. (2001), Ecologia del paesaggio. Principi, metodi e applicazioni, UTET, Torino.
- Rocchi, B., & Romano, D. (Eds.). (2006). Tipicamente buono: concezioni di qualità lungo la filiera dei prodotti agro-alimentari in Toscana (Vol. 482). FrancoAngeli.
- Filippo Arfini, G. B., & Marescotti, A. PRODOTTI TIPICI E DENOMINAZIONI GEOGRAFICHE.
- Sottini, V. A., Barbierato, E., Bernetti, I., Capecchi, I., Fabbrizzi, S., & Menghini, S. (2019). Winescape perception and big data analysis: An assessment through social media photographs in the Chianti Classico region. Wine Economics and Policy, 8(2), 127-140.
- Sottini, V. A., Barbierato, E., Bernetti, I., Capecchi, I., Fabbrizzi, S., & Menghini, S. (2019). Rural environment and landscape quality: an evaluation model integrating social media analysis and geostatistics techniques. Aestimum, 43-62.
d. Modalità di verifica e di valutazione dell’apprendimento adottate
Il laboratorio prevede lo svolgimento di esercitazioni individuali e di un’esercitazione finale di gruppo (massimo tre persone).
Le esercitazioni individuali verificheranno: la capacità dello studente di comprendere e descrivere i fondamentali caratteri di identità territoriale e paesaggistica dei luoghi, nonché la capacità di comprendere e interpretare la struttura e i contenuti della progettazione territoriale.
L’esercitazione finale consisterà nella costruzione di uno strumento di progettazione territoriale di area vasta, che consenta il maggior numero di apporti disciplinari integrati.
Il tema della esercitazione finale viene affrontato attraverso le seguenti fasi:
elaborazione del quadro conoscitivo: dati di base, carte tematiche;
interpretazione strutturale dei valori patrimoniali (ambientali, territoriali, paesistici, socioeconomici); riconoscimento di regole statutarie per i progetti di trasformazione;
elaborazione progettuale: elaborazione di elementi progettuali alle diverse scale e settori di intervento.
sull’area oggetto di studio sarà redatto un progetto di trasformazione: in particolare dovrà essere evidenziato se gli interventi proposti sono ammissibili dalla normativa vigente.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile