Ideazione ed enunciazione architettoniche sviluppate con particolare valorizzazione delle componenti strutturale e costruttiva come presenza valoriale nella composizione finale. Del generale: concetti, metodi e linguaggi di teorie ed espressioni architettoniche contemporanee. Dello specifico: rigenerazione di un edificio industriale moderno in disuso come matrice di una manifattura specialistica dedicata alla produzione delle nuove espressioni cine-audiovisive.
Contenuto del corso - Parte B
La convinzione che il compito essenziale della ricerca architettonica sia quello di trovare un linguaggio che esprima una densità di significati, assumendo come riferimento l’uomo e i suoi luoghi sostanziati dalla storia, indirizza gli studenti verso un linguaggio architettonico che si misuri con i processi di lunga durata. Le ‘misure dello spazio’ e gli ‘avvenimenti del passato’ sono il presupposto per fondare una consapevolezza del progetto.
Indicazioni bibliografiche e sitografiche proposta come piattaforma di base del corso, integrate con indicazioni più mirate da comunicare alle lezioni in rapporto ai loro specifici contenuti tematici.
Teoria dell’architettura
M. Bonaiti, ( acura di) Architettura è Louis I, Kahn, gli scritti, Electa, Milano, 2002
R. Moneo, La solitudine degli edifici e altri scritti, vol. 1, Allemandi, Torino, 2004.
R. Moneo, La solitudine degli edifici e altri scritti, vol. 2, Allemandi, Torino, 2004.
A. Monestiroli, L’Architettura della realtà, Allemandi, Torino, 2004.
E. Rogers, Esperienza dell’architettura, Skira, Milano,1997.
S. Semerani, Dizionario critico illustrato delle voci più utili all'architetto moderno, CELI, Faenza, 1993
Letture specifiche a carattere monografico saranno indicate durante le lezioni.
Obiettivi Formativi - Parte A
Concertazione organica dei contenuti disciplinari dei tre moduli del Laboratorio ai fini di conoscenza e comprensione mirate all'esercizio critico della gestione della complessità come intersezione dei saperi applicata alla sintesi compositiva del progetto architettonico. Coltivazione e affermazione della singolarità intepretativa ed enunciativa, con sviluppo delle necessarie abilità comunicative di valorizzazione dei contenuti. Approfondimento di un sistema paradigmatico di teorie, progetti e opere dell’architettura contemporanea. Acquisizione di specifici riferimenti e strumenti culturali e operativi relativi all’obiettivo tematico. Sviluppo del suo controllo interpretativo e ideativo-compositivo come organizzazione distributivo-funzionale, invenzione spaziale e protagonismo linguistico-formale della soluzione strutturale e costruttiva.
Obiettivi Formativi - Parte B
Il corso si propone di far acquisire all’allievo un metodo progettuale che preveda la sintesi dei contenuti disciplinari dei tre moduli del Laboratorio. L’acquisizione di un metodo progettuale che sia costantemente nutrito di contenuti teorici oltre che dalla conoscenza della storia dell’architettura e delle opere dei maestri dell’architettura contemporanea. Lo sviluppo della capacità di controllo del tema progettuale assegnato, tanto dal punto di vista morfologico- compositivo, volumetrico-spaziale, dispositivo e distributivo, tecnico e strutturale, del linguaggio architettonico e della relazione con il luogo.
Prerequisiti - Parte A
Diploma di Laurea del 1° ciclo, triennale, in Scienze dell’Architettura L17 (o titolo straniero equivalente).
Prerequisiti - Parte B
Le conoscenze relative alla Composizione Architettonica e ai suoi elementi, la proprietà degli strumenti di indagine compositiva, il concetto di luogo e di tipo, oltre alla padronanza degli strumenti di rappresentazione architettonica – proiezioni ortogonali e rappresentazioni tridimensionali, la conoscenza di corretti principi di organizzazione distributiva funzionale di organismi semplici. Una conoscenza di base dell’architettura italiana del secondo dopoguerra.
Metodi Didattici - Parte A
Lezioni teoriche intensive nella prima fase di avvio come materia referenziale di corso. Sopralluogo comune sul sito dell’intervento progettuale. Seconda fase di impostazione e sviluppo progettuale con attività laboratoriali di revisioni settimanali sull’avanzamento del lavoro alle varie scale previste. Gruppi di lavoro con massimo due studenti. Verifica con firma di presenza della frequenza individuale. Verifiche intermedie collettive a moduli disciplinari congiunti tramite presentazione proiettata e consegna di elaborati.
Metodi Didattici - Parte B
Alle lezioni teoriche saranno costantemente affiancate attività di laboratorio ed esercitazioni grafiche e scritte secondo indicazioni specifiche fornite dal docente. Inoltre sarà necessaria la lettura di alcuni testi indicati durante le lezioni al fine di consolidare negli allievi un metodo di lavoro nel quale la pratica progettuale sia costantemente alimentata da contenuti teorici.
Altre Informazioni - Parte A
Elaborazione di plastico finale. Predisposizione del file di una tavola sintetica per una eventuale mostra pubblica illustrativa delle interpretazioni progettuali sul tema dato, da organizzare a fine corso.
Altre Informazioni - Parte B
La frequenza al corso, in modalità in presenza ad eccezione che per i casi previsti, la consegna delle esercitazioni richieste, e la conoscenza delle letture proposte durante l’anno sono obbligatorie e costituiscono la conferma di iscrizione al corso.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
La verifica dell'apprendimento formativo avviene sia progressivamente in corso, che come esame finale. Nel primo caso si attua come snodo alla fine del ciclo intensivo delle lezioni tramite una prima consegna collettiva con proiezione di slide su concetti e intenzioni dell'idea progettuale dei singoli gruppi di lavoro, commentate dai tre docenti, cui seguono revisioni settimanali per gruppi su elaborati a stampa ed eventuali ulteriori consegne intermedie sempre con proiezione. Nel secondo caso, a conclusione, la verifica del risultato formativo acquisito si incardina nella prova d’esame, che consiste nella elaborazione di un progetto da parte del gruppo illustrato dalla consegna di una relazione in A4, di otto tavole grafiche in formato A0, articolate sui tre moduli disciplinari, di un modello in scala 1:200.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
La verifica dell'apprendimento avverrà in itinere attraverso revisioni individuali e collettive. Durante l’anno alcune consegne-revisioni obbligatorie di esercitazioni e di stati di avanzamento del progetto conclusivo, secondo le modalità richieste dal docente, permetteranno agli allievi di progredire regolarmente nello svolgimento del loro lavoro e nello sviluppo del loro percorso formativo con l’obiettivo della discussione dell’esame finale. Esso consisterà nella discussione e consegna del lavoro svolto durante l’anno, scritti, disegni e modelli tridimensionali.
Programma del corso - Parte A
Lab_A+S
Laboratorio di Architettura e Struttura / A. A. 2020-21 / Corso A
B018842 Corso di Laurea Magistrale in Architettura - 18 CF
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Progettazione Architettonica I Prof. Flaviano Maria Lorusso
Progetto di Strutture Prof. Alberto Bove
Progettazione di Sistemi Costruttivi Prof. Saverio Mecca
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PROGRAMMA
Obiettivi
Il Laboratorio persegue l’obiettivo di un’applicazione progettuale impegnata nella sintesi di tre chiavi disciplinari -progettazione architettonica, strutturale e tecnologica-, imperniata sulla focalizzazione del ruolo protagonista della struttura all’interno dell’opera d’architettura. I fini didattici di un ulteriore approfondimento delle basi teoriche e operative di ideazione e dimensionamento strutturali si integrano infatti con il fine più complessivo dell’ideazione e della enunciazione compositivo-estetica e con la verifica più specifica delle sue connotazioni costruttive, secondo il disegno formativo di una prova di concertazione organica tra più aspetti del processo progettuale. I tre moduli si propongono pertanto con pari peso didattico, perseguendo come esito valutativo la verifica unitaria del loro equilibrio ottimale attraverso una soluzione architettonica di piena coerenza e qualità emblematica sul piano compositivo, strutturale e tecnologico.dedicata
Il corso propone la progettazione di un organismo architettonico specialistico in grado di esaltare gli obiettivi su enunciati: le “MDC - Manifatture Digitali Cinema”, nella città di Prato. Il tema offre un’occasione paradigmatica di coniugazione complessa tra necessità intrinseca di tipo-morfologie strutturali dimensionalmente e formalmente significative, appropriata efficienza costruttiva e loro gestione compositiva verso la responsabilità ultima di qualificazione formale come opera d’architettura pubblica.
Il progetto architettonico è inerente e perenne riflessione critica sul proprio tempo culturale, e dunque necessariamente su quanto ci perviene dalla cultura architettonica e tecnica contemporanea in termini di tipologie, dispositivi funzionali, spaziali e realizzativi, di strutturazioni tettoniche e, infine, di espressioni concettuali e formali. In tal senso, anche l’ideazione di una attrezzatura tecnica di servizio e produzione a sostegno di attività audiovisive, in particolare cinema e televisione, diviene occasione di qualificata referenza economica, culturale e architettonica per la città e la collettività.
La ricognizione critica sia della varietà e sofisticatezza delle tipo-morfologie strutturali e dei sistemi costruttivi oggi a disposizione, che delle loro interpretazioni compositive e linguistiche, affida allo studente l’opportunità di dimostrare le proprie capacità di esercitarne la selezione più opportuna ai fini della soluzione ritenuta più congrua e conforme all’ideazione progettuale proposta, in termini di coerenza, efficienza, efficacia ed estetica.
In questa prospettiva, i tre moduli intendono operare in relazione integrata tra loro, contemperando lo sviluppo didattico delle proprie specificità teoriche e applicative con la convergenza verso la più coerente e matura compiutezza e unitarietà dell’enunciazione architettonica conclusiva.
Tema
MDC - Manifatture Digitali Cinema - Ex fabbrica Banci a Prato
Il Laboratorio propone una funzione di servizio collocata nell’area dell’ex fabbrica Banci a Prato, un complesso di cinque manufatti lineari, risalente al secondo dopoguerra, da tempo in disuso ed ormai in avanzata ruderizzazione, a suo tempo esemplare di un’alta qualità progettuale applicata ad edifici industriali per la sua ispirazione a Frank Lloyd Wright, e oggi paradigmatico per il potenziale ruolo protagonista nelle pratiche di rigenerazione urbana di Prato, data anche la sua prossimità al Museo Pecci d’Arte Contemporanea e al parco urbano previsto dal piano urbanistico.
Si ipotizza la realizzazione di un centro MDC – Manifatture Digitali Cinema, destinato a funzionare come grande infrastruttura tecnica e logistica di servizio e di produzione per attività cinematografiche e televisive di una Film Commission toscana.
Il cinema è un'industria che ha bisogno di un grande supporto professionale e di specifiche competenze: le Manifatture Digitali intendono assumere questo ruolo sia nella fase di pre-produzione che di produzione, proponendosi al tempo stesso come centro di formazione e di incubazione delle nuove produzioni. Una infrastruttura completa di classici studi, dunque, ma anche un luogo di spettacolo, di produzione artistica e culturale aperto alla città, strutturato pertanto come uno spazio polifunzionale predisposto per accogliere produzioni cinematografiche, televisive e radiofoniche, progetti didattico-formativi, shooting fotografici, casting e provini, meeting, convegni, mostre, spettacoli e cineforum.
Il nuovo edificio si inserirà nell’impianto planimetrico originario per sostituzione del primo capannone ovest esistente, mantenendone obbligatoriamente le dimensioni e la sagoma geometrica, un prisma regolare di m 180x33x8 di altezza, con una superficie complessiva lorda di circa 6.000 mq.
Al suo interno, l’allungato spazio rettangolare a sezione continua ed omogenea che ne deriva potrà accogliere in subordine l’articolazione compositiva delle specifiche dotazioni previste dal programma funzionale, in una prospettiva spaziale di ‘resilienza’ a garanzia di future necessità adattative consentite anche dalla massima riduzione possibile degli elementi strutturali di sostegno.
Le MDC dovranno comunque assumere, all’esterno e all’interno, pur nella essenzialità referenziale della geometria planivolumetrica predeterminata e della razionalità costruttivo-economica propria di un manufatto di natura industriale, anche una forte connotazione di presenza iconico-estetica e comunicativa in quanto architettura pubblica ad alto tasso valoriale, sia come spazio specifico per l’arte cine-tele-audiovisiva, sia come protagonismo architettonico contemporaneo nella città circostante.
L’edificio ipotizzato dovrà prevedere in tangenza, all’esterno, un parcheggio pertinenziale riservato alle auto degli addetti e ai cinemobili specifici (trasporto materiali, scenografie, impianti), integrato da uno spazio libero per la preparazione e gli allestimenti di complementi e di scene esterne, entrambi comunicanti con l’interno tramite apposite aperture.
Il protagonismo della funzione nell’area implica aggiuntivamente l’esercizio ideativo dell’insegna-logo MDC–ManifattureDigitaliCinema, da interpretare come sovrastruttura comunicativa del manufatto.
Modalità della didattica
Data l’eccezionalità delle condizioni operative conseguenti alla pandemia da Covid-19, si intende svolgere la didattica con una fase iniziale intensiva di lezioni svolte in modalità da remoto, seguite successivamente dall’assistenza progettuale con modalità in presenza, secondo la seguente articolazione da orario:
- martedì 14:10/18:30 – da remoto: lezioni/revisioni di Progetto di Strutture
- venerdì 08:20/12:20 - in presenza: lezioni/revisioni di Progettazione di Sistemi Costruttivi
- venerdì 14:20/18:20 - in presenza: lezioni/revisioni di Progettazione Architettonica I
I gruppi sono composti da massimo due studenti.
La firma di presenza alle lezioni dei moduli assume valore di impegno obbligatorio.
Eccezioni saranno valutate e concordate solo per circostanze straordinarie e documentate. Sarà comunque verificata a fine corso la presenza individuale per almeno il 75% delle giornate di laboratorio effettivamente erogate nel semestre.
All’avvio del laboratorio è previsto un sopralluogo sull’area di intervento.
Ad una prima fase intensiva di lezioni teoriche (prime quattro-cinque settimane), svolte a distanza fino al 5 ottobre, seguirà l’attività di laboratorio progettuale in presenza con revisioni e consegne dei lavori in corso. Eventuali consegne collettive intermedie saranno comunicate con opportuno anticipo.
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La data ultima prevista per sostenere gli esami costituisce il traguardo naturale di conclusione collettiva del Laboratorio, a garanzia del massimo grado di confronto e valutazione dei lavori. Singole eccezioni saranno consentite solo per oggettive motivazioni di impedimento, con sedute d’esame apposite da stabilire. I docenti non si impegneranno in revisioni successive al semestre deputato, per ragioni di coerenza con il dispositivo formativo dei laboratori e verso gli studenti che hanno concluso nei tempi previsti.
Esami / 21 gennaio - 4 febbraio 2019, ore 9:00
Gli elaborati previsti per sostenere l’esame sono:
Dossier in formato A4: 10 pagine di racconto dell’idea progettuale in relazione ai tre moduli disciplinari tramite sintesi dei caratteri concettuali, analogici, distributivo-funzionali, strutturali, tecnologici e linguistico-formali.
TAVV. 1-4 / formato A0, relative al modulo di Progettazione dell’Architettura, contenente: concept, schemi e ideogrammi funzionali; planivolumetria generale in scala opportuna da precisare; piante, sezioni e prospetti in scala 1:200; dettagli architettonici significativi in scala adeguata; rendering di viste urbane e architettoniche interne ed esterne, diurne e notturne; foto del plastico.
Relazione A4 e TAVV. 5-6 / formato A0, relative al modulo di Progetto di Strutture, contenenti: concept; piante, sezioni e prospetti di fondazioni ed elevati in scala 1:200, 1:50, 1:20, nodi strutturali, assonometria generale; diagrammi Strauss.
TAVV. 7-8 / formato A0, relative al modulo di Progettazione di Sistemi Costruttivi, contenenti: concept; rappresentazioni diagrammatiche dei processi e dei materiali; schemi di funzionamento ambientale; dettagli costruttivi in scala 1:50 / 1:20, schemi, sfogliati, nodi, rendering.
PLASTICO 1:200, su piano rigido standard in multistrato delle dimensioni di cm 118x30x1di altezza.
Allegati:
- TAV. Mostra - cm 100x100 – Sintesi del progetto secondo un layout predefinito, da predisporre solamente come file di stampa secondo prescrizioni del L.I.A., per eventuale mostra pubblica di presentazione.
- n° 1 file cartella tramite pen drive contenente: dossier A4, tavole d’esame in formato JPG -150 dpi - colori RGB, tavola Mostra.
Programma del corso - Parte B
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE
SCUOLA DI ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA
Laboratorio Architettura e Struttura. Prof. A. Marra, L. Marzi, F. Privitera, M. Tanganelli, L. Zaffi.
Modulo di Progettazione Architettonica I – parte B.
A.A. 2021-2022
Docente: prof. Francesca Privitera
Lingua d’insegnamento:
Italiano
Contenuti:
La convinzione che il compito essenziale della ricerca architettonica sia quello di trovare un linguaggio che esprima una densità di significati, assumendo come riferimento l’uomo e i suoi luoghi sostanziati dalla storia, indirizza gli studenti verso un linguaggio architettonico che si misuri con i processi di lunga durata. Le ‘misure dello spazio’ e gli ‘avvenimenti del passato’ sono il presupposto per fondare una consapevolezza del progetto.
Testi
Teoria dell’architettura
M. Bonaiti, (a cura di) Architettura è Louis I, Kahn, gli scritti, Electa, Milano, 2002
R. Moneo, La solitudine degli edifici e altri scritti, vol. 1, Allemandi, Torino, 2004.
R. Moneo, La solitudine degli edifici e altri scritti, vol. 2, Allemandi, Torino, 2004.
A. Monestiroli, L’Architettura della realtà, Allemandi, Torino, 2004.
E. Rogers, Esperienza dell’architettura, Skira, Milano,1997.
S. Semerani, Dizionario critico illustrato delle voci più utili all'architetto moderno, CELI, Faenza, 1993.
A. Siza, Scritti di architettura, Skira, Milano, 1997.
Monografie e approfondimenti su progetti
P. Cofano (a cura di) Aris Konstantinidis 1913-1993, Electa architettura, Milano, 2010
P. de llano, C. Castanheira, ( a cura di) Álvaro Siza, opere e progetti, Electa, Milano, 1995
A. Ferlenga, (a cura di) Pikionis, 1887-1968, Electa, Milano, 1999
L. Miodini, Il racconto dell’abitare mediterraneo. Narrazione e progetto nell’ideario architettonico pontiano, «FAM magazine», pp. 11-131.
F. Privitera, Emilio Isotta, architetture all’Isola d’Elba, 1945-1968, Dida press, Firenze, 2019.
U. Rossi, Bernard Rudofsky. 2+2=4 «FAM magazine», pp. 44-56.
M. Talamona, Casa Malaparte, Milano, Clup, 1990
Altre letture saranno indicate durante le lezioni.
Obiettivi formativi
Il corso si propone di far acquisire all’allievo un metodo progettuale che preveda la sintesi dei contenuti disciplinari dei tre moduli del Laboratorio. L’acquisizione di un metodo progettuale che sia costantemente nutrito di contenuti teorici oltre che dalla conoscenza della storia dell’architettura e delle opere dei maestri dell’architettura contemporanea. Lo sviluppo della capacità di controllo del tema progettuale assegnato, tanto dal punto di vista morfologico- compositivo, volumetrico-spaziale, dispositivo e distributivo, tecnico e strutturale; di un linguaggio architettonico appropriato al tema progettuale, al luogo e all’espressione di valori simbolici.
Prerequisiti
Le conoscenze relative alla Composizione Architettonica e ai suoi elementi, la proprietà degli strumenti di indagine compositiva, il concetto di luogo e di tipo, oltre alla padronanza degli strumenti di rappresentazione architettonica – proiezioni ortogonali e rappresentazioni tridimensionali, la conoscenza di corretti principi di organizzazione distributiva funzionale di organismi semplici. Una conoscenza di base dell’architettura italiana del secondo dopoguerra e la conoscenza dell’opera dei Maestri dell’architettura moderna.
Metodi didattici
Alle lezioni teoriche saranno costantemente affiancate attività di laboratorio ed esercitazioni grafiche e scritte secondo indicazioni specifiche fornite dal docente. Inoltre sarà necessaria la lettura di alcuni testi indicati durante le lezioni al fine di consolidare negli allievi un metodo di lavoro nel quale la pratica progettuale sia costantemente alimentata da contenuti teorici. Il tema dell’esercitazione finale è il progetto di una struttura ricettiva all’Isola d’Elba nei pressi di Portoferraio in un lotto in prossimità del mare attualmente occupato da un albergo destinato dall’Amministrazione comunale alla demolizione e ricostruzione. Il progetto è l’occasione per gli studenti di misurarsi con un progetto accademico ma inserito in un contesto reale.
Altre informazioni
La frequenza al corso, la consegna delle esercitazioni e la conoscenza delle letture proposte durante l’anno sono obbligatorie e costituiscono la conferma di iscrizione al corso.
Modalità di verifica dell’apprendimento
La verifica dell'apprendimento avverrà in itinere attraverso revisioni individuali e collettive. Durante l’anno alcune consegne-revisioni obbligatorie di esercitazioni e di stati di avanzamento del progetto conclusivo, secondo le modalità richieste dal docente, permetteranno agli allievi di progredire regolarmente nello svolgimento del loro lavoro e nello sviluppo del loro percorso formativo con l’obiettivo della discussione dell’esame finale.
Per l’esame finale del modulo di progettazione è prevista una discussione orale del progetto volta alla verifica dei contenuti teorici del laboratorio oltre alla consegna di elaborati scritti e grafici.
Gli elaborati grafici da consegnare per l’esame finale consisteranno in:
Sette tavole formato A0 (intero laboratorio) nelle quali sarà rappresentato il progetto architettonico a partire dal concept e dalla relazione con il luogo sia dal punto di vista fisico e geografico che culturale e architettonico. Rappresentazione delle relazioni tra vuoto e costruito in scala a scelta 1:1000 oppure 1:2000 a seconda del progetto.
Rappresentazione del progetto architettonico dalla scala 1:500 fino alla scala 1:100 (con relative piante-prospetti-sezioni), rappresentazione dei dettagli tecnologici in scala appropriata. Viste prospettiche d’insieme, una breve relazione descrittiva (per quanto attiene al progetto architettonico) ove sia spiegato il processo progettuale e le sue motivazioni culturali e compositive che lo hanno guidato. La suddivisione degli elaborati nelle singole tavole, la scelta delle viste e delle sezioni è a discrezione degli studenti e concordato con i docenti anche in relazione ai singoli progetti.
Programma del corso - Parte D
DiDA – DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA
C.d.L ARCHITETTURA MAGISTRALE – Curriculum in PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA - Classe LM-4 cod. B076 a.a. 2021-22
LABORATORIO DI ARCHITETTURA E STRUTTURA
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I - B018842 - 6CFU –
PROF. RICCARDO RENZI
Cultori della Materia: Elena Ceccarelli, Gabriele Marinari, Giacomo Troiani, Antonio Ciracì, Silvia Ripa.
Collaboratori: Andrea Nicoletta Nicosia, Lucia Paggini, Nicoletta Olivati
Panoramica
Il corso si articola in più parti utili alla migliore comprensione degli argomenti trattati. Il corso è suddiviso in due parti principali, la prima propedeutica alla comprensione dei fondamenti teorici della composizione architettonica e urbana mentre la seconda è volta all’esercizio progettuale. Sono previste lezioni teoriche, esercitazioni in aula, esercitazioni in proprio e in aula, revisioni sulle esercitazioni per la prima parte che prevede consegne e presentazioni degli studenti in date stabilite da calendario. La seconda parte è invece legata al tema d’esame. Alcune letture obbligatorie accompagnano il percorso dello studente, anche esse hanno scadenze da calendario e verranno verificate con presentazioni e/o colloqui orali.
Esercitazioni
E’ prevista un’esercitazione ex-tempore in aula il primo giorno, con disegno a mano. E’ prevista un’esercitazione che sarà da svolgersi durante il primo mese del corso che riguarderà analiticamente i temi di composizione-tipologia-linguaggio. Per le esercitazioni vedere il programma specifico. Ogni esercitazione è individuale.
Tema d’esame
Il tema d’esame è un progetto di architettura da inserire, concordando con i docenti, all’interno di un contesto storico fortemente stratificato nella sua evoluzione temporale. Il delicato rapporto fra architettura contemporanea e città storica è il principale soggetto dell’esercitazione finale – tema d’esame ed ogni studente, seppur lavorando in gruppo, avrà come compito quello di indagare le principali declinazioni del progetto come azione sincronica-multiscalare. Il tema finale riguarderà nello specifico il progetto di un nuovo edificio con destinazione culturale (ad es. museo, centro culturale, biblioteca ecc) e dettaglio del programma dell’edificio verrà consegnato durante lo svolgimento del corso. Il tema d’esame può essere previsto come lavoro in gruppo,
Bibliografia obbligatoria
Il corso prevede una bibliografia obbligatoria da leggere da parte dello studente:
E.L. Boullee, Saggio sull’arte (ed. con prefazione di A. Rossi) (1802) Q. De Quincy, Dizionario storico di Architettura, (1832)
H. Tessenow, Osservazioni elementari sul costruire, 1916
Le Corbusier, Verso un’architettura, 1923
B. Zevi, Saper vedere l’architettura, 1948
P. Johnson, Mies van der Rohe, 1953
W. Gropius, Architettura integrata, 1955
R. Wittkover, Principi architettonici dell’età dell’umanesimo, 1962 J. Summerson, Il linguaggio classico dell’architettura, 1964
A. Rossi, L’architettura della città, 1966
C. Aymonino, Origini e sviluppo della città moderna, 1966
G. Grassi, La costruzione logica dell’architettura, 1967
E.T. Hall, La dimensione nascosta, 1971 (ed. con prefazione di U. Eco) M. Yourcenar, Memorie di Adriano, 1974
R. Koolhaas, Delirious New York, 1978
L. Quaroni, Progettare un edificio, Otto lezioni di architettura, 1980 N. Pevsner, Storia e caratteri degli edifici, (musei) 1980
E.N. Rogers, Gli elementi del fenomeno architettonico, 1981
G. Grassi, Architettura lingua morta, 1988
P. Zermani, L’architettura delle differenze, 1988
F. Rossi Prodi (a cura di), Atopia e Memoria, 1994
K. Elam, Geometry of Design, 2001
F. Collotti, Appunti per una teoria dell’architettura, 2002
A. Monestiroli, La metopa e il triglifo, 2002
J. Baudrillard, J. Nouvel, Architettura e nulla, oggetti singolari, 2003
S. Settis, Futuro del Classico, 2004
L. Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, (a cura di V.Pizzigoni) 2004
P. Zumthor, Atmosfere, 2007
A.C. Cimoli, F. Irace (a cura di), La divina proporzione. Triennale 1951, 2007.
T. Monestiroli, La logica della memoria, 2010
R. Renzi, Caratteri e invarianti del progetto architettonico e urbano nell’abitare sociale in Italia. 1945-1983, 2017
F. Collotti, Idea civile di architettura, 2017
A. Campo Baeza, Principia Architectonica, 2018
ulteriore bibliografia consigliata:
P. Zermani, Ignazio Gardella, 1990
F. Rossi Prodi, Franco Albini, 1996
AA.VV., Identità dell’architettura italiana, anni 2003-2020 F. Rossi Prodi, Carattere dell’architettura toscana, 2003
F. Fabbrizzi, Opere e progetti di scuola fiorentina, 2008
F.V. Arrigoni, Sinopie, 2013
F. Fabbrizzi, Giuseppe Giorgio Gori, Edifir, Firenze, 2016
F. Capanni, Architettura e Luce, 2017
R. Renzi, Gherardo Bosio. Opera completa 1927-1941, 2016 R. Renzi, Scritture Urbane, 2018
R. Renzi, Attese. Otto progetti per Musei, 2018
R. Renzi, Bauakademie, 2021
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Parte D
Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile