Il Laboratorio si struttura come insegnamento integrato multidisciplinare
incentrato sulla costruzione di una città contemporanea ripensata come
sintesi sistemica integrata e formalmente compiuta di funzioni, spazi,
edifici, infrastrutture e natura alle scale dell’architettura, dell’urbanistica
e dell’ambiente urbano. Obiettivo: sviluppare consapevolezza critica,
strategie metodologiche e processi progettuali finalizzati in particolare
alla rigenerazione urbana, architettonica e paesaggistica.
Contenuto del corso - Parte C
Il Laboratorio si struttura come insegnamento integrato multidisciplinare incentrato sulla costruzione di una città contemporanea ripensata come sintesi sistemica integrata. Obiettivo: sviluppare consapevolezza critica, strategie metodologiche e processi progettuali finalizzati in particolare alla rigenerazione urbana, architettonica e paesaggistica.
Contenuto del corso - Parte D
Il Laboratorio Architettura e Città è un insegnamento basato sull’integrazione fra tre moduli di insegnamento: Progettazione urbanistica, Progettazione architettonica e Progettazione del paesaggio urbano. Il contenuto principale del modulo di Progettazione architettonica è sviluppo di un'esercitazione progettuale che contribuisca alla maturazione di un approccio critico al progetto architettonico.
Indicazioni bibliografiche e sitografiche proposte come piattaforma di base del corso, integrate con indicazioni più mirate da comunicare alle lezioni in rapporto ai loro specifici contenuti tematici.
Indicazioni bibliografiche e sitografiche proposte come piattaforma di base del corso, integrate con indicazioni più mirate da comunicare alle lezioni in rapporto ai loro specifici contenuti tematici.
Una specifica bibliografia è costruita in itinere per ogni gruppo di lavoro. Come primi testi di orientamento si segnalano: C. Norberg-Schulz, Genius Loci, Electa, Milano 1979; A. Monestiroli, L’architettura della realtà, Allemandi, Torino 1999; L. Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, Einaudi, Torino 2010.
Obiettivi Formativi - Parte A
Concertazione organica dei contenuti disciplinari dei tre moduli del Laboratorio ai fini di conoscenza e comprensione mirate all'esercizio critico della gestione della complessità come intersezione dei saperi applicata alla sintesi compositiva multiscalare del disegno urbano- architettonico e paesaggistico. Coltivazione e affermazione della singolarità intepretativa ed enunciativa, con sviluppo delle necessarie abilità comunicative di valorizzazione dei relativi contenuti. Approfondimento di un sistema paradigmatico di concezioni, piani, progetti sulla Città contemporanea. Acquisizione di specifici riferimenti e strumenti culturali e operativi relativi all’obiettivo tematico. Sviluppo del suo controllo interpretativo e ideativo-compositivo come configurazione integrata delle componenti costitutive -tessuto edilizio, singolarità architettoniche, spazio pubblico, infrastruttura, natura urbana- più conformi a contenuti e figurazioni per una urbanità contemporanea.
Obiettivi Formativi - Parte C
Concertazione organica dei contenuti disciplinari dei tre moduli del Laboratorio ai fini di conoscenza e comprensione mirate all'esercizio critico della gestione della complessità come intersezione dei saperi applicata alla sintesi compositiva multiscalare del disegno urbano-architettonico e paesaggistico. Coltivazione e affermazione della singolarità intepretativa ed enunciativa, con sviluppo delle necessarie abilità comunicative di valorizzazione dei relativi contenuti. Approfondimento di un sistema paradigmatico di concezioni, piani, progetti sulla Città contemporanea. Acquisizione di specifici riferimenti e strumenti culturali e operativi relativi all’obiettivo tematico. Sviluppo del suo controllo interpretativo e ideativo-compositivo come configurazione integrata delle componenti costitutive -tessuto edilizio, singolarità architettoniche, spazio pubblico, infrastruttura, natura urbana- più conformi a contenuti e figurazioni per una urbanità contemporanea.
Obiettivi Formativi - Parte D
Il modulo di Progettazione architettonica si pone come obiettivo principale lo sviluppo di un approccio critico al progetto architettonico attraverso il confronto con uno specifico caso progettuale. Il modulo intende fornire agli studenti e alle studentesse strumenti disciplinari utili per affrontare le molteplici dimensioni della progettazione architettonica, soffermandosi in particolare sugli aspetti che riguardano il progetto architettonico in relazione al luogo e al tipo.
Prerequisiti - Parte A
Diploma di Laurea del 1° ciclo, triennale, in Scienze dell’Architettura L17 (o titolo straniero equivalente).
Prerequisiti - Parte C
Diploma di Laurea del 1° ciclo, triennale, in Scienze dell’Architettura L17 (o titolo straniero equivalente).
Prerequisiti - Parte D
Quelli previsti dal piano di studi.
Metodi Didattici - Parte A
Lezioni teoriche intensive nella prima fase di avvio come materia referenziale di corso. Sopralluogo comune sul sito dell’intervento progettuale. Seconda fase di impostazione e sviluppo progettuale con attività laboratoriali di revisioni settimanali sull’avanzamento del lavoro alle varie scale previste. Gruppi di lavoro con massimo due studenti. Verifica con firma di presenza della frequenza individuale. Verifiche intermedie collettive a moduli disciplinari congiunti tramite presentazione proiettata e consegna di elaborati.
Metodi Didattici - Parte C
Lezioni teoriche intensive nella prima fase di avvio come materia referenziale di corso. Sopralluogo comune sul sito dell’intervento progettuale. Seconda fase di impostazione e sviluppo progettuale con attività laboratoriali di revisioni settimanali sull’avanzamento del lavoro alle varie scale previste. Gruppi di lavoro con massimo due studenti. Verifica con firma di presenza della frequenza individuale. Verifiche intermedie collettive a moduli disciplinari congiunti tramite presentazione proiettata e consegna di elaborati.
Metodi Didattici - Parte D
La didattica si svolgerà attraverso lezioni frontali, collegiali, esercitazioni singole e di gruppo, ciò nonostante il modulo avrà carattere predominantemente laboratoriale e agli studenti sarà chiesto di discutere settimanalmente lo stato di avanzamento del progetto attraverso elaborati grafici e modelli in scala.
Altre Informazioni - Parte A
Workshop di tre giorni in sito per l'avvio della fase progettuale. Elaborazione di plastico finale. Predisposizione del file di una tavola sintetica per una eventuale mostra pubblica illustrativa delle interpretazioni progettuali sul tema dato, da organizzare a fine corso.
Altre Informazioni - Parte C
Realizzazione comune di un plastico generale di base dell'esistente a supporto dell'inserimento dei plastici progettuali successivamente elaborati dai singoli gruppi. Elaborazione di plastico finale. Predisposizione del file di una tavola sintetica per una eventuale mostra pubblica illustrativa delle interpretazioni progettuali sul tema dato, da organizzare a fine corso.
Altre Informazioni - Parte D
Per informazioni aggiuntive contattare il docente.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
La verifica dell'apprendimento formativo avviene sia progressivamente in corso, che come esame finale. Nel primo caso si attua come snodo alla fine del ciclo intensivo delle lezioni tramite una prima consegna collettiva con proiezione di slide su concetti e intenzioni dell'idea progettuale dei singoli gruppi di lavoro, commentate dai tre docenti, cui seguono revisioni settimanali per gruppi su elaborati a stampa ed eventuali ulteriori consegne intermedie sempre con proiezione. Nel secondo caso, a conclusione, la verifica del risultato formativo acquisito si incardina nella prova d’esame, che consiste nella elaborazione da parte del gruppo di un progetto integrato alle varie scale disciplinari del laboratorio (1:5000 / 1:2000 / 1:500 / 1:200), illustrato tramite la consegna di una relazione con allegati in A3, di sette tavole grafiche in formato A0 articolate sui tre moduli disciplinari, di un plstico in scala 1:500 e 1:200.
Modalità di verifica apprendimento - Parte C
La verifica dell'apprendimento formativo avviene sia progressivamente in corso, che come esame finale. Nel primo caso si attua come snodo alla fine del ciclo intensivo delle lezioni tramite una prima consegna collettiva con proiezione di slide su concetti e intenzioni dell'idea progettuale dei singoli gruppi di lavoro, commentate dai tre docenti, cui seguono revisioni settimanali per gruppi su elaborati a stampa ed eventuali ulteriori consegne intermedie sempre con proiezione. Nel secondo caso, a conclusione, la verifica del risultato formativo acquisito si incardina nella prova d’esame, che consiste nella elaborazione da parte del gruppo di un progetto integrato alle varie scale disciplinari del laboratorio (1:5000 / 1:2000 / 1:500 / 1:200), illustrato tramite la consegna di una relazione con allegati in A3, Cinque tavole grafiche in formato A0 articolate sui tre moduli disciplinari, di un plastico in scala 1:1.000.
Modalità di verifica apprendimento - Parte D
Entro il modulo di Progettazione architettonica agli studenti e alle studentesse sarà richiesto di presentare, entro scadenze e elaborati prestabiliti, i risultati di esercitazioni individuali. L’esame finale consisterà nella discussione di un progetto architettonico di un edificio di nuova costruzione attraverso elaborati grafici e modelli in scala concordati con il docente.
Programma del corso - Parte A
Laboratorio di Architettura e Città_Corso A / a.a. 2022-23
B018859 Corso di Laurea Magistrale in Architettura - 18 CFU
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II Prof. Flaviano Maria Lorusso
PROGETTAZIONE URBANISTICA
Prof. Carlo Pisano
PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO URBANO Prof.ssa Tessa Matteini
Obiettivi del Laboratorio
Il Laboratorio si struttura come insegnamento integrato multidisciplinare (progettazione architettonica, progettazione urbanistica, progettazione del paesaggio urbano) incentrato sulla costruzione di una città contemporanea ripensata come sintesi sistemica integrata e formalmente compiuta di funzioni, spazi, edifici, infrastrutture e natura alle scale dell’architettura, dell’urbanistica e dell’ambiente urbano.
L’obiettivo generale consiste nello sviluppare consapevolezza critica, strategie metodologiche e processi progettuali finalizzati in particolare alla rigenerazione urbana, architettonica e paesaggistica di un ritrovato disegno organico e formalmente compiuto della città odierna.
Il contesto di applicazione, teorica e progettuale, investe un’area urbana individuata nella città di Grosseto, all’interno di una prospettiva di ricerca finalizzata alla esplorazione di strategie puntuali di rigenerazione urbana come innesco e volano dei nuovi processi di riqualificazione della realtà urbana complessiva attualmente in corso di elaborazione da parte dell’Amministrazione Comunale.
Un territorio di indagine e di applicazione progettuale delineato nel campo vasto della periurbanità: campo nevralgico e decisivo sia della ricerca teorica che delle strategie operative del ‘disegno urbano’ del nostro tempo, per la sua natura di tangenza, incontro, ibridazione, mediazione, scambio tra la condizione urbana e quella agricolo-rurale, per cui può essere riconosciuta come specifico e individuato ambito di frontiera funzionale-spaziale-paesaggistica, potenziale matrice tutta da indagare della necessaria rigenerazione complessiva e alternativa della città di riferimento. Di fatto, un decisivo baricentro concettuale e fisico delle trasformazioni funzionali e qualitative della città contemporanea, vieppiù investite dalle imprevedibili conseguenze e istanze epocali post pandemiche COVID-19, in termini di revisione critica e di esplorazione di analisi, metodi, strumenti e modalità innovative, al fine di ritrovare, determinare e garantire una nuova qualità urbana e della vita dei cittadini in termini di benessere sociale, sostenibilità ambientale, sviluppo economico e, non ultima, bellezza.
A fronte di carenze e incompiutezze qualitative rilevabili nei tessuti urbani di frangia nonché di ibrida e casuale indefinitezza degli attuali limiti urbani delle città, e di Grosseto nello specifico, si ritiene cruciale affrontare e risolvere la questione del recupero di tali tessuti con interventi imperniati su completamento edilizio e spazi pubblici, ma inscrivendoli nell’organicità integrata di una cornice concepita come sistema. La ‘forma’ urbana può e deve tornare a porsi come obiettivo e processo di individuazione della immagine complessiva anche delle città contemporanee in termini di unità e specificità, riparando eterogeneità, frammentazione e discontinuità dei loro margini, definitisi nel tempo come mera risultanza cumulativa di processi insediativi episodici, contingenti e slegati, nonché di contaminazione tra urbano e rurale. Paradigmi operativi all’indirizzo di una riconfigurazione complessiva, in una prospettiva di ripensamento come organicità di intersezioni ri-compositive tra preesistente e nuovo, tra urbano e architettonico, tra artificiale e naturale, tra città e paesaggio.
Le ragioni della scelta tematica consistono proprio nella combinazione di più fattori offerti sul piano del progetto urbano: la presenza di significativi elementi di memoria storicizzata; l’informe miscela tipologico-funzionale del costruito preesistente, testimonianza delle pratiche di sviluppo del dopoguerra; la discontinuità configurativa -paesaggistica, urbana e architettonica-, esito di accumulazione edilizia e di spazi ambiguamente sospesi e irrisolti tra naturale e urbano; il ruolo potenziale di campo di legatura e saldatura fisica, funzionale e formale tra segmenti urbani scoordinati, incompiuti o slegati. Una coniugazione esemplare di riparazione e di riqualificazione dell’eredità stratificata e di doverosa e legittima sua proiezione in una visione prospettica conforme alle metamorfosi epocali in corso, che reclama e merita anche l’investimento di pre-figurazioni ispirate alla ricognizione e allo sviluppo critici, propri di un laboratorio di Architettura e Città, della ricerca più avanzata in merito a teorie, strumenti e linguaggi elaborati dal pensiero disciplinare moderno e contemporaneo su natura e destino della urbanità odierna.
Una dimensione di ‘porzione di città’ da ripensare come tessera cruciale di un auspicabile e progressivo mosaico finale risanato, riqualificato e reso organico, secondo il quale tornare finalmente a configurare, in chiave contemporanea, una città complessiva come specifico e compiuto prodotto culturale, offre un’occasione congrua di interazione fra i tre moduli disciplinari del Laboratorio, poiché racchiude temi architettonici, urbani e paesaggistici problematici ancora aperti a una soluzione, che rispecchiano la condizione strutturale della maggioranza delle realtà urbane italiane. Intreccio, intersezione e sovrapposizione delle tre chiavi progettuali convergono anzi verso l’aspirazione esplorativa ad una idea-forma di città conforme per la nostra epoca, in grado di accogliere, metabolizzare e infine figurare le sue istanze più proprie e urgenti: integrazione, sostenibilità (funzionale, socio-culturale, ambientale, estetica), disegno. Laddove la riconquista qualitativa della diretta conseguenzialità tra piano e suo sviluppo nello spazio, tra regolamenti e norme e loro concreti esiti architettonici, tra sistemi infrastrutturali e loro impatto urbanistico, ambientale e paesaggistico possa legittimamente proiettarsi anche verso un ulteriore desiderio di Città Nuova tutta da nominare, esito immaginifico dell’intrinseca natura di predizione/previsione del progetto di architettura.
Il corso si prefigge di fornire e sviluppare conoscenza e comprensione dei diversi strumenti di analisi e pianificazione urbanistica; conoscenza e comprensione di antefatti, teorie, modelli sul tema dell’architettura e del disegno urbani moderni e contemporanei; conoscenza e comprensione di metodi, strumenti e linguaggi della letteratura architettonica contemporanea del recupero urbano-architettonico e dello spazio pubblico; conoscenza e capacità di comprensione dei principi della progettazione urbana eco-sostenibile; conoscenza e capacità di comprensione di strategie, relazioni e strumenti del progetto paesaggistico e del disegno degli spazi aperti e delle loro componenti minerali e naturali.
Tema Progettuale
Pensare la Città del XXI secolo: generazione urbana a Grosseto.
La città in atto contiene sempre ambiti in divenire, parti racchiuse al proprio interno o di margine, di confine tra se stessa ed il territorio, investite dal progressivo cambiamento di stato innescato dai processi di urbanizzazione che vi comportano la compresenza di condizioni ed elementi definiti e indefiniti, reali e virtuali, completati e sospesi, complementari e conflittuali, ordinati e informi.
Aree cruciali per un corretto e sano equilibrio qualitativo sia interno alla città stessa che tra essa e il territorio circostante in termini di spazi, connessioni, dotazioni funzionali, valori sociali, simbolico-estetici, paesaggistici e ambientali. Aree che le pratiche urbanistico-edilizie correnti hanno reso invece “periferia” nell’accezione negativa acquisita sin dagli albori della città-metropoli moderna ottocentesca: insufficienza-assenza di organicità e integrazione funzionale, attrezzature naturali, qualità architettonica e, per contro, dominio meccanicistico e acritico di normazione standardizzata, categorie quantitative, tipologismo opportunista, logica lottizzatrice. Con conseguente perdita del tessuto come matrice e corpo morfologici alla base della struttura-forma urbana storica e sua definitiva sgranatura, discontinuità, disarticolazione, destrutturazione a-morfologica. Perdita di densità, fisica e valoriale, cui necessita opporre la riconquista di una città ristretta, secondo una ritrovata logica di condensazione, e di una città dell’ammirazione, secondo una riaffermata sua interpretazione come opera d’arte, la più grande di tutte.
Opportuna ed appropriata consapevolezza grazie alla quale sembra maturato anche un ritorno all’esplorazione di nuovi modelli di generazione urbana, ovvero di costruzione autonomamente individuata, all’interno comunque della città esistente, di inedite figure urbano-architettoniche-paesaggistiche, dotate di senso ed espressione pienamente innovativi, in risposta a concezioni, esigenze e sistemi vitali nuovi espressi dalla società contemporanea.
Con riferimento al Comune di Grosseto, l’obiettivo su enunciato individua come tema analitico-progettuale di intervento l’area del “Quadrante Nord compreso tra l’area del “Commendone” e il Centro commerciale “Maremà”, assunto quale protagonista cruciale di quella condizione periurbana che connota i margini cittadini, per porlo come baricentro cui affidare un protagonismo nodale per nuove pratiche ordinatrici dell’esistente e di guida degli incrementi proiettivi, verso la ri-creazione di una struttura a tessuto contemporanea, da esplorare nelle potenziali e specifiche modalità di concezione e di sviluppo funzionale e linguistico-formale. Un tessuto in cui, partendo dall’esemplarità insuperata della città storica che ancora ammiriamo, la viabilità, la residenza, i nuovi spazi di lavoro, gli spazi aperti pubblici, i giardini e gli orti, le attrezzature di servizio e gli eventuali apici monumentali si intreccino in una unità urbana integrata e compiuta, comunque a rappresentazione conforme del proprio e più appropriato tempo culturale.
Un pre-testo volano di metamorfosi per via di selezione, conservazione, modificazione e sostituzione mirate alla figurazione innovativa di ‘tessera’ di una città da concepire e ri-comporre nel suo insieme come mosaico definito da limiti, a sintesi evolutiva tra passato e presente, tra realismo della reinterpretazione sapiente e attualizzata delle cifre primarie dell’esemplarità urbana concepita e realizzata dalla città storica e utopia della rivelazione di nuovi bisogni e desideri di spazi urbatettonici conformi, nel diritto-dovere d’ogni epoca di proiettarsi in una compiuta e specifica originalità concettuale, funzionale e formale: integrazione come organicità vitale, densità come arte, tessuto-emergenza-natura come triade compositiva basica, morfologia e tipologia come dispositivi matrice dialettici, disegno come forma unitaria e compiuta ne costituiscono presupposti e obiettivi.
Caso tipico, queste aree ibride e irresolute di frangia reclamano dunque l’urgenza di farsi opportunità di riordino dell’esistente ed anche di generazione creativa di un prototipo di agglomerazione progressiva del XXI secolo ad alta responsabilità di riequilibrio qualitativo e iconico-simbolico, nonché di immissione dei nuovi orientamenti, usi e dispositivi funzionali espressi dalla società odierna, per una originale e compiuta riqualificazione identitaria a riscatto dell’anonima, omologante povertà estetica che connota le periferie.
Modalità della didattica
Secondo consuetudine, la didattica prevede una fase iniziale di lezioni teoriche, seguite successivamente dall’assistenza progettuale tramite revisioni, secondo la seguente articolazione da orario:
- giovedì 8:50/12:50 - lezioni/revisioni di Progettazione Architettonica 2
- giovedì 13:50/17:50 - lezioni/revisioni di Progettazione del Paesaggio Urbano
- venerdì 8:50/12:50 - lezioni/revisioni di Progettazione Urbanistica
I gruppi sono composti da massimo due studenti.
La firma di presenza alle lezioni dei moduli assume valore di impegno obbligatorio.
Eccezioni saranno valutate e concordate solo per circostanze straordinarie e documentate. Sarà comunque verificata a fine corso la presenza individuale per almeno il 75% delle giornate di laboratorio effettivamente erogate nel semestre.
Ad una fase intensiva di lezioni teoriche nelle prime settimane, seguirà un sopralluogo con workshop di tre giorni a Grosseto, nell’ultima settimana di ottobre (congiunto con il Laboratorio di Architettura e Struttura), per l’avvio del lavoro progettuale come prima sintesi dei contenuti dei tre moduli disciplinari. L’attività di laboratorio progettuale proseguirà con le revisioni dei lavori in corso ed eventuali consegne collettive intermedie, comunicate con opportuno anticipo.
Esame / 2 febbraio e 16 febbraio 2023, ore 9:00
Gli elaborati previsti per sostenere l’esame sono:
- Dossier in formato A3: 9 pagine di testo e immagini descrittivi del progetto in relazione ai tre moduli disciplinari: processi analitici / riferimenti analogici / concept e matrici delle soluzioni progettuali
- TAV. 1 - A0: SISTEMA TERRITORIALE E URBANISTICO – Inquadramento / analisi interpretativa scala 1:5000
- TAV. 2 - A0: SISTEMA PAESAGGISTICO DEGLI SPAZI APERTI – Analisi e Sintesi interpretativa, scala 1:5000
- TAV. 3 - A0: MASTERPLAN GENERALE del progetto urbanistico-architettonico e paesaggistico – Scala 1:5000 e schemi sintetici delle soluzioni di scala territoriale (viabilità, sistemazioni naturali, spazi pubblici, sistemi edilizi)
- TAV. 4 - A0: PROSPETTIVA A VOLO D’UCCELLO di una parte, con punto di vista a scelta, in scala 1:2000 / Scorci urbani significativi a livello strada, a scelta
- TAV. 5 - A0: APPROFONDIMENTO DI UNA PORZIONE PLANIMETRICA, scala 1:500: coperture, viabilità e spazi aperti / schemi e profili sintetici delle soluzioni morfologiche e tipologiche in pianta e sezione / diagrammi della miscela funzionale
- TAV. 6/7 - A0: IL NUOVO TESSUTO EDILIZIO: approfondimento architettonico in scala 1:200 di un blocco residenziale con piante, sezioni, prospetti / fotomontaggi, rendering
- PLASTICO GENERALE del masterplan in scala da concordare nel corso del Laboratorio
- PLASTICO DI UN BLOCCO EDILIZIO, scala 1:200.
Allegati:
TAV. MOSTRA - A0 – Sintesi del progetto secondo un layout predefinito dal Corso, da predisporre solamente come file di stampa secondo prescrizioni del L.I.A., per la successiva mostra pubblica di presentazione a fine corso (formato di stampa: TIFF - 300 Dpi pixel su pollice; colori: RGB; Livelli: unico chiuso).
- n° 1 file-cartella da consegnare al momento dell’esame contenente: dossier A3, tavole d’esame in formato JPG -150 dpi - colori RGB, tavola Mostra.
Programma del corso - Parte C
Laboratorio di Architettura e Città A. A. 2022-23
B018860 Corso di Laurea Magistrale in Architettura - 18 CFU
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II Prof. Roberto Bosi
PROGETTAZIONE URBANISTICA Prof. Goffredo Serrini e Pietro Giorgieri
PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO URBANO Prof. Anna Lambertini
Obiettivi
Il Laboratorio si struttura come un corso interdisciplinare, basato sull’integrazione fra i tre moduli di insegnamento.
E’ finalizzato a fornire chiavi interpretative, metodi e strumenti di progetto necessari per lavorare con consapevolezza alla trasformazione e alla configurazione degli insediamenti urbani, indagati nella loro complessità e rispetto a diverse scale di lettura, di intervento e di esplorazione progettuale.
I tre moduli disciplinari intendono operare in stretta relazione integrata tra loro, contemperando lo sviluppo didattico delle proprie specificità applicative con la piena convergenza verso una soluzione complessiva unitaria del tema progettuale, in un rimando reciproco finalizzato alla più coerente compiutezza conclusiva.
Ambito di studio e tema di progetto
L’ambito scelto per l’esercitazione progettuale è l’area dell’ex complesso manicomiale di San Salvi, nel Quartiere 2 a Firenze.
Il complesso fu realizzato a partire dal 1887 su progetto dell’ingegnere-architetto Giacomo Roster per dotare il territorio fiorentino di un “luogo terapeutico esclusivo per la cura degli alienati”. Inaugurata nel 1891, ampliata negli anni Trenta del Novecento, la struttura manicomiale venne chiusa definitivamente nel 1998 ed è oggi di proprietà del Comune di Firenze e dell’Azienda sanitaria Usl Toscana Centro.
Oltre che da un articolato insieme di architetture, manufatti storici e specie di spazi aperti, San Salvi ospita attualmente varie funzioni e forme di uso: al suo interno si trovano strutture della ASL, scuole, residenze universitarie, la Facoltà di Psicologia, associazioni culturali, la sede della compagnia teatrale Chille della Balanza, giardini e parchi di quartiere. Anche se interessato da vari interventi di trasformazione, condotti per lo più in maniera disordinata (senza tenere conto di una visione di insieme, né del valore storico-testimoniale delle differenti componenti), il sistema di San Salvi mantiene il carattere unitario dell’impianto dell’originaria cittadella terapeutica disegnata dal Roster. Oggi costituisce una significativa porzione di paesaggio urbano, di circa 32 ettari, che presenta diffusi fenomeni di abbandono e degrado e che necessita di essere ripensata e riorganizzata come parte della città pubblica, luogo patrimoniale e risorsa spaziale strategica.
A partire da queste premesse, l’esercitazione progettuale proposta prevede: lo studio delle previsioni urbanistiche e dei recenti indirizzi di trasformazione relativi al complesso di San Salvi; l’elaborazione di letture interpretative - condotte su base interdisciplinare - del sito e del suo contesto oltre che del territorio e del paesaggio urbani di prossimità; la redazione di un masterplan generale (elaborato sulla base delle indicazioni dei tre docenti); lo sviluppo di interpretazioni progettuali puntuali per il sistema costruito (recupero/rifunzionalizzazione dell’esistente e/o inserimento di nuove architetture) e per la riconfigurazione del sistema di spazi aperti e spazi pubblici.
Modalità della didattica
La didattica si articola in lezioni in aula, seminari tematici, visite guidate, esercitazioni, revisioni e presentazioni dei lavori work in progress da parte dei vari gruppi, condivise tra tutti i partecipanti. All’avvio del laboratorio è previsto un sopralluogo collettivo nell’area d’intervento. L’esercitazione progettuale sarà condotta orientativamente in gruppi di max.3 studenti.
Informazioni più dettagliate sono contenute nei programmi dei singoli moduli di insegnamento e saranno fornite a lezione.
Elenco delle tavole e degli elaborati previsti
La restituzione delle letture interpretative e delle esplorazioni progettuali prevede la redazione di 5 tavole formato A0 + un dossier in formato A3 + plastici di studio
T. 1: Master plan di sistema. Piano-progetto per un nuovo paesaggio urbano.
Complesso di San Salvi + contesto urbano. Tavola A0 con: planimetria urbana scala1/10.000 + schemi progettuali 1/25.000 + abaco sezioni tipo stradali, nodi sistema, principali tipologie spazi pubblici, scale varie a scelta 1/1000, 1/200 + concept.
T. 2: Master plan area ex OGR: reinventare un territorio urbano in attesa.
Complesso di San Salvi. Tavola A0, con planivolumetrico scala1/2000 + schemi progettuali + sezioni significative + abaco materiali
T. 3: Approfondimenti progettuali, progettazione architettonica (formato A0), come da indicazione del docente.
T. 4: Approfondimenti progettuali, progettazione urbanistica (formato A0), come da indicazione del docente.
T. 5: Approfondimenti progettuali, progettazione paesaggistica (formato A0), come da indicazione della docente.
Dossier (Album, formato A3): l’indice del dossier sarà fornito a lezione, sulla base dello sviluppo del laboratorio.
- PLASTICO GENERALE del masterplan in scala da concordare nel corso del Laboratorio.
Orari:
giovedì, 9.00 – 13.00, prof. Roberto Bosi / aula 402 ST
giovedì, 14.00 – 18.00, proff. Goffredo Serrini, Pietro Giorgieri / aula 402 ST
venerdì, 14.00 – 18.00, prof. Anna Lambertini / aula 401 ST
Date Esami
Primo appello: venerdì 30 Giugno, dalle ore 14.00, aula 401 ST
Secondo appello: venerdì 21 Luglio, dalle ore 14.00, aula 401 ST
Programma del corso - Parte D
Il Laboratorio è un insegnamento multidisciplinare basato sull’integrazione fra tre moduli di insegnamento: Progettazione urbanistica, Progettazione architettonica e Progettazione del paesaggio urbano. Il Laboratorio è incentrato sul processo di definizione di ipotesi di progetto di ambienti urbani ed è finalizzato a fornire chiavi interpretative, metodi e strumenti di analisi e progetto necessari per lavorare con consapevolezza alla trasformazione e alla configurazione degli insediamenti urbani, indagati nella loro complessità e rispetto a diverse scale di lettura, di intervento e di esplorazione progettuale.
Il modulo di Progettazione architettonica si pone come obiettivo principale lo sviluppo di un approccio critico al progetto architettonico attraverso il confronto con uno specifico caso progettuale, quale l’ideazione di un un nuovo edificio pubblico all’interno dell’area dell’ex complesso manicomiale di San Salvi, nel Quartiere 2 a Firenze. Il modulo intende fornire agli studenti e alle studentesse strumenti disciplinari utili per affrontare le molteplici dimensioni della progettazione architettonica, soffermandosi in particolare sugli aspetti che riguardano il disegno del progetto architettonico in relazione al contesto, il modulo persegue infatti un approccio alla progettazione sensibile al carattere dei luoghi e alla loro storia. I temi trattati saranno orientati a sviluppare una riflessione collegiale sugli strumenti teorici e operativi della disciplina, in particolare attraverso esercitazioni di lettura, descrizione e critica di progetti architettonici e di testi dei maestri del Moderno. La didattica si svolgerà attraverso lezioni frontali, collegiali, esercitazioni singole e di gruppo, ciò nonostante il modulo avrà carattere predominantemente laboratoriale e agli studenti sarà chiesto di discutere settimanalmente lo stato di avanzamento del progetto attraverso elaborati grafici e modelli in scala.
L’ambito scelto per l’esercitazione progettuale congiunta dei tre moduli è l’area dell’ex complesso manicomiale di San Salvi, nel Quartiere 2 a Firenze e che oggi costituisce una significativa porzione di paesaggio urbano, di circa 32 ettari, che presenta diffusi fenomeni di abbandono e degrado e che necessita di essere ripensata e riorganizzata come parte della città pubblica, luogo patrimoniale e risorsa spaziale strategica. L’esercitazione progettuale congiunta prevede: lo studio delle previsioni urbanistiche e dei recenti indirizzi di trasformazione relativi al complesso di San Salvi; l’elaborazione di letture interpretative del sito e del suo contesto oltre che del territorio e del paesaggio urbani di prossimità; la redazione di un masterplan generale (elaborato sulla base delle indicazioni dei tre docenti); lo sviluppo di interpretazioni progettuali puntuali per il sistema costruito e per la riconfigurazione del sistema di spazi aperti e spazi pubblici.
Per quanto riguarda il modulo di Progettazione dell’architettura gli studenti e le studentesse, organizzati in gruppi, saranno chiamati all’ideazione e redazione, sotto la guida del docente, di un progetto architettonico di un edificio pubblico di nuova costruzione all’interno dell’area e alla presentazione degli inerenti, adeguati elaborati grafici, oltre che a modelli fisici a differenti scale che saranno discussi settimanalmente.
Per quanto riguarda la restituzione delle letture interpretative e delle esplorazioni progettuali si prevede la redazione di 5 tavole formato A0 + un dossier in formato A3 + plastici di studio, nello specifico:
- T. 1: Master plan di sistema. Piano-progetto per un nuovo paesaggio urbano. Complesso di San Salvi + contesto urbano. Tavola A0 con: planimetria urbana scala1/10.000 + schemi progettuali 1/25.000 + abaco sezioni tipo stradali, nodi sistema, principali tipologie spazi pubblici, scale varie a scelta 1/1000, 1/200 + concept.
- T. 2: Master plan generale/Planivolumetrico. Complesso di San Salvi. Tavola A0, con planivolumetrico scala1/2000 + schemi progettuali + sezioni significative + abaco materiali
- T. 3: Approfondimenti progettuali, progettazione architettonica (formato A0), come da indicazione del docente.
- T. 4: Approfondimenti progettuali, progettazione urbanistica (formato A0), come da indicazione del docente.
- T. 5: Approfondimenti progettuali, progettazione paesaggistica (formato A0), come da indicazione della docente.
- Dossier (Album, formato A3): l’indice del dossier sarà fornito a lezione, sulla base dello sviluppo del laboratorio.
- Modelli fisici in scala 1/1000, 1/500, 1/100.
Entro il modulo di Progettazione architettonica agli studenti e alle studentesse sarà inoltre richiesto di presentare, entro scadenze e elaborati prestabiliti, i risultati di due esercitazioni individuali, intitolate rispettivamente «Un libro» e «Un’architettura». Le modalità e i dettagli delle due esercitazioni saranno comunicati in aula.
L'esame finale consisterà nella discussione degli elaborati grafici, dei modelli e del dossier, la valutazione terrà conto anche delle elaborazioni prodotte durante le esercitazioni previste dal Laboratorio.