La “seconda vita delle cose” è il contenuto principale di questo modulo del corso di SPATIAL DESIGN, che si apre con una riflessione sui temi del ri-ciclo nell’arte, nell’architettura e nel design per poi approfondire la sofisticata composizione grafica dello storico Cartel de la Fiesta de San Fermín (Pamplona) e, infine, offrire gli strumenti utili alla comprensione delle “misure” di uno spazio attraverso la progettazione di un interno museale.
Contenuto del corso - Parte B
Il Laboratorio di Spatial Design - A.A. 2023-2024 - propone un'esperienza di composizione architettonica e progetto di uno spazio espositivo "La casa dell'Artista" dedicato ad una figura che abbia dato un contributo significativo nel campo dell'Arte (intesa nelle sue diverse declinazioni dall'Architettura al Design, dalla Moda alla Pittura, Scultura e Fotografia) negli ultimi 50 anni, a livello nazionale e/o internazionale.
BIBLIOGRAFIA GENERALE
- Bachelard G., 1975, La poetica dello spazio, Edizioni Dedalo, Bari [ed. orig. La Poétique de l'espace, 1957].
- Branzi A. 2018, Il design. Storia e controstoria, Giunti, Firenze.
- Campo Baeza A. 2012, L'idea costruita, Editore LetteraVentidue, Siracusa.
- Dorfles G. 2015, Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettual, Feltrinelli, Milano.
- Moneo R. 2012, L'altra modernità. Considerazioni sul futuro dell'architettura, Christian Marinotti Editori, Milano.
- Munari B. 2017, Da cosa nasce cosa, Laterza, Milano.
- Norberg Schulz C. 1997, Genius Loci. Paesaggio Ambiente Architettura, Electa, Milano [ed. orig. 1979].
- Quaroni L. 1977, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Gangemi editore, Roma.
- Semerani L., Gallo A. 2012, Lina Bo Bardi. Il diritto al brutto e il SESC-fàbrica da Pompéia, Clean editore, Napoli.
- Vitta M. 2008, Dell'abitare. Corpi spazi oggetti immagini, Einaudi, Torino.
- Zumthor P. 2012, Atmosfere - Ambienti architettonici. Le cose che ci circondano, Mondadori Electa, Milano [ed. orig. 2006].
BIBLIOGRAFIA SUL DEL TEMA DEL LABORATORIO
- Branzi A. 2022, Interni o esterni. Per una nuova Carta d'Atene, Scheiwiller editore, Milano.
- Bucci F., Rossari A. (a cura di) 2005, I musei e gli allestimenti di Franco Albini, Electa, Milano.
- Burkhardt F. (a cura di), Domus dossier esporre (numero monografico), n°5, 1997.
- Capestro A., Zaffi L. 2018, Il progetto del temporaneo. Tra ricerca e formazione: dispositivi per l'arte la cultura il patrimonio, DIDApress, Firenze.
https://issuu.com/dida-unifi/docs/il_progetto_del_temporaneo___capest
- Collotti F. (a cura di), Domus dossier musei (numero monografico), n°2, 1994.
- Duboy P. 2016, Carlo Scarpa. L'arte di esporre, Johan & Levi Editore, Milano.
- Norberg Schulz C. La casa e il movimento moderno, in «Lotus International», n°9, 1975, pp. 28-37.
- Fabbrizzi F. 2021, Lezione Italiana. Allestimenti e museografia nelle opere e nei progetti dei maestri del dopoguerra, Edifir Edizioni, Firenze.
- Pelkonen E. L. 2018, Exhibit A. Exhibitions That Transformed Architecture 1948-2000, Phaidon, New York.
- Polano S., De Plaisant P. (a cura di), Allestimenti/Exhibit design, in «Rassegna», n°10, 1982.
- Yelavich S. 2008, Contemporary world interiors. A comprehensive global survey of interior architecture and design of the past 25 years, Phaidon, New York.
BIBLIOGRAFIA SULLA STORIA DI FIRENZE E IL CONTESTO IN ESAME
- Agostini E. M. 2020, Giuseppe Poggi. La costruzione del paesaggio, Diabasis, Parma.
- Barletti E. (a cura di) 2015, Firenze: ‘fotografia’ di una Città tra Storia e Attualità, Polistampa, Firenze.
https://www.youtube.com/watch?v=NVAqE_XwptM
- Capestro A. (a cura di) 2019, Città_Patrimonio e Progetto. Piazze minori nel centro storico di Firenze, Didapress, Firenze.
https://issuu.com/dida-unifi/docs/piazze_minori_nel_centro_storico_di_firenze___anto
- Fanelli G. 1988, Firenze, le città nella storia d’Italia, Laterza, Bari.
- Maccabruni L., Marchi P. (a cura di) 2015, Una capitale e il suo architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici. Firenze e l’opera di Giuseppe Poggi, Polistampa, Firenze.
- Rilke R.M. 2017, Diario Fiorentino, Rizzoli, Milano [ed. orig. 1942].
Obiettivi Formativi - Parte A
Il corso si propone di fornire alle studentesse e agli studenti gli strumenti teorici e critici per inquadrare la progettazione di interni in una prospettiva storica che sia fondativa rispetto a una dimensione creativa e operativa che ricerca il proprio tempo nella contemporaneità.
La conoscenza la comprensione di alcuni degli orientamenti più recenti nell’ambito del design e dell’architettura agevoleranno l’autonomia di giudizio nella fase più propriamente progettuale, qui intesa come operazione interpretativa prima ancora che creativa.
Obiettivi Formativi - Parte B
L'obiettivo del Laboratorio è duplice.
- Il primo riguarda la possibilità di riformulare e ricostruire un senso di "identità contemporanea" attraverso il progetto di una architettura realizzata ex-novo in grado di relazionarsi e dialogare "per analogia o per contrasto" (Quaroni, 1977) con il patrimonio urbano esistente. Architettura quindi come strumento per raccontare il proprio tempo senza escludere la possibilità di dialogare con la storia di un contesto delicato come quello del centro storico fiorentino in cui il progetto si colloca.
Lo studente svilupperà così la capacità di leggere il contesto e delineare i temi del progetto con una logica relazionale e di sistema, valuterà le componenti materiali ed immateriali tra i vari luoghi in esame assorbendone il genius loci e, inoltre, svilupperà la capacità di definire una nuova visione di architettura attraverso la valutazione critica e la reinterpretazione di tutti quegli elementi (spaziali, relazionali e semantici) presenti nel contesto del progetto. L'Architettura diventa quindi un elemento essenziale di dialogo tra presente, passato e futuro e collante, se pur nella diversità, tra i diversi brani della città.
- Il secondo obiettivo, comunque strettamente interrelato al primo, riguarda la destinazione d'uso del “padiglione” che, concepito come una macro-installazione site specific, raccontare e rappresentare un artista contemporaneo dagli anni 70 ad oggi.
Lo studente dovrà quindi leggere ed interpretare il pensiero dell'artista attraverso le sue opere ed i suoi scritti, raccontarlo attraverso il progetto di allestimento dello spazio interno ed esterno e, di conseguenza, organizzare ed articolare gli spazi con rigore compositivo in modo da garantire chiarezza della narrazione, orientamento all'interno del circuito espositivo e leggibilità dell'impianto architettonico. Inoltre, "La casa dell'Artista", anche se pensata per un tempo limitato all'evento della mostra, dovendo fungere da "dispositivo di comunicazione" su scala di città, indurrà il progettista a lavorare parallelamente su più dimensioni e scale relazionali del progetto.
Prerequisiti - Parte A
Aver sostenuto gli esami prescritti dalle propedeuticità del regolamento didattico della Scuola.
Uso appropriato del linguaggio tecnico e artistico. Tecniche di base del disegno e della grafica. Disegno a mano libera. Attitudine alla sintesi e alla conoscenza.
Prerequisiti - Parte B
In relazione al livello di complessità del progetto e al tipo degli elaborati richiesti, i prerequisiti necessari sono:
- aver sostenuto gli esami prescritti dalle propedeuticità del regolamento didattico della Scuola;
- una buona conoscenza della lingua italiana parlata e scritta;
- conoscenza di base delle proiezioni ortogonali per la rappresentazione dello spazio in pianta, in sezione e in prospetto;
- buona capacità di rappresentazione dello spazio con il disegno a mano libera;
- conoscenza di base dei software per la rappresentazione dello spazio in 2D, 3D.
Metodi Didattici - Parte A
Il corso alternerà lezioni frontali, esercitazioni e presentazioni a carattere seminariale.
I contenuti del corso saranno suddivisi in tre moduli secondo quanto indicato nel programma.
A ogni modulo corrisponderà una esercitazione i cui esiti saranno verificati in itinere e valutati in sede di esame finale.
Le esercitazioni saranno svolte in gruppi di lavoro da concordare con il docente.
Metodi Didattici - Parte B
Il progetto si articolerà su più livelli di approfondimento e scale di rappresentazione, esplorerà le vocazioni, le opportunità ed anche le criticità dell'area in esame, rileggendo le strutture relazionali, spaziali e semantiche presenti e caratterizzanti il contesto con particolare attenzione al rapporto tra Architettura e Arte, tra Patrimonio storico e Patrimonio contemporaneo.
Così come indicato nel cronoprogramma, gli studenti svilupperanno il lavoro attraverso i 3 step di seguito specificati:
1°STEP_PORTRAIT
- Ritratto dei luoghi attraverso un'interpretazione soggettiva del contesto (rappresentazione attraverso foto, video, schizzi e quant'altro utile per raccontare il contesto in esame);
- Letture relative all'artista scelto a cui dedicare il progetto (relazione sintetica relativa alle motivazioni della scelta, al pensiero dell'artista ed al contesto storico/artistico in cui ha operato, elenco sommario delle opere più rappresentative del pensiero dell'artista accompagnate da immagini).
2°STEP_CONCEPT
- Concept architettonico attraverso la realizzazione di un modello di studio con schemi distributivi in pianta e in sezione.
- Concept allestimento/comunicazione attraverso ideogrammi e schizzi sull'allestimento degli spazi, interni ed esterni, in relazione al contesto e all'artista scelto.
3°STEP_DESIGN
- Progetto rappresentato, in pianta/sezione/prospetto, nelle opportune e differenti scale di approfondimento;
- Plastico di progetto architettonico in scala;
- Viste prospettiche del progetto di allestimento e fotoinserimento del progetto nel contesto.
I primi due step di lavoro potranno essere svolti in gruppo di massimo tre studenti, il terzo step dovrà essere sviluppato individualmente.
Sono previsti, per tutti gli step, momenti di confronto e condivisione tra studenti, tutor e docenti.
L'elenco dettagliato degli elaborati per sostenere l'esame, con le relative tecniche grafiche e scale di rappresentazione, sarà comunicato alla fine del 3° Step.
Altre Informazioni - Parte A
Nessuna
Altre Informazioni - Parte B
Le attività del Laboratorio comprendono:
Introduzione alle problematiche generali della Progettazione e della Composizione: comunicazioni teoriche da parte del docente responsabile, visiting professor e tutor; illustrazione di esperienze progettuali analoghe; revisioni singole e collettive; dibattito sugli argomenti trattati per chiarire gli obiettivi del progetto; esercitazioni riguardanti tecniche di rappresentazione dell'architettura.
Introduzione alle problematiche del contesto in esame: valutazioni di carattere generale sul contesto; sopralluoghi sull'area di progetto, osservazione e lettura; confronti ed approfondimenti sui tematismi individuati con indicazione delle attività e dei principali aspetti compositivi e funzionali del progetto; esercitazioni su argomenti riguardanti l'area di studio e primi appunti progettuali.
Introduzione alle problematiche del progetto: approfondimento di tematiche per la definizione del progetto in scala urbana, architettonica e di dettaglio; approfondimento delle questioni inerenti tematiche riguardanti il sistema delle attività, i sistemi relazionali-spaziali-semantici, il progetto contemporaneo in relazione al Patrimonio storico; rappresentazione appropriata delle spazialità elaborate.
Modalità di verifica apprendimento - Parte A
Le modalità di accertamento dei risultati di apprendimento consistono nella verifica della frequenza dei corsi e della partecipazione alle attività proposte e nella valutazione delle esercitazioni pratiche a carattere progettuale sia nelle fasi intermedie sia nella fase conclusiva.
Revisioni collettive in aula si alterneranno a revisioni individuali (singoli gruppi di lavoro), per le quali le studentesse e gli studenti dovranno sempre presentarsi muniti degli elaborati richiesti.
Due delle tre esercitazioni previste nel Programma del Corso saranno oggetto di una presentazione e di una consegna intermedie che serviranno come verifica in itinere della acquisizione delle conoscenze.
La terza esercitazione sarà presentata direttamente in sede di esame.
L'esame prevede l'esposizione del lavoro svolto durante il semestre e un colloquio orale sulla bibliografia consigliata.
Criteri di valutazione:
- livello concettuale dell'idea progettuale;
- capacità di rappresentazione grafica;
- capacità espositiva del progetto.
Istruzioni più dettagliate per lo svolgimento delle tre esercitazioni saranno fornite via Moodle durante il corso.
Modalità di presentazione del lavoro finale
Il lavoro svolto durante il semestre sarà raccolto in un book A3 che raccoglierà le ricerche, le analisi, gli schizzi e i disegni relativi alla terza esercitazione.
La terza esercitazione, il progetto, sarà presentata per mezzo di una o due tavole formato A0, stampate su un supporto rigido di 3/5 mm, e di un modello in scala adeguata.
Tutto il materiale sarà caricato altresì sulla cartella condivisa su Google drive.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
In relazione alle attività svolte all'interno del Laboratorio, le modalità di verifica dell'apprendimento avvengono attraverso:
- valutazioni sulle capacità di apprendimento relative alle comunicazioni del docente;
- valutazioni sulle esercitazioni proposte nel corso del semestre;
- valutazioni intermedie sugli elaborati prodotti a conclusione di ogni singolo step;
- valutazioni attraverso revisioni singole e/o di gruppo durante il corso del lavoro;
- valutazione sulla capacità di sintesi dei contenuti progettuali nella prova finale.
Sulla prova finale e modalità di svolgimento dell'esame si specifica quanto segue:
- Lo studente potrà sostenere l'esame solo se risulterà regolarmente iscritto al corso; se avrà rispettato la frequenza al laboratorio; se avrà prodotto tutto il materiale richiesto.
- La valutazione del progetto si baserà sulla coerenza del concept di progetto in relazione ai tematismi individuati, all'analisi critica del contesto ed al metodo proposto; sulla coerenza compositiva in relazione ai concetti spaziali elaborati, al linguaggio adottato e al rapporto con il contesto; sulla qualità spaziale e funzionale del progetto; sulla qualità estetica; sulla coerenza della qualità di rappresentazione e sintesi grafica dell'intero processo progettuale.
- Il voto d'esame sarà calcolato sulla base della media aritmetica delle valutazioni intermedie dei tre step con eventuale incremento in rapporto al risultato finale.
La frequenza al Laboratorio è fortemente consigliata per poter seguire con continuità e coerenza metodologica il calendario delle esercitazioni, delle revisioni collettive, delle lezioni e delle comunicazioni dei docenti.
Programma del corso - Parte A
LA SECONDA VITA DELLE COSE
Riciclare significa re-introdurre in un movimento circolare elementi che hanno perduto il proprio valore e il proprio significato, conferendo loro la possibilità di un nuovo ciclo e di una nuova vita.
In tale pratica universale e transculturale convergono creazione, comunicazione, partecipazione e si incontrano (forse si scontrano?) l’anima teorica e l’accezione pratica del progetto, quella ecologica e quella economica.
In questa fase introduttiva al corso, l’allieva e l’allievo scriveranno la biografia di un oggetto di design riciclato e quella di un oggetto proveniente da operazioni di ri-uso.
L’esercitazione si concluderà con una presentazione seminariale dei lavori.
FIESTA
Sin dal medioevo si tiene a Pamplona, in Spagna, una festa in onore di San Fermin, che è considerata una delle sette feste più importanti al mondo.
È la Fiesta che ispirò l’omonimo romanzo di Ernest Hemingway.
Parte integrante della manifestazione religiosa e popolare è il celeberrimo Encierro, la corsa dei tori attraverso le strade della città, fino alla Plaza de Toros, dove ha luogo la corrida.
Ogni anno la municipalità di Pamplona organizza un concorso per la realizzazione del Cartel de San Fermín, l’immagine ufficiale che rappresenta la festa per le strade e nei siti istituzionali.
Si richiede alle studentesse e agli studenti di pensare e rappresentare il Cartel per l’anno 2024, con la possibilità di partecipare al concorso che sarà indetto dall’associazione Pamplona es cultura. L’obiettivo di questa esercitazione è quello di approfondire l’evoluzione grafica dei Carteles dal 1846 a oggi e di sperimentare la composizione di una pagina densa di contenuti e di significati storici, culturali e sociali.
Trattandosi di una manifestazione criticata da più parti per ragioni di natura etica, a causa del maltrattamento degli animali, l’esercitazione lascerà la piena libertà a ognuno di rispondere alle richieste del bando (che sarà adoperato come guida per la realizzazione della pagina) oppure di manifestare il proprio dissenso per mezzo di un Cartel che ponga in evidenza quegli aspetti che si ritengano lesivi della propria sensibilità o comunque inappropriati.
L’esercitazione si concluderà con una presentazione seminariale dei lavori.
MISURA DELLO SPAZIO
Quale è il rapporto che gli oggetti instaurano con gli spazi che li circondano e/o che li contengono?
Il Deutsches Architekturmuseum, realizzato nel 1984 a Francoforte da Oswald Mathias Ungers, mostra come sia possibile alterare il concetto di scala e il canonico rapporto di un edificio con l’architettura della città: l’esterno si trasforma in un interno. Da Francoforte a Milano, da Berlino a Parigi, sono molti gli esempi di architetture costruite o pensate dentro altre architetture. Tra queste è la recentissima trasformazione della Bourse du Commerce (già magazzino del grano) a Parigi. Nel comporre gli spazi della Fondation Pinault, Tadao Ando immagina una superficie circolare di calcestruzzo armato che, modificando profondamente la sala centrale coperta, crea la giusta pausa nel caos figurativo di quest’ultima, funzionale alla esposizione delle opere d’arte contemporanee.
L’allieva e l’allievo studieranno gli spazi progettati da Tadao Ando e gli arredi di Ronan et Erwan Bouroullec attraverso disegni e modelli in scala opportuna e riprogetteranno l’allestimento, scegliendo un artista contemporaneo che sostituisca con le sue opere quelle di Urs Fischer, quando queste avranno terminato il proprio processo di consunzione materica, restituendo il vuoto centrale alle inedite possibilità di una nuova vita.
Gli esiti di questa terza esercitazione saranno presentati il giorno dell’esame.
Istruzioni più dettagliate per lo svolgimento delle tre esercitazioni saranno fornite via Moodle durante il corso.
Programma del corso - Parte B
“LA CASA DELL'ARTISTA: UNO SPAZIO PER RACCONTARE EMOZIONARE CONTEMPLARE”
Il Laboratorio di Spatial Design - A.A. 2023-2024 - propone un'esperienza di composizione architettonica e progetto di uno spazio espositivo "La casa dell'Artista" dedicato ad una figura che abbia dato un contributo significativo nel campo dell'Arte (intesa nelle sue diverse declinazioni dall'Architettura al Design, dalla Moda alla Pittura, Scultura e Fotografia) negli ultimi 50 anni, a livello nazionale e/o internazionale.
Attraverso il progetto di un padiglione temporaneo, concepito come una macro-installazione urbana site specific, lo studente dovrà immaginare di allestire uno spazio pensato per accogliere le opere di un artista a propria scelta. Il progetto di Architettura sarà quindi lo strumento per:
- RACCONTARE e comunicare (all'esterno e all'interno) il profilo dell'artista, il suo percorso di crescita e il suo pensiero;
- EMOZIONARE attraverso l'uso sapiente dei materiali, della luce, dei colori e quindi dello spazio che, allestito per accogliere le opere, possa giudare il visitatore all'interno del circuito espositivo offrendo un'esperienza piena, immersiva ed emozionale.
- CONTEMPLARE le opere esposte predisponendo l'utente al tempo lento, all'osservazione, alla riflessione, alla sosta, al dialogo con l'Arte.
TEMA
Il padiglione sarà progettato in un'area situata a margine del centro storico di Firenze, patrimonio UNESCO, a completare il lato est di Piazza Poggi. L’area di progetto, che si presenta oggi come un tassello mancante della trama urbana, era occupata nel passato da un edificio gemello agli altri tre ancora esistenti nella piazza progettata da Giuseppe Poggi, insieme alle Rampe ed al Piazzale Michelangelo, nell'ambito del piano di ampliamento per "Firenze Capitale" (1865-1871). Attualmente l'area è occupata da un parcheggio.
Saranno sviluppate ed approfondite questioni legate ad aspetti di tipo funzionale, distributivo organizzativo e d'uso degli spazi e, nello stesso tempo, questioni legate alla relazione con il contesto attraverso una lettura e interpretazione del tessuto insediativo.
Nello specifico il concept progettuale si svilupperà su tre scale differenti ma complementari:
- la scala urbana - riferita cioè al rapporto che il progetto del padiglione stabilirà con il contesto in particolare con le caratteristiche del tessuto insediativo, con le emergenze presenti e le geometrie dello spazio urbano, con la morfologia e la tipologia delle architetture vicine, con i sistemi naturalistici relativi alla collina e al fiume ed anche con la storia, la cultura e la memoria dei luoghi indagati.
- la scala architettonica - relativa fondamentalmente alla forma complessiva dell'architettura elaborata in rapporto alla morfologia della piazza che la ospita e agli aspetti funzionali/distributivi interni ed esterni. "La casa dell'Artista" occuperà una superficie non superiore a quella evidenziata in rosso nella ortofoto ed un'altezza non superiore a quella degli edifici prospicenti la piazza. Le attività potranno essere organizzate su uno o più piani ed articolate tra spazi chiusi e spazi aperti comunque collegati tra loro. Nel progetto si dovrà dedicare una parte di superficie alla natura (alberi, acqua, giardino, pergolato, prato.).
- la scala di dettaglio - finalizzata all'approfondimento di alcune parti del progetto architettonico che, in particolare, caratterizzano e condizionano fortemente aspetti riguardanti la qualità estetica degli spazi, il "linguaggio" dell'Architettura e la "dimensione emozionale" del progetto. Saranno quindi approfondite questioni relative all'architettura degli interni, agli arredi, ai materiali, ai colori, alla luce e altro ancora.
INFO
Tutte le informazioni sulla tempistica, relative alle attività del Laboratorio (scadenze, consegne, esercitazioni, lezioni.), saranno comunicate dal docente responsabile per e-mail e attraverso la piattaforma moodle.
Tutto il materiale relativo agli elaborati prodotti nell'ambito del Laboratorio dal docente, dai tutor e dagli studenti (lezioni, esercitazioni, disegni) sarà depositato nella piattaforma di Moodle o (se non supportato da moodle) in una cartella dedicata di GoogleDrive.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Parte B