L’architettura è proposta come elemento costitutivo del paesaggio, naturale o urbano che sia, ed il progetto rappresenta il processo di definizione di uno “scenario” relazionale che deve scaturire dalla dialettica tra struttura funzionale ed immagine percettiva, costitutive del contesto di riferimento dato.
Le “conoscenze” dei luoghi come premessa di continuità dialettica nei contesti d’intervento, il “tematismo” dell’ideazione come soggetto di trasmissibilità di contenuti comunicativi del processo di stratificazione paesaggistica, il “lessico” disciplinare come necessaria scelta linguistica dell’espressività individuale e collettiva di un fare comune, diventano le tappe fondamentali di un’elaborazione progettuale d’esplorazione di una “latenza” cui dare l’evidenza e la sostanza dell’architettura.
Prerequisiti - Cognomi H-Z
Il processo progettuale proposto dev’essere teso ad esaltare le potenzialità espressive d’ogni componente presente ed impiegata in esso, esaltare il senso della forma, della plasticità, della matericità e costruttività: per questo, si dovranno potenziare le capacità percettive, l’abitudine a visualizzare lo spazio, la sensibilità estetica.
Nell’esame finale, la valutazione si formerà dimostrando la capacità di ideare e di comunicare, rappresentare compiutamente e congruentemente, con efficace esecuzione restituiva, le soluzioni architettoniche proposte secondo gli aspetti concettuali, compositivi, tecnologici e figurativi scelti.
Metodi Didattici - Cognomi H-Z
Sono previste tre fasi didattiche cui corrispondono altrettante consegne/discussione obbligatorie d’elaborati conformi, di progressivo sviluppo progettuale, esposti dagli studenti e valutati dai docenti. Queste scadenze intermedie sono obbligatorie e consentono di verificare l’avanzamento dei lavori, per sostenere l’esame alla fine del semestre: in mancanza di tali requisiti, lo studente non potrà completare l’iter di studio del laboratorio e quindi sostenere l’esame finale.
Altre Informazioni - Cognomi H-Z
L’esperienza progettuale proposta verte sul tema dell’architettura specialistica polivalente per sport urbani: il soggetto di base è un edificio pubblico di comunità che può saltuariamente (emergenze) diventare un presidio civico per rispondere a varie esigenze (sanità e protezione civile); inoltre, l'edificio dovrà essere in grado di trattenere e riutilizzare tutta l'acqua delle precipitazioni che lo coinvolgono ed essere autosufficiente energeticamente, quindi NZEB aderente ai goals dell’Agenda 30/30. Particolare importanza dovrà essere data all’utilizzo complessivo dell’edificio, come esterno e interno, nonché alle aree pertinenziali da attrezzare per attività all’aperto.
Il lavoro da svolgere progettualmente nel Laboratorio, l'esperienza pratica e l’esame saranno rigorosamente individuali.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi H-Z
Per sostenere l’esame finale, si dovranno dimostrare in sintesi: le riflessioni, i riferimenti e gli studi di tutto l’iter progettuale; la sintesi, mediante grafici ideogrammatici e plastici di studio, d’illustrazione degli spunti concettuali e delle matrici fondamentali dell’idea compositiva; schemi illustrativi delle componenti progettuali proposte (caratteri distributivo-funzionali, configurazioni strutturali, linguistiche.); grafici in proiezione ortogonale (in scala da 1:200 a 1:50) e viste assonometriche-prospettiche; renders e plastici finali a scala adeguata.
Programma del corso - Cognomi H-Z
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Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Cognomi H-Z