La “traduzione” dell’idea compositiva in progetto d’architettura è l’articolata esperienza didattica proposta nel Laboratorio.
La ricezione e l’individuazione delle potenzialità e delle vocazionalità di un luogo da trasformare, sono le premesse iniziali di tale percorso, che parte, inevitabilmente, dalla riconoscibilità delle qualità intrinseche nell’esistente, viste come promotrici di una qualità in divenire, in cui le tracce del passato e la proposta del nuovo si contaminano.
Si dovranno pertanto fornire le conoscenze degli strumenti progettuali, in grado di condurre alla dovuta sintesi le propensioni e le dinamiche dei luoghi, come materiale di costruzione di una possibile strategia d’intervento trasformativa: la conduzione a individuare metodi compositivi con consapevolezza, in grado di dare concretezza e praticabilità alle intuizioni spaziali e formali, attraverso una gradualità e una concatenazione di esperienze operative, tra l'espressione della soggettività e la necessaria oggettività del costruire.
Prerequisiti - Cognomi H-Z
Le “conoscenze” dei luoghi come premessa di continuità dialettica nei contesti d’intervento, il “tematismo” dell’ideazione come soggetto di trasmissibilità di contenuti comunicativi del processo di stratificazione paesaggistica, il “lessico” disciplinare come necessaria scelta linguistica dell’espressività individuale e collettiva di un fare comune, diventano le tappe fondamentali di un’elaborazione progettuale d’esplorazione di una “latenza” cui dare l’evidenza e la sostanza dell’architettura.
Metodi Didattici - Cognomi H-Z
L’esperienza didattica del laboratorio consiste in comunicazioni teoriche e nell’elaborazione-traduzione di progetti individuali, seguite da revisioni settimanali. Alcune occasioni cadenzate, con esposizione e discussione collettiva, scandiranno la verifica della maturazione dei lavori, come esperienza corale di scambio.
Tali scadenze intermedie sono anche obbligatorie per la valutazione del personale andamento didattico all’interno della programmazione didattica, per cui l’inadempienza si potrà ripercuotere sulla possibilità della regolare frequentazione del corso e dell’ammissione alla prova finale.
Altre Informazioni - Cognomi H-Z
L’esperienza progettuale proposta verte sul tema dell’architettura specialistica polivalente per sport urbani: il soggetto di base è un edificio pubblico di comunità che può saltuariamente (emergenze) diventare un presidio civico per rispondere a varie esigenze (sanità e protezione civile); inoltre, l'edificio dovrà essere in grado di trattenere e riutilizzare tutta l'acqua delle precipitazioni che lo coinvolgono ed essere autosufficiente energeticamente, quindi NZEB aderente ai goals dell’Agenda 30/30. Particolare importanza dovrà essere data all’utilizzo complessivo dell’edificio, come esterno e interno, nonché alle aree pertinenziali da attrezzare per attività all’aperto.
Il lavoro da svolgere progettualmente nel Laboratorio, l'esperienza pratica e l’esame saranno rigorosamente individuali.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi H-Z
Per sostenere l’esame finale, si dovranno dimostrare in sintesi: le riflessioni, i riferimenti e gli studi di tutto l’iter progettuale; la sintesi, mediante grafici ideogrammatici e plastici di studio, d’illustrazione degli spunti concettuali e delle matrici fondamentali dell’idea compositiva; schemi illustrativi delle componenti progettuali proposte (caratteri distributivo-funzionali, configurazioni strutturali, linguistiche.); grafici in proiezione ortogonale (in scala da 1:200 a 1:50) e viste assonometriche-prospettiche; renders e plastici finali a scala adeguata.
Gli elaborati progettuali saranno uniformati nel numero e nei formati come di seguito indicato. La valutazione di ciascuna fase intermedia contribuirà al giudizio finale.
Programma del corso - Cognomi H-Z
vedi piattaforma moodle
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - Cognomi H-Z